• Non ci sono risultati.

Seminario:: “Applicazione “Applicazione delle delle tecniche tecniche GIS GIS per per la la gestione gestione dell’ambiente dell’ambiente e e del del territorio

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Seminario:: “Applicazione “Applicazione delle delle tecniche tecniche GIS GIS per per la la gestione gestione dell’ambiente dell’ambiente e e del del territorio"

Copied!
16
0
0

Testo completo

(1)

Seminario

Seminario:: “Applicazione “Applicazione delle delle tecniche tecniche GIS GIS per per la la gestione gestione dell’ambiente dell’ambiente e e del del territorio

territorio agricolo” agricolo”

IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE PER LA GESTIONE DEL IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE PER LA GESTIONE DEL

TERRITORIO IBLEO TERRITORIO IBLEO

Dott. Marco Battaglia

Dott. Marco Battaglia –– Libero Consorzio Libero Consorzio

UNIONE EUROPEA

attraverso la valorizzazione di un sistema colturale arboreo

Progetto co-finanziato dall’Unione Europea Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

Ragusa, 26 novembre 2015 Ragusa, 26 novembre 2015 c/o CoRFiLaC, SP25 Km. 5

c/o CoRFiLaC, SP25 Km. 5 -- RagusaRagusa

Dott. Marco Battaglia

Dott. Marco Battaglia –– Libero Consorzio Libero Consorzio Comunale di Ragusa

Comunale di Ragusa

Con il patrocinio di:

Con il patrocinio di:

Ordini Ingegneri Provincia di Ragusa

Ordine dei Dr. Agronomi e Dr. Forestali Provincia di Ragusa

Ordine Regionale dei Geologi di Sicilia

Ordine Architetti, Pianificatori,

Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Ragusa Collegio Geometri e Geometri Laureati

Provincia di Ragusa

Consiglio della Federazione Regionale degli Ordini dei Dottori Agronomi e Forestali della Sicilia

Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Università degli Studi di Catania

Centro Studi di Economia Applicata all’ingegneria

Regione Siciliana Istituto Regionale del Vino e dell’Olio – IRVO

Organizzato da:

Organizzato da:

(2)

Istituzione dell’Ufficio di Piano

(Deliberazione di G.P.n. 996 del 25.05.1993)

Progettazione del P.T.P

(Deliberazione di G.P.n. 1476 del 08.08.1995)

Formazione del

Piano territoriale Provinciale (P.T.P.)

previsto dall’art.12 della legge regionale n.9/86,

Software Software Hardware

Hardware

Persone Persone

Formazione del

SISTEMA INFORMATIVO SISTEMA INFORMATIVO

TERRITORALE (S.I.T.) TERRITORALE (S.I.T.)

(Deliberazione di G.P. n. 894 del 30.05.1996)

N. TITOLO DELL’AZIONE TIPOLOGIA AZIONE

P Progetto gestione: L’Ufficio di Piano supporto

Q Progetto gestione: Il Sistema Informativo Territoriale supporto

Procedure Procedure

Dati Dati

Persone Persone

(3)

STRUTTURA DATI

Dati Territoriali di Base

Dati Territoriali Tematici Dati

non territoriali

IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA

Carta tecnica Regionale I.G.M.

Ortofoto Foto Aeree Mappe catastali

Uso del Suolo Riserve Geologia Attrezzature

Viabilità Vincoli Zone SIC e ZPS Strumenti Urbanistici

Turismo Archivi alfanumerici

Dati ISTAT

VALIDAZIONE

VALIDAZIONE

Pianificazione territoriale

Progetti

Infrastrutture e trasporti

Opere Pubbliche Mobilità secondaria

Protezione civile

Piano Territoriale Provinciale

Piani di Gestione Rete Natura

Collegamenti Aeroportuali

Protocolli

Studi

Piano Provinciale di Protezione civile

Genio Civile Soprintendenza BB.CC. Forestale

Alberi Monumentali Ambito Montano Mobilità Sostenibile Pianificazione

Comunale

Mosaico P.R.G.

Piano triennale Opere Pubbliche

(4)

In particolare per molti di questi progetti,

destinati alla gestione ed al governo del territorio, al fine di potere elaborare le proposte progettuali, ci si serve del S.I.T.

Ciò in quanto il

Sistema informativo territoriale ci consente di integrare e mettere

Input

IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA

territoriale ci consente di integrare e mettere in relazione

tra loro dati diversi sulla base del loro comune riferimento geografico, in modo da

creare nuove informazioni

a partire dai dati esistenti.

Output

(5)

Ambito Montano

Indirizzi e strategie per il riequilibrio socio - economico

Partendo dalle analisi del contesto territoriale paesaggistico ed ambientale e dai suoi effettivi valori e criticità, si sono definiti gli obiettivi e le strategie che possono rispondere alle effettive esigenze del territorio, e si sono costruite le linee guida per

mettere a sistema le varie azioni (interventi) ritenute idonee a favorire lo sviluppo dell’ambito montano.

Alcune delle azioni a carattere integrato, ritenute prioritarie per innescare uno sviluppo utile a raggiungere l’obiettivo di invertire il processo di marginalizzazione dell’area, sono state connotate con la specifica designazione di “progetti

pilota”.

In particolare uno di essi è stato il progetto “Forestazione”, finalizzato all’impianto produttivo e al presidio del

Forestazione ambientale e paesaggistica (leccio, querce caducifoglie autoctone, ...)

Forestazione per scopi produttivi (legno pregiato, legno a rapido accrescimento per biomasse, frutteti di nicchia)

In particolare uno di essi è stato il progetto “Forestazione”, finalizzato all’impianto produttivo e al presidio del Territorio per il quale e stato necessario individuare le aree maggiormente suscettibili alla forestazione

distinguendole, tra

A tal fine è stato utilizzato il metodo dell’ analisi Multicriterio (MCA-Multi Criteria Analysis) che si utilizza quando, di fronte a un problema decisionale, si ha la necessità di dover scegliere tra più soluzioni alternative oppure

quando bisogna creare un ordinamento di importanza tra tutte le alternative possibili (Malczewski 1999).

(6)

Criteri utilizzati

CARATTERISTICHE

MORFOLOGICHE CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE AMBIENTALI SOCIO DISTRIBUTIVE

Uso del suolo Destinazione di

P.R.G

Vincoli ambientali

(ex galasso, vincoli paesaggistici, vincolo idrogeologico ecc.)

Indici di protezione idrogeologica in base alla copertura vegetale,

Clinometria Pedologia Esposizione dei

versanti

Litologia Fattori idrogeologici

(dissesti, pericolosità, rischio geomorfologico, pericolosità idraulica per fenomeni di esondazione, rischio idraulico per

Nei modelli di analisi multicriteriale basati sui S.I.T. , i criteri, vengono rappresentati tramite mappe Raster in cui ad ogni pixel viene assegnato un valore che riflette la sua attitudine a rispondere alle esigenze

richieste

Per ognuna delle variabile sono stati elaborati i dati e si è proceduto ad una riclassificazione assegnando ad ogni tipologia di area un valore tra 1 e 5 che meglio rispecchia la corrispondenza tra la tipologia e la suscettibilità o meno ad essere forestata.

idraulica per fenomeni di esondazione, rischio idraulico per fenomeni di esondazione)

In base ai suddetti criteri sono state eseguite due distinte analisi, la prima per individuare le aree marginali suscettibili di forestazione a scopo ambientale e paesaggistico, l’altra per individuare le aree suscettibili di

riconversione colturale per la forestazione a scopo produttivo.

(7)

Clinometria

Nel caso della clinometria si è supposto che le aree a pendenza maggiore del 40%

sono più indicate per la forestazione paesaggistica

rispetto alle aree con rispetto alle aree con pendenza minore del 40%

che chiaramente si prestano meglio alla forestazione

produttiva.

(8)

Nel caso dell’esposizione dei versanti, si è dato, per ambedue

Esposizione dei versanti

dato, per ambedue le tipologie di

forestazione, maggior pregio alle aree esposte a

SUD.

(9)

Pedologia

Anche per la pedologia, la classificazione è stata eseguita in stata eseguita in funzione ai tipi di suolo che meglio o

peggio sono indicati per le due

tipologie di forestazione

(10)

Uso del Suolo

A partire dalla carta dell’Uso del Suolo, redatta nell’ambito di

questo progetto tramite

fotointerpretazione e controllo in campo, controllo in campo, che ha permesso di

individuare con esattezza tutti i terreni

abbandonati, marginali, agricoli non utilizzati e con perduranti condizioni

di abbandono, anche in questo caso, la classificazione è stata

eseguita in base ad ogni tipologia di uso del suolo che meglio o

peggio si presta la riforestazione

(11)

Indici di protezione idrogeologica in base alla copertura vegetale

Per quanto riguarda gli “Indici di

protezione idrogeologica in idrogeologica in base alla copertura

vegetale”, alla peggiore efficienza

della copertura vegetale nei confronti del rischio

idrogeologico, è stata assegnata una classe maggiore, in maniera da dare

priorità, nella riforestazione, alle

zone più soggette ad erosione.

(12)

Idrogeologia

Cosa simile è stata fatta nella considerazione dei

problemi problemi idrogeologici dove

per esempio nel rischio geomorfologico, maggiore è il rischio

maggiore la classe assegnata.

(13)

Individuazione delle aree vocate

Infine, le aree maggiormente vocate alla forestazione, sono state ottenute incrociando i dati creati (in formato grid), con operazioni di map Algebra, assegnando contemporaneamente ad ognuno di essi dei pesi in funzione all’incidenza che si è voluto dare ad

ogni specifica caratteristica.

CARATTERISTICHE

MORFOLOGICHE CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE AMBIENTALI SOCIO DISTRIBUTIVE

Uso del suolo Destinazione di

P.R.G

Vincoli ambientali

(ex galasso, vincoli paesaggistici, vincolo idrogeologico ecc.)

Indici di protezione idrogeologica in base alla copertura vegetale,

Clinometria Pedologia Esposizione dei

versanti

Litologia Fattori idrogeologici

MAP ALGEBRA

ASSEGNAZIONE PESI

ASSEGNAZIONE

PESI ASSEGNAZIONE

PESI

Litologia Fattori idrogeologici

(dissesti, pericolosità, rischio geomorfologico, pericolosità idraulica per fenomeni di esondazione, rischio idraulico per

fenomeni di esondazione)

I pesi da assegnare a ciascun criterio, sono forniti da uno o più esperti, di conseguenza il valore di suscettibilità finale tiene conto sia del valore “oggettivo” risultante da ogni variabile, che di quello “soggettivo” relativo al peso attribuito

ad esso, seguendo un modello che integra informazioni di tipo quantitativo, desumibili dalle analisi spaziali, e informazioni di tipo soggettivo, che intervengono nella definizione dei pesi da assegnare alle variabili.

(14)

Aree vocate a Forestazione ambientale e paesaggistica (leccio, querce caducifoglie autoctone, ...)

La carta tematica della vocazione che risulta dall’operazione sopra descritta viene divisa in quattro

classi che a loro volta individuano quattro zone

Classe 0 zone non compatibili

Classe 1 zone a bassa vocazione

Classe 2 zone a media vocazione

Classe 3 zone ad alta vocazione

(15)

Aree vocate a Forestazione per scopi produttivi (legno pregiato, legno a rapido accrescimento per biomasse, ecc.)

La carta tematica della vocazione che risulta dall’operazione sopra descritta viene divisa in quattro

classi che a loro volta individuano quattro zone

Classe 0 zone non compatibili

Classe 1 zone a bassa vocazione

Classe 2 zone a media vocazione

Classe 3 zone ad alta vocazione

(16)

Mondo reale

Per una corretta gestione del territorio occorre avere il massimo dell’informazione possibile in modo da poter formulare alternative, identificare i possibili impatti di ciascuna e prendere una decisone ‘informata’

basata sulla alternativa migliore. Pertanto quanto maggiori e migliori sono le informazioni a disposizione, tanto migliori sono le conseguenti decisioni.

Conclusione

Software

Utenti

Fonti

Gestione Analisi dati

A tal fine il S.I.T. assieme alle procedure ad esso connesse, rappresenta lo strumento adatto , in quanto permette di integrare l’informazione, di produrre nuovi contenuti di informazione e che consente

l’analisi e la valutazione di situazioni problematiche.

Tecnici Software

Procedure Dati Hardware

S.I.T .

Riferimenti

Documenti correlati

Thereafter, the solvent was evaporated in vacuo and puri fication of the crude product by flash chromatography (hexane/ethyl acetate 9:1) gave the title compound 3j (128 mg, 60%) as

I castelli litoranei del giudicato di Gallura. Riflessioni sulla territorialità Tesi di dottorato in Storia degli Stati Medioevali Mediterranei Università degli Studi di

I dati raccolti riguardano la posizione dei fusti, la struttura e lo stato ontogenetico delle chiome, l'analisi dello stato fitosanitario degli alberi e la posizione delle

Nel caso specifico la sorgente di origine è data dal fiume stesso, mentre i valori (c i ) per ogni i-esima cella della griglia di costo sono ottenuti ponendo nella (1) p = 1 con c i

Ai sensi della Legge 196/2003 autorizzo il CSEI Catania a trattare i dati sopra riportati per la realizzazione delle proprie attività istituzionali, ivi compresa

Consente la visualizzazione sulle mappe dei dati presenti nel sistema informativo aziendale e di analizzarli integrandoli con dati provenienti da fornitori esterni

spin NMR relaxation and pulsed field gradient spin-echo NMR are applied to gather information on the rotational and translational motion of the individual cations and anions in

Keyword: outdoor and indoor positioning, augmented and ho- lographic reality, wayfinding and navigation, LBS and transpor- tation, indoor positioning, mobile devices,