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CAPITOLO I
QUADRO INTRODUTTIVO
I.1. CARATTERISTICHE GEOGRAFICHE E LIMITI DEL
TERRITORIO IN ESAME
Il territorio che verrà preso in considerazione per il presente lavoro appartiene al comune di Nizza, il quale a sua volta costituisce parte integrante del distretto amministrativo delle Alpi Marittime (06), all'interno della regione francese "Provence-Alpes-Côte d'Azur" (Tav. 1).
La città di Nizza si sviluppa a partire da una piana alluvionale costiera, compresa tra la catena del Mont Boron e del Mont Vinaigrier ad Est, ed il fiume Var ad Ovest. A circa poco più di un chilometro in direzione nord rispetto alla costa, nella zona in cui la piana è più larga, ha inizio il rilievo; quest'ultimo costituisce una sorta di teatro intorno ad essa e va assottigliandola progressivamente in direzione del Var, in prossimità del quale la pianura guadagna nuovamente terreno. Si tratta di una zona collinare che tende ad innalzarsi progressivamente verso nord, dando origine alle cosiddette Prealpi di Nizza.
Il torrente Paglione (Paillon) separa dal resto del rilievo la menzionata catena costituita dai monti Boron (mt. 191), Alban (mt. 223), Vinaigrier (mt. 330) e Gros (mt. 375), formando la valle omonima (Tavv. 2-3). Il Paglione ha origine in due bracci distinti: il Paglione di Contes che nasce dal massiccio di Roca Sièra (mt. 1504) ed il Paglione di l'Escarène la cui sorgente prende vita dal Col de l'Abbé (mt. 1150), in prossimità del Gros Braus. Tali bracci si uniscono nella zona di la Condamine a nord di Drap. Il Paglione, oggi coperto per circa 2 km, viene a sfociare al di sotto dell'attuale Place Masséna ad occidente della collina del Castello. In antichità esso possedeva due sbocchi al mare: il primo di cui si è appena detto, mentre un secondo costeggiava il lato orientale della suddetta collina, la quale risultava pertanto una sorta di isola.
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Quanto ai rilievi posti ad occidente del fiume si riconoscono rispettivamente, dalla costa verso l'interno: Carabacel, Cimiez, Cap de Croix, Rimiez, Gairaut, St. Maurice, St. Silvestre, St. Barthélemy, St. Étienne, St. Philippe.
L'altopiano di Cimiez in particolare, sul quale si concentra il lavoro, costituisce, più che una collina vera e propria, il prolungamento meridionale della catena, nota anche nella suddivisione territoriale del comune con il nome "Trois collines" e formata appunto da Cimiez, Rimiez e Gairaut, che ha il suo culmine nell'entroterra con il Mont Chauve (mt. 854). Le dimensioni dell'altipiano sono di circa tre chilometri in direzione nord-sud e raggiungono un massimo di 750 metri in direzione est-ovest. Tale zona risulta oggi fortemente urbanizzata e assai modificata rispetto alle sue caratteristiche geografiche originarie che come vedremo risentirono di interventi e cambiamenti artificiali già a partire dall'epoca romana.
Il pendio del versante orientale di Cimiez digrada in maniera ripida, fermandosi a ridosso del torrente con un dislivello di 85 metri, e formando una vera e propria scarpata rocciosa immediatamente a nord dell'attuale abbazia di Saint Pons; esso è oggi interamente terrazzato. Diversamente accade lungo il versante occidentale, dove il rilievo è più dolce e di facile accesso. Le depressioni degli attuali quartieri di Saint-Sylvestre e del Ray delimitano il rilievo in tale direzione.
Sulla cima dell'altopiano vero e proprio di Cimiez, caratterizzato da due fasce di terreno poste tra le curve di livello dei 100 e dei 120 metri, si erge una collinetta di modeste dimensioni1, che a sua volta non supera i 120 metri di altezza, la quale si affaccia sulla valle del Paglione. Comunemente denominata "Bois Sacré" e ubicata all'interno dell'odierno giardino del Convento dei Padri Riformati, essa ospitò la sede dell'antico oppidum celto-ligure dei Vediantii. Una volta rifondato l'abitato, in epoca romana, la futura città di
Cemenelum si sarebbe estesa a comprendere tutto l'altipiano che, si ricorda, dista circa tre
chilometri dalla costa.
La presente indagine focalizza l'attenzione principalmente su tale territorio, i limiti del quale sono forniti aderendo alle coordinate desumibili dalla carta georeferenziata del comune di Nizza, consultabile on-line2. Nello specifico saranno prese in considerazione da sud a nord le zone ascritte rispettivamente alle sezioni catastali: LH, LI, LK, HC, HD, settori nei quali si
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Lunga un centinaio di metri in direzione N-S e larga appena una cinquantina in direzione opposta, a livello delle estremità maggiori.
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Si veda: Site Cartographique de la Ville de Nice. Tale carta, di più facile reperimento e consultazione, si presta ottimamente alle esigenze di precisione e indagine richieste dal nostro studio.
15 concentrò la città antica (Tav. 6, fig. 11).
Particolarmente favorevole risulta la posizione dell'altipiano nel contesto territoriale. Proteso verso la costa, esso ne riceve tutti i benefici dovuti all'esposizione solare e alla vicinanza del mare; innalzato sulla pianura alluvionale anticamente paludosa, esso garantiva la possibilità di creare un abitato stabile nonché esteso; inoltre, posto che anticamente le comunicazioni avvenivano in altura piuttosto che nei fondi vallivi, esso costituiva una tappa importante lungo la viabilità montana.
Seguendo le creste che si affacciano sulle valli del Paglione e del Var è infatti possibile raggiungere: la valle delle Meraviglie e la valle Roya attraverso il Col de Braus ed il Col de Brouis; la valle della Vesubie e la valle della Tinée, che attraverso i loro valichi permettono di raggiungere il Piemonte; la valle dell'Ubaye.
Cimiez costituiva senza dubbio uno snodo importante per lo svolgimento delle comunicazioni interne.
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I.2. CARATTERISTICHE GEOLOGICHE
L'altopiano di Cimiez e le colline circostanti risultano essere costituite di rocce sedimentarie di tipo calcareo (Tav. 4). Tale caratteristica è ben testimoniata anche all'interno del territorio, dove non mancano le grotte. Tali sedimentazioni sorgono in prossimità di una pianura alluvionale di origine giurassica, sulla quale oggi si estende la città di Nizza. La collina del Castello, situata ad est della foce del torrente Paglione, all'estremità meridionale della costa è caratterizzata dalla stessa origine sedimentaria delle colline retrostanti.
Il tipo di calcare locale si presta bene allo sfruttamento di cave per la produzione di calce. Sul versante orientale dell'altopiano, compresa la collinetta del "Bois sacré" affiorano rocce di origine giurassica, mentre nel tratto nord-occidentale lo strato di roccia sedimentaria è coperto da puddinghe o conglomerati plio-quaternari3.
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