Rapporto Autovalutazione
Periodo di Riferimento - 2017/18
RAV Scuola - CTIC8A900A
I.C. PIZZIGONI- CARDUCCI
1 Contesto e risorse
1.1 Popolazione scolastica
Sezione di valutazione
Domande Guida Qual e' il contesto socio-economico di provenienza degli studenti?
Qual è l'incidenza degli studenti provenienti da famiglie svantaggiate?
Quali caratteristiche presenta la popolazione studentesca (situazioni di disabilita', disturbi evolutivi, ecc.)?
Ci sono studenti con cittadinanza non italiana?
Ci sono gruppi di studenti che presentano caratteristiche particolari dal punto di vista della provenienza socio economica e culturale (es. studenti nomadi, studenti provenienti da zone particolarmente svantaggiate, ecc.)?
Il rapporto studenti - insegnante è adeguato per supportare la popolazione studentesca frequentante la scuola? Tale rapporto e' in linea con il riferimento regionale?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri) L’I. C. è situato in un quartiere residenziale in cui sono presenti
moltissime attività commerciali, centri culturali, sportivi e servizi di vario genere.
Il contesto socio-economico di provenienza degli alunni è medio-alto.
Gli studenti appartengono a famiglie di professionisti, impiegati, commercianti, piccoli artigiani. Molti non provengono dal quartiere, ma da diverse parti della città e da paesi limitrofi, poiché i genitori trovano conveniente iscrivere i figli in una scuola vicina alla propria sede di lavoro.
L’incidenza degli studenti provenienti da famiglie svantaggiate è minima, così come quella degli alunni in situazione di disabilità.
Una piccolissima percentuale di alunni non ha cittadinanza italiana.
La zona è ad alta densità di popolazione, ma il bacino di utenza va oltre i confini del quartiere. La popolazione scolastica, infatti, ha la sola residenza lavorativa: una parte degli alunni è pendolare e spesso vincolata agli orari lavorativi dei genitori.
Il rapporto studenti - insegnanti (16,74%) è superiore sia al riferimento regionale (11,72%) che nazionale (11,29%), infatti le classi sono composte da non meno di 25 alunni.
1.2 Territorio e capitale sociale
Sezione di valutazione
Domande Guida Per quali peculiarita' si caratterizza il territorio in cui e' collocata la scuola?
Qual è il contributo degli Enti Locali per l'istruzione e per le scuole del territorio?
Quali risorse e competenze presenti nel territorio rappresentano un'opportunita' per l'istituzione scolastica?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri) Nel quartiere sono presenti istituti scolastici statali e paritari che
vanno dall'infanzia alla secondaria di secondo grado. Sono presenti, inoltre, numerosi servizi (ufficio postale, banche, consiglio di quartiere, ufficio della polizia di Stato, biblioteca comunale, centri culturali e di svago, centri sportivi e zone verdi strutturate). La scuola è pertanto aperta alla
collaborazione con enti diversi per la realizzazione di progetti vari.
La presenza di diversi centri commerciali nell'hinterland ha fatto sì che le piccole attività a conduzione familiare non riescano sempre a sopravvivere. Ciò ha incrementato la percentuale di disoccupazione soprattutto femminile.
1.3 Risorse economiche e materiali
Sezione di valutazione
Domande Guida
Quali sono le risorse economiche disponibili? Quali fonti di finanziamento riceve la scuola oltre a quelle statali? La scuola ricerca fonti di finanziamento aggiuntive?
Quali sono le caratteristiche delle strutture della scuola (es. struttura e sicurezza degli edifici, raggiungibilita' delle sedi, ecc.)?
Quali sono le caratteristiche degli spazi e delle dotazioni presenti (es. laboratori, biblioteca, palestre, LIM, pc, connessione a internet, ecc.)?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri) Le risorse economiche disponibili oltre a quelle statali
provengono dalle famiglie (viaggi di istruzione e contributi volontari per l’ampliamento dell’offerta formativa), dalla Regione Sicilia, dal Comune e dall’Unione Europea con i PON.
Sono stati autorizzati, infatti, ma non ancora avviati due PON per la scuola secondaria "Inclusione sociale e lotta al disagio" e
"Competenze di base" e uno per la scuola primaria
"Competenze di base". La scuola è composta da due plessi. Il plesso centrale, sito in via Siena, è un edificio degli anni '80, che consta di 31 aule dotate di LIM, fornite di riscaldamento e dei requisiti di sicurezza per lo svolgimento di tutte le attività scolastiche. Ospita una sezione di scuola dell'infanzia e 30 classi di scuola primaria. Dispone, inoltre, dei seguenti locali:
laboratorio multimediale, laboratorio scientifico, auditorium, palestra e biblioteca. L'altro plesso, sito in via Suor Maria Mazzarello; invece, risale agli anni '60 ed è costituito da ambienti ampi e luminosi, dotati di riscaldamento. Tutte le aule sono dotate di LIM e vi sono, inoltre, laboratori di informatica e di scienze, una fornita biblioteca e una palestra. Nel susseguirsi degli anni sono stati affrontati interventi di adeguamento alle normative di sicurezza. Entrambi i plessi sono facilmente raggiungibili.
Gli arredi scolastici andrebbero periodicamente sostituiti dall'Ente competente, poiché soggetti ad usura. La palestra del plesso di via Suor Maria Mazzarello è piccola.
1.4 Risorse professionali
Sezione di valutazione
Domande Guida
Quali le caratteristiche socio anagrafiche del personale (es. eta', tipo di contratto, anni di servizio e stabilita' nella scuola)?
Quali le competenze professionali e i titoli posseduti dai docenti (es. certificazioni linguistiche, informatiche, ecc.)?
Opportunità (Digitare al max 1500 caratteri) Vincoli (Digitare al max 1500 caratteri) Prestano servizio nell’Istituto insegnanti titolari nella sede da
molti anni.
Dalle statistiche si evince che i docenti accedono a questo istituto dopo vari anni di esperienza in altre sedi. Il personale è abbastanza stabile e, grazie alla lunga esperienza, abilitazioni e corsi di aggiornamento è didatticamente e culturalmente adeguato al ruolo. Persistono incarichi annuali per il sostegno:
l'organico varia di anno in anno a seconda del numero e della specificità degli alunni diversamente abili.
La Dirigente Scolastica ha un incarico effettivo; per 5 anni ha diretto il Circolo Didattico “G. Pizzigoni”, dall’anno scolastico in corso è la Preside dell’Istituto Comprensivo “Pizzigoni – Carducci”.
La maggior parte degli insegnanti, sebbene possegga una formazione informatica di base, dovrebbe utilizzare maggiormente le opportunità offerte dalla rete.
2 Esiti
2.1 Risultati scolastici
Sezione di valutazione
Domande Guida
Quanti studenti sono ammessi alle classi successive? Ci sono concentrazioni di non ammessi in alcuni anni di corso e/o indirizzi di studio (per le scuole del II ciclo)?
Per le scuole del II ciclo - Quanti sono gli studenti sospesi in giudizio? I debiti formativi si concentrano in determinate discipline, anni di corso, indirizzi e/o sezioni?
Quali considerazioni si possono fare analizzando la distribuzione degli studenti per fascia di voto conseguito all'Esame di Stato (es. una parte consistente si colloca nelle fasce più basse, ci sono distribuzioni anomale per alcune fasce, cosa emerge dal confronto con il dato medio nazionale)?
Quanti e quali studenti abbandonano la scuola e perche'?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Tutti gli alunni della scuola primaria sono stati ammessi alla
classe successiva.
Relativamente alla scuola secondaria di primo grado la percentuale di alunni ammessi alla classe successiva è la seguente: per le prime è il 98% e per le seconde il 98,4%.
Nell'Istituto non si sono verificati casi di abbandono fatta eccezione per 3 casi nelle classi terze della secondaria nel corso dell' anno scolastico 2016/2017.
Non si riscontrano punti di debolezza.
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: Gli studenti della scuola portano avanti
regolarmente il loro percorso di studi, lo concludono e conseguono risultati soddisfacenti agli esami finali.
Situazione della scuola
C’e' una percentuale superiore ai riferimenti nazionali di studenti trasferiti in uscita, ci sono concentrazioni superiori ai riferimenti nazionali di studenti non ammessi all'anno successivo e/o di abbandoni nella maggior parte degli anni di corso, sedio indirizzi di scuola. Nel II ciclo la quota di studenti con debiti scolastici e' superiore ai riferimenti nazionali per la maggior parte degli indirizzi di studio. La quota di studenti collocata nella fascia di voto piu' bassa all'Esame di Stato(6 nel I ciclo; 60 nel II ciclo) e' decisamente superiore ai riferimenti nazionali.
1 - Molto critica
2 - Gli studenti non ammessi all'anno successivo e/o gli abbandoni
in generale sono in linea con i riferimenti nazionali, anche se in alcuni anni di corso, sezioni, plessi o indirizzi di scuola sono superiori. Nella secondaria di II grado la quota di studenti sospesi in giudizio per debiti scolastici è pari ai riferimenti nazionali e superiore ai riferimenti per alcuni indirizzi di studio.
La distribuzione dei voti all'Esame di Stato evidenzia una concentrazione lievemente superiore ai riferimenti nazionali di studenti collocati nelle fasce di punteggio piu' basse (6-7 nel I ciclo; 60-70 nel II ciclo). La quota di studenti collocata nelle fasce di voto medio-basse all'Esame di stato (6-7 nel I ciclo; 60- 70 nel II ciclo) e' superiore ai riferimenti nazionali.
3 - Con qualche criticita'
4 - La quota di studenti ammessa all'anno successivo e' in linea con
i riferimenti nazionali. Gli abbandoni e i trasferimenti in uscita sono inferiori ai riferimenti nazionali. Nella secondaria di II grado la quota di studenti sospesi in giudizio per debiti
scolastici e' pari o inferiore ai riferimenti nazionali. La quota di studenti collocata nelle fasce di punteggio medio alte all'Esame di Stato (8-10 e lode nel I ciclo; 81-100 e lode nel II ciclo) e' superiore o pari ai riferimenti nazionali.
5 - Positiva
6 - La quota di studenti ammessa all'anno successivo e' superiore ai
riferimenti nazionali. Non si registrano abbandoni e i trasferimenti in uscita sono inferiori ai riferimenti nazionali.
Nella secondaria di II grado la quota di studenti sospesi in giudizio per debiti scolastici e' decisamente inferiore ai riferimenti nazionali. La quota di studenti collocata nelle fasce di punteggio piu' alte (9-10 e lode nel I ciclo; 91-100 e lode nel II ciclo) all'Esame di Stato e' superiore ai riferimenti nazionali.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
La scuola realizza un'azione formativa mirata alla cura dei bisogni e dei diritti degli alunni, anche di quelli meno abili
realizzando ambienti educativi di qualità e promuovendo l'integrazione tra scuola, famiglia e territorio. Non perde studenti nel passaggio da un anno all'altro e la distribuzione degli stessi per fasce di voto evidenzia una situazione di equilibrio.
2.2 Risultati nelle prove standardizzate nazionali
Sezione di valutazione
Domande Guida
Quali risultati raggiunge la scuola nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica?
Quali sono le differenze rispetto a scuole con contesto socio economico e culturale simile?
Come si distribuiscono gli studenti nei diversi livelli in italiano e matematica? Qual e' la concentrazione di studenti nel livello 1?
La scuola riesce ad assicurare una variabilita' contenuta tra le varie classi?
Qual è l'effetto attribuibile alla scuola sui risultati degli apprendimenti? Nel caso in cui l'effetto scuola sia inferiore a quello medio regionale, quali potrebbero essere le motivazioni? L'effetto scuola e' simile per l'italiano e la matematica?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Nelle prove standardizzate di italiano e di matematica, la scuola
primaria si pone a livello superiore rispetto alla media regionale, del Sud-isole e nazionale.
La scuola secondaria di primo grado nella prova di matematica rileva un punteggio superiore alla media regionale, del Sud- isole, nazionale. Nella prova di italiano, invece, si evidenzia un punteggio superiore alla media regionale, del Sud-isole e di poco superiore alla media nazionale.
La quota di studenti collocata nel livello 1 (alunni che presentano qualche criticità) in italiano e matematica, nei due ordini di scuola, è inferiore alla media nazionale; la quota di studenti collocata a livello 5 (alunni che mostrano padronanza nell'uso delle conoscenze e delle abilità) è superiore alla media nazionale per la scuola primaria.
Il punteggio osservato nell' I. C. a confronto con la media regionale, la macro-area e quella nazionale risulta sopra la media dei tre "settori di riferimento". "L'effetto scuola", nella primaria, è pari alla media di ciascuno dei settori di riferimento ed è simile per l'italiano e la matematica.
"L'effetto scuola", nella scuola secondaria di primo grado, per l'italiano e la matematica è da migliorare rispetto alla media regionale; sarebbe opportuno, quindi, adoperare criteri equo- eterogenei nella formazione delle classi.
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: Gli studenti della scuola raggiungono
livelli di apprendimento soddisfacenti in italiano e matematica in relazione ai livelli di partenza e alle
caratteristiche del contesto.
Situazione della scuola
Il punteggio degli studenti della scuola nelle prove INVALSI di italiano e matematica e' inferiore rispetto alle scuole con background socio-economico e culturale simile. La variabilita' tra le classi in italiano e matematica e' superiore a quella media.
La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e in matematica e' in generale superiore a quella media regionale.
L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' inferiore all'effetto medio regionale, inoltre i punteggi medi di scuola sono inferiori a quelli medi regionali.
1 - Molto critica
2 - Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove
INVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio- economico e culturale simile. La variabilita' tra classi in italiano e in matematica e' pari a quella media o poco superiore, ci sono casi di singole classi in italiano e matematica che si discostano in negativo dalla media della scuola. La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e in matematica e' in linea con la media regionale, anche se ci sono alcuni anni di corso o indirizzi di studi in cui tale quota e' superiore alla media.
L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' pari o leggermente superiore all'effetto medio regionale, anche se i punteggi medi di scuola sono inferiori a quelli medi regionali, oppure i punteggi medi sono pari a quelli medi regionali, anche se l'effetto scuola e' inferiore all'effetto medio regionale.
3 - Con qualche criticita'
4 -
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio- economico e culturale simile. La variabilita' tra classi in italiano e matematica e' pari a quella media di poco inferiore, oppure alcune classi si discostano in positivo dalla media della scuola.
La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e in matematica è inferiore alla media regionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' pari all'effetto medio regionale e i punteggi medi di scuola sono superiori a quelli medi regionali, oppure l'effetto scuola e' superiore all'effetto medio regionale e i punteggi medi di scuola sono pari a quelli medi regionali.
5 - Positiva
6 - Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove
INVALSI e' superiore a quello di scuole con background socio- economico e culturale simile. La varianza tra classi in italiano e matematica e' inferiore a quella media. La quota di studenti collocata nei livelli 1 e 2 in italiano e in matematica e' inferiore alla media regionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' superiore all'effetto medio regionale e anche i punteggi medi di scuola sono superiori a quelli medi regionali.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
Il punteggio di italiano e matematica della scuola alle prove INVALSI e' in linea con quello di scuole con background socio- economico e culturale simile. La quota di studenti collocata nel livello 1 in italiano e in matematica è inferiore alla media regionale. L'effetto attribuibile alla scuola sugli apprendimenti e' pari o leggermente superiore a quello medio regionale.
2.3 Competenze chiave europee
Sezione di valutazione
Domande Guida Quali sono le competenze chiave europee su cui la scuola lavora maggiormente?
In che modo la scuola valuta le competenze chiave (osservazione del comportamento, individuazione di indicatori, questionari, ecc.)? La scuola adotta criteri comuni per valutare l'acquisizione delle competenze chiave?
Gli studenti hanno sviluppato adeguate competenze sociali e civiche (rispetto di sé e degli altri, rispetto di regole condivise, ecc.)?
Gli studenti hanno acquisito competenze digitali adeguate (capacità di valutare le informazioni disponibili in rete, capacità di gestire i propri profili on line, capacità di comunicare efficacemente con gli altri a distanza, ecc.)?
Gli studenti hanno acquisito buone strategie per imparare ad apprendere (capacità di schematizzare e sintetizzare, ricerca autonoma di informazioni, ecc.)?
Gli studenti hanno acquisito abilità adeguate allo sviluppo dello spirito di iniziativa e imprenditorialità (progettazione, senso di responsabilità, collaborazione, ecc.)?
Se la scuola adotta forme di certificazione delle competenze o altri sistemi di valutazione, quali livelli di padronanza raggiungono gli studenti nelle competenze chiave a conclusione di determinati segmenti del loro percorso (V primaria, III secondaria di I grado, II secondaria di II grado)?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) L'Istituto lavora maggiormente sulle seguenti competenze
chiave: comunicazione nella madre lingua e nelle lingue straniere, competenze sociali e civiche, imparare ad imparare, consapevolezza ed espressione culturale. Viene utilizzata una griglia di valutazione del comportamento degli studenti, nella quale sono elencati una serie di indicatori: rispetto delle regole, rispetto degli altri, frequenza, autonomia organizzativa, collaborazione tra pari e partecipazione ed interesse, facendo corrispondere ad ogni indicatore un giudizio sintetico. Gli studenti hanno sviluppato adeguate competenze sociali, buone strategie per imparare ad apprendere ed un buon senso di responsabilità e di collaborazione. L'Istituto adotta il modello nazionale di certificazione delle competenze chiave ai sensi del D.M. 3 ottobre 2017 , n. 742.
La scuola si propone di lavorare sull'acquisizione di abilità mirate allo sviluppo dello spirito di iniziativa ed
imprenditorialità.
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: Gli studenti della scuola acquisiscono
livelli soddisfacenti nelle competenze sociali e civiche, nell'imparare a imparare, nelle competenze digitali e nello
spirito di iniziativa e imprenditorialità.
Situazione della scuola
La maggior parte degli studenti della scuola non raggiunge livelli sufficienti in relazione alle competenze chiave
considerate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare, competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialita').
1 - Molto critica
2 - La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livelli
sufficienti in relazione ad almeno due competenze chiave tra quelle considerate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare, competenze digitali, spirito di iniziativa e
imprenditorialita').
3 - Con qualche criticita'
4 - La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livelli
buoni in relazione ad almeno due competenze chiave tra quelle considerate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare, competenze digitali, spirito di iniziativa e imprenditorialita').
5 - Positiva
6 - La maggior parte degli studenti della scuola raggiunge livelli
ottimali in relazione ad almeno due competenze chiave tra quelle considerate (competenze sociali e civiche, imparare a imparare, competenze digitali, spirito di iniziativa e
imprenditorialita').
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
Il livello delle competenze chiave di cittadinanza raggiunto dagli studenti è buono; le competenze sociali e civiche sono adeguatamente sviluppate: collaborazione tra pari, responsabilità e rispetto delle regole. La maggior parte degli studenti raggiunge un' adeguata autonomia nell'organizzazione dello studio e nell'autoregolazione dell'apprendimento.
2.4 Risultati a distanza
Sezione di valutazione
Domande Guida
Per la scuola primaria - Gli studenti usciti dalla scuola primaria quali risultati hanno nella scuola secondaria? Quali sono i risultati nelle prove INVALSI degli studenti usciti dalla scuola primaria al termine del terzo anno di scuola secondaria di I grado?
Per la scuola secondaria di I grado - Gli studenti usciti dalla scuola secondaria di I grado quali risultati hanno nella scuola secondaria di II grado? Quali sono i risultati nelle prove INVALSI degli studenti usciti dal primo ciclo al termine del secondo anno di scuola secondaria di II grado?
Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nei successivi percorsi di studio? Quanti studenti iscritti all'università non hanno conseguito crediti (CFU)? Quanti ne hanno conseguiti più della metà?
Per la scuola secondaria di II grado - Qual è la riuscita dei propri studenti nel mondo del lavoro? Qual è la quota di studenti occupati entro tre anni dal diploma? Quanti mesi attendono gli studenti per il primo contratto? Quali sono le tipologie di contratto prevalenti?
Per la scuola secondaria di II grado - Considerata la quota di studenti che in media si iscrive all'università e la quota di studenti che in media risulta avere rapporti di lavoro, quanti studenti orientativamente risultano fuori da questi percorsi formativi e occupazionali rispetto ai dati regionali?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) I risultati degli studenti nel percorso successivo di studi sono
positivi. In rari casi gli alunni evidenziano difficoltà di apprendimento e non si sono verificati casi di abbandono scolastico tra un ordine di scuola e l'altro.
Per quanto riguarda l'andamento scolastico relativo agli alunni, che hanno frequentato l'Istituto, non si conosce la distribuzione degli stessi per fasce di voto.
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: Gli studenti in uscita dalla scuola hanno
successo nei successivi percorsi di studio e di lavoro.
Situazione della scuola Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo
percorso di studio sono insoddisfacenti. Nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria molti studenti presentano difficolta' nello studio, hanno voti bassi, alcuni di loro non sono ammessi alla classe successiva. Gli studenti usciti dalla primaria e dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelle prove INVALSI di italiano e matematica decisamente inferiori a quelli medi regionali. Per le scuole del II ciclo - I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono molto scarsi; la percentuale di diplomati che non ha acquisito CFU dopo un anno di università e' decisamente superiore ai riferimenti nazionali. Nel complesso la quota di diplomati che o ha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' decisamente inferiore a quella regionale (inferiore al 75%).
1 - Molto critica
2 - Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo
percorso di studio sono sufficienti. Nel passaggio dalla scuola primaria alla secondaria in generale gli studenti non presentano difficolta', anche se una quota di studenti ha difficolta' nello studio e voti bassi. Gli studenti usciti dalla primaria e dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelle prove INVALSI di italiano e matematica di poco inferiori a quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono mediocri; la percentuale di diplomati che ha acquisito meno della metà di CFU dopo un anno di universita' e' superiore ai riferimenti. Nel complesso la quota di diplomati che o ha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' di poco inferiore a quella regionale (intorno al 75-80%).
3 - Con qualche criticita'
4 -
Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel successivo percorso di studio sono buoni: pochi studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e il numero di abbandoni nel percorso di studi
successivo e' molto contenuto. Gli studenti usciti dalla primaria e dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelle prove INVALSI di italiano e matematica di poco superiori a quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono buoni.
La percentuale di diplomati che ha acquisito piu' della meta' di CFU dopo un anno di universita' e' pari ai riferimenti regionali.
C'e' una bassa incidenza di studenti che non prosegue negli studi universitari e non e' inserita nel mondo del lavoro rispetto ai riferimenti regionali (intorno al 15%). Nel complesso la quota di diplomati che o ha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' di poco superiore a quella regionale (intorno all'85-90%).
5 - Positiva
6 - Per le scuole del I ciclo - I risultati degli studenti nel percorso
successivo di studio sono molto positivi: in rari casi gli studenti incontrano difficolta' di apprendimento (non sono ammessi alla classe successiva, hanno debiti formativi o cambiano l'indirizzo di studio) e non ci sono episodi di abbandono degli studi nel percorso successivo. Gli studenti usciti dalla primaria e dalla secondaria dopo due o tre anni ottengono risultati medi nelle prove INVALSI di italiano e matematica decisamente superiori a quelli medi nazionali. Per le scuole del II ciclo - I risultati raggiunti dagli studenti immatricolati all'università sono molto positivi. La percentuale di diplomati che ha acquisito piu' della meta' di CFU dopo un anno di universita' e' superiore ai riferimenti regionali. Nel complesso la quota di diplomati che o ha un contratto di lavoro o prosegue negli studi e' decisamente superiore a quella regionale (superiore al 90%).
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
L'Istituto Comprensivo" Pizzigoni-Carducci" si colloca al livello 5, poiché gli alunni che hanno frequentato la prima classe delle scuole secondarie di 1^grado e di secondo grado viciniori, sono stati ammessi alla classe successiva. Non si conosce, però, la distribuzione degli studenti per fasce di voto.
3A Processi - Pratiche educative e didattiche
3A.1 Curricolo, progettazione e valutazione Subarea: Curricolo e offerta formativa
Subarea: Progettazione didattica
Subarea: Valutazione degli studenti
Domande Guida
A partire dai documenti ministeriali di riferimento, in che modo il curricolo di istituto e' stato articolato per rispondere ai bisogni formativi degli studenti e alle attese educative e formative del contesto locale?
La scuola ha individuato quali traguardi di competenza gli studenti nei diversi anni dovrebbero acquisire? Sono individuate anche le competenze chiave europee (es. competenze sociali e civiche)?
Gli insegnanti utilizzano il curricolo definito dalla scuola come strumento di lavoro per la loro attività?
Le attività di ampliamento dell’offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo di istituto?
Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere attraverso i progetti di ampliamento dell'offerta formativa sono individuati in modo chiaro?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Il curricolo d'Istituto nasce dalla necessità di adeguare le
indicazioni programmatiche alle esigenze manifestate in sede locale, nella prospettiva di favorire il raggiungimento dei risultati richiesti dalla normativa vigente. La scuola, inoltre, pone l'attenzione sull'acquisizione delle competenze trasversali.
Anche le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo, individuando in modo chiaro gli obiettivi e le competenze da raggiungere.
Le attività curricolari potrebbero essere integrate con un utilizzo più assiduo dei laboratori presenti nell'Istituto.
Domande Guida
Nella scuola vi sono strutture di riferimento (es. dipartimenti) per la progettazione didattica?
I docenti effettuano una programmazione periodica comune per ambiti disciplinari e/o classi parallele? Per quali discipline? Per quali ordini/indirizzi di scuola?
In che modo avviene l'analisi delle scelte adottate e la revisione della progettazione?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La progettazione didattica annuale viene stilata, all'inizio
dell'anno scolastico, dai docenti riuniti nei dipartimenti disciplinari e per classi parallele.
Nella scuola primaria, inoltre, viene redatta una
programmazione settimanale. Nel corso dell'anno scolastico si concordano strategie metodologiche comuni per migliorare l'azione di insegnamento/apprendimento. I consigli di interclasse si riuniscono ogni bimestre per verificare l'andamento didattico- educativo delle classi.
I consigli di classe della scuola secondaria di 1^ grado si riuniscono mensilmente per verificare il lavoro svolto, l'andamento didattico disciplinare delle classi, i progressi e la socializzazione.
Nella scuola primaria risultano insufficienti le ore di compresenza da destinare alle attività di recupero e/o
potenziamento. Nella scuola secondaria di 1^ grado le riunioni dipartimentali avvengono prevalentemente all'inizio dell'anno scolastico. Il confronto fra i docenti della stessa disciplina si svolge frequentemente ma in modo informale.
Domande Guida Quali aspetti del curricolo sono valutati?
Gli insegnanti utilizzano criteri comuni di valutazione per i diversi ambiti/discipline? In quali discipline, indirizzi o ordini di scuola è più frequente l’uso di criteri comuni di valutazione e in quali invece è meno frequente?
In che modo la scuola valuta l'acquisizione di competenze chiave non direttamente legate alle discipline (es. competenze sociali e civiche, competenze digitali, imparare a imparare, spirito di iniziativa e imprenditorialità)?
La scuola utilizza prove strutturate per classi parallele costruite dagli insegnanti? Per quali discipline? Per quali classi? Per quali scopi (diagnostico, formativo, sommativo, ecc.)? Sono adottati criteri comuni per la correzione delle prove?
Nella scuola vengono utilizzati strumenti quali prove di valutazione autentiche o rubriche di valutazione? Quanto è diffuso il loro utilizzo?
La scuola adotta forme di certificazione delle competenze degli studenti (a conclusione della scuola primaria e secondaria di I grado e del biennio di secondaria di II grado)?
La scuola realizza interventi didattici specifici a seguito della valutazione degli studenti?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Nei dipartimenti disciplinari vengono definiti: il curricolo delle
diverse discipline, gli obiettivi e le competenze facendo riferimento al curricolo verticale come strumento di lavoro unitario. La scuola individua i traguardi di competenze che gli studenti devono possedere in uscita e che sono certificati dal Certificato delle Competenze. I docenti utilizzano criteri di valutazione comuni e usano strumenti diversificati per la valutazione degli studenti ( prove strutturate). Per la scuola primaria l'utilizzo di prove strutturate comuni è sistematico e riguarda la maggior parte degli ambiti disciplinari così come i criteri adottati per la correzione delle prove. I risultati della valutazione degli studenti sono usati per orientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.
Le rubriche di valutazione non vengono utilizzate in maniera sistematica in tutti gli ambiti disciplnari.
Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola propone un curricolo aderente
alle esigenze del contesto, progetta attivita' didattiche coerenti con il curricolo, valuta gli studenti utilizzando
criteri e strumenti condivisi.
Situazione della scuola
La scuola non ha elaborato un proprio curricolo, oppure si è limitata a riportare nel PTOF le indicazioni presenti nei documenti ministeriali di riferimento senza rielaborarli. Non sono stati definiti profili di competenze che gli studenti dovrebbero acquisire nelle varie discipline. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa non sono presenti, oppure sono presenti ma non sono coerenti con il progetto formativo di scuola e gli obiettivi e le abilita'/competenze da raggiungere non sono definiti in modo chiaro.
Nella programmazione didattica non sono definiti obiettivi di apprendimento comuni per classi parallele o per ambiti disciplinari. Non si utilizzano modelli condivisi per la progettazione delle unita' di apprendimento.
Non sono utilizzati criteri di valutazione e strumenti di valutazione comuni, oppure i criteri di valutazione e gli strumenti di valutazione comuni sono utilizzati solo da pochi insegnanti o per poche discipline.
1 - Molto critica
2 - La scuola ha definito alcuni aspetti del proprio curricolo,
rimandando per gli altri aspetti a quanto previsto nei documenti ministeriali di riferimento. La definizione dei profili di
competenza per le varie discipline e anni di corso e' da sviluppare in modo più approfondito. Le attivita' di
ampliamento dell'offerta formativa sono per lo piu' coerenti con il progetto formativo di scuola. Gli obiettivi e le
abilita'/competenze da raggiungere nelle attivita' di
ampliamento dell’offerta formativa non sono definiti sempre in modo chiaro.
Ci sono referenti per la progettazione didattica e/o la
valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari, anche se il personale è coinvolto in misura limitata. La progettazione didattica è condivisa parzialmente tra i docenti.
I docenti fanno riferimento a criteri di valutazione comuni definiti a livello di scuola.
La scuola utilizza prove comuni per la valutazione degli studenti, anche se non in modo sistematico. La scuola realizza interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti, anche se in modo saltuario.
3 - Con qualche criticita'
4 - La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai
documenti ministeriali di riferimento. Sono stati definiti i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono inserite nel progetto educativo di scuola. Gli obiettivi e le abilità/competenze da raggiungere con queste attivita' sono definiti in modo chiaro.
Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari. La progettazione didattica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari. I docenti utilizzano modelli comuni per la progettazione delle unità di apprendimento.
La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze degli studenti. I docenti utilizzano alcuni strumenti comuni per la valutazione degli studenti e hanno momenti di incontro per condividere i risultati della valutazione. La scuola realizza regolarmente interventi specifici a seguito della valutazione degli studenti.
5 - Positiva
6 -
La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento, declinando le competenze disciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gli insegnanti utilizzano come strumento di lavoro per la progettazione delle attivita' didattiche. Il curricolo si sviluppa tenendo conto delle caratteristiche del contesto e dei bisogni formativi della specifica utenza. Le attivita' di ampliamento dell'offerta formativa sono bene integrate nel progetto educativo di istituto. Tutte le attivita' presentano una definizione molto chiara degli obiettivi e delle abilita'/competenze da raggiungere.
Nella scuola sono presenti referenti e/o gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e/o la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari; i docenti sono coinvolti in maniera diffusa.
Gli insegnanti effettuano sistematicamente una progettazione didattica condivisa, utilizzano modelli comuni per la
progettazione delle unità di apprendimento e declinano chiaramente gli obiettivi e le competenze da raggiungere.
La scuola utilizza forme di certificazione delle competenze degli studenti e specifica i criteri e le modalità per valutarle. I docenti utilizzano criteri di valutazione comuni e usano strumenti diversificati per la valutazione degli studenti (prove strutturate, rubriche di valutazione, ecc.). L’utilizzo di prove strutturate comuni è sistematico e riguarda la maggior parte degli ambiti disciplinari e tutti gli indirizzi/ordini di scuola. I docenti si incontrano regolarmente per riflettere sui risultati degli studenti. C’è una forte relazione tra le attività di programmazione e quelle di valutazione degli studenti. I risultati della valutazione degli studenti sono usati in modo sistematico per riorientare la programmazione e progettare interventi didattici mirati.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
La Scuola si colloca nel 5° criterio di qualità poiché le caratteristiche del curricolo e della progettazione didattica periodica rispecchiano tale livello. L'Istituto ha elaborato, infatti, un proprio curricolo definendo i profili di competenze per le varie discipline e anni di corso. Anche le attività di ampliamento dell'offerta formativa sono progettate in raccordo con il curricolo, individuando in modo chiaro gli obiettivi e le competenze da raggiungere. La progettazione didattica periodica viene effettuata in modo condiviso per ambiti disciplinari all'interno di classi parallele. La scuola utilizza forme di certificazioni delle classi in uscita. I docenti, inoltre, fanno riferimento a criteri di valutazioni comuni.
3A.2 Ambiente di apprendimento Subarea: Dimensione organizzativa
Subarea: Dimensione metodologica
Subarea: Dimensione relazionale
Domande Guida
L'orario delle lezioni è articolato in modo adeguato rispetto alle esigenze di apprendimento degli studenti? La durata delle lezioni è adeguata?
In che modo la scuola cura gli spazi laboratoriali (individuazione di figure di coordinamento, aggiornamento dei materiali, ecc.)?
In che misura i diversi laboratori sono accessibili? Con quale frequenza sono utilizzati? Quando sono utilizzati (orario curricolare, extracurricolare, ecc.)? Ci sono sedi, indirizzi o sezioni che vi accedono in misura minore?
In che modo la scuola utilizza le dotazioni tecnologiche presenti (fare riferimento alle dotazioni indicate nell'area 1.3 Risorse economiche e materiali)?
Quali servizi offre la biblioteca? Quali servizi potrebbero essere potenziati? Con quale frequenza gli studenti utilizzano la biblioteca?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola ha individuato dei referenti che si occupano della
gestione delle risorse disponibili e della fruibilità dei laboratori ( informatica, scientifico) e della biblioteca che vengono utilizzati in orario curricolare su richiesta dei docenti di classe.
Tutte le classi sono dotate di LIM. Nella scuola primaria la biblioteca è costituita da una raccolta di libri di vario genere, mentre quella della scuola secondaria comprende anche
materiale multimediale. La biblioteca della scuola è frequentata dagli alunni di tutte le classi.
Durante la fruizione dei laboratori, sarebbe auspicabile la presenza di un tecnico quale supporto al lavoro dei docenti, così come previsto nella scuola secondaria di secondo grado.
Domande Guida
Quali metodologie didattiche sono utilizzate dai docenti (es. cooperative learning, classi aperte, gruppi di livello, flipped classroom, ecc.)? La scuola realizza progetti o iniziative che promuovono l'uso di specifiche metodologie didattiche?
In che misura gli insegnanti dichiarano di utilizzare le strategie didattiche strutturate (es. controllo dei compiti) e le strategie didattiche attive (es. lavori in piccoli gruppi)?
Con quale frequenza i docenti si confrontano sulle metodologie didattiche utilizzate in aula?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Le attività didattiche sono organizzate e svolte con modalità
diverse:
- attività frontale collettiva;
-laboratorio;
-attività di gruppo.
L'attività di gruppo si basa sulla condivisione dei compiti e sulla cooperazione per raggiungere un obiettivo comune.
L'attività di laboratorio, privilegiando il canale operativo e quello iconico, rappresenta una strategia per motivare gli alunni ad apprendere ed avere maggiori possibilità di successo scolastico. I docenti si confrontano periodicamente sulle metodologie didattiche utilizzate in classe.
Le strategie didattiche strutturate e attive hanno prevalenza sull'uso di metodologie didattiche innovative.
Domande Guida
In che modo la scuola promuove la condivisione di regole di comportamento tra gli studenti (es. definizione delle regole comuni, assegnazione di ruoli e responsabilità, ecc.)?
Come sono le relazioni tra gli studenti? E tra studenti e insegnanti? Ci sono alcune classi dove le relazioni sono più difficili?
Come sono le relazioni tra insegnanti?
Quale percezione hanno gli insegnanti delle relazioni con le altre componenti (studenti, genitori, personale ATA)?
Ci sono situazioni di frequenza irregolare da parte degli studenti (es. assenze ripetute, frequenti ingressi alla seconda ora)?
In caso di comportamenti problematici da parte degli studenti quali azioni promuove la scuola? Queste azioni sono efficaci?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola possiede un Regolamento d'Istituto che disciplina:
l'ingresso e l'uscita degli alunni, le assenze e i ritardi, le norme di comportamento e i rapporti scuola famiglia. Si promuovono percorsi di legalità:
- Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (FIDAPA);
-La Shoah e Giovanni Palatucci che salvò migliaia di Ebrei (Polizia di Stato);
-Il giardino delle giuste e dei giusti (Fnism-Catania);
-Concorso Stereotipa 2018- UDI Catania;
-Terra,solchi di verità e giustizia (Associazione Libera);
-Conferenza sulla legalità relatrice Dott.ssa Acagnino.
Nelle classi vengono attributi incarichi periodici per favorire il senso di responsabilità, la collaborazione e lo spirito critico.
Gli episodi di comportamenti problematici, da parte degli studenti, sono rari e non particolarmente gravi. Le azioni che la scuola pone in essere sono efficaci e variano in base alla violazione commessa (Patto di corresponsabilità con i genitori della scuola secondaria di primo grado).
Una buona parte degli alunni proviene dall'hinterland e si registrano frequenti ingressi in ritardo.
Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola cura gli aspetti organizzativi,
metodologici e relazionali dell'ambiente di apprendimento.
Situazione della scuola L'organizzazione di spazi e tempi non risponde alle esigenze di
apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, le dotazioni tecnologiche e la biblioteca non ci sono o non sono usati dalle classi.
A scuola non ci sono momenti di confronto tra insegnanti sulle metodologie didattiche e le metodologie utilizzate sono limitate.
Le regole di comportamento non sono definite. Ci sono molte situazioni difficili da gestire nelle relazioni tra studenti o tra studenti e insegnanti. I conflitti non sono gestiti o sono gestiti ricorrendo a modalità non efficaci.
1 - Molto critica
2 - L'organizzazione di spazi e tempi risponde parzialmente alle
esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi
laboratoriali, le dotazioni tecnologiche e la biblioteca sono usati da un numero limitato di classi.
A scuola ci sono momenti di confronto tra insegnanti sulle metodologie didattiche, anche se sono pochi o coinvolgono pochi insegnanti. Si utilizzano metodologie diversificate in poche classi.
Le regole di comportamento sono definite, ma sono condivise in modo disomogeneo nelle classi. Le relazioni tra studenti e tra studenti e insegnanti sono abbastanza positive, anche se ci sono alcune situazioni difficili da gestire. I conflitti sono gestiti, anche se le modalità adottate non sono sempre adeguate.
3 - Con qualche criticita'
4 - L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di
apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, le dotazioni tecnologichee la biblioteca sono usati dalla maggior parte delle classi.
A scuola ci sono momenti di confronto tra insegnanti sulle metodologie didattiche e si utilizzano metodologie diversificate nelle classi. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzano le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti.
Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. Le relazioni tra studenti e tra studenti e insegnanti sono positive. I conflitti con gli studenti sono gestiti con modalita' adeguate.
5 - Positiva
6 - L'organizzazione di spazi e tempi risponde in modo ottimale
alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali, le dotazioni tecnologichee la biblioteca sono usati con frequenza elevata da tutte le classi.
A scuola ci sono numerosi momenti di confronto tra insegnanti sulle metodologie didattiche, l'utilizzo di metodologie
didattiche diversificate e' una pratica ordinaria in tutte le classi.
Le regole di comportamento sono definite e condivise in tutte le classi. Le relazioni tra studenti e tra studenti e insegnanti sono molto positive. I conflitti con gli studenti sono gestiti con modalità efficaci.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
L'organizzazione di spazi e tempi risponde alle esigenze di apprendimento degli studenti. A scuola ci sono momenti di confronto tra i docenti sulle metodologie didattiche. Le dotazioni tecnologiche e gli spazi laboratoriali sono usati da quasi tutte le classi.
Nella scuola secondaria di 1^ grado la biblioteca multimediale è utilizzata dagli alunni di tutte le classi. Le regole di comportamento sono definite e condivise nelle classi. Le relazioni tra studenti e insegnanti sono positive. I conflitti con gli studenti sono gestiti con modalità adeguate.
3A.3 Inclusione e differenziazione Subarea: Inclusione
Subarea: Recupero e potenziamento
Domande Guida
Quali attività realizza la scuola per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità nel gruppo dei pari? Queste attività sono efficaci?
Gli insegnanti curricolari e di sostegno utilizzano metodologie che favoriscono una didattica inclusiva? Questi interventi sono efficaci? Il raggiungimento degli obiettivi definiti nei Piani Educativi Individualizzati viene monitorato con regolarità?
In che modo la scuola si prende cura degli altri studenti con bisogni educativi speciali? I Piani Didattici Personalizzati sono aggiornati con regolarità?
La scuola realizza attività di accoglienza per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire l’inclusione degli studenti stranieri?
La scuola realizza percorsi di lingua italiana per gli studenti stranieri da poco in Italia? Questi interventi riescono a favorire il successo scolastico degli studenti stranieri?
La scuola realizza attività su temi interculturali e/o sulla valorizzazione delle diversità? Qual è la ricaduta di questi interventi sulla qualità dei rapporti tra gli studenti?
È stata fatta una verifica del raggiungimento degli obiettivi contenuti nel Piano annuale per l'inclusione?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola organizza, periodicamente e secondo le necessità,
incontri allargati ai soggetti istituzionali coinvolti per
l'inclusione degli alunni con disabilità, in collaborazione con le famiglie. L'Istituto elabora annualmente un P.A.I. per
organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad una didattica realmente inclusiva. In base alle specifiche
caratteristiche del singolo alunno, le attività didattiche possono essere svolte sull'intera classe, su piccoli gruppi o
individualmente. La valutazione del loro percorso scolastico fa riferimento al P.E.I. e si effettua con le medesime scadenze previste per gli altri alunni. La scuola pone attenzione agli studenti con BES, garantendo l'uso della didattica
individualizzata e personalizzata con l'utilizzo, se è necessario, di strumenti compensativi, l'applicazione di misure dispensative e di tempi distesi. Per gli alunni stranieri dell'Istituto, presenti in numero esiguo, vengono proposti interventi che valorizzino le differenze culturali.
Gli alunni stranieri presenti nel nostro Istituto sono nati in Italia e conoscono la nostra lingua pertanto non è stato sperimentato il "progetto accoglienza", inserito nel PTOF.
Domande Guida Quali gruppi di studenti presentano maggiori difficolta' di apprendimento?
Quali interventi sono realizzati per rispondere alle difficolta' di apprendimento degli studenti?
Sono previste forme di monitoraggio e valutazione dei risultati raggiunti dagli studenti con maggiori difficolta'?
Gli interventi che la scuola realizza per supportare gli studenti con maggiori difficolta' sono efficaci?
In che modo la scuola favorisce il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari?
Gli interventi di potenziamento realizzati sono efficaci?
Nel lavoro d’aula quali interventi individualizzati in funzione dei bisogni educativi degli studenti vengono utilizzati? Quanto è diffuso l'utilizzo di questi interventi nelle varie classi della scuola?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)
Nelle classi i docenti propongono, all'occorrenza, attività individualizzate finalizzate al recupero degli alunni in difficoltà.
Sono previste, altresì, forme di monitoraggio in itinere al fine di adeguare gli interventi successivi.
Nella scuola primaria sono stati attivati corsi di recupero in ambito linguistico e logico-matematico rivolti agli alunni delle seconde e quarte classi. Per favorire il potenziamento delle competenze musicali sono stati avviati dei corsi per gli alunni delle classi terze e quarte della primaria. Per potenziare le abilità linguistiche è stata utilizzata la metodologia CLIL: nella scuola primaria in lingua inglese e nella scuola secondaria di primo grado in lingua francese. Per gli studenti con particolari attitudini sono stati attivati corsi di lingua straniera: inglese e francese nella scuola secondaria di primo grado. Alle eccellenze sono state proposte le gare del Kangarou di matematica. Per favorire e sviluppare i valori umani, lo spirito di squadra e l'amicizia, gli alunni hanno partecipato a tornei e campionati sportivi.
La scuola mostra attenzione ai bisogni di ciascun alunno attraverso interventi volti al recupero e/o al potenziamento delle abilità. In alcune circostante, però, le ore a disposizione, destinate anche alle supplenze, limitano la possibilità di effettuare tali interventi in orario curriculare.
Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola cura l'inclusione degli studenti
con bisogni educativi speciali, valorizza le differenze culturali, adegua l'insegnamento ai bisogni formativi di
ciascuno studente attraverso percorsi di recupero e potenziamento.
Situazione della scuola
Le attivita' realizzate dalla scuola sono insufficienti a garantire l'inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali. La scuola non dedica sufficiente attenzione al rispetto delle differenze e della diversita' culturale.
La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni formativi dei singoli studenti e' assente o insufficiente, oppure singoli insegnanti realizzano percorsi differenziati in poche classi, senza forme di coordinamento delle attivita' a livello di scuola.
1 - Molto critica
2 - Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti con bisogni
educativi speciali sono sufficienti. La qualita' degli interventi didattici per gli studenti con bisogni educativi speciali è in generale accettabile, ma ci sono aspetti da migliorare. Gli obiettivi educativi per questi studenti sono scarsamente definiti e il loro raggiungimento non viene monitorato. La scuola dedica un'attenzione appena sufficiente al rispetto delle differenze e della diversità culturale.
La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni formativi dei singoli studenti e' sufficientemente strutturata, anche se non applicata in modo diffuso a livello di scuola. Gli obiettivi educativi non sempre sono definiti e non sono presenti forme di monitoraggio e valutazione per verificarne il
raggiungimento. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono poco diffusi a livello di scuola.
3 - Con qualche criticita'
4 - Le attivita' realizzate dalla scuola per gli studenti con bisogni
educativi speciali sono efficaci. In generale le attivita' didattiche sono di buona qualita'. La scuola monitora il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti con bisogni educativi speciali. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversita' culturale.
La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni educativi dei singoli studenti e' ben strutturata a livello di scuola. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalita' di verifica degli esiti. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono piuttosto diffusi a livello di scuola.
5 - Positiva
6 - Nelle attivita' di inclusione sono attivamente coinvolti diversi
soggetti (docenti curricolari, di sostegno, tutor, famiglie, enti locali, associazioni) compreso il gruppo dei pari. Le attivita' didattiche per gli studenti con bisogni educativi speciali sono di buona qualita'. La scuola monitora sistematicamente il
raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti con bisogni educativi speciali e a seguito di cio', se necessario, gli interventi vengono rimodulati.
La scuola promuove efficacemente il rispetto delle differenze e della diversità culturale.
La differenziazione dei percorsi didattici in funzione dei bisogni formativi dei singoli studenti è efficacemente strutturata a livello di scuola; le attività rivolte ai diversi gruppi di studenti raggiungono tutti i potenziali destinatari. Gli obiettivi educativi sono ben definiti e sono adottate modalità di verifica degli esiti.
Gli interventi individualizzati sono utilizzati in maniera sistematica nel lavoro d’aula.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
L'I.C. Pizzigoni -Carducci utilizza una didattica mirata alle esigenze di tutti e di ciascuno per la piena inclusione degli alunni diversamente abili, BES, con problematiche di disagio sociale e stranieri.
3A.4 Continuita' e orientamento Subarea: Continuita'
Subarea: Orientamento
Subarea: Alternanza scuola - lavoro
Domande Guida
Quali azioni realizza la scuola per garantire la continuità educativa per gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro?
Gli insegnanti di ordini di scuola diversi si incontrano per parlare della continuità educativa (formazione delle classi, competenze attese in ingresso, prevenzione degli abbandoni, ecc.)?
Gli interventi realizzati per garantire la continuità educativa sono efficaci?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) L' I. C. prevede un percorso formativo unitario che, partendo
dalla scuola dell'infanzia, arrivi alla scuola secondaria di primo grado senza subire interruzioni dal punto di vista didattico educativo. Ai fini di un efficace inserimento degli alunni tra un ordine di scuola e l'altro si programmano incontri tra i docenti delle scuole interessate. La scuola secondaria di primo grado condivide con la scuola primaria un curricolo verticale e organizza la giornata "Open Day" per gli alunni della classi quinte. Ha attivato, inoltre, un progetto "Lettura" in
collaborazione con il liceo classico "M. Cutelli" e il progetto
"Un giorno al liceo" che prevede la frequenza degli alunni presso alcuni istituti superiori.
Nell'Istituto sono presenti una sola sezione di scuola dell'infanzia e sei di classe prima. Di conseguenza la provenienza degli alunni iscritti nelle prime classi è prevalentemente esterna. In riferimento a tali alunni non pervengono informazioni utili alla formazione delle classi.
Domande Guida
La scuola realizza percorsi di orientamento per la comprensione di sé e delle proprie inclinazioni? Quali classi sono coinvolte?
La scuola realizza attività di orientamento finalizzate alla scelta del percorso formativo successivo? Queste attività coinvolgono le realtà formative del territorio? La scuola organizza incontri/attività rivolti alle famiglie sulla scelta del percorso formativo successivo?
La scuola realizza attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali?
La scuola secondaria di I grado monitora quanti studenti seguono il consiglio orientativo?
In che modo la scuola monitora se le attività di orientamento sono efficaci?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Nel corso del triennio la scuola secondaria di primo grado
svolge un'attenta attività di orientamento che interessa tutte le classi. Sin dalle classi prime si lavora sul sé: si avvia l'alunno all'acquisizione della propria identità, alla consapevolezza delle proprie capacità, limiti, attitudini e potenzialità. Nel corso del terzo anno si effettua la giornata dell'orientamento, durante la quale gli alunni incontrano i docenti delle scuole secondarie di secondo grado. Sono previsti, altresì, incontri con le famiglie per illustrare il consiglio orientativo. Dal monitoraggio informale si evince che la maggior parte delle famiglie e degli studenti segue il consiglio orientativo della scuola.
La scuola non realizza attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali poiché gli alunni sono per lo più orientati a proseguire gli studi nei licei.
Domande Guida
Quante convenzioni la scuola stipula con imprese, associazioni, enti o altri soggetti disponibili ad accogliere studenti in percorsi di alternanza scuola-lavoro? Con quali tipologie di imprese, associazioni, ecc. vengono stipulate convenzioni? La gamma delle imprese con cui la scuola stipula convenzioni è diversificata?
La scuola conosce i fabbisogni formativi del tessuto produttivo del territorio?
In che modo la scuola progetta i percorsi di alternanza scuola-lavoro (esperienze di co-progettazione, ruolo dei tutor di scuola e dei tutor aziendali, ecc.)?
In che modo i percorsi di alternanza scuola lavoro si integrano con il Piano dell’offerta formativa triennale della scuola?
In che modo la scuola monitora i percorsi di alternanza scuola-lavoro?
La scuola ha definito le competenze attese per gli studenti al termine dell'esperienza di alternanza?
In che modo la scuola valuta e certifica le competenze acquisite dagli studenti al termine del percorso di alternanza scuola- lavoro?
Nell'ultimo anno si e' verificato un aumento del numero delle convenzioni stipulate rispetto agli anni precedenti? Per quale motivo?
Nell'ultimo anno si e' verificato un aumento del numero degli studenti che prendono parte ai percorsi di alternanza scuola-lavoro rispetto agli anni precedenti? Quali sono le ricadute per la scuola?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) Questo settore specifico riguarda le scuole secondarie di
secondo grado.
Questo settore specifico riguarda le scuole secondarie di secondo grado.
Rubrica di valutazione e Motivazione del giudizio assegnato
Rubrica di Valutazione Criterio di qualità: La scuola garantisce la continuita' dei
percorsi scolastici e cura l'orientamento personale, scolastico e professionale degli studenti.
Situazione della scuola
Le attivita' di continuita' e/o di orientamento sono assenti o insufficienti, oppure singoli insegnanti realizzano attivita' di continuita' e/o orientamento limitatamente ad alcune sezioni, senza forme di coordinamento a livello di scuola.
Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulato convenzioni con un partenariato non diversificato di imprese ed associazioni del territorio. Il numero di convenzioni e'
nettamente inferiore al riferimento provinciale. La scuola non ha integrato nella propria offerta formativa i percorsi di alternanza scuola - lavoro. I progetti di alternanza non rispondono ai fabbisogni formativi del tessuto produttivo del territorio. Le attivita' di alternanza non vengono monitorate. La scuola non ha definito le competenze attese per gli studenti a conclusione dei percorsi di alternanza e non utilizza criteri di valutazione delle competenze acquisite al termine
dell'alternanza.
1 - Molto critica
2 - Le attivita' di continuita' presentano un livello di strutturazione
sufficiente anche se sono prevalentemente orientate alla formazione delle classi.
Le attivita' di orientamento coinvolgono almeno tutte le classi finali. La qualita' delle attivita' proposte agli studenti e' in genere accettabile, anche se per lo piu' limitate a presentare i diversi indirizzi di scuola superiore / corsi di studio universitari.
La scuola non monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento.
Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulato convenzioni con un partenariato non diversificato di imprese ed associazioni. Il numero di convenzioni stipulate è di poco inferiore al riferimento provinciale. La scuola ha integrato in modo non organico nella propria offerta formativa i percorsi di alternanza scuola – lavoro. I progetti di alternanza scuola lavoro rispondono solo in parte ai fabbisogni professionali del
territorio e alle esigenze formative degli studenti. Le attività di alternanza scuola – lavoro vengono monitorate in modo occasionale. La scuola non definisce i criteri di valutazione delle competenze acquisite al termine del percorso di alternanza scuola-lavoro.
3 - Con qualche criticita'
4 - Le attivita' di continuita' sono ben strutturate. La collaborazione
tra i docenti di ordini di scuola diversi e' consolidata. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all’altro.
Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini. Gli studenti dell'ultimo anno e le famiglie, oltre a partecipare alle presentazioni delle diverse scuole/indirizzi di studio
universitario, sono coinvolti in attivita' organizzate all'esterno (scuole, centri di formazione, universita'). La scuola realizza attivita' di orientamento alle realta' produttive e professionali del territorio. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; un buon numero di studenti segue il consiglio orientativo della scuola.
Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulato convenzioni con un variegato partenariato di imprese ed associazioni. Il numero di convenzioni stipulate è uguale o di poco superiore al riferimento provinciale. La scuola ha integrato nella propria offerta formativa i percorsi di alternanza scuola – lavoro. I progetti di alternanza rispondono ai fabbisogni professionali del territorio. Le attività di alternanza vengono monitorate. La scuola valuta e certifica le competenze degli studenti al termine del percorso di alternanza.
5 - Positiva
6 - Le attivita' di continuita' sono organizzate in modo efficace. La
collaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi e' ben consolidata e si concretizza nella progettazione di attivita' per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un ordine di scuola e l'altro. La scuola predispone informazioni articolate sul percorso scolastico dei singoli studenti (es.
portfolio) e monitora gli esiti degli studenti nel passaggio da un ordine di scuola all'altro. La scuola realizza azioni di
orientamento finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono piu' classi, non solo quelle
dell'ultimo anno. Inoltre propone attivita' mirate a far conoscere l’offerta formativa presente sul territorio, anche facendo svolgere attivita' formative esterne (scuole, centri di
formazione, universita'). Le attivita' di orientamento sono ben strutturate e pubblicizzate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento;
la stragrande maggioranza degli studenti segue il consiglio orientativo della scuola.
Per la scuola secondaria di II grado - La scuola ha stipulato convenzioni con un partenariato diversificato di imprese ed associazioni. Il numero di convenzioni stipulate è nettamente superiore al riferimento provinciale. La scuola ha integrato in modo organico nella propria offerta formativa i percorsi di alternanza scuola – lavoro. I progetti di alternanza scuola lavoro rispondono in modo coerente ai fabbisogni formativi del tessuto produttivo del territorio e alle esigenze formative degli studenti.
Le attività di alternanza vengono monitorate in maniera regolare. La scuola ha definito le competenze attese per gli studenti a conclusione dei percorsi di alternanza. La scuola valuta e certifica le competenze degli studenti al termine del percorso di alternanza sulla base di criteri definiti e condivisi.
7 - Eccellente
Motivazione del giudizio assegnato
Le attività di continuità sono ben strutturate e la collaborazione tra i docenti di ordini di scuola diversi viene effettuata. La scuola realizza diverse attività finalizzate ad accompagnare gli studenti da un ordine di scuola all'altro. Le attività di orientamento sono ben strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola realizza, inoltre, percorsi finalizzati alla conoscenza di sé e delle proprie attitudini sin dalla prima classe della secondaria di primo grado. Il monitoraggio dei risultati relativi alle azioni di orientamento avviene in modo informale. La scuola non realizza, però, attività di orientamento al territorio e alle realtà produttive e professionali poiché gli alunni sono per lo più orientati a proseguire gli studi nei licei.
3B Processi - Pratiche gestionali e organizzative
3B.5 Orientamento strategico e organizzazione della scuola Subarea: Missione e visione della scuola
Subarea: Monitoraggio delle attività
Subarea: Organizzazione delle risorse umane
Domande Guida La missione e la visione dell'istituto sono definite chiaramente?
La missione e la visione dell'istituto sono condivise all'interno della comunità scolastica? Sono rese note anche all'esterno, presso le famiglie e il territorio?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La "mission" dell'Istituto e le priorità sono definite chiaramente
nel PTOF e condivise all'interno della comunità scolastica. Le stesse sono rese note all'esterno, alle famiglie e al territorio tramite l'inserimento del PTOF nel sito della scuola.
A nostro avviso non si riscontrano punti di debolezza riguardanti la "mission" e le priorità condivise.
Domande Guida
In che modo la scuola monitora lo stato di avanzamento delle attività che svolge? Quali strumenti di monitoraggio adotta?
La scuola utilizza forme di bilancio sociale per rendicontare la propria attività all'esterno?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri) La scuola verifica in modo diagnostico e sommativo le attività
mediante la somministrazione di schede tecniche, nelle quali gli obiettivi sono concordati inizialmente con gli esperti dei vari progetti. La ricaduta didattica dei progetti viene, altresì, rilevata mediante la compilazione di schede tecniche che evidenziano l' acquisizione delle competenze in itinere e finali. Inoltre, a fine progetto, vengono somministrate schede di gradimento rivolte sia agli alunni che ai genitori. Il monitoraggio docenti viene effettuato tramite la compilazione di fogli Excel trasmessi per E-mail. Da quest'anno è stata attivata una nuova tipologia di monitoraggio tramite la progettazione di form di Google Drive.
La scuola dal mese di settembre 2017 è diventata un Istituto Comprensivo, pertanto è in fase di progettazione una scheda sintetica che illustri la rendicontazione del bilancio sociale all'esterno. E' stata predisposta, però, una sezione sul sito della scuola dedicata alla pubblicazione dei monitoraggi di Istituto.
Domande Guida
Quali funzioni strumentali ha individuato la scuola e quanti docenti svolgono tali funzioni? Come è ripartito il Fondo di istituto?
Quanti docenti ne beneficiano? Quanti ATA?
In che modo sono gestite le assenze del personale?
C’è una chiara divisione dei compiti e delle aree di attività tra il personale ATA?
Le responsabilità e i compiti dei docenti che hanno incarichi specifici sono definiti in modo chiaro?
Punti di Forza (Digitare al max 1500 caratteri) Punti di Debolezza (Digitare al max 1500 caratteri)