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RELAZIONE GEOLOGICA LAVORI DI DIFESA SPONDALE E SGHIAIAMENTO NELLA CONFLUENZA TRA IL RIO RESARTICO ED IL TORRENTE RESIA

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Academic year: 2022

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(1)

P

PRROOGGEETTTTOO

LAVORI DI DIFESA SPONDALE E SGHIAIAMENTO NELLA CONFLUENZA TRA IL RIO RESARTICO ED IL TORRENTE

RESIA

CIG Z9A2267E0B – CUP: J9H18000130002

COCOMMMMIITTTTEENNTTEE

COMUNE DI RESIUTTA – UTI VAL CANALE - CANAL DEL FERRO

COCONNTTEENNUUTTII::

RELAZIONE GEOLOGICA

DADATTAA

20 2 01 18 8

AUAUTTOORREE EELLAABBOORRAATTOO

(2)

INDICE

11. . DADATTII GGEENNEERRAALLII 2

2.2. RIRIFFEERRIMIMEENNTITI NNOORMRMAATTIIVVII 3

3.3. COCORROGOGRARAFFIIAA 4

4

4. . PRPREEMMEESSSASA 11

5.5. CACARRAATTEERRIISSTTIICCHHE E PPRROGOGEETTTTO O EE VVIINNCOCOLLII 12

6.6. CACARRAATTTTEERRIISSTTICICHHEE GGEOEOLLOOGIGICCHHEE 13

7.7. CACARRAATTTTEERRIIZZZZAZAZIIOONNE E GGEEOOTETECCNNICICAA 17

8.8. IDIDRROOGGEEOOLOLOGGIAIA 21

9.9. SISISSMMIICCIITTAA’’ 22

110.0. COCONNCLCLUUSSIOIONNI I 24

(3)

REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA

PROVINCIA UDINE

COMUNE RESIA

LOCALITA’ B.GO POVICI

CATASTO AREA DEMANIALE

PROGETTO

LAVORI DI DIFESA SPONDALE E SGHIAIAMENTO NELLA CONFLUENZA TRA IL RIO RESARTICO ED IL TORRENTE RESIA – CIG Z9A2267E0B – CUP:

J9H18000130002

PROGETTISTA

TECNOCADPROGETTI S.A.S DI ROMANIN PIERANGELO & C.

COMMITTENTE

AMMINISTRAZIONE COMUNALE RESIA – UTI VALCANALE CAN DEL FERRO

CONTENUTI RELAZIONE GEOLOGICA

DATA 2018

(4)

22. .RIRIFFEERIRIMMEENTNTII NNOORRMMAATTIIVVII

- D.M. LL.PP. del 14/02/1992.

Norme tecniche per l'esecuzione delle opere in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche.

-

- Circolare Ministero LL.PP. 10 Aprile 1997 N. 65/AA.GG.

Istruzioni per l'applicazione delle Norme Tecniche per le costruzioni in zone sismiche di cui al D.M. 16 Gennaio 1996

Con particolare riferimento a:

- D.M. 11/3/88; Norme tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione.

- Nuove norme tecniche per le costruzioni – D.M. 14/01/2008

- Circolare 2 febbraio 2009 n°617/C.S.LL.PP.

- Aggiornamento Norme tecniche per le costruzioni – D.M. 17/01/2018 – Gazzetta Ufficiale supplemento ordinario n° 8 del 20/02/2018.

(5)
(6)

Figura 1 – Estratto Carta 1:25.000 Tabacco. E’ indicato il sito in esame

(7)

Figura 2 – Variazione periodo 1805-1965 - 2016

1805

(8)

Figura 3 – Ortofoto periodo 1985-2016

1985

2016

(9)

Figura 4 – Tratto in esame su CTRN 1:5.000

(10)

Figura 5 – Planimetria di progetto

CONTESTO MORFOLOGICO CONFLUENZA FLUVIALE

VARIAZIONI PERIODO 1880-1980

PRISMA ALUVIONALE DI CONFLUENZA PARZIALMENTE REGIMATO

VARIAZIONI PERIODO 1980-2016

PRISMA ALUVIONALE REGIMATO E PARZILAMENTE CONTROLLATO

(11)

Figura 6 – Ubicazione sito in esame – Modello digitale del terreno da dati Lidar

(12)

4.4. PRPREEMEMESSSSAA

Su incarico del Soggetto Pubblico UTI Val Canale e Canal del Ferro, sono stati approfonditi gli aspetti geologici e geomorfologici relativi alla realizzazione della nuova opera di difesa idraulica prevista in sponda sinistra al T.Resartico, in Comune di Resiutta (UD).

COORDINATE EDIFICIO E 46.38619;- N 13.22486

QUOTA MEDIA S.L.M. 328M

COMUNE RESIUTTA

LOCALITA’ POVICI

PROGETTO

OPERA DI DIFESA IDRAULICA - SPONDALE

TIPOLOGIA OPERA SCOGLIERA

CATEGORIA OPERA (NTC 2018) IIA

PERICOLOSITA’ DA PRG EROSIONE SPONDALE

AREALI PERICOLOSITA’ P.A.I.

P3 – IDRAULICA – PERICOLOSITA’

IDRUALICA ELEVATA

Il piano di lavoro geologico per l’acquisizione dei dati si è dunque articolato nel modo seguente:

- Reperimento di informazioni di natura geologica da fonti bibliografiche, da colloqui con gli abitanti e con i tecnici dei Pubblici Uffici.

- Rilevamento geologico-tecnico in sito;

- Esame della documentazione pregressa messa a disposizione della Committenza:

- Relazione geologica dott. geologo F.Sgobino – 21/05/2005;

(13)

Il progetto prevede la realizzazione di un opera di difesa fluviale longitudinale, mediante scogliera, lungo la sponda sinistra del T.Resartico, all’altezza della confluenza con il T.Resia.

Figura 7 – Sezione di progetto con riprofilatura

Figura 8 – Sezione di progetto dell’opera

(14)

66. .CACARARATTTTEERIRISSTTIICCHHEE GGEEOLOLOOGGIICCHHEE

Figura 9 – Estratto Carta Geologica – Foglio 1:50.000 – Gemona del Friuli

Legenda:

(15)

Figura 10 – Modello digitale del terreno da dati Lidar, con indicato i paleo-alvei di Povici

Figura 11 – Modello digitale del terreno da dati Lidar, con indicato il tratto in esame

(16)

Il tratto spondale in esame risulta interessato da erosione spondale incipiente per i seguenti fattori idro-geomorfologici:

Figura 12 – Dinamica d’alveo

1. Prisma alluvionale Resartico in accrescimento;

2. Prisma alluvionale Resartico di confluenza in accrescimento;

3. Prisma alluvionale Resia in accrescimento;

4. Erosione spondale sinistra Resia, aggravatasi dopo l’evento alluvionale 2003;

5. Tratto in erosione laterale sponda sinistra Resartico, attualmente protetto con arginello in ghiaia

6. Scogliera sponda sinistra e sponda destra.

1

3 2

4 5

6 6

(17)

Figura 13 – Tratto in esame, con indicato il cordone in ghiaia posto a protezione

Il sito in esame è caratterizzato dalla presenza di un conoide sovralluvionato di confluenza, percorso da più filoni del Resartico che si spagliano fino a raggiungere il Resia.

La presenza di opere di difesa longitudinali in sponda destra, tende a richiamare il filone idrico principale, che qui impatta dopo aver intercettato l’argine di sponda sinistra (a protezione dell’abitato di Povici), per poi dirigersi nuovamente sulla sponda opposta ed operare l’erosione in esame.

(18)

La naturale tendenza del Resartico sarebbe stata quindi quella di migrare con la confluenza verso Nord, ovvero verso l’abitato di Povici. La realizzazione di un argine in sponda sinistra poco a monte della passerella esistente, ha bloccato questa tendenza.

L’opera in esame si inserisce quindi nella progressiva opera di regimazione del T.Resartico, completando la difesa della sponda sinistra attualmente in erosione.

Figura 14 – Area in esame tratta dalla relazione geologico del dott. Sgobino (2005)

Il contesto in esame è quindi interessato da pericolosità idraulica di classe P3, quindi ELEVATA, come riportato nel PAI del Fiume Fella.

77. .CACARARATTTTEERIRIZZZZAAZIZIONONEE GGEEOOTTEECCNINICCAA

Al fine di ricostruire in modo appropriato la sequenza stratigrafica del primo sottosuolo che verrà interessato dalle sollecitazioni in progetto, si è fatto riferimento anche a quanto già riportato nella relazione geologica del dott. Sgobino, allegata al progetto e datata 2005.

Il tratto di sponda in esame è inscritto all’interno della dinamica d’alveo attivo del T.Resartico, ed è caratterizzato da alluvioni carbonatiche costituite da ghiaia grossolana ghiaiosa con ciottoli, arrotondata, poco addensata.

(19)

alluvioni ghiaiose cementate, che affiorano sulla sponda opposta (destra).

Sulla base delle informazioni dedotte dalla bibliografia, si ritiene di potere suggerire il seguente modello geotecnico per gli orizzonti litotecnici sopra definiti e presenti nell’area in esame:

Litologia...da rilievo in sito;

’ (t/m3) ...peso di volume efficace (Bibliografia);

C’ (kg/cm2)...coesione drenata (Bibliografia);

’ (°) ...angolo d'attrito interno (Bibliografia);

Dr (%)...Densità relativa (Bibliografia);

La distinzione fra i vari orizzonti è stata fatta sulla base assunzioni di tipo litotecnico considerando una serie di parametri geotecnici caratteristici, dedotti dalle correlazioni sopra riportate, anche sula base degli esiti delle indagini eseguite in sito:

MODELLO GEOTECNICO INDICATIVO

Orizzonte litotecnico

Profondità indicativa dal

p.c.

Pesi volume (t/m3) dry/sat

Coesione (Kpa)

Densità Relativa

Angolo attrito

(°) A– GHIAIA SABBIOSA

GROSSOLANA CON CIOTTOLI E BLOCCHI DA POCO ADDENSATA

0.0M-2.0M 1.9/2.1 C’=0÷2 60%÷70% 35

B– GHIAIA SABBIOSO CON BLOCCHI E CIOTTOLI CON LENTI DI GHIAIA CEMENTATA -

ADDENSATA

>2.0M 1.9/2.1 C’=0÷2 80%÷100% 38÷ 40

(20)

Figura 15 – Sezione indicativa

N.B.

Le profondità sono da considerarsi indicative e dedotte sulla base rilevamento geologico di superficie.

L’orizzonte superficiale granulare A, a causa della sua mobilità e del suo rimaneggiamento risulta poco addensato. A partire da circa -2.0m dal p.c. (alveo), si intercettano alluvioni maggiormente addensate ed adatte ad ospitare le fondazioni dell’opera in progetto.

La riprofilatura dell’alveo dovrà avvenire anche nel rispetto della norma vigente “terre e rocce da scavo”.

Al fine di confermare il modello geotecnico sopra-esposto risulta necessaria la presenza del geologo nel corso degli scavi per l’imposta delle fondazioni. Sarà infatti necessario verificare che le fondazioni raggiungano interamente l’orizzonte granulare addensato B.

Le pareti di scavo possiedono una capacità di autosostentamento sub-verticale (70°circa) sufficiente solo nel breve periodo e solo sopra falda (sub-alveo Resartico); pertanto, qualora debbono essere eseguite lavorazioni all’interno dello scavo che implichino la presenza di personale, si dovrà:

A A

B

(21)

pareti di scavo, soprattutto sotto falda, ed accorgimenti volti a preservare la superficie dall’azione delle acque meteoriche (teli plastificati);

- evitare l’accumulo di pesi in prossimità dell’orlo di scarpata;

- sistemi di aggottamento della falda (sub-alveo) e deviazioni provvisorie del filone idrico;

N.B.

Si ricorda che, in base a quanto disposto al punto 6.8.6.2. del D.M. 17.01.2018, “Per scavi in trincea a fronte verticale di altezza superiore ai 2 m, nei quali sia prevista la permanenza di personale, e per scavi che ricadano in prossimità di manufatti esistenti, deve essere prevista una struttura di sostegno delle pareti di scavo. Le verifiche devono essere svolte nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) e nei confronti degli stati limite di servizio (SLE), quando pertinenti. Le azioni dovute al terreno, all’acqua e ai sovraccarichi anche transitori devono essere calcolate in modo da pervenire, di volta in volta, alle condizioni più sfavorevoli. Le ipotesi per il calcolo delle azioni del terreno e delle sollecitazioni della struttura di sostegno devono essere giustificate portando in conto la deformabilità relativa del terreno-struttura di sostegno, le modalità esecutive dello scavo, le caratteristiche meccaniche del terreno e il tempo di permanenza dello scavo”.

Per la realizzazione della scogliera si consiglia di impiegare massi naturali utilizzati per la costruzione dell'opera dovranno corrispondere ai requisiti essenziali di compattezza, omogeneità e durabilità; dovranno inoltre essere esenti da giunti, fratture e piani di sfalsamento e rispettare i seguenti limiti:

 peso volumico: > 25 kN/m3 (2500 kgf/mc)

 resistenza alla compressione: > 50 N/mm2 (500 kgf/cmq);

 coefficiente di usura: < 1.5 mm

 coefficiente di imbibizione: < 5%

 gelività: il materiale deve risultare non gelivo.

I massi naturali dovranno avere lato minore non inferiore a quanto calcolato nella relazione idraulica di lunghezza, e non dovranno presentare notevoli differenze nelle tre dimensioni, preferendo blocchi a spigolo vivo e squadrati.

(22)

88. .IDIDRROOGGEEOLOLOOGGIIAA

L’area in esame risulta ovviamente soggetta ad allagamento per esondazione del Resartico e a fenomeni erosivi incipienti.

Per tale motivo il sito di progetto rientra in PAI P3.

Figura 16 – Caratteristiche idrogeologiche del sito in esame (da PRG)

Le ghiaia che costituiscono l’alveo attivo ospitano anche il subalveo del T.Resartico, e

(23)

99. .SISISSMMIICCIITTAA’ ’

Con l’attuale normativa (modifiche del D.M. 14/01/2008: Norme Tecniche per le Costruzioni, emanate con D.M. Infrastrutture del 17/01/2001, pubblicato su Gazzetta Ufficiale supplemento ordinario n°8 del 20/02/2018), si fornisce una stima della pericolosità sismica, ricordando che il sito in esame ricade all’interno della maglia di microzonazione sismica indicata nella figura qui di seguito (nodi 1-4):

Vertici punto (WGS 84): 46.386383, 13.224814

I parametri sismici caratteristici e calcolati per un’opera ascrivibile alla IIa classe:

Da delibera Giunta Regionale n°845 del 06/05/2010, il Comune di RESIUTTA ricade in:

Zona 2, a ALTA Sismicità

(24)

Dove:

Sulla base delle indicazioni pregresse formulate dal dott. Sgobino si considera adeguato scegliere come suolo di fondazione la Categoria C - Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fine mediamente consistenti con profondità del substrato superiori a 30 m, caratterizzati da un miglioramento delle proprietà

(25)

360 m/s.

La verifica a liquefazione viene omessa in quanto le litologie (ghiaie grossolane) in esame non rientrano fra quelle sensibili al fenomeno.

Il sito in esame non rientra direttamente nelle situazioni interessate da amplificazioni della forza sismica per fattori morfologici (St=1.0).

1

100. . CCOONNCCLLUSUSIIOONNII

In base a quanto esposto si riassumono i seguenti punti sulla base del N.T:C: 2008

CONTESTO MORFOLOGICO: AMBITO FLUVIALE MONTANO DI CONFLUENZA

PROCESSI GEOMORFOLOGICI ATTIVI EROSIONE SPONDALE

VELOCITA EVOLUTIVA PAESAGGIO ELEVATA - DINAMICA ALVEO

UNITA LITOLOGICHE: ORIZZONTE ALLUVIONALE COSTITUITO DA GHIAIE

SABBIOSE CON CIOTTOLI E BLOCCHI

ENTITA DELLA STRUTTURA

OPERA DI DIFESA SPONDALE LONGITUDINALE. SCOGLIERA

FALDA

SUB ALVEO INTERFERISCE CON LE STRUTTURE DI FONDAZIONE E CON GLI SCAVI

PERICOLOSITÀ GEOLOGICHE DA

P.A.I.R.: PERICOLOSITA IDRAULICA ELEVATA P3

PERICOLOSITÀ GEOLOGICHE

INDIVIDUATE DAL P.R.G.: EROSIONE SPONDALE

In particolare:

Le profondità sono da considerarsi indicative e dedotte sulla base rilevamento geologico di superficie.

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L’orizzonte superficiale granulare A, a causa della sua mobilità e del suo rimaneggiamento risulta poco addensato. A partire da circa -2.0m dal p.c. (alveo), si intercettano alluvioni maggiormente addensate ed adatte ad ospitare le fondazioni dell’opera in progetto.

La riprofilatura dell’alveo dovrà avvenire anche nel rispetto della norma vigente “terre e rocce da scavo”.

Al fine di confermare il modello geotecnico sopra-esposto risulta necessaria la presenza del geologo nel corso degli scavi per l’imposta delle fondazioni.

Le pareti di scavo possiedono una capacità di autosostentamento sub-verticale (70°circa) sufficiente solo nel breve periodo e solo sopra falda (sub-alveo Resartico); pertanto, qualora debbono essere eseguite lavorazioni all’interno dello scavo che implichino la presenza di personale, si dovrà approntare le necessarie misure di sostegno provvisionale con adeguato aggottamento della falda (subalveo).

Il sito in esame risulta caratterizzato da pericolosità idraulica elevata P3 (PAI – FVG), con erosione spondale incipiente

Nel rispetto di quanto sopra sottolineato e consigliato ed in considerazione della tipologia d’intervento, le caratteristiche geologico-tecniche rilevate in corrispondenza del sito in esame si sono rivelate compatibili con la realizzazione delle opere in progetto.

Geologo MASSIMO VALENT

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