CAPITANI DI PARTE GUELFA NUMERI BIANCHI N/23

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CAPITANI DI PARTE GUELFA NUMERI BIANCHI

N/23

INVENTARIO SOMMARIO VALIDO PER LE RICHIESTE

PER LE RICHIESTE È NECESSARIO INDICARE:

- la denominazione del fondo così come compare nell’intitolazione e il numero dell’unità archivistica

- il numero d’ordine nella colonna a sinistra.

PEZZI NON CONSULTABILI

NON CONSULTABILI IN ORIGINALE, MA ESCLUSIVAMENTE ATTRAVERSO IL MICROFILM SOSTITUTIVO (VEDERE PAGINA SEGUENTE): n. 16

PEZZI ALLUVIONATI IRREPERIBILI O NON RICONOSCIUTI:

2, 5-6, 11-13, 17, 18, 30, 32, 34, 42, 47-48, 50, 52-53, 90, 147-152, 155-157, 271, 307, 319, 323, 569, 579, 614, 650, 659, 660, 667.

PEZZI PASSATI AD ALTRI FONDI:

nn. 7, 8 (Si veda INV. N/358 – Piante dei popoli e strade)

ULTIMO AGGIORNAMENTO DELL’AVVERTENZA: APRILE 2008

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PEZZO BOBINA

16 15

Per le richieste indicare: CAPITANI DI PARTE GUELFA – NUMERI BIANCHI e il numero della bobina

Nella “nota” delle richieste indicare: ARMADIO DI SICUREZZA

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CAPITANI DI PARTE GUELFA

NUMERI BIANCHI 1549 - 1773

INVENTARIO SOMMARIO

A CURA DI UMBERTO DORINI

-1912-

(4)

Con motuproprio del 18 settembre 1549, noto come Legge dell'Unione, venne abolita la magistratura degli Ufficiali di Torre (alla quale erano stati accorpati già dal 1364 gli uffici dei Signori delle Gabelle, dei Beni dei Ribelli, delle Mulina, del Mare, ponti e vie di Firenze) e le sue competenze, relative alla manutenzione di strade, fiumi, argini e fortezze, passarono ai Capitani di Parte guelfa. La magistratura si trovò così a riunire competenze diverse, tutte riferibili all’amministrazione dei beni demaniali e di uso pubblico e di quelli pervenuti per confisca o sottoposti ad imposte. In concreto, essa si occupò dell’amministrazione di alcune imposte, multe e beni confiscati; della tutela e protezione dell’ambiente (regolamentazione sul taglio di alberi in zone di crinale o presso gli argini); del controllo sulle acque e i beni pubblici; delle verifiche di pesi e misure; del mantenimento di fognature, ponti e lastricati; della messa in sicurezza di edifici; della pubblica sicurezza in caso di feste ed altri eventi pubblici; della pulizia di luoghi pubblici.

Al vertice della magistratura vi era un collegio di dieci cittadini i quali, tre per elezione e sette per nomina granducale, restavano in carica per un anno; tuttavia due dei sette membri nominati dal granduca restavano in carica a tempo indeterminato ed erano detti Ufficiali dei fiumi. Le loro mansioni specifiche erano appunto il controllo dei fiumi e divennero il braccio operativo della magistratura in ambito di regimentazione delle acque e, sempre più spesso, anche per il mantenimento delle strade, funzione esercitata anche dalla magistratura dei Nove conservatori.

Al personale con mansioni burocratiche (auditore, cancellieri, provveditore, camarlingo, scrivano, ragioniere, esattore, ministri e donzelli) si affiancarono nel tempo ingegneri ed architetti, in numero variabile e regolarmente stipendiati, più otto capimastri non stipendiati (legnaioli, muratori, scalpellini, architetti, ingegneri, periti) incaricati di stendere perizie e fornire pareri (detti nelle carte rapporti) sulle controversie insorte in materia di lavori pubblici. I capimastri, già operanti per gli Ufficiali di Torre, nei secoli successivi divennero un corpo di tecnici specializzati, organizzato in ingegneri e aiuto ingegneri.

L’Ufficio dei Fiumi fu organizzato in maniera più organica a partire dal 1554, anche se vere e proprie regole vennero fissate tra il 1577 ed il 1581. Con il XVII secolo gli ufficiali vennero aumentati di tre unità e, a partire dal 1691 le loro deliberazioni vennero unificate a quelle dei Capitani di Parte.

Verso la fine del XVII secolo, sotto Cosimo III, la magistratura fu riorganizzata in tre nuovi e più snelli uffici amministrativi: la Congregazione di Strade e ponti (di fatto istituita già dal 1677) e le Congregazioni del Valdarno di sopra e di sotto, istituite nel 1697, anche se all’inizio pensate come ufficio unico.

L’ambito giurisdizionale dei Capitani di Parte comprendeva i territori di Firenze, Prato e Arezzo, con l’esclusione del Nuovo Stato senese, di quello di Pistoia e di Pisa i quali erano sottoposti a specifici e distinti uffici (gli esistenti Uffici dei Fiumi e Fossi di Pisa, di Pistoia, di Siena; l’Ufficio dei Fossi di Grosseto istituito sotto Ferdinando I).

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Il nucleo più antico dell’archivio dei Capitani di Parte si trovava presso la ex-chiesa di Santa Maria sopra Porta, poi detta di San Biagio (nei pressi della porta meridionale della cinta muraria carolingia, detta Por Santa Maria). La chiesa, ricostruita verso la metà del XIII secolo, era infatti la primitiva sede delle riunioni dei Capitani di Parte guelfa; all’incirca nello stesso periodo, fu ordinata la costruzione del palazzo adiacente, noto come Palagio della Parte, costituito da tre distinti corpi di fabbrica che vennero unificati e collegati solo a partire dal Cinquecento, quando nuovi istituti ormai avevano sostituito quelli che nei secoli precedenti avevano promosso la costruzione dei diversi nuclei.

Con la Legge dell’Unione, il 18 settembre 1549 Cosimo I soppresse le antiche magistrature dei Capitani di Parte Guelfa e degli Ufficiali di Torre, unificandole in una sola che, da quel momento, assunse funzioni prevalentemente amministrative.

L’Archivio dei Capitani di Parte guelfa subì un devastante incendio del 1566 in cui andarono perdute le carte governative della città anteriori al 1282. Coloro che avevano il compito della sua sorveglianza erano i ministri che attendevano alla gestione economica dei beni confiscati ai ghibellini e ai Ribelli.

L’atto di soppressione della magistratura, sancito con motuproprio del 22 giugno 1769, è cruciale per ricostruire la storia dell’archivio. Aboliti per effetto del medesimo motuproprio anche i Nove conservatori, le funzioni esercitate dai due uffici vennero affidate alla Camera delle Comunità. Gli archivi della Parte e dei Nove confluirono nella cancelleria del nuovo ufficio e i diversi fondi che li componevano furono riordinati secondo le indicazioni suggerite da Giovan Francesco Pagnini e stabilite dal motuproprio del 26 luglio 1773. Delle operazioni di scarto e riordinamento fu incaricato Carlo Grobert, già cancelliere della Grascia. A quest’epoca risalgono gli Indici dei libri e filze del soppresso uffizio della Parte organizzati secondo l'ordine topografico delle due stanze nelle quali erano collocati e condotti secondo il “principio della separazione dell’economico dal contenzioso”, ovvero tra le carte amministrative e quelle giudiziarie.

Nel 1789 l’archivio della Camera delle Comunità, con la “sezione storica” (comprendente gli archivi dei Capitani, dei Nove e dei Cinque) e la “sezione corrente” (gli atti prodotti dalla Camera delle Comunità), confluì all'interno dell'Archivio generale delle Regie Rendite di nuova istituzione, dove rimase fino al 1808. Di questo periodo si conservano due volumi di inventari redatti nel 1794.

Dopo la parentesi del governo francese, che concentrò nella Conservazione generale degli archivi, presso gli Uffizi, tutte le carte del Granducato, anche la documentazione prodotta dai Capitani di Parte, parallelamente a quanto avvenne per le carte dei Nove, fu sottoposta alla nuova campagna di scarto che interessò gli Archivi riuniti a quello delle Regie Rendite. Tra il 1823 ed il 1826, la deputazione nominata dai “soprintendenti agli spurghi” Francesco Cempini e Reginaldo Tanzini elaborò ben 27 “note di scarto” (nn. I-XXV bis) contenenti la descrizione del materiale destinato al macero; gli scarti dell’archivio dei Capitani risulta che interessarono documenti di natura amministrativa e fiscale. Al termine dell’operazione, gli archivi riuniti a quello delle Regie Rendite furono riordinati secondo il principio della provenienza e del rispetto dei fondi e delle serie, applicando ancora la distinzione contenzioso e documenti di contenuto economico-fiscale.

Dopo quest’ultima fase, l’archivio dei Capitani di Parte fu organizzato in tre sezioni cronologicamente

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magistrature dei Capitani di Parte guelfa e degli Ufficiali di Torre in un solo magistrato, mantenendo il vecchio nome dei Capitani di Parte. La sezione dei Numeri neri è la più corposa, con documentazione non anteriore al 1549. La Parte terza o dei Numeri bianchi comprende alcune serie posteriori al 1549.

Nel complesso, oltre agli atti di natura strettamente amministrativa (gestione di proventi derivanti da imposte, multe o beni confiscati), si conservano i documenti inerenti alla tutela sull’ambiente (regolamentazione sul taglio di alberi, controllo delle zone di crinale o degli argini, controllo sulle acque e sui beni pubblici), alle verifiche di pesi e misure, al mantenimento di fogne, ponti e strade, alla messa in sicurezza degli edifici, la supervisione degli eventi pubblici e la pulizia di luoghi pubblici. Pur conservando il potere di perseguire i ribelli e confiscarne i beni, la magistratura finì per occuparsi quasi esclusivamente di lavori pubblici e fu incaricata di dare pareri sulle controversie insorte su tale materia.

Parte III - Numeri bianchi

830 unità fra registri, filze e buste (1548 - 1773) Al suo interno sono enucleabili tre serie costituite da documentazione relativa rispettivamente a lavori pubblici, acque e strade, fortezze, spettacoli e cerimonie; benefici ecclesiastici di patronato della Parte;

inventari dei beni dei Ribelli.

Sezione Lavori pubblici – 37 fra registri, buste e filze (nn. 1 – 37; 1549 - 1770)

Si tratta di documentazione di tipo prevalentemente amministrativo (ordini, rescritti sovrani, contratti di affitti, canoni, imposizioni) ma riferibile a lavori pubblici, beni demaniali, acque e strade, fortezze, spettacoli e cerimonie pubbliche. Si segnalano: Zibaldone (n. 2; secc. XVI-XVII); Affari diversi con notizie circa la costruzione del teatro del Cocomero (n. 12; 1757-1764); la busta contenente la descrizione delle fabbriche di San Giovanni dell’ing. Ferdinando Morozzi (n. 15; 1761); la busta contenente opuscoli a stampa tra cui la Difesa dell’accademia fiorentina (n. 29, secc. XVII - XVIII); la busta con notizie sul palio dei Cocchi e dei lavori a Palazzo Pitti (n. 34; 1745-1770).

Sezione Benefici ecclesiastici – 21 registri (nn. 38 – 57 bis; 1549 - 1765) Benefici ecclesiastici di patronato dei Capitani di Parte guelfa.

Sezione Beni dei Ribelli – 766 unità fra filze e registri (nn. 58 – 823; 1548 – 1773)

Documentazione relativa all’amministrazione dei beni confiscati ai ribelli, entro la quale è possibile individuare gruppi di atti omogenei: Inventari originali dei beni dei Ribelli (nn. 58-266; 1566-1773); Registri di Inventari di beni dei Ribelli segnati da 1 a 57 (nn. 267-323; 1548-1773); Spogli di inventari (n. 323 bis;

1719-1727); Processi di scorporo (nn. 324-627; 1550-1769); Processi di scorporo non spediti (nn. 628-633;

1660-1747); Sentenze d’incorporo (nn. 634-794; 1555 - 1760); Inventari dei beni dei Ribelli da incassarsi detti beni al Netto (nn. 795-811; 1550-1772); Domande di creditori e Ribelli (nn. 812-823; 1551-1760).

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N. DENOMINAZIONE DEI DOCUMENTI Estremo remoto

Estremo

recente Annotazioni

I.

Lavori pubblici. Beni demaniali. Acque e strade. Fortezze.

Spettacoli e cerimonie pubbliche etc.

1

Registro dei Bandi dei Capitani di Parte 1577 1768 840 (n. antico)

2

Registro contenente la copia di provvigioni, ordini, rescritti, lettere, deliberazioni del Magistrato dei Nove, decime etc. intitolato Zibaldone

sec. XVI sec. XVII 822 (n. antico)

3

Descrizione delle ripe fossi e carbonaie delle fortificazioni

delle terre e dei castelli dello Stato Fiorentino. 1522 80 (n. antico)

4

Registro di contratti di compre fatte dal marchese

Chiappino Vitelli 1565 1566 836 (n. antico)

5

Registro degli affitti di botteghe di Mercato Vecchio ed altrove, appartenenti ai Capitani di Parte e dei canoni dei

passi di nave 1583

Membranaceo mutilo in principio e in fine

6

Condanne criminali dei Capitani di Parte 1585 1664 44 (n. antico)

7

Tomo I di descrizioni e misure di strade del Dominio

Fiorentino 1583

882 (n. antico) Passato alla serie Piante dei popoli e strade Inventario N/358

8

Come sopra 1584

883 (n. antico) Passato alla serie Piante dei popoli e strade N/358

(8)

11

territorio di Prato 1747 2051 (n. antico)

12

Affari diversi riguardanti i fiumi ed altro (controversie circa il mantenimento degli argini – costruzione del Teatro

del Cocomero etc.) 1757 1764 923 (n. antico)

13

Busta di affari diversi riguardanti i fiumi 1757 1770 924 (n. antico)

14

Relazione sulla sistemazione della pianura adiacente

all’Usciana 1747

15

Descrizione delle Fabbriche componenti il quartiere di San Giovanni della città di Firenze, fatte dall’ing. Ferdinando

Morozzi ordinata con decreto del 20 maggio 1761 1761 2050 (n. antico)

16

Segni degli stemmi che si mettevano sul Palio di San

Giovanni e dei fregi del palio medesimo 1748 880 (n. antico)

17

Filza intitolata Raccolta di varie operazioni del Sig. Marco Vanni

sotto Ragioniere dell’Uffizio della Parte 1738 1767 899 (n. antico)

18

Filza di memorie diverse, res indicatae, note di spese del Magistrato della Parte etc.

sec. XVII

metà sec. XVIII 906 (n. antico)

19

Repertorio di res indicatae, ordini consuetudini del Magistrato dei Capitani di Parte e Ufficiali dei Fiumi

compilato nel 1712 sec. XVII 1712 906 (n. antico)

20

Estratto alfabetico di varie deliberazioni, leggi, rescritti, con alcuni fascicoletti di affari e una sentenza della Ruota Fiorentina dell’anno 1722 (a stampa) in causa vertente fra i Cap. di Par. il Magistrato e i IX ed il Comune di Volterra.

Infine una memoria circa le ingerenze del sotto provveditore della Parte.

sec. XVII sec. XVIII 903 (n. antico)

(9)

22

Registro contenente un Indice alfabetico a materie (ricordi,

deliberazioni, res indicatae, consuetudini) sec. XVII sec. XVIII

23

^“ sec. XVII sec. XVIII 931 (n. antico)

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26

Filza intitolata Scritture diverse a stampa e manoscritte

(Contiene effettivamente solo uff. riguardanti tutti affari di acque e strade)

27

Filza intitolata come sopra (contiene cause in questioni di acque e strade, processi per contravvenzioni, responsi giuridici)

28

Filza intitolata come sopra (medesimo contenuto) sec. XVII sec. XVIII 876 (n. antico)

29

Filza intitolata come sopra (contiene diversi opuscoli stampati, fra i quali:

- La difesa dell’Accademia Fiorentina in una lite colla Corte di Mercantia, Stamperia Granducale, 1680

- Bolla colla quale Innocenzo X nel 1659 bandisce la Crociata.

- Orazione di Marco dei Rossi sulle Stelle Medicee, Firenze 1680, Tipografia Stella

– Raccolta di istruzioni ai Cancellieri dei Comuni estratta dagli ordini dei IX; etc.

30

Busta intitolata Affari ritrovati appresso il Senatore Guadagni (danni prodotti ai fiumi, lavori di fiumi e di strade, mura castellane etc.)

1735 ca. 1747 ca. 897 (n. antico)

31

Busta come sopra (medesimo contenuto) 1736 ca. 1758 ca. 896 (n. antico)

(10)

fabbricati della Sapienza – Arco trionfale di San Gallo

34

Busta come sopra:

- Affari di acque e strade;

- corse dei barberi e palio dei cocchi, costruzione del nuovo Rondò del Palazzo Pitti etc.

1745 1770

35

Busta come sopra:

- Danni dei fiumi: imposizioni per i medesimi;

- amministrazione dell’Ospizio dell’Orbatello;

- elenco delle case di Firenze danneggiate dall’inondazione del 1758; impiegati; spettacoli pubblici; etc.

1746 1768 893 (n. antico)

36

Busta come sopra

- istanze per ammissione nell’Ospizio dell’Orbatello;

- impiegati della Parte;

- affari di strade, fiumi; ponti;

- spese per opere pubbliche;

- lavori ai tiratori dell’Arte della Lana

1747 1770 894 (n. antico)

37

Busta come sopra

- allargamento del Ponte Rosso (1765);

- nuova strada da Porta San Gallo a Porta al Prato (1765- 1767);

- Strada delle Filigare - Affari diversi

1761 1767 891 (n. antico)

II.

Benefizi ecclesiastici di Patronato dei Capitani di Parte e di altri magistrati

38

Registro in pergamena di contratti, livelli e compre della

mensa vescovile di Arezzo e di Volterra 1549 1550 833 (n. antico)

39

Registro come sopra contenente la descrizione delle

Chiese che pagano il censo ai Capitani di Parte 1566 1646 829 (n. antico)

(11)

41

Registro contenente la nota di tutti i benefici della diocesi

di Arezzo compilata nel 1569 1569 812 (n. antico)

42

Registro contenente la nota di tutte le Chiese, Cappelle e Benefizi della Città di Volterra, e quali sono di padronato di laici;

quali di Religiosi; quali di collazione del Vescovo Volterrano compilato per commissione dei Capitani di Parte, dietro ordine ricevuto dal Granduca, nel 1569

1569 816 (n. antico)

43

Registro contenente una Notula et breve descrizione delle dignità, canonicati et prebende, pievi, chiese et cappelle et spedali della Diogesi fiorentina ordinata dall’Arcivescovo M. Antonio Altoviti per Mandarla ai Capitani di Parte per servizi del Serenissimo Gran Duca di Toscana Cosimo de Medici

1570 1572 824 (n. antico)

44

Registro di benefici ecclesiastici già di patronato di banditi

e ribelli 1571 823 (n. antico)

45

Registro di Benefizi della Diogesi di Lucca e di Pescia posti nel

Dominio di S. A. S compilato nel 1577 1577

con indice alfabetico;

819 (n. antico)

46

Registro intitolato Repertorio di Benefizi Ecclesiastici censuari dei quali S.A.S. è patrona

Fu composto per cura dei Capitani di Parte che per l’avanti avevano il patronato di quei benefizi

1579 832 (n. antico)

47

Registro intitolato Repertorio alfabetico di chiese 1580 798 (n. antico)

48

Registro intitolato Repertorio od estratto di varie materie concernenti gli Ecclesiastici e alcuni Luoghi Pii sottoposti ai Signori IX compilati nei secoli XVI …

sec. XVI sec. XVII 934 (n. antico)

49

Registro di benefici ecclesiastici della diocesi di Fiesole sec. XVI

fine 811 (n. antico)

50

Quaderno contenente il Discorso sopra la Bolla di PP. Leone X, colla quale si concesse nel 1516 al Comune di Firenze di gravare anche gli Ecclesiastici delle Decime e delle altre Imposizioni fatto

1657 909 (n. antico)

(12)

52

Lucca e di Pescia posti nel Dominio. Contiene importanti notizie sulla loro origine, sulla loro natura, rendite etc. dal sec. XIII al XVII. Compilato nel sec. XVII

sec. XVII 818 (n. antico)

53

Registro contenente la nota dei patronati della diocesi di

Fiesole sec. XVII 810 (n. antico)

54

Registro intitolato Possessi. Sono descritti tutti i benefici ecclesiastici della diocesi di Firenze coll’elenco sotto ciascuno di essi, di coloro che ne furono investiti e colla data della presa di possesso dal sec XVII al XVIII

55

Registro intitolato Memorie attinenti ai Censi secolari fatte fare dai Capitani di Parte sui loro registri e consegnate al Sig. Cancelliere Gaspero Domenico Paver. Fu composto nel 1708. In esso sono inseriti 10 fascicoli contenenti copie estratte dai libri della Parte dal 1709 al 1711, di documenti concernenti la confisca dei beni Del Bello di Castrocaro

sec. XVII 1711 866 (n. antico)

56

Repertorio dei benefici di patronato totale o parziale dei

Capitani di Parte 1736 1765 807 (n. antico)

57

Campione dei benefici di patronato dei Capitani di Parte,

fatto nell’anno 1762 1762 830 (n. antico)

57 bis

Memorie dei censi secolari estratte dai libri di partiti dei Capitani di Parte.

sec.

XVIII

III

Beni dei Ribelli

Filze d’inventari originali dei beni dei ribelli

58

Filza d’inventari originali dell’anno 1566 1567

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Filza d’inventari originali dell’anno 1567

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230

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(27)

240

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^“ ¹⁷²⁷

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^“ ¹⁷²⁸

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^“ ¹⁷²⁹

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^“ ¹⁷³⁰

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^“ ¹⁷³¹

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^“ ¹⁷³²

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^“ ¹⁷³³

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^“ ¹⁷³⁴

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^“ ¹⁷³⁷

(28)

254

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256

^“ ¹⁷⁴³ ¹⁷⁴⁴

257

^“ ¹⁷⁴⁵ ¹⁷⁴⁶

258

^“ ¹⁷⁴⁷

259

^“ ¹⁷⁴⁸

260

^“ ¹⁷⁴⁹ ¹⁷⁵⁰

261

^“ ¹⁷⁵¹

262

^“ ¹⁷⁵² ¹⁷⁵³

263

^“ ¹⁷⁵⁵ ¹⁷⁵⁷

264

^“ ¹⁷⁵⁸ ¹⁷⁶²

(29)

266

Registri d’inventari di beni di banditi e ribelli

267

Registro d’inventario di beni di banditi e ribelli segnato 1 1548 1553

268

^{“ 2} ¹⁵⁵⁴ ¹⁵⁵⁶

269

^{“ 3} ¹⁵⁵⁶ ¹⁵⁵⁹

270

^“4 ¹⁵⁵⁹ ¹⁵⁶²

271

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272

^“6 ¹⁵⁶⁸ ¹⁵⁶⁹

273

^“7 ¹⁵⁶⁸ ¹⁵⁶⁹

274

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275

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(30)

278

^{“ 12} ¹⁵⁷⁵ ¹⁵⁷⁶

279

^{“ 13} ¹⁵⁷⁷ ¹⁵⁷⁸

280

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281

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282

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283

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284

^{“ 18} ¹⁵⁸⁵ ¹⁵⁸⁶

285

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286

^{“ 20} ¹⁵⁸⁷ ¹⁵⁸⁸

287

^{“ 21} ¹⁵⁸⁸ ¹⁵⁸⁹

288

^{“ 22} ¹⁵⁹⁰

(31)

290

291

^{“ 25} ¹⁵⁹³ ¹⁵⁹⁴

292

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293

^{“ 27} ¹⁵⁹⁶ ¹⁵⁹⁷

294

^{“ 28} ¹⁵⁹⁸ ¹⁵⁹⁹

295

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296

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297

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298

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299

^{“ 33} ¹⁶⁰⁸ ¹⁶¹⁰

300

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301

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(32)

304

^{“ 38} ¹⁶¹⁸ ¹⁶²¹

305

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306

^{“ 40} ¹⁶²⁴ ¹⁶²⁹

307

^{“ 41} ¹⁶²⁷ ¹⁶²⁹

308

^{“ 42} ¹⁶³⁰ ¹⁶³⁴

309

^{“ 43} ¹⁶³⁴ ¹⁶³⁸

309 bis

Registro d’inventari di beni di banditi e ribelli segnato

Debitori e creditori di Antonio Manzini 1638

310

Registro d’inventari di beni di banditi e ribelli segnato 44 1638 1641

311

^{“ 45} ¹⁶⁴¹ ¹⁶⁴⁵

312

^{“ 46} ¹⁶⁴⁵ ¹⁶⁴⁹

313

^{“ 47} ¹⁶⁵⁰ ¹⁶⁵⁵

(33)

315

316

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317

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318

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319

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320

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321

^{“ 55} ¹⁷⁰⁷ ¹⁷²³

322

^{“ 56} ¹⁷²³ ¹⁷⁴⁸

323

^{“ 57} ¹⁷⁴⁸ ¹⁷⁷³

323 bis

Libro di spogli d’inventari di banditi 1719 1727

324

Filza di processi di scorporo 1550

325

^“ ¹⁵⁵¹

(34)

328

^“ ¹⁵⁵²

329

^“ ¹⁵⁵³

330

^“ ¹⁵⁵⁴

331

^“ ¹⁵⁵⁴

332

^“ ¹⁵⁵⁵

333

^“ ¹⁵⁵⁵ ¹⁵⁵⁶

334

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335

^“ ¹⁵⁵⁶

336

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337

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338

^“ ¹⁵⁵⁸

(35)

340

341

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342

^“ ¹⁵⁶⁰

343

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^“ ¹⁵⁶¹

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346

^“ ¹⁵⁶²

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348

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349

^“ ¹⁵⁶⁴

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351

^“ ¹⁵⁶⁵

(36)

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^“ ¹⁵⁶⁶

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^“ ¹⁵⁶⁶

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^“ ¹⁵⁶⁷

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^“ ¹⁵⁶⁸

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(37)

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369 bis

^“ ¹⁵⁷¹

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373

^“ ¹⁵⁷²

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^“ ¹⁵⁷²

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^“ ¹⁵⁷³

(38)

379

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380

^“ ¹⁵⁷⁴

381

^“ ¹⁵⁷⁵

382

^“ ¹⁵⁷⁵

383

^“ ¹⁵⁷⁵

383 bis

Filza di processi di scorporo contro i beni di Piero d’Alessandro

Capponi 1575

384

^“ ¹⁵⁷⁶

385

^“ ¹⁵⁷⁶

386

^“ ¹⁵⁷⁶

387

^“ ¹⁵⁷⁷

388

^“ ¹⁵⁷⁷

(39)

390

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^“ ¹⁵⁷⁸

392

^“ ¹⁵⁷⁸

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394

^“ ¹⁵⁷⁹

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^“ ¹⁵⁸⁰

396

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397

^“ ¹⁵⁸²

398

^“ ¹⁵⁸²

399

^“ ¹⁵⁸³

400

^“ ¹⁵⁸³

401

^“ ¹⁵⁸³

(40)

404

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^“ ¹⁵⁸⁵

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^“ ¹⁵⁸⁵

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409

^“ ¹⁵⁸⁶

410

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(41)

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423

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(42)

430

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^“ ¹⁵⁹⁶

440

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(43)

442

443

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^“ ¹⁵⁹⁹

445

^“ ¹⁵⁹⁹

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451

^“ ¹⁶⁰²

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453

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(44)

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521

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524

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581

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Processi di scorporo non spediti

628

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635

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637

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643

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644

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(59)

646

Filza di sentenze 1572

647

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648

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665

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Filza di sentenze 1655 1656

725

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^“ ¹⁷²⁹ ¹⁷³⁴

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^“ ¹⁷³⁵

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^“ ¹⁷³⁶ ¹⁷³⁸

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^“ ¹⁷⁵⁹ ¹⁷⁶⁰

Registri d’inventari dei beni dei Ribelli da incamerarsi detti di beni al Netto

795

Registro intitolato Beni al Netto 1550 1564

796

^“ ¹⁵⁶⁴ ¹⁵⁶⁹

797

^“ ¹⁵⁷⁰ ¹⁶⁷⁴

798

^“ ¹⁵⁷⁴ ¹⁵⁷⁷

799

^“ ¹⁵⁷⁸ ¹⁵⁸¹

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Registro intitolato Beni al Netto 1586 1589

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Registri di domande di creditori di Ribelli

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