2.3.2.
Area Lavori Aula
XI LEGISLATURA
RESOCONTAZIONE
SERVIZIO GIURIDICO ISTITUZIONALE
RESOCONTO STENOGRAFICO
SEDUTA PUBBLICA
N. 74
(2ª riunione)
MERCOLEDÌ 9 DICEMBRE 2020
Edizione originale
(non revisionata)
I
CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO 74.
SEDUTA DI
MERCOLEDI’ 9 DICEMBRE 2020 (2ª riunione)
PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BUSCHINI INDI
DEL VICE PRESIDENTE PORRELLO (ore 11,30) INDI
DEL PRESIDENTE BUSCHINI (ore 14,58) INDI
DEL VICE PRESIDENTE PORRELLO (ore 16,05)
**********
Ufficio di Presidenza Presidente: Buschini Mauro
Vicepresidenti: Cangemi Giuseppe Emanuele; Porrello Devid
Consiglieri Segretari: Di Biase Michela; Giannini Daniele; Quadrana Gianluca Gruppi consiliari
Partito democratico: Pd (c.g. Vincenzi Marco); Movimento 5 stelle: M5s (c.g. Lombardi Roberta); Forza Italia: FI (c.g. Simeone Giuseppe); Lega: Lega (c.g. Tripodi Orlando); Fratelli d’Italia: FdI (c.g. Ghera Fabrizio); Lista Civica Zingaretti: LcZ (c.g. Bonafoni Marta); Centro Solidale – Demo.s: CsD (c.g. Ciani Paolo); Lazio 2018: Laz18 (c.g. Parisi Stefano); Liberi e Uguali nel Lazio: LeU (c.g. Ognibene Daniele);
+Europa Radicali: +Eu (c.g. Capriccioli Alessandro); Misto: Misto (c.g. Cavallari Enrico).
INDICE Ordine del giorno
(La seduta riprende alle ore 11,12)
pag.
PRESIDENTE………..1 Appello nominale al fine dell’identificazione certa dei consiglieri regionali (ai sensi dell’articolo 5, comma 3, del Disciplinare delle sedute in modalità telematica dell’Aula, delle Commissioni consiliari e degli altri organi interno del Consiglio regionale, approvato con deliberazio0ne dell’Ufficio di Presidenza 27 maggio 2020, n. 62)
PRESIDENTE………..1 Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE………..1 Punto 5.
Proposta di legge regionale n. 189 dell’8 ottobre 2019, presentata dal consigliere Ognibene e sottoscritta dal consigliere Corrado, concernente: Modifica della perimetrazione della Riserva naturale regionale “Tor Caldara”
PRESIDENTE………..1 Ordine dei lavori
PRESIDENTE………..2 Punto 4.
Proposta di legge regionale n. 222 del 26 giugno 2020, presentata dai consiglieri Leonori, Forte, Battisti, Califano, Capriccioli, Ciani, Patanè, Panunzi, Bonafoni e Refrigeri e sottoscritta dal consigliere Grippo, concernente: Disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione della Street
II Relazione
PRESIDENTE………..2
LEONORI (Pd)………2
Discussione generale PRESIDENTE………..4
GHERA (FdI)………...4
PERNARELLA (M5s)………..5
Punto 6. Proposta di legge regionale n. 203 del 23 dicembre 2019, presentata dai consiglieri Maselli, Ghera, Colosimo, Righini, Pirozzi e Aurigemma, concernente: Disciplina del sistema fieristico regionale Relazione PRESIDENTE………...6,8 MASELLI (FdI)………..6
Ordine dei lavori PRESIDENTE………..8
DE VITO (M5s)………8,9 Relazione PRESIDENTE……….9
TIDEI (Misto)………..9
Discussione generale PRESIDENTE………10
LOMBARDI (M5s)………10
LEONORI (Pd)………..12
ORNELI, Assessore………13
Ordine dei lavori PRESIDENTE………....14
REFRIGERI (Pd)………14
(La seduta è sospesa alle ore 12,25 e riprende alle ore 14,58) PRESIDENTE………....14
Punto 4. Proposta di legge regionale n. 222 del 26 giugno 2020, presentata dai consiglieri Leonori, Forte, Battisti, Califano, Capriccioli, Ciani, Patanè, Panunzi, Bonafoni e Refrigeri e sottoscritta dal consigliere Grippo, concernente: Disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione della Street (Prosecuzione esame) Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE…...14,15,16,17,18,19,20,21,22,23 TRIPODI (Lega)………15,22 ORNELI, Assessore………..15,16,17,18,20,21,22 MASELLI (FdI)………15,17 GHERA (FdI)……….15,16,19,20,21 RIGHINI (FdI)……….15,16,17 BONAFONI (LcZ)………16,18 QUADRANA (LcZ)………16
LEONORI (Pd)……….17,20,21 CIACCIARELLI (Lega)……….18
SIMEONE (FI)………18,19,21,24 GIANNINI (Lega)………..18
DI BIASE (Pd)………..19,21 DE VITO (M5s)………..20
MATTIA (Pd)……….23
GRIPPO (Pd)………..24
Dichiarazioni di voto PRESIDENTE………...23,24 GHERA (FdI)……….23
MATTIA (Pd)……….23
LEONORI (Pd)………..24
GRIPPO (Pd)………..24
SIMEONE (FI)………...24
Ordine del giorno D05/1 PRESIDENTE………....24
Votazione PRESIDENTE………....25
Votazione finale PRESIDENTE………...25
Votazione coordinamento formale PRESIDENTE………....25
TRIPODI (Lega)……….25 Punto 6.
Proposta di legge regionale n. 203 del 23 dicembre 2019, presentata dai consiglieri Maselli, Ghera, Colosimo, Righini, Pirozzi e Aurigemma, concernente: Disciplina del sistema fieristico regionale (Prosecuzione esame)
III
PRESIDENTE………25
(La seduta è sospesa alle ore 15,54 e riprende alle ore 16,05) PRESIDENTE………....26
Discussione e votazione dell’articolato PRESIDENTE……….26,27,28,29,30,31,32 ORNELI, Assessore………26,27,28,31 LEONORI (Pd)………..26
DI BIASE (Pd)……… 27,30 MINNUCCI (Pd)………..27,28,29,30,31,32 GHERA (FdI)……….27
MASELLI (FdI)……….27
TRIPODI (Lega)……….27
GRIPPO (Pd)……….31
Ordini del giorno PRESIDENTE………....32
DE VITO (M5s)……….32
D06/1 PRESIDENTE………....32
MINNUCCI (Pd)………32
Votazione PRESIDENTE………....32
D06/2 PRESIDENTE………....33
VINCENZI (Pd)………33
Votazione PRESIDENTE………....33
D06/3 PRESIDENTE………....33
ORNELI, Assessore………33
DE VITO (M5s)……….33
D06/4 PRESIDENTE………....33
ORNELI, Assessore………34
DE VITO (M5s)………..34
D06/5 PRESIDENTE………....34
ORNELI, Assessore………..34,35 DE VITO (M5s)……….35
SIMEONE (FI)………..35
MASELLI (FdI)………35
VINCENZI (Pd)………35
Votazione PRESIDENTE………....35
Dichiarazioni di voto PRESIDENTE………....36
MASELLI (FdI)……….36
SIMEONE (FI)………...37
VINCENZI (Pd)……….37
DE VITO (M5s)………..37
Votazione finale PRESIDENTE………...38
Votazione coordinamento formale PRESIDENTE………....38 (La seduta termina alle ore 17,09)
Area Lavori Aula
La seduta riprende alle ore 11,12 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE
BUSCHINI
PRESIDENTE. Riprendiamo i lavori della seduta n. 74.
Appello nominale al fine
dell’identificazione certa dei consiglieri regionali (ai sensi dell’articolo 5, comma 3, del Disciplinare delle sedute in modalità telematica dell’Aula, delle Commissioni consiliari e degli altri organi interno del Consiglio regionale, approvato con deliberazio0ne dell’Ufficio di Presidenza 27 maggio 2020, n. 62)
PRESIDENTE. Procediamo con l’appello nominale.
Prego il consigliere segretario Di Biase di procedere all’appello.
(Segue l’appello dei Consiglieri ed il riconoscimento)
Grazie, consigliere segretario Di Biase.
*****
Comunicazioni del Presidente
PRESIDENTE. Comunico, ai sensi del Regolamento dei lavori del Consiglio regionale, che sono stati presentati i seguenti atti:
- Proposta di legge regionale: dal n. 257 al n.
259;
- Interrogazioni a risposta scritta: dal n. 967 al n. 973;
- Interrogazioni a risposta immediata: dal n.
488 al n. 489;
- Mozioni: dal n. 378 al n. 379.
Il consigliere Gaia Pernarella ha ritirato l’interrogazione a risposta immediata n. 488.
Il consigliere Sergio Pirozzi ha sottoscritto la
mozione n. 363.
È pervenuta risposta scritta alle interrogazioni n. 544, n. 649 e n. 776.
Comunico che sono pervenute due deliberazioni di Giunta regionale concernenti variazioni di bilancio regionale 2020-2022, i cui estremi saranno riportati nel dettaglio inviato per posta elettronica a tutti i Consiglieri regionali, che richiedono ratifica con legge regionale ai sensi dell’articolo 109, comma 2-bis, del decreto-legge n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.
Comunico che il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e l’assessore Leodori saranno assenti nella seduta odierna poiché impegnati in attività istituzionali e, ai sensi dell’articolo 34, comma 5, del Regolamento dei lavori del Consiglio, saranno computati come presenti ai fini della fissazione del numero legale.
*****
Punto 5.
Proposta di legge regionale n. 189 dell’8 ottobre 2019, presentata dal consigliere Ognibene e sottoscritta dal consigliere Corrado, concernente: Modifica della perimetrazione della Riserva naturale regionale “Tor Caldara”
PRESIDENTE. Prima di aprire rispetto all’ordine del giorno, debbo comunicare che la proposta di legge regionale n. 189, concernente “Modifica della perimetrazione della Riserva naturale regionale ‘Tor Caldara’”, richiede, ai sensi dell’articolo 22, comma 1, lettera a), della legge n. 394/1991, la partecipazione delle Province, dell’Area metropolitana, delle Comunità montane e dei Comuni nel relativo procedimento mediante una conferenza finalizzata alla redazione di un documento di indirizzo fondato sull’analisi della perimetrazione dell’area da sottoporre a tutela. Questa partecipazione costituisce uno dei princìpi fondamentali della disciplina delle aree naturali protette, per cui questo punto oggi, visto che ci è
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arrivata comunicazione, non può essere discusso fino alla redazione del documento di indirizzo che è stato citato.
Questo atto, dunque, lo accantoniamo e procediamo con gli altri due punti all’ordine del giorno. Nel momento in cui ci sarà comunicazione dell’avvenuta conferenza, a quel punto la Capigruppo potrà reinserire questo punto all’ordine del giorno.
*****
Ordine dei lavori
PRESIDENTE. Noi abbiamo due proposte di legge, la n. 222 e la n. 203. Per organizzare al meglio i lavori dell’Aula, visto che alla PL n.
222 sono pervenuti alcuni emendamenti che necessitano del passaggio in Commissione Bilancio, io direi di lavorare così nella mattinata, e cioè discussione generale sulla PL n. 222, chiusa la relazione e la discussione generale della PL n. 222 passiamo alla PL n. 203. Conclusa la discussione generale sulla proposta di legge n. 203, che è quella delle fiere e dei centri fieristici, a quel punto interrompiamo l’Aula, con le due discussioni generali concluse, e teniamo la riunione della Commissione Bilancio.
Fissiamo la riunione della Commissione Bilancio per le ore 13.
Se dovesse finire prima la discussione generale sia della proposta di legge n. 222 che della proposta di legge n. 203, convochiamo prima la Commissione Bilancio e quindi riprenderemo prima i lavori dell’Aula.
Credo che possiamo essere tutti d’accordo su questa organizzazione dell’Aula. Se non ci sono obiezioni…
Riepiloghiamo per il consigliere Ghera, se non ci sono altre domande.
Visto che alla proposta di legge n. 222, la proposta di legge sulla Street Art, sono pervenuti alcuni emendamenti che hanno necessità del passaggio nella Commissione Bilancio, facciamo la discussione generale, la relazione e la discussione generale. Chiusa la discussione generale su questa proposta di legge, anche – non so se lo ricorda – su un suo consiglio nell’organizzazione dei lavori
della precedente seduta, passiamo alla proposta di legge n. 203. Facciamo la discussione generale sulla proposta di legge n. 203 e a quel punto interrompiamo i lavori dell’Aula per tenere la Commissione Bilancio.
Tutto questo è presumibile avvenga alle 13.
Se, però, la discussione generale su questi due atti dovesse concludersi prima, convochiamo prima delle 13, saranno le 12,30, le 12,45, le 12,50, convochiamo prima la Commissione Bilancio.
Possiamo procedere.
*****
Punto 4.
Proposta di legge regionale n. 222 del 26 giugno 2020, presentata dai consiglieri Leonori, Forte, Battisti, Califano, Capriccioli, Ciani, Patanè, Panunzi, Bonafoni e Refrigeri e sottoscritta dal consigliere Grippo, concernente:
“Disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione della Street Art”
Relazione
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto 4, reca: Proposta di legge regionale n. 222 del 26 giugno 2020, presentata dai consiglieri Leonori, Forte, Battisti, Califano, Capriccioli, Ciani, Patanè, Panunzi, Bonafoni e Refrigeri e sottoscritta dal consigliere Grippo, concernente: Disposizioni per la valorizzazione, promozione e diffusione della Street Art.
La consigliera Leonori, come prima firmataria, credo voglia intervenire.
Ha chiesto di parlare la consigliera Leonori.
Ne ha facoltà.
È presente l’assessore Orneli.
LEONORI (Pd). Grazie, Presidente.
Buongiorno a tutte e a tutti.
La proposta che oggi abbiamo in discussione ha come obiettivo quello del sostegno alla Street Art, un’arte che nella sua traduzione letterale significa “arte di strada”, ma che ha tra le funzioni e gli obiettivi principali qualcosa di più grande, la trasformazione, riqualificazione e
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valorizzazione di spazi urbani. Questo è anche l’obiettivo della proposta di legge che voteremo oggi e di alcuni provvedimenti che la Regione ha già adottato lo scorso anno. In particolare, nella legge di stabilità avevamo istituito un Fondo per la promozione e il sostegno alla Street Art, intendendolo proprio come strumento di rigenerazione urbana. È stato pubblicato un bando dedicato ai Comuni a cui parteciparono più di cento Comuni in forma singola o associata.
In questo senso l’intento della legge è quello di sostenere in modo più strutturato la riqualificazione di aree spesso marginali, in particolare nelle zone periferiche della nostra regione, e soprattutto sostenere la creatività giovanile, ma non solo.
Le opere di Street Art, realizzate con tecniche miste e con carattere di unicità, intervengono su terreni e spazi di proprietà pubblica e privata e non solo tendono a riqualificare, ma mettono in circolo energie culturali e sociali positive e sono in grado di attirare anche nuovi flussi turistici in zone che prima non erano conosciute da questi.
Nella nostra regione abbiamo già moltissimi esempi.
Cito soltanto esperienze come la realtà romana di MURo. al Quadraro o Big City Life a Tor Marancia, ma anche zone come Tor Pignattara dove l’Ecomuseo Casilino organizza frequenti appuntamenti di promozione del territorio, o l’Ostiense District che si è sviluppato nell’ultimo decennio.
In provincia – cito soltanto alcune piccole esperienze, piccole ma neanche troppo – la frazione di Viterbo di Sant’Angelo di Roccalvecce, che ormai è nota come il paese delle favole, Monterotondo, Valmontone o anche il festival che si svolge a Ventotene. In questa stessa direzione sembra andare anche la recente iniziativa di Gallerie Urbane, che hanno e allestito e illustrato 75 campane per la raccolta del vetro ricreate da 15 diversi artisti.
Ancora, tra i progetti portati avanti dalla nostra Regione, le opere di Street Art su 12 ospedali, fatte in collaborazione con la Regione, le opere dell’ATER, da ultimo il murales dedicato a Proietti, o anche la panchina rossa, inaugurata il 25 novembre
davanti alla sede della Regione, dipinta da una street artist bravissima, che a me piace molto, Alice Pasquini.
Quello di oggi è un modo per sostenere e riaffermare il concetto di arte pubblica, partecipata, collettiva e legata alla comunità.
In questo senso, l’intento della legge è quello di non lasciare la creatività artistica a singoli bandi, a singole iniziative, quando si dice
“illustriamo un muro”, ma di promuovere strutturalmente la forma artistica della Street Art e di farlo coinvolgendo le realtà e i cittadini del territorio.
Grazie a questa legge, i Comuni redigeranno annualmente un elenco di beni e spazi disponibili da dedicare agli interventi di Street Art e potranno anche individuare muri liberi per l’espressione artistica.
La Regione invece diffonderà la conoscenza delle opere attraverso un catalogo su piattaforma digitale e istituendo il premio Lazio Street Art per le migliori opere realizzate nel territorio regionale.
Abbiamo rinnovato, grazie anche all’impegno dell’assessore Sartore, il finanziamento, sono 500.000 euro per il biennio 2021-2022, ma a Street Art è anche citata tra le voci del Lazio creativo e della cultura nella nuova programmazione 2021- 2027, che ci apprestiamo a votare nelle linee guida.
Sono convinta che la riqualificazione delle nostre città passi anche in parte attraverso iniziative non convenzionali come quelle di cui stiamo parlando. È questa la ragione per cui, insieme a tante colleghe e colleghi, ho promosso questa legge, che ben si raccorda con altri progetti di miglioramento della vita dei quartieri e dei Comuni, che abbiamo già messo in campo attraverso i bandi e che stiamo portando avanti.
Tra l’altro, la legge si rivolge ad un settore in grande fermento, nella nostra Regione, nel nostro Paese e a livello internazionale c’è un dibattito aperto su cosa sia opera, su come promuovere e come conservare, se si tratti di proprietà dell’artista, come si interferisca con il pubblico. Questo naturalmente non è oggetto della legge, noi aggiungiamo semplicemente un tassello al dibattito e diamo degli strumenti in più.
Questa non è un unicum in Italia, abbiamo
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preso spunto dall’esperienza pugliese, ma l’abbiamo arricchita ad esempio con l’emendamento che oggi sarà sottoposto sui muri liberi, ma anche rafforzando l’interazione con i cittadini.
PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE PORRELLO
(ore 11,30)
Da ultimo, oltre a ringraziare l’esperienza pugliese, voglio ringraziare chi ha permesso oggi di essere qui, il Capo di Gabinetto Ruberti, la sua struttura, tutto il settore della cultura che sta portando avanti i bandi e che ha permesso di sviluppare maggiormente questa proposta, gli Uffici del Consiglio Regionale e tutte le colleghe e i colleghi che hanno permesso di arricchire il testo, di portarlo oggi.
Da ultimo, anche un ringraziamento a un mio amico, che è venuto qua in Consiglio Regionale lo scorso anno e mi ha detto
“perché non guardi cosa succede in Puglia?”, è Claudio Gnessi dell’Ecomuseo Casilino, mi ha sfidato e io spesso raccolgo le sfide.
Da questo è nata anche l’esperienza di questa legge, che spero che oggi porteremo avanti insieme e che faccia fare un piccolo passo in avanti alla nostra Regione, anche in un periodo così difficile, ma per dare strumenti in più anche alle nostre città.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Leonori.
Discussione generale
PRESIDENTE. A me non risulta nessun iscritto a parlare nella discussione generale di questa proposta di legge, almeno qui dalla chat con tutti i coordinatori. Se qualcuno si vuole iscrivere, prenotandosi anche a voce. Il consigliere Ghera che è qui in Aula.
Ha chiesto di parlare il consigliere Ghera.
Ne ha facoltà.
GHERA (FdI). Grazie, Presidente.
Chiaramente, sull’arte di strada, o comunque su quelli che qualche anno fa venivano definiti “murales” ci sono dissertazioni importanti. Nel corso degli anni
ci sono state, in diverse regioni d’Italia, iniziative importanti, anche in tanti borghi rurali, per cercare di riqualificarli. In alcune regioni, pensiamo alla Sardegna, ci sono tradizioni importanti, che riguardano anche iniziative che vanno molto al di là, che risalgono anche nel passato.
Nel corso degli anni c’è stata una situazione che ha diviso le forme più artistiche, abbiamo visto anche le istituzioni:
negli ultimi anni, con la valorizzazione di alcuni artisti, che hanno addirittura un livello internazionale, come personaggi che realizzano addirittura delle mostre.
Sicuramente questa forma di arte, questa espressione si è evoluta, dapprima una sensazione, un tema che riguardava il ribellismo giovanile, per poi arrivare a delle forme più mature. Abbiamo visto addirittura istituzioni che nel corso degli anni, soprattutto ultimamente, si sono anche premurate di promuovere delle iniziative. Ad esempio, ricordo il maestro Proietti per quanto riguarda la zona del Tufello, o altre iniziative per tentare di dare una riqualificazione ad alcune zone, soprattutto delle periferie, che possano anche creare una situazione di miglioramento culturale, con la volontà, magari, di qualche persona, o turista, quando sarà possibile tornare a parlare di turismo, per valorizzare quei quartieri, Corviale, San Basilio, per quanto riguarda la città di Roma, ma questo vale per tante altre espressioni.
È chiaro che nel corso degli anni la una maturazione ha fatto sì che si arrivasse a questo. D’altro canto, però, il tema è un po’
più generale, addirittura più filosofico:
distinguere forme d’arte da iniziative magari più discutibili e meno ragionevoli, che magari in qualche caso hanno forse peggiorato l’esistente.
Se ci si trova a ragionare su cose che possono dare un valore ai quartieri, soprattutto quelli più problematici, dove è possibile fare questo, perché poi ci sono aree vincolate, o situazioni in cui non si può procedere ad iniziative di tal genere, nel contempo c’è la valorizzazione anche di artisti, di persone che si dedicate a questo.
Altro è ovviamente, va ben specificato, quella che può essere la vandalizzazione del
Area Lavori Aula
bene pubblico. Bisogna ben dividere i due aspetti. Su questo tema c’è una chiara differenza: una cosa è incoraggiare nelle forme da definire e da autorizzare, e anche dare un riassetto generale al tema può essere un fatto positivo; ma bisogna evitare che tutto venga passato come arte e che tutto possa essere qualcosa che viene autorizzato o ben accolto quando ci sono delle regole da rispettare. Sappiamo benissimo che questo mondo è nato affrontando o infrangendo le regole, quindi bisogna ben chiarirsi sugli aspetti che riguardano le forme autorizzate, consentite.
È chiaro che in qualche caso è stata utilizzata anche come forma politica, e questo è un fattore diverso, ma immagino che i proponenti non parlino di questo, che non vogliano ratificare un qualcosa che…
Sicuramente ricordiamo la situazione, in tantissime occasioni, dei vagoni delle metropolitane o del materiale che viene utilizzato dove spesso ci si trova di fronte a danni ingenti. Quindi, è bene ricordare tutto, fatto salvo che è giusto mettere a norma, mettere in regola, per cui valuteremo ovviamente anche gli emendamenti che ci saranno per la votazione finale.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Ghera.
Ha chiesto di parlare la consigliera Pernarella. Ne ha facoltà.
PERNARELLA (M5s). Grazie, Presidente.
Intervengo brevemente per spendere due parole su questa proposta di legge della collega Leonori, che abbiamo accolto con un plauso e riteniamo sia una possibilità di portare la bellezza anche nelle zone più degradate della nostra regione.
La Street Art nasce nelle periferie urbane, nasce come una forma d’arte che affonda le sue radici nella rivendicazione sociale e soprattutto nasce nel contesto della periferia.
Io non voglio ripetermi. Ritengo che la Regione sia intervenuta con una norma laddove già esistevano delle realtà, voglio citare anche la realtà di “Memorie Urbane”
che in tutta la provincia di Latina ha portato avanti dei festival soprattutto in occasione del 25 novembre, con artisti importanti, come la
già citata Alice Pasquini, che si è occupata più volte di raccontare la sua arte anche e soprattutto a sfondo sociale. Questa è, secondo me, l’importanza dell’arte, cioè quello di avere qualcosa da dire, qualcosa da denunciare, e di creare soprattutto intorno a sé una discussione e una riflessione anche su temi importanti.
Noi abbiamo accolto la proposta, abbiamo lavorato sul bando che è già uscito, siamo felici che il prossimo bando, quando uscirà, avrà sicuramente di nuovo un passaggio in Commissione. La cosa che ci piace maggiormente di questa legge su cui vorrei spendere una parola è quella di dare l’opportunità ai Comuni di fare un regolamento già anche all’interno del loro territorio per dire quali sono i muri disponibili, perché molto spesso la difficoltà è proprio quella di reperire un muro che sia disponibile e che sia anche adatto.
Un’ultima nota, perché credo che il Consiglio debba sapere che cosa succede nei territori. In quest’ultimo 25 aprile, nel comune di Terracina si è fatta una bellissima opera su una palazzina ATER, quindi c’è stata anche la partecipazione dell’ATER di Latina, che ha dato a disposizione queste pareti per fare delle opere. Speriamo che sia un’attività che venga presa ad esempio anche nelle altre ATER e negli altri territori.
Posso già dire, pertanto, che accogliamo con favore questa norma, a cui non abbiamo presentato neanche degli emendamenti, sperando di poter intervenire poi nella fase fattiva, che poi riguarderà la Commissione, gli indirizzi ai Comuni e quant’altro. È una legge che sui princìpi ci trova completamente d’accordo e ringrazio la consigliera Leonori per averla presentata.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Pernarella.
Io non ho altri iscritti a parlare in discussione generale della proposta di legge n. 222. Quindi, se non ci sono iscritti, chiudo qui la discussione generale della PL n. 222.
(segue t. 2)
*****
Area Lavori Aula
Punto 6.
Proposta di legge regionale n. 203 del 23 dicembre 2019, presentata dai consiglieri Maselli, Ghera, Colosimo, Righini, Pirozzi e Aurigemma, concernente: “Disciplina del sistema fieristico regionale”
Relazione
PRESIDENTE. L’ordine del giorno, al punto 6, reca: Proposta di legge regionale n. 203 del 23 dicembre 2019, presentata dai consiglieri Maselli, Ghera, Colosimo, Righini, Pirozzi e Aurigemma, concernente: Disciplina del sistema fieristico regionale.
Come annunciato dal presidente Buschini, passiamo ora alla discussione generale sulla proposta di legge n. 203.
Lascerei la parola al primo firmatario del provvedimento, consigliere Maselli, per l’illustrazione della proposta.
Invito intanto tutti i Consiglieri che vogliono intervenire in discussione generale su questa proposta di legge, come già vedo, a prenotarsi attraverso la chat di tutti i coordinatori.
Ha chiesto di parlare il consigliere Maselli.
Ne ha facoltà.
MASELLI (FdI). Grazie, Presidente.
Voglio ringraziare la Commissione Sviluppo Economico, la Commissione XI e tutti i Gruppi politici che hanno ha partecipato a questa proposta di legge, hanno partecipato nel senso che è stata una proposta ampiamente dibattuta in Commissione.
Abbiamo ascoltato tutte le associazioni datoriali. È stata accolta con grande approvazione da parte di tutte le associazioni datoriali. Tutti i Gruppi politici hanno, sin dall’inizio, espresso un parere favorevole a questa proposta di legge.
In corso d’opera è stata migliorata, è stata modificata grazie al contributo dei colleghi in Commissione. È stata approvata all’unanimità. Ringrazio anche, ovviamente, l’Assessore allo sviluppo economico che, per onestà intellettuale, ha subito riconosciuto che c’era l’esigenza di dare alla nostra Regione una nuova legge, perché questa proposta di legge dà vari obiettivi. Tra questi uno dei primi obiettivi è proprio quello di
fare un riordino normativo, perché noi avevamo una legge… Dico “avevamo”
perché adesso approvando questa legge andremo ad abrogare tutta una serie di norme. La legge sul sistema fieristico che era in vigore è una legge addirittura, la legge n.
14, che risale al 1991. Quindi, non solo c’è l’esigenza di dare a questa Regione una legge adeguata al terzo millennio, adeguata ai nostri tempi, quindi c’era una lacuna importante, ma poi è una proposta di legge che si dà anche l’obiettivo di fare un riordino importante dal punto di vista normativo.
Ringrazio l’Assessore che ha subito colto questa tematica importante, di colmare questa lacuna. Anche lui, insieme alla Commissione, ha sostenuto subito questa proposta di legge e ha contribuito, grazie a tutto il suo staff tecnico, all’Ufficio legislativo della Giunta, ha contribuito a migliorarla e ringrazio ovviamente anche l’Ufficio legislativo, principalmente ringrazio l’Ufficio legislativo del Consiglio regionale, perché se oggi siamo qua è sicuramente grazie a tutti, ma ovviamente è grazie anche e soprattutto all’Ufficio legislativo del Consiglio e poi all’Ufficio legislativo della Giunta dove c’è stata una piena sintonia nel darsi l’obiettivo di produrre la migliore legge possibile che possa avere il Lazio. Credo che abbiamo raggiunto questo obiettivo, perché già mi risulta che qualche altra Regione, vedi la Regione Sicilia, vedi la Regione Puglia, stanno – questo, Assessore, le potrebbe essere utile – guardando con interesse la nostra proposta di legge, spero tra qualche minuto legge, perché anche loro stanno pensando di dotarsi di una nuova legge regionale.
Voglio aggiungere che in un momento storico in cui il commercio, grazie allo sviluppo di tecnologie avanzate nei settori dei trasporti, della globalizzazione, delle multinazionali, dell’esternalizzazione, ha travalicato non solo i confini della nostra regione, ma anche quelli nazionali europei. È diventato sempre più importante mettere in campo strumenti di marketing, di ricerca, di innovazione quanto più all’avanguardia possibile, per mantenere competitivi i prodotti e i servizi offerti dal nostro territorio.
Le manifestazioni fieristiche in questo
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contesto diventano non importanti, diventano uno strumento fondamentale della politica regionale di sviluppo delle attività economiche e produttive, della ricerca, dell’innovazione, nonché momento di aggiornamento e di incontro tra imprese ed Enti, quindi un momento di incontro, un momento di confronto.
Dobbiamo pensare non solo alle fiere locali, alle fiere regionali, alle fiere nazionali, ma anche alle fiere internazionali, quindi si parla molto di attrazione di investimenti, tema fondamentale per il nostro Paese, per la nostra Regione (immaginiamo tutti i buyer che, ogni volta che ci sono fiere di levatura e di peso internazionale, si muovono e vengono in Italia ad apprezzare e ad acquistare il nostro made in Italy).
Credo quindi che, specialmente in un frangente così difficile, questa legge arrivi nel momento giusto. Sappiamo che nel Lazio ci sono molte imprese anche medie e piccole che puntano all’export, quindi era fondamentale dare a questa Regione una nuova legge che sostenesse il sistema fieristico, oltre a rappresentare, quando puntano a promuovere produzioni della tradizione locale piuttosto che del made in Italy in generale, un’attrattiva ed un’importante risorsa dal punto di vista culturale e turistico.
Di conseguenza si deve prestare grande
attenzione al processo di
internazionalizzazione dei diversi poli fieristici per ampliarne il bacino di utenza.
Non bisogna poi dimenticare che Roma, in quanto Capitale d’Italia e per la sua posizione strategica che mette in relazione l’Europa con il Bacino del Mediterraneo, è luogo di primaria importanza per quanto riguarda l’economia, gli affari e le relazioni internazionali.
Anche le altre Province del Lazio (i colleghi che sono espressione di altre Province sanno meglio di me quanto è importante per la tradizione storica e vivacità culturale che le caratterizzano) possono diventare luoghi privilegiati di incontro e di affari tra partners locali, italiani ed esteri (sottolineo esteri).
Per questo la Regione, pur non avendo un ruolo di programmazione diretta degli eventi
fieristici, può e deve esercitare un’azione di coordinamento, di razionalizzazione, di controllo e soprattutto di promozione degli eventi fieristici da svolgere sul suo territorio.
Il sistema delle fiere in Italia muove un giro di affari di circa 60 miliardi di euro l’anno e il 50 per cento dell’export è generato da contatti attivati e sviluppati in occasione delle manifestazioni fieristiche (questa è una fonte de Il Sole 24 Ore), quindi ancora di più possiamo comprendere l’importanza del sistema fieristico.
Le manifestazioni fieristiche infatti stanno diventando sempre di più uno strumento imprescindibile per la penetrazione dei mercati sia vicini che lontani, e a più alto potenziale di crescita. Alcune manifestazioni sono diventate veri e propri eventi globali, che attirano espositori e visitatori da ogni parte del mondo, e, se si osserva la serie storica dei dati a consuntivo, ci si rende conto che siamo di fronte ad una crescita di espositori costante nel tempo.
Attraverso la presente proposta di legge, pertanto, oltre a procedere ad un riordino della normativa regionale di settore, come dicevo all’inizio del mio intervento, si disciplina il sistema fieristico laziale quale strumento fondamentale della politica regionale di sviluppo delle attività economiche e produttive, di ricerca e innovazione che promuove la valorizzazione dell’attività fieristica.
La Regione ha quindi la responsabilità e il compito fondamentale di promuovere e valorizzare l’attività fieristica, e questo ovviamente si fa sostenendo tutte le iniziative, tutte le attività fieristiche e i soggetti interessati, gli Enti fieristici. La Regione ha anche una quota importante per quanto riguarda la Fiera di Roma, che è sicuramente l’Ente fieristico più importante che abbiamo nel Lazio, di cui è socia al 20 per cento, quindi ancora di più il Consiglio Regionale sentiva questa responsabilità di darsi una fiera al passo dei nostri tempi.
La Regione e i Comuni, nell’ambito delle rispettive competenze, garantiscono il rispetto dei princìpi di libera concorrenza e di trasparenza e libertà di impresa, in particolare tutelando la parità delle condizioni di accesso alle strutture ove si svolgono le
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manifestazioni fieristiche, assicurando l’adeguatezza e la qualità dei servizi a espositori e visitatori, assicurando il coordinamento delle manifestazioni fieristiche. Anche qui la legge ha lavorato molto per quanto riguarda la concezione, i nuovi modelli che noi dobbiamo immaginare per quanto riguarda le fiere. Questa legge punta anche molto alla digitalizzazione e all’innovazione tecnologica.
L’importanza di questa legge è che punta molto non solo alle manifestazioni di rilevanza internazionale, come ho già detto, ma anche alle fiere nazionali, anche alle fiere regionali e anche alle fiere locali, quindi dove sono i Comuni a quel punto, perché la Regione fa un calendario per quanto riguarda le fiere internazionali, nazionali e regionali, invece poi ci sono questi fiere locali, che comunque hanno una loro valenza, una loro importanza per quanto riguarda il tessuto economico locale, e sono i Comuni che hanno la competenza di redigere un calendario.
Presidente, chiudo perché mi sembra di aver esaurito il tempo a mia disposizione.
Voglio concludere dicendo che sono molto soddisfatto di questo lavoro, sono soddisfatto di questa proposta di legge, sono soddisfatto anche del fatto che questa legge avrà anche delle gambe, quindi ringrazio l’assessore Orneli e l’assessore Sartore. È una proposta di legge che definirei abbastanza smart, nel senso che ha pochi articoli. Anche qui mi ricordo che, quando abbiamo fatto le audizioni in Commissione con tutti i soggetti interessati, tra le varie cose hanno apprezzato anche questo aspetto, di essere abbastanza sintetica, molto chiara e molto semplice.
Però, oltre a tutti gli obiettivi che si vuole dare questa legge, pochi obiettivi ma chiari, era fondamentale anche dare corpo, dare gambe a questa legge, quindi mettere in bilancio risorse sufficienti per poter sostenere il sistema fieristico, per poter sostenere i nostri enti fieristici, affinché possano essere in grado di fare più fiere possibili, chiaramente organizzate bene e mirate, e quindi dare la possibilità anche alle imprese di partecipare a queste fiere, che abbiamo detto sono fondamentali, questi incontri, questi confronti, questi luoghi, anche
contenendo le spese.
Sono stati stanziati 2 milioni di euro, che ritengo sia una cifra abbastanza importante, nel biennio 2021-2022, quindi ogni anno abbiamo 1 milione di euro. Voglio fare anche un piccolo benchmark, un piccolo confronto con la Lombardia, che è sicuramente la Regione modello per quanto riguarda il sistema fieristico: la Regione Lombardia in bilancio ha 2 milioni di euro. Quindi, non ci siamo allontanati di molto come stanziamento iniziale. Dico iniziale perché sicuramente nei prossimi appuntamenti, nei prossimi bilanci questa cifra si potrebbe aumentare, si potrebbe incrementare.
Mi fermo qua, Presidente, e la ringrazio.
Credo di aver illustrato le cose più importanti di questa proposta. Mi fermo alla relazione introduttiva, poi ci sarà motivo di ulteriore confronto, visto che sono stati presentati altri emendamenti, pochi per fortuna, per cui poi ci sarà la possibilità di intervenire e di allargare il confronto.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliere Maselli.
Adesso lasceremo la parola alla consigliera Tidei, Presidente della Commissione che ha analizzato il provvedimento. Dopodiché, abbiamo iscritta a parlare la consigliera Lombardi e la consigliera Leonori.
(Interruzione della consigliera De Vito:
Presidente, avevo chiesto la parola sull’ordine dei lavori.”)
Ordine dei lavori
PRESIDENTE. Prego, consigliera De Vito.
Sull’ordine dei lavori., ne ha facoltà.
DE VITO (M5s). Grazie, Presidente.
Volevo soltanto un’informazione tecnica.
Ai fini della presentazione degli ordini del giorno relativi alla legge sulle fiere, le tempistiche le possiamo considerare già aperte vista questa modalità mista in presenza e da remoto per inviare la PEC o dobbiamo attendere la discussione degli emendamenti?
PRESIDENTE. Il Regolamento ci dice che è possibile presentare ordini del giorno alle
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proposte di legge all’inizio dell’analisi degli emendamenti, quindi degli articoli. Al momento siamo in discussione generale.
Quindi, al termine della discussione generale e all’apertura dell’analisi dell’articolo numero 1 immagino, è possibile presentare, a mezzo PEC, ordini del giorno.
DE VITO (M5s). Okay, aspettiamo anche per l’invio della PEC. D’accordo. Grazie.
Relazione
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Tidei. Ne ha facoltà.
TIDEI (Misto). Grazie, Presidente. Anch’io intervengo per esprimere soddisfazione per l’approdo in Aula di questa importante proposta di legge; una proposta alla quale hanno lavorato in tanti all’interno della Commissione che si è avvalsa chiaramente di contributi che sono arrivati da diversi Consiglieri e da spunti che lo stesso sistema produttivo, le associazioni di categoria comunque ci hanno fornito. Ci tengo particolarmente […]tutti siamo stati impegnati in una sorta di attività di ristoro, di interventi di ristoro per le attività produttive che in questo momento hanno subito delle perdite enormi. Credo che però sia altrettanto e sia stato altrettanto importante aver lavorato comunque, invece, a una proposta di legge di programmazione che in qualche modo si ponesse l’obiettivo di programmare il dopo l’uscita dall’emergenza e quindi quello che sarà il nostro sistema economico dopo la pandemia. Ci auguriamo chiaramente che questo “dopo” arrivi il prima possibile, però credo che sia stato assolutamente giusto.
D’altra parte i dati li ricordava il consigliere Maselli, il proponente della proposta, 60 miliardi di euro. A nessuno di noi sfugge che tipo di volano di crescita possa essere poi il sistema fieristico, non solo di grande supporto per le nostre attività produttive, che in questo momento, come dicevo prima, probabilmente ne avranno anche più bisogno, ma è uno strumento fondamentale della politica regionale di sviluppo economico, di internazionalizzazione delle attività produttive e di ricerca di innovazione, come
lo stesso presidente Maselli ricordava.
Vogliamo promuovere la valorizzazione dell’attività fieristica, di quelle ad essa strumentali, ma anche la costruzione, la manutenzione e il miglioramento delle strutture espositive delle infrastrutture a ciò destinate, con particolare riferimento al potenziamento, voglio ricordarlo, anche della mobilità verso le strutture ove si svolgono manifestazioni fieristiche. Le abbiamo divise, chiaramente, in fiere generali, fiere specializzate, mostre-convegno, mostre- mercato, mostre-eventi. Ci sarà chiaramente un Regolamento, anche per definire quelle di diversa rilevanza. Il calendario l’ha già ricordato comunque il presidente Maselli. A mio avviso serve anche per assicurare in qualche modo la trasparenza al nostro sistema fieristico. Inoltre, mi piace ricordare il fatto che comunque il turismo d’affari, a mio avviso, dopo, dall’uscita dalla pandemia, potrà rappresentare anche un volano più generale di rilancio turistico. Sappiamo che comunque ha un certo peso più in generale sul turismo in generale. Questo potrà, come dicevo prima, servire da supporto al nostro sistema di imprese laziali, alla loro internazionalizzazione, ma io credo che possa diventare anche un volano importante per quello che riguarda comunque il turismo, perché tutti noi sappiamo quanto il turismo d’affari si stava sviluppando prima della pandemia.
Ci sarà sicuramente un indotto turistico che sarà generato dalla partecipazione alle fiere e io credo che nel periodo post emergenziale noi dobbiamo far sì che questo sia il più ampio possibile. Il fatto che comunque ci sia una previsione finanziaria adeguata… Poi, vedete, le risorse sembra che comunque non bastino mai. Però, di certo, sicuramente non siamo più indietro rispetto ad altre Regioni e, come ricordava, il consigliere Maselli sicuramente non faremo brutta figura rispetto anche a Regioni che hanno fatto del settore fieristico un volano più importante di noi rispetto allo sviluppo economico (giustamente citava la Lombardia). Il fatto di poter spendere queste risorse che comunque aumentano, 1 milione e 1 milione se divise in parte corrente e in parte capitale, ci dice che comunque qualcosa sicuramente potremo
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farlo e realizzarlo.
Ci tengo a ringraziare tutti, come detto abbiamo tutti presentato diversi emendamenti che andavano nel senso migliorativo della legge, è stato fatto un grande lavoro di ascolto delle associazioni di categoria e mi permetto di dire anche un grande lavoro di condivisione, come è giusto che sia quando si parla di sviluppo economico e quando si parla di risposte da poter dare a tanti settori della nostra economia che sono particolarmente colpiti e che avranno bisogno di tutto il sostegno possibile immaginabile a fine emergenza. C’è stato quindi a mio avviso anche un grande lavoro d di confronto costruttivo all’interno della Commissione, per cui esprimo di nuovo soddisfazione per essere arrivati a questo punto.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Tidei.
Discussione generale
PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la consigliera Lombardi. Ne ha facoltà.
LOMBARDI (M5s). Grazie, Presidente.
Innanzitutto mi preme ringraziare il proponente della proposta di legge, il consigliere Massimiliano Maselli, per aver portato questa importante iniziativa legislativa, e poi ringrazio anche la Capigruppo, perché abbiamo approfittato di questi ultimi scampoli prima di entrare in sessione di bilancio per calendarizzare questa proposta di legge, finalizzarne l’approvazione, proprio perché siamo tutti in preparazione di quello che sarà l’uscita dalla fase dell’emergenza e quindi la ripresa di una vita di tipo economico normale anche se nuova.
I dati relativi al settore del sistema fieristico sono stati in parte ricordati dai colleghi che mi hanno preceduto, prima dell’arrivo della pandemia nel 2020 erano programmate 947 manifestazioni fieristiche, di cui 224 internazionali, 234 nazionali, 400 tra regionali e locali, 89 organizzate all’estero. Il 15 per cento di questi eventi interessava il comparto del tessile e della moda, che è il core business della nostra esportazione, l’11
per cento i comparti del food, bevande e ospitalità, altre nostre indiscutibili eccellenze, con pari percentuale erano previsti eventi relativi al comparto dello sport, dell’intrattenimento e dell’arte, 7 per cento gioielli, orologi e accessori, per il settore della meccanica il 6 per cento, l’agricoltura, la silvicoltura e la zootecnia per un altro 6 per cento.
Nel 2020 erano previsti 200.000 espositori totali, il 28 per cento proveniente dall’estero, erano previsti 20 milioni di visitatori, di cui 13 milioni per le manifestazioni internazionali, il 10 per cento proveniente dall’estero, ovvero 2 milioni di visitatori solo per il comparto fieristico, che si erano prenotati esclusivamente per visitare in Italia la fiera di loro interesse, quindi parliamo di soldi. Si è stimato per il 2020 un fatturato generato dalle fiere di 2 miliardi di euro, con oltre 10 miliardi di indotto reale sul territorio, e, come ricordavano i colleghi che hanno parlato prima di me, si tratta di un settore che comunque ogni anno muove direttamente o indirettamente 60 miliardi di euro, funzionando da volano per decine di migliaia di attività commerciali e di imprese.
Per concludere, i dati del 2020, avremmo avuto una superficie espositiva di 4.200.000 metri quadri, di cui più della metà in attività indoor, coperti.
Questo era ciò che gli Enti organizzatori prevedevano per il 2020, e sapete che gli eventi fieristici, essendo programmati con largo anticipo, si fondano su dati molto precisi. Poi è scoppiata la guerra del Covid, il settore fieristico è stato uno dei primi ad essere colpito dell’emergenza sanitaria, il blocco ha causato lo spostamento o l’annullamento di 181 manifestazioni italiane, tra internazionali e nazionali, e a queste si devono aggiungere le numerose fiere a carattere regionale e locale.
Dopo la prima ondata pensavamo di essere usciti dall’incubo peggiore e nella breve riapertura, nel periodo dal 1 settembre al 24 ottobre, si sono svolte in totale sicurezza, a dimostrazione della tenacia del settore, 112 manifestazioni tra internazionali (43) e nazionali (69). Considerata la situazione, l’affluenza è stata buona sia per quanto riguarda gli espositori sia per quanto riguarda
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la presenza di operatori e visitatori.
Purtroppo – lo sappiamo bene – la seconda ondata ha spezzato questa flebile ripresa, che stava facendo respirare nuovamente gli addetti ai lavori, e a seguito del DPCM del 24 ottobre sono state annullate o trasferite on- line 13 manifestazioni internazionali e 46 nazionali che avrebbero dovuto svolgersi nel periodo tra il 26 ottobre e il 24 novembre 2020.
Il Governo nazionale, chiaramente, non è stato con le mani in mano, e questo è stato riconosciuto dalle stesse associazioni del comparto fieristico. Proprio l’altro ieri, il 7 dicembre, il Governo ha emanato il decreto che incrementa di ulteriori 350 milioni di euro le risorse per il sistema fieristico e congressuale a copertura dei mancati fatturati per lo stop delle iniziative programmate, 130 milioni di euro agli enti fiera e agli organizzatori di fiere, 130 milioni di euro agli organizzatori di congressi, 90 milioni di euro agli erogatori di servizi di logistica, trasporto e allestimento. Parliamo di risorse che si vanno ad aggiungere a quelle già previste dal primo lockdown e a quelle in dotazione al fondo SIMEST, pari a 150 milioni di euro per il sostegno alla partecipazione a fiere e mostre nei Paesi esteri.
Insomma, è un mix articolato di misure che vanno dalle garanzie per l’accesso al credito ai contributi a fondo perduto per il recupero della perdita di fatturato, ai sostegni finanziari alle imprese per l’internazionalizzazione e la digitalizzazione.
Tutte misure che non sto qui a ricordarvi, anche perché sono molto numerose.
A livello regionale, tornando quindi a noi, non potevamo far trascorrere questo 2020 senza una riforma di sistema del settore fieristico laziale approvando una legge quadro che non solo adeguasse la normativa regionale alle innovazioni intervenute nel settore in questi anni, ma che semplificasse, sostenesse e valorizzasse effettivamente gli eventi fieristici e congressuali organizzati nella nostra regione.
Il testo, come hanno ricordato anche i colleghi, è molto migliorato durante i lavori di Commissione, molti emendamenti del mio Gruppo sono andati proprio in questa direzione e le nostre proposte che sono state
accolte riguardavano la maggiore centralità all’internazionalizzazione delle nostre attività produttive, la riserva a Regione ed Enti locali delle competenze per la calendarizzazione e l’attribuzione della qualifica di manifestazione fieristica, pur nel rispetto dell’autonomia gestionale dell’ente fieristico, l’esclusione dall’applicazione da tale normativa per evitare sovrapposizioni e confusione con altre leggi regionali di quelle esposizioni di carattere non commerciale, di opere d’arte o di beni culturali, le mostre collegate al collezionismo qualora organizzate senza finalità di vendita, le manifestazioni legate alle tradizioni culturali, le attività di vendita già disciplinate dal Testo unico del Commercio eccetera, eccetera.
Poi ci siamo preoccupati di far riconoscere agli eventi fieristici anche un carattere sociale, oltre che una fondamentale funzione economica, penso per la Fiera di Roma alla manifestazione sulla cooperazione internazionale, ad esempio, e di assicurare la stabilità e la trasparenza del mercato fieristico regionale attraverso una chiara e dettagliata programmazione e pubblicizzazione degli eventi fieristici, altro emendamento del Movimento 5 Stelle che è stato approvato nei lavori di Commissione.
Abbiamo cercato, sempre con gli emendamenti, di evitare la concomitanza di eventi simili tramite un’interlocuzione con gli operatori, con le altre Regioni, con lo Stato e con l’Europa, e abbiamo voluto sottolineare l’importanza di un calendario regionale fieristico che abbia anche una proiezione pluriennale.
In più, abbiamo previsto un capo specifico dedicato alla promozione del sistema fieristico regionale dove raccogliere tutte le iniziative di sostegno e valorizzazione del comparto fieristico, in modo da consentire anche una lettura chiara e agevole del testo di legge.
Infine, tra le misure di sostegno, abbiamo proposto di favorire non solo l’esposizione delle nostre eccellenze nei mercati fieristici internazionali, ma anche favorire il contrario, ovvero l’arrivo di delegazioni e operatori economici stranieri alle nostre fiere regionali.
Questi, in estrema sintesi, sono i contributi che come Gruppo regionale Movimento 5
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Stelle abbiamo dato al testo in esame, che abbiamo sostenuto convintamente. Per quale motivo? Perché il sistema fieristico rappresenta per l’economia nazionale e regionale un momento insostituibile di promozione del Made in Italy e del Made in Lazio in questo caso, di incontro tra domanda e offerta di beni di servizi, quindi tra imprese e operatori del settore, buyers, strutture commerciali, forza vendita, clienti e anche i giornalisti, che portano al grande pubblico l’attenzione su questa attività. Per moltissime delle nostre aziende tale momento di incontro rappresenta un’importantissima fonte di reddito, in alcuni casi anche il 180 per cento delle vendite annuali, l’80 per cento delle vendite annuali. È, infatti, tramite le fiere che molte nostre aziende raccolgono ordini, stipulano contratti, commercializzano i loro beni e servizi, penetrano in nuovi mercati, in particolare esteri.
Per tutto questo le manifestazioni fieristiche rappresentano un formidabile strumento di marketing territoriale e di promozione del made in Italy e del made in Lazio. È uno strumento che consente di dare visibilità e di comunicare non solo l’immagine dell’azienda che va in fiera, ma anche del nostro Paese e della nostra Regione.
Sosteniamo i nostri imprenditori, le nostre aziende, che sono i nostri ambasciatori nel mondo. Noi come Regione Lazio dobbiamo essere oggi orgogliosi di essere riuniti qui per dare loro un sostegno istituzionale migliore per continuare in questa loro attività.
Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Lombardi.
Ha chiesto di parlare la consigliera Leonori.
Ne ha facoltà.
LEONORI (Pd). Grazie, Presidente.
Rivolgo un ringraziamento al consigliere Maselli per aver presentato questa proposta, che aggiorna la disciplina delle fiere e la integra anche con altre leggi, penso solo a quella sull’internazionalizzazione, dando maggior forza all’intero sistema. La legge interviene in un momento difficile, l’hanno ricordato le colleghe e i colleghi che sono
intervenuti prima di me. Di questo momento difficile abbiamo fatto tesoro per il lavoro che poi abbiamo svolto in Commissione; un lavoro rapido nei tempi, ma complesso nei contenuti, che è stato di ascolto di tutte le realtà datoriali e produttive del nostro territorio, ma che ci ha permesso anche di arricchire il testo, integrarlo, di fare tesoro anche di altre leggi regionali che sono citate:
Lombardia, Emilia, Puglia e Toscana.
Con le colleghe e i colleghi di maggioranza abbiamo, nel corso dell’esame, presentato diversi emendamenti che ritengo anche molto importanti per l’aggiornamento sia alla situazione attuale e anche con una capacità di prospettiva al futuro che ci hanno permesso di rafforzare il coordinamento con gli eventi internazionali, quindi evitando sovrapposizione con eventi simili che si potevano organizzare in altri Paesi, in particolare in quelli europei, quindi evitando concorrenza tra manifestazioni con un calendario che fosse anche coordinato a livello regionale. Abbiamo rafforzato anche la possibilità per il Lazio di rafforzarsi all’interno del sistema Paese, perché noi sappiamo che le manifestazioni che si svolgono nella nostra regione hanno una marcia in più, possono avere una marcia in più soprattutto se inserite nelle strategie nazionali.
Abbiamo inserito in un emendamento, in realtà in diversi emendamenti, l’attenzione alle nuove esigenze di tecnologie e digitalizzazioni con strumenti aggiuntivi a supporto delle manifestazioni, nuove modalità di svolgimento di cui dovremmo tener conto per le fiere e anche a supporto delle imprese.
Abbiamo anche voluto dare una attenzione, come avveniva in altre leggi, alla tutela dei consumatori. In questo settore la Regione Lazio può svolgere un ruolo indiretto, e lo fa attraverso alcune partecipazioni in alcune società, ma con alcuni emendamenti abbiamo anche voluto che potesse avere un ruolo diretto nell’organizzazione di fiere, anche attraverso le proprie controllate e collegate, perché siamo convinti che in alcuni casi anche l’organizzazione pubblica di sistema possa essere importante.
Parliamo di un settore che è un volano
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economico importante per le attività produttive, per l’internazionalizzazione, per il turismo e per l’indotto che questo ha.
Con l’uscita dall’emergenza (lo ricordava la collega Lombardi) si dovranno ripensare molte cose, dovremo far tesoro di ciò che abbiamo passato e dovremo sempre più lavorare sulla qualità sia delle fiere che dei servizi.
Dovremo lavorare molto anche sulla capacità di fare sistema, rafforzando proprio il nostro sistema regionale per fare in modo che l’indotto di queste manifestazioni arrivi sui territori. Abbiamo degli strumenti normativi (l’aggiornamento della legge), abbiamo dei nuovi strumenti organizzativi (il Convention Bureau), abbiamo deciso di dedicare dei fondi non solo agli spazi fisici, ai centri fieristici, ma anche al miglioramento delle infrastrutture e dei servizi.
Oggi dobbiamo lavorare su questo, dobbiamo lavorare sulla qualità, perché gli effetti positivi di tutto l’indotto arrivino su tutto il nostro territorio regionale, per generare sviluppo. Se gli spazi su cui abbiamo deciso di investire con questa legge lavoreranno sulla qualità, potranno portare beneficio a tutti i territori e anche l’organizzazione di eventi, di congressi, di concorsi.
L’aggiornamento era necessario e abbiamo lavorato bene per arricchirlo maggiormente, come su tutto la sfida è nell’attuazione, ma anche nel lavorare a sistema, per far sì che l’aggiornamento di questa legge e le opportunità che si aprono nei prossimi anni abbiano effetto diretto sui nostri territori.
Grazie, Presidente.
PRESIDENTE. Grazie, consigliera Leonori.
Non ho altri iscritti a parlare, quindi chiudiamo qui la discussione generale e lascio la parola all’assessore Orneli per il suo intervento.
Ha chiesto di parlare l’assessore Orneli. Ne ha facoltà.
ORNELI, Assessore. Grazie, Presidente.
Io sono molto contento di questa legge, sono molto contento del clima di assoluta collaborazione che c’è stato tra le forze politiche, ringrazio il consigliere Maselli e gli
altri firmatari della proposta di legge, ringrazio la Commissione che ha lavorato bene, la Commissione presieduta da Marietta Tidei, ringrazio le Consigliere e i Consiglieri di tutti i Gruppi politici che hanno fatto sia in Commissione, sia oggi in Aula emendamenti migliorativi al testo.
Considero questa legge un ulteriore tassello nella strategia regionale di ripartenza dell’economia dopo il Covid. Tra le diverse cose, puntiamo con forza ad una ripresa del turismo di alta gamma, dei congressi e delle fiere come momento qualificante per promuovere e rafforzare l’ecosistema e offrire nuove opportunità alle imprese.
In questi anni abbiamo già investito moltissimo, utilizzando le risorse europee soprattutto, per internazionalizzare il nostro tessuto produttivo, che significa offrire strumenti alle imprese per andare nelle fiere, soprattutto le fiere internazionali, e fare attrazione di investimenti e portare qui operatori da altre parti del mondo, per favorire l’incontro con i nostri settori produttivi, soprattutto quelli più avanzati, legati alla nostra Smart Specialization Strategy.
Lo abbiamo fatto anche durante la pandemia, io sono molto orgoglioso del fatto che nei mesi più drammatici del lockdown sono state centinaia le imprese della nostra Regione che hanno comunque partecipato ai nostri bandi sui voucher per andare nelle fiere, e ai bandi più strutturati sull’internazionalizzazione, segno che c’è una consapevolezza del tessuto produttivo anche nel momento più difficile.
Nella ripartenza dovremo rafforzare tutto ciò che permette al Lazio di essere una grande Regione europea, quindi lavorare
sull’innovazione e
sull’internazionalizzazione.
Questa legge aggiorna la precedente, che era effettivamente molto datata, uniforma la nostra legislazione sulle fiere alle leggi nazionali che, nel frattempo, sono state approvate ci porta in linea con le legislazioni recenti di altre Regioni italiane, come è stato detto, e offre ulteriori strumenti. Grazie anche al lavoro fatto con l’assessore Sartore, mettiamo 2 milioni di euro nel prossimo triennio. Io voglio chiarire che queste risorse