Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) è finalizzato a consolidare la coesione economica e sociale dell’Unione europea e a correggere gli squilibri fra le regioni, concentrando gli investimenti su diverse aree prioritarie:
innovazione e ricerca;
agenda digitale;
sostegno alle piccole e medie imprese (PMI);
economia a basse emissioni di carbonio.
Le risorse FESR stanziate a favore di tali priorità dipendono dalla categoria in cui rientrano le regioni.
Nelle regioni più sviluppate (l’Umbria rientra in queste) almeno l’80 % dei fondi deve concentrarsi su almeno due priorità.
Alcune risorse FESR devono inoltre essere specificamente destinate a progetti attinenti all’economia a basse emissioni di carbonio (Per le regioni più sviluppate la percentuale di riferimento è il 20 %).
Il FESR finanzia altresì la “Cooperazione territoriale europea” e riserva particolare attenzione alle specificità territoriali.
La sua azione è finalizzata a ridurre i problemi economici, ambientali e sociali che affliggono le aree urbane, investendo anche nello sviluppo urbano sostenibile. Almeno il 5 % delle risorse FESR deve essere infatti destinato alle specificità territoriali mediante le «azioni integrate» gestite dalle città.
Sono oggetto di intervento anche le aree svantaggiate dal punto di vista geografico (in quanto isolate, montagnose o a scarsa densità demografica) e le aree più periferiche.
Le risorse sono gestite a livello regionale mediante i Programmi Operativi Regionali (POR FESR 2014- 2020), a livello nazionale mediante Programmi Operativi Nazionali (PON 2014-2020) e mediante i Programmi di cooperazione territoriale della Commissione.
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