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Pericolosità e Rischio Vulcanico per il Territorio Comunale di Pomigliano d’Arco

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Academic year: 2021

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(1)

Pericolosità e Rischio Vulcanico per il Territorio Comunale di Pomigliano d’Arco

Relatore

Chiar.mo Prof. Paolo Budetta

Candidato

Giulio Palumbo Schiavone Matr. 518/689

Anno Accademico 2015-16

Tesi di Laurea Triennale in

Georisorse e Rischi Geologici

(2)

Inquadramento territoriale;

• Caratteristiche geomorfologiche e idrogeologiche;

• Inquadramento vulcanologico;

• Studio sulla storia eruttiva del Vesuvio e sulla sua attività negli

• ultimi 22.000 anni;

Stima del

• rischio vulcanico e analisi delle problematiche

ambientali ed urbanistiche derivanti dallo scenario eruttivo di riferimento.

INTRODUZIONE

(3)

Posizione Geografica di Pomigliano d’Arco

• Estensione territoriale[𝐾𝐾𝐾𝐾2]: 11,44

• Autorità di Bacino (L.183/89): Nord Occidentale

Abitanti [n]: 40.213

Densità di Popolazione [ab/𝐾𝐾𝐾𝐾2] : 3.515,12

(4)

Settore a pendenza media correlabile alla propaggine dell’edificio vulcanico Vesuviano

Settore a pendenza bassa di raccordo tra la piana

alluvionale ed il settore 1

Superfici pianeggianti

(5)

Depositi piroclastici alternati a ghiaie e sabbie, da depositi di colata riferibili ad eruzioni vesuviane [OLOCENE - ATTUALE]

Banchi di lapilli scoriacei e pomici da depositi di colata riferibili ad eruzioni flegree, intercalati a sabbie limose ricche di materiali organici (paleosuoli) [OLOCENE]

Depositi piroclastici intervallati a sabbie e limi sabbiosi di origine alluvionale e per colata recente

[OLOCENE]

(6)

Terreni con permeabilità da media a bassa per porosità

Curva isopiezometrica e relativa quota (m s.l.m.)

Punto di misura: pozzi idrici e verticali d’indagine

geognostica

Direzioni di flusso della falda superficiale

(7)

Il Vesuvio:

Il Somma-Vesuvio è uno stratovulcano di medie dimensioni che raggiunge un’altezza massima di 1.281 m s.l.m con un’età inferiore a 39.000 anni.

Principali tipi di eruzioni esplosive:

• eruzioni Pliniane;

• eruzioni sub-Pliniane;

• eruzioni stromboliane violente;

• eruzioni caratterizzate da emissione continua di cenere;

• eruzioni stromboliane medie

(strettamente associate

con attività effusiva).

(8)

Isopache dei carichi al suolo da caduta di cenere (tra i 300 ed i 450 Kg/m2)

stimati dai

depositi

rilevati in

campania

relativi ad

eruzioni

storiche

(9)

Aree di dispersione dei depositi da flussi piroclastici per l’eruzione del 1631 (attuale scenario di riferimento)

La cinta calderica posta a nord del cono vesuviano (Monte Somma)

costituisce una naturale protezione nei riguardi dello scorrimento di flussi

piroclastici verso i settori settentrionali

(10)

Aree di

dispersione

dei depositi

piroclastici

da lancio

per l’eruzione

delle Pomici

di Avellino

(11)

Aree di dispersione dei depositi piroclastici da lancio per l’eruzione del 472 a.C.

di Pollena

(12)

Aree di dispersione dei depositi piroclastici da lancio per l’eruzione del 79 a.C.

di Pompei

(13)

(Gurioli et ali. 2010)

Frequenza d’inondazione dei flussi piroclastici per le maggiori

eruzioni del Somma-Vesuvio durante gli ultimi 22.000

anni.

(14)

Limiti della Zona Rossa e della

Zona Gialla (aggiornati al 2012)

Zona Rossa:

area esposta a flussi piroclastici Zona Gialla:

Area esposta a

ricaduta di lapilli

e cenere

(15)

Indice di Rischio [Rc] per i crolli delle coperture dei manufatti

(16)

Ar: Coperture in legno di scarsa resistenza

Br: Coperture piane in legno o ferro di fattura standard C1r: Coperture piane in c.a. non recenti

C2r: Coperture in c.a. o in acciaio di moderna concezione Dr: Coperture a falda in c.a. o in acciaio recenti e di buona

resistenza

(17)

I maggiori rischi vulcanici per il comune di Pomigliano d’Arco:

• Crolli delle coperture dei manufatti per accumulo di ceneri;

• Intasamento delle fognature;

• Inquinamento delle acque;

• Difficoltà nella circolazione;

• Interruzione delle linee elettriche e delle comunicazioni;

• Atmosfera irrespirabile.

CONCLUSIONI

(18)

Grazie per l’attenzione

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