IL CYBERNET DEL DOMINIO
Contro 'processi', 'terapie' e 'analisi dei sistemi'.
La dittatura dello strumento è il peggior tipo di dittatura.
Alfredo Maria Bonanno
C'è una rivoluzione in corso. Con questo non voglio dire un'insurrezione, una rivolta degli individui contro l'autorità (anche se questa rivoluzione è riuscita a recuperare alcune tendenze anti-autoritarie ai propri scopi). Voglio dire un sostanziale cambiamento qualitativo nei modi della riproduzione sociale. Il dominio del capitale industriale in questi processi è stato sostituito dal dominio del capitale cibernetico. Come per tutti i tipi di rivoluzioni, questa non rappresenterà una tranquilla, facile e pacifica transizione. Il vecchio ordine e il nuovo ordine dominante sono in conflitto. La forza degli elementi reazionari nella politica americana nel corso degli ultimi anni mostra la tenacia con cui il vecchio ordine sta cercando di mantenere la sua posizione dominante. Ma questo dominio è puramente politico, e il nuovo ordine cibernetico domina l'economia. Alcuni miei amici anarchici tecnofili mi hanno detto che io 'necessito di affrontare le realtà del secolo cibernetico'. Per me, ciò significa esaminare la natura del dominio nell'era cibernetica e attaccarla inesorabilmente. Tutto quello che ho osservato mostra come la scienza e la tecnologia cibernetica sono aspetti essenziali di questo dominio. Gli innovatori cibernetici tendono ad essere giovani (rispetto alla maggior parte dei leader politici del 'vecchio ordine') e si considerano dei tipi all'avanguardia. Gli anarco-tecnofili che ho incontrato sono davvero sinceramente ribelli e si considerano contro ogni autorità. Ma la maggior parte della ribellione cibernetica, tra cui anche una buona dose di ribellione cibernetica 'anarchica' sembra una ribellione di imprenditori, una ribellione per liberare un modo di produzione/riproduzione non per liberare gli individui. Dal momento che questi innovatori cibernetici sono gli agenti umani di un cambiamento qualitativo nella natura del capitalismo, non è una sorpresa che scelgono di svolgere un ruolo simile a quello dei precedenti rivoluzionari capitalisti. La maggior parte degli appassionati di cibernetica che conosco sono troppo poveri e troppo sinceramente anarchici per far mai parte di una nuova classe dirigente. Ma gli
Tratto da “Feral Revolution” di Feral Faun, tradotto da edizioni Liberi Tutti, nel dicembre del 2016.
simili all'interno del suo network sistemico di controllo sociale. O l'incerta tregua potrebbe continuare indefinitivamente. Dato che, le reali relazione tra le persone non si stanno, nei fatti, adattando alle formule del cybernet e dei suoi analisti di sistema, non c'è modo di predirre cosa potrebbe succedere. Il mio personale desiderio è per una insurrezione che farà a pezzi tutti i sistemi di controllo sociale. Ma la tecnologia cibernetica sta diventando il modo dominante del capitale post-industriale.
È un modo nel quale il capitale, la tecnologia, l'autorità e la società diventano totalmente integrati che diventano veramente una sola cosa. La ribellione, in questo contesto, significa ribellione contro la società nella sua totalità o significa nulla.
Questo significa per gli insorgenti affrontare la realtà della tecnologia cibernetica. L'individuo insorgente non può far più niente di meno di ribellarsi contro la totalità della società – includendo tutte quelle prospettive 'radicali' che non sono nient'altro che l'avanguardia del 'nuovo ordine mondiale'.
innovatori cibernetici con i soldi stanno creando già una tale classe dominante, anche se, come cercherò di dimostrare dopo, questa 'classe' potrebbe più accuratamente essere percepita come un sistema di relazioni in cui la tecnologia in sé domina e la 'classe dirigente' umana di cybertecnici e scienziati serve esclusivamente lo strumento, la macchina. La ribellione degli innovatori cibernetici è, dalla sua nascita, meramente un colpo di stato. Non c'è nulla di veramente liberatorio in essa. Per quanto banale sia, sembra necessario ripetere costantemente:
viviamo in una società in cui l'immagine domina la realtà, in cui la maggior parte delle persone vedono l'immagine come realtà.
Questo rende molto facile per l'ordine cibernetico recuperare la ribellione, perché questo nuovo ordine non solo ha una gran lunga migliore comprensione delle tecnologie per creare le immagini rispetto al vecchio ordine; sempre di più esso sta diventando proprio tali tecnologie. Un confronto tra il vecchio ordine - che è ancora la principale fonte di dominio nella maggior parte delle nostre vite - e il nuovo ordine, che sta perfezionando gli strumenti del dominio, ma a spese del vecchio ordine - vale la pena di farlo. Il vecchio ordine è quella del capitale industriale / finanziario. Ma è più di questo: è anche l'ordine della nazione-Stato e del potere politico reale. L'autorità è palesemente centralizzata e apertamente gerarchica - nessun può far finta di non venire governato. Questo è palese perché il potere essenziale di questo ordine risiede in realtà negli esseri umani nel loro ruolo di parti della struttura sociale. La modalità politica di questo ordine è la democrazia rappresentativa o una delle sue varianti, come il fascismo, la dittatura socialista e le altre forme di dittatura. Il dominio della civiltà su tutta l'esistenza non-umana è apertamente accettato come una cosa positiva e necessaria. Il dominio e il votare per scegliere tra i vari domini sono i metodi per ottenere le cose. La punizione è il modo di trattare con le aberrazioni dalle norme sociali (sebbene anche il vecchio ordine usa spesso il linguaggio della terapia per descrivere le sue punizioni). In altre parole, il vecchio ordine è abbastanza chiaro circa la sua natura autoritaria. Attualmente, in gran parte del mondo (ben percepibile negli USA), la tecnologia del nuovo ordine è ancora principalmente controllata
dal vecchio ordine, che è incapace di utilizzarla in modo efficiente, perché non può essere compresa nei termini del vecchio ordine. Il potenziale sociale della cibernetica è, dunque, meglio scoperto leggendo e ascoltando i cyber-dissidenti. Se le loro visioni fossero pure fantasie sci-fi (ndt: fantascienza), le avrei ignorate, ma le strutture socio-politiche per soddisfare le loro visioni sono attivamente promosse e realizzate da diversi gruppi e individui “radicali” quasi-libertari (ad esempio i Verdi, i municipalisti libertari , gli ecologisti sociali, Robert Anton Wilson, Timothy Leary ...). Nel nuovo ordine, la forma dominante di capitale è il capitale cibernetico/informativo. Questo non significa la fine del capitalismo industriale, finanziario e mercantile, ma piuttosto la loro sottomissione alla modalità di cibernetica della riproduzione sociale. Questa nuova modalità permette alcuni cambiamenti nelle strutture sociali che, in superficie, sembrano quasi degli anarco-cambiamenti, come quelli promosse da Murray Bookchin, i Verdi, R.A. Wilson e altri libertari di destra e sinistra. Questi cambiamenti sono non solo possibili, ma sono probabilmente necessari in una certa misura per una riproduzione efficiente della società cibernetica. Il decentramento è un importante grido di battaglia di molti radicali cibernetici. Questo obiettivo apparentemente anarchico è, nei fatti, neanche minimante anti-autoritario nel contesto del capitalismo cibernetico. La tecnologia cibernetica non solo permette, ma promuove un decentramento delle autorità. Il capitalismo industriale ha iniziato il processo mediante il quale l'autorità verrebbe a esistere sempre in misura maggiore nella macchina fisica che riproduce la società. La tecnologia cibernetica sta perfezionando il processo fino al punto di portare anche le tecnologie del controllo sociale nei regni del tempo libero, del computer di casa, nei videogiochi e in cose simili.
Tutti questi apparentemente singoli pezzi di cybertec - che hanno permeato tutti i luoghi di lavoro, le scuole, le sale giochi e, almeno negli Stati Uniti, le case di quasi tutti coloro che non sia troppo poveri per possedere un personal computer - sono parte di una potenzialmente unificata rete globale. Questa rete sta diventando il centro dell' autorità e del potere. Esso comprende sia la tecnologia materiale delle macchine
indebolisce l'esperienza individuale e la fiducia degli individui nella loro stessa esperienza attraverso la creazione di ambiti di pseudo-esperienza, che è, di “cose stabilite”, di informazioni che non hanno connessioni a nessuna cosa esterna il cybernet.
Gli individui, in modo crescente, si affidano esclusivamente a cio che gli è stato riferito dal cybernet, e così diventano dipendenti dalla società cibernetica. In questo modo, il cybernet diviene fino ad ora veramente il massimo sistema totalitario – grazie alla “decentralizzazione” e all' uso dei metodi integrativi di processo e di terapia che rendono gli individui i reali fautori della loro propria domesticazione in una situazione nella quale più nessuno crede in se stesso, ma tutti sono dipendenti dal cybernet. C'è una falla in questo sistema. Esso esclude chi non vuole o non ha la possibilità di avere la tecnologia cibernetica nella propria casa. E anche se i computer di casa dovessero diventare accessibile ai più poveri, molti potrebbero non avere nessun interessea ad imparare a usarli. È inoltre abbastanza improbabile che i completamente inclusi – i tecnici e gli scienziati che sanno come produrre e usare pienamente queste tecnologie – siano interessati nel portare tutti al loro livello di conoscenza sul cybernet. In questa maniera, gli esclusi – specialmente gli esclusi volontariamente – tenderanno a diventare sempre di più, fino a quando saranno quasi completamente fuori il cybernet. Mentre dentro il cybernet la tendenza è verso il controllo totale, fuori dal cybernet la tendenza sarebbe verso la rottura totale del controllo sociale. In sostanza, in una tale situazione, la ribellione insorgente sarebbe possibile solo fuori la rete. Allo stato attuale, questa situazione sta venendo impedita data chea il nuovo ordine cibernetico e il vecchio ordine hanno una precaria tregua. Il vecchio ordine necessita la tecnologie informatiche la quali creano ed sono creati dal nuovo ordine. E il nuovo ordine non è ancora abbastanza potente per fare a meno dei severi mezzi di controllo sociale prodotti dal vecchio ordine. Il nuovo ordine ha anche trovato i modi per integrare alcuni dei più progressisti elementi del vecchio ordine, come le organizzazioni multinazionali, dentro sé. È anche abbastanza possibile che il cybernet cercherà di continuare a usare i poliziotti, le prigioni e
allontanato troppo dai sistemi "naturali" per essere in grado di integrarsi (facendo una sorta di apocalisse sociale inevitabile) , non perché rifiutano l'idea che una relazione e una interazione non addomesticata possa essere sistematizzata. Mentre la maggior parte delle aziende continuano a ritmo sostenuto aadistruggere l'ambiente, è abbastanza alla moda ora parlare di ecologia, e le imprese più avanzate cercano anche di agire ecologicamente. Dopo tutto, è il loro ultimo scopo. Come si fa a espandere il capitale se si distruggono le risorse necessarie per tale espansione? Così il capitalismo cibernetico tende verso una pratica ecologica come strumento di addomesticamento della natura selvaggia senza distruggerla, integrandola nel sistema sociale del Cybernet. Naturalmente, queste sono tutti solo tendenze che lo sviluppo e il crescente potere del capitale cibernetico sembrano premere a favore. Il vecchio ordine del capitale industriale è ancora abbastanza forte, domina in campo politico, ed è ancora abbastanza significativo come modalità di dominio sociale. Ma una rivolta intelligente necessita di capire il dominio nella sua totalità, deve essere in grado di riconoscere i suoi nuovi volti, in modo che gli insorti non siano indotti a abbracciare una nuova forma di dominio come se fosse una liberazione. La maggior parte delle persone che conosco che hanno abbracciato qualche versione di un ecotopico, cibernetico, anarchismo verde sembrano essere del tutto sinceri nel loro desiderio di vivere liberi da tutti i vincoli. Ma sembrano ignorare alcuni aspetti basilari della cibernetica.
Come scienza, la cibernetica è lo studio dei sistemi di controllo.
Praticamente, è la produzione di tali sistemi, tecnologicamente e socialmente – la produzione di sistemi integrati di controllo sociale. Alcune delle più comuni parole del linguaggio cibernetico lo esemplificano. 'Dato” deriva dalla parola Greca che significa “ciò che è stabilito”, cioè è un assioma, quello che ti viene detto , senza dimostrazione, e che semplicemente non è da mettere in discussione. Informazione originariamente significava, letteralmente 'in formazione' in Latino. Il cybernet difatti non offre nessuna liberazione, ma solamente l'illusione della liberazione per tenere i ribelli 'in formazione'. Esso
cibernetiche e la tecnologia sociale delle strutture sistemiche cibernetiche. Coloro che sono troppo poveri per acquistare materialmente i macchinari sono inclusi nella rete tramite il renderli dipendenti dai suoi programmi sociali che fanno parte di questa rete - questa dipendenza derivante da una mancanza di accesso deve essere vista come qualcosa in grado di aiuarli a autodeterminare e la propria vita. Il decentramento offerto dalla cibernetica può anche estendersi al settore industriale, adattandosi bene con le visioni di alcuni tecno-anarchici. Alcune aziende stanno già sperimentando con avere parte della loro produzione fatta in forma di lavoro a domicilio. Ciò che non può essere fatto in questo modo potrebbe probabilmente essere fatto in modo automatizzato per cui solo pochi tecnici sarebbero necessari in una fabbrica come meri risolutori di problemi. (Ho visto un enorme fabbrica che sembrava avere solo quattro operai.) Quindi, la cibernetica consente la decentralizzazione apparente della produzione. Ma, naturalmente, la produzione stessa rimane indiscussa. Questo perché il 'decentramento' cibernetico non è affatto anti- autoritario; concentra meramente l'autorità in una rete socio- tecnologica che non ha un centro spaziale o materiale, poichè la rete stessa è il centro ed è (quasi) ovunque. E può facilmente sconfinare in tutte le nostre vite. Insieme con il decentramento apparente, la tecnologia cibernetica offre la possibilità di apparente una democrazia 'diretta'. Questo è ciò che sembra attrarre quegli anarchici e quella sinistra libertaria che sbavano su questa tecnologia. Tutti coloro che 'possiedono' un computer sono, almeno politicamente, collegati a tutti gli altri che 'possiedono' un computer. Non sarebbe una sorpresa se una qualche forma di personal computer diventasse disponibile anche per le persone più povere nelle aree più avanzate del dominio capitalista in quanto questo li integrerebbe a pieno titolo nel Cybernet. Se tutti in una particolare nazione hanno un computer, potrebbero essere facilmente convinti di avere la possibilità di prendere le decisioni reali che interessano le loro vite, che possono votare 'direttamente' attraverso i loro computer su tutte le questioni di rilievo. Che questo costituisca una completa separazione tra la decisione e l'azione per quanto
sia possibile, viene convenientemente dimenticato, come è un fatto che il sistema cibernetico stesso non può essere essere messo in questione significativamente in questo modo poiché lo stesso sistema controlla cosa può e non può essere messo in discussione per la sta sa natura della sue tecnologie. Il linguaggio cibernetico è un politichese high-tech. La democrazia 'diretta' che offre è solo in grado di riprodurre la società cibernetica. Non elimina la rappresentanza; si può solo concentrarla nella tecnologia, piuttosto che in esseri umani eletti. Ma come tutte le rappresentazioni, questa tecnologia agirà come un governante. L'ideologia dietro tecnologia cibernetica è l'analisi dei sistemi. L' analisi dei sistemi cerca di capire tutte le interazioni in termini di sistemi o di areti di relazioni in cui ogni cosa influisce su tutte le altre cose. Tenta di capire scientificamente (vale a dire matematicamente) questi sistemi di rapporti al fine di controllarli meglio. Così, il concetto di 'processo', al contrario di quello di catena di comando e gerarchia, diventa sempre più importante nella società cibernetica. Il processo - una parola radicale di moda che sa a indicare i metodi “politicamente corretti'di comunicare e relazionarsi - si adatta molto bene con i sistemi di analisi, perché si tratta di un tentativo di formalizzare i rapporti decisionali riuscendo a non far sentire nessuno come se sia costretto. Il processo 'corretto' è potenzialmente la strada per il cybernet di integrare tutti nel modo più completo possibile in se stesso. Il processo milita contro la non partecipazione, tende a rendere la non partecipazione come una propria vittimizzazione e non come una libera scelta. L'ideologia dietro il processo 'corretto' presuppone che l'individuo siaa solo una parte del processo del sistema di relazioni che è il gruppo (sul micro- livello) o la società (sul macro-livello). Il processo è l'analisi dei sistemi applicati al gruppo e ai progetti sociali. E il dominio dell'ideologia del cybernet nelle nostre interazioni. Il processo viene regolarmente utilizzato per lo più in gruppi radicali, ecologisti, femministi e simili. Ma molte aziende stanno integrando il processo - consenso, facilitazione e cose simili - con le vecchie catene di comando in esperimenti progettati per far sentire i dipendenti maggiormente parte della azienda. In
ultima analisi, il 'processo' creato dai gruppi 'radicali' della classe media prevede un sistema di controllo delle tendenze ribelli che si inserisce perfettamente nel quadro di controllo cibernetico. Se una parte del processo cibernetico non funziona correttamente, non si punisce; si tenta di risolvere il problema.
Nel contesto della società cibernetica, la punizione dei criminali e delle persone devianti verrà a presentarsi come sempre più inumana e assurda. Il controllo sociale efficace richiede a tutti di essere pienamente integrati nel sistema sociale il più possibile, e la punizione non fa nulla per integrare il punito – anzi il più delle volte fa l'opposto. Quindi gli elementi piu 'progressisti' della società creano approcci terapeutici per curare la devianza sociale. Allo stato attuale, i criminali sono ancora in gran parte puniti anche se il linguaggio della terapia è usata già in questo contesto. La devianza non penale (ad esempio l'eccessivo' uso di alcol, comportamenti sessuali 'inadeguato', comportarsi male a scuola, 'follia') tende ad essere etichettata come una malattia e 'curata'. La proliferazione dei gruppi dei a 12-passi” e delle terapie new-age è solo una parte di questo fenomeno. Molti di questi gruppi molto palesemente insegnano che da a soli non si può fare nulla circa i vostri presunti problemi; è necessario diventare parte di un gruppo interdipendente di compagni- vittime, aiutandosi a vicenda per recuperare - per sempre, di continuo e ininterrotamente - e diventare così membri produttivi della società. Di tanto in tanto, anche i criminali - in particolare le persone condannate per guida in stato di ebrezza o reati minori di droga, è data la scelta tra la punizione o la terapia forzata. Un approccio terapeutico alla devianza sociale appare più umano – così ta to che molti anarchici hanno integrato gli aspetti dell'ideologia terapeutica nelle loro prospettive – ma ciò è ingannevole. Lo scopo della terapia è quello di reintegrare i devianti sociali nella macchina sociale come rotelle dentate ben oliate. La scienza dell'ecologia è l'applicazione dell' analisi dei sistemi alla biologia. Essa crea la concezione delle zonea selvaggie come a dei sistemi integrati utilizzabili in modo integrato dalla società. Gli 'ecologisti profondi' rifiutano solo l'integrazione dei sistemi sociali civili e degli 'ecosistemi' selvaggi, perché ritengono che i sistemi sociali civili ci hanno