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PREVALENZA DEL MORSO CROCIATO IN DENTATURA DECIDUA:

STUDIO TRASVERSALE SU UN CAMPIONE DI 1960 BAMBINI DI 3-4-5 ANNI DI ETÀ CONDOTTO NEL NORD-EST D'ITALIA.

Prevalence of posterior cross bite in deciduous dentition: a cross- sectional study on a sample of 1960 3-4-5 years-old children in north-

east of Italy

Livia Montagna *

,

R. Ferro **, Fabrizio Montagna *

ABSTRACT

OBIETTIVO: valutare clinicamente la prevalenza di cross-bite posteriori in un campione di 1960 bambini dell’ Azienda Sanitaria Locale n°15 Alta Padovana (regione Veneto, a nord-est d'Italia).

MATERIALI E METODI: uno studio trasversale è stato condotto in un area che include 7364 bambini, da 3 a 5 anni, frequentanti un totale di 88 scuole materne. Un campione rappresentativo di 27 scuole materne (30% del totale) è stato scelto a caso (random), per un totale di 2603 bambini candidati; di questi 1.960 bambini formano la nostra base di studio (76%). 566 bambini sono stati assenti nel giorno della valutazione e 77 non hanno soddisfatto i criteri di inclusione per età (meno di 3 o più di 5 anni).

È stata considerata la presenza di morso crociato quando la cuspide vestibolare (di uno o più) denti mascellari fossero palatinizzate rispetto alle cuspidi vestibolari dei denti mandibolari in dentizione primaria. È stata valutata la presenza di morso crociato posteriore unilaterale destro, unilaterale sinistro e bilaterale. In questa definizione l’occlusione “in testa a testa” (cioè il contatto cuspide-cuspide) non è stata considerata come cross bite.

* specializzazione in Ortodonzia Università degli Studi di Cagliari.

** ASL n.15 Alta Padovana (Veneto).

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SOGGETTI COINVOLTI: Formano il nostro studio 1960 (da un campione di 2603) bambini scelti casualmente, maschili e femminili, di 3-4-5 anni di età, bambini che frequentano scuole materne facenti capo all’area seguita dall’azienda Sanitaria Locale n°15 Alta Padovana (Veneto, Italia settentrionale). La percentuale di bambini non caucasici è inferiore al 2 %, pertanto viene considerata non-significativa: il dato non influenza l'epidemiologia del campione di popolazione caucasica.

OPERATORI: l’esame è stato eseguito da due odontoiatri la cui esperienza e preparazione è stata calibrata: il coefficiente di Cohen era di 0,81 (inter-esaminatore) e 0,84 (intra-esaminatore).

INDAGINE: l'indagine è stata condotta con i bambini seduti su una poltrona odontoiatrica portatile e con una buona illuminazione operativa. Una scheda di valutazione è stata utilizzata per la registrazione dei dati dei pazienti.

RISULTATI E CONCLUSIONI: La prevalenza del cross-bite trovato dai nostri operatori è tra 3 e 4%. I risultati mostrano differenze di genere tra maschi e femmine, con una maggiore presenza di morso crociato nelle femmine, e mostra anche una diminuzione della frequenza della malocclusione all'aumentare dell'età.

La vastità del campione ci permette di considerarlo altamente rappresentativo della popolazione della zona geografica analizzata.

I soggetti sono stati esaminati nel contesto della scuola dell'obbligo, e pertanto il campione non risente di bias da selezione.

Conoscere la prevalenza di morso crociato ci permette di determinare la reale necessità di trattamento ortodontico in età precoce. Non dobbiamo infatti dimenticare che morso crociato è il primo segno di malocclusione nei pazienti giovani e che, se non trattata, porta con l’età alla sviluppo di malocclusioni più gravi, che potrebbero essere facilmente semplificate attraverso l’attuazione di una terapia intercettiva.

Parole chiave

Prevalenza e morso crociato Prevalenza e cross bite

INTRODUZIONE

La domanda di trattamento ortodontico è in aumento in molti paesi, pertanto, la pianificazione razionale delle necessità di trattamento ortodontico sulla base della popolazione è essenziale per valutare le risorse necessarie per fornire tale servizio, soprattutto nel servizio pubblico. Poiché la malocclusione è considerato un problema di salute pubblica, la prevalenza di anomalie occlusali, la necessità e la domanda di

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trattamento ortodontico devono quindi essere accertate all'interno di una data comunità, in modo che accordi appropriati possano essere attuati per l'assegnazione del personale sanitario e delle risorse finanziarie (1,2,3,4,5). Questo sottolinea l'importanza di studi epidemiologici al fine di ottenere le conoscenze circa la prevalenza di diversi tipi di malocclusioni e la necessità di trattamento ortodontico.

Un gran numero di studi sulla prevalenza delle malocclusioni in differenti popolazioni, sono stati pubblicati in tutto il mondo. La prevalenza sottolinea che la maggior parte dei bambini hanno i denti irregolari e un rapporto occlusale non corretto. Ma c'è una divergenza tra le percentuali di prevalenza di malocclusione indicate nei vari studi; questo può dipendere da differenze per specifici gruppi etnici, e anche per l'età dei soggetti esaminati. Gli studi sulla malocclusione sono in genere effettuati sulla base di raggruppamento del campione per età cronologica. La malocclusione, però, è una manifestazione di variazioni morfologiche che sono legate allo sviluppo della dentizione, piuttosto che all'età cronologica come tale. Dato che ci sono grandi variazioni individuali nella maturazione dentale, sarebbe più logico determinare la prevalenza di malocclusione per fasi di sviluppo dentale, piuttosto che per fasce di età.

La letteratura riporta una prevalenza di cross-bite posteriore della dentizione decidua con valori che variano tra l'8% e il 16%, con predominanza per la forma unilaterale (6,7,8,9).

Il morso crociato posteriore è una delle malocclusioni più frequenti della dentatura primaria nei bambini caucasici e ha una prevalenza superiore rispetto a quello riscontrata nelle popolazioni africane e asiatiche (9,10,11,12,13,14). Quindi la correzione del morso crociato posteriore è il motivo più comune per iniziare il trattamento ortodontico dei problemi trasversali.

Si definisce morso crociato posteriore l’anomalia nel rapporto bucco-linguale tra molari e/o premolari antagonisti, in occlusione centrica. Si può presentare come malocclusione unilaterale o bilaterale della dentizione decidua, mista o permanente. Il coinvolgimento dei canini è frequente e viene considerato parte del morso crociato posteriore, anche se i canini, per definizione, non sono denti diatorici. La nomenclatura si basa sulla posizione dei denti mascellari, in particolare la letteratura definisce: morso crociato posteriore linguale, il più frequente, quando le cuspidi vestibolari dei denti mascellari sono palatinizzate rispetto alle cuspidi vestibolari dei denti mandibolari; morso crociato posteriore buccale quando le cuspidi palatali dei denti mascellari sono vestibolari rispetto alle cuspidi vestibolari dei denti mandibolari.

Un rapporto trasversale alterato può essere di origine scheletrica o dentale, o spesso una combinazione di entrambi.

Secondo un certo numero di autori (15,16,17,18), il morso crociato posteriore si genera durante l'eruzione dei canini decidui, quando il mascellare instaura la relazione occlusale e la mandibola subisce adattamenti funzionali, deviando o a destra o a sinistra.

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Il problema trasversale nella dentizione decidua può anche generare interferenze occlusali, in particolare nella regione canina, che possono poi portare a un adattamento funzionale della mandibola con dislocazione anteriore o laterale (19,20,21,22).

L'importanza di correggere un morso crociato posteriore è dovuto al fatto che ci sono stati moniti sul fatto che, se non trattato, possa portare ad asimmetria cranio- facciale (13,23). Tutti questi fattori evidenziano la necessità di un trattamento precoce.

Come osservato nei pazienti trattati nei primi mesi della dentizione mista, l'evidenza scientifica suggerisce che uno spostamento laterale della mandibola in una occlusione con cross bite unilaterale può favorire una crescita asimmetrica con shift mandibolare associata a rimodellamento adattativo dell’articolazione temporo-mandibolare (12,24,25,26). La ricerca scientifica ha documentato che nei pazienti con morso crociato unilaterale e dislocazione mandibolare in massima intercuspidazione, vi è una posizione condilare asimmetrica con il condilo, dell’emimandibola non in cross, distratto rispetto alla fossa glenoidea e quindi in trazione/stiramento (18; 27).

Lo scopo dello studio è di valutare clinicamente la prevalenza di cross-bite posteriore nella dentatura decidua in un campione di 1960 bambini selezionati a caso, maschi e femmine, che frequentano la scuola materna, al fine di valutare la necessità di ortodonzia intercettiva con trattamento del morso crociato nell’area sanitaria del distretto n ° 15 della Regione Veneto, nel nord-est d'Italia.

MATERIALI E METODI:

Studio di popolazione

Uno studio trasversale è stato condotto da ottobre 2010 a maggio 2011 su un campione di bambini di 3-4-5 anni della nostra Azienda Sanitaria Locale (Veneto, Italia settentrionale). In questa zona, le scuole materne rappresentano il luogo ideale per questo studio, poichè la partecipazione è di oltre il 90% della popolazione studiata. Al 31/12/2010 l'area incluso 7364 bambini, da 3 a 5 anni, frequentando un totale di 88 scuole materne.

Un campione di convenienza di 27 scuole materne (30% del totale) è stato scelto a caso, per un totale di 2603 bambini candidati: nessun calcolo di potenziale è stato realizzato poichè il numero di scuole selezionate rappresenta la migliore prestazione a cui una squadra di esaminatori potrebbe far fronte per nell’anno scolastico. Tutte le scuole materne selezionate hanno accettato di partecipare allo studio. I genitori dei bambini sono stati informati circa lo studio con una lettera e poi invitati a dare il loro consenso informato per iscritto alla valutazione della salute orale dei propri figli, seguendo i principi etici definiti dalla Dichiarazione della World Medical Association di Helsinki.

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1960 bambini formato la nostra base di studio su un totale di 2603 bambini (76%), in quanto 566 bambini sono stati assenti nel giorno dell’esame clinico e 77 non hanno soddisfatto i criteri di inclusione per età (meno di 3 o più di 5 anni).

ESAMINATORI E L’ESAME CLINICO

I dati sono stati raccolti da 2 odontoiatri il cui livello di preparazione è stato calibrato. Il livello di accordo tra esaminatori registrato in una simulazione degli esami clinici che avrebbero condotto. La riproducibilità è stata testata esaminando 20 bambini contemporaneamente (inter-esaminatore) e poi ri-esaminando i bambini dopo 4 settimane dalla prima valutazione.

Coefficiente kappa di Cohen è una misura statistica di inter-rater accordo o inter-commentatore accordo qualitative (categoriali) items.If i valutatori sono in completo accordo allora = 1. Infatti 0 < = <= 1.

Il valore kappa risultava essere di 0,81 inter-esaminatore e di 0,84 intra- esaminatore.

I dati sono stati registrati su una cartella clinica per il rilevamento dello status ortodontico al fine di verificare la presenza di cross-bite posteriore unilaterale destro e sinistro e posteriore bilaterale.

L'esame clinico è stato condotto in ogni scuola su un riunito portatile sotto adeguata illuminazione. Cuffie, maschere, guanti e garze sono stati utilizzati per il controllo delle infezioni crociate.

L'occlusione è stata considerata in posizione abituale (intercuspidazione). Si è considerata la presenza di morso crociato quando uno o più dei denti mascellari occludeva palatalmente alla cuspide vestibolare dei denti mandibolari antagonisti.

DATI E RISULTATI

Dopo la lettura manuale, i dati sono stati trasferiti in un idoneo database per l’elaborazione dei seguenti risultati (tabella 1,2).

Tabella 1 – Percentuale di prevalenza di morso crociato nel campione sottoposto a studio trasversale

gender age

total boys girls 3 4 5

3,7% 2,8% 4,7% 4,0% 4,1% 3,0%

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crossbite post. Dx

crossbite post sn 2,9% 2,4% 3,4% 2,9% 3,0% 2,8%

crossbite bil 0,6% 0,6% 0,7% 1,0% 0,6% 0,4%

Tabella 2 – Numero di morso crociato nel campione sottoposto a studio trasversale age Boys girls Total

3 291 232 523

4 372 337 709

5 407 321 728

Total 1.070 890 1.960

CONCLUSIONI E DISCUSSIONE

Questa analisi dei dati inerenti il cross bite posteriore mono e bilaterale rappresenta il primo studio epidemiologico italiano sulla prevalenza del morso crociato in dentatura completamenta decidua. La vastità del campione ci permette di considerarlo altamente rappresentativo della popolazione della zona geografica analizzata.

Infatti i soggetti sono stati visitati in un contesto di scuola dell’obbligo pertanto identificano queste caratteristiche: no sono stati indirizzati verso un servizio sanitario specifico, ne’ hanno richiesto visite specifiche; per lo stesso motivo lo stato socio- economico delle famiglie di provenienza risulta estremamente vario; le scuole scelte appartengono ad un contesto extra-urbano e pertanto meno influenzato dalla globalizzazione e da commisture razziali.

I risultati ottenuti permettono di effettuare confronti con recenti studi effettuati in paesi di tutto il mondo riportati nella tabella 3 (23, 28,30,31,31,33,34,35).

I risultati dimostrano differenze di genere tra i soggetti di sesso maschile e femminile ovvero una maggior presenza di cross bite nelle femmine, ed inoltre si evidenzia un abbassamento della frequenza del cross bite all’aumentare dell’età.

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Tabella 3 – Prevalenza di morso crociato in dentatura decidua

HANSON, BARNARD, CASE SALT LAKE CITY, UTAH TONGUE- THRUST IN PRESCHOO L CHILDREN PART II: DENTAL 1970 227 BOYS AND GIRLS 3-4-5 YEARS-OLD BUCCAL XB 12% LINGUAL XB11,8% 80% CROSS BITE

KUTIN, HAWES ROCHES TER, N. Y. POSTERI OR CROSS- BITES IN THE DECIDU 1969 238 BOYS AND GIRLS 3-4-5 YEARS OLD 7,7 %

THILANDER, WAHLUND LENNARTSSON GOTEBORG, SWEDEN THE EFFECT OF EARLY INTERCEPTIVE TREATMENT IN CHILDREN WITH POSTERIOR 1984 898 4 YEARS OLD 9,6%

BANDEIRA MACENA, TORNISIELLO KATZ, ROSENBLATT PREVALENCE OF A POSTERIOR CROSSBITE AND SUCKING HABITS IN BRAZILIAN CHILDREN AGED 18 2009 2750 18 59 MONTHS 10,4% M 8,8% F 12,7% THE MOST PREVALENT TYPE OF CROSSBITE WAS ALSO UNILATERAL

INFANTE AN EPIDEMIOLOGI C STUDY OF DECIDUOUS MOLAR RELATIONS IN 1975 680 2.50 TO 5.99 YEARS OLD 7,1% ( - 5,7 % M - 8,4% F) NOT SPECIFIED IF

KUROL BERGLUND JONKOPING, SWEDEN LONGITUDINAL STUDY AND COST-BENEFIT ANALYSIS OF THE EFFECT OF EARLY 1992 224 3-5 YEARS 23,3 % (INCLUDED MONO, BILATERAL 4%,

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KOBAYASHI, SCALONE, FERREIRA, GAMBA GARIBB SAO PAULO, BRAZIL RELATIONSHIP BETWEEN BREASTFEEDING DURATION AND PREVALENCE OF POSTERIOR 2010 1377 3,4,5,6 16,6 % 4,4% TRUE 9,4% FUNCTIONAL

AUTOR ARTICLE YEAR SAMPLE AGE OF SAMPLE EVERY KIND OF X- BITE POST XB MONO

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