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Docente: Spadoni Alessandro. AREA: Prodotti Biologici non alimentari. UF: No food biologico

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Academic year: 2022

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(1)

POR PUGLIA FESR – FSE 2014 – 2020

ASSE X - Avviso Pubblico n. 6/2016, DGR n. 1459 del 20/09/2016 (BURP n. 108/2016)

Corso ITS “Tecnico superiore in Agricoltura Biologica”

(Acronimo: AGRIBIO EXPERT)

DD n. 840 del 17/10/2016 (BURP n. 120 del 20/10/2016). CUP B19D16010540009

Docente: Spadoni Alessandro AREA: Prodotti Biologici non alimentari

UF: No food biologico

(2)

Naturale: nessuna chiara definizione normativa, solo in alcuni paesi (Germania – tentativo legislativo di definire il “naturale” mai portato a termine - Francia ) viene prestata attenzione alla comunicazione manifestamente ingannevole con

meccanismi di intervento legale a tutela dei consumatori

Biologico: ampiamente regolamentato (NOP, JAS, CEE 834/2007) a livello internazionale per quanto attiene la sola produzione agricola, che include moltissimi ingredienti ad uso cosmetico

MA NON PER IL PRODOTTO FINITO

(eccezione per Francia, dove gli standard privati devono essere autorizzati dallo stato, quindi “biologico” in Francia per un cosmetico significa prodotto secondo lo standard ufficialmente approvato – Ecocert e Qualitè France in particolare)

COSMETICAMENTE PARLANDO

(3)

✓ E’ il gruppo di esperti attivato dall’Ente normativo internazionale per conto della Comunità Europea (che

finanzia) , comprende anche India, Brasile, Corea, Giappone ed è entrato nel suo quarto anno di lavoro (3+3 anni)

✓ All’ISO Group partecipano gli attori considerati “rilevanti del settore” e in particolare

✓ I rappresentanti dei gruppi cosmetici (UNIPRO, COLIPA)

afferenti agli Enti Normativi Nazionali (UNI, British Standard, DAKKS, COFRAC, ecc.)

✓ I rappresentanti dei “protagonisti “ del settore, COSMOS e NATRUE

ISO TC 217/WG4 GROUP

(4)

Definire le

“Gudelines on Technical Definitions and Criteria for Natural &

Organic Cosmetic Ingredient and Products”

ossia

Linee guida relativamente a definizioni tecniche e criteri per gli ingredienti e per i prodotti Cosmetici Naturali e Biologici

OBIETTIVO DELL’ISO GROUP

(5)

Derivano da piante o animali e sono di origine minerale o microbiologica, ottenuti con

processi fisici (triturazione, essiccazione, distillazione ecc.)

con altre procedure tradizionali, incluso l’utilizzo di solventi, qualora non vi sia alcuna modificazione chimica

“intenzionale”

Gli ingredienti ottenuti da combustibili fossili sono esclusi da questa definizione

INGREDIENTI NATURALI

(6)

Sono composti naturali inorganici (ad esclusione dei

carbonati e dei derivati del carbonio), caratterizzati da una precisa formula chimica , struttura e caratteristiche fisico- chimiche

INGREDIENTI MINERALI NATURALI

(7)

Derivati da agricoltura biologica, e come tali certificati secondo normative internazionali (CE 834, NOP, JAS, ecc.)

INGREDIENTI BIOLOGICI

(8)

✓ Ingredienti dove più del 50 % (sul peso molecolare) è naturale.

✓ Ottenuti con determinati processi chimici e/o biologici, aventi lo scopo di modificare intenzionalmente le molecole di

partenza

✓ Processi ammessi: Lista positiva e principi di Chimica Verde (enzimatici e microbiologici )

✓ Solventi ammessi: Lista positiva in relazione al processo in cui vengono impiegati

INGREDIENTI NATURALI DERIVATI

(9)

✓ Ingredienti aventi formula e struttura identiche ad analoghi naturali, ottenuti a partire da materie prime inorganiche

✓ Processi : lista di quelli ammessi, principi di Chimica Verde

✓ E’ possibile usare solventi specifici in relazione al processo

INGREDIENTI BIOLOGICI DERIVATI

(10)

Ingredienti con una componente da combustibili fossili maggiore del

50%

(sul peso molecolare)

Ingredienti che non rientrano nelle precedenti categorie

INGREDIENTI

NON NATURALI

(11)

SOLVENTI AMMESSI

* DEVONO essere utilizzati solventi ottenuti da fonti rinnovabili che non pongano rischi per la salute. Se non disponibili vanno bene anche soventi non naturali considerati sicuri ** SI RACCOMANDA di utilizzare solventi ottenuti da fonti rinnovabili che non pongano rischi per la salute. Se non disponibili vanno bene anche soventi non naturali considerati sicuri

(12)

NATURAL INDEX

Part 2 : Criteri per Ingredienti e Prodotti Determinazione dell'Indice di naturalità

(Natural Index)

=

Peso Molecolare dello spezzone (moiety) che origina dall'ingrediente naturale ____________________________________________

Peso molecolare dello spezzone che si origina dall'ingrediente naturale derivato (natural derived ingredient)

(13)

ORGANIC INDEX

(14)

ORGANIC AND NATURAL INDEX

Ancora lontana è la

definizione degli indici di naturalità e/o biologicità del prodotto finito, di come

calcolarli, di come

considerare l'ingrediente certificato rispetto a quello che non lo è…

(15)

…..se no ci siamo noi, gli “STANDARD SETTER”

BDIH: NO spezzoni petrolchimici ad eccezione dei conservanti, obbligo di utilizzare 16 materie prime biologiche

Soil Association – ICEA – Ecocert e Cosmebio : vanno bene gli spezzoni petrolchimici, ma gli obblighi sul biologico sono molto più stringenti

COSMOS

Ci siamo messi d'accordo (2003-2011) www.cosmos-standard.org

Natrue : ha acquisito notevole importanza soprattutto sul mercato tedesco

Tanti, tanti altri : Bioagricert, CCPB, Ekogarantie, Qualitè France, ACO NSF, OASIS, Whole Food, ecc.

(16)

ECO BIO COSMESI

ICEA

in collaborazione con un gruppo di produttori ed autorevoli esponenti del mondo accademico e scientifico (Scuola di cosmetologia dell’Università di Ferrara, Dipartimento di Farmacologia dell’Università di Bologna, Istituto di Dermatologia dell'Università di Padova), hanno avviato un percorso di

regolamentazione conclusosi con l'approvazione del

Disciplinare per la Eco Bio Cosmesi

e di uno schema di

Certificazione

volontaria di prodotto

(17)

Fattori prioritari nella scelta delle materie prime da utilizzare per ottenere la certificazione ICEA a marchio Eco Bio Cosmesi sono:

✓ dermocompatibilità

✓ sicurezza per l’uomo

✓ eco-compatibilità

ECO BIO COSMESI

(18)

Il Cosmetico Eco Biologico certificato da ICEA è un prodotto ottenuto:

✓ nel rispetto della

lista di sostanze ammesse

;

✓ con ingredienti naturali da

agricoltura biologica certificata

;

✓ senza materie prime discutibili dal punto di vista

ecologico

, sia nel prodotto stesso che nell'imballaggio;

✓ senza l' impiego di OGM;

✓ senza l'uso di

radiazioni

ionizzanti;

✓ con ridotto impatto ambientale dovuto agli

imballaggi

superflui

(confezioni singole) o riciclabili (da materie prime rinnovabili).

ECO BIO COSMESI

(19)

La certificazione Eco Bio Cosmesi, a seguito di attenti controlli, garantisce la qualità e la sicurezza del prodotto.

CERTIFICAZIONE = CONTROLLO

Tecnici Controllori

Commissione di Certificazione (area medica, tecnico –formulativa, istituzionale, produttori, consumatori).

tramite

verifiche ispettive

(raccolta di evidenze oggettive):

documentali

presso il sito produttivo

ECO BIO COSMESI

(20)

ECO BIO COSMESI

Richiesta certificazione

Sottoscrizione del Contratto e Regolamento Tecnico per la certificazione ICEA

Invio dei documenti richiesti da ICEA (formulazioni, schede tecniche pach test, challenge test, ecc.)

Controllo documentale

Ispezione di avvio

Decisione circa la certificazione

Emissione del Documento giustificativo e/o Certificato di conformità

ATTIVITA’ SI SORVEGLIANZA

(21)

ICEA

controlla tramite

verifiche ispettive

:

la

formulazione del prodotto

(conformità con gli ingredienti ammessi dal Disciplinare Eco Bio Cosmesi, presenza di materie prime vegetali da agricoltura biologica certificata)

l’

etichetta

del prodotto con particolare attenzione ai claims e alla tutela del consumatore

gli

stabilimenti produttivi

(approvvigionamenti, supply chain, logistica, tracciabilità, monitoraggio dei processi e controllo qualità di produzione, processi e procedure, norme ISO e GMP, personale).

ECO BIO COSMESI

(22)

COSMOS STANDARD

Dall’ armonizzazione degli altri disciplinari europei su Cosmesi Eco Bio:

4 ORGANIZZAZIONI

✓ BDIH (Germany)

✓ BIOFORUM (Belgium)

✓ COSMEBIO (France)

✓ SOIL ASSOCIATION (UK) 2 organismi di certificazione

✓ ECOCERT (France)

✓ ICEA (Italy)

nasce la certificazione Cosmos :

COSMOS NATURAL COSMOS ORGANIC

(23)

LAV

, Lega Anti Vivisezione, insieme con altre associazioni europee, promuove la campagna

“Stop ai test su animali”

per vietare la vendita di prodotti cosmetici realizzati con materie prime testate su animali.

La dicitura “Stop ai test su animali” da apporre sull'etichetta viene concessa in Italia dalla LAV ai prodotti conformi allo

Standard Internazionale Non Testato su Animali

.

Lo Standard è stato messo a punto dalle maggiori organizzazioni animaliste mondiali,

guidate dalla Coalizione europea contro la vivisezione (ECEAE www.eceae.org ), di cui LAV è membro italiano, oltre ad essere l’unico soggetto in Italia abilitato all’utilizzo del marchio che valorizza i prodotti e le aziende che rispondono ai requisiti richiesti dal suddetto

standard.

“STOP ANIMAL TESTING” LAV

(24)

Sono circa 150 le aziende in tutto il mondo ad avere già aderito allo standard, impegnandosi a non praticare e non far praticare la sperimentazione animale degli

ingredienti

usati nel

prodotto finito

.

A partire dal 2004, la LAV approva le aziende aderenti allo Standard solo a seguito dell’esito positivo degli

audit

che vengono svolti da ICEA.

La LAV autorizza l’utilizzo in etichetta del marchio europeo della coalizione e/o della dicitura

“Stop ai test animali – Controllato ICEA per LAV n°……”

“STOP ANIMAL TESTING” LAV

(25)

Cambiano gli stili alimentari

Il 7,6% del campione segue una dieta vegetariana o vegana. In particolare, il 4,6% degli intervistati si

dichiara vegetariano (-2,5% rispetto al 2016) mentre i vegani giungono il 3% (erano l’1%).

(26)

VEGAN cresce come il BIO

I prodotti per vegani hanno ormai raggiunto lo stesso giro d’affari del biologico, nonostante

numericamente siano circa la metà.

In un anno le vendite sono salite del 10,2%, grazie soprattutto a consumatori a reddito alto e

trasversali tra le varie classi di età.

(27)

Fino a qualche anno la prima motivazione di acquisto era

l’ETICA ANIMALISTA

(28)

Oggi la crescita è motivata anche da:

AMBIENTALISMO SALUTE

STILE DI VITA

(29)
(30)

Una miriade di

MARCHI

(31)

QUADRO NORMATIVO

A differenza dei prodotti alimentari biologici, dove esiste una normativa europea che regola e tutela l’utilizzo del termine BIO, Ad oggi non esiste una definizione ufficiale

del concetto di prodotto VEGAN e il suo

impiego non è regolato da alcuna legge

(32)

INFORMAZIONE

L’impiego d’ingredienti di origine animale a volte è mascherato da diciture

generiche ammesse dalla legge.

In altri casi la loro indicazione in etichetta non è richiesta perché sono contenuti in quantità limitate o perchè

sono eliminati a seguito del

completamento del ciclo produttivo.

(33)

INFORMAZIONE

Anche l’attenta lettura della lista degli ingredienti che compare in etichetta spesso non è sufficiente a tranquillizzare

il consumatore che predilige la dieta

vegetariana o vegan.

(34)

DISCIPLINARE ICEA

Il disciplinare riporta i requisiti di prodotto e processo richiesti per ottenere la certificazione e il relativo

marchio identificativo.

(35)

IL MARCHIO DI CERTIFICAZIONE

Aiuta il consumatore vegetariano a identificare sul mercato i prodotti

ottenuti senza l’impiego di

ingredienti/sostanze/materiali derivanti da sofferenza animale. Sono ammessi

latte, uova, miele, ecc.

(36)

PRODOTTI CERTIFICABILI

• Prodotti alimentari e preparazioni gastronomiche della ristorazione)

• Prodotti cosmetici

• Altri prodotti non food (es. calzature,

abbigliamento, ecc.)

(37)

VALORIZZARE:

IDENTIFICARE E POSIZIONARE UN PRODOTTO

LEALTA’

COMMERCIALE:

CONFORMITA’ E REGOLARITA’

Garantire il rispetto di specifiche norme e requisiti, regolare meglio i rapporti tra cliente e fornitore

La certificazione è uno strumento tecnico utile al

corretto funzionamento del mercato ma non solleva il produttore/fornitore dalle sue responsabilità

Obiettivi della certificazione

(38)

Che significa…

Perché è migliore?

La prima acqua

certificata

(39)
(40)

Cosa è la certificazione di prodotto

Secondo la norma UNI CEI EN 45020 la certificazione di conformità è:

atto mediante il quale una terza parte

indipendente dichiara che, con ragionevole

attendibilità, un determinato prodotto o servizio è conforme ad una specifica norma

SISTEMI DI CONTROLLO

Audit 1° parte = autocontrollo aziendale

Audit 2° parte = cliente verso fornitore

Audit 3° parte = certificazione

(41)

Si rivolge direttamente al consumatore

Enuncia requisiti di/sul prodotto

Deve garantire VALORE AGGIUNTO

La certificazione di prodotto

(42)

Definizioni

Ente normatore: ente pubblico o privato che collabora ed emana in forma pubblica le norme che disciplinano le specifiche di prodotto

Specifiche di prodotto: documenti che ne stabiliscono i requisiti (= Disciplinare tecnico)

Ente di certificazione: ente terzo che mediante una valutazione iniziale del processo e una successiva

sorveglianza fornisce un’assicurazione indipendente con adeguato livello di fiducia, che i prodotti siano conformi al Disciplinare tecnico

(43)

Elementi fondamentali

della certificazione di prodotto

Sono necessari almeno quattro elementi essenziali perché possa esistere la

certificazione di prodotto:

① un organismo indipendente

② uno schema di certificazione

③ un prodotto/servizio con requisiti definiti

④ una norma / disciplinare di riferimento

(44)

Requisiti indispensabili per l’organismo di certificazione

TERZIETÀ INDIPENDENZA TRASPARENZA

IMPARZIALITA’

COMPETENZA STRUTTURA

VALUTATORI

LABORATORI

COMITATI

(45)

Il percorso della certificazione

Ente normatore (o lo stesso ente di certificazione) predispone il disciplinare tecnico

L’organismo di certificazione predispone lo schema di certificazione

L’organismo di certificazione pianifica la verifica

iniziale del processo e del relativo sistema qualità legato al prodotto

Prove di tipo presso laboratori qualificati

Delibera della certificazione

Pianifica le attività di sorveglianza

(46)

Volontaria o regolamentata

Esistono fondamentalmente due tipologie di certificazioni di prodotto:

① VOLONTARIA: Non OGM, Rintracciabilità, Globalgap, Agricoltura Integrata, ecc.

② REGOLAMENTATA: DOP - IGP, Agricoltura

Biologica, altri settori dove una legge definisce

i requisiti e impone la certificazione

(47)

Prodotto VEGETARIANO:

prodotto che esclude in ogni fase della

propria realizzazione l'impiego di sostanze di derivazione animale ottenute con il sacrificio e/o il maltrattamento di animali.

Prodotto VEGANO:

prodotto che esclude in ogni fase della

propria realizzazione l'impiego di qualsiasi sostanza di derivazione animale anche se

ottenuti senza sacrificio e/o il maltrattamento

di animali.

(48)

PRODOTTO VEGETARIANO

Nessun ingrediente che comporti sofferenza o morte di animali

Solo latte, uova, miele NO carne

PRODOTTO VEGAN

Nessun ingrediente derivante da

sfruttamento degli animali

(49)

BIO&VEGAN

Fin dall’inizio abbiamo puntato molto sul binomio “biologico” e “vegetariano”

La certificazione ICEA, pur essendo

applicabile anche ai prodotti convenzionali, punta a valorizzare principalmente i prodotti

Bio-Vegan e Bio-Vegetariani che sono

identificati con dei marchi dedicati

(50)

BIO&VEGETARIANO

Nel caso dei prodotti vegetariani gli ingredienti a base di latte, uova e miele devono essere biologici o, in alternativa, provenire da allevamenti che rispettano il

benessere animale e alimentati con

mangimi privi di OGM

(51)

ALLERGENI

Sono ammesse le indicazioni si sicurezza per il rischio allergeni come ad esempio:

“può contenere tracce di latte”, oppure

“ottenuto in uno stabilimento che lavora anche uova”

In ogni caso all’azienda certificata è richiesta l’adozione di tutte le misure atte a prevenire per quanto possibile

le contaminazioni con sostanze di origine animale che possono entrare direttamente o indirettamente

all’interno dello stabilimento

(52)

Marchi di movimento basati su

autocertificazione

(53)

Solo valutazione

documentale

(54)

Certificazione secondo

criteri professionali

(55)

Associazione storica e autorevole del

movimento

(56)
(57)

Ente di certificazione

dedicato

(58)

Il percorso di certificazione…

Valutazione iniziale dei prodotti e del processo produttivo

Prevede tra l’altro la valutazione della composizione dei prodotti per i quali è richiesta la certificazione,

nonché della conformità di materie prime tramite le schede tecniche di tutti i componenti, compresi gli additivi e i coadiuvanti tecnologici.

L’azienda richiedente deve descrivere tutte le procedure di lavoro e le misure di separazione e pulizia adottate al fine di prevenire qualsiasi contatto e

contaminazione con ingredienti animali.

(59)

Verifica ispettiva in situ

Ha l’obiettivo di accertare l’effettiva conformità dei prodotti ai requisiti vegan del disciplinare;

la corretta organizzazione e gestione dei processi di fabbricazione e delle procedure interne suscettibili di compromettere la conformità del prodotto stesso ai requisiti definiti nello standard;

il rispetto dei criteri ambientali e sociali pertinenti.

Il percorso di certificazione…

(60)

Emissione del certificato di conformità

Sulla base delle informazioni e dei dati raccolti nell’ambito del processo di valutazione e verifica.

Il certificato riporta l’elenco dei prodotti certificati e la loro classificazione Vegan e BIOvegan.

Il percorso di certificazione…

(61)

Sorveglianza annuale

Tramite periodiche ispezioni e analisi volte a confermare il mantenimento delle condizioni di conformità

Il percorso di certificazione…

(62)

le domande più frequenti sono relative a lecitina, acido lattico, glicerina /

glicerolo / glicerina e stearati

Additivi di possibile derivazione animale

(63)

Additivi di possibile derivazione animale

(64)

Ricerche analitiche

(65)

Ricerche analitiche

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