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Che ci fofje la chiamata del Rifpo contro del Trenca

,i.

Q

Ueftachiamata del Sicario Rifpo, nonpuhfottimìniftrare Indizioveruno controD. PaoloTrenta,perpilimotivi,

"eragionifortiUìme.

PrimieramenteegliilReoRifpoeranemicodelTrenta.Avea coramelloun' omicidiotempoprima

,percui(lavarifuggirò inBc-nevenro.Inquellaoccaiione e(fendo(latoaccoltoin cafadellaSorelladiD. Paolo,maritatainquellaCirih,fi abusòeglidellaconfidenzaacquillatanellacafamedesima,e vicommifeunfurto.Pertalriguardo, apremuredella He(-f*forelladelD.Paolo,fucarcerato, econdannatoallo sban-deggiamentodiquelPaefe. Ecco la cagionedell'odio, di: quel ruaivaggio

Uomo

concepì contro della fua perfecntrice, chetrafeorfeanche,efidiramòcontroilFratelloditei.

Eccolavendeirainpiedi:eccoilmotivoper cuis' induf-feachiamar D.Paolo.

Or

che indizio puòtirequella chia-matainboccadiunnemico?

Perfecondolavocedicofluinonhaforzaalcuna, perchè pati-feeegli lafortiHiaiaeccezionedell’infamia,nafeenteda'Tuoi delitti;qualcolalorendeincapace difede

,per riguardoad altricontro cuielTo hadepolto.

valeildire,chefiali convalidatoilfuodettocolrimediodellaTortura. Imper-ciocché quellafpecie difanazioue perdelaluaefficacia, qua-lorailReafiritroviinquifitodialtridelitti.Colluìprima di commetterl'omicidiodellaDonzellaMariaCapocotta n'a-veacommettoun’altro,edipiòancoraun furto; laon-decollaTorturanon puòdirliinluipurgatal’infamia.

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fiI

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h

11

(

XXX

)

Ed

èciòtantoverocheperquelliriguardi, efpecialmente per lopuntodell'inimicizia,laTuachiamataèHatariputatadi niuneffettodall'ifteflòTribunaledi

Campagna,

perrilpetto agl’ altrinominatidalui, cioèFrancefcoTagliatatela,e Nic-cola Cacciapuoti.CodoroinfatticonunaillclTafentenzafono Ratiliberati,nèv'hadubbio, chelamedefimaeccezionedell’

inimiciziaconcorrevaancoratraelTiduerubricati,edil Ri-fpo, ficcomefi rilevachiaramente dalProcedo, e vie*

ne formalmente efpredonelMonltus diamenduc(i).

Or come

la(ledavocedelReo,perquellifireputainedieace, cperD.Paoloeftkatidima?Per quellimendace,

cper coftui veridiera?

Non

finiega,pcraltrochédalFifcofiafiprocurato diaffaftellarealtriindizjcontroD. Paolo:

ma

fièveduto baftantementeneH'efanicde'medefimi, cheedinon fudidono

J

tunto;fiaper difettodipruova;fuperl'intrinfecaqualità oro. Di

modo

chenon podonopadarneppure per lonta-nidimifofpetti

;giacchéaltrononfonoinfodanza,per quan-tofièdimodratoneltenutofquittinamento,chepuriteme*

rarjgiudiz). .

PerterzolaDepofizioncdiquello

Reo

non può formare indi-zioalcunocontrodelTrenca,perchè ella èinvcrifimile,e mendaceperriguardoallachiamatadilui.Invcrifimile co-fainfattieglièpurtroppo,cheD.PaoloTrencalo avef-feindottoall’omicidiodellaDonzellaCapocotta.

Non

fi rinvienecagionealcuna,dacuiperpropriapadtone,oper proprio interedeilD. Paolofi fodèpotutomuovere alla gravidìmafcelleratezzadiqueldelitto. Ilvolerdire,che ilmedefimo D. Paolosavedepotutofpingerea tantoper lofinediunafemplice,epuracompiacenzainverfoil Pi-rozzi, èinfodcnibilepertuttiirìfguardi

;perciocché non è podibile,che per una pura condì fccndenzafi com-metta un misfatto enorme . Sidimoftri dunque ov’è quellaobbligazione, che tanto dringer potea il Tren-ca col Pirozziì 11Fifco non ha provato nulla disi fatta fpccie di drettezza, e difamiliarità.

E

poi

co-me

fipuoimaifupporre che ilPirozziavetìe potuto av-valerfidelmezzodiD. PaoloTrenca,peraver1'operadel

Sica-t ' .

(i) Fel.215.fot.280.

m

j (

XXXI

)

Storie Rifpo,qualoraegliilPi rotainon avtaperqoefla oofaaffattoaffanoil

mimmo

bifognodelmezzodi D.Pao-io.EraegliildifpoticoaaiicodelRifpo:1*avtaiempir*

procerto,epermezzodelfuoFratelloPrete 1'aveafatto accogliereioBenevento nella cafadiD.VittoriaTreno.

A

che andar cercandomezziper aver quel lo,dicut poteva egli difponreinognitempoa fuotalento?

Da

quelle rifleffioni fi-fcorgeinverifimilealgrado e(Iremol'aterzione delRifpo (fu’1puntod’effer(latoindottoda D. PaoloTrentaaquell'

omicidio. t..

Mendaceancoramanifedamenteè1’altraaflerziot»delRHpo, d’effere(lato eglicondottodalTrencainAverla, primadi efe-guirI’omicidio. Pcrciochèeglidiceetteilconduflenella Cafapatema,edivilotenneperut)giornochiufodentro diunBaffofftuato(ottoilPortone.Laddovenonera pof-fibile,cheD. Paoloilconducete nella CafadelPadre; par-chiinqueltempoeraegliinfortiffìmiditgufti,edingra-') vilitigjcolmedcftmo:tanrocchcper quella cagiooenon con-viveva conlui .Sièveduto nell’efame de’preeedctwì indizj ,cbe nel melediMaggiodell'annotydj.era

m

piediilgranpiatotraD.

Paolo

, edilPadre nel Tribunale delS.R. C.,dicuiIn n'èefibitovalidodocumento (t).Ordivantaggiofiaggi utv gachequell' ifteflaparticolaritàdiquellitigioin1'uno,

«l'altro, fuancoraben notaalSignor

Commi

Sanodi Cam-pagnadiqueltempo,enedovetteancoradardidimo con-toaS.M.,conuna Tua Relaziono,ne'prìncipidelmctedi.

Giugnodell'illefloanno.

Edoltrepoia tutto ciòlidovràriflettereancora,chenel PortonediquellaCasa,nonviiaffitto alcunBaffo; per-locchèancheperqued’altroriguardofismentite# rotondamen-te1’alteratonedelRispo,chedifted‘ efferdatotrattenuto inquell’immaginatoBaffofottoilPortonedellamentovata

Cafa. '

Tuttoildippiò

, cheeglifiegueàdireinappreffonellafua Dcpofuione,noeèmenoinveriffmile,emendacedelle coliefinoraefaminate, edinognipaffodellefue affer-aicoi

(i) Fot.

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(XXXII)

aioni non altros"incontra, chenunifeflimendaci ~Può bi-ffarefinalmenteperunarifattadimortrazioneilrifletterli adunaefienzialcireortanza, chedalui fidepone. Dice eglichenell'attoche $avventicolColtello alla

mano

controlaDonzellaCapococta,letiròduecolpiditaglioin sulafaccia: edeflendofiquellaportaafuggire,egliancor fecelo ftefloperifcapparvia.Dimodoché atak'effettofipofea formontareunaesultadilegna,che(lavanelCortiledi quel-laDonzella,affindipotereintalmanierafcavalcareilmuro diquel -medefimo Cortile, edufcirfcne fuori.

Ma

giuntofopra lacennata Catartadiquellelegna,ritrovòquiviD.Paolo,il qualeconuna Pillolaallamanol'impofechefilode ritorna-to indietro ad ucciderelacconataDonzella, altrimentia vedreb-beuccifoaluiinqueipunto conquellaPillola.

£

coriegli

^licc,cheritornòadaflalire la medefima, elediecol coltellouncolpodipuntanellapancia

.

Or

tuttaquell'aflerzionefifmentilcerotondamente dalla Depo-fizionedellarteflauccifaMariaCapocotta. Dicecortei,che l'empioRìspo«Ilabella-prima, chelefiavventò contro,le tiròquel colpomortalenellapancia.Chi mainonvededa tuttociò ilmannello mendaciodel Rifpo: cchequanti!

eglihaaderito controD.Paolo Trencaituttofilfo,ed in-venutodaluicosi

,pervendicarli,eperisgravarfe rtef-fo,efarvedere,chefu forzatoaquelcrudele atten la-mento.

Ma

fopraaquelchefièdetto,anche per un'altraragionela DepofizionediquelloReo nonpuòfareindiziocontro D.Pao-loTrinca. Laragioneèfondatafuiprincipio,chela chia-matadiIninonèverificatainniunadelle fueparti

;

ma

ètuttanuda, e lènzailminimoveftimentodipruova alcuna.

Non

vicjdocumentoverunodeH’afleritavenutadi luiconD.Paolo da BeneventoinAverfa.Nonvitpruovadelladimora, che eglidiceaverfattainAverfa nella Cafa del medefimo D.

Paolo. NoncollanulladellaandataincompagniadiD.

PaolodaAverfainGiugliano.Nonèverificatoil Man-dato,cheegliaflèrilceeflèrlìaluifattoinsuPillante del-1’efecuzione:Nonviè pruovaverunainfontinadituttoil refiodelfatto, perquello eh'egliparladiD.PaoloTrecca»

elafuachiamata

;laonde quello

£'nuda adunqueintieramente

u

tuacmamata;laonde qu folorilguardamcntoballerebbea farchelachiamatamedefimafi

1

\

(

XXXIII

).

rimangalènza alcuna forzadapoter formarleindiziocontroilchi*>

itiato.Orfirifletta,che dovrkdirGqualorasiaggiunga,cheoltre all'elfernudaunatalchiamataintuttelelueparti,G rav-vifadivantaggio,inverilimile

,emendacenellefuepiti fu-/ianzialicircodanze: efattainoltre da un nemico: fat-tadauno, chevanotatodagraviflimainfamia:efattaper isgravarfeHellofuimaliziofomodellodidarek divedere, cheeglifutrattoperingannofinoalluogodell'omicidio, feozaCapermainulladiquello,che6erameditatodifare, epoiioquelluogoiHelfovenneforzatoadefeguirailbar baro eccedo. Veramentequellavanalufingadifcufarfé Hello',e1*odioantecedentemente daluicontrattocontroD.

D.Paolo Trcnca,fonoHatii motivi,chel’hannoindotto apiantarfallàmentelachiamatadiluiSicooGderi, fein queHecircostanzelaDepoGzionedelSJspo podi formare

U minimo

indiziocontroD, Paolo Trenca.

L

E

fa

me

degl’iodizjdelFifcoègikcompito. Baflantemen-tefeo'èveduta1'infufliflenza:nèaltrolameHieri che per queHofidica.Senon cheinnanziditerminarla Scrit-turafifermi per pochialtriifiantiunfolpaleggierò(guardo aquelliindizjche concorrononellaprefeateCautainfavo redell'incolpato. Egliè ungiovinettodiappenalanute guan-ce, nobilmente educatofulletraccedegliilludrifuoi Maggio-ri.

La

buona educazione,eladiHinta nafeita,producono tempre un forteargomento di ottimicoHnmi. Tranne quei picciolidifettucci, de’qualilovolletalora emen-datoilPadre;niunaoperazionedimaleegli halattanoi brieve girode’fuoianni.Sarebbeun peniàrecontro tut-te feregoledelbuon fendo, ilvolerlocrederedivenuto peflimotuttaflìeme,.coll'ordinareunbarbaro aflaffinamentot emoltopiùfenzacaufa.La

maHima

certaellaècheniu*

no

puòtutto aduntrattodivenirmalvaggio,fenza paflar pergradidaunvizioadunaltro.

Non

puònegarfi

adun-que

,ches'ifatteriflclTionicontribuifconodimoltoalla di-rtioftrazionedell’innocenzadiD. Paolo Trenca.

Ma

quando

manca

(Teognialtroargomento,baflerebbealmenoper l’ac-certodiqueflaverith,lafola conGderazionefullamaniera

come

queflo infeliceGiovanettofuarrenato.Qualunque

Reo dopo

il

ccmmcHo

fallonerifente 1’orrore:feglileggono in

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* ^

(

xxxiv

) '

involtogiieffettidelturbamentointernodellafui cofcien-za.

Ma

D.PaoloTrenca vedeleturinede’Birrigirareper JaCittìdiAverla,enonfugge.Sa cheilSignor

Commif-farioeraquiviinun Tempio;epurvientraefeglifada predo,eloinchina,elocomplimenta.Efce quindifuori

,

cdèimpenfatamentefòrnrefo

,edarredato. SivedeafTai be-neinquelle' operazioniilcaratteredell'Uomoinnocente; poi-chifemailacofcienzarimorduto1'aveffediquelfallodi cuivieneincolpato,avrebbeeglicertamentepenfato, ed ope-ratomiroaltrimenti,con metterli infalvoda qualunque forprefa; enonfarebbemica andato daseHelloincontro ai lacci. <i

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