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Anche Castrovillari scende in piazza a sostegno del popolo ucraino

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Academic year: 2022

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ANNO XX N. 4 - 5 MARZO 2022

IL DIARIO

DI CASTROVILLARI E DEL POLLINO

Anche Castrovillari scende in piazza a sostegno del popolo ucraino

Giovani talenti crescono: Ahmed Semmah e Anastasia Gattabria convocati di Campionati

Nazionali di corsa Campestre a Trieste

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La comunità ucraina di Castrovillari, insieme ad un nutrito gruppo di castro- villaresi e all’Amministrazionr comu- nale,,è scesa in piazza per chiedere a gran voce la fine della guerra nel loro Paese.

Il sit-in per la Pace, organizzato dalla Cgil e dalla sezione dell’Anpi (Associa- zione nazionale partigiani italiani), ha visto striscioni e cartelli per condannare in maniera ferma e decisa le azioni che hanno spinto il leader russo Vladimir Putin a scatenare un conflitto in Ucraina, rivendicando un diritto di pre- lazione su una Nazione libera ed indi- pendente e, di fatto, considerando il Presidente Zelensky come il nemico nu- mero uno di Mosca e perciò lo ha con- dannato a morte.

Infatti, sarebbero 400 i miliziani russi in- filtratisi a Kiev nelle scorse settimane che hanno come ordine quello di ucci- dere il Presidente dell’Ucraina, che ha chiesto al suo Paese di «resistere» e di

«combattere». Tutti gli uomini abili ed arruolati sono stati richiamati nell’eser- cito per difendere la propria Nazione

«dall’oppressore», come Zelensky apo- strofa Putin sul suo profilo Instagram.

Ed è proprio la preoccupazione per i fa- miliari, parenti ed amici lasciati in quella zona d’Europa ad angosciare ancora di più le numerose donne scese in piazza Municipio per esprimere vicinanza ai propri connazionali.

«Piena e totale la solidarietà al popolo dell’Ucraina» ha ribadito Franco Spin-

gola della Cgil, mentre da più parti si è espressa solidarietà alla popolazione ucraina.

I vescovi del Mediterraneo, riunitisi a Firenze, hanno invocato la pace, in linea con quanto ribadito da Papa Francesco nel corso dell’Angelus di domenica scorsa, rivolgendo un «appello alla co- scienza di quanti hanno responsabilità politiche perché tacciano le armi».

Forte è il monito del nostro Vescovo, S.

E. Mons. Francesco Savino, il quale af- ferma che «la pace è per i cristiani il frutto stagionato della Pasqua di Cristo, non la conseguenza di una mera re- sponsabilità etica del cristiano».

Proprio su sollecitazione del nostro Ve- scovo, la Caritas diocesana si è unita alla Caritas Italiana per stare vicina a quella Ucraina ed alla popolazione tutta, attivandosi per fornire gli aiuti ne- cessari per rispondere ai bisogni più ur- genti e avviando una raccolta fondi per sostenere gli interventi di assistenza umanitaria ed emergenziale. In Ucraina, ora più che mai, hanno necessità di ri- fornimenti e attrezzature. In partico- lare, servono: generi alimentari, prodotti per l’igiene e medicinali.

Resta prioritaria anche la fornitura di acqua potabile, così come la distribu- zione di materiale per garantire il riparo e il riscaldamento delle famiglie, con- siderate le rigide temperature invernali.

Non solo la giornata di digiuno per il Mercoledì delle Ceneri, 2 marzo, in soli- darietà del popolo ucraino, ma anche

Anche

Anche Castrovillari scende in piazza scende in piazza a sostegno del popolo popolo ucraino

Manifestazione sabato 26 febbraio organizzata dall’Anpi e dalla CGIL

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l

lllDDIAIARIORIO- ANNO XX N.4 un intervento fattivo tramite dona-

zioni: con Causale “Emergenza Ucraina”, tramite: Conto Corrente Po- stale: numero:13001870, Intesta- zione: Curia Vescovile di Cassano all’Jonio o Bonifico Bancario:

Banca INTESA SAN PAOLO S.p.A.IBAN: IT53 K030 6909 6061 0000 0002 920; Banco PostaIBAN:

IT37 V076 0116 2000 0001 3001 870.

Anche le comunità di Mormanno e San Basile si sono adoperate per ospitare gli ucraini sfollati tramite i corridoi umani- tari. «Ho scritto informalmente al Presi- dente dell’Anci Calabria Marcello Manna per indicare all’Associazione dei Sindaci Calabresi di farsi promotrice di una forte iniziativa di solidarietà affermando la piena accoglienza di donne, bambini, anziani e tutti coloro che fuggono dal- l’Ucraina e che stanno arrivando in Italia attraverso i corridoi umanitari» ha fatto sapere in una nota il vicesindaco di Mor- manno e membro del coordinamento Anci Giovani, Paolo Pappaterra.

Dello stesso avviso, il Sindaco di San Ba- sile, Vincenzo Tamburi, che ha parteci- pato al sit-in per la pace organizzato dal Centro culturale anziani, presieduto da Gianna Pugliese, in collaborazione con l’Amministrazione comunale e la par- rocchia del comune italo-albanese.

E’ stata approvata in Consiglio regionale la mozione proposta da Ferdinando Laghi e a firma anche di Antonio Lo Schiavo, consiglieri di “De Magistris Pre- sidente”, in merito ai possibili interventi da adottare contro la guerra in Ucraina.

Nello specifico, Laghi e Lo Schiavo - che avevano presentato la mozione già nei giorni precedenti all’insorgere del con- flitto, visti i preannunciati venti di guerra - hanno invitato la Comunità internazio- nale e gli Organismi internazionali, ONU in testa, a compiere ogni sforzo utile a bloccare il conflitto, che in pochi giorni ha già ucciso centinaia di civili e di- strutto intere città.

I consiglieri del polo civico, poi, invitano il Governo a ribadire, in ogni sede pro-

pria e negli Organismi internazionali, l’indisponibilità dell’Italia a esercitare qualsiasi ruolo attivo, nel rispetto asso- luto dell’articolo 11 della Costituzione secondo cui “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di riso- luzione delle controversie internazio- nali”.

Infine, l’invito di Laghi, rivolto al Consi- glio regionale, è di fare propri i conte- nuti espressi nella mozione e di impegnarsi ad assumere iniziative auto- nome a favore della pace. “Una mo- zione che non poteva non essere tenuta nella giusta considerazione ed appro- vata in Consiglio - ha detto Ferdinando Laghi – ; i fatti che arrivano dall’Ucraina turbano l’Europa ma anche tutto il resto del mondo per la brutalità del conflitto e le gravissime sofferenze che esso sta portando. Abbiamo proposto questa mozione contro una guerra orribile, come tutte le guerre, e contro tutti gli

atti che ad essa hanno portato, dando voce anche a tutte quelle richieste che in questi giorni sono state portate nelle tante piazze calabresi dal popolo della pace. Vogliamo, infatti, esprimere la piena solidarietà a tutte le vittime della guerra ed allo stesso tempo manifestare la totale contrarietà alla corsa al riarmo in ogni nazione del mondo”.

Le motivazioni che hanno spinto Putin ad attaccare l’Ucraina, bombardando copiosamente la capitale Kiev e le prin- cipali città ucraine, tra cui il porto stra- tegico di Maripuol e Kharkiv, sono da ricercarsi nella volontà del Presidente russo di creare un’alternativa alla NATO in Europa, costringendo le Na- zioni “confinanti” con la Russia a rinun- ciare all’adesione al Patto Atlantico e a gravitare nell’orbita di Mosca.

Come accaduto per la Cecenia (guerra consumatasi tra il 1999 e il 2009); per la Georgia nel 2008, per la Crimea nel 2014 e appoggiando ed armando gli indipen-

dentisti filorussi dell’autoproclamatesi repubbliche indipendenti di Donetsk e Lugansk, nella regione ucraina del Don- bass: Putin sta piano piano inglobando quanti più territori possibili nella scia russa. Ora è la volta dell’Ucraina che mi- naccia l’egemonia russa avendo espresso la volontà di entrare nella NATO e nell’Unione europea.

Mentre piovono le sanzioni della Comu- nità europea alla Russia e il rublo perde il 30%, aumentano vertiginosamente i prezzi di gas e materie prime e si av- viano i tavoli di confronto tra Russia e Ucraina, il primo c’è stato a Gomel, in Bielorussia; Zelensky ha chiesto al- l’Unione di farsi sentire e di sostenere il popolo ucraino, perché se l’Ucraina perde questa guerra, perde tutta l’Eu- ropa.

C’è da pensare, come scrisse Bertlod Brecht, che quando l'ingiustizia diventa legge, la resistenza diventa dovere.

Paola Gentile

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Rinnovare la tradizione popolare e di- vulgarla nelle scuole come arricchi- mento del patrimonio culturale per le giovani generazioni. E’ stato questo l’obiettivo del “Laboratorio sulla Cora- jisima”, ideato e organizzato dall’asso- ciazione culturale Mystica Calabria.In un territorio quale quello calabrese, ricca antichissime tradizioni e memo- rie, alcuni riti di particolare importanza ma che rischiano di andare perduti meritano di essere recuperati, cono- sciuti, spiegati, riscoperti e valorizzati.

E’ proprio il caso della Corajisima, una curiosa pupattola di pezza che un tempo lontanissimo veniva appesa da- vanti agli usci delle case o sui balconi e sulle finestre il Mercoledì delle Ceneri.

L’attività laboratoriale, indirizzata prin- cipalmente a docenti e operatori cultu- rali, ma anche appassionati, si è svolta Domenica 20 febbraio 2022 e ha visto la partecipazione di alcune docenti dell’Ipsia “Leonardo Da Vinci” e dell’ Ip-

seoa “Karol Woytjla” di Castrovillari par- ticolarmente interessate a promuovere e rilanciare presso le loro scuole l’atti- vità di realizzazione della pupattola se- gnatempo legata al mondo femminile, alla tessitura e filatura, ma anche al mondo del cibo contadino, dei piatti ti- pici e della tavola quaresimale. Du- rante il laboratorio, completamente gratuito e a numero limitato nel ri- spetto delle normative anticovid 19, le partecipanti si sono esercitate intorno a un grande tavolo per condividere la tecnica e i materiali specifici e rivivere una pratica ormai desueta da trasmet- tere, ove possibile, alle nuove genera- zioni. Per secoli le donne calabresi hanno creato la Corajisima intera- mente a mano, seguendo un rituale molto preciso e davvero particolare tramandato oralmente, a seconda dei paesi. Essa simboleggiava lo scorrere del tempo e dei quaranta giorni di pe- nitenza, di astinenza e di purificazione

della Quaresima, ma anche il lavoro femminile quotidiano ed era infine una sorta di calendario, anche se la tradi- zione folklorica la vuole moglie o so- rella di Carnevale, simbolo di sobrietà e austerità dopo i bagordi carnasciale-

schi. La Corajisima ha origini antichis- sime che risalgono alla Magna Grecia e che sono legate alle usanze pagane del culto di Dioniso e di Persèfone, ma anche al ciclo delle stagioni e al risve- glio della natura con la primavera e quindi, per la religione cristiana, al pe- riodo di quaresima che precede la Pa- squa. Esporre la Corajisima significava, dunque, aderire alle restrizioni imposte dalla Quaresima e ricordarlo, quotidia- namente, anche ai passanti.

P.G.

A Castrovillari la Corajisima rivive in un laboratorio di tradizioni popolari

SI IMPARTISCONO LEZIONI PRIVATE DI MATEMATICA

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L'aiuola di p.zza Matteotti si è arricchita di una pianta di "Callistemon"

(pianta scovolino) gentilmente donata dal G.s.c. "I Sognatori".È una pianta che resiste bene a qualsiasi temperatura , è molto decorativa e non necessita di molta acqua. Complimenti per l’iniziativa dalla redazione del Diario.

I sognatori castrovillaresi

regalano una pianta

ad una piazza della città

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“La Calabria, e in particolare la zona del Pollino, deve diventare la terra del turi- smo culturale ed esperienziale, assicu- rando prodotti di qualità e luoghi di storia e memoria.” Sono queste le indi- cazioni venute fuori, a gran voce, dai vari partecipanti al Convegno “A Scuola di Territorio Esperienze a Confronto – Presidi Slow Food: risorsa e opportunità per un turismo esperienziale e sosteni- bile nel Parco Nazionale del Pollino”, or- ganizzato dall’Ipseoa “K. Wojtyla” di Castrovillari nei giorni scorsi. Dopo il saluto della dirigente, la prof.ssa Imma- colata Cosentino, che ha nuovamente sottolineato l’importanza di un evento come questo, per mettere a confronto diretto la scuola con le realtà professio- nali nel territorio, la parola è stata presa dal prof. Luigi Blotta, il quale, nel coor- dinare l’incontro, ha illustrato l’impor- tanza di queste tematiche per sensibilizzare i ragazzi alla conoscenza del vasto patrimonio culturale ed eno- gastronomico del territorio locale. In se- guito il prof. Carmine Sirufo ha ribadito la priorità di valorizzare il territorio le-

gato al Parco del Pollino, dalla partico- lare configurazione geografica, incasto- nato tra due regioni, con tante eccellenze ad alta biodiversità da sco- prire e promuovere. La necessità di un nuovo tipo di turismo è stato sottoli- neato anche dall’Assessore del Comune di Castrovillari con delega “Turismo, Spettacoli e Attuazione”, Ernesto Bello, con particolare riferimento al legame tra territorio e associazioni che vi operano.

Teresa Maradei, Fiduciaria della Con- dotta Slow Food Valle del Mercure - Pol- lino, responsabile dell’azienda Terrae- gusto di Mormanno, ha poi ribadito l’im- portanza delle future generazioni per- ché avranno il compito di valorizzare le caratteristiche e le peculiarità di questi territori. Nel suo intervento, Vincenzo Alvaro, coautore de Le Guide di Repub- blica e in rappresentanza della Con- dotta Slow Food Magna Grecia-Pollino, ha parlato dell’importanza di riavvici- narsi alle cose genuine, come il fagiolo

poverello o il Moscato, prodotti semplici rivalutati nel periodo della Pandemia e ancora ha sottolineato il ruolo dei gio- vani che devono essere i protagonisti della valorizzazione della storia cultu- rale di questi territori, essendo loro il va- lore di cambiamento per il loro e il nostro futuro. Domenico Pappaterra, Presidente Ente Parco Nazionale del Pol- lino, nel suo intervento ha evidenziato il suo legame con l’Istituto alberghiero, mettendo in luce la nascita di nuovi tipi di turismo legato alla sensibilità am- bientale ed economica, al turismo spor- tivo adrenalitico, che deve essere accompagnato alla valorizzazione di prodotti tipici come la cipolla bianca, il tartufo, la lenticchia, il moscato e molti altri. A sua volta Claudio Viola, delle Cantine Viola ha raccontato la nascita del Moscato Passito di Saracena, presi- dio Slow Food, forte della sua alta qua- lità e unicità, sostenendo l’importanza di una rete nel territorio, che contribui-

sca allo sviluppo del territorio del Parco.

Dopo i saluti del prof. Francesco Spina, Presidente dell’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini, che ha parlato dell’im- portanza di conoscere meglio i prodotti calabresi, non correndo dietro alla cu- cina internazionale, è intervenuto Luigi Diotaiuti, Chef “Ambasciatore della Cu- cina Italiana nel Mondo”, proprietario del Ristorante “Tiramisù” di Washington.

Un uomo cresciuto in campagna, che decide di abbandonare la terra e le sue proprietà, per diventare uno chef di fama internazionale, pronto a diffon- dere la cucina lucana nel mondo, pro- muovendo festival e girando per le scuole, malgrado le tante difficoltà. Il suo messaggio finale agli studenti at- tenti e partecipi è stato di applicare sempre la “Cultura del Rispetto” verso tutto e tutti.

di Michele Messina 5

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L’importanza del turismo esperienziale nel Parco del Pollino

IL DIARIO DI CASTROVILLARI

E DEL POLLINO R

egistrazione Tribunale di Ca-

strovillari n. 1/2005 Iscrizione R.O.C. n. 13126

Edito da Ass.Culturale PromoIdea Pollino Sede operativa: Via A. Alfano, 75

Castrovillari Stampa: Tipografia De Rose

Direttore editoriale:

Angelo Filomia

328.1046251

Direttore responsabile:

Luigi Troccoli

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Una buona notizia per la comunità di Castrovillari: la discarica di Campolescio verrà definitivamente tombata. Ad annun- ciarlo il Consigliere regionale Ferdinando Laghi, che ha fatto sapere di aver ricevuto, come pure l’Amministrazione comu- nale della nostra città, la nota del Direttore del Dipartimenti Ambiente della Regione Calabria che annuncia la tombatura della discarica ormai esaurita da anni e che, per motivi di sicu- rezza, era opportuno procedere alla sigillatura totale.

«Prima di giungere a questo obiettivo - ha spiegato Laghi - si sono succedute, per anni e anni, mobilitazioni, proteste, ma- nifestazioni di Associazioni, Comitati, Enti, Imprenditori e La- voratori del comparto agricolo della Piana di Cammarata, Rappresentanze politiche e sindacali, semplici Cittadini. Tutti uniti a causa dei rischi per la salute e l’occupazione determinati da quella “mina biologica vagante” rappresentata dalla di- scarica».

Adesso, finalmente, la situazione appare chiara e definita: «da un lato la necessità/urgenza della tombatura della discarica che, tra l’altro, continua ad essere un oneroso cespite di spesa per le casse comunali (legato allo smaltimento del percolato che si crea per la mancanza del famoso “capping” di chiusura);

dall’altro, i fondi stanziati dalla Regione per la tombatura.

Manca solo il re-invio, da parte dell’Amministrazione comu- nale, del progetto “attualizzato” di tombatura e poi, finalmente, incrociando le dita, i lavori potranno iniziare» ha concluso il Presidente dell’Associazione Solidarietà e Partecipazione.

P.G.

L’attività dei militari del Raggruppamento Carabinieri del Parco Nazionale del Pollino prosegue alacremente con il lavoro di controllo e di tutela del Territorio dell’area protetta calabro-lucana.

Sono ben 22 le stazioni che si adoperano per il controllo e la prevenzione dell’area, tramite il con- trasto efficace degli illeciti forestali, ambientali e agroalimentari.

Dal 2021 i controlli sono aumentati fino ad arrivare a 20.006 rispetto ai 18.680 dello scorso anno.

Importante azione ha interessato i controlli in materia di tutela paesaggistica e ambientale, la con- servazione e la valorizzazione dell’area protetta, che sono svolte contestualmente al controllo delle utilizzazioni boschive, in questo campo 1.244 i controlli (1005 nel 2021). Il benessere degli animali, il controllo alle norme di polizia veterinaria e di raccolta funghi e tartufi, e la salvaguardia della fauna selvatica ed ittica continuano ad essere una importante missione dell’Arma Forestale.

Anche quest’anno si è svolta l’attività di monitoraggio del Lupo che si sta facendo nell’area protetta grazie al personale militare, della Trota mediterranea e del Cervo effettuata nel versante lucano.

Numerosi anche gli interventi di protezione civile e di soccorso a dispersi in montagna e persone in difficoltà posti in essere dal personale grazie ad una piena e profonda conoscenza del territorio. Circa 3.300 sono stati i cinghiali abbattuti durante le attività di telecontrollo messe in atto dall’Ente Parco e supervisionate dai Carabinieri Forestali. Complessivamente nel corso del 2021 nell’area protetta si sono registrati 43 incendi (60 nel 2021) che hanno interessato una superficie di circa 900 ettari, di cui 154 boscata e 746 non boscata.

L’attività di contrasto in questo settore si è concentrata principalmente sulla prevenzione del feno- meno attraverso l’attività di controllo del territorio in stretta collaborazione anche con le associazioni di volontariato e di protezione civile.

P.G.

La Consulta del Turismo si è riunita presso il Palazzo di Città di Castrovillari per discutere della valorizzazione del turismo e della cultura della ricettività, promuovendo azioni in favore del settore.

All’incontro, oltre al Sindaco Domenico Lo Polito, hanno par- tecipato la consigliera Pina Grillo, gli Assessori Ernesto Bello e Federica Tricarico, il presidente della Pro Loco, Eugenio Ian- nelli, Marianna Gatto per il Parco del Pollino, Gaetano San- gineti e Francesco Sallorenzo per le professioni turistiche, nonché Carmen Pirrera per le Agenzie di Viaggio, Antonio De Septis per Federalberghi ed Era Rocco per i gruppi consiliari di maggioranza.

Nel corso del dibattito, è stata ribadita la volontà di richiede, ai gruppi consigliari di minoranza come alle associazioni ambien- taliste, la designazione dei propri membri per fare dell’orga- nismo una vera sintesi di voci, la più rappresentativa possibile, senza rinunciare a quella dinamicità necessaria per decidere ed organizzare, coinvolgendo, chi opera nel settore, realizzando, per altro, una vera e propria banca dati delle strutture ricettive al fine di creare una mappa a servizio dello sviluppo ed acco- glienza, bisognosi di riferimenti certi quanto di elementi, de- terminanti per il soggiorno di chi sceglie di fermarsi nella nostra Zona. Questa la sfida e la traccia che ci si è consegnati, l’un l’al- tro, per un impegno a tutto campo nell’interesse di una vera crescita delle vocazioni del Turismo e per rispondere a ciò che ricerca chi viaggia: nuove strade per conoscere ed incontrare storia, tradizione, enogastronomia. Da qui l’esigenza di ottimiz- zare quegli ambiti, fondamentali per dare risposte alle conno- tazioni delle politiche e azioni dedicate al turismo nonché allo sviluppo economico e sociale delle comunità.

P.G.

Il Consiglio comunale di Castrovillari ha discusso circa i lavori di ampliamento del Palazzo di Giu- stizia, dal momento che i terreni sui quali sorge il presidio sono di proprietà comunale.

Ancora oggetto di dibattito se elevare l’odierna struttura o edificarne un’altra nel terreno recintato at- tiguo.

Nella relazione sul punto all’ordine del giorno il Sindaco Domenico Lo Polito ha ricordato, con più informazioni e comunicazioni, la storia che vede operativo da anni il nuovo palazzo di Giustizia ed evidenziato la necessità di un intervento per unire in un’unica sede tutti gli Uffici e migliorare l’ope- rosità a chi svolge pure la sua professione venendo da fuori. Da qui l’importanza di una vera “cittadella”.

Il ruolo e capacità del nuovo Tribunale di calamitare e suscitare economia è stato sottolineato ed ar- gomentato pure dai consiglieri di maggioranza, certi che questa disponibilità offerta, senza ma o però, guarda al futuro e sviluppo complessivo come evidenziato pure dal sindaco nell’affermare, con riferi- menti incontrovertibili alla mano, la portata di ciò che rappresenta ormai il nuovo Tribunale: una vera sfida per il domani di Castrovillari grazie, per altro, alla sua invidiabile posizione nel Territorio, ai confini con la Basilicata, e per ciò che significa in termini d’interventi e rappresenta come avamposto, al 30°

posto in tutta Italia per popolazione su cui ha giurisdizione. Qualcosa che deve far pensare come altri dati e parametri di rilievo, per operosità, testimoniano nella comparazione con diverse province. Un patrimonio su cui investire e creare concrete sinergie per la sua crescita a servizio delle popolazioni ed a tutela del bene giustizia, bisognoso sempre di accompagnamento dedicato.

P.G.

Elezioni degli organi collegiali del neonato Gruppo A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d'Italia) di Castrovillari (Cs) intitolato alla M.A.V.M. STV Vittorio Squillaci cittadino castrovillarese eroe del mare nella seconda guerra mondiale. . La scorsa settimana, alla presenza del Consigliere Nazionale per la Ca- labria, Pasquale Colucci e del Delegato Regionale Calabria Settentrionale, Paolo Apicella, si sono svolte le elezioni dell’organismo Direttivo che ha eletto Michele Tocci Presidente del Gruppo. Il Vicepresidente è Giovanni Benincasa, i Consiglierieletti: Gaetano Maria Bloise, Giancarlo Di Pinto, Antonino Pitea ed Ivano Schito. Il Collegio dei Sindaci sarà composto: da Caterina Anzillotta, Vincenzo Chiaramonte, Giu- seppe Leone.

La discarica di Campolescio

verso la definitiva tombatura Carabinieri Forestali. Prosegue proficuamente l’attività di controllo del Territorio

Consulta del turismo: dare un impulso alla valorizzazione

del settore

Consiglio comunale. Necessari i lavori di ampliamento del Palazzo di Giustizia

L’Anmi di Castrovillari elegge il nuovo Presidente

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La Casa Circondariale di Castrovillari, in collaborazione con l’Associazione culturale “Aprustum” ha dato il via al laboratorio teatrale “Senza telefono - storie teatrali prive di tecnologie”.

Il laboratorio, fortemente voluto dal Di- rigente della struttura, Giuseppe Carrà, è partito il 24 febbraio scorso e vedrà come protagonisti i sex offenders: una determinata categoria di detenuti. Il progetto è nato allo scopo di rieducare e reintegrare i detenuti nel contesto so- ciale, una volta usciti di prigione.

«Abbiamo scelto una drammaturgia con un grande assente, ovvero il telefono e, più in generale, di qualunque altra tec- nologia che sta al vertice della nostra società - ha spiegato Carrà - proveremo a capovolgere tutto e a mettere al ver- tice della piramide l’uomo con i suoi problemi, le sue paure, le sue difficoltà, con lo scopo di raccontare a chi resta fuori dal sistema carcerario come si

debba trasformare la detenzione in una proficua rielaborazione del vissuto. Il progetto mira ad un’indagine psicolo- gica, all’io, che parte dalla presa di co- scienza del comportamento violento e del danno inflitto alle vittime, per arri- vare ad un duplice obiettivo. Quello te- rapeutico - pedagogico che permette il libero flusso di emozioni e sentimenti ri- mossi e repressi dalla contenzione car- ceraria e il secondo che deve spingere alla cooperazione, alla solidarietà, allo scambio con gli altri uscendo dalla fase

della mimetizzazione, dell’auto isola- mento».

Dopo 15 anni, Aprustum torna a lavo- rare con i detenuti e, come spiegato dal regista Casimiro Gatto, il tema del pro- getto è: «la comunicazione nell’era d’in- ternet, in un mondo dove tutti siamo connessi, loro vivono in isolamento. An- dremo a indagare in questa direzione confrontandoci con loro, attraverso il training iniziale e il feedback, li coinvol- geremo e mediante il loro ascolto cer- cheremo di sviluppare e creare un

gruppo con un linguaggio comune».

“Senza telefono - storie teatrali prive di tecnologie”, patrocinato dalla Fonda- zione Carical, è concepito come un work in progress che vedrà la parteci- pazione attiva, oltre alla compagnia Aprustum, del personale della polizia penitenziaria e del comandante Pietro Davide Romano, del personale del- l’area educativa diretto dai dottori Lo- redana Amodeo e Luigi Bloise, nonché dello psicologo e dello psichia- tra intramurari dott. Massimo Niutta e dott. Luigi Petrone.

In conclusione, il dott. Niutta ha sotto- lineato come questo tipo di progetto vada inteso come un’opera di ricostru- zione, attraverso l’arte teatrale e le emo- zioni, il relazionarsi con persone esterne che non hanno paura di loro, tende alla ricostruzione, al recupero dell’autostima dei soggetti coinvolti.

P.G.

Parte il laboratorio teatrale della Casa Circondariale di Castrovillari

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Il Piano nazionale di ripresa e resilienza

Sono stati pubblicati da poco, e sca- dranno tra qualche mese, una serie di bandi per la distribuzione di una prima parte delle risorse messe a disposizione dall’Iniziativa europea Next Generation Eu (NGEU) per realizzare il Piano nazio- nale di ripresa e resilienza (PNRR) ossia il programma di investimenti e di ri- forme che il governo italiano ha predi- sposto per fronteggiare la crisi prodotta dalla pandemia Covid19 e rimettere il Paese su un piano di crescita sostenibile e inclusiva.

Come noto, il Piano si articola in 6 Mis- sioni, ovvero aree tematiche principali su cui intervenire, individuate in piena coerenza con i 6 pilastri del NGEU (Digi- talizzazione, Innovazione, Competiti- vità, Cultura e Turismo; Rivoluzione verde e Transizione ecologica; Infra- strutture per una mobilità sostenibile;

Istruzione e ricerca; Inclusione e coe- sione; Salute). Le Missioni si articolano a loro volta in 16 Componenti, aree di intervento che affrontano sfide specifi- che, composte da Investimenti e Ri- forme.

Per il PNRR Italia l’Unione europea ha stanziato 191,5 mld di euro in sovven- zioni e prestiti del Recovery and Resi- lience Facility (RRF), il fondo dedicato a contrastare gli effetti della pandemia e il nostro Paese ha integrato l’importo con ulteriori 30,6 mld di euro attraverso il Piano Complementare, per un totale di 222,1 mld di euro.

Secondo Alberto Zanardi, Consigliere dell’Ufficio parlamentare di bilancio au- dito lo scorso 21 ottobre dalla Commis- sione parlamentare per l’attuazione del federalismo fiscale sullo stato di attua- zione e sulle prospettive del federalismo fiscale, anche con riferimento ai conte- nuti del Piano nazionale di ripresa e re- silienza «L’analisi delle singole linee di intervento consente di cifrare in un in- tervallo compreso tra circa 66 e 71 mi- liardi (approssimativamente, tra il 34,7 e il 36,9 per cento delle complesso delle

finanziario delle misure (in gran parte investimenti, assai meno per riforme) che gli Enti territoriali, in quanto sog- getti attuatori, dovranno gestire, con modalità che vanno dall’impiego diretto delle risorse alla predisposizione e al completamento di tutti i passaggi pro- pedeutici al trasferimento delle risorse ai beneficiari finali, ivi incluse eventuali procedure di riparto (tramite bandi di gara, tipicamente)».

Tra gli interventi previsti e già banditi, che come gli altri saranno da realizzarsi entro il 2026, ci sono, tra gli altri, quelli finalizzati alla rigenerazione e riqualifi-

interesse culturale o quelli rivolti alla ri- duzione dei consumi energetici nelle sale teatrali e nei cinema.

Solo questi primi bandi cubano risorse per più di 6 miliardi.

Destinatari principali di questi investi- menti sono ovviamente i Comuni.

La maggior parte dei bandi se non tutti è interamente finanziata dalle risorse NGEU ossia non richiede che i soggetti destinatari contribuiscano con risorse proprie.

Il Ministero dell’Economia e delle Fi- nance, con circolare n. 4 del Diparti- mento della Ragioneria Generale dello

zioni e i criteri in base ai quali le ammi- nistrazioni titolari dei singoli interventi possono imputare nel relativo quadro economico i costi per il personale desti- nato a realizzare i progetti da attuare.

Anche Cassa Depositi e Prestiti (CDP) si sta preparando per offrire agli Enti lo- cali, in virtù di specifiche convenzioni, assistenza e sostegno tecnico-operativo per la gestione di fondi.

L’occasione, dunque, è grande e l’orga- nizzazione messa in piedi sembra avere tutte le carte in regola per condurre al raggiungimento dei vari obiettivi.

Non mancano però le difficoltà da supe- rare.

In generale sia ANCI che IFEL hanno, ad esempio, in più occasioni, segnalato come sia importante per trasformare gli investimenti in infrastrutture e servizi funzionanti un rafforzamento ordinario della finanza comunale.

In particolare, il Presidente di IFEL Anto- nio Decaro, introducendo i lavori della X Conferenza annuale di IFEL tenutasi a dicembre scorso, ha sottolineato come la disponibilità di risorse umane sia in verità un aspetto fondamentale per la realizzazione di queste opere pubbli- che.

Altro problema urgente è quello della possibilità stessa per molti piccoli Co- muni di presentare una domanda di partecipazione adeguata ai bandi pub- blicati e/o in corso di pubblicazione.

Le risorse umane ed economiche per far fronte a questa prima fase sono infatti carenti e vi è il rischio concreto che molte amministrazioni per questo non possano presentare domanda in tempo utile.

Se non si riesce a far subito fronte a que- sti problemi, nonostante non manchino esempi pregevoli anche relativi alla creazione di fattive partnership tra Co- muni, il PNRR potrebbe diventare una occasione persa di sviluppo per quelle parti del Paese che stentano da sempre a decollare.

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lllllDDIAIARIORIO- ANNO XX N. 4 Continua dal numero 3

N. 3 È arrivato il momento di riprendere, con un severo sforzo della memoria, una riflessione su noi stessi e ripartire dal Mezzogiorno per indicare ai giovani e alle ragazze che studiano e scappano dall’Italia imboccando la strada di una possibile speranza. Ho citato Gramsci per dire che le sue categorie d’indagine e le forze che egli indicava come possibile speranza futura sono più che mai attuali. Egli non esaminava il Mezzogiorno come “arretratezza”, ma come grande questione nazionale democratica. Penso che gli “Itinerari Gramsciani” abbiano mantenuto aperta una riflessione “alta”, non campanilistica, non neoborbonica, sul meridione, completamente rimossa non solo a livello politico ma spesso anche a livello intellettuale. Non si è voluto comprendere che pensare il Mezzogiorno e lo sviluppo duale sulle inique ragioni di scambio e negli altrettanti iniqui rapporti di produzione, è anche la critica più forte al tecnicismo liberista dell’Unione Europea. È indubbio che “Sinistra Meridionale” e l’Istituto Mezzogiorno Mediterraneo, in questo quarto di secolo hanno coinvolto fior fiore di intellettuali italiani ed esteri attorno agli “Itinerari Gramsciani”. Essi hanno sempre ritenuto che l’Europa dei popoli, del “Manifesto di Ventotene”, possa vivere solo nella critica e nel superamento dei trattati mercantili europei. All’interno di questa visione

dell’Europa, emerge come crogiuolo delle identità il problema delle minoranze linguistiche di antico insediamento che dà sostanza alla nostra proposta della “Regione Ionica”.

Non è una proposta nazionalistica, si tratta invece anch’essa di una proiezione della visione gramsciana del problema. In questa rilettura della

“Quistione” come grande questione mediterranea, si presenta, non soltanto come problema dei rapporti di classe, ma specialmente come un tema territoriale, cioè come uno degli aspetti della questione nazionale.

Ciò incontra trasversalmente l’antropologia etica, politica ed economica. Esso, ne sono convinto, è particolarmente esposto per la sua stessa composizione sociale alla ricorrente sindrome antimeridionalista che cresce all’interno del capitale predatorio che pretende il monopolio totalizzante delle risorse europee.

Il Sud è assistenzialista, clientelare e incapace di utilizzare e programmare risorse: così dicono i “pensatori bocconiani”, ma in realtà si organizza la rapina e il Sud si emargina sempre più.

Lo sviluppo diseguale e il furto delle risorse frantumano il tessuto sociale meridionale, fanno diventare la disoccupazione giovanile, congiuntamente alla cosiddetta

“autonomia differenziata”, sinonimo di fallimento. È questo il paradigma che bisogna rovesciare ed è anche questo il motivo per proporre con molta forza

il ruolo di soggetti di conflitto delle minoranze linguistiche che da 25 anni sono vanamente coperte da una Legge, 482/99 (non è un atto di vanità ricordare che ciò è stato possibile per la mia presenza in Parlamento). Lo Stato e le sue istituzioni non la rispettano nonostante che la minoranza linguistica italo-albanese costituisca la più importante minoranza interna del nostro paese e rappresenta il 7 % nella Calabria. In più, essa è stata storicamente parte essenziale nel movimento risorgimentale italiano. È la ragione, anche questa, della decisione di costituire, in queste settimane, un Movimento politico delle minoranze che si pone in maniera diretta il tema della rappresentanza ad ogni livello.

Anche su questo è utile una discussione di merito.

Di recente il rapporto dello SVIMEZ 2021 ha presentato una realtà del Sud che fa tremare le vene e i polsi. Non ci rallegriamo di avere avuto ragione con le nostre riflessioni, non tanto perché uno degli strumenti istituiti dal ministro Rodolfo Morandi nel governo dell’Unita nazionale del dopoguerra – chiamando a collaborare per questo Pasquale Saraceno - e resiste dignitosamente da un po’ di decenni, ma perché l’aridità dei numeri ci dà una rappresentazione drammatica su cui è bene riflettere ricordando che la storia del sud è fatta di lunghi silenzi e ribellioni improvvise.

Le chiacchiere stanno a zero, ma

questa è la drammatica realtà. Sentire le yaculatorie quotidiane e le risse televisive sul nulla, è sconfortante, anche perché se non si cambia finiremo per degradare a “popolo delle scimmie”. Ridere o piangere, non lo so.

Certo, il domani, per i giovani, non è roseo.

Capisco, concludendo, che si tratta di tematiche che rubano spazi agli impaginatori, ma forse potrò essere perdonato non solo perché Castrovillari la sento come la città dei miei primi passi da adulto avendo completato nella “capitale del Pollino”

il mio percorso di studi per la maturità, ma anche perché le battaglie politiche più vere le ho condotte con il compianto Avv. Eugenio Donadio – attorniato da giovani straordinari che sarebbero diventati, da grandi, professionisti affermati – il quale certamente avrebbe detto la sua sull’attuale realtà, magari parlandoci di Lelio Bassi.

Io, invece, concludo con le lucide parole di Antonio Gramsci che paiono scritte ieri: “ ….maggioranze e minoranze, riforme e rivoluzioni, parole arcaiche e vuote di senso, se il senso deve essere quello tradizionale registrato dai libri e definito negli atti dei congressi. Non esistono più possibilità di riforme; dove non c’è nulla anche il Re perde i suoi diritti, immaginate i riformisti! Il riformismo è un lusso dei tempi dell’abbondanza, è la prodigalità di Epulone verso Lazzaro affamato”.

Discutiamone!

Calabria...l’indifferenza soffoca la speranza (II parte)

Il senatore Mario Brunetti interviene sulla discussione aperta dall’Associazione Skanderbeg di Bologna nell’ultimo numero del Diario

Nella notte tra lunedì e martedì, alcuni ignoti hanno compiuto un atto vanda- lico contro dei cittadini di Civita, squar- ciando gli pneumatici di una decina di autovetture, compresa quella del Sindaco Alessandro Tocci, che si trova- vano parcheggiate sulla pubblica strada, adiacenti alle abitazioni dei legit- timi proprietari.

«Un atto incivile e ignobile che per me è da ritenersi un atto di “spregio” contro tutta la nostra comunità - ha tuonato Tocci, indignato per l’atto vile -.

Un’azione spregevole che ha “sconvolto”

la nostra civile comunità che finora non aveva mai registrato simili atti vili e me- schini. L’amministrazione comunale esprime la totale vicinanza e la piena so- lidarietà alle vittime dell’ignobile atto che certamente non resterà impunito perché già ci siamo attivati. Civita certa- mente non è quella che qualcuno ha vo-

luto rappresentate nella notte tra lunedì e martedì».

La popolazione di Civita ha precisato il primo cittadino, «è laboriosa, civile, ac- cogliente, solidale, rispettosa che con- danna, senza se e senza ma, simili inqualificabili atti. Già nella mattinata di martedì sono partite le indagini e che stanno continuando, nel massimo ri- serbo, su quanto accaduto da parte dei Carabinieri della stazione di Francavilla Marittima. Il maresciallo Santo, che guida in modo encomiabile la stazione di Francavilla Marittima, insieme al cara- biniere Elia Ciardo e al nostro “poliziotto municipale”, Antonio Tursi, sono stati sui luoghi dove sono stati “squarciati” i pneumatici e hanno raccolto alcuni in- dizi che presto potrebbero portare al- l’individuazione del responsabile o dei responsabili dell’inqualificabile gesto».

Il sindaco ha sporto denuncia contro

ignoti ed inviato una lettera al Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al Pre- fetto di Cosenza, Vittoria Ciaramella, e al presidente della Giunta regionale, Ro- berto Occhiuto, esprimendo lo stato di forte preoccupazione dell’intera comu- nità per gli atti vandalici e gli episodi di microcriminalità che, soprattutto nell’ul- timo periodo, stanno interessando il no- stro borgo.

Nella missiva inviata al Ministro Lamor- gese, al Prefetto Ciaramella e al Presi- dente Occhiuto, Tocci ha ricordato che il Comune di Civita più volte, l’ultima il 2021, ha presentato il progetto per l’in- stallazione di sistemi di videosorve- glianza nel territorio comunale, progetti che, nonostante la sottoscri-

zione di due convenzioni, l’ultima il 30 novembre scorso presso la Prefettura di Cosenza, però «non sono stati finan- ziati».

Convinti che l’installazione e l’uso di strumenti di videosorveglianza rappre- senterebbe un’importante misura di controllo del territorio, sia sul piano della prevenzione ai fini della deter- renza di fenomeni criminosi e vandalici, sia sotto il profilo investigativo, come amministrazione «abbiamo chiesto ai destinatari della missiva, “sottolineando l’urgenza, un contributo e un aiuto con- creto per dare un segnale forte della presenza delle Istituzioni al fianco della cittadinanza”».

P.G

Atti vandalici a Civita

Il sindaco Tocci duro contro l’azione

spregevole compiuta ai danni della comunità

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Il Sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito ha incontrato il segretario regio- nale di “Sport e Salute”, Walter Mala- crino, per sviluppare e promuovere azioni in sinergia, a servizio delle atti- vità motorie della persona e dei gio- vanissimi, fattori fondamentali e non secondari per proteggere e sviluppare quel bene sempre più importante in ambito salute come lo sono i corretti stili

di vita, irrinunciabili.

La volontà condivisa è avviare dei per- corsi congiunti attuati mediante i pro- getti Kids e Junior già predisposti da

“Sport e Salute” presso le scuole ele- mentari e medie del capoluogo del Pol- lino, mettendole a disposizione della collettività, mediante servizi di vario ge- nere legati alla didattica, alla forma- zione, on line e conoscenza di cosa

possono essere quotidianamente occa- sioni legate al movimento.

«Azioni - ha ricordato il primo cittadino - su cui già opera da tempo l’Ammini- strazione comunale con associazioni sportive, consapevole di cosa sono le at- tività di moto per la prevenzione di pa- tologie e per la salute, senza parlare di quanto possano incidere per l’afferma- zione di quei valori su cui si fonda una

reale convivenza umana. Fattori, tra l’al- tro, determinanti per riscoprire la perso- nale responsabilità per la salute che deve accomunare tutti e che costituisce un valore d’unità e di crescita per la stessa costruzione di una migliore qua- lità della vita».

P.G:

Sport e Salute. Sinergie tra il Sindaco Mimmo Lo Polito e il segretario regionale Walter Malacrino

Certo che l’edizione del Festival di San- remo 2022 sarà ricordata per il grande ascolto e per alcune novità. Tredici mi- lioni di italiani davanti alla tv per seguire il più importante festival della canzone italiana. E un mini teatro Ariston galleg- giante allestito sulla nave da crociera della Costa Toscana, con collegamenti quotidiani dal 2 al 5 febbraio 2022. Die- tro il look di tutti i protagonisti del festi- val, c’è stato un gruppo organizzato di professionisti provenienti dal mondo dell’hair styling e del make-up, i quali per tutta la durata del festival hanno cu- rato l’eleganza dei vip e degli ospiti delle serate. Tra questi professionisti, la mor- mannese Ilenia Sola ha curato, per

conto dell’Agenzia Al Pacino di Roma, il look di Orietta Berti, conduttrice degli spettacoli dalla nave Costa Toscana.

«Un’esperienza - dice la professionista, anche consulente per istituti di forma- zione professionale - che mi ha emozio- nato tanto. L’obiettivo di ogni make-up artist è quello di riuscire a valorizzare at- traverso il trucco il viso e l’eleganza della persona. E vedere le proprie compe- tenze apprezzate a Sanremo, mi ha gra-

tificato molto. Non avrei mai pensato di poter essere per una settimana nello staff dei truccatori personali di Orietta Berti per Sanremo 2022».

L’avventura professionale dell’artista mormannese è iniziata lo scorso no- vembre, quando si iscrive ad una master class, organizzata da Al Pacino Rai Ser- vice, per poter essere selezionata in oc- casione dell’evento musicale dell’anno.

Riesce nel suo obiettivo. Ma ancora prima del Festival, la sua bravura è ripa- gata. Arriva la chiamata per curare il look di un’altra big della canzone ita- liana, Donatella Rettore, durante l’evento Sanremo Giovani 2022, nel di- cembre scorso. Al termine delle gior- nate, riceve i complimenti anche dalla stessa Rettore.

«Per sei giorni, durante i collegamenti dalla Costa Tosca, sono stata a contatto con gli artisti e i loro collaboratori, lo staff di Radio 2. Ho avuto modo di cono- scere in quei giorni un personaggio che vanta una sessantennale carriera arti- stica, Orietta Berti. È una persona splen- dida, dal punto di vista sia professionale che umano».

La storia di Ilenia Sola ci racconta che nel nostro territorio esistono professio- nisti d’eccellenza che lavorano con pas- sione ed umiltà. «Ringrazio tutto lo staff di Al Pacino Rai Service per aver creduto nella mia professionalità, lasciandomi lavorare per delle artiste che hanno co- struito la più bella pagina della storia della musica italiana. Dedico - continua la professionista - questa esperienza di successo alla mia mamma Lina, che, anche se non più è vicina a me, so che da lassù mi sta guardando».

P.G.

Insieme ad Orietta Berti sulla nave di Sanremo 2022

La mormannese Ilenia Sola a Sanremo per curare il look degli ospiti del Festival

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lllDDIAIARIORIO - ANNO XX N. 4 I festeggiamenti religiosi per la solen-

nità di San Leone hanno rappresentato per la comunità di Saracena il rinno- varsi di quel rapporto viscerale che lega la città del Moscato Passito al suo Santo Patrono.

Nel corso della celebrazione eucaristica, il Sindaco Renzo Russo ha consegnato le chiavi della città nelle mani del vicario generale della Diocesi di Cassano allo Jonio, don Francesco Di Chiara.

In questi tempi così duri, affidare l’intera cittadinanza al proprio Santo Protettore è un simbolo di completa e totale fidu- cia.

Alla fine del novenario e della festa, il sindaco di Saracena ha voluto ringra- ziare tutti coloro che anche quest’anno hanno fatto la propria parte per la riu- scita di questa festa di comunità: i par- roci, la congrega, i cori, la banda

musicale, la Polizia Locale, i Carabinieri, i ragazzi di Pollino h24, i capi scout del gruppo Agesci Saracena 1 e tutti coloro che a vario titolo hanno contribuito alla riuscita in piena sicurezza dei momenti comunitari e di preghiera. «Da parte del- l’Amministrazione comunale rinnovo la disponibilità a collaborare con tutti per qualsiasi iniziativa che possa portare pace e serenità nella nostra comunità e che possa farla progredire sempre di più - ha rimarcato Russo -. Abbiamo iniziato da 5 anni ormai a scrivere una nuova pa- gina per la nostra comunità improntata sul rispetto, rispetto reciproco tra le per- sone e delle regole di convivenza civile, sulla serenità e sulla concordia. È questa la strada che a noi piace percorrere e su questa strada noi ci siamo oggi e ci sa- remo anche domani».

P.G:

Saracena si affida al suo Santo Patrono San Leone

Nel piccolo centro arbëresh di San Basile, andare di sera al bar o in piazza è, almeno per i più, tanto ovvio e naturale quanto recarsi in campagna o al lavoro. In paese, nello spazio-bar si gioca a carte - in estate me- ravigliosamente all’aperto -, si sta insieme in piccoli gruppi, seduti o in piedi, a conversare dei più disparati argomenti, a discutere di politica, di sport o a diffon- dere (ed apprendere) le novità.

Anche Saverio Pugliese non si discosta da tali abitu- dini e spende parte del suo tempo libero al pari di tutti gli altri. Ma non fa solo questo. Lui ha svariati hobbies, come direbbe egli stesso per aver vissuto diversi anni negli States, e coltiva vari interessi: tra questi, ha svi- luppato una grande passione per l’incisione e l’intar- sio del legno, dedicandosi, specie ora che ha smesso l’attività lavorativa, alla creazione di opere e lavori di grande effetto.

Saverio lavora infatti il legno con arte e maestria. Ha prodotto quadri raffiguranti soggetti religiosi e altre opere di varia natura, esposti nelle chiese e in occa- sione di pubblici eventi. Certo noi non possediamo le competenze specifiche per esprimere un giudizio tec- nico-artistico su questi lavori; per tale motivo ci limi- tiamo a manifestare solo il nostro grande apprezzamento per la bellezza estetica e per le sensa- zioni che si provano, ammirandole.

Vogliamo parlarvi qui, in particolare, delle due ultime sue creazioni, che si fanno apprezzare non solo per la consueta e straordinaria abilità di realizzazione, ma anche per la destinazione che ad esse è stata data. Si tratta di due Tabernacoli che l’artista sanbasilese ha donato all’attuale papas di San Basile, zoti Mario Aluise, e che, dopo l’esposizione al pubblico, sono stati situati, uno nella Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, e l’altro, completato da poco, nel Santuario di Santa Maria Odigitria dell’Abbadia, sui rispettivi altari.

A richiesta, se ne può sempre prendere visione.

Il Tabernacolo, com’è noto, nella liturgia cattolica - così come anche in altre confessioni cristiane e nel rito tut- tora in uso in alcuni paesi dell’Arbëria -, è una piccola edicola chiusa, posta al centro dell’altare in cui si con- serva la pisside contenente le ostie o il pane consacrati dopo la celebrazione dell’Eucarestia. Fu papa Paolo V a rendere obbligatorio per la Chiesa di Roma la con- servazione dell’Eucarestia. Esso è considerato la di- mora di Dio in mezzo al suo popolo. Nella religione ebraica rappresentava il Tempio trasportabile durante le varie peregrinazioni di quel popolo, prima della co- struzione del Tempio di Gerusalemme.

San Basile vanta anche una notevole tradizione di pre- sepisti, e Saverio vi è tra questi, che ogni anno, nel pe- riodo natalizio, espongono in Chiesa i loro pregevoli lavori. Non è qui possibile ricordarli tutti; e, per tutti, ri- cordiamo così il solo Gianmario Occhinero, anch’egli dedito con passione e costanza all’arte del legno, pre- maturamente scomparso.

Non si può dimenticare infine che Saverio Pugliese, po- liedrico artista (ma, modesto qual è, non vuole essere chiamato così), poco tempo addietro, si è anche ci- mentato nella scrittura di un romanzo che, all’interno della trama, racconta San Basile dagli anni Settanta in poi. Il libro, intitolato Ritorno al passato, con una Pre- sentazione del sindaco Vincenzo Tamburi e la Prefa- zione di Angiolino Bellizzi, è stato distribuito alla cittadinanza a cura del Comune proprio in virtù del suo valore storico e documentaristico; infatti, col pretesto della storia che vi è raccontata, descrive dettagliata- mente la vita che, all’epoca, si svolgeva nella piccola comunità calabro-albanese, e il suo evolversi negli anni della narrazione.

Del resto, tra incisioni - che siano su marmo, o bronzo o legno come in questo caso - e scrittura, le affinità

sono notevoli: basti solo pensare che il verbo scrivere deriva dal latino scribĕre, che etimologicamente signi- fica proprio incidere, imprimere dei segni.

Comunque sia, scrittura, incisione, intarsio, altro, Save- rio - quando non cammina speditamente per la via pa- noramica che porta a Morano o non è in piazza per le occupazioni prima descritte - è sempre al lavoro nel suo laboratorio. Aspettiamo di conoscere ed ammirare le sue prossime creazioni.

Lucia Carmela Parise

Nuovi Tabernacoli nelle Chiese di San Basile. Due opere d’arte

di Saverio Pugliese

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I giovani atleti della CorriCastrovillari si stanno facendo strada anche in con- testi nazionali, riscuotendo successi, se- guito e supporto. Un entusiasmo che sta esaltando tutta l’Associazione spor- tiva presieduta da Gianfranco Mila- nese che, reduce dai successi dell’ultimo Campionato regionale di Cross tenutosi a Lamezia, festeggia un altro importante traguardo: Ahmed Semmah e Anastasia Gattabria sono stati convocati per i Campionati Nazio- nali di corsa Campestre che si svolge- ranno il 12-13 marzo a Trieste.

Semmah sarà chiamato a difendere il bronzo conquistato ai Campionati italiani di cross U20 del 2021, mentre Gattabria, alla sua prima esperienza, saprà farsi valere in un contesto nazio- nale e misurarsi con atleti provenienti da tutta Italia. Insomma, un bel banco di prova per due giovani talenti che sono già una bella realtà.

Ma il vivaio della CorriCastrovillari è ricco di ragazzi e ragazze che ogni giorno si recano al campo sportivo di Castrovillari “1° Maggio” per allenarsi, spinti dalla voglia di stare insieme e di testare i propri limiti. Ad allenarsi con i giovani della CorriCastrovillari, c’è una giovanissima atleta ma già esperta in contesti importanti: Serena D’In- gianna, undicenne determinata e com- battiva che, nonostante la giovane età, ha già un palmarès di tutto rispetto.

Oltre alle varie vittorie Serena è prima- tista regionale sui 60mt, e si è cimen- tata anche nel salto in lungo, raggiungendo la lunghezza di 3,52.

Allenata dal pugliese Domenico Nettis, medaglia di bronzo nella staffetta 4×100 metri ai Campionati europei di atletica leggera nel 1994, Serena ha un grande margine di miglioramento con- siderata l’età, la costanza nell’allena- mento e la mentalità vincente. Con gli atleti della CorriCastrovillari si è amal- gamata alla perfezione ed in pista è pal- pabile lo scambio reciproco di energia,

consigli, risate e amore per questa disci- plina, il vero e proprio motore che spinge queste giovani leve a sacrificare il proprio tempo libero per un qualcosa che va al di là della semplice passione per l’atletica: su quella pista, tutti in- sieme confezionano sogni.

«Tutta l’Associazione che mi onoro di presiedere è felice dei risultati dei nostri ragazzi - ha dichiarato il Presidente Mi- lanese -. Serena è un grande valore ag- giunto ai nostri allenamenti. L’augurio che faccio a tutti i ragazzi, sempre più numerosi, è quello di mantenere viva

l’allegria che hanno in pista e di tramu- tarla, in gara, in voglia di fare sempre meglio».

La guerriera Mimma Caramia, nella 100km del Conero, fa il personal best correndo in 10h e 54minuti e arrivando seconda nella categoria SF40. Una gara difficile e molto faticosa, 44km corsi sui sampietrini non è cosa da poco, che Mimma ha portato a termine con la so- lita grinta, già proiettata verso una nuova sfida.

Paola Gentile

Giovani talenti crescono: Ahmed Semmah e Anastasia Gattabria convocati ai Campionati Nazionali di corsa Campestre a Trieste

Si è concluso con un grande successo e partecipazione il primo torneo amato- riale di Padel, organizzato dal Centro Sportivo iPlay di Castrovillari, in collabo- razione con il Presidente del TC Queen’s Castrovillari, Damiano Covelli.

All’evento erano presenti alcuni ammini- stratori in rappresentanza della Giunta Lo Polito: il vicesindaco di Castrovillari Nicola Di Gerio e l’assessore al Turismo Ernesto Bello; insieme al fiduciario Coni Anna De Gaio.

I prestigiosi trofei del primo posto se li sono aggiudicati, per il doppio maschile Massimo e Giuseppe Fino, per il dop- pio femminile la coppia Maria Marra e Giordana Lamensa e per il doppio misto Massimo Fino e Luciana Filomena.

Nel doppio maschile sul podio si sono classificati rispettivamente al secondo, terzo e quarto posto Andrea Viceconte e Antonio Casalnovo, Gigi e Marco La Vitola, Antonio Giudicissi e Michele Lavia. Per quanto riguarda il doppio misto, ad aggiudicarsi secondo, terzo e quarto posto sono stati, rispettivamente, Damiano Covelli e Maria Marra, Anto- nio Giudicissi e Viviana Tommasini, Amedeo Stasi e Francesca La Polla. Nel

quistato da Felicia Caroli e Cinzia Ven- tura, il terzo da Francesca Lapolla e Gi- nevra Renzulli e il quarto da Marta Covelli e Loredana Chirieleison.

Gli organizzatori hanno fortemente vo- luto creare per l’occasione alcuni simpa- tici riconoscimenti per i giocatori che si sono distinti nel torneo. Ad aggiudicarsi il premio Simpatia sono stati Giuseppe Battipede e Loredana Chirieleison, il premio Young Talent lo hanno ricevuto Ginevra Renzulli e Antonio Casalnovo, a Francesca La Polla è andato il premio iPlay Talent Femminile, il premio iPlay Talent Maschile è toccato a Marco e Gigi La Vitola, Premio Caduti per Da- vide La Polla, a portare a casa il premio Smile e Champagne sono state Ro- smary La Camera e Sandra Sangio-

Covelli e Loredana Chirieleison, per Daniela Martino il premio Rivelazione, il premio Coppia autentica è andato a Carmen Miranda e Marco Mastropa- squa, ad aggiudicarsi il premio Miami Beach è stato Gaetano De Tommaso, il premio Copacabana per Giovanni Lo Prete, premio Stile ed eleganza a Ma- riana Agostini e Maria Teresa Ga- sparro, il premio Talento del Padel è toccato a Antonio Giudicissi e Michele Lavia, il premio Grinta per Ciro Cap- puccio, il premio Giovane Promessa a Cristian Satriani e Giordana Lamensa.

«Siamo orgogliosi di avere portato il Padel qui, nel territorio del Pollino, in un’area in cui questo sport era poco co- nosciuto e dove non esistevano campi in cui allenarsi - ha commentato Francesca

tore Padel del Centro Sportivo iPlay.

Siamo felici - ha proseguito - di aver av- vicinato tanti a questa disciplina e di averli trascinati con entusiasmo e pas- sione in questa nuova avventura che ha innescato anche nuovi rapporti e un nuovo modo di vivere la socialità, nel segno dello sport e del benessere. Non smetteremo mai di ringraziare quanti hanno scelto il centro sin dall’inizio e senza riserve, quanti si sono approcciati nel mentre dandoci totale fiducia, tutti i partecipanti al torneo per l’esperienza incredibile che hanno voluto vivere con noi, le istituzioni per la vicinanza e l’at- tenzione che ci hanno riservato e il pub- blico che ha scelto di esserci dimostrandoci sostegno e affetto. Un grazie particolare e di cuore a Damiano Covelli che è stato un supporto fonda- mentale, che ha messo a disposizione tutte le sue competenze, ma anche tutta la sua passione nell’organizzazione di questa competizione. Un grazie anche ad Andrea Viceconte per aver offerto al centro tutta la sua professionalità e la sua esperienza e - ha concluso La Polla - infine ma non per ultimo, un grazie a nostro padre che è stato precursore di un modo nuovo di intendere lo sport e che con passione e visionarietà ci ha gui- dati alla scoperta di questo mondo». Ad aprire la cerimonia, un minuto di racco- glimento in ricordo di Franco Avolio, icona dello sport locale, scomparso re- centemente.

Padel. Conclusosi con successo il primo torneo

organizzato dal Centro Sportivo iPlay

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lllDDIAIARIORIO - ANNO XX N. 4 Anche il Città di Sant’Agata si è imposto per 1-0 al “Mimmo Rende”,

confermando la tradizione negativa dei rossoneri, in questa annata disastrosa, tra le mura amiche. Il mese di febbraio regala solo due punti ai lupi, frutto di due pareggi con il Paternò in casa e con l’Aversa Normanna in trasferta e di una ennesima sconfitta casalinga con il Lamezia per 3 ad 1.

Non è basta la giornata rossonera a scuotere una squadra demoti- vata ed apatica, ma sicuramente non fortunata per le dubbie deci- sioni arbitrali.

Il Città di Sant’Agata realizza il gol vittoria al 23’ della ripresa, quando Alagna serve Favo, che si trova al posto giusto e non ha problemi a battere Aiolfi.

I rossoneri sembrano svegliarsi dopo il goal subito e rischiano il tutto per tutto negli ultimi palpitanti minuti, buttandosi a capofitto in avanti. Bethers respinge una conclusione ravvicinata di Carrozza.

Al 35’ arriva la rete dell'ex Tripicchio, ma viene annullata per posi- zione irregolare.

Ora i lupi sono attesi da due trasferte impegnative: a Portici, nel turno infrasettimanale e a Cava dei Tirreni domenica prossima. Ci at- tendiamo una reazione di carattere per impedire il naufragio com- pleto in questo campionato.

A.F.

Il Castrovillari calcio in crisi nera. La maledizione del “Mimmo Rende”

Cinema Atomic

ENNIO

ore 18,00 - 21,00

Cinema Ciminelli

BATMAN ore 17.30 - 20.30

Al cinema

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