18
PER
D. Paolo Trenca
Nella Reai Camera di S. Chiara
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L M. L i
A
DonzellaMariaCapocottadellaTerra di Giugliano, fa conempiatradizione affali»,nel- lapropriaTuacafa,equindimortaeooucci- dimentodicoltello.AvvennequelloaffaUma- nieneo,albujodellanotteprecedentealdi a j.Maggiodell’anno 17^5.Ninnovifiritrovò prefenreinquell*anofanello,d*ondeavelie -poto»efferfoccorfa,ericonofcerfiilDelinquente:
ma
porda leivche fopravvifle alcuniidantialbarbaro calo,fiTeppe chel'inumanoautor del misfatto eraflatoAleflandroRitpo,
Tuopaefano,cheinquellanottepernnatto di cortesiagli fieradato alcunricoveroinquellacafa.
Sulla,vocediquellanotiziafupoiarredatol’infameRi/pt, efuconfeffodieffcrlidaluicomtnetibquell’omicidio.Cre- detteegliperò cheinchiamandoapartealtriancora,in quelfuodelittofénefoffepotuto io qualchemaniera alleg- gerirdelpefo. Suquedafallaceidea foggiunfeadunque nellafuaconfelhonediedereflatoindottoaquell’eccedo da'bencinqueperfone.
Fracoloro,aiqualitoccòla malaventuradieffernomi- natida,quelmendacefcellerato,fuvviancoraD.PaoloTren- caPatrizioAvertano
,perunpuro principiodivendetta
;da cheegliilRifpo era(latoalcuntempoinnanzicarcerato per unfurto,cheaveacommeffonellacaladiunaforeliadelD.
unfurto,cheaveacommeffonellacai Paolo,chiamata D.VittoriaTrenca
diunaforeliadelD.
Glialtrinominatili furono Niccola Cacciapuoti,eFrancefco Tagliatatela,che
ficarceraronoancoraper quellachiamata.
E
duealtridiedi cinque, cioèD. TobiaPirozzi, eD. Pafquale Pifanififalva- .tono colla fuga.
IlTribunale dellaCampagna,delegatoper quella Caufa.pafsò allacompilazionedivoluminofiProcedi,Finalmentefiven- neallaTemenza, e fu condannato1’uccifbrcAledàndro Rifpoal- lèforche.Controgliadenti Pirozzì,ePifanifididédipro- cederfiincontumacia. Perglialtridue Niccola Cacciapuoti,
A
e Fian-(li)
e Francefco Tagliatatelafudeno,chefifoderoliberatf in f*r.
ma.
E
perD. PaoloTrenca fapronunciatodidovere (fere detenuto inun Prefidio chiafoperanniventi.
J.aReaiCameradiS.ChiarahagiàconfermatalaCementa dimortecontroilRifpo.
Uno
de’due rubricati adenti, cioè ilD.TobiaPirozzi,fu arredatoultimamente,edeffondo(la- tonegativo intutto,fenemorinellecarceriappena fat- talafuaDepofizione.Nonaltroadunquer&nancperora*' atrattartichelafolaCaufadiD. PaoloTrenca,chedaben cinque annifoffre,coilarcftrìziooenelcarcere, lapenadiun falloimaginano.Furiattatainaltrotempolamedefima Caufaper riguardoall'articolodella torturatuprocc/Juinftr-
M<m»
,confeliceriufeimeotodellaSuadifefa.L'elferfial- lorafcrittodimoltoa cagiondi.quelpunto, Ai cheprefente-' mentenon portila neceflitiche abbiaatenerli un lungo difeorfoioquellaScrittura;perciocchébentralafciartipof- fonomoltedellecolegii dette altra volta.Si reflringerhquin- dilaDiceriainunbrieveefamede'preteGindizi,da'quali traggeilFifcolaTuapretensone coatroilcernutoD. Paolo Trenca:ilche baiteli certamente adimoflrare1'infuQilleo-1zadellacondannacontroluiprofferita.
PRIMO INDIZIO.
Che D. Paolo 'Trenca fofje amico del Pironi
,e diD.Paf quale Pifani
yQ
Uìntotia (fumédalFifcosuquefloparticolare,tiravvifa apertamentefalfo,edinfutiitiente.Nonviènel Procef- foalcunapruovadieffettimaivedato converfare ilD.Paolocolcennato Pirozzi,ecolPìfani.
Come
tiporrifuppor- - requelloaderitoattaccamento,fenzache firilevi alcu- nodi quegli atti, cheindifpenfabilraente dovevanoac- compagnarequellafpeciedistrettezza?£
difattoi'amiciziada
por- ,
il
(111)
porr»gliuomini avederti(pedo,edatrattar 'dicontinuoia- fieme;laondequaloraditalicofenonhapotutoritrarreal»
cunapruovailFifco
,bifognerhdire,che1‘aderitaamidi nonfiafipuntoverificata
.
Oltre a che, ancor nel fuppofìodiunasifattaamicizia;nipur daquellafipotrebbeapattoalcunoritrarreargomento,da creder compliceilD.PaoloTrentanadelitti diquelli;impercioc- chiquellonodonon è badante per sefoload indurre alcunoa commetterefcellerateazioni,colpericolononmeodell’infamia chedella perdita della liberti, e della vita.Chiè colai,che per folocompiaceteall’amicofimuova a commettere unoaffi- namento,ed efporG cosi a dar nellemanidelfiorarPer ufieccedi- livivoglionoaltrecagionipiùpotenti,e piùforti,chetragga-?
nolaloroorìginedallapatitonedelproprio,intereffe,che è quellachepuòtrafportatgliuomini alimiliattentamemi. Per IXPaoloTrentacertamente chemancaquellafpeciedicau- fa,d’ondefifodépotuto indurread uccidere quella Donzel- la. Eglioonmai faconobbe,aèTeppemaichi fifof- fe;laondeattentotutto ciò, nonfipuòritrarredallaimma- ginataamiciziadelPirozzi
,edelPittaimotivoalcunoda potercredere,chefi Coffepotutorifolveteaquell’eccedo.
Sepoiperdarrinforzoall’aduncofalcalefialivoluto. in quello padocaratterizzareD. PaoloTrencaperamicodellapeggior gente,eperun giovinediffidino,elibertino
,fui fonda- mento,chepiùvoltefue»tiaccuratodalPadrenellaCor- tediAverla, e nel Tribunale dellaCampagna,con ederefiato ancortenutonellecarcerialcunigiorni:coteftaideanonpo- trimaiaver luogo, perciocchémancaallamedefimailfat- to.LecontefefrailPadreedilFiglio,non furono peral- tro,che perfolemateried’internili.Quellopunto è troppo certo,edindubitato; giacchéneltempodiquelle controverte eflèndoricorfoaS.M.D. AnielloTrenca afiodiottenere cheD. Paolo fuo FigliofifofTepolloacafiigoinun Cartello, ilReficompiacquedicommetterel’informo di queirichia- mialSignor
Commeda
riodellaCampagna.Intantonell’efe- guimentodepennatiRealiOrdinifirilevòcoldettodimol- tePerdane,ed anche dalleifiedequereledelD.Aniello,che noneranopuntoveriicarichi,chefivolevano addodare al D.Paolo.Anzi fiappuròparimentechediluicorrevaot- tima fama.E
beneancorafucoftatoinoltre,che loA
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(ivy
brighefra1’uno,el'altrotraevanolaloro'originedall’aver volutoilPadreaftringereilD. Paoloa rinunciarelafuapor- zioneinbeneficiodiunaltrofratello.Tuttociò,per notizia accertata,fiha chefuriferitodalSignorCommiliàrio aS.
M.
perloche adoggetro di far noteledivifateparticolarità alla>
Reai
Camera
diS.Chiara,indifcarìcodelprefente affunto fifcale , fi i ricorfo per parte di D.Paolo Trenca
a
S.M. umiliandolefupplichedidegnarlirimettereladivia- tarelazioneprefTogliattidellaprefentecaufa:edaquella inchiedaè di giàpervenutoReaiDifpaccio, colqualefiordina allafteflàReai
Camera
diriferire,felaprefentePendenzari*chiegga1‘averliinnanziagliocchiquellaScrittura. L’ ac- certamentodiquellifattiadunque non dipende daaltroche dell'ifpezioaediquelRapporto, chelaReaiCamera,qua- lunquevolte,ilvoglia potràTempreolfervare.Del rimanenteper riguardoa'collumi diD. Paolo Tronca,oltreaquello,chefiè ac- cennato, egli viene giuflificaroaffaibene ancoradalle anellazioni deParochi di
A
verfà,eGovernantidiquellaUniverfith.Laondd ipiaticivili,cheegliebbecolPadre,o perinternili,o perfeviziadiquello,opervoluttuolìtkdilui,nonpoffono maivaloreafarcréderecheeglifiatofoffeunribaldo,un
criminofo. .
SECONDO INDIZIO.
• J- . t
Che precedente trattato tra Pironi
,e 'Trenca
tf fojfe a cojìui data la cura
.dell'
efecufone del pravo ftabilimento per meT^o di Al
ef
'andrò Rifpo
.C
RedcilFifcochefifofiengaquellopretefo indizio, fui det- todidueTefiimonj: cioèperlaDepofizione dellaferva- del PirozzichiamataCarntofìna diRofa,e perl’altraDepofizione , diun fcrvidore dell*ifteffoTrenca nominato Antonio Qua- l traro.Daldettodicofioro adunquefivuoleunfatto,il quale farebbe ,cheD. Paolo Trenca,ottogiorni pri-
.
ma
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(V)
roa,cheavvenutofolle1
'omicidiodellaDonzellaCapocot- ta,fiportò inGiuglianoacafadiD.TobiaPirozzi.Ed intalmanieradaquellafuppollaandatadelTrenea inca- fadiquellofifidailpunto delpretefoconcerto.
Fameflieri,chefiodirviperprima,felapruovadelFifco perquellofattopodidirlichefiafudillcnte.Laferva
Or.
molÌDadiRofa,dice,dieottogiorniinnanziall'avveni- mentodell'omicidiodellaOpocotta,venneincafade’fuoi Padroni,ungiovine,eh' ellanonTepped'onde colui fi(of- fe.Dimandatafeilriconofcerebbenelrivederlo:dille,che farebbe (iatodifficile,perchenonvifecealcuna rifledione fopradilui(i). Sivenneconcolleidivantaggioall’,atto di Affrante,epolloD. PaoloTreneaconaltrilimili, elladille nettamente, chenonpoteva difiinguerefraquellicolui,che videnelladivifatacafa(z).
Giifivedecheildettodiquellafemminanon conchiude nul-7 lacontroD. PaoloTrenea.Potevano edermoltiiGióva- ni,cheeranonellacontingenzadiandarenell» cafadel Pi- rozzi.•epotevano ancora,efferdivarjPaefi.,edivertì.
Condirefemplicemcnteun Giovine, feazafaperfialmenodi qualPatriafilode
,rimane;ildettodileinellaconfufione dellageneralità.Nonvièragioneinfoinola'da crederech«
quellilode(latoD. PaoloTrenea
dò
tantomaggiormente perchènell'attodell’Affrantonoiriconobbeadatto.Ma
forfèlipretenderàdire,cheilnoneflèriiriconofciutoD.Pao- loinquell’Affronta,eglifuperchè, fecondodicela (leda Donna, nonfeceeffealcunarifleflionefullaperfonadeldi- leguatoGiovine?E'verochequellaDonnaIbggiunfenella fuaDepofizione,cheilvidecosidipadàggio,fenzafarviri- fledionealcuna:ma
ciònon- oliarneperòunatal.foggiunta fifeorge apertamente falfa dallafuaDepofizione iftefla. Imperciocché parlandoelladilui,lìvede,che lodidio- feadaibenecon pofitivarifledione,giacchéilcircofcri- veconquelle(pedaliparole.Un
Giovine...
liqualeera belGiovine.Alto.E
portavaicapellifuoi.Cifecedimol- te,anzitropperifledioni.QulC
efferj,emiratoaleibella, -A
3 do-ti) Fol.ipt. at.
(a) Eoi.i8a.
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(vr;))
dovetteefTercofada fermareiTuoifguardifuilaperfonadi elfocon qualcheparticolarità, piòchenonavrebbefattocon qualunquealtro.Laondefeinappreflbnonriconobbepunto nellaperfonadiD.Paolo TrencaquelGiovineideilo.ciò dovetteelfercertamente,perchènoneraegli queldello.
La
foggiuntaadunque,collaqualefidille daqueltaDonna
che non avevafattaalcunariflelfionefullaperfonadiquelGio- vine,fufalfa :fuunritrovatoartificiofodel Subalterno, affinchè ilnonelferriufeitoVAffronto,fiaveflepotuto attribuire a pocari- flelfionedilei,nongià alla divertiti della Perfona.Non
puòdubi- tarliinfomma
cheilGiovineadditatodallaTedimoniafu tutealtri,cheD. PaoloTrenca;perlochetedainnegabil- mente dimodratochelaDepofìzionedicodeinon conchiude nullaper-1’allumofifcale.P
Er quantopoifiappartieneall’altraDepofizionedelfervidore Antonio Quatraro,codui dicecheottogiorniprimadella feftivitàdellaPentecoftedell'anno 1765.nella cuivigilia av- venne1’omicidio dellaCapocotta,fiportòegliconD. Pao- loTrencadalla Città diAvcrfanellaTerradiGiugliano,in CafadrD.TobiaPirozzi:equiviilD.Paolovifitrattenne finoalleoreduedellanotte,epoifeneritornò inAver- fa; efinalmenteacapodiduealtrigiornifeneandòvia nellaCittàdiNapoli.Primadiogni altracofafamedierà chequifirifletta,che quedo Teltimoniofutrattenato.prigionepermoltimeli,e dopo quedacosilungacarcerazionedepofe lacennataparti- colarità. Tuttociòfirileva da unatto delSubalterno del TribunalediCampagna, cheelidenelProcedo(1).
Inoltreèdanotarfiancora,chelaDepofizione dellaTediano-
•niaCarraofinadiRofa,furicevutamoltotempo primadel- laDepofizionediquedo Teflimonio Antonio Quatraro(z).Si vededa quedo, chelalungacarcerazionedicoduifu,perchè fiprerefe colla fua Depofizione di farchefifuppliffeallapruova del
(1) Fol.278.
- (1) CarmofinadiRofafuefaminataa’-*.Novembre 17^5- fot-191.ar.
Antonio Quatraro efaminatoa’27.Gennaro1766.fol.Ì7$'
(vir)
•
dei fittodeportoda quellaServa,nellacoiaflerzione ,nonan- davaaliquidarlilaperfona diD.PaoloTrenca.
A
buon contoquelloTcftimomo nonconcertòpunto ilpretèfofatto;
ma
s’indufleiuappreffoadeporlo, perlafualungacarcera*, zionc,nelcuitempofutante,etante volteinterrogato perfarglieloconcertare.
Ma
vièilipiù.Non
foloquelloTeftimoniofutrattenutonel parccre per tanto-tempo,
ma
furonoancora ufaticonlui degli ftrapazzi.EvvinelDifcnfivo un Attopubblico di un Volante compagno di quello Tcltimonio Servidorej dacuifivedacheambiertifuronocarcerati inuntempo ideilo,enon pochi(Irapazzifaronoconloropraticatidai Subalterni,durantelaprigionia:efinalmente ridotti io prillino(latodifàlute,perfebbreacutacontrattanelcar- cere,fumeftieri licenziarli:
ma
rirtabiiiciappena,furo- no chiamatidinuovo;cdallora,fuchetemendodialerà trattamentipeggioride’primi,sinduflequelloTeflimo*nioAntonio Quacraroadeporre1’alferito fattodellaim- maginariaandatadiD.PaoloTrencaincafadelPirozai.
Con
chiarezzafivediadunque chelaDepofizione dicortui fuertorta;percuinonpuòmeritarealcunafede.
D
EI rimanente giova, cheinquellopuntofivegga, cheperal- triprincipi ancoralìfcorgedfcrfalfa quella Depofizioneirtef- ja..DiceildivifatoTeftimonio, chel'andatadiD.Paoloincafa delPirozzifuottogiorniprimadell'omicidio(t): valea direvcrfoildi1 6.o pur17.diquelmefediMaggiodell’an- no17Ò5. Soggiunge quindi,chefiparticonertodallacafa' delPadre,eritornòdipoiancorconluinella(ledacafa.OraèaCaperlichenelmelediMaggiodiquell’anno D.Pao- loTrencaerainuncaldillìmolitigiocolPadre(2):efu cosigrandel’accenfionedientrambiinqueipiati,che D.
Paolofinda qualche tempoprimadelcennatomelediMag- gioerafiallontanato.dallacafapaterna.Difattoinquelli attacchi,edinqueirifcaldamenti,nonerapoflìbile,che elfiaverteròpotutoconvivereinfieme.Quellariflelfionefa vederfalfal’aflcrzionecheD. Paolodallacafadelpadre an-
A 4
dò(1) Did.fot.275.
(2) Fot. 147.delDifcnCfiolfervaildocumentoinva- lidaforma,degliAttideidiviatolitigio.
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T-
(
vm)
dà a ritrovar PirozziinGiuliano,epoilaferaritornònel- lafleffacalainAverfa;ilchefrasai ti (celaDepofizione del cennatoTeftimonio.
Ed
inconfermadituttociòlìaggiunga altrapruova, dalla qualefidimolira,cheinqueltempocheilfervidoreQua- (taroa (ieri iceeflerfeguital'immaginaria andata incaiadel Pirozzi,D. PaoloTrencaeraeffettivamentealtrove. E'afa- perfiperfattochefueglirichiedodalMedicoD.Giovanni MarinodellaTerradiPareteaportarfidalGovernatoredi Benevento, per ottener dalmedefimodegli ordiniperlacarce- razionediuno,cheuccifogliaveailPadre.Pertalmorivo D.Paolounitamente colfideffoMedicofìcondotteinBene- ventonel di16,diquelMaggio,ovefidovettero trat- tenere
,finoalfeguente di 18.clalorodimorafi fece nelConventode'PP.FranccfcaniOffervamifottoil titolo diS.Lorenzo:efinalmentenelritomo da quellaCuti D.
PaolofiportòinNapoliadirittura
.Quedofattoviende- portointalmanieraappuntodalcennatoMedicoD.Gio- vannidiMarino(t),edaunGarzonediluichiamatoLu- cianoMarinelli,chefiportòfcco,eftiprefenteatuttele divifatecircodanze(a).
In oltreviencontedatalacennatadimoradiD. Paoloinquel- laCitilineldiviJàtotempo,dadue CittadinidiBenevento,
i
qualifonoGiufcppcCatapano(j),GennaroBorreli(4).
E
finalmentevi èancoraunAttertatode'PP.Offervanti ,col qual#fiaffermaladimoradell'ideffoD. PaolonelloroConvento (5Ì
Da
quertepruovefivede manifedamentefalfaI'affezione delTeftimonioQuatraro:imperciocché inqueltempoap- punto, cheeglidicedicflireandatoconD. PaoloinGiu- gliano,ìcerto chel'ideffoD. Paolo erainBenevento, e nel ritornodiquellaCittìfiportòinNapolidrittamente; ficco-me
firilevadalle Depofiziontdepennati TertimonjD.Giovan- nidiMarino,eLucianoMarinelli(d).Ma
(l) (»)
‘<
1! - (5) (6)
Art.7. fai.87.41.Dtftnf Art.7. fot.yo.Difenf.
Ari. 7. fU. 69. Difenf.
Art.7. fol.71.Difenf.
FU.4J.Dtfenf. '
DiCÌ.mie.7. fai.87.(ypo.Eùfettf. .ri
Ma
finalmentefivengaad unadimortrazionspiucchèchiara; per cui va a cadere tuttal'idea fifcale fuimentovatoparticolare.Non
fipuò dubitar per fartodall’ideilolaformativo, cheD.PaoloTrencanonebbemaiconofcenzaveruna,nonche at- taccamento colla DonzellaMariaCapocotta. Rettadaciò fermato, che nonfipotfaa patto alcunofupporreunguentai, cheperqualcheprincipio di fua privata patitoneavelie potutoindurlia cooperareal)'occhionediquella.Tuttoil caricoinfatti,cheglifida dalFifco,nonfiriduceadal- tro,che, peraver voluto aderirealleinchiededelPirozzi, fifolleindottoafarveniredaBeneventoilSicarioRifpo.
Quedaidea oltreall’edereinfodenibileperlaragione,che lenzaunafortidì
ma
caufa,chetocchiilproprioincerefle,e lapropriapadtone,nonèpoffibileche talunofimuovaa commetterenn gran delitto:viè dipiòcheilPirozzinon avevaeglinèpurlaminimaaccedilididoverliavvalere delmezzodiD. PaoloTrenca per avereafuadifpofizione 1‘opera diquel Sicario.E’ cofaindubitabilecheAleflandro Rifpo erapaelanodelPirozai,ed eradipendentedilui,e dituttalafuacafa,nonmcn cheftrettiflimoconfidente;il qualevenivadaeflialtamente protetto.Edèciòtanto ve- ro, cheavendocommediaantecedentementeunaltroomici- dio,edeffendoSpertalcagionerifuggitoinBenevento,fi adoperòunfratelloPretediD.TobiaPirozzi araccoman- darloallaSorelladiD. PaoloTrenca,chefiritrovava,mari- tatainquellaCittànellaCalaM
irgiacca.Sentali,fraleal- trepruove, quelchene dicediquedaparticolaritàilTedi- nonioCicaleDiAgodinoTagliatatela.Sicom'mcA,fonpa- roledellafuaDepofirione,a fufurrare,cheilPirozzi ave- vafattovenireilRifpodaBenevento,perfarlouccidere, perchéquellaripugnavadifarfitogliereConore. Soggiun- gequindi.
Ma
quello,che mifacevamaggior pefofi trailfaperficomunemente,cheilSantoloRifpo era una per- fettadipendentedelPirozzi, e del diluifratelloPreteD.Car- to;dalqualealloraquandoHRifpo dopocornmeffoilprimo omicidio,inBeneventofirifuggii,fufattoraccomandare (Ve.Paflavadunquetutta la11rettezzafraRifpo, e Pi rozzi.Era Rifpo daluiprotettoal
fommo
,ederapertairiguarda- mene! aluitroppo({rettamentetenuto,ed obbligato. In quellecircodanze,qualneceditàpotevamaiaver Pirozzi diA
5 do-doverliavvaleredelmezzoaltrui perottenere 1'opera del Kil'po?
Come
fipotràcredermai che patendoeglipiù che ognialtro difporreaTuavogliadiquello, avertecercatodi ricorrere all’incerpofizinnedi D.PaoloTrenca,per poterlo indurre adefeguire1’attentatochemeditava? Siaggiungaatuttoquelloancora,che inqueltempoilRi.
fpovenivaafpramente perfeguitatodallaCtfa diTrenca
; perchècflendo(latoegliaccoltopredoD. VittoriainBene- vento,aveadipoicammellonellaCifadileiunfarro:e pertileardimentoerafifattocarcerare,equindiefiliarcda Benevento.AnzierarimiltacosiconluifdegnaralaD.Vit*
toria,chequantunqueforte(latadadiverfeperfonepregata aperdonarlo,nonvollemaiaccordarluiquellagrazia. Si abbinoprefenci,perquellofatto
,leparoledelTellimonio fifeateGaetanoPolfelli.Praticando,eglidice,intafa del detto
Mae
giacca,rommife unfurtoaltanutricedelmtdefimo, per cuifucarcerato,edefiliatoA
fu: preghiere due volteni interpofiafuo favorecondettaD.Vittoria:ma
neri.porraida quellaiefduftva,dicendo,chedopodieffercflato dettoSantoloaccoltoinfuacafa,pereffetto dicommendati• già,avevaavutofardimentodicommettere detto furto(i).
Non
puòdareperveritàl’idealifcale,chcilPirozziavertepò- turo,nèpur fognarlidiricorrereall’efpedicntediavvalerli delmezzoaltruiperaver l’opera del Sicario Rifpo. Sidica adertoqualcontotenerfidebbadelpretefotrattato di quell’omicidio frailPirozzi,eD. Paolo Trenca: edellaimma.
ginariaandatadiquelloinGiugliano,ottogiorniprimadel*
1’avvenimentodiquellauccifione?Sivede perverità da quellecofe, chequantohadeportoilTellimonio Quatraro tuttoèlontano
,anziintieramentealienodalvero.
Ma
perultimo,anche indipendentementedalleriflelfionifinorafat- te;egliècertochelaDepofizione dicotelloTellimonio, nonconchiudenulla per 1'ideadelFifco. Si finga per unmomento
chequellaDepofizione nonfolleeliorta, non fortecontrariaapertamenteallaverità,ficcome fièchiara- mentedimollrato.
Or
fidica,che mai fi contiene nel dettodiquelloTellimonio?
Che
D. PaoloTrencaunafo-(xr)
lavoltafialiveduto andareacafailPiro2zi.
E
puòdirli quello,unargomentoperlotrattatodiundelittoenor- me? Quellfpeciedimisfattoavrebbecertamentedovutori- chiederealtrocheunfoloabboccamento,edunfolodifeorfo-
0
quante voltefiavrebbedovuto andare, e venire,edifeorrere, odeliminareiltempo,edilluogo, eleopportunità, per con- durreadeffèttoun operadiquellaforte!No
,chenonmai puòrecartiacontodiantecedentetrattatoper1'elocuzione diunpravo(labilimento,quattapretelaandatadiunafola, e femplicevoltaincafadiquello:ma
aflbluumente,nel fupporlavera,riputarGdovrebbeunadiquelle indifèrenti, ecafualivitite,chefragliuffici delvivereumano,edel- iafoderò(oglionopraticarti;nèmai hanrecato ilminimo fbfpettodimacchinazioni,didelitti,edifrodi.Di fatto do- v'cnelprefentecalola ftretraramicìzia,lafàmiliaritk
,i) trattatola premeditazione?Oltreachepoinell’ipocetidel pretefotrattato.,avrebbedovutopiùtofloilPirozzipor- tarlidalTrenca,nonilTrencaandar dalui: eciòtan- tomaggiormenteperchénelTrencanonfirinvienealcuna ca*ifacheperpropriointerriti:avertepotutoindurtiaquel- lafpeciediattentato.Edeccoche perquellerifleffionilì feorgeinoltre,cheancornelcafo,che tivolertifupporre veraquellaimmaginariaandatadelTrencain cafadelPi- tozzi;.nèpurfipotrebbedallamedefimaritrarreargomento (uifitlenteperloreotrattatodiquell'omicidio.
TERZO INDIZIO.
1
Cbe D. Paolo 'Trenca
, eRifpo
f off
eroamici,.
'"\Uertoindiziofiferma dalFifeofopraun fatto deportoda k
J
ElifabettaSimonce, moglie del Sicario Rifpo,edAnto- nioRifpafratellodelmedelìmo.Depongonocofloro,che tril'AlefhndroRifpo,eD. PaoloTrenca vipartivadell' amicizia; epertalriguardoneldìprimodellaQuarcfima dell'anno1705.ilRifpoglidiedein preiloun fi» mantello neldover quelli andare in Averfa.A
6 Qua-Qualorafivogliaaver per vero thèD.PaoloTrenca fiavel- iefattodarequelgiubbonedalRifpo, quellaulcofa làreb beun fatto, chenon avrebbe la minima correlazio- ne coll'omicidio, dicui fi quifiiona.
Ma
oltreaciò èdarifletterliancoraluidettodiquellidueTeftimonj, che ilRifpo in queltempoeraben veduto nella cala diD. VittoriaTrencaioBenevento,eglififacevadelbe- neperriguardodellacommendatizia,chefi avevaprò- curatapredo la(IellaD. Vittoria. Quella beneficenzache fipraticavacosiverfolui,chedifuamoglie, edifuofra- tello, fu«ale,ficcomefuoleavvenire, cheglifeceacquetare dellaconfidenzainquellacala.Pertalmotivo adunquevo- lendoilD. PaoloportarliinAverla,epenlandodiguardarli dalfreddodelcammino,potette avvalerli del mantellodiuna perforache avevadellaconfidenzaincaladifuaforella.Or chimaiporridirechequelleIpcciediconfidenzechenelle calede'Gentiluominiloglionodarliallagenteballa,che qui- vipraticacontinuamente,fipollinochiamare amicizie?La moglie,cdilfratellodiRifpohanvoluto dareilnomedi armitia quelle bemvoglienzechevenivanolorou&tcinquel- lacala;ma
iltattoèdiverfoaffai-Delrimanentequellaconfidenza
,cheilRifpo acquifera ave»
nellaccnnataguifa,duròfinoatantocheficredette ,effer luiunuomo,cheaveliepotutomeritarla.
Ma
dappoiché diè legni dellalua indole proterva,nonfu piòveduto nèdaliaD. Vittoria, nèdaalcunaltrodellafuacala. Siè accennatodifoprain qualmanieracotluidopoalcuntempo, cheebbedelricoveroinquellacafa,ardidicommetterviun furto:dimodocchènelmefediAprilediquell'anno1705.nefucacciatovia;cdinquellamanieranonfueglipiò riguardato, anzifuperfeguitatoalpramentefinoafarlocar- cerare,cpoisbandeggiaredaquellaCitti.Siveggadatut- tociòquantoèlontanadalvero, I'idea delFifco,toc- cantealialuppoli»amiciziadiD. PaoloTrencacolRilpo.
Siebbe perluidella amorevolezza
;
Ma
ciò fufinoatanto cheGcredettedibeneficareunpovero
Uomo
,che aveabifognodiefferfoccorfo;
ma
quandopoi fivideche eglierauno, chenonmeritavauntalfavore,fucacciato via di cala, fu perfeguitatoaframente.E
quella fulaca- gio-(XIII)
•ionecheeglilofcelleratopervendicarlidiquellagialla pedecurione,GmolleacaricarD.PaolonellaInaDepofi- rione
.
QUARTO INDIZIO.
Che
ilmercoledì 22
.Maggio
dell'anno 1765.
andò D, Paolo 'Trenca a ritrovare Alef- fandro Rifpo
nellaCappella
diS. Co- Jìmo fuori Benevento
:ed ivi concertò con promefje
,eforfè con pagamento di denaro
, diandar con
lui inGiugli ano
,ed efeguire
ilgià detto fabilimcnto
.F
lndaTedimonj. SonoilFilcoquelloettiaderitoGaetanofattoPoifelliTulle.EremitaDepoGzionidella divi-ditre ataCappellafuoriBenevento; GiufeppcGiordanoMoliaajo addettoadalcunimolini accantolamedefunaCappella;e Carlo Ranieri,Guardianodell'efazionedelpalTo.luiPonte Lebrofo,pocodifeodo dalcennatoluogo.L'Eremita GaetanoPolfellidicenellafuaDepofizione,chein quelgiornode'21.MaggioverfoVoradivefprovolendo porredell’acquaad alcune tede
,chetenevanellafinedra dellafuadanza GtuatafopraquellaCappella,fiavvide, chefoltovidavanoafedereinalcunipoggidifabbrica CarloRanieri
,AleffandroRifpo, edunaPcrfonadietà giovanilecivilmentevedila,chedecorrevanoinGeme.Sog- giugne aquedo,chedilleloroinquell'atto,cheGfodero guardati dall'acqua:ed incosidicendo:Glevarono quelli, edecorrendopreferolavoltaverfoilPonteLebrofo (1).
ChechevogliainferirGdaquedaDepofizionecontroD. Paolo
. Tren-
ti) Fol.66.
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(
XV
)mo
adunaltr’uomo;ma
glialtrifegniditutto11 redo delcorpo, fonoTempremaiequivoci, efallaci.Edegliè cer- to, chequandoaduncorpoumanoglifi colgalateda, nonvifarichipoITariconolcerlo. SeilTeflimonioGior- danononvidemaidifacciaquellaPerfona;ma
ladidinfe foltantoallevedimenta;fallaciflimoTempreriputarfidove l'attodiAffronta,cheeglifece;perchénon furegolato dai lineamenti delvolto,ne'qualiunicamentelanaturahafcol- pitaliragliuomini l’operalìtipenda delladiverfitk,fenzache nellafaccia diunovi fianientedipiùche nellafaccia dell'altro.Cade adunqueperunasifattarifleflionelaDepofizionedique- lloTeftimocio, perlagranragionedell'AffrontadelTron- ca fatto daldidietrodellaperfona.Infomma idetticosì dell'EremitaPaifelli,die delMotioajoGiordano,nonvan- noaconchiudernullacontroD. PaoloTrenca. Nèfi pud dire,che daquelliTediraonjfiliquidipunco,cheegli(lato follequellaPerfona,cheiraedelìmidldinguonoper fegni nelleloroDepofizioni.
'
I L
terzoTeflimonio chiamato Carlo Ranieri,deponefuifatto aderito eoamoltadiverfitkdai predettidue Telliraonj.Dica cheneldivifarogiornoeglifene(lavafuiPonteLebrofo, e vide venire dalla Cittk una PerfonafimiImente,alla civile vellica;equelligiuntavicinodellaCappella(ipofea decorrerecon AledàndroRifpo.Indife ne andòeffoperfattiTuoiverfo laCittk,dandoqueidue tuttavia decorrendofraloro;lenza checififodeneppureaccollatoaimedefimi. Ecco una mutazionedelfatto,che dilcordanellecircodanzelepiòfo- (UnzlalicolleDepofizionide'precedenti.-Quelcheperòreca tuttalamaravigliafièche quello Teilimonio,ilqualenon connette per nulla coglialtriduefuifattoilfedb,fiportapoi diaver riconofciutoD.PaoloTrencanell’attodiAffranta
.
Sivengaadunqueallemolterifledìonicherichiamaalpen- derelaDepofizionedieodui
.
E
percominciare dall'atto dellaricognizionedellaperfonadi D.Paolo,egli è certo che quella formalità nella maniera,che- faeleguita,nonpuòmaimeritar fedealcuna.Imperciocché fu praticataconmetterliD.PaoloTrencafracertepe rionelepiù idiote dellaviiplebaglia.Secondol'ioconcuda pratica del Fo- roquediattifidebbonofareindifpeofabilraentecon metterli l'inquieto inter ftmilet.Quellacolaimporta impreteribilmen- teDigitized
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(
xvn
)/andròRifpo,di(féafferòflatoriflrettoino/curoemetto.Sifi- glieinapprettoilnarramentodegli(Impazzigiàdetti, efinal- mentefifoggiugneconquelleparole.
E
fecevederenellefue braccialelividure,erotturedellacute,qualiriguardandole, recòadefflPadri granmeraviglia,eJìupore.Inquellama- nieraadunquefutrattalaDepoGzionedelRanieri.Sidica adeffo,fedellaricognizionedi D. PaoloTrenca,fe nepolfa averconto dialtro,ched*unafavola.D Opo
dielferfiveduto cheniuna fedepuòmaimeritare lari- cognizionedi quelloTeftimonio,enètampocol’altradel Tetlimonio Giordano,fipalliinquellopunto adaltreriftef- fioni,che(urgonodaldetto delmedcfimoRanieri, edimo- ftranoapertamente, checosilafilaDepoGzione,comequel- le-deglialtridue Tctlimonj,fi fmentifeonoavicendafra loro.
Siègiàolfervato,che l’EremitaPolfelli,edilMoljnajo Gior- dano,alTerifcooo,cheinquelgiorno de’ 22.Maggio,verfo l’oradivefprovidero, difearrereinlieme avantilaCappella,
ilRifpo,ilRanieri,edun'altraperfona,cheelfiperlegni vanno adillinguere.
Ed
ancorfièveduto che,fecondol'af- fezionedicolloro,ilRanierifuilprimo,che fi pofe ad attaccardifeorfocolRifpo;qualparticolarità fi (piega dal Tcllimonio Giordano conqueltepreciieparole:Liqualive- dendo feduto fulle gradodiquellaCappellaildettoSantole Rifpo;aprimaviflailCarloRanieri alui rivoltopafsia dire:SempreIlocovuoi flore.Perdi nontiaggiufli(1)?E
dipoifoggiunge,che finalmente ilRanieri inlieme colla diviataPerfonaallaCivilefe neritornò dinuovo verfo quella Città,con quellaaltreproprie parole. Andaro- noallavoltadelPontedettoLebrofo,poco diflantt dal- ladettaCappella.Laddove fermati/,dopoun qumtotfora
.
ilCarloRanieri,efaltraPerfona prefero la flrada detta di S. Pietro,checonduce a quella chiamata PortaRufina,e con- duceallaCittà,edilpredettoSantolo fece ritorno avantidel-, lamedefimaCappella,
Or
•(l) Po/. 27-Difenf.
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3 »
(
XIX
)parlatofopraunfartoifleffo.Sifonconfufi:perchè ignari di (unoquellochefidicevano:perchèilpretefo fattoeraun puro chimericofuppoltopiantatodalmendaceRifpo,nella fuaconfefltone.Eccoin foramainqualmaniera fifcuo- prel’infulfifienaadel cennato indizio,colla dimofiraziona deliafallitidelfatto, fopracuivafondatodaiFifco.
Ma
perdareunrifehiaramentomaggioreallaveriti,Gpuffi adun'altrarifleirio<ie,cheva fempre piùarenderlachiara, eiuminofa. Sièveduto neU'efitmede’precedentipretefiIn- dizjfifcali,che con pieniffima pruova codadalDifenGvo, cheD.PaoloTrencaneldi16,delmefediMaggiodell' armo1765.fiportòinBenevento tnfiemecolMedicoD-Gio- vannidiMarinodellaTerra di Parete,aflindiottenereda quelGovernatorelacarcerazioaedell'occifore delpadre di quelmedefiiDOMedico:eche inoltrtper quelloaffarefi trattenneinquellaCitilifinoaldi18.dello(leffomefe,e finalmenteinquelgiornofipartiioheme
colmentovatoMe- dico, edopoalcuntrattodiquelcamminofidivifero(pren- dendoilMedicalallradadiAvetfa,edilD. Paolo quella di Napoli.OrgiuntocofluiinquellaCapitale,èindubitato,
che nellamedefunavifitrattenne per1'urgentifiima cagione didoveraffilìereadunlitigio,che aveacolPadre ne! S.K.C.
Ed
èdanotarliche dagli Atti, di quellitigio,lacui copia eflrattainvalidatormafiè prefentata,innegabilmentefirav- vifache nelfeguente dì11.diquelmefeD.PaoloTrencaeh hi alloScrivano della caufa un vighettodiD.Aniellofutapadre, col qualefieraobbligato di corrifponderglilafumma
diducati diecialmefe.E
difattolaprefemazionediquelviglietto fivedeadempita nellalolitaformacampalafitterthaandica- pimi;equindifivedelaricevutadell'originale,eh’ eglifi ritennecollafeguentedata:A
dìal-Maggiaì?65.:Ha ricavalaiaquifaetaferitt*loriginaleielleprefentecopi»—
PoetaTrance (l).Da
quelloinnegabilefattofirileva,chenon puòdubitarti ,che D. PaoloTrencaneldi11.Maggiofiritrovavaeffetti- vamenteinNapoli nel grandeimpegnodiafliflereaquelfuo liti-
fi) Fai. 149. Difensiva.
(
XX
)<<;
liligiocolPadre.Pollointantociò,firiflettainquellopun- io,chedando D.Paolo inNapoli neldi il.Maggio, ècofaimponibile a crcderfiche nel difeguentcde'52.
fifollepotuto ritrovarebello
,efrefeoinBeneventoapar*
larecolRifpo.Avrebbe dovutoinfattipalfare niente
meno
chetuttoqueldide'21.fenzaripofo,ecosilanotte'anco- ra,ebuonapartediquelgiornode’22.viaggiandoalladif- perata,fenza trattenerlipunto daun corfodiqueflafat- ta.Quinditerminatoappenaquelloviaggio,avrebbe dovu- toportarftbenfrefeo,cdifigvolto,come felifollelevato da unplacidiflimolungoripofo, palleggiandoverfo quellaCap- pella
,|ove(lava ilRifpo:quantoadirefuorilacampagna diquella Città,inun’oralapiùmolella,comeèquellain fuivelpro,ne’tempid’eflà,ne’qualiilfolesferzafpictata- menteiacampagna.Peraltro,fecondoradendonede’Te- Oimonj,quellatalPerfona veflitaalla civile,fividevenire nella mentovatacampagna,oveedi (lavano,conmoltadi- ftnvoltura,cfcioltezza
,pafseggiandoplacidamente con un balloncino alla
mano
,che non{dimodravacertamentedi venire da unviaggio ftrapazzatiflìmo,ediaver fattouncammino
così lungo,quantoèquellodaNapoliaBene- vento, inunatirata,fenzaintermezzodipofa alcuna. Si conlidertpure intalicircodanze,fequelladeffadifegnata PerlonacflerpotevailD.PaoloTrenta:efeilmcdcftmo D.Paolodopolollrapazzodiquelviaggio,avrebbepotutori- trovarftaquell’oracosifranco, e frefeo aparlarecolRifpo, epafleggiarefotto ipiù cocentiraggi delSole conquella ripofatezzachefipotrebbe dareinunpiacevole, ed
ameno
giar- dino. E’forzainfomma
chelìconchiudadaquedepotentifi finterifledìoni,che eraiinpoflìbilcofa,che D.PaoloTren- caavcfl'cpotutoritrovarfinelcennaco dì 22. Maggioin quelluogoaparlarecolRifpo.
Ma ve
divantaggio.Queda
veritàfivedeancor contedata da altrepruove:imperciocchépermoftiTcdimonjcfaminatinel DifenfivoftrilevacheD. Paolononfoloera inNapolinel dì22.diquelmefediMaggio;ma
beneancorane’feguen- tigiornidiquelmefeilìeflb.IltedimonioEmanueleValli- fuoco(i)deponeche neldì20.Maggiodel1705. conven- ne (l) Fol. 138.fultente. art.12.kff 1
3 Se-
rrar
)oeIoti'
D
PiolonellaCittìdiNapolidiandarloaTer*viceincafadeiBaranediCairano,ove dimorava. Infe- goeladiquelloaccordoandòegliaferverloeffettivamente in quellacafanelTegnentedizi., equindicontinuandoTiffeE- faTuaincombenza, nel di24-ebbe ordinediportarlinella ReaiSegreteriaavederefecralìfpedito unfilomemo- riale:*enellaferadiquelgiornoifreflodovettepòrwTU a chiamareunSalattatorenominatoVincenzo Squartiti
,perchè O.l’aoloebbe urgentebifogno a quell'ocadicavarlidel(angue.. IlVincenzo Squatritialtrotettimonioefaminato(1).Depone
da un'altrabandailmedelìrao fatto del Salaffo,comodando intieramentecólVallifuoco.
M
IlP.TeodoroCarminatiDomenicano, efaminatoancorinell' ideiloDifenfivo (a) dice che nel{pornofuddetrod»,’za-piag- gioi^dj.andòcamminandoperNapoliconIXPaolo:ed ilgiorno apprettò faaritrovarloincabdelBaróodilCai- rano;equintineldi24.fudinuovoincafadell'illeffo BaronediCairano atratcenerfelaconD.Paolo; edinfieme conluivifuancoraaltroReligiofoDomenicano,chiamato
H
P.GiordanoRotti,che ancorcornettalo(lettocolla"*' fuaDeposizione (j).Chealtrovivorrebbeperuna iattura,t, 0compiuta dirnoltrazionecheildettode’Tettimonjfiliali nonconchiulelaminimaurgenzacontroD.PaoloTronca, suquellochecontroluifipretende,cioèadireche andato folceneldettodi22.MaggioinquellaCappellafuoriBene- vento e parlarcolRifpo?Siriuaiicanópérunmomentolo immagini.Uno
diettinoirioonofeenellatto diAffronta.Un
Altroloriconofceallefpalle,nonallafaccia.IlTer- zoloriconofce,
ma
nelpunto cheBavafintatofraPerirnea luidilfimili dimolto,percuibaftantemeatefidiftingueva daglialtri.TattietrepoiquelliTettimonjfondi(cordanti,•ficontraddicanone’lorodettil'unl'altra.Perpruovc chi»- rittimeall'incontrofiravviladalDifeofivo,cheeraaffatto imponibile,cheegliaveliapotutoritnovarfiinBenevento nel di
*
(0
Foi138. fnltart.»i. *(*) Fai.157.art.IO.*1 1. !1
(3) Fot.157.ari.iti- .
• •' - V
1
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v<-
i
'(XXjI)
v •Bifoen» dir veramente,chequelc^e^ ha Colato caratterizzarperIndiziotu quello èaltroineffetti,che una poriixmroaginazione, che paufcetot gli acciacchi,e va darefteflha cadete.
quinto indizio.
Che
ilPironi awjfe àtn° a D.Agoftino Tagliatatela
,che un galantuomo
diAverfa
loaveva favorito
diman- dare a prendere Al eff andrò Rifpo
in
Benevento
,etrafportarlo
inGiugliano
dinotte
.I
*Artimonediquello latto,fipofaunicamentefollaDs- oofaiooe del ceunatoD.Agoftino TagliatatelaTeftimomo Fifok Fad’uopo perciò diaverliprefentelamaniera co- meooftuiparla*
1
nrilaIh»Deputatone;aftad,vedereche quanto egli^icefollaprefenteparticolari^,nonèaltro,che unpuromendacio.Depooeegliche duegiornidopo
ideila
Mari»Capocott.,lUndoinuna£«-*<>»
nellaTerradi Giugliano,lopravvene quiviE».TobiaPir
i,
conun’ariaaltierae fdegnofa;edin^
fea direchelagentevoleva inquietarlo,
F ^ J "
“cercavadifpargerevoce,cheegliavertilattauccidere Capocotta;edin coridicendoproruppein
™
olleJT??
£&
gliincertiautoridiqtteft»vc«
.S, abbinoP«fem. *proprieparoledelTelbmonio.Ferri e/»
fÌ;««
,ecoll.ffAH. f*.«re à,fprcK
**n«e/«r«e
rn.mfcfi.rc,rbcfoffe.«forche
Soggi<frge°imarnosil^mcdelfi
mo
TlijlmMio,chemezzi,neufclfuori diquella bottega,enelpunto .«el
(3raro:))
foitPirezzMopreteperlamano,egliconfidi'cheera 'Ve- ro,cheilRifpoavevauccifalaCipocottajcdcflogliave- vadato1‘ordinedicondurladalui,nongiàdiucciderla.
•
A
quellapropofizione glidimandilamaniera,che«aveva j tenutaper farvenireilRifpoda Benevento,equellogli rifpofe,cheun GalantuomodiAverfaloeraandatoapren- derenellamentovataGttà.Non
puòdubitarli, chequantodicequelloTeftitqonio, non puòmeritarefedealcuna.
E
divero,fipuòctedermai che ilPirozzinelpuntochefatantorumoreinquelCaffi, per dare adintendereallagente, cheegli nonehnulladel- F omicidiodiquellaDonzella;echetantevolte,econtan- torilcaldamentofiaffaticaaripeteretè(lefTeproceftazioni,1 fenzache alcuno gliene dallemotivo,« egli(ledo poi; nelpuntodi quelleImanieiffeffc,collequalicercadial- lontanaredateifofpetti
,voglia: confettarlia beidiletto reodiquell’omicidio?Si pentipurequantofipolla sa qucflo punto,checertamentenon fi ritroverà mairagio- ne dapotercredereveraquella cosiafseritaconfeffionedel Pirozzi.Sivede adunque apertamente che laDcpoftzione delTelliraonio Tagliatatelaè unmanifettomendacio. I
Ma
finalmenteanchenelfuppoflodiquellafalfaalferzione,fo- fteuuta dalFifco,nipurevifarebbemotivo dapoter gra- vareperciòD.PaoloTrenca.E
perverità 1’immaginata confeffioneeffragtudiziale delPirozzi, farebbeuna cofache avrebbepotuto far deldanno aluifoto,ma
nongiàadal- tri: eciòunto maggiormente,perchècolnominarli indefi- nitamenteun GalantuomodiAverla,ciafcunodiqueimolti Gentiluomini,chefonoinquellaCittà,potrebbecflèrcom- prefofottodiquellacosigeneraivoce.
Ma
tutto ciòfiè Volutoinquellopuntoaccennareinfuggendo,perunaefu~beranzadiragione,fenzafermarlipuntoinunsifatcoar-
gomento
:giacchéniunaneccflìtàilrichiede,qualorafive- dechedalla manieracome parlaitTeffimoniofifcalefi>manifella apertamentefalloquantoeglia(Ieri(cenellacernu- taTuaDepofizionc,
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ìli
;c (
xxrv
)•SESTO INDIZI O.
fChe J). Ani
elioTrenca
,padre del D.Pao.
lo,dieci
giorni dopo
l'omicidioJì portò
inGiugliano
incafa di Pironi
, enelf ufcirne fu 'veduto asciugarfi
lelagrime dagli occhi.
••r -. :uptl*, .'li:.,(
S
UI!'folleideaportatochepotrebbeinGiuglianoefferveroaparlarchecolD. AnielloPirozzi;Trencaequindifinell'ufeirdiquellacalafifolleancoravedutoasciugargli occhiperlelagrime:egliècertoche apattoveruno,non vipotrebbeeflerragioneditrarreda quella cola indizioda caricareilcennato tuo Figlio.Che maifivorrebbe pretende*
redaunpoveroPadrenelcaloamarodivedereilproprio diluiFigliuolocolterribilecaricodiunGiudizio capitale?
Ma
fidirlitorte,cheilpunto dell'ideaCicale, suquellofatto egliè,cheiTeilimonj, che lo depongono, portano l'andata diluiincafadelPirozzi,neltempoaiotto giornidopodel- l’omicidio.Sivuoldirecon ciò, cheinquelmomento non ancorafieraprocedutocontro del FiglioD.Paolo,epertal riguardononpotevaegli ilPadreaffligerfiperaltro,che per quelmalechetemevanonglifopragiugnelle. Qualun- que cofa però,fiabbinodettoiTertunonjsuquellapretela andatadelD. AnielloincafadelPirozzi,einondimenoè pur certo, cheelfihanmentiròrotondamente nell'epocadel tempo:imperciocchénonècredibile, nè può(larechequell' andataavertepotuto avvenireprima della carcerazione del Fi- glioD. Paolo.SièconfiloquellotempodaiTeflimonjper caricarlo;ma
quelloerrorefidilegueràtortoallorchéfirifict- taadunacircollanzanotoria,cheva alineatileil tempo daitellimonjdileguato.
E’colatropporifapuradatutticheD.Paolo Trenca, prima che forte(lato arrertatodalSignorCommeflàriodiCampagna,fe ne flettemaiTempre conlamaggiorficurezzadelmondo,lenza palpito
,otemadicolaalcuna:tantolontanoeraeglidal
•ir; ere-
creder»,cheivclTcpotuto aluitoccarla forte infelicediefler Dominatodaquell'uomoinfame del Sicario Rifpo.
E
fudi vero cosi francalafuacofcienzadinon avercommediaalcun fallo,chel’arredodiluiavvenne nelpunto chesuteiva', eglidaunTempiodellaCittà di Averla, ovefieratenuta una Conclusonedifcienze,coll’interventodellaNobiltàtut- tainfseinecoll'idedbSignorComminino;cuiinquelpunto ave- vaegliufatodeglioffequjconfàrglifidapredo.E’quello unfattonotorio:ebaftantementedimolira,chenèD. Paola Tresca, nèalcunode'funiParentiebbe infinoa quelpunto, ilminimo motivoda poter fbfpectare,noa che temere quella malaventura, cheluifopravvenne in quelgiornomedefimo tuttaimprovvidi.Orportociònonèpcili bilecheD.A
nielio primadell'arredo del Figliofifodémodoaipiantoperuna difgraziachenonpotevaaffattoadatto{affargliperlopen- Gcre.
Laveritàinfontinaellaè, che dappoiché fu arrefUtp inafpet- tatamenteD. PaoloTrenca,allorafucheilPadreD. Aniello, nonfapendoqual ne fodélacagione, cercò ^informartene;e cosifeppe dallegemidel Tribunale,cheera (lataper lamendacechiamata delRifpo.Puòbenconfiderareognuna qual penaroccaffeilcuoredelpovero Padreinquelpun- to,ilfentireilFiglioridottoaquellodifgrazintopalio.Pian- teegliallora,econragione.Simode,fiaggirò, non li detteripofomaiperliberareilfigliodaunacalunniainfa- me.Inquello idanteadunque,dopoquellacarcerazione
,po- tetteegliandarenellacafadelPìrozzi;
ma
non giàprima diquellecolè.Edeccocomechiaramentefivedecheite- flimonjhan mentito su l'epoca deltempo,conportareil fattoprima della carcerazione diD.Paolo;ilchenonpote- vaaverun patto avvenire.
B SET-
TS
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(
xxvr
)
SETTIMO INDIZIO.
'r t
Che D. Paolo Trema
attiil.
diGiugno rtconducendoft
inBenevento
,raccoman-
dale Alejj'andro Rifpo
allaSorella
.• ' isor«!' mi
L
GollaijAffezionedièuouofoloragazzo di annidiTeflimonioqoedofattochiamato14.fifodieneilqualeBernardodalfervivaFifcoAmodioda Volantefuidetto(i). nellacaladiTrenca.Ildettodilui,comequello diunto- lo, nonconchiude; cuifiaggiugneinoltrel’etàminore, che gliolla.E
fopraturtofidovràriflettereinfinechequello giovinettofecelaluaDcpoOzionc dopoeflere(latoriftretto, ctenutoprigioneperpilimeli,contuttiquelli(impazzi chefifonorammentalidi(opra,nelelferfiparlatodiquell*Attopubblico, daluidato fuori su quellaparticolarità(a).
Eglièquelloinfomma,chedopoladivifatafuacarcerazio- ne, ridotto nelloflatodiperderlavita,per febreacuta con- trattanellecarceri,fumetlierilicenziarlo.Quindirìflabilito f,chiamòdinuovo, edalloraavvilitodaltimoredi più graviulteriorifirapazzi st'induflea deporre quello, chefivolea.
LafuaDepofizioneadunquefututtaeifettodelladebolezza diun tenero Giovinetto, cheallaperfineglimancò la coflanzadirefiflereanovellirigori.
Ed
eccocomefivede chelaDepofizionedicolluifuellorta; laondeancor per quell'altroprincipiononhafufliflenzalafuaaflerzione.Ma
divantaggioegliiarifletterlipurechedaquellofleflo cheeglideponc,fifeorgecheilfuolinguaggio vàcontro tutteleregoledellaverifimiglianza. Diceeglicheintefelafuppo- ftaraccomandazione nelmomento,cheentròinuna danza,ove (lavano decorrendo D.Paolo colla(orettadafotoafolo.Non ècredibile,punto checofluientraffenelleintimedanzeallor- ché(1) Fot.272.
(a) Fot.34. Dtfcnf.
i
(
XXVII
) 'Ichi(lavanodecorrendo in foreròifuoiPadroni.
E
ciò tanto maggiormente,percheeglinondicediederefiatodaquelli chiamato, oche per altraneceffitltaveffedovutoentrarein quellacamera.
E
foprattuttopoifidovririflettere,che e (Tendoegli unragazzo, nonfembraverifimile permodo
alcuno,cheavefTepotuto badareafentireidilcorf»fami- liaride'medefinaifuoiPadroni.
OTTAVO INDIZIO.
Che fi fife fitto fuggire Alcf andrò Ri fio
dalle Carceri
.L A
fugadiAleflandroRifpo, fu certamenteeffettodiquella cura,chehannotuttiirif!recti,dipenfarTemprealmodq
diforprendereilotocoliodi,eladiligenzade'medeflmi. Av- vienenondirado che quelli,ofianchi,ovveroperfoverchia fidanzadelluogo,operimpotenzadelReo,adempivano conminorecfattezzaillorodovere.Dimodoche constfat- tenegligenzefidiiluogo,a chi .veglia, di coglierequalchefe- liceopponimitiallafuga.Quello èilpcnfjrepiùnaturalo chefarfipofladellafcappata,chefeceilRifpodalleCar- ceri.
Delredo qnalorafivolcflecrederechequelli,fuggitofifofle perqualchemaneggioufatocoiCuli odi.Infognerebbe,che fidimofirafliedaqualmano,edin chemanieraprovenne unasifattafeduzione.
Ma
neivolerpenfarecosiingene- ralesu quellacofa,nonfisaperqualragionefidovrebbe addoflarcaD. PaoloTrencauntalcarico,enonadalcun altrode'Chiamati,a*qualiugualmentepremerdovrà dito- glierdamezzoquellofcelleraro.
E
poidal vederlicheilRifpo nel fuggire,nonTeppepren- derniunamifuraperfalvarfi,tantoché acapodiquattro giornifucarceratodinuovo,nelpunto chelene(lavain- dolente,efenzaalcunaprecauzione;benconofceogo'unot cheperpartede*chiamatinonfiebbelaminimaintelligen- aa in quella fuga.Difattofeperoperaalcuna dielfifug-B
a gito> (XXVIII),
gitofiforteilRifpo, certamentechefifarebbeptnfatoan- coraaldipitipernonfarlocompariredinuovoinifeena.
E
chefiaeffettivamentecosififeorgeaffaichiarodalve derfi,cheiCuflodi,iqualifuronodue,non ottante che fofferofiatiperfeguitatisul'ideadelfuppofiomaneggio;pur tuttaviadal SignorComuniSmo
fuccefforc,effeodoficonofciura con troppa chiarezzalaloroinnocenza,echeilRifpofi fuggilènzaalcunaintelligenzaaltrui,fonofiatiimedefimi liberati,edaggraziati;untocheattualmente fervonoilTri- bunale.Veramentequelloindiziofifeorgeun fofifma cotanto infufftfiente,chenon dovrebbenèpurdipaffaggioaccennarli, inun Giudizio di quarta natura. 1(
' '
3
NONO INDIZIO.
•• • . .
T
Cpe non fi foffe fatto ritrovare Giufeppe Aìcnicbino
,
Cocchiere del Troica
,per efaminarfi dal Fifco
.E
’Indubitato,che eranopartitide'meli,dopo l'omicidiodella DonzellaMariaCapocoira,allorchéfuchiamato final- mentedalTribunaledellaCampagnacotcrtoMenichino.Si VuoleintantoaddoffarcacaricodiD. PaoloTrenca,ilnon effercolluicompartoallachiamata.Ma
come fiporrifo- flenertquellaputendone,'fealloraquandofuchiamatoil Menichinocorreadapertuttolavocedegliftrapazzi,coi qualieranfitrattaritantialtriTelìimon;?Avrebbecolluiub- biditoallachiamata,ma
nellecircolUnzediquelleIpaven- tevolivoci,eglis'atterricertamente,e perquellaragione nonfiféritrovare:LafugadicotefloUomo
infommafuun'im- pulfodiquel defideriochehaciafcunodellapropria confer- vazione;laondeinunataleemergenza,non vièragionoda potéreaddoffareadaltriilfuoallontanamento.
OltreachenelcafoincuiilFifcovoleffeaddoffarcalTrenca rapparizionedelMenichino,dovrebbe additare,checola poteamaiilmedefimodeporrecontro lui,affinchéda quo-
Jc
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)•(lot.andàlTeavedere
, cheegliaveva unacorrifpondentè pigionedioccultarlo.
Ma
tantononfidicedalFifco;per- locchèegli ècerto,chereiladileguatoancorperquell'altro riguardoilpretefoIndizio.DECIMO INDIZIO.
Che
cifofje
lachiamata del Rifpo contro del Trenca
.• ,i.
Q
Ueftachiamata del Sicario Rifpo, nonpuhfottimìniftrare Indizioveruno controD. PaoloTrenta,perpilimotivi,"eragionifortiUìme.
PrimieramenteegliilReoRifpoeranemicodelTrenta.Avea coramelloun' omicidiotempoprima
,percui(lavarifuggirò inBc-nevenro.Inquellaoccaiione e(fendo(latoaccoltoin cafadellaSorelladiD. Paolo,maritatainquellaCirih,fi abusòeglidellaconfidenzaacquillatanellacafamedesima,e vicommifeunfurto.Pertalriguardo, apremuredellaHe(- f*forelladelD.Paolo,fucarcerato, econdannatoallosban- deggiamentodiquelPaefe. Ecco la cagionedell'odio, di: quel ruaivaggio
Uomo
concepì contro della fua perfecntrice, chetrafeorfeanche,efidiramòcontroilFratelloditei.Eccolavendeirainpiedi:eccoilmotivoper cuis'induf- feachiamar D.Paolo.
Or
che indizio puòtirequella chia- matainboccadiunnemico?Perfecondolavocedicofluinonhaforzaalcuna, perchè pati- feeegli lafortiHiaiaeccezionedell’infamia,nafeenteda'Tuoi delitti;qualcolalorendeincapace difede
,per riguardoad altricontro cuielTo hadepolto.
Nè
valeildire,chefiali convalidatoilfuodettocolrimediodellaTortura. Imper- ciocché quellafpecie difanazioue perdelaluaefficacia,qua- lorailReafiritroviinquifitodialtridelitti.Colluìprima di commetterl'omicidiodellaDonzellaMariaCapocottan'a- veacommettoun’altro,edipiòancoraun furto;laon- decollaTorturanon puòdirliinluipurgatal’infamia.<
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11(
XXX
)Ed
èciòtantoverocheperquelliriguardi, efpecialmente per lopuntodell'inimicizia,laTuachiamataèHatariputatadi niuneffettodall'ifteflòTribunalediCampagna,
perrilpetto agl’ altrinominatidalui, cioèFrancefcoTagliatatela,eNic- cola Cacciapuoti.CodoroinfatticonunaillclTafentenzafono Ratiliberati,nèv'hadubbio, chelamedefimaeccezionedell’inimiciziaconcorrevaancoratraelTiduerubricati,edilRi- fpo, ficcomefi rilevachiaramente dalProcedo, e vie*
ne formalmente efpredonelMonltus diamenduc(i).
Or come
la(ledavocedelReo,perquellifireputainedieace, cperD.Paoloeftkatidima?Per quellimendace,cper coftui veridiera?
Non
finiega,pcraltrochédalFifcofiafiprocurato diaffaftellarealtriindizjcontroD. Paolo:ma
fièveduto baftantementeneH'efanicde'medefimi, cheedinon fudidonoJ
tunto;fiaper difettodipruova;fuperl'intrinfecaqualità oro. Di
modo
chenon podonopadarneppure perlonta- nidimifofpetti;giacchéaltrononfonoinfodanza,per quan- tofièdimodratoneltenutofquittinamento,chepuriteme*
rarjgiudiz). .
PerterzolaDepofizioncdiquello
Reo
non può formareindi- zioalcunocontrodelTrenca,perchè ella èinvcrifimile,e mendaceperriguardoallachiamatadilui.Invcrifimileco- fainfattieglièpurtroppo,cheD.PaoloTrencaloavef- feindottoall’omicidiodellaDonzellaCapocotta.Non
fi rinvienecagionealcuna,dacuiperpropriapadtone,oper proprio interedeilD. Paolofi fodèpotutomuovere alla gravidìmafcelleratezzadiqueldelitto. Ilvolerdire,che ilmedefimo D. Paolosavedepotutofpingerea tantoper lofinediunafemplice,epuracompiacenzainverfoilPi- rozzi, èinfodcnibilepertuttiirìfguardi;perciocché non è podibile,che per una pura condì fccndenzafi com- metta un misfatto enorme . Sidimoftri dunque ov’è quellaobbligazione, che tanto dringer potea il Tren- ca col Pirozziì 11Fifco non ha provato nulla disi fatta fpccie di drettezza, e difamiliarità.
E
poico-me
fipuoimaifupporre che ilPirozziavetìe potutoav- valerfidelmezzodiD. PaoloTrenca,peraver1'operadel Sica-t ' .
(i) Fel.215.fot.280.
m
j (XXXI
)Storie Rifpo,qualoraegliilPi rotainon avtaperqoefla oofaaffattoaffanoil
mimmo
bifognodelmezzodiD.Pao- io.EraegliildifpoticoaaiicodelRifpo:1*avtaiempir*procerto,epermezzodelfuoFratelloPrete 1'aveafatto accogliereioBenevento nella cafadiD.VittoriaTreno.
A
che andar cercandomezziper aver quel lo,dicut poteva egli difponreinognitempoa fuotalento?
Da
quelle rifleffioni fi-fcorgeinverifimilealgrado e(Iremol'aterzione delRifpo (fu’1puntod’effer(latoindottoda D. PaoloTrentaaquell'omicidio. t ‘..
Mendaceancoramanifedamenteè1’altraaflerziot»delRHpo, d’effere(lato eglicondottodalTrencainAverla, primadiefe- guirI’omicidio. Pcrciochèeglidiceetteilconduflenella Cafapatema,edivilotenneperut)giornochiufodentro diunBaffofftuato(ottoilPortone.Laddovenonerapof- fibile,cheD. Paoloilconducete nella CafadelPadre; par- chiinqueltempoeraegliinfortiffìmiditgufti,edingra-') vilitigjcolmedcftmo:tanrocchcper quella cagiooenon con- viveva conlui .Sièveduto nell’efame de’preeedctwì indizj ,cbe nel melediMaggiodell'annotydj.era
m
piediilgranpiatotraD.Paolo
, edilPadre nel Tribunale delS.R. C.,dicuiIn n'èefibitovalidodocumento (t).Ordivantaggiofiaggi utv gachequell' ifteflaparticolaritàdiquellitigioin1'uno,
«l'altro, fuancoraben notaalSignor
Commi
SanodiCam- pagnadiqueltempo,enedovetteancoradardidimocon- toaS.M.,conuna Tua Relaziono,ne'prìncipidelmctedi.Giugnodell'illefloanno.
Edoltrepoia tutto ciòlidovràriflettereancora,chenel PortonediquellaCasa,nonviiaffitto alcunBaffo;per- locchèancheperqued’altroriguardofismentite#rotondamen- te1’alteratonedelRispo,chedifted‘ efferdatotrattenuto inquell’immaginatoBaffofottoilPortonedellamentovata
Cafa. '
Tuttoildippiò
, cheeglifiegueàdireinappreffonellafua Dcpofuione,noeèmenoinveriffmile,emendacedelle coliefinoraefaminate, edinognipaffodellefue affer- aicoi
(i) Fot.
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