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COMUNE DI CALVELLO

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Academic year: 2022

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COMUNE DI CALVELLO

Provincia di Potenza

REDAZIONE PROGETTO DI TAGLIO DI UN BOSCO CEDUO A PREVALENZA DI CERRO CON POCHE ALTRE LATIFOLGIE DECIDUE SPORADICHE UBICATO ALLA LOCALITA’

LIMITONI-CERRO FALCONE DEL COMUNE DI CALVELLO (PZ) NORMATIVA: LEGGE REGIONALE N° 42/98 – D.G.R. 956/2000

COMMITTENTE: ING. DI TRANA LUIGI RODOLFO VIA SANT’ANNA, 4

85010 CALVELLO (PZ)

ELENCO ELABORATI

- Relazione tecnica illustrativa - Stima della massa legnosa - Illustrazioni fotografiche - Rilievi dendrometrici

- Inquadramento generale su ortofoto in scala 1: 4.000

- Inquadramento corografico dell’area d’intervento scala 1: 25.000 - Inquadramento catastale dell’area d’intervento in scala 1: 4.000

- Inquadramento dell’area d’intervento rispetto alla C.T.R. in scala 1: 5.000

- Inquadramento rispetto ai codici habitat di rete natura 2000 della ZSC in scala 1:5.000 - mappe catastali in scala 1: 2.000

- Visure catastali

- Autodichiarazioni attestanti la proprietà

Maggio 2019 SATRIANO ANTONIO

DOTT. FORESTALE Via Vincenzo Verrastro 19 85100 POTENZA (PZ) P. IVA 01660600766

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RELAZIONE

Premessa

Per incarico ricevuto dai signori Di Trana Luigi Rodolfo di Calvello (PZ) comproprietario e delegato dalle sorelle Di Trana Maria, De Trana Clara, anch‟essi comproprietari delle superfici come da atto di delega che si allega e Bogunovich Michela comproprietaria e delegata dalle sorelle Bogunovich Elena e Bogunovich Giovanna, il sottoscritto Dott. For. le Antonio Satriano, iscritto al n. 492 dell‟Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Potenza, è tenuto a redigere la presente relazione ai sensi dell‟art. 4 della D.G.R. n. 956/2000, intesa ad ottenere l‟autorizzazione al taglio matricinato del bosco ceduo di cerro prevalente con poche altre latifoglie decidue sporadiche, dell‟estensione totale catastale di ha 56.48.96 di cui boscata ha 54.00.34 mentre da utilizzare ha 51.80.89 in ragione della D.G.R. n. 655/2008, dal momento che le superfici boscate ricadono per ha 0.88.39 nella Z.P.S. secondo cui occorre assicurare l‟assenza di interventi per il 4%

delle superfici boscate tale da rilasciare una parte del bosco ceduo ad evoluzione naturale, quest‟ultimo sito in agro di Calvello (PZ) alla località “Limitoni-Cero Falcone” inerente le particelle catastali 82-83-84-85-86-87-88-89-20-27-28-29-30-31-71 del foglio di mappa 57, particelle catastali 53-69-70-71-83-16-39 del foglio di mappa 58 e particelle catastali 3-4-9-52-56 del foglio di mappa 59. La superficie boscata rientra per una superficie di ha 0.88.39 (tabella allegata al progetto di taglio) nel vincolo ambientale della Zps cod. IT9210270 denominata

“Appennino Lucano-Monte Volturino” per cui il bosco è soggetto a VincA ai sensi del D.P.R. n.

357/97 e del successivo D.P.R. 120/03. Dal punto di vista paesaggistico a sud-ovest dei due lotti boscati denominati Lotto 1 da utilizzare nella stagione silvana 2019-2020 e Lotto 2 da utilizzare nella stagione silvana 2020-2021, si ritrovano sul confine orientale la zona 1 del Parco Nazionale dell‟Appennino Lucano-Val D‟Agri-Lagonegrese e la Z.S.C. cod. IT9210205 denominata “Monte Volturino”, ad nordest boschi cedui di proprietà privata, mentre più a nordovest vi è un pozzo di petrolio della compagnia internazionale Eni. Ai sensi della D.G.R. n. 655/2008, verranno rilasciate delle fasce di bosco ceduo all‟interno delle superfici oggetto di progettazione e in prossimità di fossi naturali che non saranno utilizzate a ceduo bensì rilasciati all‟evoluzione naturale entro cui non saranno effettuate né spollonatura tantomeno tagli colturali in modo da creare una vera e propria fascia tampone oltre che assicurarne la tutela e la conservazione delle specie animali.

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Dati sulla proprietà

Il bosco interessato dal taglio ceduo con rilascio di matricine/allievi/miglior pollone oggetto del presente progetto, è di proprietà dei signori Bogunovich Mirna Elena, Bogunovich Giovanna, Bogunovich Michele, Di Trana Maria, De Trana Clara, Di Trana Luigi Rodolfo, così come da autodichiarazioni sostitutive rese ai sensi del D.P.R. n. 445/2000 allegate al progetto di taglio.

Riferimenti catastali

La superficie catastale totale delle particelle interessate dai futuri interventi selvicolturali è pari ad ha 56.48.96, mentre l‟area interessata dal taglio è pari a complessivi ha 51.80.89 suddivisa in due lotti denominati lotto 1 di ha 22.24.61 e lotto 2 di ha 29.56.28 e risulta censita al N.C.T.

terreni del Comune Calvello come segue:

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 82, qualità colturale pascolo, della superficie catastale totale di ha 0.07.70, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 0.06.96 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 83, qualità colturale ente urbano, della superficie catastale totale di ha 0.03.38, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.03.38 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 84, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 0.28.45, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.24.02 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 85, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 0.57.28, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.57.28 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 86, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 1.11.00, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 1.11.00 afferente al lotto 1;

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 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 87, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 4.98.19, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 4.90.88 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 88, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 7.96.70, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 7.96.70 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 89, qualità colturale bosco alto, della superficie catastale totale di ha 0.00.30, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 0.00.30 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 89, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 0.03.00, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.03.00 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 20, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 3.79.96, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 3.59.65 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 27, qualità colturale pascolo, della superficie catastale totale di ha 0.43.42, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 0.20.39 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 28, qualità colturale seminativo, della superficie catastale totale di ha 0.45.69, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.45.69 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 29, qualità colturale bosco alto, della superficie catastale totale di ha 2.27.05, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 2.10.90 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 30, qualità colturale pascolo, della superficie catastale totale di ha 1.26.98, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 1.26.98 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 31, qualità colturale seminativo, della superficie catastale totale di ha 0.72.64, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.72.64 afferente al lotto 1;

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 Foglio di mappa n. 57, particella catastale n. 71, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 6.82.90, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 6.26.51 afferente al lotto 1;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 53, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 1.06.88, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.76.34 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 69, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 9.42.99, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 8.95.24 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 70, qualità colturale bosco alto, della superficie catastale totale di ha 0.11.53, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 0.11.53 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 71, qualità colturale bosco alto, della superficie catastale totale di ha 0.00.36, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 0.00.36 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 71, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 0.02.86, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.02.86 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 83, qualità colturale bosco alto, della superficie catastale totale di ha 0.00.19, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 0.00.19 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 83, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 0.02.45, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.02.45 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 16, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 2.77.65, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 2.47.67 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 58, particella catastale n. 39, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 7.08.01, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 6.46.26 afferente al lotto 2;

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 Foglio di mappa n. 59, particella catastale n. 3, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 2.05.27, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 2.05.27 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 59, particella catastale n. 4, qualità colturale seminativo, della superficie catastale totale di ha 1.92.05, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟

autorizzazione ha 0.49.06 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 59, particella catastale n. 9, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 0.56.80, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.35.38 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 59, particella catastale n. 52, qualità colturale pascolo arborato, della superficie catastale totale di ha 0.56.93, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.51.65 afferente al lotto 2;

 Foglio di mappa n. 59, particella catastale n. 56, qualità colturale seminativo, della superficie catastale totale di ha 0.00.35, di cui soggetta all‟ intervento per la quale si chiede l‟ autorizzazione ha 0.00.35 afferente al lotto 2.

Descrizione geografica del bosco

La zona rientra nel IV quadrante sud-ovest del Foglio 211 (S. Arcangelo) della Carta Geologica d‟Italia in scala 1:100.000 ed interessa il bacino idrografico del fiume Basento, caratterizzato da fossi e valloni a regime torrentizio tra cui il Fosso Varlanza spartiacque del lotto 1 e 2 in posizione centrale che non sarà assoggettato a taglio come si evince dalla cartografia di progetto. Il bosco presenta le seguenti caratteristiche:

 Altitudine: situato a quota compresa fra i 970 ed i 1.130 m s.l.m.;

 Giacitura: tra il collinare e il moderatamente acclive con pendenza compresa tra il 4% a valle della particella catastale e il 18%;

 Configurazione geometrica: la configurazione geometrica dei lotti e delle particelle catastali è irregolare;

 Esposizione prevalente: il lotto 1 ad Ovest del complesso boscato, mentre il lotto 2 a Sudest;

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 Confini: Il bosco nel suo complesso è rappresentato da due lotti, denominati Lotto 1 e Lotto 2 adiacenti tra loro e separati dal solo fosso naturale; in definitiva sud-ovest i due lotti boscati confinano con la zona 1 del Parco Nazionale dell‟Appennino Lucano-Val D‟Agri-Lagonegrese e con la Z.S.C. cod. IT9210205 denominata “Monte Volturino”, a nordest confinano con boschi cedui di proprietà privata, mentre più a nordovest vi è un pozzo di petrolio della compagnia internazionale Eni.

 Viabilità: l‟accesso al bosco è garantito dalla strada provinciale Calvello-Marsicovetere n.

16 a fondo asfaltato la quale ad un certo punto si interseca ad una strada interpoderale che porta al pozzo di petrolio di cui alla particella catastale n. 4 ad est dei lotti la quale scende fino all‟estremità inferiore del lotto 2; detta strada è camionabile principale fino all‟ingresso del pozzo di petrolio mentre dopo diventa pista forestale dapprima a fondo misto e poi sterrato.

Geologia e pedologia

L‟indagine geologica nella zona in oggetto ha rilevato la presenza predominante di formazioni della serie carbonatica dei Massicci Silentino-Lucani del Miocene rappresentate da calciruditi e calcareniti grigie gluconitiche reticolate del Langhiano-Aquitaniano unitamente ad alternanze di arenarie e quarziti giallastre, verdognole e rossastre risaliente al Langhiano.

Secondariamente si rinvengono nella parte più in quota del bosco scisti silicei, ovvero diaspri varicolori radiolaritici, siltiti e marne rossastre e verdognole con intercalazioni di brecciole calcaree contenenti rari foraminiferi arenacei e radioli di echinidi risalenti al Giurassico Superiore – Triassico Superiore.

Le calciruditi, aventi spesso la fessurazione latente della pietra paesina, sono di colore variabile dal biancastro al grigio, raramente rosato. Spesso mostrano alla base dello strato un breve intervallo (qualche centimetro) arenitico gradato. In sezione sottile mostrano radiolari nella parte politica, mentre nell‟intervallo arenitico si rinvengono foraminiferi ed altri resti organici. Su tale formazione manca il suborizzonte A0, data la rapida mineralizzazione subita dai resti vegetali; il suborizzonte A1 si presenta poco profondo e di colore bruno scuro, assimilabile ad un mull lievemente acido con piccoli grumi angolosi; il suborizzonte A2 ha un caratteristico colore bruno con piccoli grumi e si espande fino alla profondità di 80 cm. L‟orizzonte B, poco evidente è di aspetto simile al suborizzonte A2, ma presenta una maggiore compattezza ed un colore più chiaro

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per l‟arricchimento in argilla e sali in ferro. L‟orizzonte C si evidenzia a profondità variabile intorno ad 1 m. ed assume una tipica colorazione bruno rossastra.

Si tratta comunque di un terreno tendenzialmente argilloso, ma con buono stato di aggregazione, a reazione tendenzialmente acida, ovunque profondo e fresco, dotato di una buona fertilità agronomica.

La zona si presenta stabile sotto l‟aspetto idrogeologico, non si evidenziano fenomeni di dissesto in atto o potenziali o avvenuti in epoche passate e non risultano presenti opere di sistemazione idraulico-forestale o idraulico-agrarie.

Clima

Temperatura

Per l‟inquadramento climatico dell‟area oggetto di studio si sono utilizzati i dati della stazione termo-pluviometrica di Potenza (828 m s.l.m.) dato che dal punto di vista altimetrico esiste una notevole affinità tra i due centri (tra 611 e 1.800 m s.l.m.).

Dal diagramma termo-pluviometrico elaborato secondo il metodo di Walter & Liet (Fig. 1) per la stazione di Potenza, emerge quanto segue:

 la temperatura media annua oscilla intorno ai 12,0 °C;

 la temperatura media del mese più caldo (agosto) oscilla intorno ai 27,5 °C;

 la temperatura media del mese più freddo (gennaio) oscilla intorno ad 1,0 °C;

 la temperatura media dei minimi annui (- 7,5 °C);

 la temperatura minima assoluta è stata di - 10,9 °C (gennaio) e la massima assoluta di 39,5 °C (luglio);

 l‟escursione termica annua oscilla intorno ai 18,0 °C.

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Figura 1 - Diagramma di Walter e Lieth

Precipitazioni

Le precipitazioni oscillano intorno ai 790 mm all‟anno ripartite in 98 gg di pioggia;

 le precipitazioni sono concentrate nel periodo autunno-invernale, con un massimo assoluto nel trimestre novembre-dicembre-gennaio e con un massimo secondario in primavera (generalmente aprile);

 nel periodo di aridità (luglio-agosto) le precipitazioni medie sono inferiori a mm 34, distribuite in 3-4 giorni.

Il diagramma termo-pluviometrico, nonchè, l‟esame dei dati, confermano il carattere tipicamente mediterraneo con un periodo di aridità concentrato nei mesi di luglio ed agosto, anche se non sono rari i periodi in cui questa si prolunga anche nel mese di settembre; si evidenziano, inoltre, che le precipitazioni sono concentrate nel periodo autunno-inverno (mese più piovoso novembre). Va precisato, però, che questi dati termo-pluviometrici forniscono solo valori orientativi in quanto le stazioni di rilevamento dei dati sono situate ad altitudini inferiori rispetto all‟area in esame. D‟altra parte, il clima all‟interno del bosco è molto diverso da quello delle zone scoperte in quanto è legato principalmente alla densità ed alla struttura del popolamento.

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Venti

Non è stato possibile reperire dati relativi alla frequenza, velocità e direzione dei venti.

L‟altezza degli alberi, l‟assenza della forma a bandiera della chioma, la conoscenza dei luoghi, fanno escludere che in zona spirino venti d intensità forte, provenienti da un‟unica direzione.

Inquadramento fitoclimatico

Secondo la classificazione proposta da Pavari, i valori riportati da De Philippis e quelli risultanti dall‟elaborazione dei valori rilevanti dalla stazione di Potenza, farebbero rientrare l‟area nella zona fitoclimatica del Castanetum sottozona fredda (temperatura media del mese più freddo >

-1°C; media dei minimi annui > -15°C; temperature annue tra 10 e 15°C).

Composizione selvicolturale

Lo strato arboreo del soprassuolo è costituito prevalentemente dal cerro (Quercus cerris L.) con poche altre specie quercine sporadiche rappresentate dal ciavardello (Sorbus torminalis L.) e dal carpino bianco (Carpinus betulus L, 1753.). Il sottobosco arboreo poco rappresentato vede la presenza di latifoglie correlate costituite prevalentemente dal nocciolo (Corylus avellana L., 1753) nelle esposizioni nord, dalla carpinella (Carpinus orientalis Mill.) e dal corniolo (Cornus mas L.) alle esposizioni sud-est.

Il sottobosco arbustivo è rappresentato dalle rosacee quali la rosa canina (Rosa canina L.) e il biancospino (Crataegus monogyna Jacq., 1775), dai rovi (Rubus spp.), dal nocciolo (Corylus avellana L., 1753).

Lo strato erbaceo soprattutto laddove sono radicate le specie quercine è costituito dalla salvastrella minore (Sanguisorba minor Scop. subsp. Minor), la viola irta e la viola dei campi (Viola hirta L. e Viola arvensis Murray), la falsa ortica purpurea (Lamium purpureum Carl von Linné, 1753), graminacee varie, ecc.

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Struttura

La struttura è l‟espressione dell‟aspetto esterno assunto dal popolamento come conseguenza dell‟evoluzione naturale o dei trattamenti effettuati. Essa risulta tendenzialmente monoplana con il piano dei polloni/allievi di cerro prevalente e con presenza di matricine del vecchio turno non perfettamente uniforme rispetto alle superfici in progetto, dunque inferiori ai numeri richiesti dalla D.G.R. n. 956/2000.

Questo appunto appare basilare nel momento in cui andremo a contrassegnare le piante preso atto che dalle aree di saggio materializzate nella particella catastale 20 e dai sopralluoghi fatti, difatti le matricine del doppio turno sono scarsamente presenti (vedi ads 7), per cui possono essere sostituite anche da quelle di un turno che sebbene di origine agamica comunque possono fungere da future piante portasemi essendo longilinee, con buon portamento, colonnate, buona fisionomia e prive di patologie.

Governo e trattamento

La forma di governo di un bosco viene definita dal sistema di rinnovazione del soprassuolo che può avvenire per seme (via gamica) originando il governo a fustaia o per gemme (via agamica o vegetativa), originando il governo a ceduo. Nel caso in esame si tratta in modo predominante, di una forma di governo a ceduo, infatti, la stragrande maggioranza dei soggetti provengono dalla rinnovazione agamica.

La forma di trattamento prescelta è quella che prevede per il ceduo il taglio a raso di tutti i polloni rimanendo a dote del bosco le piante con funzione portaseme in buone condizioni vegetative con chioma inserita in alto, buon portamento, assenza di fitopatie, ecc… Nel caso in essere matricine da seme (piante da seme), oppure in loro assenza il miglior pollone in ceppaia inserito in basso con portamento dominante rispetto agli altri polloni in ceppaia con la medesima funzione oppure polloni meglio affrancati appartenenti a specie quercine.

Rilievi di campo

La statistica del soprassuolo è stata condotta rilevando direttamente i parametri fondamentali del popolamento forestale mediante aree di saggio, scelte in funzione delle caratteristiche strutturali

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del soprassuolo. Complessivamente sono state effettuate n. 9 aree di saggio, di forma circolare e di superficie pari a 706,5 m2 cadauna, dislocate in maniera omogenea sulla superficie di intervento.

Tale scelta si è basata sulla omogeneità del soprassuolo che vede condizioni statiche sull‟intera superficie e nell‟ambito dei 2 lotti pianificati.

All‟interno di ogni area di saggio, si è proceduto a rilevare:

 Il diametro a m. 1,30 di altezza di tutti i polloni di ciascuna classe diametrica;

 L‟altezza di un certo numero di piante rappresentative per classe diametrica;

 Il numero di piante;

Dall‟elaborazione dei suddetti dati sono stati desunti l‟area basimetrica (m2) e il volume dendrometrico (m3) per ciascuna classe diametrica e quello all‟ettaro.

Si è proceduto quindi alla determinazione dei dati dendrometrici tra tutte le aree di saggio facendo la media dei valori rispetto alla tipologia selvicolturale rinvenuta, rapportando i risultati alla superficie totale delle particelle catastali per quella determinata tipologia selvicolturale. I diametri misurati nelle aree di saggio sono stati riuniti in classi di cm 2; utilizzando le altezze dentro e fuori le aree di saggio, si è proceduto poi alla costruzione della curva ipsometrica una per ogni area di saggio dalla quale si è ricavata l‟ altezza compensata. I dati desunti in ciascuna area di saggio sono stati, quindi, dapprima elaborati separatamente (vedasi tabelle allegate) e successivamente, trasformati in valori medi per ottenere il dato complessivo per l‟intera superficie da utilizzare (vedasi tabella “situazione media per superficie utilizzabile di ha 51.80.89); i dati dendrometrici, inoltre sono stati ripartiti per ciascun lotto.

Dall‟elaborazione dei dati rispetto alle particelle catastali ovvero alla superficie corrispondente ad ha 51.80.89, emerge quanto segue:

1. Situazione media ad ettaro:

 Numero di polloni: 4.133;

 Area basimetrica: 25,49 m2;

 Volume: 110,40 m3;

2. Situazione sull’intera superficie di intervento pari ad ha 51.80.89:

 Numero totale di polloni da recidere: 214.146;

 Area basimetrica totale ripresa: 1.159,4 m2;

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 Volume totale: 5.719,90 m3;

 Volume da prelevare: 5.209,3 m3

 Fattore di conversione da m3 a q.li: 950 Kg/m3

 Volume da prelevare in quintali: 49488,2 q.li

 Situazione sull’intera superficie di intervento lotto 1 (ha 22.24.61):

 Numero totale di polloni da recidere: 91.951;

 Area basimetrica totale ripresa: 497,81 m2;

 Volume totale: 2.456,00 m3;

 Volume da prelevare: 2236,80 m3

 Fattore di conversione da m3 a q.li: 950 Kg/m3

 Volume da prelevare in quintali: 21.249,63 q.li

 Situazione sull’intera superficie di intervento lotto 2 (ha 29.56.28) :

 Numero totale di polloni da recidere: 122.194;

 Area basimetrica totale ripresa: 661,5 m2;

 Volume totale: 3.263,9 m3;

 Volume da prelevare: 2.972,50 m3

 Fattore di conversione da m3 a q.li: 950 Kg/m3

 Volume da prelevare in quintali: 28.238,6 q.li

La lottizzazione del bosco

Il bosco ceduo presenta una superficie catastale di ha 56.48.96 di cui oggetto dell‟intervento ha 51.80.89; la superficie per scelta tecnica verrà ripartita in 2 lotti, l‟uno di 22.24.61 circa mentre l‟altro di ha 29.56.28 tenendo presente che la superficie boscata è pari ad ettari 54.00.34, dunque dal computo degli ettari dei due lotti da utilizzare è stata già considerata la superficie di bosco ceduo da rilasciare all‟evoluzione naturale che come detto in precedenza che è pari ad ettari 2.19.45 ripartita nelle due lottizzazioni. La specie prevalente è il cerro, consociato a vario grado con altre poche latifoglie decidue sporadiche, più spesso con il carpino bianco. Di seguito si riporta uno schema riassuntivo indicante l‟anno dell‟ultima utilizzazione realizzata.

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Storico interventi

Particelle catastali Sup. m2 Tipologia

Ultimo anno utilizzazione particelle catastali 82-83-84-85-86-87-88-89-20-27-28-29-30-31-71 del foglio

di mappa 57, particelle catastali 53-69-70-71-83-16-39 del foglio di mappa 58 e

particelle catastali 3-4-9-52-56 del foglio di mappa 59 518.089

ceduo di cerro

prevalente 1998-1999

Le indicazioni gestionali possono essere riassunte nel modo seguente:

- governo a ceduo con turno di 15 anni;

- rilascio di ca. 100 matricine ha-1 in condizioni di pendenza lieve e/o moderata;

- lottizzazione basata sulla base del taglio precedente tenendo presente che la lottizzazione ha seguito delimitazioni fisiocratiche come fossi ben evidenti o particelle frastagliate.

Inoltre si ritiene opportuno, data la superficie catastale boschiva eccessiva del presente complesso forestale anche in coerenza con una gestione paesaggistica ottimale intervenire su base biennale, ovvero annualizzare la ripresa secondo archi temporali specifici ottenendo in questo modo una superficie da sottoporre al taglio maggiormente contenuta utilizzando singoli lotti e riducendo in tal modo anche l‟impatto ambientale. Si ottiene, pertanto, il presente schema di taglio articolato come segue:

PIANO DI TAGLIO

STAGIONE SILVANA 2019-2020 STAGIONE SILVANA 2020-2021

Lotto 1 Lotto 2

Ha 22.24.61 Ha 29.56.28

Precedente taglio: 1998 Precedente taglio: 1999

Tabella 1 - Ripartizione dei lotti da utilizzare in due stagioni silvane coerentemente con la tabella allegata al progetto di taglio all’interno della quale sono riportate anche le particelle catastali per singolo lotto

Tale schema viene riportato cartograficamente, al fine di esplicitare graficamente le superfici da sottoporre ogni stagione silvana a partire dalla prima stagione silvana 2019-2020, al netto di eventuali chiarie o vuoti di copertura eventualmente presenti ed è calcolato sulla base dell‟ultimo taglio effettuato.

Ultima utilizzazione

L‟ultima utilizzazione del bosco in oggetto, da indagini storiche condotte presso il proprietario, risale agli anni ‟98-„99.

(15)

Periodo di utilizzazione

Le operazioni di utilizzazione dei boschi cedui sono consentite nel periodo che va dal 01 ottobre al 31 Marzo dell‟anno successivo (secondo quanto riportato nella D.G.R. n. 956/2000 – L.R.

42/98) ed esse inizieranno successivamente all‟acquisizione dell‟ autorizzazione al taglio seguendo la lottizzazione pianificata.

Strade di accesso

All‟area di intervento si accede da Nord-Ovest percorrendo la strada provinciale Calvello- Marsicovetere n. 16 a fondo asfaltato la quale ad un certo punto si interseca ad una strada interpoderale che porta al pozzo di petrolio all‟interno di parte della particella catastale n. 4 ad est dei lotti; detta strada camionabile principale fino all‟ingresso del pozzo di petrolio mentre dopo diventa pista forestale dapprima a fondo misto e poi sterrato, scende fino all‟estremità inferiore del lotto 2. Dalla pista forestale si diramano passaggi naturali che consentono un facilitato esbosco preso atto che ci ritroviamo su di un‟orografia dolce con pendenza lieve attestata nell‟ordine dell‟14% in media. Le particelle catastali interessate dalla pista forestale per metri lineari 923 sono la n. 16-39-20-87-88, e ai fini selvicolturali non si rileva la necessità di interventi di ripristino a carattere temporaneo connessi con le utilizzazioni forestali. L‟imposto del legname è previsto lungo la viabilità atteso che in alcuni casi è accompagnata da chiarie tali da poter depositare il legname senza causare danni al soprassuolo.

Modalità di esecuzione del taglio, dell’ allestimento, dello sgombero e dell’esbosco dei prodotti legnosi

Le operazioni selvicolturali previste e connesse all‟utilizzazione dovranno essere condotte secondo le norme di corretta esecuzione dei tagli, in modo che:

 la superficie della ceppaia recisa sia perfettamente liscia (per evitare il ristagno dell‟acqua piovana) ed inclinata verso l‟esterno;

 il taglio sia il più vicino possibile al suolo;

 si eviti il danneggiamento di altri soggetti durante le operazioni di abbattimento;

(16)

 l‟allestimento e lo sgombero dei prodotti del taglio dalla tagliata sia compiuto prontamente, per non danneggiare il soprassuolo (matricine/allievi/polloni);

 i residui di lavorazione, siano bruciati in ottemperanza alle normative vigenti al fine di favorire l‟arricchimento in termini di sostanza organica del terreno evitando cumuli notevoli vicino alle piante portasemi;

 l‟esbosco dei prodotti sia fatto per strade, piste forestali preesistenti, condotti e canali di avvallamento già esistenti. Esso si otterrà dall‟allestimento delle piante abbattute, con l‟utilizzo di motosega, in tronchetti di lunghezze commerciali di circa 1,10 m. destinati prevalentemente per legna da ardere. Considerata la classe di pendenza (I= 0-20%) potranno essere utilizzati trattrici gommate e/o cingolate senza arrecare danno al suolo e soprattutto alle ceppaie recise. Non sarà possibile realizzare piste temporanee d‟esbosco ex novo, lungo tracciati o varchi naturali e lungo le curve di livello, se non preventivamente autorizzate dato che ciò comporta danni al soprassuolo, o movimenti di terra e modificazioni morfologiche del terreno.

Conclusioni e considerazioni

Si tratta in generale di un taglio di un bosco ceduo a predominanza di cerro che risulta aver superato l‟età del turno minimo (15 anni) prevista per le specie quercine, per cui risulta utile e necessaria la ceduazione. Tale gestione forestale, però dovrà assicurare la suddivisione del complesso boscato in due lotti secondo archi temporali ben precisi e superfici boscate scaglionate in due stagioni silvane. Tale prerogativa tenderà ad assecondare le caratteristiche ecologiche della stazione, le esalterà, riducendo le limitazioni imposte da condizioni naturali, accidentalmente, sfavorevoli ed antropiche negative. Appare indispensabile rilasciare a dote del bosco le matricine/allievi/migliori polloni che sono in buone condizioni vegetative, di buona conformazione, preferibilmente da seme o in loro mancanza quelle di origine agamica.

Valore di stima

Tenuto conto delle spese per taglio, esbosco, trasporto, ecc.., il valore di macchiatico viene stimato considerando, qualitativamente, il prodotto ottenibile nella tipologia, che attualmente, caratterizzano il mercato del legno rispetto al bosco in essere:

(17)

Legna da ardere (specie quercine) con prezzo di macchiatico di circa € 3,00.

Il prezzo di macchiatico di cui sopra è stato determinato sinteticamente attraverso indagini di mercato fatte in loco su superfici forestali simili e presso le imprese boschive della zona. Il valore di macchiatico complessivo prende in considerazione i costi per taglio, allestimento, esbosco e trasporto. La massa volumica asportabile è prevista in m3 5.209,3 che corrispondono a q.li 49.488,20 avendo impiegato come fattore di trasformazione 9,5 q.li/m3. Il dato provvigionale e di ripresa viene fuori sulla base di 9 aree di saggio che rappresentano l‟uniformità del bosco ceduo.

Il tecnico

Dott. For. Antonio Satriano

A L L E G A T I

- Illustrazioni fotografiche - Rilievi dendrometrici

- Inquadramento generale su ortofoto in scala 1: 4.000

- Inquadramento corografico dell’area d’intervento scala 1: 25.000 - Inquadramento catastale dell’area d’intervento in scala 1: 4.000

- Inquadramento dell’area d’intervento rispetto alla C.T.R. in scala 1: 5.000

- Inquadramento rispetto ai codici habitat di rete natura 2000 della ZSC in scala 1:5.000 - mappe catastali in scala 1: 2.000

- Visura catastale

- Autodichiarazioni attestanti la proprietà

(18)

Classe di diametro

H compensata

N° di piante a.d.s.

N° di piante ad ha

matricine da rilasciare

N° piante da tagliare

Area basimetrica

matricine Area basimetr

ica della ripresa

Volume unitaria tav.

cubatura

Volume da rilasciare (a)

Volume da prelevare (b)

cm m n°/ha n°/ha n°/ha mq mq mc mc mc

4 4,04 70 991 0 991 0,0 1,2 0,00 0,0 3,9

6 5,88 74 1.047 0 1.047 0,0 3,0 0,01 0,0 11,7

8 7,18 68 962 12 950 0,1 4,8 0,02 0,3 21,2

10 8,19 40 566 14 552 0,2 4,3 0,04 0,5 20,6

12 9,02 11 156 18 138 0,3 1,6 0,06 1,0 7,7

14 9,71 5 71 10 61 0,2 0,9 0,08 0,8 4,8

16 10,32 2 28 12 16 0,4 0,3 0,11 1,3 1,7

18 10,85 1 14 15 -1 0,6 0,0 0,13 2,0 -0,1

20 11,33 4 57 9 48 0,5 1,5 0,17 1,5 8,0

22 11,76 3 42 5 37 0,3 1,4 0,20 1,0 7,6

24 12,16 2 28 3 25 0,2 1,1 0,24 0,7 6,1

26 12,52 1 14 2 12 0,2 0,6 0,28 0,6 3,5

281 3.976 100 3.876 3,0 20,7 9,7 96,8

N° piante N° matricine Volume

matric.

mc mc q.li

206000 5181 502,7 5016,7 47658,8

PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO CEDUO MATRICINATO DI CERRO ED ALTRE LATIFOGLIE DECIDUE SUBORDINATE E SPORADICHE

TAGLIO MATRICINATO CON RILASCIO DI MATRICINE

(Part. 69) Area di saggio n° 1 mq. 706,5 Comune: Calvello

Località: Limitoni/Cerro Falcone

foglio 57 Particelle catastali 82-83-84-85-86-87-88-89-20-27-28-29-30-31-71;

foglio 58 particelle c. 53-69-70-71-83-16-39; foglio 59 particelle c. 3-4-9-52- 56 Superficie totale Ha 51.80.89

Volume da prelevare

1072,4 mq

SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 51.80.89

200819

N° piante da tagliare Totali

SITUAZIONE PER ETTARO

155,4 mq Area basimetrica

matricine

Area basimetrica della ripresa

y = 4,5304ln(x) - 2,2417 R² = 0,9815

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28

A l t e z z a

Diametro ad 1,30 metri da terra

Curva ipsometrica ads 1

(19)

Classe di diametro

H compensata

N° di piante a.d.s.

N° di piante ad ha

matricine da rilasciare

N° piante da tagliare

Area basimetrica

matricine Area basimetr

ica della ripresa

Volume unitaria tav.

cubatura

Volume da rilasciare (a)

Volume da prelevare (b)

cm m n°/ha n°/ha n°/ha mq mq mc mc mc

4 3,00 130 1.840 0 1.840 0,0 2,3 0,00 0,0 6,0

6 5,00 88 1.245 0 1.245 0,0 3,5 0,01 0,0 12,4

8 6,42 70 991 0 991 0,0 5,0 0,02 0,0 20,4

10 7,52 55 778 7 771 0,1 6,1 0,04 0,2 27,1

12 8,42 18 255 18 237 0,3 2,7 0,05 1,0 12,7

14 9,18 5 71 18 53 0,4 0,8 0,08 1,4 4,0

16 9,84 2 28 23 5 0,8 0,1 0,10 2,3 0,5

18 10,42 5 71 14 57 0,6 1,4 0,13 1,8 7,5

20 10,94 3 42 6 36 0,3 1,1 0,16 1,0 6,0

22 11,41 3 42 6 36 0,4 1,4 0,20 1,2 7,3

24 11,84 2 28 4 24 0,3 1,1 0,24 1,0 5,8

26 12,23 2 28 2 26 0,2 1,4 0,28 0,6 7,4

28 12,60 1 14 1 13 0,1 0,8 0,32 0,3 4,3

30 12,94 1 14 1 13 0,1 0,9 0,37 0,4 4,9

385 5.448 100 5.348 3,6 28,6 11,2 126,3

N° piante N° matricine Volume

matric.

mc mc q.li

282242 5181 578,1 6542,5 62154,1

mq mq

277061 186,5 1481,7

Totali

SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 51.80.89 N° piante da

tagliare

Area basimetrica matricine

Area basimetrica della

ripresa Volume da prelevare

PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO CEDUO MATRICINATO DI CERRO ED ALTRE LATIFOGLIE DECIDUE SUBORDINATE E SPORADICHE

TAGLIO MATRICINATO CON RILASCIO DI MATRICINE Comune: Calvello

Località: Limitoni/Cerro Falcone

foglio 57 Particelle catastali 82-83-84-85-86-87-88-89-20-27-28-29-30-31-71;

foglio 58 particelle c. 53-69-70-71-83-16-39; foglio 59 particelle c. 3-4-9-52- 56 Superficie totale Ha 51.80.89

(Part. 69) Area di saggio n° 2 mq. 706,5

SITUAZIONE PER ETTARO

y = 4,9331ln(x) - 3,8386 R² = 0,9722

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00 16,00

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30 32

A l t e z z a

Diametro ad 1,30 metri da terra

Curva ipsometrica ads 2

(20)

Classe di diametro

H compensata

N° di piante a.d.s.

N° di piante ad ha

matricine da rilasciare

N° piante da tagliare

Area basimetrica

matricine Area basimetr

ica della ripresa

Volume unitaria tav.

cubatura

Volume da rilasciare (a)

Volume da prelevare (b)

cm m n°/ha n°/ha n°/ha mq mq mc mc mc

4 4,40 54 764 0 764 0,0 1,0 0,00 0,0 2,5

6 6,22 49 693 0 693 0,0 2,0 0,01 0,0 6,9

8 7,52 47 665 0 665 0,0 3,3 0,02 0,0 13,7

10 8,52 33 467 8 459 0,1 3,6 0,04 0,3 16,1

12 9,35 30 425 13 412 0,2 4,7 0,05 0,7 22,1

14 10,04 15 212 21 191 0,5 2,9 0,08 1,6 14,5

16 10,64 5 71 24 47 0,8 0,9 0,10 2,4 4,8

18 11,17 5 71 17 54 0,7 1,4 0,13 2,2 7,1

20 11,65 2 28 9 19 0,5 0,6 0,16 1,5 3,2

22 12,07 1 14 4 10 0,2 0,4 0,20 0,8 2,0

24 12,47 3 42 2 40 0,1 1,8 0,24 0,5 9,7

26 12,83 2 28 2 26 0,2 1,4 0,28 0,6 7,4

246 3.481 100 3.381 3,3 24,0 10,6 109,9

N° piante N° matricine Volume

matric.

mc mc q.li

180342 5181 547,5 5695,0 54102,6

SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 51.80.89 N° piante da

tagliare

Area basimetrica matricine

Area basimetrica della

ripresa Volume da prelevare

mq mq

PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO CEDUO MATRICINATO DI CERRO ED ALTRE LATIFOGLIE DECIDUE SUBORDINATE E SPORADICHE

TAGLIO MATRICINATO CON RILASCIO DI MATRICINE Comune: Calvello

Località: Limitoni/Cerro Falcone

foglio 57 Particelle catastali 82-83-84-85-86-87-88-89-20-27-28-29-30-31-71;

foglio 58 particelle c. 53-69-70-71-83-16-39; foglio 59 particelle c. 3-4-9-52- 56 Superficie totale Ha 51.80.89

(Part. 69) Area di saggio n° 3 mq. 706,5

SITUAZIONE PER ETTARO

Totali

175161 171,0 1243,4

y = 4,5025ln(x) - 1,8425 R² = 0,9801

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28

A l t e z z a

Diametro ad 1,30 metri da terra

Curva ipsometrica ads 3

(21)

Classe di diametro

H compensata

N° di piante a.d.s.

N° di piante ad ha

matricine da rilasciare

N° piante da tagliare

Area basimetrica

matricine Area basimetr

ica della ripresa

Volume unitaria tav.

cubatura

Volume da rilasciare (a)

Volume da prelevare (b)

cm m n°/ha n°/ha n°/ha mq mq mc mc mc

4 3,32 66 934 0 934 0,0 1,2 0,00 0,0 3,0

6 4,93 65 920 0 920 0,0 2,6 0,01 0,0 9,2

8 6,07 57 807 0 807 0,0 4,1 0,02 0,0 16,6

10 6,96 32 453 8 445 0,1 3,5 0,04 0,3 15,6

12 7,68 21 297 13 284 0,2 3,2 0,05 0,7 15,2

14 8,30 10 142 21 121 0,5 1,9 0,08 1,6 9,1

16 8,83 4 57 24 33 0,8 0,7 0,10 2,4 3,3

18 9,29 6 85 21 64 0,9 1,6 0,13 2,8 8,4

20 9,71 2 28 6 22 0,3 0,7 0,16 1,0 3,7

22 10,09 2 28 6 22 0,4 0,8 0,20 1,2 4,5

24 10,43 1 14 0 14 0,0 0,6 0,24 0,0 3,4

26 10,75 1 14 0 14 0,0 0,8 0,28 0,0 4,0

28 11,05 1 14 1 13 0,1 0,8 0,32 0,3 4,3

268 3.792 100 3.692 3,3 22,5 10,3 100,3

N° piante N° matricine Volume

matric.

mc mc q.li

196470 5181 533,0 5199,0 49390,1

mq mq

191289 171,0 1165,7

(Part. 39) Area di saggio n° 4 mq. 706,5

SITUAZIONE PER ETTARO

Totali

SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 51.80.89 N° piante da

tagliare

Area basimetrica matricine

Area basimetrica della

ripresa Volume da prelevare

PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO CEDUO MATRICINATO DI CERRO ED ALTRE LATIFOGLIE DECIDUE SUBORDINATE E SPORADICHE

TAGLIO MATRICINATO CON RILASCIO DI MATRICINE Comune: Calvello

Località: Limitoni/Cerro Falcone

foglio 57 Particelle catastali 82-83-84-85-86-87-88-89-20-27-28-29-30-31-71;

foglio 58 particelle c. 53-69-70-71-83-16-39; foglio 59 particelle c. 3-4-9-52- 56 Superficie totale Ha 51.80.89

y = 3,9689ln(x) - 2,1788 R² = 0,8835

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00 14,00

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24 26 28 30

A l t e z z e

Diametro ad 1,30 mt da terra

Curva ipsometrica ads 4

(22)

Classe di diametro

H compensata

N° di piante a.d.s.

N° di piante ad ha

matricine da rilasciare

N° piante da tagliare

Area basimetrica

matricine Area basimetr

ica della ripresa

Volume unitaria tav.

cubatura

Volume da rilasciare (a)

Volume da prelevare (b)

cm m n°/ha n°/ha n°/ha mq mq mc mc mc

4 4,03 101 1.429 0 1.429 0,0 1,8 0,00 0,0 4,7

6 5,31 88 1.245 0 1.245 0,0 3,5 0,01 0,0 12,4

8 6,21 65 920 5 915 0,0 4,6 0,02 0,1 18,9

10 6,91 36 509 18 491 0,2 3,9 0,04 0,6 17,3

12 7,48 16 226 19 207 0,3 2,3 0,05 1,0 11,1

14 7,97 2 28 14 14 0,3 0,2 0,08 1,1 1,1

16 8,39 2 28 10 18 0,3 0,4 0,10 1,0 1,9

18 8,75 5 71 12 59 0,5 1,5 0,13 1,6 7,7

20 9,09 5 71 17 54 0,9 1,7 0,16 2,8 8,8

22 9,38 4 57 5 52 0,3 2,0 0,20 1,0 10,3

324 4.585 100 4.485 2,8 21,9 9,2 94,2

N° piante N° matricine Volume

matric.

mc mc q.li

237523 5181 232342 145,1 1134,6 476,9 4879,7 46357,3

N° piante da tagliare

Area basimetrica matricine

Area basimetrica della

ripresa Volume da prelevare

mq mq

PARAMETRI DENDROMETRICI AD ETTARO CEDUO MATRICINATO DI CERRO ED ALTRE LATIFOGLIE DECIDUE SUBORDINATE E SPORADICHE

TAGLIO MATRICINATO CON RILASCIO DI MATRICINE Comune: Calvello

Località: Limitoni/Cerro Falcone

foglio 57 Particelle catastali 82-83-84-85-86-87-88-89-20-27-28-29-30-31-71;

foglio 58 particelle c. 53-69-70-71-83-16-39; foglio 59 particelle c. 3-4-9-52- 56 Superficie totale Ha 51.80.89

(Part. 39) Area di saggio n° 5 mq. 706,5

SITUAZIONE PER ETTARO

Totali

SITUAZIONE PER SUPERFICIE UTILIZZABILE DI HA 51.80.89

y = 3,1384ln(x) - 0,3163 R² = 0,9287

0,00 2,00 4,00 6,00 8,00 10,00 12,00

0 2 4 6 8 10 12 14 16 18 20 22 24

A l t e z z e

Diametro ad 1,30 mt da terra

Curva ipsometrica ads 5

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