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8 Il reperimento dei fondi.

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Academic year: 2021

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8 Il reperimento dei fondi.

Mettere in atto il progetto di cui stiamo discutendo, significa possedere una risorsa finanziaria che di sicuro non può derivare da amministrazioni locali quali il Comune o la stessa AUSL 11, anche se indirettamente saranno proprio loro ad usufruire di questo tipo di struttura, per l’inserimento terapeutico dei soggetti dei quali si fanno carico attraverso i servizi socio-assistenziali.

La strada più semplice per realizzare la “fattoria” potrebbe essere quella di utilizzare il capitale necessario, direttamente dal soggetto terzo che si occuperà della sua gestione, ovvero la cooperativa sociale Pegaso. Questo presuppone la sua pronta liquidità contabile che difficilmente si potrà riscontrare da parte di un operatore economico, quale una società cooperativa, la quale per statuto, non si pone obiettivi di profitto e di accumulo di capitali.

Sicuramente non gli mancheranno le capacità organizzative e le risorse umane per gestire l’impianto produttivo, ma non sarà opportuno chiedere un insopportabile sacrificio economico di tale portata.

Altra strada percorribile è il reperimento dei fondi necessari all’avvio dell’attività, da fondi pubblici, erogati da Regioni, Stato e Comunità Europea, messi a disposizione per la realizzazione di progetti a finalità sociale, erogati tramite bandi, di solito a cadenza annuale. Tali fondi possono coprire in toto o in parte le necessità finanziarie, hanno comunque il problema di essere emanati a cadenza annuale, per cui, se non viene rispettata la scadenza per la presentazione del progetto prima dello scadere del bando stesso c’è il rischio di perdere un intero anno, e il rischio di non veder finanziato il progetto, rimane.

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A tale procedura sarebbe consigliabile ricorrere, una volta dato avvio al progetto, per eseguire miglioramenti, ampliamenti o comunque incrementare gli investimenti. Un’ultima strada percorribile, forse la più sicura, è quella di rivolgersi a soggetti privati, sensibili alle problematiche sociali, che per statuto, si occupano del trasferimento di risorse finanziarie in favore della realizzazione di progetti reali e concreti.

Appartengono a questi soggetti le fondazioni, sia quelle bancarie che di altri gruppi industriali, interessate a elargire importanti contributi in conto capitale, finalizzati proprio all’avvio di progetti che abbiano credibilità fattiva e reale funzione sociale.

Il reparto di psichiatria infantile del C.I.M. “la Badia” di San Miniato ha beneficiato, nel 2005, di un importante contributo della Fondazione Vodafone, volto a finanziare in toto la realizzazione di un parco ludico, in uno spazio esterno dello stesso centro.

Non è da escludere, sulla base di questo precedente, il coinvolgimento di un’altra fondazione, inserita nel tessuto economico locale, come ad esempio la Fondazione della Cassa di Risparmio di San Miniato, la quale per statuto elargisce importanti contributi finanziari, rivolti a sostenere progetti a finalità sociale.

Nate agli inizi degli anni ’90, le Fondazioni bancarie sono ormai una ben radicata realtà nel sistema socio-economico del Paese, concorrendo – a livello locale – al miglioramento ed allo sviluppo del territorio.

Eredi dell’attività di beneficenza che fin dai secoli scorsi svolgevano le Casse di Risparmio e le Banche del Monte, le 88 Fondazioni bancarie italiane hanno sviluppato nel tempo un solido rapporto con la propria Comunità, ribadendo il ruolo di

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sussidiarietà e di complementarietà nei confronti degli enti locali e le altre istituzioni e associazioni operanti sul territorio. Com’è noto, le risorse che le Fondazioni bancarie devolvono alla collettività sono il frutto dell’investimento dei loro patrimoni, distribuite a soddisfare le esigenze nei vari settori di intervento quali arte e cultura, istruzione, assistenza sociale e sanitaria, filantropia e volontariato, ricerca scientifica, sviluppo delle comunità locali, tutela dell’ambiente e dei beni di interesse paesaggistico.

Di seguito viene riportato un estratto del bando che la Fondazione C.R.S.M. pubblica periodicamente al fine di far concorrere i vari soggetti interessati alle sue risorse.

8.1. Chi può accedere ai contributi

Nel perseguimento degli scopi e delle finalità istituzionali, la Fondazione si rivolge a tutti gli enti, associazioni ed organizzazioni che operano senza finalità di lucro nei settori di intervento definiti dal proprio statuto, nonchè alle imprese strumentali ed alle cooperative sociali di cui alla L. 8/11/91 n. 381 e successive modificazioni.

Sono esclusi finanziamenti a favore di privati e di soggetti che svolgono direttamente o indirettamente attività politica.

L'ambito di operatività della Fondazione è riferito, prevalentemente al Comprensorio di San Miniato, comprendente i Comuni di Capannoli, Castelfranco di Sotto, Empoli, Fucecchio, Montopoli V/Arno, Ponsacco, Pontedera, San Miniato, S.Croce s/Arno, S.Maria a M.te Ogni progetto o iniziativa, come pure ciascuna proposta di erogazione deve risultare adeguatamente istruita e

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corredata da idonea documentazione atta ad individuarne finalità ed obiettivi.

8.2. Informazioni e consigli

La Fondazione baserà la propria valutazione dei progetti o iniziative proposte sui dati raccolti attraverso i moduli e gli allegati. In alcuni casi, inoltre, la Fondazione chiederà di svolgere visite presso le sedi delle organizzazioni richiedenti, al fine di approfondire alcuni aspetti giudicati rilevanti.

Non saranno concessi contributi per iniziative palesemente prive di concretezza o che risultino impossibili da realizzare per manifesta ed insanabile insufficienza di fondi.

Gli Organi delibereranno sulla base delle linee programmatiche e strategiche della Fondazione e coerentemente con l'ammontare complessivo delle risorse a disposizione. Nella valutazione delle richieste, saranno utilizzati metodi e parametri appropriati che possano consentire la confrontabilità dei progetti medesimi nell'ambito dello stesso settore.

E' facoltà della fondazione revocare un contributo qualora:

• trascorso un anno dalla comunicazione dell'assegnazione del contributo, la realizzazione dell'opera non sia iniziata, salvo valide e documentate giustificazioni fornite

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• l'opera non sia ultimata, in assenza di valide motivazioni, entro un anno dalla scadenza del "tempo di realizzazione"

• risulti palese che l'opera finanziata viene realizzata contravvenendo le norme legislative vigenti

• risulti evidente, senza previa autorizzazione, un diverso utilizzo rispetto a quello per il quale il contributo è stato assegnato.

La Fondazione liquiderà i contributi richiesti dietro presentazione dei giustificativi di spesa relativi all'opera ammessa al finanziamento, nonché della documentazione attestante le modalità ed i termini con i quali è stato reso pubblico il contributo ricevuto.

L'erogazione di contributi di entità superiore o uguale a € 25.000,00, relativi ad interventi su beni immobili, sarà subordinata all'esito positivo di una relazione tecnico peritale effettuata da un professionista di fiducia incaricato dalla Fondazione stessa.

Relativamente agli interventi di restauro di beni mobili, è facoltà della Fondazione nominare esperti di propria fiducia per effettuare le menzionate verifiche dei contributi richiesti.

Anche in casi diversi da quelli sopraindicati e quindi anche per importi inferiori al limite previsto, è facoltà del Comitato di Gestione richiedere pareri di merito e di congruità sulle opere realizzate e per le quali è stato richiesto un contributo. I contributi possono essere liquidati anche a stati di avanzamento dei lavori, e/o suddivisi in più anni.

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8.3. Richiedere un contributo

Prima di compilare i formulari, vi preghiamo di leggere attentamente tutte le informazioni utili per orientare e guidare la presentazione del vostro progetto e, in particolare di verificare e valutare le seguenti condizioni: • L'organizzazione possiede i requisiti minimi per poter accedere ai contributi?

• Per i progetti che intendono concorrere all'assegnazione di contributi nell'ambito dei programmi della Fondazione il progetto è compatibile con gli obiettivi del programma cui si intende partecipare?

• Rientra appieno nelle linee guida?

• Non prevede interventi che sono stati esplicitamente esclusi?

• E' ancora valido il termine di presentazione delle domande?

Si ricorda che ciascuna domanda deve essere adeguatamente istruita e corredata da idonea documentazione, atta ad individuarne finalità ed obiettivi, quali - a titolo minimale -:

• dati ed atti identificativi del soggetto o dei soggetti promotori;

• relazione illustrativa contenente la specificazione dei benefici attesi e dei beneficiari del progetto nonché l'analisi della fattibilità

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• preventivo dettagliato di spesa e valenza temporale, • dichiarazione delle eventuali erogazioni da altri ricevute o ad altri richieste per lo stesso progetto; • impegni o attestazioni di disponibilità da parte di altri enti e soggetti esterni interessati a collaborare al progetto o all'iniziativa;

• dichiarazione di disponibilità a rendere pubblico, nei modi adeguati, l'eventuale contributo o finanziamento ricevuto dalla Fondazione.

E' riservata in ogni caso alla Fondazione la facoltà di richiedere ulteriore documentazione, anche in momenti successivi.

Le domande per l'attribuzione di contributi finalizzati all'attività istituzionale di cui all'articolo 5 del Regolamento per le erogazioni di beneficenza, devono essere corredate dal bilancio annuale più recente o in mancanza di questo da un resoconto dettagliato delle attività svolte nell'anno precedente.

Riferimenti

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