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Dispositivi diprotezione e controllo

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Dispositivi di pr otezione e contr ollo

Dispositivi di

protezione e controllo

Electrical installation handbook Volume 1

1SDC008001D0901 1

a

edizione italiana

1SDC008001D0901 12/07 Printed in Italy Per tener conto dell’evoluzione delle Norme e dei materiali, le caratteristiche e le dimensioni di ingombro indicate nel presente catalogo si potranno ritenere impegnative solo dopo conferma da parte di ABB SACE.

ABB SACE

Una divisione di ABB S.p.A.

Interruttori B.T.

Via Baioni, 35 24123 Bergamo

Tel.: 035.395.111 - Telefax: 035.395.306-433

Tutte le soluzioni

http://bol.it.abb.com

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Volume 1

Dispositivi di protezione e controllo

1 a edizione italiana Dicembre 2007

Electrical installation handbook

(3)

Indice

I ntroduzione ... 2

1 Norme 1.1 Aspetti generali ... 3

1.2 Norme IEC per gli impianti elettrici... 15

2 Dispositivi di protezione e controllo 2.1 Dati di targa caratteristici degli interruttori... 22

2.2 Definizioni principali ... 24

2.3 Tipi di sganciatori ... 28

2.3.1 Sganciatori termomagnetici e sganciatori solo magnetici ... 28

2.3.2 Sganciatori elettronici ... 30

2.3.3 Dispositivi differenziali ... 34

3 Caratteristiche generali 3.1 Caratteristiche elettriche degli interruttori ... 38

3.2 Curve d’intervento ... 45

3.2.1 Software “Curves 1.0” ... 45

3.2.2 Curve di intervento degli sganciatori termomagnetici ... 46

3.2.3 Funzioni di protezione degli sganciatori elettronici... 51

3.3 Curve di limitazione ... 76

3.4 Curve di energia specifica passante ... 79

3.5 Declassamento in temperatura ... 80

3.6 Declassamento per altitudine ... 90

3.7 Caratteristiche elettriche degli interruttori di manovra-sezionatori ... 91

4 Coordinamento delle protezioni 4.1 Coordinamento delle protezioni ... 98

4.2 Tabelle di selettività ... 107

4.3 Tabelle di back-up ... 140

4.4 Tabelle di coordinamento tra interruttori e interruttori di manovra-sezionatori ... 144

5 Applicazioni speciali 5.1 Reti in corrente continua ... 148

5.2 Reti a frequenze particolari; 400 Hz e 16 2/3 Hz ... 159

5.3 Reti a 1000 Vc.c. e 1000 Vc.a. ... 176

5.4 Unità di commutazione automatica rete-gruppo (ATS)... 188

6 Quadri 6.1 Quadri elettrici... 190

6.2 Quadri MNS ... 198

6.3 Quadri di distribuzione ArTu ... 199

Appendice A: Protezione dagli effetti di corto circuito all’interno di quadri di bassa tensione ... 202

Appendice B: Valutazione dell’aumento di temperatura secondo IEC 60890 ... 211

Appendice C: Esempi applicativi: Funzioni avanzate di protezione con sganciatori PR123/P e PR333/P ... 225

Pubblicato da ABB SACE via Baioni, 35 - 24123 Bergamo

Tutti i diritti riservati

LINGUA ANNO EDIZIONE

Inglese 2003 Prima

2004 Seconda

2005 Terza

2006 Quarta

2007 Quinta

Spagnolo 2004 Prima

Italiano 2007 Prima

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1.1 Aspetti generali

In ogni campo tecnico, e in particolare nel settore elettrico, condizione sufficiente (anche se non necessaria) per la realizzazione di impianti a “regola d’arte”, e come requisito fondamentale per soddisfare correttamente le esigenze della committenza e della collettività, è il rispetto di tutte le relative norme giuridiche e tecniche.

Una conoscenza precisa delle norme è quindi il presupposto fondamentale per un approccio corretto alle problematiche degli impianti elettrici che devono essere realizzati in modo da garantire quel “livello di sicurezza accettabile”

che non potrà mai essere assoluto.

Norme giuridiche

Sono tutte le norme dalle quali derivano le regole di comportamento per tutti quei soggetti che si trovano nell’ambito di sovranità di quello Stato.

Norme tecniche

Queste norme sono l’insieme delle prescrizioni in base alle quali devono essere progettate, costruite e collaudate le macchine, le apparecchiature, i materiali e gli impianti affinché sia garantita l’efficienza e la sicurezza di funzionamento.

Le norme tecniche, emanate da organismi nazionali ed internazionali, sono redatte in modo circostanziato e possono assumere rilevanza giuridica quando la stessa viene loro attribuita da una provvedimento legislativo.

Campi di applicazione

Elettrotecnica ed Meccanica, Ergonomia

Elettronica Telecomunicazioni

e Sicurezza

Organismo internazionale IEC ITU ISO

Organismo europeo CENELEC ETSI CEN

Nel presente manuale sono presi in considerazione solo gli organismi del settore elettrico ed elettronico.

Comitato Elettrotecnico Internazionale (International Electrotechnical Commission)

Il Comitato Elettrotecnico Internazionale (IEC) è stato fondato ufficialmente nel 1906, con l’obiettivo di garantire la collaborazione internazionale per quanto riguarda la normalizzazione e la certificazione nel settore elettrico ed elettroni- co. L’associazione è formata dai Comitati Nazionali di oltre 40 nazioni in tutto il mondo.

IEC pubblica norme internazionali, guide tecniche e rapporti tecnici che costi- tuiscono la base o comunque un importante riferimento per qualsiasi attività di normalizzazione nazionale ed europea.

Le norme IEC vengono normalmente pubblicate in due lingue: inglese e fran- cese.

Nel 1991 IEC ha stipulato accordi di collaborazione con CENELEC (organismo europeo di normalizzazione), per la pianificazione comune delle nuove attività normative e per la votazione parallela sui progetti di norma.

1 Norme Introduzione

Scopo ed obiettivi

Lo scopo di questo manuale per gli impianti elettrici è fornire al progettista e all’utilizzatore di impianti elettrici uno strumento di lavoro di rapida consulta- zione ed immediato utilizzo. Non vuole essere né una trattazione teorica, né un catalogo tecnico, ma, in aggiunta a quest’ultimo, mira ad essere d’aiuto nella corretta definizione delle apparecchiature, per le più comuni applicazioni impiantistiche.

Il dimensionamento di un impianto elettrico richiede la conoscenza di numerosi fattori, relativi per esempio, agli impianti utilizzatori, alle condutture elettriche e ad altri componenti; tali conoscenze comportano da parte del progettista la consultazione di numerosi documenti e cataloghi tecnici. Questo manuale, invece, ha l’obiettivo di fornire, in un unico documento, le tabelle per la defini- zione rapida dei principali parametri dei componenti dell’impianto elettrico e per la scelta dei dispositivi di protezione nelle diverse applicazioni impiantistiche.

Vengono inclusi alcuni esempi applicativi per aiutare la comprensione delle tabelle di scelta.

Destinatari del manuale

Il manuale per gli impianti elettrici rappresenta uno strumento idoneo per tutti coloro che si occupano di impianti elettrici: può risultare utile sia all’installatore sia al tecnico della manutenzione tramite brevi ma importanti riferimenti elettro- tecnici, oppure per il tecnico-commerciale grazie alle tabelle di scelta rapida.

Validità del manuale

Alcune tabelle riportano dei valori approssimati dovuti alla generalizzazione

del processo di selezione, per esempio per ciò che riguarda le caratteristiche

costruttive delle macchine elettriche. In ogni caso, ove possibile, vengono forniti

i coefficienti di correzione per riportarsi a condizioni reali differenti da quelle

ipotizzate. Le tabelle sono state sempre redatte in modo conservativo, a favore

della sicurezza; per un calcolo più accurato, si consiglia di utilizzare il software

DOCWin per il dimensionamento degli impianti elettrici.

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1.1 Aspetti generali

1 Norme

1.1 Aspetti generali

1 Norme

CENELEC (Comitato Europeo per la Normalizzazione Elettrotecnica) Il CENELEC (Comitato Europeo per la Normalizzazione Elettrotecnica) è stato istituito nel 1973. Attualmente comprende 30 paesi (Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Islanda, Italia, Latvia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Norvegia, Portogallo, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spa- gna, Svezia, Svizzera, Regno Unito) e coopera con 8 affiliati (Albania, Bosnia e Herzegovina, Tunisia, Croazia, Repubblica ex-Iugoslava di Macedonia, Serbia e Montenegro, Turchia, Ucraina) che dapprima hanno mantenuto i documenti nazionali in parallelo a quelli CENELEC e poi li hanno sostituiti con i Documenti di Armonizzazione HD).

La differenza tra le Norme EN ed i Documenti di Armonizzazione (HD) sta nel fatto che mentre le prime devono essere recepite dai diversi paesi in maniera identica e senza alcuna aggiunta o modifica, i secondi possono essere emendati per soddisfare particolari requisiti nazionali.

In generale le Norme EN vengono pubblicate in tre lingue: inglese, francese e tedesco.

Dal 1991 CENELEC collabora con IEC per accelerare la procedura di prepa- razione delle norme internazionali.

CENELEC tratta argomenti specifici, per i quali sussiste l’urgenza di una nor- mazione.

Quando lo studio di un argomento specifico fosse già stato avviato dall’IEC, l’organismo europeo di normalizzazione (CENELEC) può decidere se accettare o, ove necessario, emendare i lavori già approvati dall’ente internazionale.

LE DIRETTIVE COMUNITARIE PER LE APPARECCHIATURE ELETTRICHE Tra i suoi ruoli istituzionali, la Comunità Europea ha il compito di promulgare le direttive che devono essere adottate dai vari stati membri e quindi convertite in leggi nazionali.

Una volta recepite queste direttive godono di piena validità giuridica e diventano un riferimento per costruttori, installatori, rivenditori a cui spetta adempiere agli obblighi previsti dalla legislazione.

Le direttive si fondono sui seguenti principi:

• l’armonizzazione si limita ai requisiti essenziali;

• solo quei prodotti che rispettano i requisiti essenziali possono essere com- mercializzati e messi in servizio;

• le norme armonizzate, i cui numeri di riferimento sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee e che sono trasposte nelle norme nazionali, sono ritenute conformi ai corrispondenti requisiti essenziali;

• l’applicazione delle norme armonizzate o di altre specifiche tecniche è fa- coltativa ed i costruttori sono liberi di scegliere altre soluzioni tecniche che garantiscono la conformità ai requisiti essenziali;

• i costruttori possono scegliere tra le diverse procedure di valutazione della conformità previste nella direttiva applicabile.

Lo scopo di ogni direttiva è di far sì che i costruttori ricorrano ad accorgimenti e misure tali che il prodotto non pregiudichi la sicurezza e la salute delle persone, degli animali e dei beni.

Direttiva “Bassa Tensione” 2006/95/CE

La Direttiva Bassa Tensione si riferisce a tutto il materiale elettrico, destinato ad essere utilizzato ad una tensione nominale da 0 a 1000 V in corrente alternata e da 7 a 100 V in corrente continua.

In particolare si applica ad ogni dispositivo usato per la produzione, trasforma- zione, trasmissione, distribuzione ed utilizzo di energia elettrica, come macchine, trasformatori, apparecchi, strumenti di misura, apparecchi di protezione e materiali di cablaggio.

Non rientrano nel campo di applicazione della Direttiva le seguenti categorie di materiali:

• materiali elettrici destinati ad essere utilizzati in ambienti esposti a pericoli di esplosione;

• materiali elettrici per radiologia ed uso clinico;

• parti elettriche di ascensori e montacarichi;

• contatori elettrici;

• prese di corrente (basi e spine) per uso domestico;

• dispositivi di alimentazione di recinti elettrici;

• disturbi radio-elettrici;

• materiali elettrici speciali, destinati ad essere usati sulle navi o sugli aeromobili e per le ferrovie, conformi alle disposizioni di sicurezza stabilite da organismi internazionali cui partecipano gli Stati Membri.

Direttiva EMC 89/336/EEC* (“Compatibilità Elettromagnetica”) La Direttiva sulla Compatibilità Elettromagnetica riguarda tutte le apparecchiature elettriche ed elettroniche nonché i sistemi e le installazioni che contengono componenti elettrici e/o elettronici. In particolare le apparecchiature coperte da queste Direttiva sono suddivise nelle seguenti categorie in base alle loro caratteristiche:

• radioriceventi e telericeventi private;

• apparecchiature industriali;

• apparecchiature radiomobili;

• apparecchiature radiomobili e radiotelefoniche commerciali;

• apparecchiature mediche e scientifiche;

• apparecchiature di tecnologia dell’informazione (ITE);

• elettrodomestici ed apparecchiature elettroniche per uso domestico;

• apparecchi radio per l’aeronautica e la marina;

• apparecchi didattici elettronici;

• reti ed apparecchi di telecomunicazione;

• emittenti di radio e filodiffusione;

• illuminazione e lampade fluorescenti.

Le apparecchiature dovranno essere costruite in modo che:

a) le perturbazioni elettromagnetiche generate siano limitate ad un livello che permetta agli apparecchi radio e di telecomunicazione ed alle altre apparec- chiature di funzionare in modo conforme alla loro destinazione d’uso;

b) gli apparecchi abbiano un adeguato livello di immunità intrinseca contro le perturbazioni elettromagnetiche, la quale permetta loro di funzionare in modo conforme alla loro destinazione d’uso.

Un’apparecchiatura è ritenuta conforme ai requisiti previsti nei punti a) e b) quando soddisfa le norme armonizzate specifiche per la sua famiglia di prodotti o, eventualmente, se queste non esistono, le norme generiche.

(*) L a n u o v a D i re t t i v a 200/108/CE è diventata effettiva dal 20 Gennaio 200. Tuttavia, è previsto un periodo di transizione (fino a Luglio 2009) durante il quale è possibile mettere sul mercato apparecchi che sono in accordo alla precedente Direttiva.

È previsto che la nuova

Direttiva potrà essere

applicata dal 20 Luglio

2007.

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1.1 Aspetti generali

1 Norme

1.1 Aspetti generali

1 Norme

Quando la marcatura CE viene apposta su un prodotto, essa rappresenta una dichiarazione da parte della persona fisica o giuridica che l’ha apposta o che è responsabile di apporla a conferma che il prodotto è conforme a tutte le disposizioni applicabili in materia e che è stato sottoposto alle procedure di valutazione della conformità del caso. Ciò impedisce agli Stati Membri di porre dei limiti alla commercializzazione e alla messa in servizio di prodotti con marcatura CE, a meno che un tale provvedimento non sia giustificato dalla comprovata non-conformità del prodotto.

Diagramma di flusso per le procedure di valutazione della conformità stabilite nella Direttiva 2006/95/CE relativa al materiale elettrico destinato all’uso entro particolari limiti di tensione:

P r o d u t t o r e

Fascicolo tecnico Il produttore redige la documentazione tecnica riguardante la progettazione, la fabbricazione e il funzionamento del materiale elettrico

Dichiarazione CE di conformità

Il produttore garantisce e dichiara la conformità dei prodotti fabbricati alla documentazione tecnica e ai requisiti della direttiva

ASDC0080F0201

Omologazioni navali

Le condizioni ambientali che caratterizzano l’impiego di interruttori per appli- cazioni a bordo possono risultare diverse rispetto alle condizioni di servizio in ambienti industriali terrestri; infatti, l’applicazione marina può richiedere l’instal- lazione in particolari condizioni, quali ad esempio:

- ambienti caratterizzati da temperature e umidità elevate, anche in atmosfera salina (ambiente caldo-umido salino);

- ambienti a bordo nave (sala macchine) dove gli apparecchi lavorano in pre- senza di vibrazioni caratterizzate da ampiezza e durata rilevanti.

Per assicurare il corretto funzionamento in tali ambienti, i registri navali richie- dono che gli apparecchi siano sottoposti a specifiche prove di omologazione, tra le quali, le più significative risultano essere quelle relative alla resistenza alle vibrazioni, a sollecitazione dinamiche, all’umidità, al caldo-secco.

Marcatura di conformità CE

La marcatura CE indica la conformità a tutti gli obblighi imposti ai fabbricanti, in merito ai loro prodotti, in virtù delle direttive della Comunità Europea che ne prevedono l’apposizione.

Gli interruttori ABB SACE (Tmax-Emax) sono omologati dai seguenti registri navali:

RINA Registro Italiano Navale registro navale italiano

DNV Det Norske Veritas registro navale norvegese

BV Bureau Veritas registro navale francese

GL Germanischer Lloyd registro navale tedesco

LRs Lloyd’s Register of Shipping registro navale inglese

ABS American Bureau of Shipping registro navale americano

Si raccomanda di contattare ABB SACE per quanto riguarda le tipologie e le prestazioni degli interruttori omologati o di consultare la sezione certificati sul sito web http://bol.it.abb.com.

Marchi di conformità alle relative norme nazionali ed internazionali

I marchi di conformità nazionali ed internazionali sono riportati nella seguente tabella a titolo puramente informativo:

OVE

NAZIONE Simbolo Designazione del

marchio Applicabilità/Organizzazione

EUROPA Marchio di conformità con le nor-

me armonizzate europee elencate nell’Accordo ENEC.

AUSTRALIA Marchio AS Prodotti elettrici e non.

Garantisce la conformità con SAA (Standard Association of Australia - Associazione australiana per le Norme).

AUSTRALIA Marchio S.A.A. Standard Association of Australia

(S.A.A.).

Autorità per l’Elettricità di New South Wales Sydney Australia

AUSTRIA Marchio

di prova austriaco Apparecchiatura e materiali per

l’installazione

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1.1 Aspetti generali

1 Norme

1.1 Aspetti generali

1 Norme

NAZIONE Simbolo Designazione del marchio Applicabilità/Organizzazione

AUSTRIA Filo distintivo ÖVE Cavi

BELGIO Marchio CEBEC Materiali per l’installazione ed

apparecchi elettrici

BELGIO Marchio CEBEC Condotti e canali, conduttori e

cavi flessibili

BELGIO Certificazione di Con-

formità

Materiali per l’installazione ed apparecchiature elettriche (nel caso in cui non ci fossero delle norme o dei criteri nazionali equivalenti)

CANADA Marchio CSA Prodotti elettrici e non.

Questo marchio garantisce la conformità con CSA (Canadian Standard Association (Associa- zione canadese per le norme)

CINA Marchio CCC China Compulsory Certification

molti prodotti, per poter essere importati e commercializzati sul mercato locale, devono tenere la certificazione e il marchio CCC

Repubblica Ceca Marchio EZU’ Electrotechnical Testing Insti-

tute (Istituto di prove elettro- tecniche)

Repubblica

Slovacca Marchio EVPU’ Electrotechnical Research &

Design Institute (Istituto per la ricerca e la progettazione elettrotecnica)

NAZIONE Simbolo Designazione del marchio Applicabilità/Organizzazione

CROAZIA KONKAR Electrical Engineering Institute

(Istituto di Ingegneria Elettrica)

DANIMARCA DEMKO

Marchio di Approvazione Materiali di bassa tensione.

Questo marchio garantisce la conformità del prodotto con le richieste (di sicurezza) degli

“Heavy Current Regulations”

FINLANDIA Marchio di Sicurezza

dell’Elektriska Inspektoratet

Materiali di bassa tensione.

Questo marchio garantisce la conformità del prodotto con le richieste (di sicurezza) degli

“Heavy Current Regulations”

FRANCIA Marchio ESC Apparecchi elettrici per uso

domestico

FRANCIA Marchio NF Conduttori e cavi –

Condotti e canalizzazione – Materiali di installazione

FRANCIA Filo distintivo NF Cavi

FRANCIA Marchio NF Utensili a motore portatili

FRANCIA Marchio NF Apparecchi elettrici per uso

domestico

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1.1 Aspetti generali

1 Norme

1.1 Aspetti generali

1 Norme

geprüfte Sicherheit

MARK OF CONFO RMIT

Y

I.I.R .S.

NAZIONE Simbolo Designazione del marchio Applicabilità/Organizzazione

GERMANIA Marchio VDE Per accessori di installazione

quali spine, prese, fusibili, fili e cavi, nonché altri componenti (condensatori, sistemi di messa terra, supporti per lampade e dispositivi elettronici)

GERMANIA Filo distintivo VDE Cavi e fili elettrici

GERMANIA Marchio VDE per cavo Per cavi, fili elettrici isolati, con- dotti e canali per l’installazione

GERMANIA Marchio VDE-GS

per apparecchiatura tecnica

Marchio di sicurezza per apparecchiature tecniche da apporre dopo che il prodotto sia stato provato e certificato dal Laboratorio di Prove VDE di Offenbach; il

marchio di conformità è il mar- chio VDE, che viene concesso sia per essere usato da solo che in combinazione con il marchio GS

UNGHERIA MEEI Istituto ungherese per la Prova

e la Certificazione di apparec- chiatura elettrica

GIAPPONE Marchio JIS Marchio che garantisce la con-

formità con le relative normative industriali giapponesi.

IRLANDA Marchio IIRS Apparecchiatura elettrica

IRLANDA Marchio IIRS Apparecchiatura elettrica

KEUR

B

PAP ROVED TO SINGAPORE S

TAND DAR

RC MA

A D

E CO

NFORMIDAD A N ORMAS E UN

NAZIONE Simbolo Designazione del marchio Applicabilità/Organizzazione

ITALIA Marchio IMQ Marchio da apporre sul

materiale elettrico per utenti non specializzati; certifica la conformità con la/e Norma/e europea/e

NORVEGIA Marchio di Approvazione

Norvegese Approvazione obbligatoria di sicurezza per il materiale e le apparecchiature di bassa tensione.

OLANDA KEMA-KEUR Generale per tutte le apparec-

chiature

POLONIA KWE Prodotti elettrici

RUSSIA Certificazione di

Conformità Prodotti elettrici e non. Garan- tisce la conformità con la nor- mativa nazionale (Gosstandard della Russia)

SINGAPORE SISIR Prodotti elettrici e non

SLOVENIA SIQ Istituto Sloveno di Qualità e

Metrologia

SPAGNA AEE Prodotti elettrici.

Il marchio è sotto al controllo

della Asociación Electrotécnica

Española (Associazione

Elettrotecnica Spagnola)

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1.1 Aspetti generali

1 Norme

1.1 Aspetti generali

1 Norme

CER TIFICA

TION TRADE MARK

NAZIONE Simbolo Designazione del marchio Applicabilità/Organizzazione

SPAGNA AENOR Asociación Española de

Normalización y Certificación.

(Associazione Spagnola per la Normalizzazione e la Certificazione)

SVEZIA Marchio

SEMKO

Approvazione di sicurezza obbligatoria per materiale e apparecchiature di bassa tensione.

SVIZZERA Marchio di Sicurezza Materiale svizzero di bassa

tensione soggetto ad approvazione obbligatoria (sicurezza).

SVIZZERA Cavi soggetti ad approvazio-

ne obbligatoria

SVIZZERA Marchio di Sicurezza

SEV

Materiale di bassa tensione soggetto ad approvazione obbligatoria.

REGNO UNITO Marchio ASTA Marchio che garantisce la

conformità con le relative

“British Standards” (norme inglesi)

REGNO UNITO Marchio BASEC Marchio che garantisce la

conformità con le “British Standards” (norme inglesi) per conduttori, cavi e prodotti accessori.

REGNO UNITO Filo distintivo

BASEC

Cavi

P AP

RO

VED TO BRITISH S TAND RA D

AN INDE PENDENT LABORATOR

Y

TES TING FOR P UBLIC SAF

ETY

L I S T E D (Product Name) (Control Number)

NAZIONE Simbolo Designazione del marchio Applicabilità/Organizzazione

REGNO UNITO Marchio di Sicurezza

BEAB

Conformità con le “British Standards” (norme inglesi) per apparecchi elettrici per uso domestico.

REGNO UNITO Marchio di Sicurezza

BSI

Conformità con le “British Standards” (norme inglesi)

REGNO UNITO BEAB

Kitemark

Conformità con le relative

“British Standards” (norme inglesi) riguardanti la sicurezza e le prestazioni

U.S.A. Marchio

UNDERWRITERS LABORATORIES

Prodotti elettrici e non

U.S.A. Marchio

UNDERWRITERS LABORATORIES

Prodotti elettrici e non

U.S.A. Riconoscimento

UL

Prodotti elettrici e non

CEN Marchio CEN Marchio del Comitato Euro-

peo per la Normalizzazione (CEN): attesta la conformità con le norme europee.

CENELEC Marchio Cavi

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1 Norme 1 Norme

NAZIONE Simbolo Designazione del marchio Applicabilità/Organizzazione

CENELEC Marchio di armonizzazione Marchio di certificazione che

attesta la conformità del cavo armonizzato con le relative norme armonizzate CENELEC – Filo distintivo

EC Marchio Ex EUROPEA Marchio che attesta la con-

formità con le relative norme europee dei prodotti destinati ad essere utilizzati nei luoghi con pericolo di esplosione

CEEel Marchio CEEel Marchio che si applica solo ad

alcuni elettrodomestici (rasoi elettrici, orologi elettrici, ecc).

Dichiarazione di Conformità CE

La Dichiarazione di Conformità CE è la dichiarazione del produttore, che dichiara sotto la propria responsabilità che tutte le apparecchiature, le procedure o i servizi si riferiscono e sono conformi a norme specifiche (direttive) o ad altri documenti normativi.

La Dichiarazione di Conformità CE deve contenere le seguenti informazioni:

• nome ed indirizzo del produttore o del suo mandatario presente nella Comunità europea;

• descrizione del prodotto;

• riferimento alle relative norme e direttive armonizzate;

• qualsiasi riferimento alle specifiche tecniche per le quali è dichiarata la con- formità;

• le ultime due cifre dell’anno in cui è stata apposta la marcatura CE;

• identificazione del firmatario.

Una copia della Dichiarazione di Conformità CE deve essere conservata dal produttore o dal suo rappresentante insieme alla documentazione tecnica.

1.1 Aspetti generali

1.2 Norme IEC relative ad impianti elettrici

NORMA ANNO TITOLO

IEC 60027-1 1992 Letter symbols to be used in ectrical technology - Part 1: General

IEC 60034-1 2004 Rotating electrical machines - Part 1: Rating and performance

IEC 60617-DB-Snapshot 2007 Graphical symbols for diagrams IEC 61082-1 2006 Preparation of documents used in

electrotechnology - Part 1: Rules

IEC 60038 2002 IEC standard voltages

IEC 60664-1 2007 Insulation coordination for equipment within low-voltage systems - Part 1: Principles, re- quirements and tests

IEC 60909-0 2001 Short-circuit currents in three-phase a.c. sys- tems - Part 0: Calculation of currents IEC 60865-1 1993 Short-circuit currents - Calculation of effects

- Part 1: Definitions and calculation methods IEC 60076-1 2000 Power transformers - Part 1: General IEC 60076-2 1993 Power transformers - Part 2: Temperature rise IEC 60076-3 2000 Power transformers - Part 3: Insulation levels, dielectric tests and external clearances in air IEC 60076-5 2006 Power transformers - Part 5: Ability to with-

stand short circuit

IEC/TR 60616 1978 Terminal and tapping markings for power transformers

IEC 60076-11 2004 Power transformers - Part 11: Dry-type trans- formers

IEC 60445 2006 Basic and safety principles for man-machine interface, marking and identification - Identifi- cation of equipment terminals and conductor terminations

IEC 60073 2002 Basic and safety principles for man-machine interface, marking and identification – Coding for indicators and actuators

IEC 60446 2007 Basic and safety principles for man-machine interface, marking and identification - Identifica- tion of conductors by colours or alpha numerals IEC 60447 2004 Basic and safety principles for man-machine

interface, marking and identification - Actuating principles

IEC 60947-1 2007 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 1: General rules

IEC 60947-2 2006 Low-voltage switchgear and controlgear - Part

2: Circuit-breakers

(11)

1.2 Norme IEC relative ad impianti elettrici

1 Norme

1.2 Norme IEC relative ad impianti elettrici

1 Norme

NORMA ANNO TITOLO

IEC 60947-3 2005 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 3: Switches, disconnectors, switch-disconnec- tors and fuse-combination units

IEC 60947-4-1 2002 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 4-1: Contactors and motor-starters – Electro- mechanical contactors and motor-starters IEC 60947-4-2 2007 Low-voltage switchgear and controlgear - Part

4-2: Contactors and motor-starters – AC semi- conductor motor controllers and starters IEC 60947-4-3 2007 Low-voltage switchgear and controlgear - Part

4-3: Contactors and motor-starters – AC semiconductor controllers and contactors for non-motor loads

IEC 60947-5-1 2003 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 5-1: Control circuit devices and switching elements - Electromechanical control circuit devices

IEC 60947-5-2 2007 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 5-2: Control circuit devices and switching ele- ments – Proximity switches

IEC 60947-5-3 2005 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 5-3: Control circuit devices and switching elements – Requirements for proximity devices with defined behaviour under fault conditions IEC 60947-5-4 2002 Low-voltage switchgear and controlgear - Part

5: Control circuit devices and switching ele- ments – Section 4: Method of assessing the performance of low energy contacts. Special tests

IEC 60947-5-5 2005 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 5-5: Control circuit devices and switching ele- ments - Electrical emergency stop device with mechanical latching function

IEC 60947-5-6 1999 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 5-6: Control circuit devices and switching ele- ments – DC interface for proximity sensors and switching amplifiers (NAMUR)

IEC 60947-6-1 2005 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 6-1: Multiple function equipment – Transfer switching equipment

IEC 60947-6-2 2007 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 6-2: Multiple function equipment - Control and protective switching devices (or equipment) (CPS)

IEC 60947-7-1 2002 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 7: Ancillary equipment - Section 1: Terminal blocks for copper conductors

NORMA ANNO TITOLO

IEC 60947-7-2 2002 Low-voltage switchgear and controlgear - Part 7: Ancillary equipment - Section 2: Protective conductor terminal blocks for copper conduc- tors

IEC 60439-1 2004 Low-voltage switchgear and controlgear as- semblies - Part 1: Type-tested and partially type-tested assemblies

IEC 60439-2 2005 Low-voltage switchgear and controlgear as- semblies - Part 2: Particular requirements for busbar trunking systems (busways) IEC 60439-3 2001 Low-voltage switchgear and controlgear

assemblies - Part 3: Particular requirements for low-voltage switchgear and controlgear assemblies intended to be installed in places where unskilled persons have access for their use - Distribution boards

IEC 60439-4 2004 Low-voltage switchgear and controlgear as- semblies - Part 4: Particular requirements for assemblies for construction sites (ACS) IEC 60439-5 2006 Low-voltage switchgear and controlgear as-

semblies - Part 5: Particular requirements for assemblies for power distribution in public networks

IEC 61095 2000 Electromechanical contactors for household and similar purposes

IEC/TR 60890 1987 A method of temperature-rise assessment by extrapolation for partially type-tested assemblies (PTTA) of low-voltage switchgear and controlgear

IEC/TR 61117 1992 A method for assessing the short-circuit withstand strength of partially type-tested assemblies (PTTA)

IEC 60092-303 1980 Electrical installations in ships. Part 303:

Equipment - Transformers for power and lighting

IEC 60092-301 1980 Electrical installations in ships. Part 301:

Equipment - Generators and motors

IEC 60092-101 2002 Electrical installations in ships - Part 101:

Definitions and general requirements

IEC 60092-401 1980 Electrical installations in ships. Part 401:

Installation and test of completed installation

IEC 60092-201 1994 Electrical installations in ships - Part 201:

System design - General

IEC 60092-202 1994 Electrical installations in ships - Part 202:

System design - Protection

(12)

1.2 Norme IEC relative ad impianti elettrici

1 Norme

1.2 Norme IEC relative ad impianti elettrici

1 Norme

NORMA ANNO TITOLO

IEC 60092-302 1997 Electrical installations in ships - Part 302: Low- voltage switchgear and controlgear assemblies IEC 60092-350 2001 Electrical installations in ships - Part 350:

Shipboard power cables - General construction and test requirements

IEC 60092-352 2005 Electrical installations in ships - Part 352:

Choice and installation of electrical cables IEC 60364-5-52 2001 Electrical installations of buildings - Part 5-52:

Selection and erection of electrical equipment – Wiring systems

IEC 60227 Polyvinyl chloride insulated cables of rated voltages up to and including 450/750 V 2007 Part 1: General requirements 2003 Part 2: Test methods

1997 Part 3: Non-sheathed cables for fixed wiring 1997 Part 4: Sheathed cables for fixed wiring 2003 Part 5: Flexible cables (cords)

2001 Part 6: Lift cables and cables for flexible connections

2003 Part 7: Flexible cables screened and unscreened with two or more conductors IEC 60228 2004 Conductors of insulated cables

IEC 60245 Rubber insulated cables - Rated voltages up to and including 450/750 V

2003 Part 1: General requirements 1998 Part 2: Test methods

1994 Part 3: Heat resistant silicone insulated cables 2004 Part 4: Cord and flexible cables

1994 Part 5: Lift cables

1994 Part 6: Arc welding electrode cables 1994 Part 7: Heat resistant ethylene-vinyl acetate

rubber insulated cables

2004 Part 8: Cords for applications requiring high flexibility

IEC 60309-2 2005 Plugs, socket-outlets and couplers for industri- al purposes - Part 2: Dimensional interchange- ability requirements for pin and contact-tube accessories

IEC 61008-1 2006 Residual current operated circuit-breakers without integral overcurrent protection for household and similar uses (RCCBs) - Part 1:

General rules

IEC 61008-2-1 1990 Residual current operated circuit-breakers without integral overcurrent protection for household and similar uses (RCCB’s). Part 2- 1: Applicability of the general rules to RCCB’s functionally independent of line voltage

NORMA ANNO TITOLO

IEC 61008-2-2 1990 Residual current operated circuit-breakers without integral overcurrent protection for household and similar uses (RCCB’s). Part 2- 2: Applicability of the general rules to RCCB’s functionally dependent on line voltage IEC 61009-1 2006 Residual current operated circuit-breakers with

integral overcurrent protection for household and similar uses (RCBOs) - Part 1: General rules

IEC 61009-2-1 1991 Residual current operated circuit-breakers with integral overcurrent protection for house- hold and similar uses (RCBO’s) Part 2-1:

Applicability of the general rules to RCBO’s functionally independent of line voltage IEC 61009-2-2 1991 Residual current operated circuit-breakers with

integral overcurrent protection for household and similar uses (RCBO’s) - Part 2-2: Applica- bility of the general rules to RCBO’s function- ally dependent on line voltage

IEC 60670-1 2002 Boxes and enclosures for electrical accesso- ries for household and similar fixed electrical installations - Part 1: General requirements IEC 60669-2-1 2002 Switches for household and similar fixed

electrical installations - Part 2-1: Particular requirements – Electronic switches

IEC 60669-2-2 2006 Switches for household and similar fixed elec- trical installations - Part 2: Particular require- ments – Section 2: Remote-control switches (RCS)

IEC 60669-2-3 2006 Switches for household and similar fixed electrical installations - Part 2-3: Particular requirements – Time-delay switches (TDS) IEC 60079-10 2002 Electrical apparatus for explosive gas

atmospheres - Part 10: Classification of hazardous areas

IEC 60079-14 2002 Electrical apparatus for explosive gas atmospheres - Part 14: Electrical installations in hazardous areas (other than mines) IEC 60079-17 2007 Explosive atmospheres - Part 17: Electrical

installations inspection and maintenance

IEC 60269-1 2006 Low-voltage fuses - Part 1: General requirements

IEC 60269-2 2006 Low-voltage fuses. Part 2: Supplementary

requirements for fuses for use by authorized

persons (fuses mainly for industrial application)

examples of standardized system of fuses A

to I

(13)

1.2 Norme IEC relative ad impianti elettrici

1 Norme

1.2 Norme IEC relative ad impianti elettrici

1 Norme

NORMA ANNO TITOLO

IEC 60269-3 2006 Low-voltage fuses - Part 3-1: Supplementary requirements for fuses for use by unskilled persons (fuses mainly for household and similar applications) - Sections I to IV: examples of standardized system of fuses A to F

IEC 60127-1/10 Miniature fuses -

2006 Part 1: Definitions for miniature fuses and general requirements for miniature fuse-links 2003 Part 2: Cartridge fuse-links

1988 Part 3: Sub-miniature fuse-links

2005 Part 4: Universal Modular Fuse-Links (UMF) Through-hole and surface mount types 1988 Part 5: Guidelines for quality assessment of

miniature fuse-links

1994 Part 6: Fuse-holders for miniature cartridge fuse-links

2001 Part 10: User guide for miniature fuses EC 60364-1 2005 Low-voltage electrical installations

Part 1: Fundamental principles, assessment of general characteristics, definitions

IEC 60364-4-41 2005 Low-voltage electrical installations Part 4-41: Protection for safety - Protection against electric shock

IEC 60364-4-42 2001 Electrical installations of buildings Part 4-42: Protection for safety - Protection against thermal effects

IEC 60364-4-43 2001 Electrical installations of buildings Part 4-43: Protection for safety - Protection against overcurrent

IEC 60364-4-44 2007 Low voltage electrical installation

Part 4-44: Protection for safety - Protection against voltage disturbance and

electromagnetic disturbances IEC 60364-5-51 2005 Electrical installations of buildings

Part 5-51: Selection and erection of electrical equipment Common rules

IEC 60364-5-52 2001 Electrical installations of buildings

Part 5-52: Selection and erection of electrical equipment Wiring systems

IEC 60364-5-53 2002 Electrical installations of buildings

Part 5-53: Selection and erection of electrical equipment Isolation, switching and control IEC 60364-5-54 2002 Electrical installations of buildings

Part 5-54: Selection and erection of electrical equipment Earthing arrangements, protective conductors and protective bonding conductors

NORMA ANNO TITOLO

IEC 60364-5-55 2002 Electrical installations of buildings

Part 5-55: Selection and erection of electrical equipment Other equipment

IEC 60364-6 2006 Electrical installations of buildings Part 6: Verification

IEC 60364-7 1984…2007 Electrical installations of buildings

Part 7: Requirements for special installations or locations

IEC 60529 2001 Degrees of protection provided by enclosures (IP Code)

IEC 61032 1997 Protection of persons and equipment by enclosures - Probes for verification IEC/TR 61000-1-1 1992 Electromagnetic compatibility (EMC)

Part 1: General - Section 1: application and interpretation of fundamental definitions and terms

IEC/TR 61000-1-3 2002 Electromagnetic compatibility (EMC)

Part 1-3: General - The effects of high-altitude

EMP (HEMP) on civil equipment and systems

(14)

2 Dispositivi di protezione e controllo

2.1 Dati di targa caratteristici degli interruttori

2 Dispositivi di protezione e controllo

Interruttore scatolato: Tmax Interruttore aperto: Emax

ASDC008046F0201

Tmax T2L160 Ue (V) Icu (kA) Ics Cat A

(% Icu)

Iu=160A Ue=690V Ui=800V Uimp=8kV IEC 60947-2 230

150

75 75

85 400/415 440

75 75 50

75 500 690

10 75

250 85 75

500 85 75

Made in Italy by ABB SACE 2 P in series 3 P

50-60Hz

Tensione nominale di tenuta ad impulso Uimp; rappresenta il valore di picco dell’impulso di tensione che l’interruttore può sopportare con riferimento alle specifiche condizioni di test

Corrente ininterrotta nominale Iu Tensione nominale di impiego Ue

Tensione nominale di isolamemto Ui;

rappresenta il massimo valore di tensione in r.m.s. che l’interruttore è in grado di sopportare alla frequenza di alimentazione con riferimento alle specifiche condizioni di test

Potere di interruzione nominale estremo in corto circuito (Icu) e potere di interruzione nominale di servizio in corto circuito (Ics) riferite ai diversi valori di tensione

In accordo alla Normativa internazionale IEC 60947-2, l’interruttore può essere distinto in:

- Categoria A, interruttori di questa categoria non hanno specificata la corrente nominale di breve durata

- Categoria B, interruttori di questa categoria hanno specificata la corrente nominale di breve durata

Marchio CE affisso sugli interruttori ABB SACE per indicare la conformità a:

“Direttiva bassa tensione”

(2006/95/CE),

“Direttiva compatibilità elettromagnetica”

(2004/108/CE)

In accordo alla Norma internazionale IEC 60947-2:

“Low-Voltage switchgear and controlgear-Circuit- breakers”.

Size 1 2 3 4 5 6 7

INTERRUTTORE

Corrente ininterrotta

nominale 160 A 250 A 320 A 400 A 630 A 800 A 1000 A 1250 A 1600 A Potere di interruzione nominale

estremo in corto circuito 415 Vac B = 16 kA

C = 25 kA N = 36 kA S = 50 kA H = 70 kA L = 85 kA (for T2) L = 120 kA (for T4-T5-T7) L = 100 kA (for T6) V = 150 kA (for T7) V = 200 kA Taglia

1 2 3 4 5 6 7 Serie

T

2.1 Dati di targa caratteristici degli interruttori

ASDC008048F0201

Serie

E Taglia

X1 1 2 3 4 6

Potere di interruzione nominale estremo in corto circuito 415 Vac

B = 42 kA

N = 65 kA (50 kA E1) S = 75 kA (85 kA E2) H = 100 kA

L = 130 kA (150 kA X1) V = 150 kA (130 kA E3)

INTERRUTTORE

Corrente ininterrotta

nominale

SACE E3V 32 Iu=3200A Ue=690V Icw=85kA x 1s

Cat B ~ 50-60 Hz IEC 60947-2

made in Italy by ABB-SACE Ue

Icu Ics

(V) (kA) (kA)

230 130 100

415 130 100

440 130 100

525 100 85

690 100 85 Corrente ininterrotta nominale Iu

Tensione nominale di impiego Ue

Marchio CE affisso sugli interruttori ABB SACE per indicare la conformità a:

“Direttiva bassa tensione”

(2006/95/CE),

“Direttiva compatibilità elettromagnetica”

(2004/108/CE).

Corrente ammissibile nominale di breve durata Icw;

rappresenta il massimo valore di corrente che l’interruttore è in grado di portare per il tempo specificato

In accordo alla Norma internazionale IEC 60947-2:

“Low-Voltage switchgear and controlgear-Circuit- breakers”.

Potere di interruzione nominale estremo in corto circuito (Icu) e potere di interruzione nominale di servizio in corto circuito (Ics) riferite ai diversi valori di tensione

630 A 800 A 1000 A 1250 A 1600 A 2000 A 2500 A 3200 A 4000 A 5000 A 6300 A

In accordo alla Normativa internazionale IEC 60947- 2, l’interruttore può essere distinto in:

- Categoria A, interruttori di questa categoria non hanno specificata la corrente nominale di breve durata

- Categoria B, interruttori

di questa categoria

hanno specificata la

corrente nominale di

breve durata

(15)

2 Dispositivi di protezione e controllo

2.2 Definizioni principali

2 Dispositivi di protezione e controllo

Le definizioni principali relative agli apparecchi di protezione e manovra sono contenute nelle normative internazionali IEC 60947-1, IEC 60947-2 e IEC 60947-3.

Caratteristiche principali

Interruttore

Apparecchio meccanico di manovra, capace di stabilire, portare ed interrompere correnti in condizioni normali del circuito e anche di stabilire, portare per una durata specificata ed interrompere correnti in specificate condizioni anormali del circuito, come per es. quelle di cortocircuito.

Interruttore limitatore di corrente

Interruttore automatico con un tempo di interruzione sufficientemente breve per impedire che la corrente di cortocircuito raggiunga il valore di picco che altrimenti raggiungerebbe.

Interruttore rimovibile

Interruttore che possiede, in aggiunta ai contatti destinati all’interruzione, contatti che permettono la rimozione dell’interruttore stesso.

Interruttore estraibile

Interruttore che possiede, in aggiunta ai contatti destinati all’interruzione, contatti che permettono di scollegare l’interruttore dal circuito principale nella posizione di “estratto” e di raggiungere una distanza di sezionamento in accordo con le prescrizioni specificate.

Interruttore scatolato

Interruttore avente una scatola di supporto in materiale isolante stampato, che costituisce parte integrante dell’interruttore.

Interruttore di manovra-sezionatore

Dispositivo meccanico di manovra che, in posizione di aperto, risponde ai requisiti specificati per la funzione di sezionamento.

Sganciatore

Dispositivo, meccanicamente connesso ad un dispositivo meccanico di manovra, che libera gli organi di ritenuta e permette l’apertura o la chiusura del dispositivo di manovra.

2.2 Definizioni principali

Tipi di guasto e correnti

Sovraccarico

Condizione di funzionamento in un circuito elettricamente sano che causa una sovracorrente.

Cortocircuito

Il collegamento accidentale o intenzionale, tramite una resistenza o impedenza relativamente bassa, di due o più punti in un circuito che sono normalmente a tensioni diverse.

Corrente differenziale (I

)

Somma vettoriale delle correnti che circolano nel circuito principale dell’interruttore differenziale, espressa in valore efficace.

Prestazioni nominali

Tensioni e frequenze

Tensione nominale d’impiego (U

e

)

La tensione nominale di impiego di un apparecchio è il valore di tensione che, unitamente alla corrente nominale d’impiego, determina l’uso dell’apparecchio stesso e alla quale sono riferite le prove applicabili e la categoria di utilizzazione.

Tensione nominale d’isolamento (U

i

)

La tensione nominale di isolamento di un apparecchio è il valore di tensione al quale sono riferite le prove dielettriche e le distanze di isolamento superficiale.

In nessun caso il massimo valore di tensione di impiego nominale può essere superiore al valore della tensione di isolamento nominale.

Tensione nominale di tenuta a impulso (U

imp

)

Valore di picco di una tensione a impulso di prescritta forma e polarità che l’apparecchio può sopportare senza guasti in condizioni specificate di prova e al quale sono riferiti i valori delle distanze d’isolamento in aria

Frequenza nominale

Frequenza di alimentazione per la quale l’apparecchio è progettato e alla quale corrispondono gli altri valori caratteristici.

Correnti

Corrente ininterrotta nominale (I

u

)

La corrente nominale ininterrotta di un apparecchio è il valore di corrente, dichiarato dal costruttore, che l’apparecchio stesso può portare nel servizio ininterrotto.

Corrente differenziale nominale di intervento (I

∆n

)

E’ il valore efficace della corrente sinusoidale differenziale di intervento assegnato

dal costruttore all’interruttore differenziale, al quale questo deve intervenire in

condizioni specificate.

(16)

2.2 Definizioni principali

2 Dispositivi di protezione e controllo

2.2 Definizioni principali

2 Dispositivi di protezione e controllo

Prestazioni in condizioni di corto circuito

Potere d’interruzione nominale estremo in cortocircuito (I

cu

)

Il potere d’interruzione nominale estremo in corto circuito di un interruttore è il valore della massima corrente di cortocircuito che l’interruttore è in grado di interrompere per due volte (secondo il ciclo O – t – CO), alla corrispondente tensione nominale di impiego. Dopo il ciclo di apertura e chiusura non è più richiesta l’attitudine dell’interruttore a condurre la sua corrente nominale.

Potere d’interruzione nominale di servizio in cortocircuito (I

cs

)

Il potere di interruzione nominale di servizio in cortocircuito di un interruttore è il valore di corrente che l’interruttore è in grado di interrompere per tre volte secondo un ciclo di operazioni di apertura, pausa e chiusura (O - t - CO - t – CO) ad una data tensione nominale di impiego (Ue) e ad un determinato fattore di potenza. Dopo il ciclo è richiesta l’attitudine dell’interruttore a condurre la sua corrente nominale.

Corrente nominale ammissibile di breve durata (I

cw

)

La corrente nominale ammissibile di breve durata è il valore della corrente che l’interruttore può portare nella posizione di chiuso per un tempo breve in condizioni d’impiego e comportamento specificati; l’interruttore deve poter portare tale corrente per tutta la durata del tempo di ritardo previsto per garantire la selettività tra gli interruttori posti in serie.

Potere di chiusura nominale in corto circuito (I

cm

)

Il potere di chiusura nominale in cortocircuito di un apparecchio è il valore, dichiarato dal costruttore, in corrispondenza alla tensione di impiego nominale, frequenza nominale, e ad uno specificato fattore di potenza in corrente alternata o costante di tempo in corrente continua. È espresso come il massimo valore di picco della corrente presunta in condizioni specificate.

Categorie d’impiego

La categoria di utilizzazione di un interruttore deve essere stabilita a seconda che esso sia o non sia specificamente inteso per ottenere la selettività per mezzo di ritardo intenzionale, rispetto ad altri dispositivi posti in serie sul lato carico in condizioni di cortocircuito (tabella 4 IEC 60947-2).

Categoria A - Interruttori non specificamente previsti per la selettività in condizioni di cortocircuito in relazione ad altri dispositivi di protezione posti in serie sul lato carico, cioè senza ritardo intenzionale, applicabile in condizioni di cortocircuito, e perciò senza specificazione di corrente nominale di breve durata.

Categoria B - Interruttori specificamente previsti per la selettività di cortocircuito rispetto ad altri dispositivi di protezione posti in serie sul lato carico,cioè con un ritardo intenzionale (che può essere regolabile) applicabile in condizioni di cortocircuito. Questi interruttori hanno specificata la corrente nominale di breve durata.

Un interruttore viene classificato in categoria B se il suo valore di Icw è superiore a (tabella 3 della IEC 60947-2):

il maggiore tra 12·In e 5 kA per In ≤ 2500A

30 kA per In > 2500A

Durata elettrica e meccanica

Durata meccanica

La durata meccanica (o vita meccanica) di un apparecchio esprime il numero di cicli di manovra senza carico (ogni ciclo di manovra consiste in una manovra di chiusura e di apertura) che l’apparecchio è in grado di effettuare senza revisioni o sostituzioni di parti meccaniche (è ammessa la manutenzione ordinaria).

Durata elettrica

La durata elettrica (o vita elettrica) di un apparecchio esprime il numero di

cicli di manovra sotto carico e la resistenza dei contatti all’usura elettrica nelle

condizioni specificate nella relativa Norma di prodotto.

(17)

2 Dispositivi di protezione e controllo 2 Dispositivi di protezione e controllo

2.3 Tipi di sganciatori

2.3 Tipi di sganciatori

2.3.1 SGANCIATORI TERMOMAGNETICI E SGANCIATORI SOLO MAGNETICI Gli sganciatori termomagnetici utilizzano un bimetallo e un elettromagnete per rilevare i sovraccarichi e i corto circuiti; sono adatti per la protezione di reti sia in corrente alternata sia in corrente continua.

L’interruttore automatico deve controllare e proteggere, in caso di guasto o malfunzionamento, gli elementi di impianto ad esso connessi. Per svolgere tale funzione, in seguito al rilevamento di una condizione anomala (in impianti in bassa tensione generalmente associata a sovracorrenti), lo sganciatore agisce in un tempo definito comandando l’operazione di apertura della parte interruttiva.

Gli sganciatori di protezione degli interruttori scatolati ed aperti ABB SACE sono in grado di controllare e proteggere qualsiasi impianto, dai più semplici a quelli che richiedono requisiti particolari, grazie alle loro ampie possibilità di regolazione sia delle soglie che dei tempi di intervento.

Tra i dispositivi sensibili alle sovracorrenti, possiamo avere:

• sganciatori termomagnetici e sganciatori solo magnetici;

• sganciatori elettronici;

• sganciatori differenziali.

La scelta e la regolazione dello sganciatore di protezione si basano sia sulle caratteristiche dell’impianto da proteggere, sia sulle necessità di coordinamento con altri dispositivi; in generale, elementi discriminanti nella selezione sono la soglia, il tempo e la caratteristica della curva di intervento richiesti.

La seguente tabella indica i tipi di sganciatori termomagnetici e solo magnetici disponibili per interruttori Tmax.

interruttori sganciatori termomagnetici

MF MA TMF TMD TMA TMG

T1 - - - -

T2 - -

T3 - - -

T4 - - -

T5 - - - -

T6 - - - - -

Legenda

MF Sganciatori solo magnetici fissi MA Sganciatori solo magnetici regolabili

TMG Sganciatore termomagnetico per protezione generatori

TMF Sganciatore termomagnetico con soglia termica e magnetica fissa TMD Sganciatore termomagnetico con soglia termica regolabile e magnetica fissa TMA Sganciatore termomagnetico con soglia termica e magnetica regolabile

int. scat. T1 T2 T3 T4 T5 T6

160 160 250 250 400 630 630 800

1,6

TMD 2

2,5 3,2 4 5 6,3

8 10 12.5

16

TMF TMD

TMD TMG

20 TMD TMD

25 TMD

TMG

32 TMD TMD

40 TMD

TMG TMG

50 TMD TMD

63

TMD

TMG TMD

TMG 80

TMA 100

125 160 200 250

320 TMA

TMG TMA

400 TMG 500

630 TMA

800 TMA

In Iu

Legenda

MF Sganciatori solo magnetici fissi MA Sganciatori solo magnetici regolabili

TMG Sganciatore termomagnetico per protezione generatori

TMF Sganciatore termomagnetico con soglia termica e magnetica fissa TMD Sganciatore termomagnetico con soglia termica regolabile e magnetica fissa TMA Sganciatore termomagnetico con soglia termica e magnetica regolabile

int. scat. T2 T3 T4

160 250 250

1

MF 1,6

2 2,5 3,2 4 5 6,5 8,5

10 MA

11 12,5

20 MA

25 MA

32

MA 52

MA 80

100

MA 125

160 200

In Iu

Distribuzione di potenza Protezione motori

(18)

2 Dispositivi di protezione e controllo

2.3 Tipi di sganciatori

2 Dispositivi di protezione e controllo

2.3 Tipi di sganciatori

2.3.2 SGANCIATORI ELETTRONICI

Questi sganciatori sono collegati a trasformatori amperometrici (tre o quattro in base al numero di conduttori da proteggere), che, posizionati all’interno dell’interruttore, svolgono la doppia funzione di fornire l’alimentazione necessaria per il corretto funzionamento dello sganciatore (autoalimentazione) e di rilevare il valore della corrente che attraversa i conduttori attivi; sono perciò compatibili solo con reti in corrente alternata.

Il segnale proveniente dai trasformatori e dalle bobine di Rogowsky viene opportunamente elaborato dall’elettronica (microprocessore) che lo confronta con le soglie impostate. Quando il segnale supera le soglie, lo sgancio dell’interruttore è comandato tramite un solenoide d’apertura che agisce direttamente sul gruppo di comando dell’interruttore.

Nel caso di un’alimentazione ausiliaria in aggiunta all’autoalimentazione, la tensione deve avere un valore di 24 Vc.c. ± 20%.

Oltre alle normali funzioni di protezione, gli sganciatori forniscono:

- misurazioni di correnti (PR222, PR232, PR331, PR121);

- misurazioni di correnti, tensione, frequenza, potenza, energia, fattore di potenza (PR223, PR332, PR122) inoltre per PR333 e PR123 è disponibile la misurazione delle distorsioni armoniche;

- comunicazione seriale con controllo e comando a distanza per la gestione completa dell’impianto (PR212, PR222, PR223, PR232, PR331, PR332, PR333, PR121, PR122, PR123).

La seguente tabella riporta i tipi di sganciatori elettronici disponibili per gli interruttori Tmax e Emax.

interruttori sganciatori elettronici per interruttori ABB SACE

PR221 PR222 PR223 PR231 PR232 PR331 PR332 PR333 PR121 PR122 PR123

T2 - - - - - - - - - -

T4 - - - - - - - -

T5 - - - - - - - -

T6 - - - - - - - -

T7 - - - - - - -

X1 - - - - - - - -

E1 - - - - - - - -

E2 - - - - - - - -

E3 - - - - - - - -

E4 - - - - - - - -

E5 - - - - - - - -

E6 - - - - - - - -

La seguente tabella mostra le correnti nominali disponibili per gli interruttori Tmax e Emax.

int. scat. T2 T4 T5 T6 T7

160 250 320 400 630 630 800 1000 800 1000 1250 1600

10 - - - - - - - - - - -

25 - - - - - - - - - - -

63 - - - - - - - - - - -

100 - - - - - - - - -

160 - - - - - - - - -

250 - - - - - - - - - -

320 - - - - - - - - -

400 - - - - - -

630 - - - - - -

800 - - - - - - -

1000 - - - - - - - -

1250 - - - - - - - - - -

1600 - - - - - - - - - - -

In Iu

int.

aperti

E3H-V E3 N-S-H-V E3 S-H-V-L E3 N-S-

H-V E4S-H-V E6V E6H-V

E2S E2N- S-L E2B-N-

S-L E2B- E1B-N N-S

X1B-N-L X1B-N

630 800 1250* 1600 2000 2500 3200 4000 3200 4000 5000 6300

400 - - - - - -

630 - - - - - -

800 - - - - - - -

1000 - - - - - - - -

1250 - - - - - -

1600 - - - - - - -

2000 - - - - - - - -

2500 - - - - - - - - -

3200 - - - - - -

4000 - - - - - - - - -

5000 - - - - - - - - - - -

6300 - - - - - - - - - - - -

In Iu

2.3.2.1 FUNZIONI DI PROTEZIONE DEGLI SGANCIATORI ELETTRONICI Le funzioni di protezione disponibili per gli sganciatori elettronici sono:

L - Protezione da sovraccarico con ritardo a tempo lungo inverso Funzione di protezione dai sovraccarichi con intervento ritardato a tempo lungo inverso (I

2

t=k), non escludibile.

L - Protezione da sovraccarico in conformità con la Norma IEC 60255-3 Funzione di protezione da sovraccarichi con intervento ritardato a tempo lungo inverso e curva d’intervento secondo la Norma IEC 60255-3; trovano la loro applicazione nel coordinamento con fusibili e con protezioni di media tensione.

S - Protezione da corto circuito con ritardo regolabile

Funzione di protezione da correnti di corto circuito con ritardo regolabile; grazie al ritardo impostabile questa protezione è particolarmente utile quando è necessario ottenere coordinamenti selettivi i tra diversi dispositivi.

* Valido anche per Iu = 1000 A (non disponibili per E3V e E2L).

Esempio di lettura della tabella

L’interruttore E3L è disponibile con Iu=2000A e Iu=2500A, ma non con Iu=3200A.

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