• Non ci sono risultati.

A Attività motoria nella malattia di Parkinson

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "A Attività motoria nella malattia di Parkinson"

Copied!
1
0
0

Testo completo

(1)

M.D. Medicinae Doctor - Anno XXVI numero 5 - giugno-luglio 2019 25

A ggiornAmenti

A

nche a causa dell’invec- chiamento della popolazio- ne, i numeri della malattia di Parkinson (MdP) sono in aumento progressivo e le stime più recenti in- dicano che le persone affette in Ita- lia sono circa 300 mila. Studiare e comprendere meglio le problemati- che legate al controllo posturale e locomotorio, ma anche proporre e monitorare nuove strategie riabilita- tive specifiche per ogni tipo di sinto- mo è di importanza fondamentale.

Numerosi studi epidemiologici di- mostrano non solo che l’attività fi- sica (AF) ha un effetto preventivo nello sviluppo della MdP, ma che è rilevante anche la durata e intensi- tà dello sforzo fisico stesso.

La nuova edizione di “Nuovo Parko”

(www.parkinsonianiassociati.it) è ampiamente dedicata all’attività fisi- ca; ne pubblichiamo una sintesi.

þ Quando e come

L’esercizio fisico che non preveda particolari indicazioni, va svolto con cadenza giornaliera. Tra le atti- vità con supporto scientifico di ef- ficacia e più adatte a consentire al soggetto di muoversi nella quoti- dianità rientrano il cammino, il Nor- dic Walking e il Treadmill.

L’attività fisica adattata (AFA) è indi- cata in presenza dei seguenti deficit e limitazioni funzionali: inattività o ri-

dotta capacità fisica; aumento del ri- schio di cadute o paura di cadere; li- mitazione nelle attività e deficit fun- zionali, in particolare nei trasferimen- ti, postura, allungamento e capacità di afferrare, equilibrio e cammino;

deficit e limitazioni causati da patolo- gie muscolo-scheletriche del collo e delle spalle; suscettibilità alle piaghe da decubito; necessità di informazio- ni sulle conseguenze della malattia.

Nella programmazione devono es- sere presi in considerazione i pe- riodi ON-OFF. Velocità e difficoltà dell’esercizio devono essere adat- tate alle capacità del paziente, te- nendo presente che l’affaticamen- to ha un effetto negativo sull’ese- cuzione delle attività.

Le priorità nel raggiungimento degli obiettivi devono essere in accordo con le necessità espresse dal pa- ziente, a questo scopo viene sug- gerita la compilazione del questio- nario disturbo-specifico di autovalu- tazione per il paziente, nel quale vengono indicati i movimenti e le attività rese difficoltose dalla MdP.

þ Ambiente

L’ambiente in cui svolgere la AF pre- ventiva e adattata ha un valore non trascurabile. Il luogo idoneo si pre- senta sicuro, sgombro di attrezzi, deve prevedere la possibilità di se- dersi, senza dover attraversare spa-

zi stretti che possano far inciampare o creare confusione al paziente. Le difficoltà di concentrazione e di orientamento si possono contrasta- re con spazi luminosi, senza sgrade- voli rumori, che possano prevedere momenti di rilassamento grazie all’ascolto di musiche più o meno ritmiche. Non sono necessarie do- tazioni particolari, piuttosto sono utili oggetti che vengono utilizzati nella quotidianità (bicchieri di carta, nastri colorati o altri utensili).

Muoversi in ambienti piccoli, o con rumori distraenti, potrebbe inficiare sulla performance motoria in quanto distoglie il soggetto dall’obiettivo principale, che in questo caso è l’e- sercizio aerobico. Camminare in uno spazio ampio, in piste di atletica per es, può essere un valido consiglio.

þ Ausili

L’utilizzo di ausili per la deambulazio- ne può aumentare l’indipendenza e la sicurezza, ma vi possono essere difficoltà legate all’uso perché pos- sono richiedere un doppio sforzo.

Inoltre l’uso inappropriato del deam- bulatore può peggiorare la postura.

Nei pazienti con freezing è appropria- to l’uso di un deambulatore con freni a compressione che vengono attiva- ti quando il paziente vi si appoggia.

Nel caso di grave compromissione della stabilità posturale è consigliabi- le l’uso della sedia a rotelle.

Suggerimenti specifici sugli ausili possono essere forniti dal fisiotera- pista, mentre il terapista occupazio- nale dovrebbe recarsi al domicilio del paziente per identificare tempe- stivamente gli adattamenti neces- sari nell’ambiente domestico.

n M

ediCinA fisiCA e riAbilitAtivA

Attività motoria

nella malattia di Parkinson

Riferimenti

Documenti correlati

2087 c.c., a tenore del quale “l'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio della propria impresa le misure che secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e tecnica

[r]

John (djòn) Giovanni My own (mài òun) mio proprio?. FRASI PER ESERCIZI di Comprensione,

novità per le specialità tradizionali garantite (STG) nonostante questo istituto abbia riscontrato poco successo a livello di mercato: la mozzarella e la pizza napoletana

descent may become eligible to apply for citizenship by means of a good faith civil or customary marriage to a Namibian citizen (or, in the case of a marriage that

My thesis will focus on the historical path of relations between two great powers, one dominant, the United States, and one emerging, China, and how they are reported

“Nei pazienti con MP giovanile la progressione di malattia tende a essere più lenta, le complicanze motorie (fluttuazioni motorie e di- scinesie) si verificano più precoce- mente e

Il fatto è che nella civiltà ungherese, per paradosso o per arguzia della storia, ma comunque per una evidente necessità culturale, resta rintracciabile (come abbiamo anche