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(1)

L’indagine congiunturale... 1

Il trimestre ... 2

I settori industriali ... 3

La dimensione delle imprese ... 9

Le esportazioni regionali (Istat) ... 9

I settori ... 9

Il Registro delle imprese ... 11

I settori di attività ... 11

La forma giuridica ... 12

Previsione per il 2021 e il 2022 ... 12

L’indagine congiunturale

Nel secondo trimestre 2021 si è fatta decisa la fase di recupero avviata nel trimestre precedente. La ripresa

dell’attività a livello mondiale e in minore misura, euro- peo e nazionale, ha favorito un ampio, ma ancora par- ziale recupero dei livelli di attività precedenti.

Il volume della produzione è aumentato del 20,1 per cento rispetto a un anno prima. Il fatturato ha mostrato una dinamica leggermente superiore a quella degli or- dini fatto che invita alla cautela circa l’intensità futura della ripresa, e al recupero dell’attività produttiva, ciò che suggerisce il ravvivarsi dei prezzi industriali sotto la pressione delle quotazioni delle materie prime. Data anche la loro migliore tenuta nella recessione, i mercati esteri hanno avuto un recupero lievemente meno am- pio.

Sia la recessione passata, che l’attuale fase di ripresa hanno mostrato una correlazione positiva dell’anda- mento congiunturale con la dimensione delle imprese.

Se le imprese maggiori hanno pienamente recuperato il livello della produzione dello stesso trimestre del

c o n g i u n t u r a i n d u s t r i a l e

in e m i l i a - r o m a g n a

i n d a g i n e s u l l e p i c c o l e e m e d i e i m p r e s e

2° trimestre 2021

Andamento della produzione industriale, tasso di variazione tendenziale

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna

L’indagine congiunturale trimestrale regionale realizzata dalle Camere di commercio e da Unioncamere Emilia-Romagna si fonda su un campione rappresentativo dell’universo delle imprese regionali fino a 500 dipendenti dell’industria in senso stretto e considera anche le imprese di minori dimensioni, a differenza di altre rilevazioni riferite alle imprese con più di 10 o 20 addetti. Le risposte sono ponderate sulla base del numero di addetti di ciascuna unità provinciale di impresa/cluster d’appartenenza, desunto dal Registro Imprese integrato con dati di fonte Inps e Istat. I dati non regionali sono di fonte Unioncamere. Dal primo trimestre 2015 Unioncamere ha interrotto la rilevazione dei dati nazionali omogenei. Dal primo trimestre 2015 l’indagine è effettuata con interviste condotte con tecnica mista CAWI-CATI.

3,8 20,1

-10,4 -19,4

-6,7 -5,0

-25,0 -20,0 -15,0 -10,0 -5,0 0,0 5,0 10,0 15,0 20,0 25,0

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2017 2018 2019 2020 2021

(2)

2

2018, l’attività nelle imprese minori ne è ben lontana (- 12,7 per cento).

Il trimestre

Nel secondo trimestre 2021 il volume della produzione delle piccole e medie imprese dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna ha messo a segno un re- cupero eccezionale (+20,1 per cento) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, che conferma la fine della più intensa recessione mai sperimentata dopo quella del 2009, ma il livello della produzione è risultato ancora inferiore del 4,1 per cento rispetto a quello dello stesso trimestre del 2018, senza tenere conto della mancata crescita. La durata, la diffusione e l’intensità della fase di ripresa determineranno l’am- piezza e la profondità delle cicatrici sul tessuto produt- tivo dell’industria regionale.

Contestualmente si è decisamente rafforzato il saldo positivo tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento e quelle che hanno riferito una riduzione della produzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, salito ulteriormente da +18,2 a 57,4 punti, il dato più elevato dall’inizio della

rilevazione. Il rafforzamento è derivato da una notevole caduta della quota delle imprese che hanno subito una diminuzione della produzione (11,1 per cento) il valore più contenuto rilevato dal primo trimestre del 2007 e da un’ulteriore riduzione delle imprese con produzione invariata, tanto che la percentuale delle imprese che hanno dichiarato di avere aumentato la produzione è schizzata al 68,4 per cento, il dato più elevato dall’ini- zio della rilevazione, a testimonianza della diffusione della fase di recupero in corso. Lo stato dei giudizi delle imprese appare ora decisamente migliore ri- spetto a quello sperimentato anche alla fine del 2017.

Rispetto alla ripresa della produzione, le imprese hanno messo a segno una crescita leggermente supe- riore del valore delle vendite (+23,1 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020, a cui ha contribuito la ten- sione sui prezzi delle materie prime. Il fatturato estero ha mostrato un andamento analogo (+23,0 per cento) e grazie a una tenuta apprezzabilmente migliore du- rante la recessione è risultato inferiore al livello dello stesso trimestre del 2018 di solo un 1,5 per cento.

Un elemento degno di attenzione è costituito dai dati relativi al processo di acquisizione degli ordini, che, Andamento delle quote percentuali delle imprese che giudicano il volume d’affari corrente in aumento, stabile o in calo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna

Congiuntura industriale in Emilia-Romagna. 2° trimestre 2021 Fatturato

(1)

Fatturato Estero

(1)

Produzione

(1)

Grado di utilizzo impianti (2)

Ordini

(1)

Ordini Esteri (1)

Settimane di produ- zione

(3)

Emilia-Romagna 23,1 23,0 20,1 77,0 21,0 20,2 11,9

Industrie

alimentare e delle bevande 11,0 19,6 10,2 73,4 8,0 11,5 10,6

tessili, abbigliamento, cuoio, calzature 22,5 21,5 16,4 64,7 20,7 21,5 8,1

del legno e del mobile 28,3 25,7 25,4 73,2 24,2 24,5 7,2

trattamento metalli e minerali metalliferi 24,5 22,4 22,9 78,4 19,6 15,4 8,9 meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto 26,5 26,8 21,5 79,2 25,1 25,6 16,3

Altre manifatturiere 21,9 18,2 20,8 79,5 22,0 17,1 10,0

Classe dimensionale

Imprese minori (1-9 dipendenti) 16,3 20,0 14,6 69,1 15,5 15,8 7,1

Imprese piccole (10-49 dipendenti) 21,3 18,6 18,2 78,2 18,8 15,7 10,0

Imprese medie (50-499 dipendenti) 26,9 25,7 23,4 79,0 24,5 23,0 15,0

(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente. (2) Rapporto percentuale riferito alla capacità massima. (3) Assi- curate dal portafoglio ordini.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna

33,5 28,7 27,9

17,4 11,0

27,5 29,7

46,0

68,4

33,5 35,8 32,5

22,0

13,7

20,2 23,0

26,3

33,0 35,5 39,6 20,5

60,7

75,3

52,3 47,3

27,8

11,1

-80 -60 -40 -20 0 20 40 60 80

0%

100%

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

aumento stabili calo saldo

(3)

3

dopo avere limitato la discesa, nel trimestre in esame ha mostrato una solida tendenza positiva (+21,0 per cento), lievemente inferiore a quella del fatturato, ma tale da non prospettare un rallentamento e da lasciare sperare in un effetto volano durante la fase recupero dell’attività.

Anche nel caso degli ordinativi, la ripresa pare trainata sia dal mercato interno, sia dal mercato estero. Il pro- cesso di acquisizione degli ordini pervenuti dall’estero aveva già invertito in positivo la tendenza nell’ultimo trimestre dello scorso anno e ha ottenuto un incre- mento del 20,2 per cento nel secondo trimestre del 2021, anche in questo caso lievemente inferiore all’in- cremento del fatturato estero. L’andamento degli ordini sostiene le prospettive di uno sviluppo dell’attività in- dustriale regionale con il prosieguo del consolida- mento della ripresa dell’attività in Italia e nei maggiori paesi dell’Unione europea.

Il grado di utilizzo degli impianti è risalito al 77,0 per cento, un dato ben lontano da quello dello stesso tri- mestre dello scorso anno, superiore rispetto al livello riferito allo stesso trimestre del 2019 (del 76,5 per cento), ma ancora inferiore al 78,1 per cento del se- condo trimestre del 2018. Sarà importante considerare però l’entità dell’eventuale riduzione della capacità produttiva subita durante la crisi.

Questo anche perché il periodo di produzione assicu- rato dal portafoglio ordini è salito sensibilmente, tanto da risultare pari a 11,9 settimane, un valore che si col- loca al disopra di quelli registrati anche nel 2018, e che non veniva rilevato dalla fine del 2010.

I settori industriali

L’attività è in forte recupero, ma tra i settori varia sen- sibilmente l’intensità della ripresa. In particolare, nono- stante una forte ripresa dei risultati sui mercati esteri, il rimbalzo è più contenuto per l’industria alimentare che meno aveva sofferto della recessione da pande- mia e che è l’unica tra quelle considerate ad avere già pienamente recuperato i livelli del 2019.

La velocità della ripresa è inferiore, in particolare, per l’attività produttiva, per le industrie della moda gravate

dalla variazione dei comportamenti dei consumatori in- dotti dalla pandemia, nonostante il baratro in cui era precipitata nel 2020.

All’opposto la ripresa è stata decisamente più rapida soprattutto per la piccola industria del legno e del mo- bile, per l’industria metallurgica e delle lavorazioni me- talliche, caratterizzata da una fitta rete di piccole e me- die imprese al centro di molteplici catene produttive, e per l’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elet- triche e dei mezzi di trasporto.

In dettaglio, la ripresa del fatturato dell’industria ali- mentare non è andata oltre l’11,0 per cento, limitata dall’andamento della domanda interna, nonostante una notevole ripresa delle vendite sui mercati esteri (+19,6 per cento). La ripresa della produzione è stata lievemente più contenuta (+10,2 per cento), ma suffi- ciente a permettere di recuperare pienamente il livello dello stesso trimestre del 2019. Il recupero del pro- cesso di acquisizione degli ordini complessivi è stato sensibilmente più contenuto (+8,0 per cento), limitato dall’andamento del mercato interno, nonostante una più decisa ripresa del flusso della componente estera (+11,5 per cento).

La ripresa congiunturale dell’attività delle industrie del sistema moda è la più contenuta tra i settori conside- rati, fatta eccezione per l’alimentare, ma, contraria- mente a questo, le industrie della moda hanno sofferto pesantemente la recessione trascorsa e i livelli del 2019 restano lontanissimi. La velocità della ripresa del fatturato complessivo ha toccato il 22,5 per cento. con un andamento simile dei mercati esteri (21,5 per cento) e del mercato interno. Il recupero della produ- zione è stato molto più contenuto (16,4 per cento). Ma fatturato e produzione sono risultati inferiori ai livelli dello stesso trimestre del 2018 di oltre il 20 per cento.

Dopo il recupero del trimestre precedente il processo di acquisizione degli ordini complessivi ha seguito una tendenza (+19,6 per cento) analoga a quella del fattu- rato e della produzione, ma questa volta meno intensa, il che invita a un po’ di cautela circa l’intensità del pro- sieguo della ripresa al di là del più immediato recupero.

Produzione per settori e classe dimensionale.

Percentuale delle imprese che rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente ha dichiarato la propria produzione …

Previsioni di produzione per settori e classe dimensionale.

Percentuale di imprese che per il prossimo trimestre prevede la propria produzione ….

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna 10

11 13 10

8 10 7

25 15 11

14 24

31 24 18

16 24

21 28 21

75 65

56 66 74 73 70

53 57 68

50-500 dipendenti 10-49 dipendenti 1-9 dipendenti CLASSE DIMENSIONE Altre industrie manifat.

Mec. elet., mez. di trasp.

Metalli minerali metallif.

Industrie legno mobile Industrie della Moda Alimentari e bevande SETTORE Emilia-Romagna

in diminuzione stabile in aumento

(4)

4

Industria senso stretto Industrie alimentari e delle bevande

Fatturato Fatturato

Produzione Produzione

Ordini Ordini

Fatturato estero Fatturato estero

Ordini esteri Ordini esteri

Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere -1,2 -1,3 -1,2

-10,1 -19,3

-6,2 -3,6 4,1

23,1

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

1,8 2,3 2,2

-2,8 -8,4

-1,5 -0,9 -1,4 11,0

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,8 -1,7 -1,5 -10,4

-19,4

-6,7 -5,0 3,8

20,1

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

1,7 2,6 0,7

-2,6 -8,0

-1,1 -0,6 -2,4

10,2

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-1,7 -1,8 -1,3 -9,5

-16,7

-5,2 -2,0 5,9

21,0

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

0,3 1,5 2,8

-3,2 -6,2

-1,7 -0,9 -1,2 8,0

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,1 -0,4 -0,0 -4,8

-13,7

-4,2 -1,4 3,7

23,0

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

4,0 2,5 3,4 2,5

-5,7 0,2

-1,5 3,2

19,6

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,6 0,0

-1,3 -4,6

-10,8 -2,6

0,2 5,7

20,2

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

0,7

3,4 3,8

-0,2 -4,5

-1,4 -2,8

3,5 11,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

(5)

5

Industrie tessili, dell’abbigliamento, del cuoio e delle calzature Industrie del legno e del mobile

Fatturato Fatturato

Produzione Produzione

Ordini Ordini

Fatturato estero Fatturato estero

Ordini esteri Ordini esteri

Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere -3,6 -4,7 -5,2

-17,9 -32,4

-14,4 -16,5 -3,3

22,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,3 -0,3 -2,1 -15,7

-27,0

-5,9 -3,6 6,0

28,3

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,1

-6,1 -5,0 -16,6

-31,2 -15,8

-18,7 -4,5

16,4

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

1,0

-0,4 -2,0 -14,2

-26,1

-7,8 -4,2 4,2

25,4

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-3,1 -5,4 -4,5 -17,0

-26,8

-16,1 -14,6 -2,8

20,7

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

2,1 0,7

-1,0 -14,3

-26,0

-4,6 -4,3 4,3

24,2

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-3,8 -2,4 -1,3 -9,0

-19,0 -8,1

-12,1 -2,8

21,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,0

0,2 0,5

-7,9 -17,1

-2,8 -1,6 8,5

25,7

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-3,5 -2,2 -1,4 -8,7

-18,4 -8,5

-12,2 -1,3

21,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

0,2 0,9 0,1

-8,1 -17,3

1,2 -0,1

6,7 24,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

(6)

6

Industrie del trattamento metalli e dei minerali metalliferi Industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto

Fatturato Fatturato

Produzione Produzione

Ordini Ordini

Fatturato estero Fatturato estero

Ordini esteri Ordini esteri

Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere -2,3 -3,2 -3,7

-12,1 -20,4

-7,9 -4,8 7,2

24,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,0 -1,7 -0,1 -10,4

-17,1 -6,4

-2,0 5,2

26,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,2 -3,2 -2,8 -13,3

-19,9

-9,3 -5,8 6,3

22,9

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-1,4 -2,7 -1,3 -10,4

-17,3

-5,7 -4,3 6,2

21,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,9 -3,4 -3,4 -12,0

-19,5

-7,6 -5,0 8,3

19,6

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,5 -2,4 -0,9 -9,2

-13,0 -4,1

2,0 9,3

25,1

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,9 -2,2 -0,8 -4,6

-14,0

-3,9 -1,5 1,3

22,4

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,7 -0,3 0,6

-8,0 -13,6

-6,1 -1,3

5,3 26,8

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,7 -0,7 -1,3 -3,3

-11,5

-2,3 -0,2 2,8

15,4

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-1,5 -0,6 -1,9

-7,1 -7,9 -3,4

2,6 8,6

25,6

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

(7)

7

Anche in questo caso, stante la migliore tenuta nel se- condo trimestre dello scorso anno, la ripresa sui mer- cati esteri nel trimestre in esame è apparsa sensibil- mente più contenuta (+15,4 per cento), ma il livello del secondo trimestre 2018 è stato recuperato a pieno.

La piccola industria del legno e del mobile ha messo a segno il più consistente recupero tra i settori conside- rati, ma i livelli di attività del 2019 restano lontani. La crescita del fatturato è stata notevole (+28,3 per cento), più rapida sul mercato interno e lievemente in- feriore per la componente estera (+25,7 per cento), quest’ultima ha superato i livelli del primo trimestre 2019. La ripresa della produzione è risultata solo leg- germente meno marcata (+25,4 per cento), ma il livello di attività è risultato inferiore di quasi 7 punti percen- tuali rispetto a quello del 2019. Anche la risalita del processo di acquisizione degli ordini complessivi è stata leggermente più contenuta (+24,2 per cento), an- che se non le è venuto a mancare il supporto di un deciso andamento della componente estera (+24,5 per cento).

L’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche ha decisamente confermato l’inversione di tendenza in positivo del primo trimestre, ma con segnali di futura incertezza sui mercati esteri. Il fatturato complessivo ha messo a segno un incremento del 24,5 per cento, nonostante il recupero sui mercati esteri sia stato leg- germente inferiore (+22,4 per cento), ma comunque sufficiente a superare il livello dello stesso trimestre di tre anni fa (+4,4 per cento). La produzione ha nuova- mente avuto un andamento lievemente meno brillante del fatturato, fors’anche per il sensibile aumento dei prezzi delle materie prime, ma è risultata comunque in buona ripresa (+22,9 per cento), un dato che ha per- messo di avvicinare i livelli dello stesso trimestre del 2018 (-3,7 per cento). Dopo il recupero del trimestre precedente, il processo di acquisizione degli ordini complessivi ha seguito una tendenza analoga (+19,6 per cento), ma questa volta meno intensa rispetto a

quella del fatturato e della produzione, il che invita a un po’ di cautela circa l’intensità del prosieguo della ripresa al di là del più immediato recupero. Anche in questo caso, stante la migliore tenuta nel secondo tri- mestre dello scorso anno, la ripresa sui mercati esteri nel trimestre in esame è apparsa sensibilmente più contenuta (+15,4 per cento), ma il livello del secondo trimestre 2018 è stato recuperato a pieno.

L’ampio aggregato delle industrie meccaniche, elettri- che e dei mezzi di trasporto dopo avere contrastato di- scretamente la fase di recessione, ha confermato l’in- versione di tendenza in positivo e messo a segno un deciso recupero con buone prospettive di tenuta del passo acquisito nel breve periodo. Il fatturato è aumen- tato del 26,5 per cento, mostrando una forza del mer- cato interno analoga a quella dalla componente estera (26,8 per cento), che ha sostanzialmente recuperato il livello del 2018. Anche in questo caso la crescita della produzione (+21,5 per cento) è risultata più contenuta di quella del fatturato, tenuto conto anche dell’aumento dei prezzi delle materie prime, e il livello dell’attività è ancora al di sotto di quello dello stesso trimestre del 2018 del 5,5 per cento. Ma il risultato degno di nota per il presente e soprattutto in prospettiva è dato dalla no- tevole accelerazione del processo di acquisizione de- gli ordini complessivi (+25,1 per cento), in linea con la crescita del fatturato, un segnale positivo ora e soprat- tutto per il futuro, al quale hanno contribuito sia la com- ponente interna, sia una notevole crescita degli ordini esteri (+25,6 per cento).

Infine, anche l’evoluzione congiunturale del gruppo eterogeneo delle “altre industrie” (che comprende le industrie della chimica, farmaceutica, plastica e gomma e quelle della trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) testimonia della parziale ripresa in corso. In questo caso il fatturato complessivo ha realizzato un deciso, ma ancora par- ziale, recupero rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno (+21,9 per cento), mentre quello estero

Andamento (1) delle principali variabili in regione per settore e classe dimensionale. 2° trimestre 2021

Fatturato Produzione Ordini

(1) Tasso di variazione sullo stesso periodo dell’anno precedente Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna

50-500 dipendenti 10-49 dipendenti 1-9 dipendenti CLASSE DIMENSIONALE Altre industrie manifatturiere Meccan. elettr. e mez. di trasp.

Trat. metalli e minerali metalliferi Industrie del legno e del mobile Tessili, abbigl., cuoio, calzature Ind. alimentari e delle bevande SETTORE Emilia-Romagna

26,9 21,3 16,3

21,9 26,5 24,5

28,3 22,5 11,0

23,1

23,4 18,2 14,6

20,8 21,5

22,9 25,4 16,4 10,2

20,1

24,5 18,8 15,5

22,0 25,1 19,6

24,2 20,7 8,0

21,0

(8)

8

Andamento tendenziale (1) per classe dimensionale delle imprese dell’industria in senso stretto

Imprese da 1 a 9 dipendenti Imprese da 10 a 49 dipendenti Imprese da 50 a 500 dipendenti

Fatturato Fatturato Fatturato

Produzione Produzione Produzione

Ordini Ordini Ordini

Fatturato estero Fatturato estero Fatturato estero

Ordini esteri Ordini esteri Ordini esteri

(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna, Unioncamere -2,3 -2,9 -4,1

-15,6 -22,5

-10,3 -9,4 0,8

16,3

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-1,8 -1,3 -1,4 -11,3

-20,0 -7,4 -3,9

6,0 21,3

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,4 -0,8 0,0

-7,2 -17,6

-3,9 -1,3 3,9

26,9

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,6 -3,0 -3,4 -15,3

-21,8 -10,8 -10,0

0,5 14,6

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-1,2 -1,2 -1,2 -10,9

-19,6 -7,8 -5,4

4,9 18,2

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

0,1 -1,7 -1,1

-8,4 -18,4

-4,4 -3,1 4,1

23,4

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-3,3 -3,8 -4,2 -16,1

-21,8 -10,8 -8,7

1,0 15,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-2,0 -1,8 -1,7 -10,8

-19,2 -7,1 -3,0

6,1 18,8

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,9 -1,0 0,0

-6,3 -13,0

-1,9 1,1

7,6 24,5

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,1 -1,1 1,1

-6,0 -11,2

-3,2 -4,8 3,4

20,0

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,2 -0,0 2,1

-4,3 -12,6

-4,4 -2,4 4,5

18,6

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

0,0 -0,5 -1,2

-5,0 -14,5

-4,2 -0,7 3,3

25,7

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-1,3 -1,1 -0,2 -6,5

-10,1 -2,6

-4,8 4,6

15,8

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,4 0,3

-0,2 -5,8

-12,8 -3,7 -2,7

3,5 15,7

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

-0,6 -0,0 -2,0 -3,9 -9,9

-2,0 2,0

6,9 23,0

2t19 3t19 4t19 1t20 2t20 3t20 4t20 1t21 2t21

(9)

9

ha avuto un più contenuto recupero (+18,2 per cento), che gli ha comunque permesso di riacciuffare sostan- zialmente il livello del 2019. La ripresa registrata dalla produzione è stata analoga (+20,8 per cento), ma il suo livello risulta inferiore del 7,7 per cento a quello dello stesso trimestre del 2019. In prospettiva però, si apprezza la dinamica degli ordini (+22,0 per cento), in linea con quella del fatturato, con un più contenuto ap- porto della componente estera (+17,1 per cento), che però aveva tenuto meglio durante la recessione e ha meglio approssimato il livello del 2019, rispetto agli or- dini interni.

La dimensione delle imprese

Nel secondo trimestre si è decisamente rafforzata la tendenza positiva per tutte le classi dimensionali delle imprese, ma l’intensità della ripresa ha mostrato una notevole correlazione positiva con la dimensione delle imprese.

In particolare, per le imprese minori, la produzione è salita del 14,6 per cento e risulta inferiore del 12,7 per cento al livello dello stesso trimestre del 2018. Fattu- rato e ordini complessivi hanno probabilmente risentito di un aumento dei prezzi e hanno avuto un incremento leggermente superiore. Solo per le poche imprese mi- nori che vi hanno accesso, l’andamento del fatturato sui mercati esteri è risultato sensibilmente più soste- nuto (+20,0 per cento), mentre gli ordini esteri si sono mossi sostanzialmente in linea con il mercato interno.

La ripresa della produzione rispetto al trimestre prece- dente è risultata più rapida per le piccole imprese (+18,2 per cento). Il complesso del fatturato ha avuto un incremento superiore (+21,3 per cento), ma anche in questo caso l’insieme degli ordini (+18,8 per cento) ha mostrato una dinamica inferiore. Entrambi sono stati trainati soprattutto dalla componente interna, mentre la ripresa della rispettiva componente estera è stata buona, ma inferiore.

Infine, le imprese medio-grandi hanno sfruttato a pieno il recupero e aumentato la produzione del 23,4 per cento, tanto da avere pienamente recuperato il livello della produzione dello stesso trimestre del 2018 (+0,8 per cento). L’incremento del fatturato è stato superiore (+26,9 per cento), per la tensione dei prezzi, e soste- nuto leggermente più dal mercato interno, data una

minore accelerazione del fatturato estero (+25,7 per cento), che meglio aveva tenuto durante la recessione.

L’andamento del processo di acquisizione degli ordini è risultato leggermente inferiore a quello del fatturato, ma sostenuto. Gli ordini complessivi, che più avevano ceduto lo scorso anno, sono aumentati del +24,5 per cento e hanno superato il livello del secondo trimestre 2018 del 7,5 per cento. Quelli esteri sono aumentati leggermente meno (+23,0 per cento), ma grazie alla maggiore tenuta durante la recessione, risultano supe- riori al livello dello stesso trimestre del 2018 del 10,1 per cento.

Le esportazioni regionali (Istat)

Nel primo semestre del 2021, le esportazioni della ma- nifattura emiliano-romagnola sono risultate pari a oltre 34.427 milioni di euro, corrispondenti al 14,4 per cento dell’export nazionale, hanno fatto segnare un recupero del 24,3 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e sono risultate superiori del 6,2 per cento alle vendite estere dello stesso trimestre del 2019. Alla ripresa dei valori delle esportazioni rilevate a prezzi correnti ha contribuito in buona parte anche il forte au- mento delle materie prime e dei semilavorati importati che si sono riflessi, ma non nella stessa misura, sui prezzi alla produzione dei prodotti esportati.

Nel semestre l’andamento regionale risulta allineato ri- spetto a quello riferito al complesso delle vendite all’estero della manifattura nazionale (+24,0 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020, ma che sono cre- sciute leggermente di meno (+3,4 per cento) rispetto al livello del primo semestre del 2019.

I settori

La pandemia e la successiva fase di ripresa hanno avuto sui settori economici effetti differenziati. Nel primo semestre 2021 il segno positivo ha prevalso in tutti i macrosettori considerati, ma le differenze di in- tensità sono state notevoli. In questa fase di fuoriuscita da un trauma eccezionale conviene considerare anche un confronto con l’ultimo periodo di “normalità” prece- dente alla pandemia e quindi con i risultati dell’anno 2019.

In quest’ottica, le esportazioni di un solo macrosettore sono risultate ancora inferiori rispetto a quelle del

Esportazioni manifatturiere emiliano-romagnole e italiane: tasso di variazione tendenziale (1) e indice (2)

(1) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente (asse sx). (2) Indice: media mobile degli ultimi quattro trimestri, base anno 2008 = 100 a valori correnti (asse dx).

Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

5,6 47,2

85 90 95 100 105

-30,0 -20,0 -10,0 0,0 10,0 20,0 30,0 40,0 50,0 60,0

1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4

2017 2018 2019 2020 2021

Emilia-romagna tasso Italia tasso Emilia-Romagna indice Italia indice

(10)

10

2019. Infatti, la cicatrice è assai profonda per l’aggre- gato delle industrie della moda, che ha duramente su- bito gli effetti della pandemia, tanto che le esportazioni del primo semestre 2021 risultano ancora inferiori a quelle del 2019 del 10,7 per cento, nonostante siano aumentate del 14,1 per cento rispetto allo stesso pe- riodo del 2020.

Tutti gli altri macrosettori considerati hanno recuperato il livello del valore delle esportazioni dello stesso se- mestre 2019, anche se con differenze sensibili e con il contributo dell’aumento delle materie prime e dei pro- dotti intermedi.

L’export del macrosettore dei macchinari e apparec- chiature meccaniche ha superato quello dello stesso periodo del 2019, ma solo dell’1,1 per cento, nono- stante un aumento del +24,7 per cento nel semestre.

Ugualmente, le esportazioni della metallurgia e dei prodotti in metallo, il settore della sub fornitura regio- nale, rispetto al 2019 hanno recuperato solo il 3,1 per cento, anche se nel semestre hanno avuto una cre- scita tendenziale notevole (+32,0 per cento). Tira de- cisamente l’export dell’importante settore dei mezzi di trasporto nel 2021 e ha conseguito il secondo incre- mento tendenziale più elevato tra i macrosettori consi- derati (+37,3 per cento), ma per le difficoltà precedenti le vendite estere hanno superato solo del 5,4 per cento quelle dello stesso periodo del 2019.

La ripresa rispetto al 2019 è stata ben superiore per gli altri macrosettori. L’export dell’industria della lavora- zione di minerali non metalliferi, ovvero ceramica e ve- tro, è risultato superiore del 9,8 per cento rispetto al 2019 e ha conseguito un buon risultato anche rispetto allo stesso periodo del 2020 (+26,8 per cento). Con un incremento tendenziale semestrale del 35,4 per cento

delle vendite all’estero delle apparecchiature elettri- che, elettroniche, ottiche, medicali e di misura hanno oltre passato del 12,1 per cento quelle dello stesso se- mestre di due anni prima, trainate dalle apparecchia- ture elettriche e non elettriche per uso domestico. Le vendite estere dell’industria alimentare e delle be- vande, solitamente restie ad ampie oscillazioni, se hanno avuto una crescita relativamente contenuta nel semestre (+13,7 per cento), hanno superato quelle del 2019 del 15,6 per cento. La ripresa dell’export delle in- dustrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche è risultata decisamente al di sotto della media con un +15,4 per cento tendenziale semestrale, sostenuto dell’export di prodotti chimici (+22,5 per cento) Ma ne- gli ultimi dodici mesi l’export di queste industrie è risul- tato superiore a quello del 2019 del 16,1 per cento, in particolare, ma senza sorprese, del 44,3 per cento per quello dei prodotti e dei preparati farmaceutici.

Rispetto al primo semestre 2019, due macrosettori

“minori” hanno mostrato il migliore andamento, che ha permesso loro di recuperare in livello anche la man- cata crescita nel corso del 2020. È venuto dalla piccola industria del legno e del mobile il più elevato aumento nel semestre (+43,7 per cento), ma, avendo avviata una decisa fase di recupero già dal terzo trimestre del 2020, le vendite estere di questo “macrosettore” hanno superato quelle dello stesso semestre del 2019 del 19,8 per cento. Ma soprattutto, nonostante un incre- mento tendenziale semestrale che non è andato oltre un discreto +19,3 per cento, l’export dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere grazie al positivo an- damento precedente, ha però superato del 27,9 per cento quello dello stesso periodo del 2019. Il successo è dipeso dall’export di prodotti dell’industria del

Esportazioni manifatturiere emiliano-romagnole. Settori e destinazioni, gennaio-giugno 2021

Principali settori Principali paesi e aree di destinazione

Quota (1) Tasso di variazione (2) Quota (1) Tasso di variazione (2)

(1) Quota percentuale sul totale delle esportazioni. (2) Tasso di variazione sullo stesso trimestre dell’anno precedente.

Fonte: Istat, Esportazioni delle regioni italiane.

Altra manifattura Mezzi di trasporto Macchinari appar. nca Ap.elet. ott. med. mis.

Metallurgia prod. met.

Prod. min. non metalli.

Chi. far. gom. mat.pla.

Ind. legno e mobile Tessile abb.calz.cuoio Alimentari e bevande Emilia-Romagna Italia

19,3 37,3 24,7

35,4 32,0 26,8 15,4

43,7 14,1

13,7 24,3 24,0

5,0 12,7 27,5 8,2 8,0 7,4 11,2 1,5 9,0 9,5 100,0 14,4

Oceania India Cina Asia Brasile Stati Un iti America Africa Francia Germania Reg no Unito Spag na Polonia Ue27 Russia Turchia Euro pa

(11)

11

tabacco risultato superiore del 72,4 per cento a quello del 2019.

Il Registro delle imprese

Sulla base dei dati del Registro delle imprese, le attive dell’industria in senso stretto regionale, che costitui- scono l’effettiva base imprenditoriale del settore, a fine giugno risultavano 43.689 (pari all’10,9 per cento delle imprese attive della regione), con una diminuzione cor- rispondente a 275 imprese (-0,6 per cento) rispetto all’anno precedente. La velocità della tendenza nega- tiva della base imprenditoriale dell’industria si è ulte- riormente ridotta rispetto al -1,4 per cento dello stesso trimestre del 2020. I provvedimenti addottati a salva- guardia delle attività hanno funzionato. Le imprese at- tive nell’industria in senso stretto nazionale hanno su- bito una riduzione analoga (-0,7 per cento).

I settori di attività

A livello settoriale, la tendenza alla diminuzione delle imprese attive ha caratterizzato la gran parte dei rag- gruppamenti settoriali presi in considerazione dall’in- dagine congiunturale, ma con una notevole eccezione e con intensità diversa.

L’unico settore in leggera crescita è stato l’ampio rag- gruppamento della “meccanica, elettricità ed elettro- nica e dei mezzi di trasporto” (+0,5 per cento).

In senso opposto, con variazioni più contenute rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, la più rapida riduzione delle imprese attive è stata quella delle im- prese delle industrie della moda (-127 unità, -2,0 per cento). È venuto poi per velocità il calo delle imprese nell’industria della ceramica, del vetro e dei materiali per l’edilizia (-1,2 per cento). Si è decisamente alleg- gerita anche la pressione sulla base imprenditoriale della piccola industria del “legno e del mobile” (-0,8 per cento) e della ben più ampia industria della metallurgia Consistenza delle imprese attive della manifattura e tasso di variazione tendenziale(1).

(1) Tasso di variazione sullo stesso periodo dell’anno precedente

Fonte: Elaborazione Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere – Movimprese.

Imprese attive e tassi di variazione tendenziali (1), industria in senso stretto. 2° trimestre 2021

Settori Emilia-Romagna Italia

Stock Variazioni Stock Variazioni

(1) Tasso di variazione sullo stesso periodo dell’anno precedente

Fonte: elaborazione Unioncamere Emilia-Romagna su dati Infocamere Movimprese.

-0,8

-1,7

-2,3

-1,8 -1,7 -1,6

-1,7 -0,6

-1,2

-1,4 -0,6 48.895

42.144

2t11 2t12 2t13 2t14 2t15 2t16 2t17 2t18 2t19 2t20 2t21

-2,5 -2,0 -1,5 -1,0 -0,5 0,0

40.000 42.000 44.000 46.000 48.000 50.000

Tasso tendenziale

Imprese attive

Industria SETTORI Manifattura - Alimentare - Sistema moda - Legno e Mobile - Ceram. vetro mat. edili - Metalli e min. metalliferi - Mec. Elet. M. di Trasp. - Altre manifattura - Altra Industria - FORMA GIURIDICA società di capitale -- società di persone -- ditte individuali -- altre forme societarie --

-0,6

-0,6 -0,3 -2,0

-0,8 -1,2

-0,7

0,5 -0,8

-1,0

1,3 -5,0

-0,2 -3,9

43.689

42.144 4.753 6.182 3.213 1.393 10.386 10.488 5.729 1.545

17.575 8.349 17.104 661

-0,7

-0,8 -0,1 -1,9

-1,5 -1,3

-0,6 0,0 -1,0

1,1

1,4 -3,7

-1,3 -2,0 497.803

472.035 61.461 77.433 50.559 22.275 95.993 88.794 75.520 25.768

190.389 89.020 211.146 7.248

(12)

12

e delle lavorazioni metalliche (-77 unità, -0,7 per cento). Infine, le imprese nell’aggregato delle altre at- tività manifatturiere hanno leggermente accentuato la flessione (-0,8 per cento).

La forma giuridica

Riguardo alla forma giuridica delle imprese, si rileva un nuovo e un po’ più rapido aumento delle società di ca- pitale (+1,3 per cento, +221 unità), grazie all’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata semplificata. Questa normativa ha un effetto negativo sulle società di persone, che si sono ridotte ancora più sensibilmente (-442 unità, -5,0 per cento). Mentre la flessione delle ditte individuali è divenuta lievissima (-

27 unità, -0,2 per cento) e ha stabilito il nuovo minimo degli ultimi dieci anni. Infine, si è decisamente accen- tuata la pressione sul piccolo gruppo delle imprese co- stituite secondo altre forme societarie (consorzi e coo- perative) ridottesi sensibilmente (-3,9 per cento).

Previsione per il 2021 e il 2022

Secondo la stima elaborata a luglio da Prometeia in

“Scenari per le economie locali”, Nel 2021, la ripresa condurrà a una crescita del valore aggiunto reale pro- dotto dall’industria in senso stretto regionale del 10,6 per cento. Esaurita la spinta del recupero dei livelli di attività precedenti, la crescita si ridurrà, ma resterà co- munque sostenuta nel 2022 (+3,3 per cento).

Ulteriori approfondimenti

Analisi http://www.ucer.camcom.it/portale/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura Dati regionali http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/dati/bd/congiunt/ind-art-cos-r Dati provinciali http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/dati/bd/congiunt/provinciali-p

I nostri feed RSS

I comunicati stampa http://www.ucer.camcom.it/comunicazione/comunicati-stampa-1 Le notizie del Centro Studi http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/news

Gli aggiornamenti della Banca Dati http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/aggiornamenti-banca-dati

(13)

http://www.ucer.camcom.it Analisi trimestrali congiunturali

Situazione congiunturale regionale

In sintesi la situazione della congiuntura dell'economia regionale.

https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scecoer Congiuntura industriale

Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura Congiuntura dell’artigianato

Fatturato, esportazioni, produzione, ordinativi dell’artigianato.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-artigianato Congiuntura del commercio al dettaglio

Vendite e giacenze aggregati e per settori e classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-commercio Congiuntura delle costruzioni

Volume d’affari e produzione aggregati e per classi dimensionali delle imprese.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/os-congiuntura-costruzioni Demografia delle imprese - Movimprese

La demografia delle imprese, aggregata e per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/demografia-imprese Demografia delle imprese - Imprenditoria estera

Stato e andamento delle imprese estere, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-estera Demografia delle imprese - Imprenditoria femminile

Stato e andamento delle imprese femminili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-femminile Demografia delle imprese - Imprenditoria giovanile

Stato e andamento delle imprese giovanili, disaggregati per forma giuridica e settore di attività.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/imprenditoria-giovanile Addetti delle localizzazioni di impresa

L'andamento degli addetti delle localizzazioni di impresa sulla base dei dati Inps.

https://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/addetti-localizzazioni Esportazioni regionali

L'andamento delle esportazioni emiliano-romagnole sulla base dei dati Istat.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/esportazioni-regionali Scenario di previsione Emilia-Romagna

Le previsioni macroeconomiche regionali a medio termine. Unioncamere Emilia-Romagna e Prometeia.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/scenario-previsione

Analisi semestrali e annuali Rapporto sull'economia regionale

A dicembre un dettagliato resoconto dell'andamento dell'anno, le previsioni e altri approfondimenti.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/analisi/rapporto-economia-regionale

Banche dati

Banca dati on-line di Unioncamere Emilia-Romagna

Free e aggiornati dati nazionali, regionali, provinciali e comunali, relativi a economia, lavoro, giustizia, società, istruzione, sanità, previdenza, assistenza, infrastrutture, popolazione, ambiente e altro ancora.

http://www.ucer.camcom.it/studi-ricerche/banche-dati/bd

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