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Monitor Energia INFOAFRICA. Marzo 2016

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Monitor Energia

Marzo 2016

Periodo di copertura 23 Febbraio -31 Marzo 2016

INFOAFRICA

InfoAfrica è uno strumento informativo pensato per Aziende, Enti, Istituzioni e Organizzazioni non governative (Ong) che guardano all’Africa per il loro futuro.

InfoAfrica fornisce ai propri utenti un quadro informativo completo per aiutare chi ha investito o intende investire in Africa ad avere un flusso informativo costante, aggiornato e preciso, attraverso il quale conoscere l’Africa, comprendere cosa accade, cogliere opportunità e valutare azioni. Sia che si tratti di investimenti industriali, commerciali o di programmi di cooperazione e aiuto allo sviluppo, i prodotti di InfoAfrica offrono ai propri abbonati uno strumento informativo unico. L’assenza del continente africano dal normale flusso informativo italiano e la scarsa conoscenza delle dinamiche politiche, sociali ed economiche del continente tra gli operatori dell’informazione, rafforzano ancor di più il peso di InfoAfrica.

Tutti i prodotti di InfoAfrica prevedono diversi livelli di personalizzazione e diverse fasce di costo, rendendo disponibile anche per piccole e medie imprese un servizio di qualità internazionale.

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Table Of Contents

Contratto a società indiana per sottostazioni elettriche ... 5

Energia, obiettivo autosufficienza nel 2019 ... 6

ENI sigla accordo per entrare in licenza offshore ... 7

Kigali scelta per ospitare l’Africa Carbon Forum ... 8

Idrocarburi, nuova licenza per Eni nell’offshore del Ghana ... 9

Ristrutturazione raffinerie, Abuja a colloquio con multinazionali petrolifere ... 10

Sospesi aiuti statunitensi dopo elezioni a Zanzibar ... 11

Tre morti in esplosione oleodotto Agip nel sud-est ... 12

Fondi dalla Svezia per riabilitazione diga di Kariba ... 13

Gas, Exxon Mobil avvia trattative con ENI ... 14

Oleodotto dall'Uganda, anche Tanzania a colloquio con Kenya ... 15

Scoperto giacimento di Gas a pochi chilometri da Dar es Salaam ... 16

Idrocarburi, sette nuovi blocchi all’asta ... 17

Partenariato con Algeri "strategico", dice sottosegretario Amendola ... 18

Petrolio, esteso periodo per presentare offerte ... 19

Gas, compagnia statunitense cerca fondi per progetto da 1200 MW ... 20

Kigali sollecita investimenti per l’acqua ... 21

Sadc: in Namibia il nuovo Centro per l'Energia e le rinnovabili ... 22

Uranio, nel 2017 si punta a triplicare produzione ... 23

Adesione all’iniziativa Scaling Solar, in programma una centrale fotovoltaica ... 24

Corridoio Nord: Museveni congela decisione su oleodotto verso Lamu ... 25

Investimenti per centrale a ciclo combinato e rete di distribuzione elettrica ... 26

Tribunale ordina liquidazione giudiziale principale raffineria ... 27

Al via lavori per nuovo impianto solare ... 28

Allo studio quadro normativo per partenariati pubblico-privati ... 29

Iniziative per l’elettrificazione ... 30

Legge su industria petrolifera presto in Parlamento ... 31

Ratificato accordo di cooperazione con Stati Uniti ... 32

Rinnovabili, previsto complesso solare da 1,5 GW ... 33

Siglato accordo petrolifero con l'Arabia Saudita ... 34

Ad azienda cinese l'incarico per due centrali a carbone ... 35

Corridoio Nord: presidenti si incontrano per discutere di oleodotto verso Lamu ... 36

Inaugurata centrale elettrica galleggiante al porto di Nacala ... 37

Avviso per fornitura dispositivi solari fotovoltaici ... 38

Internazionalizzazione delle imprese: MPS presenta le sue attività ... 39

Presentata nuova Associazione imprenditoriale Italia-Ghana ... 40

Banca polacca investe nel settore delle rinnovabili ... 41

Inaugurata la prima centrale solare termodinamica a concentrazione ... 42

Mattarella in Camerun: ecco il Paese che troverà il presidente ... 43

Nuovi fondi dall'AfDB per la centrale idroelettrica Ruzizi III ... 45

Petrolio, Tullow annuncia scoperta nella valle del Kerio ... 46

Total pronta a investire in oleodotto verso la Tanzania ... 47

Centrale idroelettrica Dimoli, cercasi consulente per studio di fattibilità ... 48

Presentate due richieste per costruire centrali nucleari ... 49

Ripartirà a luglio la produzione gas naturale liquefatto ... 50

Azienda saudita annuncia investimenti nell'energia ... 51

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Energia, previsti investimenti miliardari per i prossimi 15 anni ... 52

Governo cerca fondi per costruire diga di Mapai ... 53

Presidente in Etiopia (2): Addis invita le imprese italiane ad aprire un Parco Industriale in Etiopia ... 54

Enertronica acquisisce campo fotovoltaico da 6 MW ... 55

Esplosione nel sito petrolifero di Obangue-Est ... 56

La Cina vuole aumentare le importazioni di petrolio nigeriano ... 57

Mattarella ad Addis Abeba, sigillo di un salto di qualità nelle relazioni bilaterali ... 58

Verso accordo su costruzione nuova diga idroelettrica ... 60

Gas, ENI esegue con successo prima prova di produzione a Zohr ... 61

Unione Europea lancia fondo per le infrastrutture dell'energia ... 62

Cooperazione svedese finanzia le energie rinnovabili ... 63

Energia: Eskom, “abbiamo liquidità”, miliardi di investimenti per nuove centrali ... 64

Oleodotto dall'Uganda: annunciato incontro con Kenya ... 65

Petrolio, al via trivellazione in blocco offshore ... 66

Annunciati investimenti miliardari per oleodotti e gasdotti ... 67

Approvato scorporo compagnia petrolifera nazionale ... 68

Fondi giapponesi per migliorare rete distribuzione elettrica ... 69

Oil&Gas, in corso il VI salone NAPEC ... 70

Petrolio: aperte offerte per esplorare bacino Albertine, nessuna per blocco Ngaji ... 71

Al via ad agosto i lavori per oleodotto petrolifero ... 72

Country Presentation alla Farnesina, mercoledì 16 marzo ... 73

Selezionate aziende indiane per progetto idroelettrico ... 74

Solare e rinnovabili off-grid, conferenza ad Accra ad aprile ... 75

Elettricità per l’industria mineraria, prestito saudita ... 76

Gas, posata prima pietra di un progetto da 4 miliardi ... 77

Inhassoro, SASOL annuncia investimento di 1 miliardo per nuovo impianto ... 78

Micoperi selezionata per impianti gas di Tema ... 79

Presidente annuncia costruzione nuova diga se rieletto ... 80

Solare, richiesta manifestazione d'interesse settore privato ... 81

Ad Amburgo, ad aprile, il 10° Forum sull'energia Germania-Africa ... 82

Azienda locale costruisce dighe idroelettriche ... 83

Entro prossima settimana, piano per ristrutturazione compagnia petrolifera ... 84

General Electric apre nuova sede regionale, AD in visita ad Abidjan ... 85

Oryx Energies inaugura primo stabilimento trattamento bombole Gpl ... 86

Prestito tedesco per la centrale solare di Noor Midelt ... 87

Azienda reggiana consegna gru marina per lavori nel Golfo Persico ... 88

Petrolio, sette compagnie in gara per le prossime licenze ... 89

Un futuro da ‘hub regionale’ per distribuzione gas e petrolio ... 90

Accordo per costruire gasdotto lungo 2600 chilometri ... 91

Dopo il passo falso di Kinangop, altro progetto eolico per KenGen ... 92

Energia nucleare, produzione al via entro il 2030 ... 93

Erdogan in visita, obiettivo raddoppiare legami commerciali ... 94

Oleodotto dall'Uganda verso la costa della Tanzania ... 95

Petrolio, Maersk Oil acquisisce quote in cinque blocchi ... 96

Approvata creazione Zone speciali per sviluppo energie rinnovabili ... 97

Investimenti dal Giappone per energia e infrastrutture ... 98

Idrocarburi, nuovi successi esplorativi per Eni ... 99

Colloqui in Cina per costruire gasdotto ... 101

Gara per migliorare rete distribuzione elettrica di Kigali ... 102

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Gas naturale, scoperte ingenti riserve onshore ... 103

General Electric pensa a espandersi in Etiopia e Mozambico ... 104

USA aprono Agenzia per le rinnovabili e puntano al settore minerario ... 105

Annullato progetto parco eolico di Kinangop ... 106

Inaugurato a Garowe primo impianto solare del Puntland ... 107

Via libera a ENI per piano di sfruttamento gas naturale ... 108

Ad azienda cinese l'incarico di costruire nuova centrale solare ... 109

Energia, studi per una centrale geotermoelettrica ... 110

Firmato prestito per ammodernamento raffineria di Alessandria ... 111

Fondi europei per interconnessione elettrica con Kenya e Tanzania ... 112

Gara per incrementare accesso alla rete elettrica nazionale ... 113

Nuova diga di Thwake, nel 2016 il progetto entrerà nel vivo ... 114

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Contratto a società indiana per sottostazioni elettriche

31 marzo 2016

ETIOPIA - La compagnia elettrica Ethiopian Electric Power (EEP) ha siglato un contratto con l'indiana Larsen and Toubro Limited (L&T) per lo sviluppo, la fornitura e la costruzione di cinque sottostazioni elettriche sulla base di un accordo chiavi in mano.

A darne notizia sono i media locali, specificando che il contratto ha un valore economico pari a poco più di 50 milioni di euro, l'85% dei quali assicurati da fondi concessi dall'Agenzia per la cooperazione francese (ADF) e la parte restante dal governo di Addis Abeba.

Il contratto riguarda la costruzione di sottostazioni elettriche ad Akaki e Debrezeit, il miglioramento della capacità della sottostazione di Bishoftu a 400 KV e di quelle di Ginchi e Dukem a 230 KV.

Il progetto garantirà il miglioramento delle forniture elettriche ad Addis Abeba e nelle aree circostanti alla capitale.

In base a quel che viene reso noto, i lavori cominceranno ad aprile e termineranno nel 2018, dopo 24 mesi. [MV]

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Energia, obiettivo autosufficienza nel 2019

31 marzo 2016

BOTSWANA - Il Botswana dovrebbe riuscire a raggiungere l'autosufficienza nella produzione di energia nel 2019 e porre così fine alla dipendenza dall'importazione di elettricità dal vicino Sudafrica per il proprio fabbisogno.

A sostenerlo sono i dati contenuti in uno studio della società statunitense International Business Monitor (IBM) riportato dai media locali, secondo il quale l'autosufficienza energetica sarà raggiunta grazie ai lavori in corso nel Paese per riabilitare le centrali elettriche a carbone.

In particolare, sono tre i progetti in corso che garantiranno di incrementare la capacità di generazione di elettricità in Botswana: l'espansione di ulteriori 300 megawatt della centrale di Morupule B da parte del consorzio nippo- coreano tra la Marubeni e la Posco Energy, la fine dei lavori presso la centrale di Sechaba e l'espansione per altri 100 MW del parco solare di Jwaneng.

Tutti questi progetti garantiranno che la capacità totale di generazione elettrica aumenterà dagli attuali 0,42 terawatt/ora (TWh) a 3,2 TWh nel 2025, consentendo al Botswana di cominciare a esportare energia verso i Paesi vicini già nel corso del 2019. [MV]

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ENI sigla accordo per entrare in licenza offshore

31 marzo 2016

MAROCCO - Il gruppo energetico italiano ENI ha siglato un accordo con la britannica Chariot Oil&Gas per acquisire una quota nei permessi esplorativi I-VI nella licenza "Rabat Deep Offshore", al largo delle coste settentrionali marocchine sull'oceano Atlantico.

A darne notizia è lo stesso gruppo italiano, specificando che il completamento dell'accordo è subordinato all’autorizzazione da parte delle autorità marocchine, dei partner attuali e di altre condizioni sospensive.

L’accordo prevede l’assegnazione a Eni del ruolo di operatore e una quota di partecipazione del 40% nella licenza nonché dei diritti di esplorazione su di un’area di 10.780 kmq e con una profondità d’acqua che va da 150 a 3500 metri.

ENI sottolinea come l’area sia ancora inesplorata e viene perciò considerata molto promettente per il rinvenimento di idrocarburi liquidi.

Al completamento dell’accordo la composizione della licenza sarà la seguente: ENI (operatore, 40%), Woodside (25%), Chariot (10%) e la marocchina Office National des Hydrocarbures et des Mines (ONHYM 25%).[MV]

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Kigali scelta per ospitare l’Africa Carbon Forum

31 marzo 2016

RWANDA - Il Rwanda è stato selezionato per ospitare l’VIII edizione dell’Africa Carbon Forum, un evento dedicato ai cambiamenti climatici e ai gas serra organizzato dall’ufficio della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), con sede a Bonn, in Germania.

L’evento si terrà a Kigali dal 28 al 30 giugno prossimo e dovrebbe coinvolgere, secondo gli organizzatori, circa 600 esperti di politiche climatiche, ambientali e sviluppatori di progetti in Africa. Durante la conferenza saranno presentati progetti innovativi e opportunità di investimenti in iniziative che prevedono scarse emissioni di anidride carbonica e includono l’evoluzione dei cambiamenti climatici.

Il Forum è sostenuto dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, dalla Banca Mondiale, dalla Banca africana per lo sviluppo, dal partenariato Africa Low Emission Development e dall’International Emissions Trading Association.

Il Rwanda è stato scelto sia per i suoi sforzi nella protezione dell’ambiente e nell’adeguamento ai cambiamenti climatici, che per la sua esperienza nel ricevere conferenze internazionali. Ancora una volta sarà per il Rwanda un’occasione di promuovere il clima degli affari e di attirare investitori. [CC]

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Idrocarburi, nuova licenza per Eni nell’offshore del Ghana

30 marzo 2016

GHANA - Eni ha ottenuto l’assegnazione di una nuova licenza esplorativa, denominata Cape Three Points Block 4, nel prolifico bacino del Tano, nell’offshore del Ghana. Questa acquisizione rafforza ulteriormente la posizione della società nell’offshore ghanese.

La licenza Cape Three Points Block 4 è stata assegnata, a seguito della ratifica da parte del Parlamento della Repubblica del Ghana, a una joint venture composta da Eni Ghana (con una quota del 42,4691%) col ruolo di operatore, Vitol Upstream Tano (con il 33,9753%), Ghana National Petroleum Corporation (GNPC, con il 10%), Woodfields Upstream Ghana (con il 9,5556%) e GNPC Exploration and Production Company (Explorco, con il 4%).

Il nuovo blocco, che copre una superficie di 1.127 chilometri quadrati in una profondità d’acqua compresa tra 100 e 1.200 metri e che si trova in posizione adiacente al blocco OCTP, anch’esso operato da Eni, in caso di successo esplorativo beneficerà delle infrastrutture del progetto OCTP attualmente in esecuzione.

Eni opera il progetto OCTP che prevede uno sviluppo integrato e sinergico delle varie scoperte a olio e gas (Sankofa Main, Sankofa East e Gye-Nyame). Il progetto prevede uno sviluppo di pozzi sottomarini collegati a una FPSO che verrà connessa a terra con una linea di trasporto del gas. L’avvio della produzione di olio di OCTP è prevista nel 2017, mentre la produzione del gas, destinato alla rete domestica per la generazione di energia elettrica, è prevista nel 2018.

Eni è presente in Ghana dal 2009, dove opera attraverso la controllata Eni Ghana. Nel Paese, Eni ha anche importanti programmi sociali incluso il Progetto Salute nella Regione Occidentale a beneficio di una popolazione di circa 300mila persone. [Fonte: Eni]

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Ristrutturazione raffinerie, Abuja a colloquio con multinazionali petrolifere

30 marzo 2016

NIGERIA - Il governo federale nigeriano ha avviato una serie di colloqui con le principali compagnie petrolifere attive nel Paese - la statunitense Chevron, la francese Total e l'italiana ENI - per valutare le modalità attraverso le quali ristrutturare le tre raffinerie, le cui condizioni sono pessime.

A renderlo noto è stato il ministro di Stato del Petrolio nigeriano, Emmanuel Ibe Kachikwu, che è allo stesso tempo anche il direttore esecutivo della compagnia petrolifera statale Nigerian National Petroleum Corporation (NNPC).

In Nigeria sono attualmente operativi tre impianti di raffinazione, a Port Harcourt e a Warri negli stati sud-orientali della regione del delta del Niger e a Kaduna, nel centro-nord.

"Abbiamo ricevuto delle promesse d'impegno da parte di alcune compagnie - ha detto Kachikwu - L'ENI, attraverso la sua sussidiaria Agip, ha espresso interesse a lavorare con noi a Port Harcourt, la Chevron a Warri".

In precedenza Kachikwu aveva reso nota l'intenzione di valutare accordi di partenariato o eventualmente a delle dismissioni: "Siamo aperti a tutte le possibilità, a seconda dei termini che vengono offerti", ha detto il ministro nel corso di un'audizione al Senato di Abuja. [MV]

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Sospesi aiuti statunitensi dopo elezioni a Zanzibar

30 marzo 2016

TANZANIA - Un'agenzia governativa statunitense incaricata della cooperazione allo sviluppo, la Millennium Challenge Corporation (MCC), ha deciso di sospendere il proprio partenariato con il governo della Tanzania, in seguito allo svolgimento lo scorso 20 marzo delle elezioni nell'isola di Zanzibar definendole "né inclusive né rappresentative".

La decisione implica che il governo della Tanzania non riceverà aiuti economici previsti per un valore complessivo pari a 472 milioni di dollari, che erano destinati a finanziare progetti energetici.

In base a quel che viene reso noto attraverso un comunicato diffuso dalla MCC, l'agenzia statunitense cita "gli arresti fatti durante il periodo elettorale" a Zanzibar come un'indicazione che il governo tanzaniano ha "intrapreso uno schema di azioni non compatibili con i criteri di idoneità della MCC".

"Il modello della MCC vede l'impegno di un Paese partner alla democrazia e allo svolgimento di elezioni libere ed eque al suo centro", si legge ancora nella nota dell'agenzia governativa statunitense.

In precedenza, la Tanzania è stata un beneficiario privilegiato degli aiuti allo sviluppo statunitensi, avendo ottenuto accesso dal 2008 a fondi per un valore complessivo pari a quasi 700 milioni di dollari per progetti di sviluppo infrastrutturale, idrici ed energetici. [MV]

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Tre morti in esplosione oleodotto Agip nel sud-est

30 marzo 2016

NIGERIA - Sono almeno tre le persone decedute domenica a casa dell'esplosione di un oleodotto di proprietà della Nigerian Agip Oil Company (NAOC), sussidiaria locale del gruppo Eni.

A darne notizia sono i media nigeriani, specificando che l'esplosione è avvenuta a Olugboboro, nei pressi del villaggio di Olugbobiri, nell'area locale Southern Ijaw dello stato sud-orientale di Bayelsa, nella regione del Delta del Niger.

In base alla ricostruzione fornita da rappresentanti delle forze di sicurezza accorse sul posto, l'esplosione si è verificata durante dei lavori di riparazione dell'oleodotto. Le vittime sarebbero infatti saldatori incaricati dalla compagnia di aggiustare l'oleodotto.

Anche se l'esplosione è avvenuta domenica 27 marzo, i corpi delle persone decedute sono stati recuperati solo martedì 29 marzo, dopo che l'incendio è stato domato.

All'origine dell'incidente, secondo quel che riportano i media nigeriani, vi sarebbero state le scarse condizioni di sicurezza imposte dalla compagnia petrolifera ai lavoratori impegnati nei lavori di riparazione dell'oleodotto stesso.

[MV]

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Fondi dalla Svezia per riabilitazione diga di Kariba

29 marzo 2016

ZAMBIA - Sono pari a circa 2,6 milioni di dollari i fondi promessi dalla Svezia al governo di Lusaka per finanziare i lavori di riabilitazione della diga di Kariba, sul fiume Zambesi tra Zambia e Zimbabwe.

Ad annunciarlo è stato il vice-ambasciatore della Svezia in Zambia, David Wiking, specificando che la concessione dei fondi dovrebbe essere finalizzata entro giugno.

In base a quel che viene reso noto dai media zambiani, i fondi serviranno per finanziare un progetto di lungo termine per la stabilità dell'infrastruttura idroelettrica promosso dalla comunità internazionale e che necessita complessivamente un totale di 294 milioni di dollari per essere portato a termine.

Tra gli enti donatori figurano anche la Banca africana di sviluppo (AfDB), l'Unione Europea e la Banca mondiale.

Il progetto per la riabilitazione dell'infrastruttura è stato richiesto dalla Zambezi River Authority (ZRA), i cui esperti hanno messo in guardia contro un pericolo di cedimento della diga nel caso non vengano effettuati lavori di ristrutturazione: un incidente metterebbe a rischio 3,5 milioni di persone che vivono lungo quel tratto del corso dello Zambesi, non solo in Zambia e Zimbabwe ma soprattutto in Mozambico e Malawi.[MV]

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Gas, Exxon Mobil avvia trattative con ENI

29 marzo 2016

MOZAMBICO - La compagnia petrolifera statunitense Exxon Mobil si troverebbe in una fase avanzata di colloqui con l'italiana ENI per acquisire una quota di partecipazione dell'Area 4, nel bacino offshore di Rovuma, al largo delle coste settentrionali del Mozambico.

A segnalarlo è stato il 'Wall Street Journal', secondo il quale i negoziati riguardano un pacchetto pari al 20% delle quote e che la trattativa potrebbe chiudersi nelle prossime settimane.

In base a quel che viene riportato dai media economici italiani, l'ENI non ha voluto commentare la notizia anche se nelle settimane scorse l'amministratore delegato del gruppo, Claudio Descalzi, aveva già anticipato la notizia di voler ridimensionare la presenza nel giacimento di gas naturale mozambicano, pur mantenendo il ruolo di operatore.

ENI è proprietaria del 50% delle quote dell'Area 4, mentre la PetroChina Company Limited, società controllata da China National Petroleum Corporation (Cnpc), controlla indirettamente il 20%. Le quote rimanenti sono distribuite equamente al 10% ciascuna tra la compagnia nazionale Empresa Nacional de Hidrocarbonetos (ENH), la coreana Kogas e la portoghese Galp Energia. [MV]

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Oleodotto dall'Uganda, anche Tanzania a colloquio con Kenya

29 marzo 2016

AFR ORIENTALE - Parteciperanno anche rappresentanti della Tanzania all'incontro previsto oggi, martedì 29 marzo, a Nairobi tra funzionari governativi e tecnici di Uganda e Kenya per discutere le opzioni più vantaggiose relative alla costruzione di un oleodotto dai campi petroliferi ugandesi verso l'oceano Indiano.

A segnalarlo sono i media regionali, ricordando che l'incontro di Nairobi è stato deciso dai presidenti di Kenya e Uganda, Uhuru Kenyatta e Yoweri Museveni, dopo l'annuncio che il governo ugandese avrebbe optato di costruire l'oleodotto attraverso il territorio tanzaniano, anziché keniano come invece previsto da un precedente

memorandum.

L'incontro avrà come obiettivo di individuare quale soluzione infrastrutturale sia la più conveniente, se l'opzione keniana verso il costruendo porto di Lamu oppure quella tanzaniana verso il futuro porto di Tanga, e porre le basi per ulteriori negoziati a più alto livello in vista di una decisione finale sul progetto. [MV]

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Scoperto giacimento di Gas a pochi chilometri da Dar es Salaam

29 marzo 2016

TANZANIA – La scoperta di un nuovo grande giacimento di gas naturale è stata annunciata in Tanzania, da uno dei gruppi impegnati nelle prospezioni.

Lo riferiscono i media locali e internazionali, citando comunicazioni del Dodsal Group - un conglomerato con sede a Dubai e attivo nella regione Mena, in Africa Orientale e in India – il quale ha fatto sapere di voler investire altri 300 milioni di dollari nel paese entro i prossimi due anni per sostenere esplorazione e produzione di idrocarburi in Tanzania.

Secondo quanto riferito dal gruppo Dodsal, un giacimento da 2,7 trilioni di piedi cubi (TCF) di gas naturale on- shore, con un valore che ai prezzi di mercato attuali si aggira tra gli 8 e gli 11 miliardi di dollari, è stato scoperto nel bacino Ruvu, a solo una cinquantina di chilometri dalla principale città del paese: Dar es Salaam.

L'azienda ha descritto la scoperta come la più grande scoperta di gas onshore della Tanzania. La maggior parte delle scoperte di gas della Tanzania finora sono stati realizzate in blocchi offshore in acque profonde.

Il gruppo Dodsal ha avviato le esplorazioni nel 2009, due anni dopo aver firmato un accordo di prospezione e produzione con il governo tanzaniano.

Secondo i vertici dell’azienda la nuova scoperta ha il potenziale di cambiare le regole del gioco nel paese, essendo in grado di fornire energia stabile ed economica al cuore economico della Tanzania.

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Idrocarburi, sette nuovi blocchi all’asta

25 marzo 2016

CAMERUN – Sette nuovi blocchi petroliferi offshore e onshore sono stati messi all’asta dalla Società nazionale degli Idrocarburi (Snh) del Camerun.

I blocchi sono situati nei bacini del Rio del Ray, di Douala/Kampo e di Mamfe, i primi due essendo bacini produttori e il terzo non ancora produttore.

Secondo la Snh, al primo gennaio scorso erano assegnate 10 licenze o autorizzazioni esclusive, 19 concessioni o autorizzazioni all’esplorazione, mentre 3 blocchi erano oggetti di trattative e sette blocchi liberi.

Nel 2015, il Camerun ha commercializzato 21,288 milioni di barili di petrolio, un risultato in diminuzione rispetto agli anni precedenti. La messa all’asta dei nuovi blocchi mira proprio a dinamizzare la produzione petrolifera del paese.

Lo scorso gennaio, la Snh aveva annunciato che la compagnia scozzese Dana Petroleum Cameroon Limited, capofila di un consorzio che conta Madison Cameroon Oil & Gas Ltd e Softrock Oil & Gas Limited, era in procinto di trivellare due pozzi esplorativi nel blocco Bakassi Ouest, nel bacino del Rio del Rey. I lavori dovrebbero iniziare ad aprile. [CC]

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Partenariato con Algeri "strategico", dice sottosegretario Amendola

25 marzo 2016

ALGERIA - "L'Italia condivide con l'Algeria il suo know-how in diversi settori dell'economia, siamo un partner strategico per gli algerini e ciò è per noi motivo di orgoglio": sono le parole del sottosegretario agli Esteri, Enzo Amendola, nel corso di una visita ad Algeri.

In base a quel che viene reso noto dalla Farnesina, Amendola si è incontrato con il ministro degli Esteri algerino Ramtane Lamamra, con il per gli Affari religiosi Mohamed Aissa e con il segretario generale del ministero dell'Energia.

Oltre ai temi economici, le parti hanno discusso delle principali crisi regionali, in particolare in Libia e Siria.

E’ stato, inoltre, fatto il punto sulla collaborazione in materia di sicurezza e contrasto al terrorismo, in vista dell'approfondimento di iniziative già avviate e con l'obiettivo di rendere più efficaci gli strumenti comuni di contrasto e prevenzione del fenomeno della radicalizzazione. Quest'ultimo aspetto è stato trattato in modo specifico con il ministro per gli Affari religiosi il quale ha, tra l'altro, illustrato le best practices algerine in materia.

Con il Segretario Generale del Ministero dell'Energia sono stati passati in rassegna i temi della cooperazione energetica bilaterale. Da parte algerina sono stati, infine, illustrati i piani di sviluppo di fonti di energia rinnovabile su cui il Paese intende investire, anche in partenariato con operatori stranieri. [MV]

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Petrolio, esteso periodo per presentare offerte

25 marzo 2016

GABON - Il governo di Libreville ha esteso fino al 29 aprile 2016 il periodo utile per presentare le offerte relative alle assegnazione delle licenze esplorative ed estrattive per cinque nuovi blocchi offshore in acque profonde.

A segnalarlo sono i media specializzati, ricordando che si tratta dell'11° Licensing Round.

In base a quel che viene reso noto, i blocchi messi all'asta sono quelli contrassegnati come E-12, F-12, F-13, F-14 e G-14 che rappresentano alcuni tra i siti in acque profonde con prospettive esplorative giudicate più interessanti nel bacino di sale di Gabon South.

Il procedimento era stato ufficialmente annunciato lo scorso 27 ottobre dal ministro del Petrolio, Etienne

Dieudonné Ngoubou, e in un primo tempo era previsto che il termine ultimo per presentare le offerte fosse la fine del mese di marzo. [MV]

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Gas, compagnia statunitense cerca fondi per progetto da 1200 MW

24 marzo 2016

COSTA D'AVORIO - Sono pari ad almeno 900 milioni di dollari i fondi che la statunitense Endeavor Energy spera di riuscire ad assicurarsi entro la fine dell'anno in corso per finanziare la realizzazione di un progetto legato al gas naturale in Costa d'Avorio.

A dirlo è stato l'amministratore delegato della compagnia energetica, Sean Long, specificando che il progetto prevede la costruzione di un terminal per l'importazione di gas naturale liquefatto (lng) e una centrale elettrica capace di generarare 1200 megawatt.

In base a quel che ha reso noto Long, la compagnia si è già assicurata l'approvazione da parte del governo ivoriano per costruire la centrale, che in una prima fase produrrà 375 MW.

La realizzazione del terminal per l'importazione di lng è oggetto di una serie di studi preliminari che la società intende concludere entro i prossimi tre o quattro mesi, ma secondo quel che ha anticipato Long la compagnia propende per utilizzare un vascello operato dalla società texana Excelerate Energy, capace di rigassificare il gas liquefatto prima che sia inviato verso la centrale elettrica. [MV]

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Kigali sollecita investimenti per l’acqua

24 marzo 2016

RWANDA – Si chiama “Water for Growth”, Acqua per la crescita, il programma di gestione dell’acqua sostenuto dal governo olandese che sarà lanciato oggi ufficialmente in Rwanda.

Il programma fa parte di una serie di iniziative promosse a ridosso della Giornata Mondiale dell’Acqua celebrata lo scorso 22 marzo, durante la quale il governo di Kigali ha lanciato appelli agli investitori,

“Ci sono immense opportunità di investimenti nel settore dell’acqua, è un’area in cui il settore privato può

investire e trarre benefici, così come trarranno benefici le comunità” ha detto Vincent Biruta, ministro delle Risorse naturali. “Il Rwanda sta utilizzando le proprie risorse idriche ben al si sotto delle proprie capacità e il settore privato ha un grande ruolo da giocare, creando posti di lavoro e contribuendo alle nostre ambizioni di crescita

‘verde’” ha detto il ministro.

Tra le iniziative concrete che prendono vita in questi giorni, è prevista l’inaugurazione di uno stabilimento di trattamento dell’acqua a Muhanga. Durante la Giornata dell’acqua, i cittadini hanno anche piantato alberi per proteggere i fiumi e i bacini idrici.

Il Rwanda dispone di 670 m3 di acqua pro capita all’anno, una quantità inferiore allo standard internazionale di 1000 m3, sebbene il paese abbia risorse idriche significative. Il governo si è prefissato l’obiettivo di fornire al 100% della popolazione l’acqua potabile entro il 2020. [CC]

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Sadc: in Namibia il nuovo Centro per l'Energia e le rinnovabili

24 marzo 2016

AFRICA AUSTRALE – Avrà sede in Namibia il nuovo Centro per l'energia e le rinnovabili e l'efficienza energetica (SACREEE) della Comunità per lo sviluppo dell'Africa australe (SADC).

Lo riferisce la stessa SADC, precisando che il Centro sarà inaugurato nel mese di giugno, essendo ormai terminata la fase di selezione del paese ospitante e del personale di segreteria.

Il SACREEE avrà sede presso l'Università di Scienza e Tecnologia a Windhoek, in Namibia.

La Direzione del Centro sarà affidata ad un direttore esecutivo nominato dal consiglio esecutivo e sarà composto da diversi livelli di personale permanente che saranno integrati da consulenti e personale internazionale distaccato che verranno coinvolti di volta in volta.

Il comitato esecutivo sarà sostenuto nelle sue operazioni, come previsto dallo Statuto, da esperti tecnici che formano un comitato tecnico e da esponenti dell'Organizzazione per lo Sviluppo Industriale delle Nazioni Unite (UNIDO), dell'Agenzia di sviluppo austriaca (ADA). I due organismi internazionali, in qualità di partner fondatori, avranno propri rappresentanti sia nel comitato esecutivo, che in quello tecnico.

ADA e UNIDO si sono impegnati a fornire un sostegno finanziario al centro per i primi tre anni. Dopo di che, il centro dovrebbe essere autosufficiente.

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Uranio, nel 2017 si punta a triplicare produzione

24 marzo 2016

NAMIBIA - La produzione di uranio in Namibia dovrebbe triplicare nel 2017 rispetto ai volumi estratti lo scorso anno.

A dirlo è stato il ministro delle Finanze, Calle Schlettwein, rendendo note in Parlamento le statistiche relative a questa industria strategica.

In base ai dati resi noti, nel 2015 in Namibia sono state estratte in tutto 3713 tonnellate: un leggero incremento rispetto alle 3255 tonnellate del 2014.

Secondo le statistiche del governo di Windhoek, la produzione dovrebbe incrementare progressivamente nei prossimi due anni - +62,9% nel 2016 e un ulteriore +89,5% nel 2017 - sino a raggiungere un volume complessivo pari a circa 11.000 tonnellate.

La Namibia è il quinto produttore di uranio al mondo dopo Kazakhistan, Canada, Australia e Niger. [MV]

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Adesione all’iniziativa Scaling Solar, in programma una centrale fotovoltaica

23 marzo 2016

MADAGASCAR – Dopo lo Zambia e il Senegal il governo del Madagascar ha aderito all’iniziativa l’iniziativa Scaling Solar della Banca Mondiale, grazie alla quale sarà costruita una centrale solare in grado di produrre tra 30 e 40 megawatt di energia.

Il governo di Antananarivo e la Società finanziaria internazionale (Sfi ) della Banca Mondiale hanno firmato un accordo per un partenariato in grado di “migliorare la stabilità della fornitura elettrica e ridurre i costi di produzione per la Jirama, l’azienda fornitrice di elettricità nel paese” scrive la Sfi in un comunicato.

L’iniziativa Scaling Solar propone una serie di servizi, dall’assistenza al bando di gara alle garanzie in caso di rischi, passando da consulenze per la realizzazione dei progetti. Il programma, già avviato in Zambia nel 2015, coinvolge la BM in progetti che implichino aziende private per sviluppare sistemi solari e accelerarne l’espansione in Africa.

Il tasso di elettrificazione nell’isola dell’Oceano indiano è molto basso, pari al 15%. Nelle aree rurali, dove vive l’85% della popolazione, il tasso non supera il 5%. [CC]

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Corridoio Nord: Museveni congela decisione su oleodotto verso Lamu

23 marzo 2016

KENYA/UGANDA - Si è concluso con la decisione da parte del presidente ugandese Yoweri Museveni di congelare la decisione sull'investimento finale per il progetto di costruzione di un oleodotto per il trasporto del petrolio tra Hoima, in Uganda, e il porto keniano di Lamu, l'incontro con il suo omologo del Kenya, Uhuru Kenyatta.

L'incontro era stato convocato per discutere il progetto, considerato un elemento chiave del Corridoio

infrastrutturale settentrionale (NCIP, North Corridor Infrastructures Project), dopo l'annuncio da parte dell'Uganda di voler procedere alla costruzione di un oleodotto da Hoima verso il porto tanzaniano di Tanga.

In base a quel che viene riportato in un comunicato congiunto, il ministro keniano dell'Energia e del petrolio Charles Keter e la sua omologa ugandese Irene Muloni hanno reso noto che i due presidenti si sono accordati per svolgere ulteriori colloqui tra due settimane per consentire ai rispettivi team tecnici di approfondire la questione, in particolare realizzando uno studio comparativo tra i costi previsti per la costruzione dell'oleodotto attraverso il territorio keniano e tanzaniano.

Compito dei team tecnici sarà inoltre quello di fornire una valutazione assoluta sulla fattibilità dell'oleodotto in considerazione delle riserve provate di greggio individuate nel bacino petrolifero ugandese, inclusa l'adeguatezza dei porti di Lamu, Tanga e Mombasa come opzioni per l'esportazione.

I governi di Kenya e Uganda hanno firmato un memorandum d'intesa nel 2015 per la costruzione di un oleodotto, ponendo alcune condizioni per avviare il progetto.[MV]

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Investimenti per centrale a ciclo combinato e rete di distribuzione elettrica

23 marzo 2016

ANGOLA - Sono pari a oltre 900 milioni di dollari i fondi previsti dal governo angolano per la costruzione a Soyo, nella provincia settentrionale di Zaire, di una nuova centrale a ciclo combinato e una rete di distribuzione che colleghi i principali centri urbani della provincia.

A segnalarlo sono i media locali, specificando che il nuovo impianto per la produzione di energia elettrica avrà la capacità di generare 750 MW, utili a soddisfare parte del fabbisogno elettrico angolano per uso domestico e industriale.

In merito alla rete di distribuzione, sono cominciati i lavori per la costruzione di una sottostazione a Nzeto, che ha tre livelli di voltaggio: 220 kilovolt verso le municipalità di Mbanza Congo, Nóqui, Tomboco e Cuimba, 60 kilovolts verso Nzeto e, infine, 400 kilovolts verso la capitale Luanda. [MV]

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Tribunale ordina liquidazione giudiziale principale raffineria

23 marzo 2016

MAROCCO - Il tribunale di commercio di Casablanca ha ordinato la liquidazione giudiziale della Samir, la compagnia marocchina specializzata nella raffinazione del petrolio, a causa della situazione critica delle finanze dell’azienda, incapace di far fronte a circa 3,7 milioni di euro di debiti.

“La liquidazione giudiziale non significa la chiusura della raffineria” ha detto il governatore della Banca centrale Abdellatif Jouahri, riferendosi agli impianti di Mohammedia, che tuttavia hanno interrotto le attività dallo scorso agosto.

Nelle scorse settimane la Samir aveva presentato un proprio piano di ricapitalizzazione guidato dall’azionista di maggioranza, la Corral Petroleum Holdings, del saudita Mohammed Al Amudi, ma i versamenti promessi non sono stati effettuati.

La crisi della Samir è imputata a una cattiva gestione a partire dalla privatizzazione dell’azienda, avvenuta nel 1997. Il futuro dei 960 dipendenti della Samir è ora incerto, mentre la chiusura della raffineria renderebbe il Marocco totalmente dipendente dalle importazioni. [CC]

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Al via lavori per nuovo impianto solare

22 marzo 2016

UGANDA - Sono cominciati i lavori per la costruzione della nuova centrale solare da 10 megawatt nel distretto orientale di Soroti, nei pressi del lago Kyoga, il cui costo è pari a 19 milioni di dollari.

A segnalarlo sono i media locali, ricordando che il progetto sarà realizzato dalla società emiratina Access Power in collaborazione con il ministero dell'Energia di Kampala.

In base a quel che viene reso noto, i lavori dovrebbero essere conclusi entro luglio, in modo da garantire l'accesso all'elettricità per più di 40.000 tra abitazioni e unità produttive e commerciali.

I lavori sono descritti come il principale progetto per la costruzione di un impianto solare finanziato privatamente in Africa australe, al di fuori dei progetti realizzati in Sudafrica. [MV]

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Allo studio quadro normativo per partenariati pubblico-privati

22 marzo 2016

ETIOPIA - Il governo di Addis Abeba sta procedendo alla redazione di una bozza legislativa destinata a regolamentare l'utilizzo degli schemi di finanziamento dei partenariati pubblico-privati.

A dirlo è stato il ministro delle Finanze e della cooperazione economica, Abdulaziz Mohammed, presentando un Parlamento una relazione semestrale sulle attività del suo dicastero.

Secondo quel che ha dichiarato Abdulaziz, i partenariati pubblico-privati possono rappresentare una strategia centrale per sostenere gli sforzi di sviluppo economico nazionale previsti dal secondo Piano di crescita e trasformazione (GTP-II).

"Il contributo del settore privato offre la possibilità di ampliare la base finanziaria e soddisfare le esigenze di capitale previste dai progetti di sviluppo a guida governativi", ha detto il ministro delle Finanze.

Nella sua relazione al Parlamento, Abdulaziz ha sottolineato come il ministero delle Finanze abbia assegnato una priorità nel GTP-II al contributo dei privati, ma che il governo deve ancora approvare le linee guida per

l'implementazione dei partenariati pubblico-privati.

Secondo Abdulaziz, i tecnici del ministero dovrebbero concludere la bozza del quadro normativo entro i prossimi mesi in modo da presentare il testo ai rappresentanti del settore privato per i loro commenti prima della sua approvazione definitiva. [MV]

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Iniziative per l’elettrificazione

22 marzo 2016

BURKINA FASO – L’azienda statunitense APR Energy ha vinto un appalto per la locazione di gruppi elettrogeni necessari per colmare le carenze del servizio elettrico nazionale in particolare durante il periodo di caldo intenso che va da aprile a giugno.

Il contratto ammonta a 36 milioni di euro, che lo Stato burnikabè pagherà al fornitore, incaricato di installare il dispositivo per i prossimi cinque mesi. La locazione del materiale è stata decisa dal governo nell’intento di migliorare il servizio.

Tra gli altri provvedimenti, Ouagadougou intende portare avanti i progetti di costruzione di due centrali termiche da 310 megawatt all’est della capitale, e di cinque centrali solari.

Proprio in questi giorni è stato annunciato un programma di elettrificazione di 41 villaggi rurali in sei regioni (Boucle du Mouhon, Sahel, Sud-Ovest, Centro-Nord, Est e Centre-Est) attraverso un sistema fotovoltaico. Circa 27.000 persone, 130 scuole, 50 centri sanitari e 90 centri comunitari dovrebbero beneficiare dell’iniziativa, gestita dal Fondo per lo sviluppo dell’elettrificazione. Il 90% del progetto sarà finanziato dalla Banca islamica per lo sviluppo, mentre il 10% restante sarà finanziato dallo Stato. [CC]

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Legge su industria petrolifera presto in Parlamento

22 marzo 2016

NIGERIA - Una versione armonizzata della Legge sull'industria petrolifera (Petroleum Industry Bill-PIB) sarà presentata la settimana prossima in entrambi i rami del Parlamento di Abuja.

A dirlo è stato il presidente del Senato, Abubakar Saraki, assicurando che l'atteso provvedimento sarà approvato al più presto.

La prossima presentazione del provvedimento - su cui i due rami del Parlamento hanno annunciato di voler lavorare in maniera congiunta - rappresenta uno sviluppo fondamentale per l'industria petrolifera nigeriana.

In discussione dal 2008, il PIB dovrebbe raccogliere in un unico quadro normativo l'intera legislazione riguardante l'industria estrattiva degli idrocarburi e concentrare l'attività di regolamentazione del settore nelle mani del

ministero del Petrolio.

A ritardarne finora l'approvazione sono stati i numerosi contrasti in seno all'assemblea parlamentare su singoli aspetti della legislazione, in particolare la percentuale di proventi da destinare alle comunità che vivono nei luoghi da cui si estrae il petrolio ed la divisione dei parlamentari tra chi proviene dalle regioni meridionali, dove ad oggi si concentra gran parte della produzione, e chi dal nord, dove si concentrano risorse non ancora sfruttate.

Non sono note le modifiche apportate al provvedimento che sarà presentato in Parlamento la settimana prossima, ma secondo quel che riportano i media nigeriani la nuova versione del PIB è stata promossa dalle leadership del Senato e della Camera dei rappresentanti. [MV]

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Ratificato accordo di cooperazione con Stati Uniti

22 marzo 2016

GHANA - Il Parlamento di Accra ha ratificato il trattato internazionale per il secondo Millennium Challenge Compact con gli Stati Uniti, che prevede uno stanziamento pari a 498,2 milioni di dollari da destinare a iniziative volte a ridurre la povertà in Ghana.

A segnalarlo sono i media ghanesi, specificando che il trattato prevede la cooperazione tra l'ente governativo statunitense Millennium Challenge Corporation (MCC) e l'Autorità ghanese per lo sviluppo del Millennio (MiDA).

In base a quel che viene reso noto, il programma di cooperazione prevede obiettivi di sviluppo misurabili, stabiliti dal governo del Ghana per migliorare la qualità della vita, incrementare il ruolo del settore privato nell'economia e promuovere la produttività delle piccole e medie imprese.

Tra i progetti che saranno inclusi nel programma, secondo quel che viene riportato, figurano il rafforzamento istituzionale e finanziario della Compagnia elettrica del Ghana (ECG) e della Società di distribuzione elettrica per la regione Settentrionale NEDCo.

Gli Stati Uniti avevano già approvato a febbraio 2007 un primo accordo relativo al Millennium Challenge Compact a favore del Ghana, che si era concluso a febbraio 2012 e aveva visto lo stanziamento da parte del governo di Washington D.C. di 547 milioni di dollari. [MV]

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Rinnovabili, previsto complesso solare da 1,5 GW

22 marzo 2016

SUDAFRICA - Prevede la fornitura di energia alla rete elettrica nazionale attraverso la costruzione nella provincia del Capo settentrionale di un nuovo complesso fotovoltaico da 1,5 GW, il decreto approvato dal ministero

sudafricano dell'Energia.

Lo si apprende dai media specializzati, che citano il ministro dell'Energia Tina Joematt-Pettersson, evidenziando l'ampio potenziale esistente nel Paese per la produzione di energia tramite fonti rinnovabili.

"Il nuovo parco solare che dovrà essere costruito darà nuovo impeto all'economia, riducendo il costo necessario alla produzione di energia attraverso le economie di scala, creando l'opportunità di sviluppare localmente una capacità tecnologica e manifatturiera e attirando investitori del settore privato interessati a operare all'interno del

complesso", ha detto il ministro Joematt-Pettersson.

Il ministro ha poi sottolineato anche la necessità di rafforzare la capacità della griglia elettrica, in modo da preparare le infrastrutture ai futuri impianti in costruzione. In particolare è stato citato il caso della rete di

distribuzione tra Karoo e Namaqualand il cui limite è pari a circa 3,2 GW, mentre sono stati già approvati progetti per nuovi impianti che porterebbero la capacità ad almeno 3,7 GW.

In base a quel che viene riportato, i fondi necessari ai lavori di espansione della rete non sono previsti nel bilancio pluriennale della provincia del Capo settentrionale fino al 2017/18 e dovranno perciò essere finanziati tramite il ricorso a investimenti privati. [MV]

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Siglato accordo petrolifero con l'Arabia Saudita

22 marzo 2016

EGITTO - Garantirà le forniture di prodotti petroliferi in Egitto per i prossimi cinque anni, l'accordo siglato tra il governo del Cairo e l'esecutivo di Riyadh.

A renderlo noto è stato il ministro egiziano della Cooperazione Internazionale, Sahar Nasr, che ieri aveva già annunciato un piano di investimenti del valore di 1,5 miliardi di dollari da parte della stessa Arabia Saudita nella Penisola del Sinai.

Gli accordi sono stati siglati nell'ambito del quinto vertice del Consiglio di cooperazione tra Egitto e Arabia Saudita svoltosi a Riyadh.

In base a quel che viene reso noto, i prodotti petroliferi sauditi saranno venduti al governo egiziano attraverso modalità di pagamento facilitate.

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Ad azienda cinese l'incarico per due centrali a carbone

21 marzo 2016

GHANA - Sarà il gruppo cinese Shenzhen Energy l'azienda incaricata di costruire in Ghana due centrali elettriche alimentate a carbone capaci di produrre 350 megawatt di energia ciascuna.

A segnalarlo sono i media specializzati, aggiungendo che i due impianti saranno ad Aboano, nel distretto di Ekumfi, nella regione Centrale del Ghana.

In base a quel che viene reso noto, il progetto sarà finanziato tramite un prestito a lungo termine del valore pari a 1,5 miliardi di dollari concesso dal Fondo di sviluppo Cina-Africa (CADFund).

Ad aver incaricato dei lavori il gruppo Shenzhen Energy è l'Autorità del fiume Volta (VRA), la principale compagnia di produzione e distribuzione dell'elettricità in Ghana. [MV]

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Corridoio Nord: presidenti si incontrano per discutere di oleodotto verso Lamu

21 marzo 2016

KENYA/UGANDA - I presidenti di Kenya e Uganda si incontreranno oggi a Nairobi per discutere del progetto di costruzione di un oleodotto per il trasporto del petrolio di 1440 km che dovrebbe collegare Hoima, in Uganda, con il porto keniano di Lamu.

Lo ha annunciato ieri il portavoce della presidenza del Kenya Manoa Esipisu, precisando che il presidente del Kenya Uhuru Kenyatta ospiterà il suo omologo ugandese Yoweri Museveni per discutere il progetto, considerato un elemento chiave del Corridoio infrastrutturale settentrionale (NCIP, North Corridor Infrastructures Project).

All’incontro parteciperanno anche aziende cinesi, irlandesi e francesi : "i produttori di petrolio con licenze in Uganda - la società irlandese Tullow Oil, la compagnia francese Total e la compagnia cinese CNOC - sono stati invitati alla riunione, che si terrà alla sede della presidenza" ha precisato Esipisu.

La riunione si tiene a pochi giorni di distanza dall’annuncio da parte della Total di un investimento di 4 miliardi di dollari per la costruzione di un oleodotto che porterà il greggio ugandese sui mercati internazionali attraverso il corridoio sud, che passa per la Tanzania.

Soprattutto la Total aveva in passato espresso riserve sul tracciato del Corridoio Nord, esprimendo preoccupazioni per la sicurezza della rotta keniana, dal momento che tratti dell’oleodotto passerebbero vicino al confine con la Somalia, in una zona dove sono stati lanciati attacchi da parte di gruppi armati somali.

Tuttavia la rotta nord sarebbe più economica, dal momento che i costi sarebbero condivisi tra Uganda e Kenya, che insieme, secondo le dichiarazioni ufficiali, avrebbero 6 miliardi di barili di riserve. In entrambi i paesi la

produzione commerciale non è ancora iniziata.

“Il Kenya favorisce la rotta nord attraverso Lokichar (dove si trovano i campi petroliferi keniani, ndr), perché è parte del progetto Lamu Port, South Sudan, Ethiopia Transport (LAPPSSET), che trasformerà le infrastrutture e la qualità di vita delle persone e dei paesi che si trovano lungo il suo percorso” ha aggiunto Esipisu, confermando che esiste una competizione tra le due rotte.

I governi di Kenya e Uganda hanno firmato un memorandum d'intesa nel 2015 per la costruzione di un oleodotto, ponendo alcune condizioni per avviare il progetto.

Secondo alcune fonti, alcune delle questioni che verranno discusse durante il colloquio di oggi tra i due presidenti riguardano le scadenze per la costruzione, il finanziamento del progetto e la sicurezza dell'impianto.

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Inaugurata centrale elettrica galleggiante al porto di Nacala

21 marzo 2016

MOZAMBICO – E’ stata inaugurata questo fine settimana l’entrata in funzione della centrale elettrica galleggiante a bordo della nave MV Karadeniz Powership Irem Sultan, attraccata dal 18 febbraio al porto di Nacala, nella provincia settentrionale di Nampula.

La centrale elettrica a bordo della nave, immatricolata in Liberia, è gestita dall’azienda turca Karadeniz Powership Co.

Per ora è previsto che l’unità galleggiante operi due anni in Mozambico, da dove verrà utilizzata anche per fornire elettricità allo Zambia. L’inaugurazione si è infatti svolta alla presenza dei presidenti dei due paesi, il

mozambicano Filipe Nyusi e lo zambiano Edgar Lungu.

L’unità galleggiante è in grado di produrre 110 megawatt di energia, che saranno destinati alle attività nelle province di Nampula, Cabo Delgado e Niassa, e nello Zambia.

La MV Karadeniz Powership Irem Sultan fu costruita nel 1984 a Venezia negli stabilimenti della Fincantieri Marghera.

Il presidente Lungu è rimasto tre giorni in Mozambico per una visita tesa a rafforzare i rapporti bilaterali. [CC]

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Avviso per fornitura dispositivi solari fotovoltaici

18 marzo 2016

SENEGAL - Riguarda la fornitura e il trasporto di dispositivi solari fotovoltaici a Kolda, nel Senegal sud-orientale, l'avviso di gara pubblicato dall'Ufficio per la cooperazione allo sviluppo della Commissione Europea, EuropeAid.

A segnalarlo è l'Ufficio ICE di Bruxelles attraverso la piattaforma online ExTender, realizzata dal Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, dall'Agenzia per la promozione all'estero e

l'internazionalizzazione delle imprese italiane (ICE), da Assocamerestero, Unioncamere e Confindustria per offrire un servizio mirato di selezione e invio delle informazioni sulle opportunità di business all'estero.

In base a quel che viene riportato, l'appalto prevede la fornitura necessaria per l'allestimento di 40 centrali fotovoltaiche in due consegne.

A essere richiesti sono:

800 kWc di pannelli solari in 2 lotti (potenza unitaria di un pannello pari o superiore a 250 Wc), 1920 batterie solari fisse ad elettrolita liquido da 1500 Ah/2 V per elemento,

160 inverter, di cui 40 inverter di rete e 120 inverter/caricatori (potenza minima di un inverter pari o superiore a 5 kW),

accessori di montaggio e di supporto per i pannelli solari fotovoltaici e pezzi di ricambio.

Le aziende interessate possono inviare le loro offerte entro il 16 maggio 2016. Per maggiori informazioni è possibile consultare l'avviso di gara pubblicato da EuropeAid. [MV]

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Internazionalizzazione delle imprese: MPS presenta le sue attività

18 marzo 2016

AFRICA - E' dedicato al tema delle nuove opportunità offerte dai mercati afro-mediorientali, il seminario

sull'internazionalizzazione delle imprese organizzato dalla banca Monte dei Paschi di Siena martedì 22 marzo, alle ore 14.30, presso il Palazzo delle Stelline (Corso Magenta 61) a Milano.

Intitolato "Internazionalizzazione delle imprese: nuove opportunità sui mercati afro-mediorientali", l'incontro vuole offrire un approfondimento sulle opportunità di affari per le imprese nel continente e nella regione del Medio Oriente. In particolare, l'attenzione si concentrerà su tre Paesi con un ruolo chiave nelle rispettive aree geografiche:

Iran, Kenya e Algeria.

Il Kenya, uno dei Paesi economicamente più dinamici dell'Africa sub-sahariana che, grazie alla diversificazione dell'economia nazionale e lo sviluppo dei settori finanziari e tecnologici ha rafforzato la leadership economica e politica all'interno della Comunità dell'Africa orientale.

L'Algeria, invece, è descritta come un Paese che ha mostrato una solida crescita economica nel corso dell'ultimo decennio e dove le aziende possono avvalersi anche della presenza di Monte dei Paschi di Siena.

All'incontro interverranno, tra gli altri, il direttore generale di Confindustria Assafrica e Mediterraneo Pier Luigi d'Agata, il responsabile dell'ufficio di rappresentanza di MPS ad Algeri Massimo Di Prima, e la responsabile delle relazioni internazionali per la regione Mena di Sace Federica Pocek.

Per le aziende interessate a partecipare all'incontro, è necessario segnalare la proporia adesione via mail all'indirizzo at5070.svilcommqi@mps.it. [MV]

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Presentata nuova Associazione imprenditoriale Italia-Ghana

18 marzo 2016

GHANA - E' stata presentata ufficialmente alla presenza di una folta platea di imprenditori nel corso di un evento svoltosi ad Accra, nella cornice dell'albergo La Ville Boutique, la nuova Associazione imprenditoriale italiana del Ghana, Italian Business Association of Ghana (IBAG).

All'evento ha partecipato l'Ambasciatore d'Italia ad Accra, Laura Carpini, che ha invitato la comunità

imprenditoriale a unire le proprie forze in modo da garantire maggiore visibilità ai risultati ottenuti dall'Italia in Ghana.

L'Ambasciatore Carpini ha inoltre evidenziato come la nascita della nuova associazione consentirà agli imprenditori italiani di strutturare meglio la loro presenza in Ghana e rafforzare in questo modo le relazioni economiche e commerciali tra i due Paesi.

Presentando le attività dell'associazione il vice-presidente dell'IBAG, Nii Amaa Ollennu, ha detto che lo scopo è stabilire una piattaforma per le opportunità culturali, economiche e commerciali tra Italia e Ghana.

"Ci rivolgiamo a chiunque abbia il desiderio di investire, costruire e rafforzare le relazioni d'affari con le aziende italiane in Ghana e in Italia - ha detto Ollennu - Ci concentreremo nell'offrire servizi di consulenza alle aziende ghanesi che hanno interesse al mercato dell'Italia, così come alle aziende italiane che intendono investire in Ghana offrendo loro una conoscenza specifica del mercato locale".

Nel corso dell'evento è intervenuto anche il vice-presidente dell'Assemblea nazionale dei Capi tradizionali locali, Awulea Attibrukusu III, ricordando come la recente scoperta di giacimenti petroliferi in Ghana abbia acceso l'interesse di numerose aziende italiane a investire nel Paese.

Tra i settori citati come i più interessanti per le aziende italiane in Ghana, inoltre, Attibrukusu ha sottolineato le opportunità esistenti nell'agribusiness e nel turismo. [MV]

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Banca polacca investe nel settore delle rinnovabili

17 marzo 2016

EGITTO - La Banca d'investimento polacca Graviton Capital sta valutando la possibilità di lanciare un fondo del valore di 500 milioni di dollari destinato a finanziare piccoli progetti legati al settore delle energie rinnovabili in Egitto.

A dirlo è stato Ayman Abou Hend, responsabile degli investimenti del partner regionale di Graviton, la Cartel Capital, specificando che la banca polacca ha avviato una serie di studi per comprendere meglio la politica monetaria egiziana e le opportunità esistenti nel settore delle rinnovabili.

In base a quel che viene riportato dai media specializzati, lo strumento finanziario dovrebbe concentrarsi in particolare su progetti industriali medi e piccoli specializzati nella produzione di batterie e pannelli solari.

Considerata una delle principali banche d'investimento in Europa centrale, Graviton Capital è già presente in Egitto dallo scorso settembre quando ha acquisito importanti quote di partecipazione nel capitale di una società

immobiliare e di un'azienda di trading agricolo per un valore complessivo pari a 40 milioni di dollari. [MV]

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Inaugurata la prima centrale solare termodinamica a concentrazione

17 marzo 2016

SUDAFRICA – E’ stata ufficialmente inaugurata la prima centrale solare termodinamica a concentrazione del paese, in grado di alimentare 200.000 abitazioni.

L’impianto si trova a Bokpoort, a sud di Pretoria e di Johannesburg, ed è stato realizzato dall’azienda saudita Acwa Power.

L’inaugurazione della centrale è avvenuta alla presenza dei rispettivi ministri del Commercio, Rob Davies e Tawfig Fawzan Alrabiah.

Il progetto, costato 328 milioni di dollari, è stato realizzato nell’ambito del Renewable Energy Feed in Tariff (REFIT) Procurement Programme, che mette in avanti i produttori indipendenti di energia.

La centrale solare termodinamica a concentrazione agisce come una batteria ricaricabile gigante alimentata con energia solare.

La comunità locale è coinvolta nel progetto con una quota del 5% e altro 5% sono detenuti dall’organizzazione non governativa LoveLife. [CC]

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Mattarella in Camerun: ecco il Paese che troverà il presidente

17 marzo 2016

CAMERUN - È conosciuto con il soprannome di ‘Piccola Africa’. Il Camerun nel suo territorio contiene molte delle peculiarità del continente. Un territorio che presenta ecosistemi assai diversi fra loro e che sono all’origine del nomignolo del paese, insieme a 200 gruppi etnici e due lingue ufficiali (inglese e francese).

Il Camerun di oggi, poi, può essere considerato una ‘piccola Africa’ anche se si guarda alla sua economia. In un certo senso si può affermare che le sfide che il paese si trova ad affrontare da qualche anno e che sempre più affronterà in futuro, sono le stesse sfide che attendono l’intero continente.

La prima è sicuramente la necessità di diversificare un’economia benedetta nei decenni passati dalla manna petrolifera e oggi alle prese con il tentativo di emanciparsi dagli idrocarburi, ormai in esaurimento. La seconda è che le vie intraprese per trovare un equilibrio oltre il petrolio e per incentivare l’esportazione di altre materie prime, si stanno scontrando con due colli di bottiglia ben noti: energia e infrastrutture, soprattutto di trasporto.

Ma, finora, qual è il risultato del lavoro avviato nel paese in particolare negli ultimi cinque anni? A giudicare da alcune osservazioni esterne, il risultato è positivo, anche se occorre migliorare, per esempio, il clima per gli affari a favore dei piccoli e medi imprenditori locali e stranieri.

Il 10 gennaio scorso è stata la direttrice stessa del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, a fare i complimenti alle autorità camerunesi per le “performance economiche del paese, che hanno dimostrato una forte resilienza di fronte a circostanze complesse”, facendo riferimento diretto all’impatto di quello che viene definito un doppio shock, cioè il regime sostenuto di bassi prezzi petroliferi e gli inattesi attacchi terroristici nel nord del paese da parte del gruppo nigeriano Boko Haram. Le parole della Lagarde, in realtà, hanno solo fatto eco alle

considerazioni contenute in un rapporto stilato alla fine di novembre 2015 dagli esperti di una missione dell’Fmi recatasi nel paese.

Nel documento si ribadisce: “L’economia del Camerun ha mostrato una grande capacità di resistenza di fronte alla doppia sfida del calo del prezzo del petrolio e di un’aumentata minaccia alla propria sicurezza, facendo sì che la crescita robusta registrata nel 2014 continuasse anche nel 2015”.

Secondo gli esperti dell’Fmi la crescita dell’economia camerunese è ampia e diversificata e le previsioni indicano che il 2015 potrebbe far segnare un invidiabile +5,9%. Un dato molto positivo, considerando la battuta d’arresto e il ridimensionamento della crescita che molti dei ‘Leoni d’Africa’ ovvero le economie che negli ultimi anni hanno fatto segnare le prestazioni migliori hanno dovuto registrare nell’anno appena concluso. Secondo gli esperti dell’Fmi a spingere l’avanzamento sono state una maggiore produzione petrolifera e le buone performance dei settori che stanno beneficiando del boom di investimenti pubblici.

L’Fmi evidenzia poi come l’inflazione annuale sia proiettata al 2,8% e non abbia risentito dell’aumento del 15%

introdotto sui prezzi di base del combustibile. Le entrate fiscali sono previste in aumento, in termini assoluti, anche se il deficit fiscale per il 2015 dovrebbe crescere un po’ fino ad attestarsi intorno al 5,4%.

Il ricorso a finanziamenti stranieri per le spese relative agli investimenti, scrive sempre il Fondo monetario, ha portato come risultato un rapido aumento del debito pubblico esterno (che è comunque partito da un livello molto basso), tanto che se alla fine del 2014 contava per il 17,8%, oggi è stimato intorno al 22%.

Le previsioni dell’Fmi dimostrano la capacità del sistema camerunese di resistere al clima di depressione

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internazionale che non ha risparmiato neanche alcune zone dell’Africa. La crescita, infatti, è prevista un po’ più lenta nel 2016, ma dovrebbe comunque attestarsi intorno al 5,2%.

L’inflazione dovrebbe restare bassa, al 2,2%, e il deficit fiscale salire intorno al 7,2%, soprattutto a seguito della politica di forti investimenti pubblici e dell’aumento della spesa nel settore della sicurezza per contrastare le tensioni nel nord del paese.

Nel medio periodo (fino al 2020) la crescita dovrebbe restare intorno al 5%, anche se gli esperti dell’Fmi temono che il prolungarsi delle due maggiori problematiche (cioè il basso regime dei prezzi del petrolio e le crescenti spese per la sicurezza) potrebbero nel tempo ridurre lo spazio fiscale ed economico per continuare con la stessa intensità gli investimenti pubblici in energia e infrastrutture, i sostegni dello sviluppo negli ultimi anni.

D’altro canto, proprio gli esperti dell’Fmi sottolineano come le principali minacce alle prestazioni economiche del Camerun siano esterne al paese. Dopo aver evidenziato la necessità di colmare il gap infrastrutturale e aver riconosciuto gli sforzi finora compiuti dal governo, dal Fondo monetario arriva l’esortazione a intraprendere ambiziose riforme strutturali al fine di accelerare gli investimenti del settore privato e favorire una crescita più forte, sostenibile e soprattutto inclusiva.

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Nuovi fondi dall'AfDB per la centrale idroelettrica Ruzizi III

17 marzo 2016

RD CONGO/BURUNDI/RWANDA - La Banca Africana di Sviluppo (AfDB) ha approvato un ulteriore

finanziamento, questa volta pari a 24,17 milioni di dollari, a favore della costruzione dell'impianto idroelettrico di Ruzizi III.

A segnalarlo i media ruandesi, dai quali si apprende che un accordo per la concessione di un prestito a condizioni agevolate è stato firmato a Kigali dal rappresentante in Rwanda dell'AfDB, Negatu Makonnen. In base a quel che viene reso noto, il prestito prevede un tasso d'interesse dello 0,75% da ripagare in 38 anni, con un periodo di grazia di cinque anni.

Il progetto - che aveva già ricevuto lo scorso dicembre altri fondi dalla stessa AfDB per un valore pari a 138 milioni di dollari - prevede la costruzione di una diga a cavallo del fiume Ruzizi tra la RDC e il Ruanda, così come una centrale elettrica da 147 MW, una stazione di distribuzione e una linea di trasmissione a 220 KV lunga 8,3 chilometri per collegare il centro di distribuzione di Kyamanyola con le diverse reti nazionali.

La Centrale idroelettrica Ruzizi III fa parte del Programma per lo sviluppo delle infrastrutture in Africa (PIDA) e coinvolge il Burundi, la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e il Ruanda.

Complessivamente il progetto ha un costo totale stimato pari a 625 milioni di dollari.

I lavori per la costruzione del progetto, secondo quel che ha dichiarato il ministro di Stato ruandese dell'Energia Germaine Kamayirese, cominceranno nel 2018 e avranno una durata prevista di quattro anni. [MV]

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Petrolio, Tullow annuncia scoperta nella valle del Kerio

17 marzo 2016

KENYA - La compagnia britannica Tullow Oil ha reso noto di aver realizzato una "significativa" scoperta di nuove riserve petrolifere a Cheptuket, nel bacino settentrionale della valle del KErio, non distante dalla città di Eldoret.

Secondo che quel viene riportato dai media locali, la scoperta sarebbe la più importante realizzata in Kenya al di fuori del bacino petrolifero di Lokichar, dove Tullow Oil ha individuato giacimenti per circa 600 milioni di barili di greggio.

"Tullow Oil ha riscontrato buone risorse petrolifere due settimane fa e deve condurre ulteriori test per confermare le dimensioni del giacimento - ha detto il ministro keniano dell'Energia e del petrolio, Charles Keter - Ci vorrà del tempo prima di poter confermare se i depositi possono essere sfruttati commercialmente".

In un comunicato, Tullow sottolinea come il petrolio individuato nel pozzo esplorativo Cheptuket-1 indichi "la presenza di un sistema petrolifero attivo con una significativa generazione di olio". [MV]

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Total pronta a investire in oleodotto verso la Tanzania

17 marzo 2016

UGANDA / TANZANIA - La compagnia petrolifera francese Total ha annunciato di essere pronta a finanziare i lavori di costruzione dell'oleodotto per esportare il greggio estratto in Uganda nel bacino di Albertine verso il porto di Tanga in Tanzania.

A dirlo è stato il vice-presidente di Total East Africa, Javier Rielo, assicurando il presidente tanzaniano John Magufuli che "la compagnia comincerà la costruzione del progetto di oleodotto per trasportare il petrolio dall'Uganda verso Tanga il prima possibile, non appena saranno disponibili i fondi per realizzare il progetto".

Secondo quel che viene riportato in un comunicato diffuso dall'Ufficio della Presidenza della Repubblica della Tanzania, Total sarebbe intenzionata a spendere circa quattro miliardi di dollari nel progetto.

La notizia che Total sarebbe pronta a finanziare il progetto di oleodotto verso la Tanzania arriva poche settimane dopo l'annuncio dell'accordo tra il presidente ugandese Yoweri Museveni e il suo omologo tanzaniano Magufuli di voler sviluppare l'infrastruttura in alternativa al tratto settentrionale attraverso il Kenya.

Uganda e Kenya avevano infatti siglato nel 2013 un memorandum d'intesa per costruire l'oleodotto dal bacino di Albertine attraverso le regioni settentrionali del Kenya, passando attraverso il bacino di Lokichar - dove sono in corso le attività per avviare la produzione petrolifera - fino al costruendo porto di Lamu.

L'oleodotto rappresenta uno dei progetti infrastrutturali strategici per lo sviluppo delle attività petrolifere in Uganda e la decisione se costruirlo attraverso il territorio del Kenya oppure attraverso quello della Tanzania è oggetto di intensi negoziati tra i governi della regione. [MV]

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