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Università degli Studi di Napoli Federico II

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Academic year: 2021

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Università degli Studi di Napoli Federico II

Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

Corso di Laurea in

INGEGNERIA PER L’AMBIENTE ED IL TERRITORIO

(Classe delle Lauree in Ingegneria Civile ed Ambientale, Classe N.L-7)

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale

Presentazione della Tesi di Laurea

“LA PRODUZIONE DI BIOIDROGENO DALLE BIOMASSE PER VIA FERMENTATIVA”

Relatore Candidato

Edoardo Quiriti

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Tra gli obiettivi prioritari delle attuali politiche di sviluppo

socio-economico rientra certamente l’incremento dell’utilizzo delle fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica.

Tra le migliori soluzioni vi è lo sfruttamento delle biomasse per la produzione di

Crescita demografica

Aumento della richiesta energetica

Inquinamento terrestre

Esaurimento dei combustibili

fossili

Costi per la produzione di

energia elettrica

EMERGENZE DA AFFRONTARE

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Lo scenario internazionale:

Il protocollo di Kyoto

La politica dell’Unione

Europea:

La direttiva 2009/28/CE

La situazione in Italia:

Il decreto ministeriale del

6 luglio 2012

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L’idrogeno è l’elemento più abbondante nell’universo ed il terzo sulla Terra. Il suo utilizzo presenta numerosi vantaggi poiché è una fonte di energia pulita e rinnovabile. Risulta essere, inoltre,

facilmente trasportabile per lunghe distanze ed è immagazzinabile sia allo stato liquido che gassoso. E’ il miglior combustibile dal punto di vista energetico dato che la sua combustione rende, a parità di peso, oltre tre volte il calore sviluppato dal petrolio.

E’ possibile ricavare idrogeno da numerose fonti, ma uno dei metodi più economici ed efficaci per la sua produzione è

attraverso la fermentazione anaerobica delle biomasse, presenti in grandi quantità.

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La biomassa costituisce un accumulo di energia

rinnovabile, abbondante e facilmente utilizzabile, che è possibile recuperare e trasformare in energia termica, elettrica o in biocombustibili.

Il termine biomassa riunisce una gran quantità di materiali di natura organica,

prevalentemente vegetali, con esclusione delle materie plastiche e fossili.

Sono biomasse tutti i prodotti derivanti dalle coltivazioni

agricole e dalla forestazione, i residui delle lavorazioni

agricole ed agroalimentari, le alghe, così come i prodotti

organici derivanti dall’attività biologica degli animali e

dell’uomo.

(7)

• Consiste nello sminuzzamento della sostanza per aumentare la superficie di contatto, favorendone la digestione.

Meccanico

• Permette la regolazione del pH fino ad un valore ottimale che permetta

un’elevata produzione di idrogeno.

Chimico

• Garantisce un’igienizzazione della

sostanza e inibisce i batteri metanigeni.

Termico

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La fermentazione anaerobica consiste in una serie di reazioni biochimiche che avvengono in assenza di ossigeno molecolare e grazie a diversi tipi di

microrganismi che trasformano un substrato organico in molecole gassose semplici, quali l’idrogeno, il metano e l’anidride carbonica.

Il meccanismo con cui i batteri eterotrofi attuano la

degradazione della sostanza organica generalmente non è di ossidazione diretta, quanto piuttosto di rimozione enzimatica dell’idrogeno contenuto all’interno del

composto organico stesso.

La fermentazione può avvenire in presenza di luce (photo-fermentation) o al buio (dark-fermentation).

La dark-fermentation è svincolata dalla presenza di energia luminosa; di conseguenza, la sua reattoristica risulta più semplice ed economica.

(9)

Idrolisi

Acidogenesi

Acetogenesi

Metanogenesi

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Digestore

(12)

Gli stack a loro volta sono

assemblati in moduli per ottenere generatori della potenza richiesta.

Una cella a combustibile è un dispositivo

elettrochimico che converte direttamente l’energia di un combustibile in elettricità .

Poiché una singola cella genera una tensione molto bassa, per ottenere tensioni maggiori, diverse celle

vengono impilate. Una pila di questo genere è

chiamata “stack”.

(13)

La reazione che avviene è la seguente:

H

2

+ 1/2 O

2

H

2

O + elettricità + calore

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I principali Paesi industrializzati nel mondo hanno programmi di ricerca e sviluppo in corso, sia a breve che a lungo termine, finalizzati ad incrementare la produzione di bioidrogeno come fonte pulita e rinnovabile di energia, perfezionando, inoltre, la tecnologia delle celle a combustibile.

A Bruxelles è stato da questi presentato un documento sulla

“Visione Europea” che, di pari passo con lo sviluppo delle celle a combustibile e delle tecnologie correlate, prevede che intorno al 2050 l’idrogeno prodotto da fonti rinnovabili risulterà essere la risorsa per la produzione del 34% dell’energia

elettrica totale.

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