Capitolo VII
La strategia complessiva e i
percorsi di sviluppo aziendale
Le scelte strategiche quali sistemi di opzioni
LA GESTIONE DELL
’
IMPRESA SI SVILUPPA SECONDO UN
CONTINUO SISTEMA DI SCELTE TRA OPZIONI POSSIBILI
IN ORDINE ALL
’
ALLOCAZIONE DI RISORSE SCARSE
Le strategie vanno scelte in base alle risorse specifiche (firm
specific) di cui l
’
impresa è dotata, con lo scopo di sfruttarle al meglio.
Sono le capacità distintive, intese come gli elementi propri di ciascuna
impresa, che ne determinano l
’
eccellenza e, quindi, il successo
Risorse, competenze e dynamic capabilities
IN UN
’
OTTICA DI LUNGO PERIODO ANCHE LE RISORSE
POSSONO RITENERSI UNA VARIABILE E NON UN VINCOLO
Materiali (fabbricati,
impianti, ecc.) ed
immateriali
(immagine, fiducia
reputazione, cultura
gestionale, ecc.)
RISORSE
COMPETENZE
Attitudini a svolgere
determinate
funzioni (es.
innovazioni di
prodotto)
CAPACITA
’
Intese in senso
dinamico (dynamic
capabilities) come
abilità a creare nuove
combinazioni dei
fattori di produzione
(generando
Le strategie di sviluppo dimensionale
Area A
STRATEGIE COMPETITIVE
(strategie d’area d’affari) STRATEGIA COMPLESSIVA (strategia corporate) STRATEGIE FUNZIONALI Area B Area C SVILUPPO DIMENSIONALE È il percorso generalmente scelto dall’impresa, quando siano rispettati i tre
fondamentali equilibri di gestione, economico, patrimoniale e finanziario
Sviluppo e crescita
SVILUPPO
“Movimento verso il meglio”
Processo qualitativo di evoluzione dei rapporti tra l’impresa e
l’ambiente che può determinare
o meno un ampliamento della struttura organizzativa
CRESCITA
Aumento della dimensione azienda- le con mutamento dell’assetto
organizzativo, dello stile di direzio- ne e degli stessi comportamenti imprenditoriali
L’aspirazione allo sviluppo dimensionale è un fenomeno generalizzabile, anche se non generale
Gli effetti positivi dello sviluppo dimensionale
GLI EFFETTI DELLA CRESCITA:
Permette di acquisire un maggiore peso nel mercato sfruttando l’incremento della domanda globale e sottraendo affari alla concorrenza;
Rende possibile sfruttare la curva di apprendimento e le economie di scala, che si collegano non solo al momento tecnico-produttivo ma anche alla fase distributiva, al campo finanziario, alla ricerca, etc.
Conferisce all’impresa un più ampio potere nei riguardi delle varie componenti dell’ambiente
Contribuisce ad aumentare potere e prestigio di chi governa l’impresa
Purché il processo di crescita sia correttamente concepito ed efficacemente attuato!
Effetti, limiti e cause dello sviluppo dimensionale
Diseconomie di scala Rigidità organizzativa Perdita di controllo Visibilità di mercato VantaggiAumento dei ricavi:
- maggiori volumi
- prezzi più favorevoli
EFFETTI Svantaggi
Riduzione dei costi:
- economie di scala
- economie di apprendimento
Interni LIMIITI Esterni
Risorse manageriali Struttura organizzativa Capacità finanziaria
Sviluppo domanda
Pressione concorrenza
Interne CAUSE Esterne
Risorse aziendali
Le alternative di fondo
OPPORTUNITA’ DI CRESCITA SFRUTTABILI TIPOLOGIA RISORSE DISPONIBILI MODIFICA GRADO DI RISCHIO AMPIEZZA OBIETTIVI DIRETTRICI DI SVILUPPO CONCENTRAZIONE DIVERSIFICAZIONE Espansione nei business esistenti Espansione in nuovi ambiti di attivitàLe strategie di sviluppo
ESPANSIONE NEI BUSINESS ESISTENTI Mutamenti nell’ampiezza prodotto-mercato e nell’estensione geografica Integrazione verticale (espansione lungo la filiera)Prodotti e mercati esistenti:
- espansione geografica (nazionale, internazionale); - penetrazione nel mercato
Prodotti esistenti in nuovi mercati:
- incrementi di usi e applicazioni Nuovi prodotti in mercati esistenti:
- ampliamento delle linee di prodotti
A valle: avvicinamento ai clienti
Le strategie di sviluppo
DIVERSIFICAZIONE IN NUOVI BUSINESS Correlata Non correlata (conglomerazione) Tecnologia di prodotto Materie prime Prodotti assemblati Collaudo Distribuzione Marketing e vendite Vendita al dettaglio Servizi ApprovvigionamentoMateriali fabbricati o lavorati Componenti fabbricati
Le strategie di sviluppo dimensionale
1. Monosettoriale
1.1. Integrazione orizzontale 1.2. Integrazione verticale
2.1. Diversificazione laterale
2.2. Diversificazione conglomerale
3.1. Sviluppo internazionale del mercato 3.2. Sviluppo multinazionale della gestione
2. Polisettoriale
3. Internazionale
discendente ascendente
Integrazione orizzontale
OBIETTIVO
AUMENTO DELLA QUOTA DI MERCATO
Ø COMPLETAMENTO GAMMA DEI PRODOTTI
Ø AMPLIAMENTO NUMERO DEI SEGMENTI DI
MERCATO
Ø ALLARGAMENTO AREA GEOGRAFICA DI
VENDITA
TEMPI: RELATIVAMENTE PIU’ BREVI
MODALITA’ DI ATTUAZIONE: INTERNE O ESTERNE (FUSIONI E ACQUISIZIONI)
VANTAGGI ECONOMIE DI COSTO
ECONOMIE DI DIMENSIONE (O DI SCALA) ECONOMIE DI ESPANSIONE
Integrazione verticale
MERCATO DI APPROVVIGIONAMENTO DEI FATTORI PRODUTTIVI IMPRESE FORNITRICI MERCATO DI RIFERIMENTO DELL’ATTIVITA’ DELL’ IMPRESAMERCATO DI SBOCCO DEI PRODOTTI DELL’IMPRESA IMPRESE CLIENTI In te g ra zi o n e a m o n te In te g ra zi o n e a va lle
F
IL
IER
A
L’espansione riguarda uno stadio di attività diverso, ma adiacente a quello già presidiato dall’impresa, che può espandersi «a monte» dello stadio occupato (integrazione verticale ascendente) o «a valle» (integrazione discendente).
Integrazione verticale
OBIETTIVO
AMPLIAMENTO GAMMA DI PRODUZIONI INTERMEDIE COMPRESE NELLO STESSO CICLO
TECNICO-ECONOMICO
AUMENTO DEL PROFITTO?
SUBOBIETTIVI:
AUMENTO DEL VALORE AGGIUNTO AUMENTO DEL CONTROLLO SUI COSTI DI PRODUZIONE
MINORI RISCHI:
- Integrazione a monte: continuità dei processi di approvvigionamento - Integrazione a valle: controllo dei mercati di sbocco
VANTAGGI:
RIDUZIONE COSTI DI TRANSAZIONE MAGGIORE FORZA CONTRATTUALE
INNALZAMENTO DI BARRIERE ALL’ENTRATA SVANTAGGI: INNALZAMENTO DI BARRIERE ALL’USCITA
MODALITA’ DI ATTUAZIONE: PIU’ SPESSO ESTERNA
Il valore aggiunto si calcola sottraendo dal valore del prodotto finito (ricavi) tutti i costi necessari per lo
Integrazione verticale e costi di transazione
Nel tentativo di spiegare i fattori che inducono l’impresa a orientarsi verso
l’internalizzazione (make) o l’esternalizzazione (buy) di determinate attività, la dottrina economica ha sviluppato la teoria dei costi di transazione
Il costo del bene scambiato è uguale non soltanto al prezzo pagato per il suo acquisto, ma anche allo sforzo sostenuto
dall’acquirente e dallo stesso venditore per ricercare le informazioni utili a perfezionare la contrattazione
I costi di transazione comprendono, quindi, tutti i costi necessari per progettare, negoziare e tutelare un accordo
Integrazione verticale e costi di transazione
Sulla base di questo duplice aspetto si è ipotizzato che il ricorso al mercato divenga meno conveniente al crescere della complessità della transazione
sulla quale influiscono
Ricorrenza Incertezza
Specificità degli atti d’acquisizioneda compiere all’esterno
RISCHIOSITA’ DELLA TRANSAZIONE
Il controllo delle condizioni d’acquisizione di beni o servizi è maggiore nell’ipotesi di produzione
interna rispetto a quelle di un rapporto contrattuale di scambio
ECONOMICITA’
si ottiene comparando i costi d’uso del mercato con quelli da sostenere all’interno dell’organizzazione di impresa (e svolgendo
all’interno le attività che sarebbero più costose se delegate all’esterno)
La definizione del “confine efficiente” dell’organizzazione, ossia delle attività da svolgere all’interno per ottenere il massimo livello di efficienza operativa, dipende da due tipologie di valutazioni:
Diversificazione
E’ SPESSO ATTUATA PER L’IMPOSSIBILITA’ DI ESPANDERSI SODDISFACENTEMENTE IN UN
SETTORE ORMAI RITENUTO SATURO
VANTAGGI:
STABILIZZAZIONE DEI REDDITI
RIDUZIONE DEL RISCHIO GLOBALE DI GESTIONE
MODALITA’ DI ATTUAZIONE: PIU’ PROBABILMENTE INTERNA PER LA DIVERSIFICAZIONE
LATERALE, ESTERNA PER LA CONGLOMERALE
Con questa strategia l’azienda si espande in mercati nuovi, compresi in settori o comparti produttivi differenti da quelli in cui già opera. La diversificazione si
definisce laterale, se sussiste un collegamento, in termini tecnologici oppure di
marketing, tra produzioni vecchie e nuove; è invece definita conglomerale, nel caso in cui non sussista alcun tipo di legame tra attività preesistenti e nuove.
Sviluppo internazionale
Modalità di realizzazione
Vendita sistematica dei prodotti
all’estero
Concessione di licenze di
fabbricazione a produttori esteri Creazione di reti di vendita
all’estero
Fondazione di una società all’estero
Tappa
Esportazione
Produzione indiretta Vendita diretta
Costituzione di un’impresa all’estero
Coordinamento della gestione sul piano multinazionale
Organizzazione multinazionale
Allestimento di impianti di
produzione all’estero