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In secondo luogo è svolto un excursus storico sul sistema processual penale minorile italiano, evidenziando le modifiche e l'evoluzione disciplinare compiuta dagli inizi del '900.

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Introduzione

Questa tesi si propone di descrivere l'ampia materia della limitazione della libertà personale nei confronti dei minori di età. Essa è caratterizzata dal costante rapporto di conflittualità presente tra le esigenze cautelari ed i bisogni di un soggetto, il minore, non ancora sviluppato sul piano fisico e psichico e che per questo abbisogna di una disciplina in grado di limitare il più possibile le conseguenze traumatiche che dei provvedimenti cautelari e precautelari possono arrecare alla sua crescita.

La prima parte del testo ha ad oggetto uno sguardo di insieme al sistema processual penale minorile, è compiuta in primo luogo una analisi dei documenti internazionali i quali hanno sancito i principi generali e fondamentali per la tutela dei minori entrati nel circuito penale.

In secondo luogo è svolto un excursus storico sul sistema processual penale minorile italiano, evidenziando le modifiche e l'evoluzione disciplinare compiuta dagli inizi del '900.

Lungo è stato infatti il percorso che ha portato alla specializzazione della giurisdizione minorile, avvenuto solamente nel 1934 grazie al r.d.l. 27 Luglio n. 1404.

Essenziale è stato chiaramente il contributo apportato dalla

Costituzione e dalla giurisprudenza della Consulta. Il minore

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infatti grazie ai principi enunciati nella Carta fondamentale non è più considerato come un soggetto debole e bisognoso di protezione ma un individuo autonomo, titolare di propri diritti e destinatario di specifiche garanzie necessarie per la tutela dei sui peculiari interessi.

L'attuale normativa è rappresentata dal d.p.r. 22 settembre 1988, n. 488 di cui sono esaminati i principi fondamentali.

La seconda parte della tesi si concentra specificatamente sui provvedimenti limitativi della libertà personale minorile presenti nel nostro ordinamento, è compiuto inizialmente uno studio sui principi applicabili in tale ambito, ricavabili dal c.p.p.m. integrato, per quanto compatibili, dalle norme ordinarie del c.p.p. grazie alla operatività del principio di sussidiarietà enunciato all’art. 1 c.p.p.m.

Il sistema de libertate minorile risulta essere caratterizzato dalla generale facoltatività delle varie misure le quali secondo il principio di tassatività devono essere espressamente previste dal c.p.p.m. per essere applicabili.

Successivamente è proposta una analisi dei singoli provvedimenti precautelari e cautelari, dei loro procedimenti applicativi, delle vicende modificative ed estintive e dei mezzi di gravame utilizzabili.

Lo studio si conclude con la valutazione dei dati statistici

inerenti all’effettivo utilizzo delle singole misure.

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