ASILI NIDO E OPPORTUNITA' REGIONALI
A cura della
Commissione Provinciale Pari Opportunità
17 maggio 2012
Le politiche di conciliazione
Le politiche per la conciliazione rappresentano un
importante fattore di innovazione dei modelli sociali, economici e culturali e si ripropongono di fornire
strumenti che, rendendo compatibili sfera lavorativa e
sfera familiare, consentano a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che gioca all'interno di società
complesse.
Esse interessano gli uomini, le donne e le organizzazioni, toccano la sfera privata, ma anche quella pubblica, politica e sociale e hanno un impatto evidente sul riequilibrio dei carichi di cura all'interno della coppia, sull'organizzazione del lavoro e dei tempi delle città nonché sul coordinamento dei servizi di interesse pubblico.
Le politiche di conciliazione
La normativa di riferimento è la legge n.53/2000
"Disposizioni per il sostegno della maternità e della paternità ...”, modificata dalla l.69/2009, che:
- introduce i congedi parentali, (maggior coinvolgimento dei padri nella cura dei figli);
- focalizza l’attenzione di regioni ed enti locali sull’importanza di riorganizzare i tempi della città;
- promuove e finanzia attraverso l’art. 9 la sperimentazione di azioni positive per la conciliazione sul luogo di lavoro, sensibilizzando le aziende e le parti sociali.
ll nuovo Regolamento di attuazione, pubblicato in G.U. n.101 del 3 maggio 2011, è entrato in vigore il 18 maggio 2011.
Le politiche di conciliazione
Attraverso la L.53/2000 e s.m.i., art. 9 si possono presentare progetti sottoscritti da Azienda, Sindacati e Lavoratrici per avviare asili nido aziendali.
Ci sono annualmente 3 date entro cui vanno presentati per l’eventuale finanziamento.
L'ultimo avviso di finanziamento è scaduto a novembre 2011 e per quest'anno non ci sono ancora stanziamenti.
Le politiche di conciliazione
La gestione e la promozione dell'art. 9 della L.
53/2000 sono competenza di:
Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento per le politiche della famiglia Servizio I - Interventi per la conciliazione Via della Mercede 9 - 00187 Roma
Tel. 06 6779.6940 - fax 06 6779.6841
E-mail: segreteriadipfamiglia@governo.it PEC conciliazione@pec.governo.it
La Regione e il problema della conciliazione
Nel 2006 nasce il progetto regionale Marchio Famiglia con l’obiettivo di promuovere una
cultura “amica della famiglia”.
Il referente strategico del progetto è
l’Assessorato ai Servizi Sociali della Regione del Veneto, supportato dal Servizio Famiglia
della Direzione regionale.
La Regione e il problema della conciliazione
ll “Marchio Famiglia” è il programma che racchiude:
- Nido in Famiglia, - Distretto Famiglia,
- Intesa e Convenzione con il Dipartimento per le Pari Opportunità
- le iniziative tese a promuovere la famiglia
La Regione e il problema della conciliazione
Nidi in famiglia: nel Marchio Famiglia sono previsti:
“la promozione e il sostegno per la diffusione dei nuovi servizi destinati alla prima infanzia svolti presso le civili
abitazioni”.
I benefici:
- servizio capillarmente distribuito sul territorio, - caratterizzato da alto grado di flessibilità,
- in un contesto familiare
- con rapporto numerico educatore/bambino che
permette un’accoglienza personalizzata adeguata alle singole esigenze.
La Regione e il problema della conciliazione
Nidi in famiglia: la Regione dà contributi alle famiglie che usufruiscono di questo servizio e organizza corsi di formazione sul territorio per chi vuole aprire un nido (8 negli anni scorsi, quest’anno 3). Chi ha frequentato i corsi viene “certificato” dalla Regione.
Asili nido tradizionali: dal 2010 non ci sono più fondi specifici per aprirne altri.
La Regione dà i contributi previsti per legge a quelli esistenti.
La Regione e il problema della conciliazione
Distretto famiglia: strategia complessiva, azione di sistema, di raccordo tra i diversi soggetti pubblici e
privati che mira a creare nuove relazioni di
cooperazione sul territorio e a rafforzarle perché si diffondano favorevoli condizioni strategiche e azioni
concrete di sviluppo economico in sintonia con
l’innalzamento della qualità di vita di chi lo abita, con attenzione alla conciliazione tra tempi di vita e tempi di
lavoro.
La Regione e il problema della conciliazione
Tra i 5 Comuni che partecipano a Distretto famiglia: Bassano del Grappa e Schio, oltre a
Jesolo, Monselice e Belluno e la Provincia di Rovigo.
La Regione e il problema della conciliazione
Convenzione con il Ministero alla Pari Opportunità:
- Implementazione nidi e servizi assimilati (azione a1) - Implementazione “Nidi in Famiglia” (azione a2) e
“Madri di giorno” (azione a3)
- Incentivi ad aziende Family friendly (azioni b1 e d1) - programmi locali dei tempi e degli orari (azione d2) - progetti Audit famiglia e lavoro (azione e1)
La Regione e il problema della conciliazione
L'implementazione nidi e servizi assimilati (azione a1),“Nidi in Famiglia” (azione a2) e
“Madri di giorno” (azione a3) mira a potenziare la tipologia di servizi educativi del territorio che si connotano per un’offerta flessibile e attenta alle esigenze di conciliazione lavoro-famiglia, abbattendo le spese a carico dei genitori.
Beneficiari sono i comuni
La Regione e il problema della conciliazione
Gli incentivi ad aziende Family friendly (azioni b1 e d1) sostengono la realizzazione di azioni rivolte a promuovere l’occupazione di qualità per le donne e gli uomini, offrire strumenti per conciliare il lavoro, la famiglia e la vita privata ridefinendo il sinergico rapporto tra impresa e famiglia, nell’ottica della reciproca sussidiarietà.
Beneficiari privati/pubblici.
La Regione e il problema della conciliazione
Programmi locali dei tempi e degli orari (azione d2)
Promuove e sostiene iniziative locali mirate ad una migliore aderenza dell’organizzazione dei tempi delle città e quelli delle famiglie, mettendo in atto piani locali dei tempi e degli orari ed
azioni rivolte a rendere più flessibile l’accesso ad alcuni servizi e uffici da parte della
cittadinanza.
Beneficiari comuni e aggregazioni di comuni.
La Regione e il problema della conciliazione
L'AUDIT Famiglia e Lavoro (azione e1) è uno strumento gestionale che promuove un
cambiamento culturale e organizzativo
all'interno delle realtà lavorative sia pubbliche che private e consente di adottare e certificare politiche del personale orientate al benessere dei propri dipendenti e delle loro famiglie e alla promozione della cultura della conciliazione tra vita privata e vita lavorativa.
Può essere introdotto da qualsiasi organizzazione
Asili nido e opportunità regionali
Tutte le informazioni si trovano sul sito www.venetoperlafamiglia.it
Dipartimento Servizi Sociali –
Servizio famiglia – tel. 041-2791371 Mail: laura.nardini@regione.veneto.it