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PROTOCOLLO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO - COMPARTO EDILE ARTIGIANATO -

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PROTOCOLLO PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO - COMPARTO EDILE ARTIGIANATO -

ANNO 2009

Premesso che:

La Prefettura di Verona attraverso la Conferenza Permanente

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Sezione Servizi alla Persona ed alla Comunità composta da Inail, Inps, Direzione del Lavoro Provinciale, Ulss 20, 21,22, Arpav, Collegio Costruttori Edili, CGIL, CISL, UIL, API, Casartigiani, CNA, Confartigianato Verona, Ispesl, Polizia Municipale del Comune di Verona, per garantire più elevati standard di controllo della sicurezza e della regolarità del lavoro nel comparto delle costruzioni edili ha lanciato nel luglio 2006 l'Operazione Cantieri Sicuri.

L'operazione è stata sperimentata nel periodo settembre

-

ottobre 2006, in tutta la provincia di Verona, è diventata prassi di lavoro nel 2007.

Permangono ancora margini di miglioramento nell'ambito della sicurezza delle imprese artigiane che appaiono le più esposte al rischio infortunistico, sia per cultura, che per le condizioni di mercato che le costringo, nella catena degli appalti e sub appalti, a ridurre i livelli di attenzione alla sicurezza del comporto.

I dati Inail confermano quanto indicato documentando come il 40 % degli infortuni che accadono nel comparto edile interessi le imprese artigiane e, quasi la metà di questi, interessi il titolare dell'impresa.

Che il Testo Unico sulla Sicurezza del lavoro prevede la facoltà dell'imprenditore artigiano autonomo di frequentare volontariamente corsi di formazione sulla sicurezza del lavoro e di sottoporsi alla sorveglianza sanitaria mirata ai rischi professionali.

Per i motivi indicati, le parti convengono ad un accordo finalizzato a garantire maggiori livelli di salute e sicurezza del lavoro nel comparto edile dell'artigianato attraverso attività di informazione, formazione, assistenza e vigilanza, come definito dal seguente

ATTO DI IMPEGNO

Articolo 1

Informazione, formazione La parti promuoveranno:

incontri nel territorio della provincia di Verona diretti a diffondere le tematiche della sicurezza e regolarità del rapporti di lavoro nelle aziende artigiane ed a promuovere gli strumenti di informazione e formazione dei lavoratori dipendenti con particolare attenzione ai lavoratori e imprenditori non di madre lingua italiana,

corsi per RSPP datori di lavoro, condividendo, tra agenzie formative, obiettivi e finalità corsi per nuovi imprenditori a cura della C.C. I..A..A. di Verona;

incontri di formazione sulla sicurezza del lavoro a cura degli Spisal (gratuiti) per datori di lavoro ed artigiani autonomi;

diffusione di modulistica semplificata relativa agli adempimenti previsti dal Testo Unico

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Articolo 2 Assistenza

Gli enti paritetici bilaterali dell'artigianato veneto COBIS ICEAV I CEVA promuovono , su indicazione delle associazioni firmatarie del presente accordo, assistenza e supporto formativo e informativo alle imprese artigiane che operano nei cantieri edili, oltre che alle imprese familiari e ai lavoratori autonomi.

Articolo 3

Promozione della cultura della sicurezza

Le parti condividono la necessità di intervenire su committenti pubblici e privati, oltre che Ordini ed Albi Professionali quali soggetti portatori di un interesse sociale relativo alla sicurezza sul lavoro, a tal fine promuoveranno le seguenti iniziative:

Interventi di sensibilizzazione, a cura degli Spisal e della DPL, delle stazioni committenti pubbliche attraverso interventi informativi e formativi degli Uffici Tecnici delle Pubbliche Amministrazioni finalizzati a diffondere buone prassi nell'affidamento e nella gestione degli appalti e sub -appalti;

Interventi di sensibilizzazione, a cura degli Spisal e della DPL, dei committenti privati attraverso interventi informativi diffusi sul territorio provinciale;

Redazione di una linea guida, condivisa tra le parti, sul DUVRI, sull'accertamento dell'idoneità tecnico- professionale dell'impresa, sul contratto di appalto e sui costi della sicurezza.

Articolo 4 Vigilanza

La vigilanza degli Enti Pubblici preposti istituzionalmente a tale compito si articolerà secondo il programma definito nell'ambito dell'Operazione Cantieri Sicuri e riguarderà:

1. gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori, con particolare attenzione a:

i rischi derivanti dalle operazioni a rischio (lavori in altezza e scavi) e all'utilizzo delle attrezzature di lavoro

l'impiego dei dispositivi di protezione individuale

la presenza del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, la valutazione dei rischi,

l'informazione e la formazione dei lavoratori;

2. la regolarità del lavoro e degli appalti quali presupposti della sicurezza del lavoro.

Articolo 5

Sorveglianza sanitaria degli artigiani autonomi

Su richiesta delle parti sociali, le Ulss si impegnano a valutare la possibilità di attivare un servizio di sorveglianza sanitaria per gli artigiani autonomi che volontariamente la richiedano, secondo le tariffe regionali in vigore e nel rispetto delle incompatibilità previste dal Testo Unico sulla sicurezza del Lavoro.

(3)

Articolo 6

Coordinamento operativo e rendicontazione

Tutte le attività di assistenza, informazione, formazione e vigilanza saranno garantite attraverso il coordinamento delle parti. Le stesse, in attesa dell'operatività dell'Organismo Bilaterale dell'edilizia dell'artigianato, individuano come responsabile del coordinamento ed il back - office per il monitoraggio del progetto e la rendicontazione semestrale delle attività svolte, la cabina di regia dello Spisal dell'Ulss 20.

Verona, 28 Novembre

2008 Prefettura di Verona

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I.N.A.I.L. Verona I.N.P.S. Verona

Direz. Prov.le del Lavoro Verona U.L.S.S. N. 20 - SPISAL Verona U.L.S.S. N. 21 - SPISAL Legnago U.L.S.S. N. 22 - SPISAL Bussolengo PROVINCIA DI VERONA

ASSESSORATO POLITICHE DEL LAVORO COLLEGIO COSTRUTTORI EDILI Verona UNIONE PROVINCIALE ARTIGIANI

CASARTIGIANI-ASS. ARTIGIANI RIUNITI Verona C.N.A. - CONFED. NAZ. ARTIGIANATO Verona C.P.A. - COMMISSIONE PROV.LE ARTIGIANATO C.P.T.-COMITATO PARITETICO TERRITORIALE

C.G.I.L.- FILLEA Verona (

CISL-FILCA Verona UIL-Fe-NEAL Verona

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