UNIVERSITY
OF TRENTO
DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA E SCIENZA DELL’INFORMAZIONE
38050 Povo – Trento (Italy), Via Sommarive 14
http://www.disi.unitn.it
R
APPORTO TECNICO N
.1
–
S
TUDIO ED IMPLEMENTAZIONE DI UN MODELLO
ELETTROMAGNETICO PER ANALISI COPERTURA UMTS
(
MODELLO GANDINI
RIUSCITTI
)
–
DIT
-
PRJ
-08-034
A. Massa, and ELEDIALab
Ottobre 2008
Information and Communi ation Te hnology
Dept.
Universityof Trento
Via Sommarive14, 38050Trento, ITALY
Phone+39 0461 882057 Fax +39 0461 882093
E-mail: andrea.massaing.unitn.it
Contra t No. DIT-PRJ-08-034
Rapporto No. 1
Studio ed Implementazione di un Modello
Elettromagneti o per Analisi di Copertura UMTS
(Modello GANDINI-RUSCITTI)
Version: 2.0
Do ument status: Draft
Author: L. Mani a
A ess: Condential
Date: 24.10.2008
1. Introduzione 3
2. Stato dell'Arte 5
3. Formulazione Matemati a del Modello 8
4. Planning Elettromagneti o 12
Appendi e A 17
L'introduzione del nuovo standard Universal Mobile Tele omuni ation System,
UMT S
ha portato ad una rivoluzione nelle tele omuni azioni mobili. La possibilità di trasmettere eri evere dati digitaliprovenienti dasorgenti dierenti ome vo e, video, immaginie internet
ha favorito la onvergenza tra il mondo delle tele omuni azioni e quello dell'informazione
gia hè lediverse informazionisono rappresentate univo amentemedianteun uni o ussodi
dati digitali.
Le innovazioni te nologi he he hanno portato allo sviluppo di questo nuovo sistema di
o-muni azionesonomoltepli i. Alivellodiproto olloditrasmissionel'introduzionedelsistema
Wide-CodeDivison Multiple A ess
(W − CDMA)
hadenitolaseparazionetraisegnalidei variutenti a livellodi odi e anzi hè di frequenza della portante. A livellodi infrastrutture,ha portatoall'utilizzodi elle diminor dimensione.
La ostruzionedi unarete
UMT S
apa edi supportare un elevato tra odiinformazionie garantireunaadeguataqualitàdiservizioèundunqueunpro essolaboriosoedestremamenteostoso. Le variabili in gio o sono moltepli i ed eterogenee e riguardano la morfologia e il
grado di urbanizzazione del sito in esame, le aratteristi he delle stazioni-radio base quali
la posizione, il tipo di antenna, l'altezza rispetto al suolo, la frequanza di lavoro, et . A
tutti questi parametri siaggiungeinoltrela omplessità del analewireless aratterizzato da
elevata tempo-varianza e fenomeni di tipo multi-per orso he impli anouna omuni azione
tra stazione radio-base e terminale mobile attraverso per orsi dierenti da quello diretto e
produ ono sulsegnale attenuazioni eritardi variabili ase onda dell'istanteditrasmissione.
Diventa dunque fondamentale avere adisposizione strumenti ingrado di prevedere inmodo
a urato, nella fase di progetto della rete, la opertura del segnale
UMT S
. Così fa endo sarà possibileottimizzarelerisorseadisposizione,posizionandoinmodoadeguatolestazioniradio-base e trasmettendo i segnali se ondo livelli di potenza he garantis ano una
deter-minata qualità di servizio. Data la variabilità del anale di trasmissione, gli strumenti di
previsione non possono essere di tipodeterministi oin quanto omputazionalmenteonerosi,
marisultanoessereditipostatisti oefornis onounastatisti adellivellodisegnalenelsitoin
esame. Unavoltassatalageometriadelproblema(morfologiaegradodiurbanizzazionedel
territorio, posizione e potenza di trasmissione delle stazioni radio-base), l'obiettivo è quello
dideterminare unamappa di opertura delsitoinesame. L'areaindividuataviene suddivisa
in una griglia di pixel, e ssato un determinato livello di segnale
y
thr
e di probabilitàP
thr
, l'area identi ata da un pixel risulta servita qualora il livello disegnale previstoy
superay
thr
on una probabilitàP
maggiorediP
thr
.op-ertura
UMT S
. Partendo dai valori di potenza di segnale generato da stazioni radio baseUMT S
e al olati utilizzando software di planning elettro-magneti o, i dati sono elaboratiosì da determinare una mappa di opertura, una volta ssato un valore di soglia per il
rapporto segnale-interferente. La struttura del lavoro è la seguente. La Sezione 2 illustra
lo stato dell'arte del problema della predizione elettromagneti a onsiderando le strategie
utilizzate per lo sviluppo e la progettazione di reti
UMT S
e le te ni he per la determi-nazione della distribuzione spaziale del segnale trasmesso dalle stazioni radio-base (area diopertura). Verrano inoltre messe in lu e le motivazioni alla base dell'appro io proposto
la ui formulazione matemati a è des ritta nella Sezione 3. Nella Sezione 4, verrano
det-tagliati ivaripassi pro eduraline essari all'implementazionenumeri adelmodello proposto
ponendo l'attenzione sulle riti ità dal punto di vista numeri o- omputazionale (tempi di
L'utilizzo ommer ialedelsistema
UMT S
(Universal Mobile Tele omuni ation System),per l'erogazione di servizi di telefonia mobile di terza generazione3G
ad un elevato numero di utentièpiuttostore ente,ed hainizionel2003
nelRegnoUnito. I on etti,leidee ele arat-teristi hedelsistemaUMT S
risalgonoinve eaiprimianni80quandosifastradal'ambizioso progetto di ostruire un sistemadi tele omuni azioni he permetta all'utente di omuni areovunque ed inogni momento medianteappli azioniallo atein terminalimobili ditipo
uni-versale [1℄. In [2℄ l'implementazione del sistema
UMT S
nel Regno Unito viene dis ussa evidenziando i vantaggi del nuovo standard rispetto alGSM
. In parti olare, la qualità del servizio in rementata riferita alla possibilità di trasmettere a velo ità elevate e supportareappli azioni multimediali,un aumento della apa itàdi anale a seguito dell'utilizzo diuna
ampia banda spettrale e modulazioni più e ienti, e la reazione di un nuovo mer ato di
telefonia mobile, libero enon soggettoamonopolio.
Un approfondimentodelle diverse problemati he ed attività di ri er a relative allosviluppo
diuna rete
UMT S
, èriportatoin[3℄laddove sifa riferimentoallane essità diun sistemaditrasmissionedati armonizzatoneidiversiPaesi he permettaun'integrazione onlostandard
GSM
eladisponibilitàdinuoviproto olliperiltrasferimentodielevatiussi didatidigitali on qualità di servizio adeguate. Lo sviluppo della reteUMT S
si lega infatti al overage planning (pianodi opertura)ovveroalla operturadiunterritorio onundeterminatolivellodi segnale he permetta latrasmissione diun'adeguata quantitàdi dati.
Ilprogettodiun'infrastruttura
UMT S
ri hiedequindiil al olodelladensità,dellagrandezza e del tipo di elle he ompongono la rete, ovvero di quei parametri strettamente orrelatiallaposizioneeallapotenzairradiatadalle
BSs
. E' dunquene essario disporre distrumenti di al olo e ienti per la predizione della opertura sul territorio al ne di ottimizzare lerisorse disponibili. Una tale esigenza era già presente per il progetto di reti radio-mobili
di pre edente generazione. In [4℄ vengono riportate una serie di formule empiri he per il
al olo delle perdita di potenza del ampo elettri o dovute alla propagazione, a partire da
una serie di misure sperimentali eettuate in diversi ambienti e ondizioni. In [5℄ viene
sviluppato un sistema per il al olo della propagazione del segnale
GSM
e di onseguenza della opertura di segnale sull'isola di Singapore. Nota la topologia del territorio, il valoredi ampo viene al olato in modo puntuale utilizzando espressioni analiti he funzioni della
distanza tratrasmettitore
(T X)
eri evitore(RX)
ed eventuali osta olitragli stessi.L'importanzadella predizione della distribuzione del ampoe.m. irradiato daun sistema di
tele omuni azionièsottolineatadallagranmoledilavoriprodotti. Adesempio,si onsiderino
teori o per la propagazione di segnali nella banda UHF
(300 MHz − 3 GHz)
in ambiente urbano. Per il ontesto urbano e rurale, le ri er he dis usse in [8℄ onsiderano due modellidierenti. Il primo di tipo deterministi o è basato sulla teoria della dirazione mentre il
se ondo onsidera des rizioni di ampo statisti he se ondo la distribuzione di Reyleigh o di
Ri e perl'ambienterurale ese ondo ladistribuzione diNakasamiperl'ambienteurbano.
Perquantoriguardal'ar hitettura
UMT S
ilpro essodiplanningdellareteè on ettualmente simile a quello di una reteGSM
ma de isamente più ompli ato. I segnali dei vari utenti utilizzanolastessafrequenzadiportante(single frequen ysystemSF S
)elaloroseparazione avviene mediante il sistema Wide-Code Divison Multiple A ess(W − CDMA)
. Inoltre, il segnale ri evuto dal terminale mobile può essere la ombinazione di segnali provenienti dadiverse elle he sono sommati ostruttivamente se ondo il prin ipio del Maximum Ratio
Combining
(MCR)
[1℄. Queste strategie di trasmissione impli ano, non solo un adeguato livello di segnale ma an he he il rapporto segnale-rumore-interferente sia superiore adunadeterminata soglia,al ne di ottenere un'adeguataqualità del servizio.
In[9,10℄sonodes ritteleprestazionididiverse ongurazioniar hitetturaligeneratese ondo
ilsistemaMonte-Carlo(las eltadeisitidelle
BSs
ègeneratainmodo asuale). Strumentidi planning più sosti atisonoinve equellipropostidaAllenin[11℄doveèdes rittoilsoftwareCDSSmartP lan
apa e di onsiderare parametri quali diversi tipidiantenna e ottimizzarediverse aratteristi hedella rete,odaAmaldiet al. [12, 13,14℄ he fanno ri orsoallate ni a
del Tabù Sear h
(T S)
. In [15℄, l'area di interesse viene suddivisa in Tra Demanding Areas(T DAs)
e perognuna di esse è al olatala posizionedei sitipiù opportuna mediante opportuni algoritmi di ottimizzazione he massimizzano la opertura dell'area onsiderata.Sempre fa endo ri orso ate ni he di ottimizzazionesono stati re entemente proposte nuove
metodologieda Yang et al. [16℄ edaQuintero et al. [17℄.
E'tuttaviadegnodimenzioneilfatto he,afrontedeglistrumentidiplanning, onl'in lusione
divin olisuivaloridipotenzaeme anismi aratteristi idell'
UMT S
qualiilsoft-handover, non sembra essere a ompagnato dall'utilizzo di modelli di predizione più sosti ati. Ingenerale, ledes rizionielettromagneti he risultanomolto sempli i,spesso dinaturaempiri a
e non onsiderano lamorfologiadel territoriose non attraverso fattoridi orrezione.
Untalefattorisultadeltuttosorprendenteinquantol'importanzadiunmodellodipredizione
a urato èbennota. L'eetto diunmodellodipredizioneina urato sulsu essivoprogetto
dellarete èmessoinevidenzain[18℄. Ilrisultatopuòesseresiaunospre o dirisorse(utilizzo
di più
BSs
di quelle ne essarie) sia un malfunzionamento globale della rete a seguito del raggiungimentodibassi valoridirapporto segnale-interferente.A parzialegiusti azionevasottolineato he ilproblema del al olodell'areadi operturadi
da tutti terminalimobili presenti in uplink (tra o nella ella) sia dalla potenza trasmessa
delle
BSs
indownlink. Intal ontesto,leprimeanalisidel al olodell'interferenza insistemiCDMA
sono da ri er are nei lavori di Viterbi et al.,[19℄ e nel su essivo [20℄. Un modello più sosti ato è proposto da Staheleet al. in[21℄ eranato in[23℄. Notala posizione delleBSs
eladistribuzionespazialedeltra o,un modelloanaliti orisolveunaserie diequazioni perdeterminareladistribuzionedell'interferenza relativaa elle diverse daquellaanalizzata.Questo tipo di appro io iterativo permette di in ludere nel rapporto segnale-interferente
an he l'interferenza tra elle diverse mai onsiderata in pre edenza. Una nuova strategia è
des rittadaPlitsisin[22℄ heestendeilmodellodiHata[4℄introdu endoilrapporto
segnale-interferente e onsiderando statisti he di segnale di tipo Ri e o di tipo Rayleigh dovute ai
per orsi multipli del segnale. In [24℄, la pro edura proposta onsidera due passi su essivi:
nel primo è al olata la distribuzione del ampo elettri o una volta nota la morfologia del
territorio, nel se ondo la distribuzione del ampo è elaborata utilizzando le aratteristi he
te nologi he del sistema
UMT S
.Il lavoro proposto da Gandini et al. [25℄ introdu e al uni elementi innovativi nel al olo
dell'area di opertura dei siti e fa riferimento al ollegamento in downlink (stazione
radio-base terminale mobile). Il rapporto segnale-interferente è al olato mediante un modello
analiti o e su essivamente migliorato introdu endo una des rizione statisti a del livello di
segnale ome in [19, 21, 22℄. Nel seguito il modello è analizzato in dettaglio proponendo
Nellostandard
UMT S
, letrasmissionididiversiutenti onnessi nella medesima ella avven-gonoallastessafrequenza. La omuni azioneèresapossibiledall'utilizzodelsistemaCDMA(Code DivisionMultiple A ess) he permetteatuttigliutentidio upare simultaneamente
la stessa banda e trasmettere negli stessi istanti temporali. Ad ogni utente è assegnato un
odi e he permette, in fase di ri ezione, di dis riminare tra loro le omuni azioni di vari
utenti. Per garantire una qualità di servizio soddisfa ente non è dunque su iente
garan-tire un adeguato livello di potenza di segnale o orre altresì he il rapporto hip-energy to
interferen e, superiore ad una determinatasoglia.
Lasoluzionediquestoproblemadevetenerein onsiderazionesial'ar hitetturaediproto olli
delsistema
UMT S
he l'areadi opertura. Ildispositivomobilepuòri everesegnali proveni-entidadiverse elle nellostesso istantetemporale(soft-handover)(Figura1). Questisegnalisono ombinatitraloroutilizzandounri evitoreditiporake el'algoritmodiMaximum Ratio
Combining
(MRC)
. In prima approssimazione,si onsidera ome valore disegnale inarrivo sul terminale mobile quellomassimo proveniente dalle diverse elle. Tale ipotesi sottostimail valore di segnale utile ma permette di fornire una des rizione per il modello matemati o
proposto [25℄.
Pixel
Base Station
Cella 1
Cella 4
Cella 3
Cella 2
Figura 1: s hema di un sito
UMT S
Inoltre, poi hè latrasmissionedeisegnali
UMT S
avvieneinun analeditipomulti-per orso tempo-variante, risulta ne essario denire un modello sto asti o per la denizione di unamappa di opertura del sito. La zona in esame viene quindi divisa in aree di dimensione
ostante detti pixel he saranno lassi ati ome operti o meno a se onda del fatto he
il orrispondente rapporto segnale-interferente sia maggiore di una determinata soglia on
density fun tion
(pdf )
e he la omulative densityfun tion(cdf )
delleseguenti quantità:(a)
la potenza di segnale nel pixel,(b)
del rapporto segnale-interferente e(c)
della potenza del segnale eettivamenteri evuto dalterminale mobile.3.1 Modello Matemati o
Si onsideriun sito
UMT S
. L'areadiindagineD
èdivisainJ
sotto-areedidimensionessa hiamatepixel. Undispositivomobilepresentenelj
-esimopixelri evesegnaliprovenientidaN
elle diverse (Figura2).Sito UMTS:
Pixel
Legenda:
Terminale
Mobile
Stazione
Radio−Base
cella 1
cella n
cella n+1
cella N
j−esimo pixel
Collegamento
Terminale−Cella
Figura 2: dispositivomobile nel
j
-esimopixel he ri eveil segnaledaN
elle Si indi hi onX
j
= {(x
j
n
) ; n = 1, . . . , N; | x
j
n
∈ ℜ} ; j = 1, . . . , J
l'insieme del livello disegnale in
dB
proveniente dall'n
-esima ella misurato nelj
-esimo pixel mentre onY
j
=
{(y
j
n
) ; n = 1, . . . , N; | y
n
j
∈ ℜ
+
} ; j = 1, . . . , J
si denis a l'insieme dei valori del rapportosegnale-interferente he orrispondonoal ollegamentotra teminalemobilee l'
n
-esima ella. I valoriy
j
n
sono al olatia mediantela seguente espressione [25℄:y
n
j
=
E
c
I
0
j
n
=
10
x
j
n
/10
a
n1
10
x
j
1
/10
+ . . . + a
nN
10
x
j
N
/10
+ c
n
; n = 1, . . . , N.
(1)Nell'equazione (1) i valori
a
nn
; n, n = 1, . . . , N
sono rappresentativi del rapporto tra la potenza del segnale pilota e quella totale trasmessa dall'n
-esima ella, mentre il valorec
n
des riveil rumoretermi opresente nell'n
-esima ella. Nell'equazione (1)si puònotare ome il numeratore10
x
j
n
/10
; n = 1, . . . , N
rappresenti la parte di segnale utile ( hip energy,
E
c
), mentrealdenominatore,l'interferenteI
0
è al olato omelasommadituttiisegnalipresenti nelpixel he non ostituis onoinformazioneperilterminalemobileedalrumoretermi oc
n
. Taleformulazioneipotizza he ilterminalemobilesia onnesso ontuttele elle hetrasmet-tono nelpixel,e he dunqueesso siainsoft-handover on tuttele
N
elle. Tratutti isegnali presenti nelj
-esimo pixel, si indi hi ony
j
quello asso iato al ollegamentoterminale- ella
y
j
= max
y
j
n
; n = 1, . . . , N.
(2) Il valore diy
j
al olato se ondo l'espressione (2) è quello utilizzato per la trasmissione e
ri ezione dell'informazione da parte del terminale mobile. Si denis a dunque la funzione
F
j
: X
j
→ Y
j
N
he mappa l'insieme dei valori di ampo e.m. provenienti dalleN
elle presenti nelj
-esimo pixel on i orrispondenti rapportisegnale-interferente:F
j
X
j
= Y
j
=
10
x
j
1
/10
a
11
10
x
j
1
/10
+ . . . + a
1
N
10
x
N
/10
+ c
1
, . . . ,
10
x
j
N
/10
a
N 1
10
x
j
1
/10
+ . . . + a
N N
10
x
N
/10
+ c
N
,
(3) dove, nell'equazione (3)X
j
∈ X
j
,Y
j
∈ Y
j
e glia
nn
; n = 1, . . . , N
eic
n
; n = 1, . . . , N
sonostati pre edentemente des ritti. Si determini la opertura del pixel
j
-esimo denendo una soglia di funzionamentoy
j
thr
evalutandolaseguente disuguaglianza:y
j
> y
j
thr
(4)Se la disuguaglianza (4) è veri ata allora il rapporto segnale-interferente del ollegamento
traterminalemobile e ella èsuperiore allasogliadi funzionamento ilpixelsi dirà operto
vi eversa il pixelsarà non operto.
Nella formulazione n qui proposta, i valori di ampo e.m.
X
j
e di rapporto
segnale-interferente
Y
j
sono stati onsiderati ome valori deterministi i. Tale appro io non
on-sidera fenomeni legati alla tempo-varianza del anale wireless, he provo ano uttuazioni
nell'ampiezza del segnale (fading lento e velo e del anale). Si rende dunque ne essario
trattare il problema della opertura onsiderando des rizioni del segnale trasmesso dalla
stazione radio-base al terminale mobile di tipo statisti o. Si indi hi dunque on
p
x
j
lafun-zione densità di probabilità di
X
j
e on
p
y
j
la funzione densità di probabilità diY
j
e si
onsideri la opertura del pixel se ondo la denizione: il
j
-esimo pixel è operto se, s-sato un valore di probabilitàP
thr
e un valore di soglia per il rapporto segnale-interferentey
thr
, quest'ultimo è superato dal massimo rapporto segnale-interferentey
j
on probabilità
P
j
maggiore di
P
thr
. Al ne di ottenere una mappa di opertura del sitoUMT S
in esame si al oli, per ias uno deiJ
pixel, la probabilità he il orrispondentey
j
siamaggiore della
soglia
y
thr
e lasi onfronti on la probabilitàP
thr
. A tals opo, si onsideriil pixelj
-esimo, e si determini laseguente quantità:P
h
max
y
j
1
, . . . , y
j
N
> y
thr
i
,
(5)P
h
max
y
1
j
, . . . , y
j
N
> y
thr
i
= 1 − P
h
max
y
1
j
, . . . , y
j
N
< y
thr
i
.
(6)Si al olilapartedestradell'equazione(6) mediantel'integrazionedella
p
y
j
suunopportuno dominio:1 − P
h
max
y
j
1
, . . . , y
j
N
< y
thr
i
= 1 −
Z
A
j
ythr
p
y
j
y
j
1
, . . . , y
j
N
dy
j
1
. . . dy
j
N
(7)dove nell'equazione(7) ildominio diintegrazione
A
j
y
thr
è denitoda:A
j
y
thr
= Y
j
∩
n
y
j
n
| 0 < y
n
j
< y
thr
; ∀ n = 1, . . . , N
o
; j = 1, . . . , J,
(8) e ontiene gliY
j
∈ Y
j
in ui tutti gli elementi
y
j
n
; n = 1, . . . , N
hanno valore inferiore ay
thr
. Lafunzionep
y
j
non ènota aprioriedilvaloredella(7)si al olaesprimendol'integralein funzione di
p
x
j
he è onos iuta e di tipo normale [21℄. Si appli hi all'integrale in (7) il TeoremadelCambiodi Variabile esi ottenga:Z
A
j
ythr
p
y
j
y
1
j
, . . . , y
j
N
dy
1
j
. . . dy
j
N
=
Z
A
j
ythr
p
x
j
◦ G
j
y
j
1
, . . . , y
j
N
det J
G
j
dy
1
j
. . . dy
j
N
(9) dovenell'equazione (9)G
j
è lafunzioneinversa diF
j
(3)mentredet J
G
j
èilja obianodiG
j
(dettagli sul al olo di
G
j
e di
det J
G
j
sono presenti in Appendi e A). Si sostituis a (9) in(6) esi ottenga:
P
h
max
y
1
j
, . . . , y
j
N
> y
thr
i
= 1 −
Z
A
j
ythr
p
x
j
◦ G
j
y
1
j
, . . . , y
j
N
det J
G
j
dy
1
j
. . . dy
N
j
(10)Inne, si onfrontiil risultatoottenuto dalla (10) on laprobabilitàdi soglia
P
thr
. La oper-tura del pixelsi avrà nel aso di valoridiprobabilità superiori allasoglia.Si onsiderila ostruzionediunamappadi operturaperunsito
UMT S
una voltassati(i)
un valore disoglia per ilrapporto segnale interferente,y
thr
e(ii)
una probabilità he questo evento a ada,P
thr
. Una volta diviso il sito in esame se ondo una griglia diJ
pixel per ognuno di essi si al oli ilvaloreespresso da(10) esi valuti se esso siamaggioreo minorediP
thr
.Si des riva lastrategia he permettetale valuatazione mediantele seguenti operazioni:
•
Si setti un valore di sogliay
thr
edi probabilitàP
thr
•
Per ias un deiJ
pixel in uiè divisoil sito:Sidis retizzi lo spazio
Y
j
.
Si ostruis a ildominiodi integrazione
A
j
y
thr
. Si al oliG
j
y
j
1
, . . . , y
j
N
ony
j
1
, . . . , y
j
N
∈ A
j
y
thr
. Sideterminidet J
G
j
. Si al oliP [y
j
> y
thr
]
.Sivalutila operturadel pixel.
4.1 Dis retizzazione dello Spazio
Y
j
Ladis retizzazionedellospazio
Y
j
èun'operazionenon omplessamaestremamentedeli ata;
due sono i parametrifondamentalida onsiderare: l'intervallodi variazionedeivaloriin
Y
j
e
il passo di dis retizzazione. E' possibile determinare il valore minimo e massimo he può
essere assuntodagli elementi di
Y
j
∈ Y
j
utilizzando ilseguente limite [25℄:
lim
w
n
j
→∞
w
j
n
a
n1
w
j
1
+ . . . + a
j
nN
w
N
+ c
n
=
1
a
nn
; n = 1, . . . , N; j = 1, . . . , J
(11) da uisegue:inf (y
j
n
) = 0
sup (y
j
n
) =
1
a
nn
; n = 1, . . . , N; j = 1, . . . , J,
(12)allora ogni elemento di
Y
j
può assumere qualunque valore ompreso tra
0
e1/a
nn
, ioèy
j
n
∈
0,
1
a
nn
. Si dividal'intervallo0,
1
a
nn
in
M
intervallidi dimensione∆y
j
n
:∆y
n
j
=
1/a
nn
M
n
e si generila sequenza di
M + 1
ampionic
y
n
j
ome:c
y
n
j
=
n
y
n
j
m
= m∆y
n
j
; m = 0, . . . , M
n
o
; n = 1, . . . , N; j = 1, . . . , J.
(14)Si osservi omedalla (14) segue
(y
j
n
)
0
= inf (y
j
n
) = 0
e(y
j
n
)
M
= sup (y
j
n
) =
1
a
nn
. LospazioY
j
viene dunque dis retizzato da
Q
N
n=1
(M
n
+ 1)
vettoriY
c
j
=
ˆ
y
j
1
, . . . , ˆ
y
j
N
ostruiti mediante le sequenzec
y
n
j
; n = 1, . . . , N; j = 1, . . . , J
.4.2 Cal olo del Dominio di Integrazione
A
j
y
thr
Si onsiderino i vettoriY
c
j
=
ˆ
y
1
j
, . . . , ˆ
y
1
N
al olati al punto pre edente. Il dominio di
integrazione
A
j
y
thr
ontiene tutti i vettoriˆ
Y
j
per i ui elementivalelarelazione:
ˆ
y
j
n
< y
thr
∀n = 1, . . . , N.
(15)Larelazione(15)impone he tuttiglielementideivettoripresentineldominiodiintegrazione
A
j
y
thr
siano inferiori allasoglia
y
thr
.4.3 Cal olo di
G
j
y
j
1
, . . . , y
j
N
Il al olo deivaloridella funzione
G
j
y
j
1
, . . . , y
j
N
prevede he perogni ampione
Y
c
j
∈ A
j
y
thr
si al oli il valore di
X
j
∈ X
j
he lo ha generato tramite
F
. Tale pro edimento avviene in due passi utilizzando le funzioni inverseS
(35) edL
(36) ed è visualizzato globalmente in Figura 3.R
N
R
N
R
N
S
L
X
j
j
j
(x ,..., x )
1
N
j
1
(w ,...,w )
j
N
j
j
(y ,..., y )
1
N
Y
j
W
j
Figura3: s hema del pro esso diinversione, dall'insieme
Y
j
all'insieme
X
j
Il primo passo riguarda il passaggio dallo spazio
Y
j
allo spazio
W
j
ed avviene mediante
la soluzione del sistema des ritto dall'equazione (31) in uiil termine noto è ostruito
on-siderando gli
Y
c
j
∈ A
j
y
thr
:A
j
W
j
= B
j
.
(16)
Una volta al olato il vettore
W
j
=
w
j
1
, . . . , w
j
N
soluzione del sistema il valore di
X
j
asso iato si al olautilizzando l'espressione (36):
X
j
=
10 log w
j
1
, . . . , 10 log w
j
N
(17) 4.4 Cal olo didet J
G
j
Si onsideri l'espressione (39) he esprime il
det J
G
j
ome funzione didet J
E
j
edet J
T
j
. La matri eJ
E
è una matri eN × N
diagonaledella forma:J
E
j
=
ln 10
10
10
x
j
1
/10
0
. . .
0
0
. . .. . .
0
0
. . .
0
10
x
j
N
/10
.
(18) Si al oli il determinante diJ
E
j
moltipli ando gli elementi presenti sulla diagonale dellamatri e:
det J
E
j
=
ln 10
10
N
Y
n=1
10
x
j
n
/10
(19)Si sempli hiulteriormentel'equazione (19) utilizzando leproprietà degli esponenziali:
det J
E
=
ln 10
10
10
P
N
n=1
x
j
n
10
(20)Si onsideriora la matri e
J
T
j
. Essa èuna matri eN × N
nella forma:J
T
j
=
δy
j
1
δw
1
j
. . .
δy
j
1
δw
N
j
. . .
. . .
δy
j
N
δw
1
j
. . .
δy
j
N
δw
N
j
(21)δy
j
n
δw
j
n
=
a
n1
w
1
j
+
...+a
(n−1)(n−1)
w
j
n
(n−1)
+
a
(n+1)(n+1)
w
n(n+1)
j
...+a
nN
w
j
N
+
c
n
(
d
j
n
)
2
, n = 1, . . . , N
δy
j
n
δw
j
m
= −
a
nm
w
j
n
(
d
j
n
)
2
, n, m = 1, . . . , N n 6= m
(22)dove nell'equazione(22) i denominatori
d
j
n
sono al olati ome:d
j
n
= a
n1
w
1
j
+ . . . + a
nN
w
j
N
+ c
n
; n = 1, . . . , N
(23)Una volta ostruita la matri e
J
T
j
il al olo del suo determinante può avvenire mediante l'utilizzo della formula he prevede l'espansione del determinante mediante i minori dellamatri e. 4.5 Cal olo di
P
h
y
j
> y
thr
i
Il al olo diP [y
j
> y
thr
]
si ottiene risolvendo laseguente equazione:P
h
y
j
> y
thr
i
= 1 −
Z
A
j
ythr
p
x
j
◦ G
y
1
j
, . . . , y
j
N
det J
G
dy
1
j
. . . dy
j
N
(24)Il al olo dell'integrale può essere risolto mediante te ni he di integrazione numeri a he
prevedono la dis retizzazione del dominio
A
y
j
thr
e l'approssimazione dello stesso omesom-matorie diiper-parallelepidi (parallelepipedidi uno spazio
N
- dimensionale).Si noti ome la funzione densità di probabilità
p
x
j
è una gaussianaN
-dimensionale [21℄ la ui espressione vale:p
x
j
=
1
(2π)
N/2
|Σ|
1
/2
exp
h
−
1
2
(
X
j
−
µ
j
)
t
Σ
−1
(
X
j
−
µ
j
)
i
(25)dove nell'equazione (25) sia
µ
j
=
hD
x
j
1
E
, . . . ,
D
x
j
N
Ei
il vettore dei valori medi dei terminix
j
n
; n = 1, . . . , N
mentre siaΣ
la matri e di ovarianza, e siano|Σ|
eΣ
−1
rispettivamente
il determinante e lamatri e inversa di
Σ
. Ben hè l'espressione dip
x
j
sia nota non lo sono i parametri he la aratterizzano,Σ
eµ
j
;ilprimoè al olatoapartiredamodellistatisti inoti
inletteratura[8,6℄mentreilse ondoèdeterminatoutilizzandoilsoftware diplanning
elettro-magneti o
AT OLL
. Tale software al ola in mododeterministi ola distribuzione di ampo e.m. diun sito onsiderandodiversifattoriqualilatopologiaeilgradodiurbanizzazionedelterritorio in esame, la posizione e la potenza di trasmissione delle stazioni radio-base, et ..
Il valore dell'
n
-esimo elemento del vettoreµ
j
orrisponde al valore di ampo e.m. generato
Unavoltaottenutoilvaloredell'equazione(24)lavalutazionedella operturadelpixelavviene
veri ando la disuguaglianza(5):
P
h
y
j
> y
thr
i
> P
thr
(26)dove
y
thr
eP
thr
sono rispettivamente il valore di rapporto segnale interferente desiderato eLa ostruzionediuna mappadi operturapersiti
UMT S
presupponeil al olodell'integrale presente nell'equazione (10). Tale al olo impli a la onos enza della funzione inversa diF
j
,
G
j
edelvalore deldeterminantedella sua matri eja obiana
det J
G
j
. Los opodiquestaappendi eèdunquequellodideterminareunespressioneanaliti aper:
(a)
lafunzioneinversa diF
j
,G
j
: Y
j
→ X
j
e
(b)
per il determinante della matri e gia obiana ad essa asso iatodet J
G
j
.(a) Espressione Analiti a di
G
j
=
F
j
−1
Si onsiderila funzioneF : X
j
→ Y
j
:F
j
X
j
= Y
j
=
10
x
j
n
/10
a
11
10
x
j
1
/10
+ . . . + a
1
N
10
x
N
/10
+ c
1
, . . . ,
10
x
j
N
/10
a
N 1
10
x
j
1
/10
+ . . . + a
N N
10
x
N
/10
+ c
N
,
(27)sinoti omei valoridi
Y
j
non dipendonolinearmentedaivaloridi
X
j
. Allos opodi
sempli- areil al olodellafunzioneinversasidenis a
W
j
= {(w
j
n
) ; n = 1, . . . , N; | w
j
n
∈ ℜ} ; j =
1, . . . , J
omel'insiemedeivaloridellivellodisegnaleins alalineareprovenientedall'n
-esimaella misuratonel
j
-esimopixel. Siesegualaseguente trasformazionedeivaloridiX
j
da
dB
in s ala linearese ondo lafunzioneE
j
: X
j
→ W
j
:E
X
j
= W
j
=
10
x
j
1
/10
, . . . , 10
x
j
N
/10
; j = 1, . . . , J.
(28) Dove, in (28)W
j
∈ W
j
. Si sostituis a l'espressione (28) in (27) e si ottenga la funzione
T
j
: W
j
→ Y
j
ome:T
W
j
= Y
j
=
w
j
1
a
11
w
1
j
+ . . . + a
1
N
w
j
N
+ c
1
, . . . ,
w
j
N
a
N 1
w
1
j
+ . . . + a
N N
w
N
j
+ c
N
!
.
(29) Nell'equazione (29) valew
j
n
> 0; n = 1, . . . , N; j = 1, . . . , J
ed inoltrea
nn
> 0; n, n =
1, . . . , N
ec
n
> 0; n = 1, . . . , N
. Da questo segue heT
j
non presenta dis ontinuità in
quanto:
a
n1
w
j
1
+ . . . + a
nN
w
N
j
+ c
n
6= 0; n = 1, . . . , N; j = 1, . . . , J.
(30)A
j
W
j
= B
j
,
(31) dove in (31) la matri e del sistemaA
j
è una matri e
N × N
i ui elementi sono al olati se ondo laseguente espressione:A
j
=
y
j
1
a
11
− 1
. . .
y
1
j
a
1
N
. . .
. . .
. . .
y
N
j
a
N 1
. . .
y
N
j
a
N N
− 1
; j = 1, . . . , J,
(32)mentre il terminenoto
B
j
è una matri e olonna
N × 1
i uielementi valgono:B
j
=
−y
1
j
c
1
. . .
−y
N
j
c
N
; j = 1, . . . , J.
(33)Le in ognite del sistema diequazioni sono glielementidella matri e olonna
N × 1
,W
j
:W
j
=
w
1
j
. . .
w
j
N
; j = 1, . . . , J.
(34)Sidimostra omeildeterminantedella matri e
A
ènon nulloedunqueilsistemaèrisolvibile elasoluzioneèuni a[25℄. Sidenis a dunquelafunzioneinversadiT
j
, S
j
: Y
j
→ W
j
ome:S
j
Y
j
= W
j
=
1
det A
j
det A
j
1
, . . . , det A
j
N
,
(35)dovenell'equazione(35)
det A
j
indi aildeterminantedellamatri e
A
j
mentreivalori
det A
j
n
; n =
1, . . . , N
sonoi determinantidelle matri i he siottengono s ambiandolarigan
-esimadiA
j
on il termine noto
B
j
. La funzione
S
j
rappresenta la soluzione del sistema (31) una volta
ssati i valoridel terminenoto
B
j
edella matri e
A
j
.
Sinoti ome,una volta al olato
W
j
,siapossibiledeterminareil orrispondentevaloredi
X
j
invertendo l'espressione (28). Si denis a dunque la funzione inversa di
E
j
, L
j
: W
j
→ X
j
ome:L
j
W
j
= X
j
=
10 log w
1
j
, . . . , 10 log w
j
N
; j = 1, . . . , J.
(36)da uisegue he la funzioneinversa di
F
è al olatamediantela omposizionedelle funzioniL
edS
. Siavràdunque:R
N
R
N
R
N
S
G
T
E
L
F
X
j
j
j
(x ,..., x )
1
N
j
1
(w ,...,w )
j
N
j
j
(y ,..., y )
1
N
Y
j
W
j
Figure4: InsiemiX
j
,W
j
eY
j
on le funzioniF
j
,G
j
,E
j
,L
j
,S
j
eT
j
(b) Espressione Analiti a di
det J
G
j
I pre edenti risultati permettono di al olare il valore del determinante della matri e
gia o-bianarelativaallafunzione
G
j
,
det J
G
j
. Perilteoremadellafunzioneinversavalelaseguenterelazionetra lematri i gia obiane dellefunzioni
G
j
,E
j
eT
j
:J
G
j
y
1
j
, . . . , y
j
N
=
h
J
E
j
x
j
1
, . . . , x
j
N
i
−1
h
J
T
j
w
j
1
, . . . , w
j
N
i
−1
(38) dovenell'equazione(38)sihax
j
1
, . . . , x
j
N
= G
y
1
j
, . . . , y
j
N
ew
1
j
, . . . , w
j
N
= S
y
1
j
, . . . , y
j
N
.Siappli hilaproprietàrelativaaldeterminantediprodotto dimatri iall'equazione(38) esi
ottenga:
det J
G
j
y
1
j
, . . . , y
j
N
=
h
det J
E
j
x
j
1
, . . . , x
j
N
det J
T
j
w
1
j
, . . . , w
j
N
i
−1
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