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Pragmatica del linguaggio

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Academic year: 2022

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(1)

Pragmatica del linguaggio

(2)

teorie dei linguaggi

• Linguistica

• Semiotica

• Filosofia del linguaggio

• …analisi del discorso, analisi della

conversazione…

(3)

teorie dei linguaggi

• Saussure – strutturalismo

• Chomsky – generativismo

• Peirce – semiotica "interpretativa"

• Greimas – semiotica "generativa"

• Frege – filosofia analitica; →semantica formale

• Austin – filosofia del linguaggio ordinario;

teoria degli atti linguistici; →pragmatica del

linguaggio

(4)

teorie dei linguaggi

• strutturalismo – lingua come sistema

• generativismo – lingua come insieme di regole ricorsive

• semiotica "interpretativa" – segno come rinvio a

• semiotica "generativa" – di derivazione strutturalista – sintassi e semantica narrative

• filosofia analitica; →semantica formale – significato come condizioni di verità

• filosofia del linguaggio ordinario, teoria degli atti

linguistici; →pragmatica del linguaggio – significato come uso (contestuale), "forza" illocutoria, scopi perlocutori, produzione di impliciti

(5)

pragmatica

• sintassi: relazioni fra segni

• semantica: relazione segno-significato

• pragmatica: relazione segno-interprete

(Morris 1938)

Altre definizioni:

– relazione segno-contesto

– significato convenzionale vs inferenze

– studio del linguaggio in quanto usato da un interprete in un contesto

(6)

pragmatica

aspetti pragmatici del linguaggio:

• deissi (indicalità, dimostrativi)

• atti linguistici

• comunicazione implicita

(7)

deissi

• presenza o assenza di “marche di enunciazione”

• la dipendenza dal contesto è più evidente

negli usi quotidiani del linguaggio che non

in quelli scientifici

(8)

atti linguistici

il linguaggio visto come azione

• atti “illocutori”, eseguiti “nel” dire

– regolano la relazione interpersonale (in termini di diritti e obblighi)

– affermare, ordinare, promettere, ringraziare

• atti “perlocutori”, eseguiti “per mezzo del”

dire

– es. persuadere, far fare

(9)

comunicazione implicita

• l’implicito deve essere distinto dal non detto

• Implicito è quella parte di ciò che non viene

detto esplicitamente che può essere ricostruita dal ricevente grazie a vari tipi di indicatori

presenti nel testo e a strategie d’inferenza

• conviene invece riservare il nome di non detto per ciò che non è recuperabile a partire dal

testo, ma richiede informazioni da altre fonti.

(10)

comprensione del testo dal pdv della pragmatica del linguaggio

• ciò che è detto è sempre detto e compreso sullo sfondo di un contesto, in parte per la presenza di elementi deittici/ indicali, in parte perché

senso e riferimento di elementi lessicali non indicali si aggiustano in relazione al contesto

• ciò che è detto è compreso come avente una

forza, in virtù della quale l'enunciato conta come una certa azione, o almeno una certa mossa

nell'interazione verbale

• ciò che è detto non esaurisce il senso

comunicato ma dà accesso a vario titolo a sensi impliciti

(11)

comunicazione implicita

• presupposizioni

– enunciati la cui verità deve essere data per scontata da chi considera un certo atto

linguistico come ben riuscito

• implicature

– enunciati che si ricavano mediante inferenze suggerite dal fatto che è stato emesso un

certo enunciato, in base

- a sue caratteristiche linguistiche

- al suo senso, insieme all’assunto che il parlante rispetti la cooperazione

conversazionale

(12)

funzioni testuali della presupposizione

• contribuisce a collocare il testo nella situazione comunicativa a cui è destinato

• contribuisce alla connessità del testo

• rafforza i legami di gruppo (in quanto suggerisce al destinatario che ne è ritenuto membro)

• svolge funzione informativa in modo economico:

consente di compattare l' informazione in modo da non annoiare chi sa già, lasciando tuttavia l’informazione accessibile a chi non la possiede

• svolge funzione persuasiva in quanto è difficile contestarla

(13)

funzioni testuali dell’implicatura

• le implicature arricchiscono: completano, complicano, colorano, sfumano

• forniscono al testo un alone di senso da elaborare secondo certe linee guida

• sono usate anche per comunicare qualcosa evitando di dirlo pari pari, non tanto per timore di essere messi in discussione (come nel caso della presupposizione),

quanto perché trattandosi di argomento problematico o con sfumature emotive si preferisce indurre il ricevente a recuperare il messaggio anziché imporglielo

• suscitano il coinvolgimento attivo del ricevente

nell'elaborazione del senso reso disponibile dal testo;

seducono il ricevente, lo rendono complice

• richiedono il riconoscimento della soggettività del parlante

(14)

esplicitazione di impliciti

• funzione cognitiva: riconosciamo e

formuliamo esplicitamente l’implicito per impadronircene

– possibilità di acquisire un maggior numero di informazioni

– controllo argomentativo sulla comprensione

• funzione critica: riconosciamo e formuliamo esplicitamente l’implicito per prendere

distanza da esso

– difesa dall'assorbimento acritico di impliciti

– capacità di ricostruire e valutare argomentazioni (dentro e fuori testo, pro o contro le sue tesi)

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