SUINI SU PAGLIA E BIOGAS
Caratteristiche degli allevamenti suinicoli nell’area del sisma
Fondazione CRPA Studi Ricerche (FCSR)
Viale Timavo 43/2 –Reggio Emilia Sito internet. www.crpa.it
Marzia Borciani
––m.borciani@crpa.it
Alessandro Gastaldo
––a.gastaldo@crpa.it
IL PROGETTO «SUINI SU PAGLIA E BIOGAS»
Il progetto
• Progetto biennale finanziato dall’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna
OBIETTIVO PER AREA DEL SISMA
• Messa a punto di modelli produttivi sostenibili ossia:
- a basso impatto ambientale (con emissioni ridotte di odori e ammoniaca e produttori di energia da biogas)
- economici
- rispettosi del benessere animale
IL PROGETTO «SUINI SU PAGLIA E BIOGAS»
Il progetto
• Valutare vantaggi e svantaggi dovuti all’introduzione di soluzioni
stabulative a lettiera per i suini in
accrescimento e ingrasso (fino a 100
kg) in allevamenti con impianto di
biogas
IL PROGETTO «SUINI SU PAGLIA E BIOGAS»
Azioni del progetto
• Azione 2 - Indagine in allevamento per definire modelli e tipologie stabulative per l’ingrasso
• Azione 3 - Prove sperimentale di confronto fra suini in box a lettiera con rimozione frequente e rimozione «tradizione»
(comportamento, lesioni e pulizia degli animali, consumo di paglia, frequenza di distribuzione e impegno di manodopera, impatto emissivo della lettiera in termini di ammoniaca e odori)• Azione 4 - Verifica emissività e producibilità biogas di effluenti suini con e senza lettiera
• Azione 5 - Analisi LCA in allevamenti suinicoli da ingrasso con e senza utilizzo di lettiera;
• Azione 6 - Risposte agronomiche e ambientali di fertilizzazioni con digestato da effluenti suini
• Azione 7 - Analisi tecnico economica
(vantaggi e svantaggi, calcolo costi di investimento e gestione, confronto fra costi di produzione per allevamenti con e senza lettiera)• Azione 8 - Attività dimostrativa e di primo trasferimento.
Alcuni dati
sul campione di aziende
INDAGINE IN ALLEVAMENTO
• 40 allevamenti suinicoli
• 136 porcilaie
• 70.700 suini
81.000 m 2
di superficie coperta
INDAGINE IN ALLEVAMENTO
Distribuzione territoriale del
campione di aziende suinicole
Tipologie d’allevamento considerate
CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI ALLEVAMENTI
L’indagine riguarda i suini da accrescimento-ingrasso
(da 30 a 170 kg di peso vivo)
Dimensioni medie delle 136 porcilaie
CARATTERISTICHE DELLE PORCILAIE
PORCILAIE
• N. porcilaie per allevamento = 3,3 (min=1; max=9)
• Lunghezza = 50 m (min=12 m; max=164 m)
• Larghezza = 12 m (min=5 m; max=60 m)
• Altezza in gronda = 2,7 m (min=2 m; max=4,2 m)
• Altezza in colmo = 4,3 m (min=3,2 m; max=7 m)
• Pendenza falda = 15-16% (min=4,8 m; max=31 m)
Porcilaia «media»
12 m 50 m
2,7 m 4,3 m
16 %
Porcilaie a due falde
con isolamento termico nella copertura (> 60 %)
CARATTERISTICHE DELLE PORCILAIE
Parametri tecnici considerati delle porcilaie
INDAGINE IN ALLEVAMENTO
• Densità animale (rapporto fra peso vivo presente e superficie coperta della porcilaia)
• Controllo ambientale (ventilazione e qualità dell’aria)
• Stato di conservazione delle superfici interne
• Tipologie di stabulazione e numerosità dei gruppi
• Superficie di stabulazione
• Arricchimento ambientale (materiale manipolabile)
• Tipo e numero di abbeveratoi
• Tipo e numero di mangiatoie (fronte al truogolo)
Indice di densità delle porcilaie
INDAGINE IN ALLEVAMENTO
26% delle porcilaie con indice insufficiente
Ventilazione delle porcilaie
CONTROLLO AMBIENTALE DELLE PORCILAIE
• Ventilazione naturale: 87% delle porcilaie
• Fessure di colmo/camini: 69% delle porcilaie
• Sistemi di regolazione delle aperture manuali
(51%) o automatici (32%)
Distanza
da altri edifici
CONTROLLO AMBIENTALE DELLE PORCILAIE
Distanza ottimale o almeno sufficiente = 82% delle porcilaie
DISTANZA
Indice di ventilazione naturale delle porcilaie
18% delle porcilaie con situazione critica
CONTROLLO AMBIENTALE DELLE PORCILAIE
Presenza di polveri e gas nocivi
(ammoniaca) con valutazioni soggettive
CONTROLLO AMBIENTALE DELLE PORCILAIE
29% delle porcilaie con situazione critica
Superfici interne delle porcilaie
STATO DI CONSERVAZIONE DELLE PORCILAIE
deteriorato deteriorati
Deteriorate e pericolose
Scarsa
Fase d’allevamento per porcilaia
INDAGINE IN ALLEVAMENTO
520 suini per porcilaie (min=60; max 1.680)
Dimensione dei gruppi di suini per box
TECNICHE DI STABULAZIONE
• Un campione di 3.058 box multipli con una media di 22 box per porcilaia
• 25 suini/box (min=7; max=55)
Tipologia
di stabulazione
TECNICHE DI STABULAZIONE
Superficie
di stabulazione
TECNICHE DI STABULAZIONE
• SUPERFICIE DI STABULAZIONE
La superficie destinata alla stabulazione dei suini escusi gli spazi destinati a mangiatoie e truogoli e comprensiva degli eventuali defecatoi esterni coperti
• DIRETTIVA 2008/120/CE
- 0,40 m
2per un suino fino a 50 kg
- 0,55 m
2per un suino fino a 85 kg
- 0,65 m
2per un suino fino a 110 kg
- 1 m
2per un suino oltre 110 kg
Superficie
di stabulazione
TECNICHE DI STABULAZIONE
• Fase di accrescimento
= OK
• Fase d’ingrasso = 39%
non conformi
• Fase di accrescimento ingrasso = 26% non conformi
• TOTALE = 27% non
conformi
Arricchimento ambientale
TECNICHE DI STABULAZIONE
Tronchetto di legno sospeso a catena
ARRICCHIMENTO AMBIENTALE
Indice
di abbeverata
TECNICHE DI STABULAZIONE
n. capi presenti/n. teorico di capi servibili dagli abbeveratoi presenti
Tipo di
mangiatoia
TECNICHE DI STABULAZIONE
(*) mangiatoie a tramoggia o direttamente a terra
Truogolo
lineare tradizionale
TECNICHE DI STABULAZIONE
• FRONTE AL TRUOGOLO
Lo spazio disponibile al truogolo per ciascun capo stabulato del
box (+20% rispetto alla larghezza dei suini alle spalle)
Indice truogolo
TECNICHE DI STABULAZIONE
fronte al truogolo reale/n. teorico di capi servibili dai truogoli presenti
Principali punti critici
ASPETTI CRITICI
• Arricchimento ambientale = 63% non adeguato
• N. di capi per abbeveratoio = 64% non adeguato
• Densità degli animali = 27% non adeguato
• Qualità dell’aria = 29% non adeguato
ASPETTI MIGLIORABILI
• Ventilazione naturale = 18% non adeguato
• Stato di conservazione delle superfici interne = 10÷15%
non adeguato
• Fronte truogolo = 17% non adeguato
CONCLUSIONI