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2 del 20 gennaio 2021 il Presidente della Regione Marche ha autorizzato il riavvio parziale dell’attività scolastica in presenza negli istituti secondari di secondo grado

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Mozione n. 35

presentata in data 28 gennaio 2021

ad iniziativa dei Consiglieri Biancani, Mangialardi, Casini, Vitri, Bora, Carancini, Cesetti, Mastrovincenzo

Organizzazione e coordinamento dell’attività di monitoraggio della diffusione di infezioni da SARS-CoV-2 fra gli studenti ed il personale scolastico

L’ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

Premesso che:

• dopo mesi di attività scolastiche svolte tramite la didattica a distanza nell’istruzione secondaria di secondo grado, è emersa da parte dei soggetti coinvolti (docenti, studenti, famiglie) la fortissima richiesta di una ripresa delle lezioni in presenza, compatibilmente con l’andamento della pandemia;

• con l’ordinanza n. 2 del 20 gennaio 2021 il Presidente della Regione Marche ha autorizzato il riavvio parziale dell’attività scolastica in presenza negli istituti secondari di secondo grado;

• nell’ambito delle competenze in materia di prevenzione la Regione ha ritenuto di organizzare un screening gratuito e volontario rivolto a tutta la popolazione marchigiana con l’effettuazione di un tampone antigenico rapido, iniziato nello scorso mese di dicembre e al momento attuale sostanzialmente concluso;

Preso atto che alcuni Comuni marchigiani ed altre realtà private locali (quali ad esempio il Soroptimist International Club di Ascoli Piceno) si sono organizzati per fornire degli screening gratuiti rivolti agli studenti ed agli operatori scolastici al fine di assicurare un rientro a scuola dei ragazzi, dei docenti e del resto del personale scolastico in piena sicurezza;

Ritenuto che:

• la prosecuzione dell’attività scolastica in presenza vada tutelata per favorire la serenità dei ragazzi, la qualità dell’apprendimento, la parità di opportunità di istruzione in qualsiasi contesto familiare, economico e sociale e per evitare un aumento di dispersione scolastica connesso alla didattica a distanza;

• le pur lodevoli iniziative locali per l’organizzazione di screening alla popolazione scolastica stanno creando una situazione di disparità di tutela della salute, in contrasto con i principi che regolano il funzionamento del nostro servizio sanitario;

Ritenuto inoltre che:

• le varie possibilità di effettuazione dei test antigenici rapidi attualmente esistenti indistintamente per tutta la popolazione andrebbero concentrate su alcune categorie sociali particolarmente esposte al rischio di contagio, in relazione alla tipologia di attività svolta;

• in particolare per la popolazione scolastica le possibilità di effettuazione del test antigenico rapido dovrebbero essere ampliate, sistematizzate e coordinate dal servizio sanitario regionale per essere

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più incisivi e tempestivi nell’identificazione precoce di persone positive al SARS-CoV-2 e nell’interruzione immediata di catene di trasmissione del virus;

Sottolineata e ribadita la necessità che nell’ambiente scolastico vengano attuati tutti gli interventi di prevenzione possibili, così come attualmente avviene per alcune categorie di lavoratori che operano in ambienti in cui si verificano frequenti contatti ravvicinati fra le persone;

Preso atto che:

• alcune Regioni (ad esempio Emilia Romagna, Toscana e Lazio) hanno già avviato screening mirati alla popolazione studentesca, chi prevedendo la possibilità per studenti e personale di sottoporsi a tamponi veloci su base volontaria e gratuita con prenotazione e senza prescrizione medica nella rete dei punti drive o nelle farmacie, chi pianificando l’esecuzione periodica di test antigenici su campioni di studenti a rotazione;

• potrebbero essere individuate varie localizzazioni per garantire gli screening periodici: negli edifici scolastici (anche con la collaborazione di medici volontari e della Croce Rossa), negli ambulatori dei medici di famiglia, nei punti drive, nei laboratori privati attrezzati, nei presìdi ospedalieri e, tramite convenzioni, anche nelle farmacie;

IMPEGNA

la Giunta regionale

ad organizzare un sistema di monitoraggio delle infezioni da SARS-CoV-2 in ambiente scolastico che includa anche la pianificazione ed il coordinamento, da parte del servizio sanitario regionale, di screening periodici agli studenti ed al personale scolastico, per garantire la sicurezza e la continuità dell’attività didattica in presenza e per garantire condizioni di tutela della salute per la popolazione scolastica, senza disparità all’interno del territorio regionale.

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