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CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA

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Academic year: 2021

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CONFERENZA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DI CONSIGLIO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN MEDICINA E CHIRURGIA

Presidente: Prof. Stefania Basili stefania.basili@uniroma1.it

Vice Presidente Vicario: Prof. Bruno Moncharmont moncharmont@unimol.it

Vice Presidente: Prof. Giuseppe Familiari giuseppe.familiari@uniroma1.it

Presidenti Onorari: Proff. L. Frati, G. Danieli Presidente Associazione: Prof. Andrea Lenzi andrea.lenzi@uniroma1.it

Segretario: Prof. Amos Casti amos.casti@unipr.it

La Conferenza Permanente dei Presidenti di Consiglio di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia (CPPCCLMM&C), nella riunione che si è tenuta nei giorni 19 e 20 ottobre 2018 presso l’Università degli Studi di Salerno, all’unanimità approva la seguente MOZIONE:

- Preso atto di quanto annunciato nel Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 23 (15/10/2018), là dove si enuncia:

“Abolizione del numero chiuso nelle Facoltà di Medicina – Si abolisce il numero chiuso nelle Facoltà di Medicina, permettendo così a tutti di poter accedere agli studi”;

- Preso atto del successivo comunicato stampa congiunto MIUR-Salute: “I Ministri Bussetti (Istruzione, Università e Ricerca) e Grillo (Salute) hanno chiesto, in sede di Consiglio dei Ministri, di aumentare sia gli accessi sia i contratti delle borse di studio per Medicina. È un auspicio condiviso da tutte le forze di maggioranza che il Governo intende onorare. Si tratta chiaramente di un percorso da iniziare già quest’anno per gradi. Per assicurare l’aumento dei posti disponibili e avviare un percorso condiviso, a breve sarà convocata una prima riunione con tutti i soggetti interessati a cominciare dalla CRUI”;

- Considerato come un “reale” diritto allo studio debba essere inteso come diritto ad uno studio di qualità e utile alla formazione di figure professionali qualificate e riconosciute anche a livello sovra-nazionale con possibilità di collocamento competitivo nel mondo del lavoro nazionale e internazionale e come, di fatto, l’introduzione del “numero programmato degli accessi”, a livello locale o nazionale, riguardi oggi quasi tutti i Corsi di Studio del Sistema Universitario Italiano;

- Ritenuto che una programmazione attendibile e congrua, con un conseguente accesso ai Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia, debba essere necessariamente regolata da un processo di selezione, sicuramente migliorabile e auspicabilmente preceduto anche da una prova attitudinale e che tale processo di selezione costituisca condizione necessaria al mantenimento e all’implementazione degli alti livelli di qualità che i Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Italiani hanno sino ad ora garantito nel rispetto dei livelli indispensabili per l’accreditamento europeo dei medici formati nel nostro paese;

- Ritenuto che un valore di maggiore importanza debba essere dato ai rapporti istituzionali che già intercorrono tra Scuola e Università con sempre maggiore frequenza, quali i progetti di alternanza scuola-lavoro, i progetti di orientamento allo studio della medicina anche in collaborazione con gli Ordini dei Medici, il progetto licei a curvatura biomedica, come possibili mezzi di autovalutazione vocazionale degli studenti della scuola secondaria;

- Considerato che un aumento indiscriminato dei posti per l’accesso ai Corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia che non tenesse conto del reale potenziale formativo degli Atenei sarebbe di fatto insostenibile per evidente incongruità delle risorse umane e strutturali attualmente disponibili e renderebbe impossibile il raggiungimento dei requisiti di accreditamento europei (tra cui l’obbligo di frequenza ad almeno 5500 ore di didattica certificata nei 6 anni e la presenza di almeno 60 CFU Professionalizzanti), causando una immediata dequalificazione delle lauree conseguite, con impossibilità di libera circolazione dei nuovi laureati in medicina e chirurgia italiani nell’ambito della Comunità Europea;

- Ritenuto ulteriormente che un aumento non ben calibrato del numero di laureati potrebbe limitare ancora maggiormente le possibilità di proseguire la formazione in ambito specialistico, in considerazione delle scarse risorse per i contratti per gli assistenti in formazione che debbono necessariamente essere adeguatamente aumentati nel numero, a salvaguardia del diritto al lavoro dei laureati italiani all’interno del SSN, tenuto in debito conto che oggi il laureato in medicina entra nel mondo del lavoro entro un anno dalla laurea in quasi più dell’80%, e che, oggi, il laureato in medicina italiano viene conteso dalle strutture sanitarie estere;

- Chiede ai Signori Ministri dell’Istruzione, Università e Ricerca e della Salute, di aprire un dialogo costruttivo che sia in grado di condurre ad una sintesi condivisa delle esigenze legate alle strategie politiche complessive del governo della cosa pubblica con quelle del sistema della formazione di qualità e della sua sostenibilità, al fine superiore di poter assicurare il mantenimento delle migliori procedure di formazione attualmente in uso nei corsi di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Italiani, pur nel rispetto della programmazione dei fabbisogni reali del SSN e dei SSR.

Il Presidente della Conferenza (Prof. Stefania Basili)

Il Presidente della Associazione CPPCCLMM&C (Prof. Andrea Lenzi)

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