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Academic year: 2022

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(1)

ATTUALI STRATEGIE

NELLA GESTIONE E NEL FOLLOW UP DELLE CONVULSIONI FEBBRILI

Lorenzo Pavone

Dipartimento di Pediatria Policlinico di Catania

(2)

La convulsione associata a febbre

è un evento molto frequente nell’infanzia.

Nella gran parte dei casi la prognosi è buona, anche se provoca un tremendo impatto psicologico

nei genitori.

(3)

Nella sua forma classica, la CF

si manifesta all’inizio dell’incremento

della temperatura, con febbre molto elevata in soggetti di età compresa fra 1 e 5 anni

che presentano una specifica suscettibilità genetica

(4)

Le CF classicamente si distinguono in base alle caratteristiche cliniche e prognostiche in

SEMPLICI

Insorgenza Le crisi si manifestano all’inizio del rialzo

febbrile e con temperatura elevata Semeiologia Le crisi sono

generalizzate e di breve durata

Decorso Le crisi non lasciano reliquati e non si presentano nel corso dello stesso episodio

febbrile

Prognosi Successive crisi epilettiche rare (2%)

COMPLESSE

Nessuna delle caratteristiche riportate per le CF semplici

Succesive crisi epilettiche più frequenti (10-15%)

(5)

La distinzione in

CF semplici e complesse è riduttiva: le convulsioni

possono manifestarsi con quadri clinici ampiamente eterogenei

(6)

Oltre al quadro classico le CF possono manifestarsi:

• Durata superiore a 30’ (Stato Epilettico Febbrile)

• CF parziali con o senza susseguente esito in paralisi

• Episodi convulsivi sia in presenza di febbre che senza febbre in soggetti normali o in pazienti con danno cerebrale

• In pz sotto l’età di 1 anno (CF precoci)

• In pz oltre il 5° anno di vita (CF tardive)

• CF prima e dopo il 5° anno di vita

• In presenza di temperatura febbrile lieve o nella fase di defervescenza Continua…

(7)

• Con elevata ricorrenza (quasi a ogni episodio febbrile)

• Con crisi ricorrenti nell’ambito dello stesso episodio infettivo

• Nell’ambito di famiglie che presentano differenti tipi di epilessia (GEFS+)

• CF che precedono l’Epilessia Mioclonica grave

• CF che precedono l’Epilessia del lobo temporale

…continua

(8)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Diagnosi differenziale

Sincope febbrile (sincope anossica riflessa)

Brividi ( intenso tremore, pallore, cianosi)

Delirio ( turbe del sensorio, agitazione)

Meningiti virali ( sintomatologia neurologica prima e dopo la crisi)

(9)

CF COMPLESSE

(diagnosi differenziale)

• Ascesso cerebrale

• Meningiti - encefaliti

• Malformazioni vascolari cerebrali

• Tromboflebiti corticali

(10)

Un bambino con una prima CF deve essere ricoverato?

Nei bambini con età superiore ai 18 mesi e CF semplici, clinicamente stabili ed in assenza di infezioni del SNC, NON E’ NECESSARIO IL RICOVERO

Nei bambini con CF complesse per la possibilità di affezioni sottostanti E’ UTILE IL RICOVERO per eventuali approfondimenti diagnostici

(11)

Non vi è necessità di effettuare alcun

esame di laboratorio specifico per le CF, a parte a quelli relativi alla CF e al

sospetto diagnostico

Si devono effettuare esami

di laboratorio?

(12)

CF COMPLESSE

(indagini di laboratorio)

• EEG

• P.L.

• RMN e/o TC encefalo

• Emocromo

• Dosaggio elettroliti plasmatici

(13)

L’ EEG è consigliabile eseguirlo non durante la crisi ma a breve distanza di tempo.

Può evidenziare:

•attività bioelettrica abnorme

•presenza di possibili foci

•tipo di convulsioni

•tipo di epilesssia

(14)

RMN

i n urgenza con:

• Deficit focali postictali

• Persistente alterazione della coscienza

• Trauma recente

• Cefalea persistente

• Soggetti con immunodeficienza

(15)

RMN

non in urgenza

• Bambini con disfunzione cognitiva, motoria o con anomalie dell’esame neurologico

• Crisi di tipo focale

• Crisi di lunga durata

• Crisi convulsive febbrili tardive

(16)

Puntura lombare

da eseguire:

 La ripresa della coscienza è tardiva e non completa

Nelle crisi di lunga durata o ricorrenti nell’ambito dello stesso episodio

(17)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Trattamento acuto Trattamento acuto

Posizione semiprona, O2

Diazepam e.v. 0.2-0.3 mg/kg lentamente: mx 5 mg rettale 0.5 mg/kg

Lorazepam, Clordemetildiazepam (0,02-0,03 mg/Kg ev.

lenta), Midazolam (intranasale 0,2 mg/Kg)

Che trattamenti conoscete ?

(18)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Profilassi

Profilassi intermittente per le intermittente per le recidive

recidive

• Spugnature con acqua (inefficace)

• Antipiretici: Acetaminofene 10 mg/kg ogni 6 ore Ibuprofene 5 mg/kg/die

NON RACCOMANDATE

Si fa o non si fà?

(19)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Profilassi delle recidive Profilassi delle recidive

Intermittente:

Benzodiazepine 0.3-0.5 mg/kg/die.

Somministrare per os alla comparsa della febbre e per il 1° giorno

Risultati: controversi

(20)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Nella grande maggioranza dei casi le CF sono benigne. Solo raramente sono

associate a rischio di morte o di

reliquati motori, cognitivi e

comportamentali permanenti.

(21)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Profilassi continua Profilassi continua

La profilassi continua non è consigliabile.

Solo in casi particolari questo tipo di trattamento è appropriato.

Si fa o non si fà?

(22)

L’IMPIEGO DEI FARMACI ANTI CONVULSIVANTI DEVE ESSERE

GIUSTIFICATO E LIMITATO

• Provocano problemi cognitivi e comportamentali

• Possono dare grossi effetti collaterali idiosincrasici

• Potenzialmente teratogeni

(23)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

La somministrazione di benzodiazepine per

via rettale al momento delle crisi ha ridotto la

necessità della terapia continua perché può

essere somministrata a domicilio e riduce la

durata delle crisi, elemento fondamentale di

danno cerebrale successivo.

(24)

RISCHIO DI EPILESSIA

Il rischio di successive crisi epilettiche sale dal 2% al 10-20% in rapporto

ad uno o più dei seguenti fattori:

•Presenza di anomalie di sviluppo psico-motorio

•Anamnesi familiare positiva per epilessia

•CF di tipo focale multiplo

•CF di lunga durata

•CF ad esordio precoce

(25)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Profilassi delle recidive Profilassi delle recidive

Terapia continua:

 Fenobarbital: 3-5 mg/kg/die

 Sodio valproato: 20 mg/kg/die Somministrazione: 1-2 anni

Risultati: Riduce la frequenza e l’intensità

delle crisi ma non previene l’insorgenza di

crisi epilettiche

(26)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

Ricorrenza delle crisi Ricorrenza delle crisi

E’ variabile.

La prima crisi non è speculare

delle successive.

(27)

Convulsioni Febbrili (CF) Convulsioni Febbrili (CF)

• Convulsioni complesse → no predittive di ricorrenza

• Prima CF complesse → no predittiva di CF complessa

• Prima CF breve → successiva CF prolungata improbabile

• Prima CF prolungata → successiva CF prolungata improbabile

Rischio di ricorrenza

Nelson-Ellemberg, Verity et coll.

(28)

Stato di male convulsivo febbrile Stato di male convulsivo febbrile

(CF di lunga durata) (CF di lunga durata)

- Crisi convulsive febbrili di durata >30 minuti (talvolta 1-2 ore)

- Si presentano spesso in bambini sotto i 2 anni e lasciano spesso reliquati (emiplegie post

convulsive)

- Si associano talvolta a anomalie del lobo temporale (sclerosi uni o bilaterale

dell’ippocampo)

- Rischio di epilessia elevata

(29)

Convulsioni febbrili plus

Epilessie generalizzate con convulsioni febbrili plus (GEFSt)

CF e convulsioni afebbrili generalizzate di vario tipo (miocloniche, toniche, tonico-cloniche) che si presentano nello stesso nucleo familiare.

Ereditarietà: AD Difetto genetico:

19q13.1 (canali del sodio,SCN1B) 2q (canali del sodio SCN1A)

(30)

S. Di Dravet S. Di Dravet

Esordio entro un anno di vita con CF e CAF Esordio entro un anno di vita con CF e CAF generalizzate o focali

generalizzate o focali

Successivamente crisi polimorfe e miocloniche Successivamente crisi polimorfe e miocloniche farmacoresistenti

farmacoresistenti

Sviluppo psicomotorio iniziale normale con Sviluppo psicomotorio iniziale normale con regressione dopo i 18-24 mesi

regressione dopo i 18-24 mesi

Storia negativa per lesioni cerebraliStoria negativa per lesioni cerebrali

EEG normale nella prima faseEEG normale nella prima fase

Aspetti clinici di rilievo Aspetti clinici di rilievo

(31)

Tre periodi di evoluzione Tre periodi di evoluzione

- I periodoI periodo: : relativamente mite.relativamente mite. Caratterizzato da Caratterizzato da convulsioni convulsioni febbrili

febbrili e stato di male epilettico febbrile ( e stato di male epilettico febbrile (da 2 sett. a 12-18 da 2 sett. a 12-18 mesi).mesi).

- II periodoII periodo: : progressivoprogressivo della durata di diversi anni. della durata di diversi anni.

Caratterizzato dall’emergere di crisi polimorfe e Caratterizzato dall’emergere di crisi polimorfe e farmacoresistenti e di deterioramento neuro-cognitivo con farmacoresistenti e di deterioramento neuro-cognitivo con compromissione del linguaggio.

compromissione del linguaggio.

- III periodoIII periodo: : staticostatico. . Miglioramento delle crisiMiglioramento delle crisi senza che senza che queste cessino; permanenza delle alterazioni neurologiche e queste cessino; permanenza delle alterazioni neurologiche e del deficit intellettivo.

del deficit intellettivo.

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