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Contratto sanità privata, Aiop-Aris Speranza medi con le Regioni 11 Settembre 2020

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(4) Contratto sanità privata, Aiop-Aris “Speranza medi con le Regioni” 11 Settembre 2020. ROMA (ITALPRESS) - "Apprezziamo il lavoro svolto, fin dal primo giorno del Suo mandato, dal Ministro Speranza per sostenere il tema del rinnovo del CCNL del personale non medico della componente di diritto privato del SSN. Oggi, tuttavia, siamo costretti, ancora una volta, a fare appello alla Sua fondamentale opera di mediazione per fare in modo che le Regioni, che non lo hanno ancora fatto, siglino gli accordi di compartecipazione agli oneri del rinnovo del contratto". Lo affermano in una nota congiunta Barbara Cittadini, presidente nazionale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), e padre Virginio Bebber, presidente ARIS (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), intervenendo nel dibattito sul rinnovo del CCNL dei lavoratori della sanità privata. "Riteniamo indispensabile - proseguono Cittadini e Bebber - che le Regioni si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe, e mantenendo così gli impegni assunti anche nei confronti del nostro personale non medico che non può e non deve più attendere per vedere garantiti i propri diritti. Questo è un prerequisito fondamentale per coalizzare all'interno delle nostre Associazioni la maggioranza necessaria alla ratifica della pre-intesa firmata con le organizzazioni sindacali il 10 giugno scorso". "E' importante - aggiungono Cittadini e Bebber - che il Ministro Speranza ribadisca il proprio impegno prodigandosi ulteriormente in un'opera di mediazione per invitare, anche, le altre Regioni, oltre a Lombardia, Veneto e Sicilia, a dare seguito all'impegno politico di compartecipare concretamente agli oneri del rinnovo. E' necessario che tutte e 21 le Regioni trovino un accordo, ma realtà come il Lazio, la Puglia, la Toscana, la Campania e l'EmiliaRomagna, per la loro dimensione, assumono una valenza importantissima". "Da parte nostra - concludono la presidente AIOP e il presidente ARIS -, confermiamo la volontà di rinnovare il CCNL alle condizioni pattuite. E' necessario, però, che gli Assessorati alla Salute rispondano ai reiterati appelli delle nostre Sedi Regionali ad oggi rimasti inascoltati. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi da Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni in primis, dalle Istituzioni e da tutte le parti sociali". (ITALPRESS)..

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(17) 13/09/2020.

(18) Contratto sanità privata, Aiop-Aris “Speranza medi con le Regioni” 11 Settembre 2020. ROMA (ITALPRESS) - "Apprezziamo il lavoro svolto, fin dal primo giorno del Suo mandato, dal Ministro Speranza per sostenere il tema del rinnovo del CCNL del personale non medico della componente di diritto privato del SSN. Oggi, tuttavia, siamo costretti, ancora una volta, a fare appello alla Sua fondamentale opera di mediazione per fare in modo che le Regioni, che non lo hanno ancora fatto, siglino gli accordi di compartecipazione agli oneri del rinnovo del contratto". Lo affermano in una nota congiunta Barbara Cittadini, presidente nazionale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata), e padre Virginio Bebber, presidente ARIS (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), intervenendo nel dibattito sul rinnovo del CCNL dei lavoratori della sanità privata. "Riteniamo indispensabile - proseguono Cittadini e Bebber - che le Regioni si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe, e mantenendo così gli impegni assunti anche nei confronti del nostro personale non medico che non può e non deve più attendere per vedere garantiti i propri diritti. Questo è un prerequisito fondamentale per coalizzare all'interno delle nostre Associazioni la maggioranza necessaria alla ratifica della pre-intesa firmata con le organizzazioni sindacali il 10 giugno scorso". "E' importante - aggiungono Cittadini e Bebber - che il Ministro Speranza ribadisca il proprio impegno prodigandosi ulteriormente in un'opera di mediazione per invitare, anche, le altre Regioni, oltre a Lombardia, Veneto e Sicilia, a dare seguito all'impegno politico di compartecipare concretamente agli oneri del rinnovo. E' necessario che tutte e 21 le Regioni trovino un accordo, ma realtà come il Lazio, la Puglia, la Toscana, la Campania e l'EmiliaRomagna, per la loro dimensione, assumono una valenza importantissima". "Da parte nostra - concludono la presidente AIOP e il presidente ARIS -, confermiamo la volontà di rinnovare il CCNL alle condizioni pattuite. E' necessario, però, che gli Assessorati alla Salute rispondano ai reiterati appelli delle nostre Sedi Regionali ad oggi rimasti inascoltati. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi da Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni in primis, dalle Istituzioni e da tutte le parti sociali". (ITALPRESS)..

(19) Contratto della sanità privata, Aiop e Aris: Facciamo appello al Ministro Speranza affinché medi con le Regioni per far rispettare gli impegni di compartecipazione agli oneri del rinnovo 14/09/2020. “Riteniamo indispensabile che le Regioni si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe, e mantenendo così gli impegni assunti anche nei confronti del nostro personale non medico che non può e non deve più attendere per vedere garantiti i propri diritti” affermano i presidenti Cittadini e Bebber .. “Apprezziamo il lavoro svolto, fin dal primo giorno del Suo mandato, dal Ministro Speranza per sostenere il tema del rinnovo del CCNL del personale non medico della componente di diritto privato del SSN. Oggi, tuttavia, siamo costretti, ancora una volta, a fare appello alla Sua fondamentale opera di mediazione per fare in modo che le Regioni, che non lo hanno ancora fatto, siglino gli accordi di compartecipazione agli oneri del rinnovo del contratto”. Lo dichiarano Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Padre Virginio Bebber, Presidente ARIS (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), intervenendo nel dibattito sul rinnovo del CCNL dei lavoratori della sanità privata. “Riteniamo indispensabile – proseguono Cittadini e Bebber – che le Regioni si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe, e mantenendo così gli impegni assunti anche nei confronti del nostro personale non medico che non può e non deve più attendere per vedere garantiti i propri diritti. Questo è un prerequisito fondamentale per coalizzare all’interno delle nostre Associazioni la maggioranza necessaria alla ratifica della pre-intesa firmata con le OO.SS. il 10 giugno scorso”. “É importante – aggiungono Cittadini e Bebber – che il Ministro Speranza ribadisca il proprio impegno prodigandosi ulteriormente in un’opera di mediazione per invitare, anche, le altre Regioni, oltre a Lombardia, Veneto e Sicilia, a dare seguito all’impegno politico di compartecipare concretamente agli oneri del rinnovo. É necessario che tutte e.

(20) 21 le Regioni trovino un accordo, ma realtà come il Lazio, la Puglia, la Toscana, la Campania e l’Emilia-Romagna, per la loro dimensione, assumono una valenza importantissima”. “Da parte nostra – concludono la Presidente AIOP ed il Presidente ARIS –, confermiamo la volontà di rinnovare il CCNL alle condizioni pattuite. É necessario, però, che gli Assessorati alla Salute rispondano ai reiterati appelli delle nostre Sedi Regionali ad oggi rimasti inascoltati. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi da Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni in primis, dalle Istituzioni e da tutte le parti sociali”..

(21) Contratto sanità privata. Aiop e Aris si appellano a Speranza: “Medi con le Regioni per far rispettare gli impegni di compartecipazione agli oneri del rinnovo” I presidenti Cittadini e Bebber confermano la volontà di rinnovare il Ccnl alle condizioni pattuite: “É necessario, però, che gli Assessorati alla Salute rispondano ai reiterati appelli delle nostre Sedi Regionali ad oggi rimasti inascoltati”. 11 SET - “Apprezziamo il lavoro svolto, fin dal primo giorno del Suo mandato, dal Ministro Speranza per sostenere il tema del rinnovo del Ccnl del personale non medico della componente di diritto privato del Ssn. Oggi, tuttavia, siamo costretti, ancora una volta, a fare appello alla Sua fondamentale opera di mediazione per fare in modo che le Regioni, che non lo hanno ancora fatto, siglino gli accordi di compartecipazione agli oneri del rinnovo del contratto”. Lo dichiarano Barbara Cittadini, Presidente Nazionale Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Padre Virginio Bebber, Presidente Aris (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), intervenendo nel dibattito sul rinnovo del Ccnl dei lavoratori della sanità privata. “Riteniamo indispensabile - proseguono Cittadini e Bebber - che le Regioni si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe, e mantenendo così gli impegni assunti anche nei confronti del nostro personale non medico che non può e non deve più attendere per vedere garantiti i propri diritti. Questo è un prerequisito fondamentale per coalizzare all’interno delle nostre Associazioni la maggioranza necessaria alla ratifica della pre-intesa firmata con le OO.SS. il 10 giugno scorso”. “É importante - aggiungono Cittadini e Bebber - che il Ministro Speranza ribadisca il proprio impegno prodigandosi ulteriormente in un’opera di mediazione per invitare, anche, le altre Regioni, oltre a Lombardia, Veneto e Sicilia, a dare seguito all’impegno politico di compartecipare concretamente agli oneri del rinnovo. É necessario che tutte e 21 le Regioni trovino un accordo, ma realtà come il Lazio, la Puglia, la Toscana, la Campania e l’EmiliaRomagna, per la loro dimensione, assumono una valenza importantissima”. “Da parte nostra – concludono –, confermiamo la volontà di rinnovare il Ccnl alle condizioni pattuite. É necessario, però, che gli Assessorati alla Salute rispondano ai reiterati appelli delle nostre Sedi Regionali ad oggi rimasti inascoltati. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi da Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni in primis, dalle Istituzioni e da tutte le parti sociali”.. 11 settembre 2020.

(22) VOCI DELLA SANITÀ 11 Settembre 2020. Sanità privata, Giuliano (UGL Sanità): «16 settembre sciopero generale e presidio davanti la Regione Lazio» x. 72. «Non si può aspettare ancora. Da 14 anni i lavoratori della sanità privata attendono invano la firma per il rinnovo del contratto Aiop-Aris. Le parole e le promesse spese in questo lunghissimo arco di tempo sono cadute nel vuoto. Si sommano – dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale UGL Sanità – a quelle che sono state loro tributate per l’impegno, la dedizione e la professionalità mostrate durante l’emergenza legata al Covid-19. Manca però la cosa più importante: la firma sotto un contratto atteso da troppo tempo e che, dopo la pre-intesa di giugno, sembrava destinato a essere sottoscritto. Per questo motivo l’UGL Sanità ha indetto per mercoledì 16 settembre lo sciopero nazionale della categoria». «Serve una risposta dura – prosegue Giuliano – che metta ogni attore coinvolto in questa vicenda di fronte alle proprie responsabilità. Le parti datoriali hanno fatto marcia indietro adducendo la mancata deliberazione da parte di molte regioni dei provvedimenti normativi che consentirebbero la copertura del 50% del rinnovo del CCNL, così come stabilito dagli accordi raggiunti dalle OO.SS. in sede Ministeriale alla presenza della Conferenza Stato Regioni. Solo Lombardia, Veneto e Sicilia a oggi hanno mantenuto gli impegni dando un chiaro segnale di essere vicine agli operatori della sanità. Alle altre abbiamo da tempo inviato una nota affinché rispettino le promesse assunte». Giuliano annuncia un presidio nazionale. «Saremo presenti fisicamente dalle 9:00 alle 13:00 – conclude il sindacalista – di fronte alla Regione Lazio, in Via Cristoforo Colombo, per fare sentire la nostra voce. Deve arrivare, e presto, la firma per restituire tutele, diritti e dignità ai lavoratori della sanità privata altrimenti la nostra protesta e la nostra mobilitazione non si fermeranno»..

(23) Giuliano (UGL): “Mercoledì 16 settembre sciopero generale della categoria di fronte alla regione Lazio” 11 Settembre 2020. Non si può aspettare ancora. Da 14 anni i lavoratori della sanità privata attendono invano la firma per il rinnovo del contratto Aiop-Aris. Le parole e le promesse spese in questo lunghissimo arco di tempo sono cadute nel vuoto. “Si sommano – dice Gianluca Giuliano, segretario della UGL Sanità Nazionale – a quelle che sono state loro tributate per l’impegno, la dedizione e la professionalità mostrate nell’emergenza legata al Covid-19. Manca però la cosa più importante: la firma sotto un contratto atteso da troppo tempo e che, dopo la pre-intesa di giugno, sembrava destinato a essere sottoscritto”. Per questo motivo la UGL Sanità ha indetto per mercoledì 16 settembre lo sciopero nazionale della categoria. “Serve una risposta dura – prosegue Giuliano – che metta ogni attore coinvolto in questa vicenda di fronte alle proprie responsabilità. Le parti datoriali hanno fatto marcia indietro adducendo la mancata deliberazione da parte di gran parte delle regioni dei provvedimenti normativi che consentirebbero la copertura del 50 % del rinnovo del CCNL, così come stabilito dagli accordi raggiunti dalle OO.SS. in sede Ministeriale alla presenza della Conferenza Stato Regioni. Solo Lombardia, Veneto e Sicilia a oggi hanno mantenuto gli impegni dando un chiaro segnale di essere vicine agli operatori della sanità. Alle altre abbiamo da tempo inviato una nota affinché rispettino le promesse assunte”. Giuliano annuncia un presidio nazionale. “Saremo presenti fisicamente dalle 9:00 alle 13:00 – conclude il sindacalista – di fronte alla Regione Lazio, a Via Cristoforo Colombo, per fare sentire la nostra voce. Deve arrivare, e presto, la firma per restituire tutele, diritti e dignità ai lavoratori della sanità privata altrimenti la nostra protesta e la nostra mobilitazione non si fermeranno.”.

(24) Ccnl sanità privata, Cisl Fp Calabria: sciopero nazionale per il prossimo 16 settembre 11 SETTEMBRE 2020, 15:20 "Destano forte perplessità le dichiarazioni pubblicate su un noto quotidiano dal Presidente di AIOP Calabria, Enzo Paolini, in merito al rinnovo del CCNL del personale in servizio presso le Strutture della Sanità privata che applicano i contratti AIOP/ARIS, laddove afferma che la Presidente nazionale AIOP “avrebbe dovuto/potuto… procedere alla firma del CCNL solo in presenza di formali ed ufficiali impegni di Governo e Regioni alla concreta copertura di almeno il 50% dei costi derivanti dal rinnovo contrattuale” e che se “…gli impegni assunti da Governo e Regioni… non sono tradotti in atti formali ed in erogazioni concrete in favore delle Case di cura…” le stesse “… sarebbero condotte sulla strada di un disastro epocale”." Lo scrive in una nota stampa Luciana Giordano Segretaria generale Cisl FP Calabria. "Dichiarazioni - aggiunge Giordano - davvero inaccettabili visto che il Ministro della salute, Roberto Speranza e il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini con le note del 2 e del 28 luglio 2020 hanno formalmente chiarito che la Conferenza ha ribadito l’impegno delle Regioni e delle Province autonome di f arsi carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale con un mix di interventi individuati a livello territoriale relativi ai budget e alle tariffe. E ancor più insopportabile è la previsione addirittura di un “disastro epocale” per le Case di Cura in assenza di coperture finanziarie statali e regionali. Forse Paolini dimentica che opera in un Sistema accreditato dal Servizio Sanitario pubblico e sovvenzionato con la fiscalità dei contribuenti, costretti ad addossarsi anche i costi della sanità privata in un contesto territoriale che con chiara evidenza nega il diritto alla salute ai suoi abitanti." "Praticamente, - è scritto - la posizione di Paolini è netta e chiara, come d’altronde quella dei suoi colleghi del Lazio, dell’Umbria e della Campania, che tradotta in termini spiccioli e di immediata comprensione, significa: o il Governo centrale e le Regioni si accollano tutta la spesa per il rinnovo del CCNL dei lavoratori delle Strutture private o non ci sarà alcun rinnovo contrattuale! E poco importa se a pagarne le conseguenze sono le migliaia di lavoratori del Settore che aspettano il rinnovo contrattuale da 14 anni e che sono abituati a sopportare ogni forma di penalizzazione professionale, economica e giuridica (anche con riguardo al diritto costituzionalmente riconosciuto e tutelato di manifestare e scioperare) pur di “salvare” il posto di lavoro. Professionisti, la cui dedizione ha consentito alla parte datoriale di lucrare profitti sulla loro pelle ma che non ha mai avuto riconosciuto un trattamento giuridico ed economico equiparato a quello degli operatori della sanità pubblica." "La pre-intesa del CCNL AIOP/ARIS - si legge infine- sottoscritta lo scorso 10 giugno e poi rinnegata dalla parte datoriale a fine luglio, aveva in parte riequilibrato la situazione fra i lavoratori privati e quelli pubblici della sanità. Ecco perché le Segreterie nazionali del pubblico impiego di CGIL, CISL e UIL hanno deciso di indire una giornata di sciopero nazionale per il prossimo 16 settembre, dopo una mobilitazione dei lavoratori delle Cliniche private che va avanti ormai da mesi e che ha visto in tutte le città d’Italia centinaia e centinaia di operatori del Settore scendere in piazza e protestare contro questa ennesima ingiustizia sociale che vede ancora una volta contrapposti il capitale contro la forza lavoro!".

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(27) Giorgione sbotta “I lavoratori della sanità privata scioperano, ascoltiamoli!” "Una deriva vergognosa e dequalificante dopo gli attestati di stima mostrati nei conformi degli Operatori sanitari" 11 Settembre 2020. Foggia, 11 settembre 2020. Il 16 settembre i lavoratori della sanità privata di tutta Italia sciopereranno per la mancata sottoscrizione del contratto collettivo nazionale di lavoro del Settore che non viene rinnovato da diversi anni (14 per quello delle strutture ospedaliere, 8 per le altre se ci si sofferma solo alle strutture che fanno capo alle associazioni datoriali AIOP e ARIS) nonostante l’impegno, da parte delle Regioni in Conferenza Stato-Regioni di coprire i costi contrattuali dei datori di lavoro per almeno il 50% con l’aumento delle tariffe e dei budget. “Una deriva vergognosa e dequalificante dopo gli attestati di stima mostrati nei conformi degli Operatori sanitari, nelle settimane dell’emergenza pandemica Covid-19. I lavoratori della sanità privata, quindi, continuano a essere relegati a professionisti di serie B e tra loro, come ho più volte ribadito ed è ben chiarito nel mio blog, a causa della presenza di contratti che rasentano il dumping contrattuale, anche di serie C e D. Siamo alla frutta”, afferma Gino Giorgione, Segretario Generale UIL FPL FOGGIA che aggiunge: “nei giorni scorsi aveva un’altra organizzazione sindacale aveva dichiarato che le rivendicazioni sulla parità e sui diritti sono di fatto carta straccia, dal momento che i tentativi reiterati di normalizzazione dei medici e degli operatori della sanità privata rispetto ai colleghi del pubblico sono andati a vuoto proprio per il veto ideologico delle parti datoriali. Una discriminazione vergognosa e portata avanti senza alcun appiglio normativo, per questo ancora più grave e lesiva della nostra dignità, umana e professionale”. “Ma c’è dell’altro, ancora più grave: Il 5 agosto la Regione Lombardia ha fatto il suo dovere e i lavoratori della sanità privata di quella regione dal 1 ottobre inizieranno a riscuotere il dovuto. In sostanza le discriminazioni aumentano anche in base alle regioni di attività. Inaudito. Continuo a chiedere a tutti la forza necessaria perché si arrivi presto a una sola sanità e che la differenza venga fatta solo nel senso del miglioramento continuo della qualità, del rispondere meglio all’appropriatezza delle prestazioni, al benessere organizzativo, alla soddisfazione degli utenti. Il mio impegno andrà nella direzione di un adeguamento della Regione Puglia a tale percorso in tempi rapidissimi”, conclude Giorgione..

(28) ECONOMIA | 12 SETTEMBRE 2020, 09:30. Sindacati valdostani sostengono sciopero lavoratori sanità privata Lo sciopero nazionale della sanità privata è stato proclamato da FpCgil, Cisl Fp e Uil Fpl per la giornata di mercoledì 16 settembre: ad Aosta la protesta sindacale è organizzata ad Aosta alla Porta Praetoria dalle 9 alle 13,30. Al riguardo le categorie sindacali Savt Santé e il Savt Fonction publique-Fp ritengono "doveroso sostenere i lavoratori della categoria che ancora una volta hanno visto sfum are i loro diritti". "Sono ormai 14 anni - si legge in una nota del Savt - che il contratto della sanità privata non viene rinnovato e, dopo tre lunghi anni di trattative, nonostante il 10 giugno scorso si sia giunti alla firma della preintesa, l'Associazione italiana ospedalità privata-Aiop e l'Associazione religiosa istituti sanitari-Aris si sono tirate indietro ritenendo che non vi fossero le condizioni per sottoscrivere in via definitiva il contratto: oltre al danno la beffa". Per il sindacato valdostano "i lavoratori sono ripiombati ancora una volta in un clima di incertezze e lo sdegno aumenta laddove si consideri che parliamo degli stessi professionisti della sanità privata che sono stati in prima linea, durante il periodo del Covid, assieme ai colleghi della sanità pubblica e che, come loro, sono stati acclamati eroi". Il Savt Santé e il Savt Fp chiedono quindi a tutti i lavoratori iscritti al sindacato "di partecipare attivamente, assieme a noi, alla mobilitazione che si terrà mercoledì 16 settembre in piazza Porte Pretoriane per protestare attivamente contro quanto sta accadendo"..

(29) Contratto sanità privata: AIOP e ARIS si rivolgono al Ministro Speranza 12 Settembre 2020. “Apprezziamo il lavoro svolto, fin dal primo giorno del Suo mandato, dal Ministro Speranza per sostenere il tema del rinnovo del CCNL del personale non medico della componente di diritto privato del SSN. Oggi, tuttavia, siamo costretti, ancora una volta, a fare appello alla Sua fondamentale opera di mediazione per fare in modo che le Regioni, che non lo hanno ancora fatto, siglino gli accordi di compartecipazione agli oneri del rinnovo del contratto”, dichiarano Barbara Cittadini, Presidente Nazionale AIOP (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Padre Virginio Bebber, Presidente ARIS (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), intervenendo nel dibattito sul rinnovo del CCNL dei lavoratori della sanità privata. “Riteniamo indispensabile – proseguono Cittadini e Bebber – che le Regioni si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe, e mantenendo così gli impegni assunti anche nei confronti del nostro personale non medico che non può e non deve più attendere per vedere garantiti i propri diritti. Questo è un prerequisito fondamentale per coalizzare all’interno delle nostre Associazioni la maggioranza necessaria alla ratifica della pre-intesa firmata con le OO.SS. il 10 giugno scorso.” “È importante – aggiungono – che il Ministro Speranza ribadisca il proprio impegno prodigandosi ulteriormente in un’opera di mediazione per invitare, anche, le altre Regioni, oltre a Lombardia, Veneto e Sicilia, a dare seguito all’impegno politico di compartecipare concretamente agli oneri del rinnovo. È necessario che tutte e 21 le Regioni trovino un accordo, ma realtà come il Lazio, la Puglia, la Toscana, la Campania e l’Emilia-Romagna, per la loro dimensione, assumono una valenza importantissima. Da parte nostra – concludono i presidenti AIOP ARIS – confermiamo la volontà di rinnovare il CCNL alle condizioni pattuite. È necessario però che gli Assessorati alla Salute rispondano ai reiterati appelli delle nostre Sedi Regionali ad oggi rimasti inascoltati. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi da Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni in primis, dalle Istituzioni e da tutte le parti sociali.”.

(30) Fp Cgil: ‘No a cambio di contratto per il lavoratori di Villa Margherita’ 12 settembre 2020 “Anni di lotte, di scioperi, assemblee, sacrifici e, non da ultima, l’emergenza Covid 19, in virtù della quale sembrerebbe che vi siano pronte da stanziare ingenti somme di denaro, specificamente destinate al riammodernamento dell’intero comparto sanitario nazionale, e invece a Villa Margherita cosa succede? Succede che alla vigilia di un incontro sindacale, fissato per il 14 settembre (poi annullato), il direttore della Società Kos incontra tutti i coordinatori aziendali (mica i sindacati?) per comunicare loro, seppur informalmente, di voler effettuare un cambio di contratto al personale tutto, passando dal CCNL AIOP a quello ARIS, tanto osteggiato dalla FP CGIL in quanto svende al ribasso tutta una serie di voci e indennità che, invece, l’attuale contratto AIOP mantiene dignitosamente”. Questa la denuncia di Pompeo Taddeo, coordinatore provinciale della Fp Cgil Sanità Provata. “Inutile dire – aggiunge il sindacalista – che la sottoscrizione, avvenuta a suo tempo in sede nazionale, di tale accordo al ribasso, fu sostenuta da CISL e UIL, mentre la FP CGIL allora come oggi, esprime con fermezza la propria contrarietà ad una trappola salariale che non va nella giusta direzione. Tutto questo sta per accadere a Villa Margherita, la struttura che più delle altre ha sofferto i delicati momenti legati alla pandemia di quest’anno, esponendosi a critiche e strali provenienti da ogni dove, e che solo grazie allo spirito di missione dei lavoratori e delle lavoratici che, nonostante il vento contrario hanno stretto i denti e continuato a tenere la barra dritta pur navigando in mezzo ad una folta foschia, è riuscita ad oltrepassare ogni pericolo, anche quando si è trattato di fermare le attività per risanare e ristrutturare i locali. E si sa che, in questi momenti, nulla può essere scontato, mentre solo grazie agli operatori ancora una volta sacrificati al rilancio aziendale, si è riusciti ad oltrepassare anche quest’altro ostacolo. Adesso invece, nelle more delle ingenti risorse che saranno destinate all’intero comparto della sanità a livello nazionale, – conclude Taddeo – non consentiremo la facile opera di speculazione finanziaria sulla pelle dei dipendenti, avallata anche da Cisl e Uil e, in specie, da qualche “jolly” che veste i panni della nonna di cappuccetto rosso pur essendo un lupo, eternamente soggetto al cambio di pelo e con i denti ben affilati”..

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(33) Mancato rinnovo CCNL AIOP-ARIS Sanità privata. Giuliano, UGL: “Mercoledì 16 settembre sciopero generale della categoria e presidio di fronte alla Regione Lazio” 11 Settembre 2020. NewTuscia – ROMA – Riceviamo e pubblichiamo. “Non si può aspettare ancora. Da 14 anni i lavoratori della sanità privata attendono invano la firma per il rinnovo del contratto Aiop-Aris. Le parole e le promesse spese in questo lunghissimo arco di tempo sono cadute nel vuoto. Si sommano – dichiara Gianluca Giuliano, Segretario Nazionale UGL Sanità – a quelle che sono state loro tributate per l’impegno, la dedizione e la professionalità mostrate durante l’emergenza legata al Covid-19. Manca però la cosa più importante: la firma sotto un contratto atteso da troppo tempo e che, dopo la pre-intesa di giugno, sembrava destinato a essere sottoscritto. Per questo motivo l’UGL Sanità ha indetto per mercoledì 16 settembre lo sciopero nazionale della categoria. Serve una risposta dura – prosegue Giuliano – che metta ogni attore coinvolto in questa vicenda di fronte alle proprie responsabilità. Le parti datoriali hanno fatto marcia indietro adducendo la mancata deliberazione da parte di molte regioni dei provvedimenti normativi che consentirebbero la copertura del 50% del rinnovo del CCNL, così come stabilito dagli accordi raggiunti dalle OO.SS. in sede Ministeriale alla presenza della Conferenza Stato Regioni. Solo Lombardia, Veneto e Sicilia a oggi hanno mantenuto gli impegni dando un chiaro segnale di essere vicine agli operatori della sanità. Alle altre abbiamo da tempo inviato una nota affinché rispettino le promesse assunte”. Giuliano annuncia un presidio nazionale. “Saremo presenti fisicamente dalle 9:00 alle 13:00 – conclude il sindacalista – di fronte alla Regione Lazio, in Via Cristoforo Colombo, per fare sentire la nostra voce. Deve arrivare, e presto, la firma per restituire tutele, diritti e dignità ai lavoratori della sanità privata altrimenti la nostra protesta e la nostra mobilitazione non si fermeranno”..

(34) Sanità privata. Cittadini (Aiop) e padre Bebber (Aris): sui contratti pronti all’accordo, ma le Regioni intervengano sul 50% dei costi 12 Settembre 2020 | 17:00, Gianluca Migliozzi (29) Dopo il botta e risposta dei sindacati e il loro totale disappunto contro i vertici della sanità privata, ora c’è un clima nuovo, almeno da parte delle imprese private che si mostrano disponibili a riprendere il dialogo. La novità è che Aiop e Aris ossia le associazioni datoriali che fanno capo a imprenditori privati e istituti religiosi si appellano al ministro Speranza, sollecitando una sua mediazione, “con le Regioni per far rispettare gli impegni di compartecipazione agli oneri del rinnovo”. In altri versi Aiop e Aris, chiedono un intervento economico delle Regioni a sostegno delle loro imprese e contratti di lavoro pari al 50% dei costi contrattuali. “Apprezziamo il lavoro svolto, fin dal primo giorno del Suo mandato, dal Ministro Speranza per sostenere il tema del rinnovo del Contratto nazionale del personale non medico della componente di diritto privato del Sistema sanitario nazionale”, scrivono Barbara Cittadini, Presidente Nazionale Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e Padre Virginio Bebber, Presidente Aris (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), “Oggi, tuttavia, siamo costretti, ancora una volta, a fare appello alla Sua fondamentale opera di mediazione per fare in modo che le Regioni, che non lo hanno ancora fatto, siglino gli accordi di compartecipazione agli oneri del rinnovo del contratto”. La proposta di Aiop e Aris in realtà è semplice chiedere alle Regioni ossia a carico dello Stato e dei cittadini di intervenire con il 50% delle spese dei nuovi contratti per i lavoratori. Cosa che per ora non è stata commentata dal ministro per la Salute, Roberto Speranza. “Riteniamo indispensabile”, proseguono Cittadini e padre Bebber, “che le Regioni si facciano carico del 50% dei costi del rinnovo contrattuale, intervenendo contestualmente su budget e tariffe, e mantenendo così gli impegni assunti anche nei confronti del nostro personale non medico che non può e non deve più attendere per vedere garantiti i propri diritti”..

(35) Barbara Cittadini e Padre Virginio Bebber, rilanciano così, dopo le incertezze e il ritiro dal tavolo della contrattazione, l’idea di un patto che tuteli i lavoratori. “Questo è un prerequisito fondamentale per coalizzare all’interno delle nostre Associazioni la maggioranza necessaria alla ratifica della pre-intesa firmata con le organizzazioni sindacali il 10 giugno scorso”. Ora Aiop e Aris aspettano le mosse del ministro Speranza, ma non sarà facile per i bilanci delle Regioni intervenire economicamente in favore delle imprese sanitarie private. “È importante”, auspicano Barbara Cittadini e padre Bebber, “che il Ministro Speranza ribadisca il proprio impegno prodigandosi ulteriormente in un’opera di mediazione per invitare, anche, le altre Regioni, oltre a Lombardia, Veneto e Sicilia, a dare seguito all’impegno politico di compartecipare concretamente agli oneri del rinnovo. È necessario che tutte e 21 le Regioni trovino un accordo, ma realtà come il Lazio, la Puglia, la Toscana, la Campania e l’Emilia-Romagna, per la loro dimensione, assumono una valenza importantissima”. Barbara Cittadini e Padre Virginio Bebber, si dicono infine pronti a trovare un accordo e alle condizioni “pattuite” con i sindacati. “Da parte nostra”, concludono Presidente Nazionale Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) e e il Presidente Aris (Associazione Religiosa Istituti Sociosanitari), “confermiamo la volontà di rinnovare il Contratto di lavoro alle condizioni pattuite. È necessario, però, che gli Assessorati alla Salute rispondano ai reiterati appelli delle nostre Sedi Regionali ad oggi rimasti inascoltati. Non possiamo permetterci di vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi da Ministero della Salute e Conferenza delle Regioni in primis, dalle Istituzioni e da tutte le parti sociali”..

(36) Dir. Resp.:Maurizio Molinari. 35,0(3$*,1(.

(37) Dir. Resp.:Luciano Fontana. 35,0(3$*,1(.

(38) Dir. Resp.:Massimo Giannini. 35,0(3$*,1(.

(39) Dir. Resp.:Massimo Martinelli. 35,0(3$*,1(.

(40) Dir. Resp.:Luciano Fontana. 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(41) Dir. Resp.:Franco Bechis. 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(42) Dir. Resp.:Massimo Martinelli. 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(43) 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(44) Dir. Resp.:Massimo Martinelli. 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(45) 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(46) Dir. Resp.:Luciano Fontana. 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(47) 32/,7,&$6$1,7$5,$%,2(7,&$.

(48) Dir. Resp.:Maurizio Molinari. 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(49) 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(50) Dir. Resp.:Massimo Giannini. 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(51) 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(52) Dir. Resp.:Vittorio Feltri. 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(53) 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(54) Dir. Resp.:Luca Ubaldeschi. 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(55) 5,&(5&$6&,(17,),&$32/,7,&$)$50$&(87,&$.

(56) Dir. Resp.:Maurizio Molinari. STAMPA LOCALE ROMA CAPITALE.

(57) Dir. Resp.:Maurizio Molinari. STAMPA LOCALE ROMA CAPITALE.

(58) Dir. Resp.:Franco Bechis. STAMPA LOCALE ROMA CAPITALE.

(59) Dir. Resp.:Luciano Fontana. STAMPA LOCALE SUD E ISOLE.

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