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PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO (Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n.

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(1)

Comune di Rende Provincia di CS

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO

(Allegato XV e art. 100 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106)

OGGETTO:

Lavori di "realizzazione di piazze tematiche per la socializzazione all'interno del Campus universitario, attraverso la riqualificazione e infrastrutturazione degli spazi esistenti dell'Unical.

COMMITTENTE:

Università Della Calabria.

CANTIERE:

Via Ponte Pietro Bucci, Rende (CS)

Rende,______________

IL COORDINATORE DELLA SICUREZZA

_____________________________________

(geom. Giuseppe Ciardullo) per presa visione IL COMMITTENTE

_____________________________________

(Rettore Crisci Gino Mirocle)

CerTus by Guido Cianciulli - Copyright ACCA software S.p.A.

Giuseppe Geom. Ciardullo

Firmato digitalmente da Giuseppe Geom.

Ciardullo

ND: cn=Giuseppe Geom. Ciardullo, o=Centro Residenziale - Unical, ou=Unità Organizzativa Tecnica, email=giuseppe.ciardullo@unical.it, c=IT

Data: 2019.03.29 11:55:41 +01'00'

(2)

LAVORO

(punto 2.1.2, lettera a, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) CARATTERISTICHE GENERALI DELL'OPERA:

Natura dell'Opera:

Opera Edile

OGGETTO:

Lavori di "realizzazione di piazze tematiche per la socializzazione all'interno del Campus universitario, attraverso la riqualificazione e infrastrutturazione degli spazi esistenti dell'Unical.

Importo presunto dei Lavori:

780´000,00 euro

Numero imprese in cantiere:

2 (previsto)

Numero massimo di lavoratori:

10 (massimo presunto)

Entità presunta del lavoro:

1355 uomini/giorno

Data inizio lavori:

03/09/2018

Data fine lavori (presunta):

02/09/2019

Durata in giorni (presunta):

365

Dati del CANTIERE:

Indirizzo:

Via Ponte Pietro Bucci

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/496716

(3)

COMMITTENTI

DATI COMMITTENTE:

Ragione sociale:

Università Della Calabria

Indirizzo:

Via Ponte Pietro Bucci

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/496716

nella Persona di:

Nome e Cognome:

Gino Mirocle Crisci

Qualifica:

Rettore

Indirizzo:

Via Ponte Pietro Bucci

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/496716

Codice Fiscale:

CRSGMR49T21G910I

(4)

RESPONSABILI

(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Mansioni:

Il Progettista provvede a: 1) elaborare il progetto secondo criteri diretti a ridurre alla fonte i rischi per la sicurezza e salute dei lavoratori, tenendo conto dei principi generali di tutela di cui all'art. 15 del D.Lgs. n. 81/2008; 2) determinare la durata del lavoro o delle singole fasi di lavoro, al fine di permettere la pianificazione dei lavori in condizioni di sicurezza; 3) a collaborare e fornire tutte le informazioni, dati e documentazioni necessarie al coordinatore per la progettazione; 4) prendere in esame ed, eventualmente, sottoporli al Committente o al Responsabile dei lavori, se designato, le proposte avanzate dal Coordinatore per la progettazione che richiedono modifiche al progetto e tesa a migliorare le condizioni di sicurezza e salubrità in cantiere durante l'esecuzione dei lavori; 5) prendere in esame nella redazione del progetto ed, eventualmente, sottoporli al Committente o al Responsabile dei lavori, se designato, le proposte del Coordinatore per la progettazione avanzate per meglio garantire la tutela della sicurezza e salute durante i lavori di manutenzione dell'opera.

Il Direttore dei lavori provvede a: 1) dirigere e controllare sotto l'aspetto tecnico, contabile ed amministrativo, per conto della committenza, la corretta esecuzione dei lavori, nel rispetto del contratto d'appalto e dei suoi allegati; 2) curare che i lavori siano eseguiti a regola d'arte ed in conformità al progetto e al contratto; 3) verificare periodicamente, nel caso di lavori pubblici, il possesso e la regolarità da parte dell'appaltatore della documentazione prevista dalle leggi in materia di obblighi nei confronti dei dipendenti; 4) dialogare con il coordinatore per l'esecuzione, in particolare riferisce tempestivamente nuove circostanze tecniche (per esempio, le varianti al progetto) che possono influire sulla sicurezza; 5) non interferire nell'operato del coordinatore per l'esecuzione; 6) sospendere i lavori su ordine del committente o del responsabile dei lavori e dietro segnalazione del coordinatore per l'esecuzione dei lavori; 7) consentire la sospensione delle singole lavorazioni da parte del coordinatore per l'esecuzione, nel caso in cui quest'ultimo riscontri direttamente un pericolo grave ed immediato per i lavoratori e fino a quando il coordinatore medesimo non verifichi l'avvenuto adeguamenti da parte delle imprese interessate.

Il Coordinatore per la progettazione provvede a: 1) redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento, in conformità all'art. 100 del D.Lgs. n. 81/2008; 2) riportare nel piano di sicurezza e coordinamento la stima analista dei costi della sicurezza; 3) valutare, in collaborazione con il progettista, la congruità dell'importo di progetto in relazione all'ammontare dei costi per la sicurezza; 4) eventualmente, sottoporre al committente o al responsabile dei lavori, previa comunicazione al progettista, integrazioni da apportare al progetto al fine di renderlo comprensivo dei costi della sicurezza; 5) compilare il fascicolo degli interventi ulteriori; 6) eventualmente, su richiesta del committente o del responsabile dei lavori, fornire indicazioni utili e supportare la fase della scelta delle imprese e dei lavoratori autonomi al fine di poter valutare l'idoneità tecnico professionale e la rispondenza dei concorrenti alle esigenze di sicurezza specifica nel piano di sicurezza e coordinamento.

Il Coordinatore per l'esecuzione provvede a: 1) redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento,

nel caso in cui la designazione è conseguente alla circostanze che i lavori inizialmente affidati ad

un'unica impresa sono in realtà eseguiti da più imprese; 2) compilare il fascicolo degli interventi

ulteriori, nel caso in cui la designazione è conseguente alla circostanze che i lavori inizialmente

affidati ad un'unica impresa sono in realtà eseguiti da più imprese; 3) verificare, tramite azioni di

coordinamento e controllo, l'applicazione del Piano di sicurezza e coordinamento e delle relative

procedure di lavoro, garantendo la frequenza delle visite in cantiere sulla base della complessità

dell'opera e del grado di affidabilità delle imprese ed assicurando la sua presenza in cantiere nelle

fasi di maggiori criticità; 4) verbalizzare ogni visita in cantiere, ogni disposizione impartita per il

rispetto del Piano di sicurezza e coordinamento, ogni verifica degli avvenuti adeguamenti e, in

(5)

generale, ogni comunicazione trasmessa alle imprese o da queste ricevute, dandone comunicazione scritta al committente o al responsabile dei lavori; 5) verificare l'idoneità dei Piani operativi di sicurezza, presentati dalle imprese esecutrici, e la loro coerenza con quanto disposto nel Piano di sicurezza e coordinamento; 6) adeguare il Piano di sicurezza e coordinamento e il Fascicolo degli interventi ulteriori; 7) verificare che le imprese esecutrici adeguino i rispettivi Piani operativi di sicurezza; 8) organizzare la cooperazione e il coordinamento tra le imprese e i lavoratori autonomi;

9) verificare l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare coordinamento dei Rappresentanti per la sicurezza, finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere; 10) segnalare al Committente o al Responsabile dei lavori le “gravi” inosservanze da parte delle imprese e ai lavoratori autonomi, previa contestazione scritta, e proporre la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere o la risoluzione del contratto; 11) comunicare, nel caso in cui il Committente o il Responsabile dei lavori non addotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione di cui al punto precedente, senza fornire idonea giustificazione, le inosservanze all'Azienda ASL e alla Direzione provinciale del lavoro competenti per territorio; 12) sospendere le singole lavorazioni in caso di pericolo grave imminente direttamente riscontrato, fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

Il Responsabile dei lavori provvede a : 1) organizzare il progetto esecutivo onde ottenere che durante il suo sviluppo si tengano in conti i principi e le misure generali per la salute e la sicurezza dei lavoratori prevedibilmente destinati alla realizzazione delle opere; 2) programmare tempi e procedure di esecuzione delle opere onde consentire agli operatori costruttori di pianificare la realizzazione delle opere in modo da assicurare le condizioni di sicurezza e di igiene dei lavoratori previsti; 3) nominare il Coordinatore per la progettazione ed il coordinatore per l’ìesecuzione; 4) verificare gli elaborati del Coordinatore in fase di progettazione e di trasmetterli alle imprese invitate ad effettuare le offerte o individuate per l'esecuzione dei lavori; 5) trasmettere la Notifica preliminare agli enti competenti; 6) affidare i lavori ad imprese che abbiano i requisiti tecnici e professionali in relazione ai lavori da svolgere; 7) verificare che le imprese siano in regola sotto gli aspetti contributivi, assicurativi e del lavoro in genere; 8) autorizzare o negare il subappalto; 9) verificare l'operato del Coordinatore per l’esecuzione; 10) sospendere i lavori, allontanare le imprese, rescindere il contratto, su motivata richiesta del Coordinatore per l’esecuzione.

Il Direttore tecnico di cantiere provvede a: 1) adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII del D.Lgs. 81/2008 o attua quanto previsto nei piani di sicurezza; 2) esercitare la sorveglianza sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza affidati alla sovrintendenza dei suoi preposti nonché dei responsabili delle imprese coesecutrici o dei fornitori o sub-appaltatori; 3) mettere a disposizione dei Rappresentanti per la sicurezza copia dei piani di sicurezza 10 giorni prima dell'inizio dei lavori; 4) prima dell'inizio dei lavori l'impresa aggiudicataria trasmettere il Piano di sicurezza e coordinamento alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi; 5) prima dell'inizio dei rispettivi lavori trasmettere il proprio Piano operativo di sicurezza al Coordinatore per l'esecuzione.

L'Assistente di cantiere provvede a: 1) adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'allegato XIII; 2) attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; 3) sorvegliare sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza ed affidate alle varie squadre.

Il Preposto provvede a: 1) adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'art. 96 del D.Lgs. 81/2008; 2) attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; 3) sorvegliare sull'attuazione di tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza ed affidati alla propria squadra.

Il Capocantiere provvede a: 1) adottare le misure conformi alle prescrizioni di cui all'art. 96 del

D.Lgs. 81/2008; 2) attuare quanto previsto nei piani di sicurezza; 3) sorvegliare sull'attuazione di

tutte le misure di sicurezza previste nei piani di sicurezza ed affidate alle varie squadre.

(6)

Responsabile del Procedimento:

Nome e Cognome:

Massimo Colafati

Qualifica:

Impiegato Ammonistrativo

Indirizzo:

Via Savinio

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/495005

Indirizzo e-mail:

massimo.colafati@unical.it

Codice Fiscale:

CLFMSM74E30M208F

Data conferimento incarico:

20/04/2018

Supporto al Responsabile del Procedimento:

Nome e Cognome:

Giuseppe Ciardullo

Qualifica:

geometra

Indirizzo:

Via Salerno

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/497053

Indirizzo e-mail:

giuseppe.ciardullo@unical.it

Codice Fiscale:

CRDGPP74R26D086W

Data conferimento incarico:

20/04/2018

Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione:

Nome e Cognome:

Giuseppe Ciardullo

Qualifica:

geometra

Indirizzo:

Via Salerno

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/497053

Indirizzo e-mail:

giuseppe.ciardullo@unical.it

Codice Fiscale:

CRDGPP74R26D086W

Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione:

Nome e Cognome:

Giuseppe Ciardullo

Qualifica:

geometra

Indirizzo:

Via Salerno

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/497053

Indirizzo e-mail:

giuseppe.ciardullo@unical.it

Codice Fiscale:

CRDGPP74R26D086W

Coordinatore gruppo progettisti:

Nome e Cognome:

Mauro Francini

Qualifica:

Architetto

Indirizzo:

Via Ponte Pietro Bucci

CAP:

87036

Città:

Rende (CS)

Telefono / Fax:

0984/496766

Indirizzo e-mail:

francini@unical.it

Data conferimento incarico:

30/10/2018

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IMPRESE

(punto 2.1.2, lettera b, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Nessuna impresa alla data della stesura del presente Piano di Sicurezza e Cordonamento risulta

aggiudicataria dei lavori, in quanto il progetto è in fase di approvazione e espletamento del bando di

gara.

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ORGANIGRAMMA DEL CANTIERE

Responsabile del Procedimento Colafati Massimo

Supporto al Responsabile del Procedimento Ciardullo Giuseppe

Impresa affidataria ...

IMPRESE

Coordinatore gruppo progettisti Francini Mauro

Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione Ciardullo Giuseppe

Coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione Ciardullo Giuseppe

COMMITTENTE Università Della Calabria

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DOCUMENTAZIONE

Telefoni ed indirizzi utili

Carabinieri pronto intervento: tel. 112

Caserma Carabinieri di Rende tel. 0984837533/0984839691 Servizio pubblico di emergenza Polizia: tel. 113

Polizia - Commissariato di P.S. di Cosenza tel. 0984898011 Comando Vvf chiamate per soccorso: tel. 115

Comando Vvf di Cosenza tel. 0984401219

Pronto Soccorso tel. 118

Pronto Soccorso: - Ospedale di Cosenza tel. 0984681321 Comando Vigili Urbani tel. 0984839470/340

Guardi Medica tel. 0984402518

ASP Regione Calabria - Distretto di Rende tel. 0984843011 ISPEL territoriale competente tel. 0984741082 Direzione Provinciale del Lavoro tel. 0984412463 INAIL territoriale competente tel. 0984896111

Acquedotto tel. 098429977

Elettricità (segnalazione guasti) tel. 800900800 Gas (segnalazione guasti) tel. 800900999

Documentazione da custodire in cantiere

Ai sensi della vigente normativa le imprese che operano in cantiere dovranno custodire presso gli uffici di cantiere la seguente documentazione:

- Notifica preliminare (inviata alla A.S.L. e alla D.P.L. dal committente e consegnata all'impresa esecutrice che la deve affiggere in cantiere - art. 99, D.Lgs. n. 81/2008);

- Piano di Sicurezza e di Coordinamento;

- Fascicolo con le caratteristiche dell'Opera;

- Piano Operativo di Sicurezza di ciascuna delle imprese operanti in cantiere e gli eventuali relativi aggiornamenti;

- Titolo abilitativo alla esecuzione dei lavori;

- Copia del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio Industria e Artigianato per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;

- Documento unico di regolarità contributiva (DURC)

- Certificato di iscrizione alla Cassa Edile per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;

- Copia del registro degli infortuni per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;

- Copia del Libro Unico del Lavoro per ciascuna delle imprese operanti in cantiere;

- Verbali di ispezioni effettuate dai funzionari degli enti di controllo che abbiano titolo in materia di ispezioni dei cantieri (A.S.L., Ispettorato del lavoro, I.S.P.E.S.L., Vigili del fuoco, ecc.);

-. Registro delle visite mediche periodiche e idoneità alla mansione;

- Certificati di idoneità per lavoratori minorenni;

- Tesserini di vaccinazione antitetanica.

Inoltre, ove applicabile, dovrà essere conservata negli uffici del cantiere anche la seguente documentazione:

- Contratto di appalto (contratto con ciascuna impresa esecutrice e subappaltatrice);

- Autorizzazione per eventuale occupazione di suolo pubblico;

- Autorizzazioni degli enti competenti per i lavori stradali (eventuali);

- Autorizzazioni o nulla osta eventuali degli enti di tutela (Soprintendenza ai Beni Architettonici e

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Ambientali, Soprintendenza archeologica, Assessorato regionale ai Beni Ambientali, ecc.);

- Segnalazione all'esercente l'energia elettrica per lavori effettuati in prossimità di parti attive.

- Denuncia di installazione all'I.S.P.E.S.L. degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg, con dichiarazione di conformità a marchio CE;

- Denuncia all'organo di vigilanza dello spostamento degli apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 kg;

- Richiesta di visita periodica annuale all'organo di vigilanza degli apparecchi di sollevamento non manuali di portata superiore a 200 kg;

- Documentazione relativa agli apparecchi di sollevamento con capacità superiore ai 200 kg, completi di verbali di verifica periodica;

- Verifica trimestrale delle funi, delle catene incluse quelle per l'imbracatura e dei ganci metallici riportata sul libretto di omologazione degli apparecchi di sollevamenti;

- Piano di coordinamento delle gru in caso di interferenza;

- Libretto d'uso e manutenzione delle macchine e attrezzature presenti sul cantiere;

- Schede di manutenzione periodica delle macchine e attrezzature;

- Dichiarazione di conformità delle macchine CE;

- Libretto matricolare dei recipienti a pressione, completi dei verbali di verifica periodica;

- Copia di autorizzazione ministeriale all'uso dei ponteggi e copia della relazione tecnica del fabbricante per i ponteggi metallici fissi;

- Piano di montaggio, trasformazione, uso e smontaggio (Pi.M.U.S.) per i ponteggi metallici fissi;

- Progetto e disegno esecutivo del ponteggio, se alto più di 20 m o non realizzato secondo lo schema tipo riportato in autorizzazione ministeriale;

- Dichiarazione di conformità dell'impianto elettrico da parte dell'installatore;

- Dichiarazione di conformità dei quadri elettrici da parte dell'installatore;

- Dichiarazione di conformità dell'impianto di messa a terra, effettuata dalla ditta abilitata, prima della messa in esercizio;

- Dichiarazione di conformità dell'impianto di protezione dalle scariche atmosferiche, effettuata dalla ditta abilitata;

- Denuncia impianto di messa a terra e impianto di protezione contro le scariche atmosferiche (ai sensi del D.P.R. 462/2001);

- Comunicazione agli organi di vigilanza della "dichiarazione di conformità " dell'impianto di protezione

dalle scariche atmosferiche.

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DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È COLLOCATA L'AREA DEL CANTIERE

(punto 2.1.2, lettera a, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

L'area di intervento è ubicata presso l'università della Calabria in località Arcavacata di Rende, ad

una altitudine di 320 m sul livello del mare. Il cantiere mobile è situato lungo l'asse ponte al piano

terra e nelle zone limitrofi dove sono situate i quartieri residenziali. L'Area di cantiere che interessa

gli spazi aperti e le piazze dell'Unical a servizio dei dipartimenti, delle aule e laboratori è

posizionata nell'interno del territorio campus dell'Università della Calabria, gli unici quartieri

residenziali del Campus interessati al progetto sono il quartiere Maisonettes e il quartiere San

gennaro e il distaccamento del ponte piazza del Polifunzionale. L'area di cantiere, ubicata nei

quartieri Maisonettes e San Gennaro e del Polifunzionale risulta al quando tranquilla visto che gli

edifici sono ubicati all'interno di un complesso ben delimitato parte da recinzione in ferro e parte da

terreni di proprietà dell'Università, che nel suo interno possono accedere solo le persone autorizzate

come gli alloggiati, studenti, dipendenti e professori, e pedoni presenti nel campus, per cui il

pericolo di traffico di utenze si riduce di tanto. L'unica area che sembra più esposta al traffico è

l'asse ponte in quanto sono presenti sia mezzi a quattroruote che pedoni sul ponte carrabile ed al

piano terra, mentre sul ponte coperto possono transitare solo pedoni i quali usufruiscono dello

stesso per le normali attività giornaliere. All'interno di queste aree inoltre, sono presenti altri

cantieri temporanei, i quali si occupano della normale manutenzione delle strutture e degli impianti.

(12)

DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA

(punto 2.1.2, lettera a, punto 3, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.) Premessa

Il progetto scaturisce dalla volontà di consolidare le specificità funzionali, dimensionali e organizzative di un Campus che si pone come punto di riferimento per il territorio, in quanto vissuto quotidianamente da migliaia di studenti, docenti e studiosi.

In particolare, si mira a valorizzare ogni occasione spaziale di aggregazione, potenziando e riqualificando alcuni spazi aperti dell'Unical, inserendoli nella strategia di ammodernamento promossa per lo sviluppo di modalità evolute e cooperative di didattica, studio e partecipazione alle attività e alle funzioni del campus.

Le aree individuate sono state oggetto di processi di funzionalizzazione spontanea e/o di reinterpretazione delle funzioni originarie da parte degli studenti (come singoli, gruppi e associazioni), divenendo progressivamente habitat quotidiano per la socializzazione e lo studio di centinaia di utenti del campus.

Il progetto si propone di lavorare sul potenziale di questi spazi per risolverne le criticità ‒ come la mancanza di riconoscibilità degli "spazi in attesa" che lo identificano e la loro non completa sicurezza ‒ per pervenire a un sistema coeso e agevolmente praticabile, vivo, funzionale e attrattivo. Le azioni progettuali sono improntate alla flessibilità e alla funzionalità, per ottenere spazi idonei a esigenze e modi di utilizzo diversi e per tendere al “tempo pieno” di fruizione, garantendone al contempo la sicurezza.

Le soluzioni architettoniche individuate sono finalizzate alla realizzazione di un prodotto equilibrato nelle soluzioni formali e correttamente inserito nel contesto architettonico.

A tali spazi corrisponderanno, dunque, le nuove piazze tematiche per la socializzazione oggetto della proposta, nelle quali recepire e testimoniare le evoluzioni del concetto di spazio pubblico che sono intervenute nei cinquanta anni di vita del Campus, immaginandole come luoghi di interazione ma anche di studio e di lavoro, facendo di esse veri e propri avamposti di sperimentazione per una didattica innovativa. Il progetto prevede, infatti, l’identificazione di una comune linea di intervento volta a valorizzare l’apprendimento innovativo e cooperativo, quindi l’interconnessione tra l’Università e il territorio, ovvero tra l’Università e i principali fruitori della stessa, in successione a cui declinare specifiche caratterizzazioni fisiche e funzionali, verticali e orizzontali, materiali e immateriali.

In sintesi, il progetto prevede: di potere attrezzare gli spazi individuati con arredi, innovativi e creativi, progettati per consentire lo svolgimento di tutte le attività auspicate; di selezionare ambiti ed elementi da affidare alla gestione degli studenti per risvegliare in loro, tra l’altro, anche uno spirito di partecipazione responsabile; di realizzare opportuni dispositivi volti a qualificare, connettere e assicurare facilità di accesso, di riconoscibilità e di orientamento.

La riqualificazione di questi spazi avverrà, inoltre, attraverso un processo partecipato, frutto del confronto con gli studenti delle suddette diverse aree, attraverso forme di consultazione allargata e seminari di progettazione mirati (in cui coinvolgere gruppi di iscritti ai corsi di laurea più direttamente impegnati nell’insegnamento delle discipline progettuali), al fine di indirizzare obiettivi e materiali del progetto verso i reali bisogni dei fruitori da un lato e, dall’altro, favorire il radicarsi del senso di appartenenza a una comunità che si contribuisce quotidianamente a costruire e gestire, a partire dalla qualità, dalla sicurezza e dal comfort dei suoi spazi.

Tutto ciò costituisce una straordinaria occasione per sviluppare appieno il potenziale ancora inespresso del

campus, dando modo di favorire modalità di apprendimento cooperativo e innovativo, con l’ausilio dei

sistemi di rete in corso di realizzazione all’interno e all’esterno degli spazi dei cubi per attivare un uso

multifunzionale e creativo di tali spazi all’aperto, a beneficio di studenti, ricercatori e anche degli spin off e

allo scopo di incoraggiare la socializzazione, l’affermazione di un condiviso senso di identità ma anche lo

scambio di idee, per dar vita a iniziative e forme varie di cooperazione e innovazione.

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Individuazione delle aree Gli spazi scelti sono sette:

cinque corrispondono alle diverse aree culturali del campus (Economia e Sociologia, Studi umanistici, ꞏ

Matematica e Fisica, Ingegneria, lungo il Ponte di Vittorio Gregotti, e Farmacia e Scienza della salute, nel complesso polifunzionale di Massimo Pica Ciamarra),

uno ricade nel quartiere delle Maisonnettes, progettato da Enzo Zacchiroli, ꞏ

uno è localizzato nel nuovo quartiere residenziale di San Gennaro.

La superficie complessivamente interessata dai sette spazi è pari a circa 16.500 mq.

Descrizione dell'intervento

L’analisi dello stato di fatto delle quattro aree disposte al di sotto del livello pedonale del ponte – supportata dal confronto con gli studenti, consultati attraverso una campagna di indagine allargata e coinvolti nella fase preliminare della progettazione – ha evidenziato delle criticità funzionali determinate dalla percezione di questi spazi come aree di passaggio, prive di riconoscibilità e identità, ma allo stesso tempo vissute, in maniera informale, per la sosta occasionale e lo studio.

Partendo da questa lettura e considerata la contiguità di queste aree con spazi didattici e con attrezzature di interesse generale (biblioteche, mense, uffici amministrativi e Rettorato) si è optato per la costruzione di quattro episodi, ciascuno riconoscibile per i caratteri identitari dettati dalle funzioni allocate o dalle caratteristiche fisiche dell’area, ma tutti strettamente interconnessi in termini di materiali e tecniche di progetto e, dunque, riconoscibili come frutto coordinato di un’azione di innesto strutturata sulla preesistenza fisica e culturale dell’asse originario del Campus.

Da un punto di vista funzionale, si è optato per un paradigma aperto che contempla un campo di attività didattiche e di studio, da attuarsi in modo flessibile e liberamente codificabili dall’utenza (studio individuale, per gruppi, seminari e lezioni all’aperto, gruppi di lavoro interdisciplinari, workshop ed eventi multimediali) e/o di divulgazione scientifica in occasioni di manifestazioni di ateneo. Il carattere flessibile supporta, inoltre, interpretazioni funzionali complementari alla didattica, suggerendo la fruizione di questi spazi anche come aree per l’aggregazione sociale e ricreativa, al fine di perseguire un progetto di Campus attivo nelle diverse ore del giorno e nell’arco dell’anno, al di là dell’agenda didattica, e quindi favorire la definizione di luoghi riconoscibili e sicuri.

A questa idea di uso aperto delle quattro piazze si è fatto corrispondere un impianto del progetto altrettanto leggero e rispettoso delle preesistenze ambientali, e dei caratteri del progetto del “ponte” in particolare, la cui matrice geometrica e formale è stata assunta come riferimento di fondo per l’innesto delle quattro piazze che lungo l’asse sono state strutturate.

Si è, quindi, operato sviluppando un impianto planimetrico che nelle quattro aree prevede di concentrare gli interventi lungo fasce attrezzate laterali per liberare – quasi sempre - lo spazio centrale dell’invaso sotto-ponte, riservandolo a un impiego liberamente progettabile di volta in volta, e di inserire – riproponendo lo sviluppo a matrice lineare dell’asse primario – le operazioni previste dal progetto lungo le fasce laterali.

Su queste bande sono disposte le attrezzature fisse e mobili destinate a supportare, in termini di infrastrutture funzionali, la costruzione di modalità di didattica innovativa e cooperativa. La caratterizzazione formale e tecnico-costruttiva in larga parte omogenea di queste attrezzature contribuisce, nell’intento dei progettisti, a dare continuità al disegno generale degli interventi, affermando l’appartenenza delle quattro piazze al sistema formale e costruttivo del ponte e, allo stesso tempo, in virtù delle peculiarità conquistate da ciascun intervento grazie al progetto di illuminazione, di segnaletica e comunicazione visiva, conferisce identità e riconoscibilità a ciascuna piazza.

I componenti primari del progetto delle quattro piazze sono sintetizzabili in un sistema lineare di sedute e

piani di studio attrezzati di impianti per l’alimentazione di pc, tablet e altri device. Le postazioni fisse sono

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organizzate in modo da favorire tanto il lavoro di équipe quanto lo studio individuale. Le scelte costruttive intendono privilegiare requisiti di sicurezza e funzionalità d’uso, durabilità e manutenibilità delle realizzazioni. Un secondo elemento della composizione di attrezzature e spazi per la didattica è costituito da un sistema di postazioni di studio a configurazione variabile, organizzate in isole di lavoro raggruppate intorno a un elemento verticale (“totem”) da sfruttarsi anche per l’installazione di corpi illuminanti e segnaletica. Anche in questo caso è prevista la dotazione delle attrezzature impiantistiche necessarie all’uso di pc e altri device.

Una configurazione specifica concerne, considerata la posizione e la spazialità particolare, l’area di

Humanities, per la quale si è sviluppato un programma mirato a definire questo spazio come luogo per la

rappresentazione e la comunicazione della vita e della storia del campus, attraverso l’allestimento di

esposizioni e mostre (temporanee e permanenti) rivolte alla divulgazione dell’attività di ricerca e didattica,

alla presentazione di iniziative e attività degli studenti.

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AREA DEL CANTIERE

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive

(punto 2.1.2, lettera d, punto 1, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Il cantiere edile è a tutti gli effetti un luogo di lavoro e come tale deve essere organizzato in modo da non recare alcun rischio in materia di salute e di sicurezza per tutti i lavoratori coinvolti, in ogni fase lavorativa, e per tutta la sua durata.

In relazione all'area, all'organizzazione del cantiere nonché alle particolari caratteristiche del cantiere, l'impresa appaltatrice dovrà adottare tutti quei provvedimenti che si dovessero rendere necessari per la protezione contro i rischi che possano essere arrecati ai lavoratori dall'ambiente esterno nonché quelli che l'esistenza del cantiere possa arrecare all'ambiente esterno.

Per impedire l'accesso involonatario di non addetti ai lavori nelle zone corrispondenti al cantiere, si dovranno adottare opportuni provvedimenti quali segnalazioni, delimitazioni, scritte e cartelli ricordanti il divieto d'accesso (cartelli di divieto) ed i rischi ivi presenti (cartelli di avvertimento);

tali accorgimento dovranno essere di natura tale da risultare costantemente ben visibili.

I lavori ricadono nella categoria d'opera prevalente di edilizia (Realizzazione di piazze tematiche per la socializzazione all'interno del Campus universitario, attraverso la riqualificazione e infrastrutturazione degli spazi esistenti, concernenti la demolizione di pavimentazione e gradini, getto di clacestruzzo, opere murarie, opere di lattoneria, ripristino di intonaci, posa di paviemnto e rivestimento, realizzazione di nuovi massetti, pulizia di superfici pavimentate, potenziamento dell'illuminazione estrena, istallazione piano di scrittura e sedute, istallazione di totem, istallazione di box metallici, istallazione di una struttura a parete per book-sharing, realizzazione di segnaletica e opere tinteggiatura pareti esterne). Le aree interessate agli interventi sono gli spazi esterni posti al di sotto del livello pedonale del ponte denominati Piazza Ingegneria, Piazza Matematica, Piazza Humanitas, Piazza Economia, la piazza del Polifunzionale ubicata a valle del ponte e le piazze dei quartieri residenziali di Maisonettes e San gennaro, che ricadono nel territorio del campus, per cui le le aree interessate d'intervento sono spazi esterni agli edifici che dal punto di vista della sicurezza risultano abbastanza gestibili dall'intrusione volontaria di persone estranee ai lavori. Le zone di lavoro del cantiere, quelle di stoccaggio di materiali e manufatti e quelli di deposito-sosta dei mezzi meccanici dovranno essere delimitate da recinzione con nastro bianco-rosso e paletti per la stessa durata dei lavori e da una robusta e duratura recinzione se vi è la possibilità di occupare uno spazio limitrofe al cantiere oggetto dei lavori.

Gli elementi costituenti la recinzione su spazio pubblico dovranno essere segnalati con delle sbarre

rosse e bianche inclinate di circa 45 gradi e dipinte od applicate in modo da risultare ben visibili ed

identificabili da terzi. Durante le ore notturne l'ingombro di questi dovrà risultare visibile per mezzo

di opportuna illuminazione sussidaria.

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CARATTERISTICHE AREA DEL CANTIERE

(punto 2.2.1, lettera a, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Le maggiori aree del cantiere sono dislocate lungo l'asse ponte, mentre le altre aree in contesti abbastanza tranquilli e poco trafficati. L'asse ponte è strutturato in tre piani, piano terra, pedonale e carrabile, l'accesso carrabile è consentito solo al piano terzo (carrabile per l'appunto) ed al piano terra dalle sbarre di accesso poste ad ogni struttura custodite 24 ore su 24, al piano intermedio (piano 1 pedonale) ci si può accedere dai vari edifici o dalle scalette esterne. Le altre strutture, polifunzionale e quartieri sono limitrofi al ponte e in un contesto molto più tranquillo è molto meno trafficati. I lavori consistono nella realizzazione di piazze tematiche per la socializzazione all'interno del Campus universitario, attraverso la riqualificazione e infrastrutturazione degli spazi esistenti.

Opere Confinanti NORD:

STRADA LUNGO ASSE PONTE

Confini:

Spazi stessa proprietà, costituiti da fondi a destinazione percosi pedonali, parcheggi uliveti e dalla strada conmunale Bianchi.

SUD:

STRADA COMUNALE

Confini:

Lotti altre proprietà, poi da strada comunale di Via Savinio.

OVEST:

ARCAVACATA

Confini:

Lotti altre proprietà.

EST:

AUTOSTRADA

Confini:

Lotto di terreno altra proprietà.

N.B. I confini si intendono al di là della recinzione di proprietà.

Linee aeree

Al momento nessun impianto aereo risulta transitare nelle aree di cantiere. Prima dell'inizio dei lavori il coordinatore all'esecuzione dei lavori e il Direttore dei lavori e l'Impresa effettueranno un sopraluogo per verificare la presenza di linee o reti non segnalate. In caso di reti presenti nell'area di cantiere bisogna attenesi alle prescrizioni in materia di sicurezza.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Linee aeree: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Deve essere effettuata una ricognizione dei luoghi interessati dai lavori al fine di individuare la presenza di linee elettriche aeree individuando idonee precauzioni atte ad evitare possibili contatti diretti o indiretti con elementi in tensione. Nel caso di presenza di linee elettriche aeree in tensione non possono essere eseguiti lavori non elettrici a distanza inferiore a: mt 3, per tensioni fino a 1 kV; mt 3.5, per tensioni superiori a 1 kV fino a 30 kV; mt 5, per tensioni superiori a 30 kV fino a 132 kV;

mt 7, per tensioni superiori a 132 kV.

Nell’impossibilità di rispettare tale limite è necessario, previa segnalazione all’esercente delle linee elettriche, provvedere, prima dell’inizio dei lavori, a mettere in atto adeguate protezioni atte ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse quali: a) barriere di protezione per evitare contatti laterali con le linee; b) sbarramenti sul terreno e portali limitatori di altezza per il passaggio sotto la linea dei mezzi d’opera; c) ripari in materiale isolante quali cappellotti per isolatori e guaine per i conduttori.

Rischi specifici:

1) Elettrocuzione;

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Condutture sotterranee

Esistono linee o condutture sotterranee. Prima dell'inizio dei lavori il coordinatore all'esecuzione dei lavori e il Direttore dei lavori e l'Impresa effettueranno un sopraluogo per verificare la presenza di linee o reti non segnalate. Gli stessi coordinandosi con l'Ufficio Tecnico dell'Amministrazione provvederà alla redazione di planimetria con l'indicazione di linene sotterranee (gas, elettrica, idrica), visto che in progetto sono previsti lavori di demolizione pavimentazione e gradini e piccoli scavi per la piantuamzione del verde. In caso di reti presenti nell'area di cantiere bisogna attenesi alle prescrizioni in materia di sicurezza. Inoltre per quanto concerne la fornitura e posa in opera di totem non è da escludere che durante i lavori sopratutto quelli di perforazione delle pareti per l'alloggiamento dei supporti possano incontrarsi nelle pareti linee elettriche, gas, telefoniche, rete acqua e fognaria che ad oggi sono sconosciute. Preventivamente all'apertura del cantiere e/o prima dell'inizio dei lavori l'impresa appalttatriche dovrà richiedere agli Enti gestori di tali impianti e agli Uffici competenti dell'Università eventuali indicazioni sulla presenza o meno di impianti sottotraccia nell'area di lavoro interessata.Sarà poi data comunicazione agli operatori della presenza di tali linee e le stesse verranno segnalate opportunamnete ed indicfate sul posto.

E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela al fine di evitare contatti con impianti non segnalati con l'ente stesso, inoltre, per una maggiore sicurezza le perforazione dovranno essere costantemente monitorate da una figura lavorativa sempre presente in cantiere.Ciascuna ditta presente in cantiere dovrà coordinare con il Responsabile della Sicurezza in fase di esecuzione ogni qualvolta si trovi ad eseguire lavori come sopra descritto.

A quast'ultimo dovranno essere richieste tutte le indicazioni utili al proseguo dei lavori in sicurezza e prima dell'inizio degli stessi.

Nel caso in cui durante l'esecuzione dei lavori si presenti la necessità di nuove lavorazioni o tipologie di interventi il Responsabile dei lavori e il Responsabile della sicurezza dovranno integrare il presente PSC.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Condutture sotterranee: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Reti di distrubuzione di energia elettrica. Deve essere accertata la presenza di linee elettriche interrate che possono interferire con l'area di cantiere. Nel caso di cavi elettrici in tensione interrati o in cunicolo, il percorso e la profondità delle linee devono essere rilevati o segnalati in superficie quando interessino direttamente la zona di lavoro. Nel caso di lavori di scavo che intercettano ed attraversano linee elettriche interrate in tensione è necessario procedere con cautela e provvedere a mettere in atto sistemi di sostegno e protezione provvisori al fine di evitare pericolosi avvicinamenti e/o danneggiamenti alle linee stesse durante l’esecuzione dei lavori. Nel caso di lavori che interessano opere o parti di opere in cui si trovano linee sotto traccia in tensione, l'andamento delle medesime deve essere rilevato e chiaramente segnalato.

Reti di distribuzione acqua. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di acqua e, se del caso, deve essere provveduto a rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità. Nel caso di lavori di scavo che possono interferire con le reti suddette o attraversarle è necessario prevedere sistemi di protezione e di sostegno delle tubazioni, al fine di evitare il danneggiamento ed i rischi che ne derivano.

Reti di distribuzione gas. Deve essere accertata la presenza di elementi di reti di distribuzione di gas che possono interferire con il cantiere, nel qual caso devono essere avvertiti tempestivamente gli esercenti tali reti al fine di concordare le misure essenziali di sicurezza da prendere prima dell’inizio dei lavori e durante lo sviluppo dei lavori. In particolare è necessario preventivamente rilevare e segnalare in superficie il percorso e la profondità degli elementi e stabilire modalità di esecuzione dei lavori tali da evitare l’insorgenza di situazioni pericolose sia per i lavori da eseguire, sia per l'esercizio delle reti. Nel caso di lavori di scavo che interferiscono con tali reti è necessario prevedere sistemi di protezione e sostegno delle tubazioni messe a nudo, al fine di evitare il danneggiamento delle medesime ed i rischi conseguenti.

Reti fognarie. Deve essere accertata la presenza di reti fognarie sia attive sia non più utilizzate. Se tali reti interferiscono con le attività di cantiere, il percorso e la profondità devono essere rilevati e segnalati in superficie. Specialmente durante lavori di scavo, la presenza, anche al contorno, di reti fognarie deve essere nota, poiché costituisce sempre una variabile importante rispetto alla consistenza e stabilità delle pareti di scavo sia per la presenza di terreni di rinterro, sia per la possibile formazione di improvvisi vuoti nel terreno (tipici nel caso di vetuste fognature dismesse), sia per la presenza di possibili infiltrazioni o inondazioni d’acqua dovute a fessurazione o cedimento delle pareti qualora limitrofe ai lavori di sterro.

Rischi specifici:

1) Elettrocuzione;

2) Incendi, esplosioni;

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Alberi

Nell'area di cantiere sono presenti alcuni alberi a medio fusto, per cui bisogna prestare attenzione quando si eseguono manovre con mezzi o gru, e nei casi di cattive condizioni climatiche. Le operazioni di manovra devono essere eseguite da due operatori che coordinano gli spostamenti. In caso di temporali e fulmini interrompere le fasi di lavorazione in prossimità degli alberi.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Alberi: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Per i lavori in prossimità di alberi, ma che non interessano direttamente queste ultimo, il possibile rischio d'urto da parte di mezzi d'opera (gru, autocarri, ecc), deve essere evitato mediante opportune segnalazioni o opere provvisionali e di protezione.

Le misure si possono differenziare sostanzialmente per quanto concerne la loro progettazione, che deve tener conto dei vincoli specifici richiesti dalla presenza del particolare fattore ambientale.

Rischi specifici:

1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

2) Investimento, ribaltamento;

3) Urti, colpi, impatti, compressioni;

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FATTORI ESTERNI CHE COMPORTANO RISCHI PER IL CANTIERE

(punto 2.2.1, lettera b, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Come già accennato nei precedenti paragrafi il cantiere oggetto dell'appalto è ubicato lungo l'asse ponte e in alcuni quartieri dell'Università della Calabria "residenze del Centro Residenziale", e del Polifunzionale,che, ha come finalità gli alloggi per studenti e aule studio ubicati in un contesto di tranquillità e lontano dalle viabilità pricipali, ferrovie, insediamenti produttivi e altri cantieri, al momento non è valutabile alcun rischio dall'esterno.Gli eventuali fattori esterni che comportano rischi per il cantiere sono valutati nelle descrizioni di seguito elencate.

Strade

Parallelamente all'asse ponte interessato ai lavori è ubicata la strada che smista il traffico del Campus e che consente l'accesso ai parcheggi dell'Università per cui trovo molto improbabile che i lavori in oggetto possano riscontrare rischi inerente il traffico presente sulla stessa.

I quartieri del Campus interessati ai lavori sono ubicati in lotti di terreno recintati, al suo interno sono presenti spazi a verde,parcheggi, camminamenti e strade ad uso esclusivamente privato a basso transito che servono gli alloggiati delle residenze.Su dette strade al momento non sono previsti lavori per cui non ci sono paritcolari rischi per le persone o cose, se si dovesse presentare la necessità di operare sulla viabilità interna si dovranno adottare i relativi sistemi di sicurezza per la circolazione dei residenti, previo avviso al Responsabile dei Lavori e al Responsabile della Sicurezza in fase di esecuzione.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Strade: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate procedure previste dal codice della strada.

Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.

Rischi specifici:

1) Investimento;

Altri cantieri

Nelle zone limitrofi all'asse ponte, Polifunzionale e ai quartieri Arcavacata e San Gennaro sono presenti alcuni cantieri con viabilità e accessi indipendenti, tutti delimitati da robuste recinzioni, distanti l'uno dall'altro di circa 1000 metri, per cui nessun rischio e prevedibile per il cantiere oggetto dei lavori.

L'eventuale presenza di un altro cantiere all'interno dei singoli quartieri e sul ponte comporterebbe la revisione e l'integrazione del presente PSC o una sopsnsione delle lavorazioni per il tempo necessario alla sostituzione dei cartelli in oggetto.

Sisma

Il progetto prevede lavori all'esterno di fabbricati per cui i rischi da eventi sismici sono minimi.

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Se durante l'esecuzione dei lavori si dovesse presentare la necessità di operare all'interno di un edificio si dovranno adottare tutte le prescrizioni previste in materia di sicurezza sui cantieri in caso di eventi sismici (piano di evaquazione e quant'altro.)

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Nello svolgimento delle varie;

Prescrizioni Organizzative:

Nello svolgimento delle varie attività, in zone classificate sismiche, si deve avere particolare cura a non lasciare mai situazioni di instabilità riguardo alle opere provvisionali, alle armature provvisorie o di altre attrezzature e/o manufatti. Anche per piccole pause di lavoro tutti gli apparecchi di sollevamento, gli impianti e le macchine, devono essere fermate sempre in situazioni di sicurezza.

Non è semplice prevedere l'arrivo di un sisma, ma comunque bisogna formare ed informare gli addetti ai lavori, con simulazioni periodiche.

2) segnale: Casco di protezione obbligatoria;

3) segnale: Calzature di sicurezza obbligatorie;

Rischi specifici:

1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

2) Inalazione polveri, fibre;

3) Seppellimento, sprofondamento;

Venuta d'acqua

Rischi connesi alle precipitazioni metereologiche.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Durante le precipitazioni atmosferiche;

Prescrizioni Organizzative:

Durante le precipitazioni atmosferiche devono essere sospese tutte le attività ed in particolare quelle di scavo e demolizione. Dopo le interuzioni di lavoro che sono state effettuate per avverse condizioni atmosferiche, prima della ripresa dell'attività, deve essere effettuata una accurata verfifica sulle condizioni di stabilità dei terreni e delle opere provvisionali e di tutti quei servizi che possano essere stati compromessi ai fini della sicurezza.

2) segnale: Pericolo generico;

3) segnale: Scavi;

E' severamente proibito avvicinarsi agli scavi

Rischi specifici:

1) Annegamento;

2) Seppellimento, sprofondamento;

3) Immersioni;

Protezione terzi

Rischi connessi all'intrusione volontaria o involontaria di terzi nel cantiere.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) I luoghi di lavoro devono essere ;

Prescrizioni Organizzative:

I luoghi di lavoro devono essere protetti da una recinzione robusta e duratura onde impedire l'accesso involontario dei non addetti ai lavori, inoltre lungo la recinzione deve essere apposta adeguata segnaletica ricordante il divieto di accesso e di segnali di pericolo.

Se per la natura o per l'estensione del cantiere non è possibile realizzare una completa

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recinzione, occorre approntare, in corrispondenza delle vie di accesso, adeguati sbarramenti e segnalazioni, tutti gli impianti e i depositi che possono costituire pericolo devono comunque essere recintati.

Per i ponteggi su strade pubbliche od ove non è possibile vietare il passaggio di terzi, devono essere adottate misure atte ad impedire la caduta di oggetti e/o materiali nonché idonee protezioni per l'intercettazione degli stessi.

2) segnale: Casco di protezione obbligatoria;

3) segnale: Calzature di sicurezza obbligatorie;

Rischi specifici:

1) Caduta di materiale dall'alto o a livello;

2) Polveri;

Passaggio di automezzi dalla strada limitrofe

Eseguire adeguata recinzione di cantiere. Dotare gli addetti ai lavori di adeguati sistemi di protezione individuale.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Strade: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

Per i lavori in prossimità di strade i rischi derivanti dal traffico circostante devono essere evitati con l'adozione delle adeguate procedure previste dal codice della strada.

Particolare attenzione deve essere posta nella scelta, tenuto conto del tipo di strada e delle situazioni di traffico locali, della tipologia e modalità di delimitazione del cantiere, della segnaletica più opportuna, del tipo di illuminazione (di notte e in caso di scarsa visibilità), della dimensione delle deviazioni e del tipo di manovre da compiere. Dotare gli addetti ai lavori di adeguati sistemi di protezione individuale.

Riferimenti Normativi:

D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.30; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.31; D.P.R. 16 dicembre 1992 n.495, Art.40; D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81, Allegato 6, Punto 1.

2) segnale: Veicoli passo uomo;

3) segnale: Lavori;

Rischi specifici:

1) Polveri;

2) Rumore;

3) Fumi;

4) Vibrazioni;

5) Investimento;

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RISCHI CHE LE LAVORAZIONI DI CANTIERE COMPORTANO PER L'AREA CIRCOSTANTE

(punto 2.2.1, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

L'Appaltatore deve avere particolare cura nella localizzazione dei vari impianti e di tutte le infrastrutture vicinori, vi è il preciso obbligo che la loro disposizione sia tale da rendere quanto più sicuro il cantiere e nel caso che si dovessero evidenziare dei rischi, gli stessi debbono essere adeguatamente valutati ed eliminati o ridotti a valori accettabili, pertanto pur conservando l'appaltatore la propria autonomia nella gestione del lavoro, rimane pur sempre tenuto a dare al coordinatore per la sicurezza tutta documentazione necessaria per evidenziare che tutti i rischi presenti all'interno del cantiere siano tenuti sempre sotto controllo e che l'esistenza del cantiere non debba creare, in alcun modo, nessun rischio alle infrastrutture presenti nelle immediate vicinanze, a tal scopo l'appaltatore, almeno dieci giorni prima della consegna dei lavori, deve presentare al coordinatore per l'esecuzione dei lavori il progetto esecutivo del cantiere, dando evidenza sulla valutazione dei rischi e che gli stessi sono sempre tenuti sotto controllo, il coordinatore dal canto suo entro i successivi cinque giorni farà conoscere

all'appaltatore le proprie determinazioni a cui l'imprenditore dovrà ottemperare.

Alloggi e Uffici

Ovviamente, la presenza del cantiere all'interno dei quartieri e lungo l'asse ponte potrà causare qualche disagio agli studenti o agli impiegati situati negli uffici. I principali disturbi causati dalle lavorazioni sono il rumore, la polvere il transito di qualche autocarro, ecc.. A tal senso, però, bisogna dire che i lavori oggetto dell'appalto sono eseguiti per la maggior consistenza su spazi/corte esterna agli edifici, per cui l'organizzazione della viabilità, recinzione e la stessa cartellonistica del cantiere diventa gestibile per ogni singolo intervento.E' comunque evidente che l'impresa dovrà adottare tutte le misure preventive e necessarie al fine di ridurre al minimo il disagio e i rischi per persone o cose.

Misure Preventive e Protettive generali:

1) Rumore e polveri: misure organizzative;

Prescrizioni Organizzative:

In relazione alle specifiche attività svolte devono essere previste ed adottati tutti i provvedimenti necessari ad evitare o ridurre al minimo l'emissione di rumore e polveri.

Al fine di limitare l'inquinamento acustico si può sia prevedere di ridurre l'orario di utilizzo delle macchine e degli impianti più rumorosi sia installare barriere contro la diffusione del rumore. Qualora le attività svolte comportino elevata rumorosità devono essere autorizzate dal Sindaco. Nelle lavorazioni che comportano la formazione di polveri devono essere adottati sistemi di abbattimento e di contenimento il più possibile vicino alla fonte. Nelle attività edili è sufficiente inumidire il materiale polverulento, segregare l'area di lavorazione per contenere l'abbattimento delle polveri nei lavori di sabbiatura, per il caricamento di silos, l'aria di spostamento deve essere raccolta e convogliata ad un impianto di depolverizzazione, ecc.

2) Viabilità;

Prescrizioni Organizzative:

L'accesso al cantiere deve essere praticabile anche ai mezzi pesanti e deve essere garantito anche in caso di piogge. I raccordi con le strade esistenti deve essere tale da evitare rischi di incidenti ed avere: buona visibilità di uscita dei mezzi; dispositivi di segnalazione dell'uscita dei mezzi;

quando ciò non è possibile deve essere impiegato apposito personale che segnali ai veicoli che percorrono la viabilità ordinaria l'uscita dei mezzi di cantiere; l'area del cantiere deve essere opportunamente delimitata, protetta e segnalata, in modo da impedire l'accesso agli estranei ed evitare che possano avvenire danni a terzi (persone e cose).

3) Caduta materiale all'esterno del cantiere;

Prescrizioni Organizzative:

Nelle zone di confine con aree dove è possibile il passaggio o la presenza di persone verranno

installati gli opportuni mezzi provvisionali per evitare la caduta di materiali sui pedoni.

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4) Trasmissioneagenti inquinanti;

Prescrizioni Organizzative:

Dato che in cantiere non vengono usati agenti chimici altamente inquinanti, è da escludere la possibile trasmissione all'esterno.

5) Propagazione di incendi;

Prescrizioni Organizzative:

Verrà messa in atto una sorveglianza specifica da attuarsi durante le operazioni di saldataura e durante ogni altra operazione che possa propagare l'incendio ad altri edifici.

6) Propagazione di fango e polveri;

Prescrizioni Organizzative:

Durante le fasi di demolizione verranno irrorate con acqua le opere da demolire in modo tale che le polveri non si propaghino all'esterno, sempre che tale operazione sia possibile e non interagisca con impianti elettrici e simili. Inoltre in caso di pioggia e in presenza di fango, i conducenti dei mezzi che accedono dal cantiere alla via pubblica laveranno con getto d'acqua le ruote per evitare che il fango invada la sede stradale.

Rischi specifici:

1) Polveri;

2) Rumore;

3) Caduta di materiali dall'alto o a livello;

4) Investimento, ribaltamento;

5) Incendi, esplosioni;

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DESCRIZIONE CARATTERISTICHE IDROGEOLOGICHE

(punto 2.1.4, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Per quanto concerne la descrizione delle caratteristiche Idrogeologiche si rimanda al progetto di

realizzazione dei fabbricati esistenti, in quanto i lavori in oggetto riguardano la realizzazione di

piazze tematiche per la socializzazione all'interno del Campus universitario, attraverso la

riqualificazione e infrastrutturazione degli spazi esistenti, per cui, tali da non richiedere indagini di

carattere tecnico-geologico.

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ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE

Individuazione, analisi e valutazione dei rischi concreti

(punto 2.1.2, lettera c, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive

(punto 2.1.2, lettera d, punto 2, Allegato XV del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.)

Le lavorazioni da eseguire per l’appalto in oggetto e la tipologia dei fabbricati su cui si intervenire escludono del tutto l’istallazione della gru a torre per il cantiere, ma solo piccole apparecchiature di sollevamento (montacarico o autocarro con gru. Il lay-out di cantiere allegato fornisce l'indicazione circa l'ubicazione e le caratteristiche dimensionali dell'apparecchio di sollevamento dei carichi ritenute idonee sotto profili della produzione (riduzione al minimo dei cicli di lavoro) e della sicurezza nel caso in cui la Ditta Appaltatrice dei lavori ritenesse opportuno invece istallare la torre a grù.

Nel montaggio e nell'uso dell'apparecchio di sollevamento, dovranno essere osservate scrupolosamente le indicazioni fornite dal produttore.

Prima dell'istallazione si dovrà provvedere ad una più accurata verifica della resistenza del terreno per stabilire il corretto basamento della gru (semplice zavorramento diretto del terreno o di realizzazione di vera e propria fondazione di calcestruzzo armato).

La grù a torre da adottare dovrà risultare appropriata, per quanto riguarda la sicurezza, alla forma e al volume dei carichi da movimentare e alle caratteristiche climatiche del luogo, soprattutto per quanto riguarda l'azione del vento.

Prima dell'istallazione si dovrà ulteriormente valutare che durante il montaggio e l'uso, considerando l'ingombro dei materiali da movimentare, si rispetti la distanza minima di sicurezza (minimo 5,00 metri) dalle linee elettriche aeree a conduttori nudi.

Si deve porre la massima cura nell'evitare interferenze con ostacoli fissi o mobili (altre gru).

Nel caso di gru interferenti si dovrà concordare un programma delle fasi di sollevamento e trasporto dei carichi, in modo da eliminare la contemporanea movimentazione dei carichi.

Si dovrà comunque fare ricorso sistematico al servizio di segnalazioni acustiche delle manovre, anche per allontanare gli operatori che possono essere sottoposti al raggio d'azione della grù.

Per li sollevamento e il trasporto dei carichi si deve fare riferimento ai segnali prestabiliti per l'esecuzione delle manovre.

In posizione ben visibile da parte del gruista e degli imbracatori devono essere esposti i seguenti cartelli:

- gesti per dirigere la movimentazione dei carichi, conformi al D.Lgs. 14 agosto 1996, n. 493, allegato I, punto 4 (vedi tavola successiva);

- portate delle grù in relazione alla posizione del carrello;

- peso della zavorra di base;

- peso del contrappeso;

- norme di sicurezza per gli imbracatori e per i manovratori.

Il sollevamento di laterizi, pietrame, ghiaia ed altri materiali minuti deve essere eseguito esclusivamente a mezzo di benne o cassoni metallici; non sono ammesse le piattaforme semplici e le imbracature.

GESTIONE EMERGENZE

CASSETTA DI MEDICAZIONE

L'appaltatore, prima dell'inizio effettivo dei lavori deve provvedere a costituire in cantiere, nel luogo indicato nel lay-out di cantiere, in posizione fissa, ben visibile e segnalata, e facilmente accessibile un pacchetto di medicazione il cui contenuto è indicato allegato nel D.Lgs. 81/08

Il contenuto del pacchetto di medicazione dovrà essere mantenuto in condizioni di efficienza e di pronto impiego, nonchè dovrà essere prontamente integrato quando necessario.

L'appaltatore dovrà provvedere, entro gli stessi termini, a designare un soggetto, opportunamente formato,

avente il compito di prestare le misure di primo intervento interno al cantiere e per l'attivazione degli

interventi di pronto soccorso.

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GESTIONE EMERGENZA

Nel lay-out di cantiere è indicato il "luogo sicuro" che dovrà essere raggiunto nel caso in cui nel cantiere si verifichi un'emergenza.

Per emergenza si intende un evento nocivo che colpisce un gruppo (squadra di operai per esempio), una collettività (l'intero cantiere).

Esempi di emergenze sono gli eventi legati agli incendi, le esplosioni, gli allagamenti, gli spargimenti di sostanze liquide pericolose, franamenti e smottamenti.

Il percorso che conduce, dall'esterno all'interno del cantiere, al "luogo sicuro" deve essere mantenuto sgombro e fruibile dalle persone e i mezzi di soccorso in ogni circostanza.

E' obbligo del datore di lavoro dell'impresa esecutrice dei lavori (l'Appaltatore) provvedere a designare uno o più soggetti, opportunamente formati, incaricati di gestire le emergenze.

Il datore di lavoro deve inoltre provvedere a:

- organizzare i necessari rapporti con i servizi pubblici di emergenza;

- informare i lavoratori circa le misure predisposte e le misure da adottare in caso di emergenza;

- dare istruzioni affinchè i lavoratori possano mettersi al sicuro in caso d'emergenza;

- stabilire le procedure d'emergenza da adottare nel cantiere;

Pur non essendo obbligatoria per legge la redazione del piano di emergenza per i cantieri temporanei o mobili, si fornisce a titolo esemplificato, una procedura che potrà essere adottata in cantiere nel caso in cui si verifichi un'emergenza:

1. dare l'allarme (all'interno del cantiere e allertare i vigili del fuoco) 2. verificare cosa sta accadendo

3. tentare un primo intervento (sulla base della formazione ricevuta) 4. mettersi in salvo (raggiungimento del "luogo sicuro")

5. effettuare una ricognizione dei presenti 6. avvisare i vigili del fuoco

7. attendere i vigili del fuoco e informarli sull'accaduto

Il datore di lavoro dell'impresa esecutrice deve disegnare, prima dell'inizio dei lavori, uno o più lavoratori incaricati dell'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta andincendio e gestione delle emergenze, ai sensi dell'art. 4, c. 5, lett a), del D.Lgs. n. 626/94, o se stesso nei casi previsti dell'art. 10 del decreto medesimo.

I lavoratori designati devono frequentare un corso di formazione, di durata di 6 ore (durata 4 ore, di cui 2 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende di livello di rischio basso, di 8 ore (durata 8 ore, di cui 3 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende con rischio di livello medio, di 16 ore (durata 16 ore, di cui 4 ore di esercitazioni pratiche) per le aziende di rischio di livello alto.

Cantiere temporanei o mobili livello alto livello medio livello basso

Cantieri temporanei o mobili in sotterrano per la costruzione, manutenzione e riparazione di gallerie, caverne, pozzi ed opere simili di

lunghezza superiore a 50 m x Cantieri temporanei o mobili

ove si impiegano esplosivi x Cantieri temporanei o mobili ove si

detengono ed impiegano sostanze infiammabili e si fa uso di fiamme libere, esclusi quelli

interamente all'aperto x

Altri cantieri temporanei o mobili

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