Queste flashcards sono studiate per lo sviluppo della manualità fine dei bambini a partire dai due anni. Su ogni carta è illustrato un simpatico INFILA, SFILA E CREA...
Le intelligenze coinvolte
L’ intelligenza è la capacità di adattare il proprio pensiero al mutare delle circostanze per raggiungere determinati obiettivi. Per il raggiungimento dell’autonomia, questo dispositivo didattico promuove un’intelligenza prevalente, che in questo caso è quella “corporeo-cinestetica” . Tuttavia è ovvio che il conseguimento di una competenza in realtà coinvolge e attiva anche altre intelligenze:
Intelligenza
spaziale Intelligenza logico-matematica Intelligenza
naturalistica Intelligenza
corporeo-cinestetica
Obiettivi didattici Questo gioco si propone di sviluppare:
• manualità fine
• coordinazione occhio-mano
• lessico
• creatività
100 75 50 50 50
Intelligenza linguistica
Il procedimento si basa sulla lezione in tre tempi di Maria Montessori ed è ispirato alle attività dei “telai delle allacciature”, utilizzati dalla famosa pedagogista italiana.
Fase 1. Conoscere gli animali
L’adulto (genitore o educatore) presenta al bambino un animale per volta, facendo attenzione ai tempi di ricezione del bambino. Egli illustra la carta e pronuncia il nome dell’animale: “Questa è la pecora!”, “Questo è il cane!”
e così via... in modo da mostrare l’associazione tra il soggetto illustrato e il nome che lo rappresenta.
Come si gioca
Fase 2. Riconoscimento e dettagli
A questo punto l’adulto chiede al bambino di prendere un animale alla volta: “Dov’è il cane? Prendilo!”, “Prendi il leone!”, e così via...
Nel momento in cui il bambino prende un animale, il genitore ne fa notare i colori e i dettagli.
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Fase 3. Pronuncia dei nomi e gioco di motricità fine
L’adulto prende in mano una carta e chiede al bambino: “Come si chiama questo animale?” Non importa se il bambino risponde bene o male ma, se dovesse rispondere in modo non corretto, il genitore può pronunciare nuovamente il nome dell’animale.
Dopo aver fatto questo procedimento con tre o quattro animali, l’adulto fa vedere al bambino come si può rivestire il mantello utilizzando i lacci in dotazione. Ogni laccio è composto da filamenti sovrapposti, questi si possono separare, lisciando le due parti. In questo modo avremo un filo di riserva e limiteremo la produzione dei residui lanosi. Infine lascia il bambino libero di eseguire in autonomia l’attività creativa e manuale dicendogli: “Adesso fallo anche tu!”. Il bambino si esercita ripetutamente a compiere le operazioni mostrate nelle figure in basso: esse sono un mezzo per rendere sicuri i movimenti delle mani, sviluppando il coordinamento e la precisione.
Inventiamo le storie
Una volta che i bambini hanno imparato a conoscere e a decorare gli animali con i lacci, possiamo provare a creare delle semplici situazioni narrative e, successivamente, a inventare delle storie. Usiamo come espediente narrativo l’appartenenza di ogni animale a una delle tre categorie elencate sopra (animali della fattoria, animali del bosco, animali selvaggi) e scegliamo uno di questi tre contesti per creare un raccontino.
Scegliamo un protagonista tra gli animali di un gruppo e assegniamo un ruolo agli altri animali della stessa categoria.
Possiamo anche usare animali di contesti diversi per rendere le storie più avvincenti e di fantasia. Ad esempio: “C’era una volta una allegra fattoria con tanti animali. Un giorno arrivò nella fattoria il panda. Il panda abitava nella giungla ed era partito alla ricerca del suo papà, che era stato catturato da un gruppo di uomini...”, e così via.
Colori dei lacci