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Giovedì 04.04.2013 ore 10.44

Costruzioni, nel quarto trimestre 2012 in

Emilia-Romagna una pausa nella crisi: volume d'affari +0,7%

Se l'economia regionale è ancora in affanno, le indicazioni che emergono dall’indagine sulla congiuntura del settore delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio, Unioncamere Emilia-Romagna e Unioncamere nazionale lasciano intravedere uno spiraglio di luce.

Nell’ultimo periodo del 2012, infatti, il volume d’affari a prezzi correnti è cresciuto dello 0,7%

rispetto allo stesso trimestre del 2011, un dato in controtendenza rispetto al trend dei dodici mesi precedenti, che aveva fatto segnare un calo del 2,9%, e al risultato nazionale, che invece ha registrato un crollo del 10,7%.

La timida ripresa è dipesa dal buon andamento delle imprese minori, quelle fino a 9 dipendenti (+5,4%). Le agevolazioni sulle ristrutturazioni edilizie e i primi lavori di ricostruzione dopo il sisma che nel maggio scorso ha colpito l'Emilia possono essere alla base di questo trend. Segni negativi invece per le società di costruzioni da 10 a 49 dipendenti (-1,9%) e soprattutto una nuova pesante flessione per quelle da 50 a 500 dipendenti (-7,6%). Il bilancio annuale è risultato invece

moderatamente negativo (-1,5% rispetto al 2011).

Per la produzione corrente il quadro resta in ogni caso negativo. La percentuale di imprese che ha registrato una diminuzione dell’attività nell'ultimo trimestre del 2012 rispetto al quarto trimestre del 2011 è stata infatti del 55%, mentre solo il 7% ha dichiarato un incremento. Sono state le grandi

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imprese a evidenziare il saldo peggiore (-68%) mentre quelle piccole, fino a 9 dipendenti, hanno registrato il saldo negativo più contenuto (-39%). Secondo l’indagine Istat sulle forze di lavoro l’occupazione alle dipendenze nel settore è risultata pari a circa 63mila unità, con un calo del 2% in dodici mesi comunque più contenuto rispetto alla flessione del 6,3% riscontrata a livello nazionale.

Nel 2012 le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria, straordinaria e in deroga sono state circa 9 milioni e 778mila, il 42,3% in più rispetto al 2011.

Al 31 dicembre 2012 le imprese attive nel settore delle costruzioni erano 73.489, il 2% in meno rispetto alla fine dell’anno precedente. Il nuovo calo è stato determinato soprattutto dalla scomparsa delle imprese impegnate nei lavori di costruzione specializzati (-877 unità, pari a -1,6%), ma la riduzione è stata più rapida per quelle attive nella costruzione di edifici (-3,2% per un calo di 645 unità). Considerando la forma giuridica delle imprese, infine, la loro diminuzione è stata generata per lo più dal calo delle ditte individuali (-1.202 unità, pari a -2,3%) e quindi delle società di persone (-338 unità, ossia -3,9%). Si è arrestata nel frattempo la fase di crescita delle società di capitale (-0,1%), mentre sono aumentate le altre forme giuridiche come le cooperative (+1,7%).

Ultimo aggiornamento: 03/04/13

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