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FRUMENTO NUOVA MANIERA^^ IN VENEZIA, MDCCLXIIL CON LICENZA DE' SUPERIORI. App&csso Modesto Feneo, DI SEMINARE, E COLTIVARE

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(1)

NUOVA MANIERA^^

IL FRUMENTO

Che

reca quafi

cinquanta

per

cento

d’utilepiù

che

coli’ordinarioufitato

metodo,

Con

infinedelineatiinuna

gran Tavola

tuttigliStromenti

necejfarjataluopo.

PUBBLICATA A COMUNE BENEFICIO

DA FRANCESCO GRISELINI*

DI SEMINARE, E COLTIVARE

IN VENEZIA,

MDCCLXIIL App&csso Modesto Feneo,

CON LICENZA DE' SUPERIORI

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s

(2)
(3)

5^

' *Agricolturaécertamenteq^uell’Arte, acuiprima applicaronogliuomini nell'attoìlcflo,

r I

rkluflèroin focietà.Arte dunquevenerabile

^oloperrantichità],

ma

puranche a cagione utilità,e pereflèrella

come uno

ftromen-

' '-

, cheforzala natura adefpellerei tefori nel fuo fenonafcofti, eadilpenlàrli abbondevolmen- tealgenere

umano*

Madre

1’Agricoltura ed originediquelleoflcrvazioni, chena- IcerfecerolaGeometria

(a)l’Architetturaiftrumentale,fabbrile,

civile

,venneperciòda Collumelladichiarataqual Facoltàproffi-

ma

econfànguineaallaSapienza: Solareirufììca

fme

dubitai ione proxima,

&

quaftconfanguineafapìentiaejì,(b)

Sefi tralcorranoleftoriedelleprimepopolazioni, editutti gli antichiRegni,fi verràarilevareilmafììmopregio incui1’Agri- colturafii ognora tenuta,e

come

formando

( c ) laprincipalric- chezzade'medefimi da

un

lato,nalcer fecedall’altrol’idea delle trafmigrazioni,edelleconquifte,ene fomminiftròi

modi

d’effet- tuamele*

E

1 E’for-

Ca)Veggafìilprimoarticolo della tieometria diàil Clairaat

(b)De RtRujlìcalib.i.cap.i.

Cc)Montf^uieu,del’Afprit.desLoixiib.i.cap.<).

(4)

y

IV.

X

E’forpretulente perranto, dieun’ artetantoutile c.necefiaria agliuomini;un’ arte

madre

-del

Commerzio

e della popolazione, csi onoratanegliantichi tempi,edatutte leNazioni,fiapoide- caduta talmentefin ad cflereabbandonata nelle

mani

dal più infi-

mo

popolo,dei femplicilavoratori,genti fenzagenio,opprdl'edal- lamiieria

,etaloradallafchiavitù.

£

tantopiùfembraItranala colà,chedopofècoli d’ignoranzavenendoarilchiararfi la

mente umana

fraunaferie dinovelli fiudj, inhituitiadar

moto

edin- crementoallearti e allefdenze,lia(latatrafaudata 1’iigricoltu- ra.

Uomini

fividero afcuotereilgiogodellaScola,e adaorireun

nuovo

fentieroper ricercarelaverità.mercé laItortacicli’dpcrien- za. Si

ammirò

architettarefillemiperifpiegare1’ordine dell Uiii- verfo , la propagazionedel fuono, dellaluce,lo fviluppode’ co- lori,il

movimento

degli aliti,il pefodell’aria,ecent’altritifi- cifenomeni.Si ebbeun iaggiodell’ardiredellofpirito

umano

nel- laricercad’incognite Regionia collodi lungheazzardofiifimenavi- gazioni,

nonmeno

chenellamifuradella terra.

Le

ofi'ervazioni, e- le fperienzeinterrogaronolanaturaininfinite maniere , e pubbli- carono

un numero

fbrprendemedifeoperte

, edi iegreti, chear- ricchironolaStoria Naturale ,la Medicina

,

l’

Anatomia,

la

Chi-

mica,laBotanica,eleMeccaniche.

Ma

èveronon pertanto,che laFificafperimentale,quellafiac- coladella ragione, non venne fratantioggetti aIpargere i fuoi' chiaroriche troppotardi, ed inultimoluogosùquellaparte del regnovegetabile,lapiùnecefì'aria,elapiù utileall’efiftenza

uma-

na;quellache fomminiflranon fclamenteafuoi bifognr,

ma

al- tres'ia tuttigliagi,eda tutti li comodi dellavita.

Gl’Inglefifuronoiprimi peravventura,efienelcadere delpaf- fatofecolefidiederodipTopc>fiioadifiudiare 1’Agricoltura;edin fclfant’anni, pocopiù,rapidiflimi furonoiprogrefli

,chefeceroin efià.

Le

piùcoke oltramontane Nazioni imitaronoilloro efem- pio , ed agara pois’impegnaronoa moltiplicare le offervazioni, c lefperienze; comecché fiicceffivamentene divenilfero 1’oggetto piùintereffantedi tuttiibuoniCittadini,edichi

ama

lapubbli- cautilità.Effendol’agricolturalaverabafedellapotenza, edella ricchezzadegliStati,lapiùfecondafra tutteleArti

, equella, chepertalcontochiama afetuttelevillede’Politici

, perciòi Gover-

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(5)

;

X V,

)( .

_Governipiuilluminatifi dieronoIcambievolmcntea favorirla, ed a proteggerla.Funaioitubilire

Accademie

, e nenacqueroSocietà (/Ij,lequalidecretaronopremje ricompenfe perchi oflervandoc fperimentandogiur.gelle afarequalcheutile Icopena circ.i

ognuno

deglioggetti,dieali’Agricolturaappartengono, oalla

medehma

fi riilcnlcero.Val adire

, aconolcereledifferentiqualitàdelle.ter- re quelleche fonopiùatteaivarigeneri diproduzioni; a deter- minareifegtii certi, medianteiqualifi puòriconofeerelaperfe- zionedielle pnxluzioni,

nonmeno

che lanaturadelclima, e1’

iuiemperiedell’aria; adindagarei nvomentidellericcolte,il vero

tempo

dellefeinine,elaqualitàequantità,neceflàriadelle femen- ti;ad iicoprireil

modo

più vantaggiofodi piantareglialberi,di potarli di confervarli

; adafl'egnare ilgradodella maturitàdelle trutte,coninhnitealtreparticolarità, die lunga e foverchia cofa ad annoverare qui farebbe.

Di prdentenonv’è qualialcunodi quelli oggetti,intornoacui

non

fiaflatoefperrinentato, ed offervato dauomini del più gran merito

,pienidicognizioni,elaboriofi,da uominiavvezziacal- colareleforzedegli Srati,dauomini’preziofi,rarilTimi,ed amici dellaSocietà .

Le Opere

eccellenti daeffipubblicate, fvegliarono anche ipiù pregiudicati, edattaccati aduna lunga ignoranza; vinferogli oltacolipiùdifficili,ctali fineideefparferodell’Agri- coltura, chealla finefc ne va feorgendo da chiunqueipreziofi effetti.

Diafiun’cKchiataall’Inghilterra, eficonfideri qualefu perlo paliate,equalfia lafuaprefentecoflituzione rifpettoalgradoin cui trovafi 1’Agricolturain quell’ Ifola. Innanzi’lgovernodellaRe- gina

(a)TnqaatitutteleProviociedeli’IrUtida,dell»Scozia, edell’loghilterrivifo- nofiate llabiliteAccademieperl'incrementodell’Agriccltura.laD.mimarra perde- mandoReggi»,e fattoleggiparritcofari,petl’iiffcrvanzadelle qualine preltrdeunMa- gillraco

,vienequell’artefremoffa col maggiorvigore,con afTegnarrtentodipten-.) coofìderabiliàfeoprit.ridiqualchenuovapratica,o metodo.Sono coteleordina- zionicircatalr.pgettofattedalSenatodiSiochkolmo,equelledella defuntaC^^ra ò«Mnftovuriguardoallamiglinrazifmede(efrenì

,edellacoltivazionenell’fogna, enellaLivenia.L’AceadeiniadiBerlinoper oidine efpreffo delprefenteSouraoodi Prufliah.iinvillapiìiche altrol’Agricoltura. tucteleProvinciedellaFrancia hannoAsrcaJetnieeSocietàflabiliteaduntalfine,echetutteellcndolottolaRea- leprotezionediconfìReali.(l'tfga/iilMtnuri»Franci/g pttHMtfedi Luglionói.) Fralealtredillinguclìquella dellaProvinciadiBretagna,ledicuiCollituziooi fono

^belle,etantointereOanti, cheben meritanodiefTcreàtuttinoce. '

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(6)

)(VI.

X

gina

Anna

, 1Inghilterraappena aveaGraniperla fulTiftenza de’

funiabitatori,efovcnteancocollrettairovavafiacomperarnedagli Stranieri.

Ma

nel 1751. venneprefentatoalla

Camera

de’

Comuni un

eftrattodeU’ efportazione deiGranifuori del

Regno

pegli an- ni 1747.1748. i745>.e 1750.

Da

^uefto eftratto apparilce

,che

udironodall’Inghilterracinquemilioni,dugentottantanove mila, ottocentoequarantafètteQuartierid’ogni{qrtadiGrani. Ineflb eftratto viene calcolatoilloroprezzo

comune

ad unalira Sterli- na,eottoSceliniperQuartiere.

Dunque

in(juattr’annientrarono inInghilterraperil(òlocontodellamigliorazionedell’Agricoltura rilpetto aiGrani;vientrarono,dico, fettemilioni

, quattroccn- cinquantafette mila,eottantafeilire Sterline (a).

Qual

fontedi ricchezze pergringlefif fonteinefàufta e ficuray eche rìconofce ilfuooriginedallozelo patriottico,e da quella»

pugnad’induftriaincuiè dicontinuocoteftaNazione commerzian- tecontutte lealtredell’Europa,

Quali parimenti

non

fonolericchezze, checol mlgUorameatO' dell’Agricolturafi

vanno

procacciandola

Danimarca,

e laSvezia?

Inquell’ultimo

Regno, una

granquantitàdi terrenidella

Da

lecar- lia,primaincolti eIparnti, veggonfi oggidìridottiin ubertofifli-

mi

pratiartifiziali,Altrove(corgonfiadontadellamagrezzaedel lafterilitkde’ (bolicredereiGraninel

modo

piùabbondevole

, e

mediantilenuovepratichedellafemina,edallacolturafarsi(ter- minareraccolteda provvedereloStato

a

dovizia,elevicine

Na-

zionieziandio.

Cosi pureinparecchi trattidella Polonia, in moltiffimiluoghi della

Germania,

edellaFiandra,eprincipalmentenellaFrancia, alcune Provinciedellaquale,

come

quelladella

Gujena,

dellaLin- guadoca,dellaProvenza,edella Bretagna, fi

vanno

arricchindo piùaffaicoll’Agricoltura,checon qualunque altroprodottodcll’in- duftria. Perognidovein

fomma

,ches’intendailvero interefle dell’umanità,edegliStati,(ludiafil’Agricoltura,fi

promove

,fi

favoride,e(ionora

.

E

la noftraItalialàrà1*ultima, chefivolgeràad

un

oggettosi importante?

Sempre

noi

daremo

allevecchiepratiche,e

non

fi

duo-

tere-

(»)Reraarqnesfurlesavantagw,

&

di(ivantages delaFrance

,

&

delaG.

B»-

isgoepJg.84.edit.deLeidea1754.

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(7)

X

VII.

X

.

teremoin viftadegliutiliimmenfi,certi,e durevoli,checollami- gliorazione dell*Agricolturafi fonoprocacciati,e tutt’orafi vanno jprocacciando lecolte,ed illuminateNazioni d’Europa?

E’neceflarioripetteremille e millevoltetjucftatrivialeverità, cheiltutto, e lanoftraefiftenzamedefima dipende dallacoltura delleterre;ch’ellaèilfecondo

germe

d’ogniricchezza;cheper leidalfenodella terranoftra

madre comune

traggono gli uomini tuttociò,chepuò fervireallelorobifogne;che laterraè quella, chefviluppaemantiene tutt’imaterialidellaloro induftria, e.che nelle

Campagne

egli èladdove trovafilaforzafificadegliStati, e laforgemedellerenditepubbliche,eprivate.

Se dunquecosi è, perchè

non

imitaremocotefte Nazioniindu- ftriofe,cominciando perlo

meno

aprofittaredellelorofcoperteed

«iTervazioni?

Se ne porge una

oppommiflima

«ccafione lamacchina utilifllmà per feminareleterre, .che.fivoglianporrea

Frumento;

macchina che inventatainInghilterrada

M.

Tuli, indiverificataemiglio- ratain Franciadal celebre

M. du

Harael, èfiataultimamente in Italiaridotta alpiòdefiderabilegradodiperfezione,edifemj^L- .cità

.

Prima

di delcriverla

mi

fiapermeflb di brevemente narrare la Storia dellamedefima, ediqualeteoria fiadefl'ailrlfultato.

Tuttiiproprietar)diterreni

,e di

campagne

fonogiàperfuafidi queftaverità,cioè, cheiLavoratori feminanomoltamaggiorco- piadi granodi quellaeh’è neceflaria.L’efperienza,cl’oltervario-

ne hanno

fattoconofeere,chedaciò ne derivano dueperdite

,vai

adire,quella dellafemina fuperflua,equella,che fifafullarac- coltamedefima,eh’è

meno

abbondante, edinferiorein qualitàal grano feminato.

La

ragioneèchiara.

Se

fi gitti la feminariel

Frumento

alla ventura,

come

fifuole,fullafuperficiecTun

campo

già arrato,co- teftafeminafifvilupperànel

modo

difordinato, edaccidentalecolv

<]uale faràcaduta.

Le

radicidellepiante, e lepiante medefime

,

cheindi forgeranno, non potendo a cagione delia riftrettezza, e dellalorovicinitàtrarredallaterratuttoquell’alimentodi cuiab- bilògnano,nonfolo

non

vegeterannoconfacilità;

ma

illorofrut- topur anche, olelorofpiche

non

riufeirannodiquellamole,cui fareb-

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(8)

X

vili.)( ,

farebberopervenutelegranelladella femina fbflèro .ftatepianta- reiti una convenevolediltanzaleunedaliealtre.* !

Infattod’Agricoltura èmaflima

comunemente

ricevuta,cheuna piantaquantopiù abbiadi terraall’intorno, e Iladillantedaal- trepiante,tantomaggiormentecrefeerk',edarlifrutteincopia. i

Le

radicidellepiantefono

come

ilvenuicolodelle medefime

;

foncilenoquelle chedallaterratraggono ifuglii

; quelle ove fi

concuociono,edigerifeono,edonde palianodepurate adalimenta.- ree nodrireil

gambo

,leramora e le frutta.

Con

quale mecca- nifmoCIÒfacciaftè noto balfevolmenteatutti.quelli,chefonoini- ziatinellaBotanica Jiiica; indifettodiche fi poflonovedere la celebreDisertazionedi

M.

Dodart fullafeconditàdellePiante, che liànegli Altidella Reale AccademiadelleScienzedi Parigiper1

anno 1700.e lefperienzedi

M.

Paraultfulla circolazione,0reci- procazionedelfugodellepiante medefime

.

Secondolefperienzeedolletvazioni diquefti Filolofi, felera- dicid’unapiantafi trovinointralciateconquelledi altre piante, fraeffefirubberanno l’alimento

;ecosireliandot^nuna fprovve- dutaditutta quellacopia dielio,cheloro èneceUària, nefegui- rà per tutteuna vegetazione

mcn

pronta,e

meno

fecondanelfuo prodotto.

Ora

applicandoquefiiprincipi certi,edinfallibiliallacoltura de’

Grani, eparticolarmentedel

Frumento,

fubitofi feorge,che tro- vato

un modo

dilèminare in maniera,che ogni piantadelloftet foabbiail

modo

di trardalla tenatuttoquel nodrimeniodi cui ècapace,fi verràadottenere confoguentementenella raccolta

un

prodottoinfinitamentepiùubertofodell’ordinario,oltre ilconfide- rabilifiimorifparmiodellalemina.

E

feconlf>rme elfiprincipi 11abbianodipiùinconfiderazionele terremagre(<7),ficonolccràlaneceflltàd’unafeminanonfattaa cafo,perraccogliere tuttoquelpiù, chepuò recare un fuoloin- gratoe fterile.In tal cafo,l’arteerindiiltriadebbono giungere a forzar lanatura. .

^

Illuddetto

M.

du

Hamel

, 1

uomo

agiorninoflri forfè il più bcnenieriiodellaSocietà,refeoggettode’fuoiftudj,ede’ fuoifpe-

I ,rimen- -

(a) Coni’flamaggiorpartediquelledeiTerritoriVerooefe,Trivìgiano,edi beotaporzionedelFriniinelloStatoVeneto.

niriitizecl

(9)

.

^

, .

.X

.

rimclulcotefta ricerca. Il rifultatodi ellanefu ilmigliorare

una

macchina gikinventata,

come

fidiffe,inInghilterrada

M.

Tuli;

macchina,laquale Ipargendofullaterrad’un

campo

arato’epreparatoi granellidellafeminaordinatamente,edinugualediftanzagliunida- glialtri,vQnivaa procacciarenel

tempo

medefimoilvantaggiodel rilparmio d’eflafemina,ed’unaraccoltaubertofa,recandofrauna cofael’altra ilguadagno d’un cinquanta per centoinconfronto dell’anticoufitato metodo.

Tutte

leNazioni, che

promovono

l’Agricoltura, accollerò con

fommi

applaufi lanuovamigliorataIcoperta, edaella netraifero un’utilità piùo

meno

corrifpondenteaicalcoli dell’Autore(<j)^;loche derivòdalreftarviancoraqualche complicazione nella macchina ,

cdal non potereflerefenzagrandifficoltàadoperata.

Iltoglieredaeffa qualunquedifetto,il renderlafempliciffima, e dell’ufopiùfacile

,fu operadeiNobiliSignoriConti LuigiRicet- ti

,edAngelo Zorzi Gentiluomini Trivigiani;foggetti

amendue

di molto

lume

,edi tuttequellecognizioni forniti

,chefannodiftin- guereiloro pari,e che li rendonomeritevoli diquellagiufta lo- de, eh’ è il premio di chi fi adopera in vantaggiodellaSo- cietà.

^Setuttii Proprietarjdelleterre, che non fono incaricati degli affari del

Governo,

o deiramminifirazione della Giuflizia, o del

Commerzio,

siapplicafferoall’Agricoltura,edalle Meccaniche,e fe,

come

fanno i due mentovatiSignori,mettelTeroilPubblico apartedelle loro feoperte,fperienze

, ed oflèr\azioni,ècertoche ben tofto quell’Arte farebbe anche nellanollra Italia rapidiffinii progreffi

.

Ora

noi

potremmo

riferire leprove,che fonoHatefattenonIblo aSalvarofanelTrivigiano,edinparecchiluoghi delVeronefe;

ma

pur anche di lùdamonti, eprirKipalmentenellaCarintiu(^) enel

B

la

(a) Trahidt ìacolturedtsTerrei/uhiottesprii.'tpesdeM.Tuli parM. Duka malTom.II.Cap.i.

&

2.

(b)NelleTerrediSuaEccellenzailSignorConte Giufeppe OrGoidiRofemberg,

ec., AmbafciaioreOrdinario delle loroMaeOàImperialieRealiprelTolaSercDiUìma RepubblicadiVenezia.

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(10)

X

X.

X

^

'

h

Slefia(«)’coU’ufodel

nuovo

corretto, e fcmpuficate

Semin«ojo

fcguendoque’metodi, chedalle'replicateoflèrvazioni dichilousò

fi conobberoneceflàrjperottener 1’.intento percuifuinventato.

Sìreltringeremo,adire,che fonunate furono lepiove; chel’efito corrifpofe'alT’elpettaaione

, eche tuttorafi

vanno

ro^iioandoque- lle prova, affine..di llabilireunacollantepratica, rifpettomaffu inamente aque’terreni, iqualia,cagionedella loro llerilecolli, luziouerichiedono

una

coltivazione , che forzi., diremcosì, eaturaad elferebenefica, ed arecareabbondevolmente

, ciò chg

non

darebbe

giammai

, ferbando gii antichi e fin ora

uf»^

modi.

IlSignor .Antonio Zanoni Mercante Veneto,ebenemeritoScrit- toredellecofedi

CommCrzio

,edi Agricoltura,(^) ferbaprefTo diluideifaggi delpi

odono

diquello

nuovo

generedi coltivazio- ne, ch’egH ricevetteda

un

fuo corrifpondente,il qualelapoièin praticaquell’

anno

nello Stato nollro. Quelli fàggi confiftono in moltefpichcdel

Frumento

raccolto,che

hanno

dilunghezzaoltre

mezzo

piede,congrani polputi, llraordinariamente grandi, eben nutrìcau.

Ma

ilpiù mirabilecpnfillein

un

adtegaco dinovanta- cinquefpicche,derivantida

una

folaradice,ondein confegueoza da

un

fologranellodi lèmina. >

1 Campi

dellinati a

Frumento,

cchefi vogliano coltivare col

nuovo

metodo, debbono ederearatiin maniera,che ifolchidell’

terreno de’medefimi abbiano tuttidilarghezza oncie fedici.(

MU

fura Veneta

.

)£’necedària l’efattezza,

ma non

fi limita

^a

ul-

mente

,che giunger debbaallofcrupolo;poichéun’oncia più,oun’

oncia

meno,

non équeltantoche podàrecarepregiudizio.Sopradi ciò,onde nondavi luogo adobbiezione, fidee avvertire, chefeil Contadinononfapeffecofafoderofedici oncie, fi potrà tagliargli

un

pezzodi legnodiquella tale lunghezza, colqualepotràre- gola-

ci)DaSuaEccellenzai]SignorContediZizendorf

.

(b)Quello degnoMercantehapubblicatooltimamenteun’Operantiliflitna, che portailfeguentetitolo:

DtW

jlgticolturt

,dtlltArti,tdeiCcmmirùo, inquinta uniucenmbuiftono illiFtliàtà digli Stati. Littore diAntoni»Zanoni u.TennoI.

1!pubblico attendeconimpazienzaiiVolumeli.

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(11)

X

XI.

X

, golarelalarghezza- di eflifolchiprimadiprofondareTaratro nel terreno. .

'

. . . .

.

La

fabbricadelloflromentoda feminare-èrelativaalla.lirghez*

-0 zadeidettifolchi.Eglicoofiftein

un

carretta leggieroda dueruo- A. te, tiratoda

un

cavallo,

o

da qualunquealtro

giumemo,

median-

t

tedueftanghe,chefiallunganodalcarrettomedcfuno.Ilcavallo puòellèreguidato da

un

fanciullo)

o

daqualunquealtraperibna. Ij Tuttalalarcliezzadelcarretto,cdiquarantott’oncie;vaiadire, checomprendequella ditrefolchi,

come

a,

b,

c,d, ognunoco-

me

èdetto,di fedictoncie. »

it- fio io in io

!R

»

«- La

col eli’

Hi-

»!•

Btl’

di [cà rgli re-

di*

I.

Le

ruote, che debbonoefiéralte oncie jz.Icorrerdebbono fem- prenelle profondit'adeifolchimedcfimi,

come

perefempio in,

e d. Per entrol’occhiodiquelleruotepaflà unalfe di legno di figuraparallelepipeda,intornoacuielleruotefiraggirano.Indet- toafféfonoinfilatidue gran tamburidi latadifiguraconicatron- cata. Per

un

laigobuccopraticatonellafuperficie dell’unoedell’

altro dieffitamburi,cheaprefi e chiudefi col

mezzo

d’una porticela,ia quale riman fermata da

un

adattato ganzuollo, vi s’ introdu ceilgranoda(èminarfi. Vicino al labbro d’

t^nuno

dei tam- buri dallatodellabafedelcono,vifoiKiformaticerti forellini, periquali,in mentre cheilcarretto viene trafciimo, e che fi raggiraTaflè,cleonoigranellinf dellafemina,eordinatamenteca-

dono

in terra.Quellitamburifonoinfilati, c fituari nell’affé in tal

modo,

che ilgranoviene a cadere nelle p>rofonditk de’ folchi

come

in ^,‘c,cioè inlineeparallele

, edequidillamifedici

onde

r

una

dall'altra.Scorfacosìtuttal’eflenlìone ditre folchi, che tanti necomprendelalarghezza del carretto,

o

più meglioladi-' llanzadelleruotefraeffe, llccome non fonorimalleinfemenzate cheledetteprofonditi è,r, figiraalloraeffocarrettoin manie- rachefcavalcando

un

folco feorra conuna delle lue ruote filila profonditàcgiàinfemenzata, ecoll’altrafililaprofonditi/'. Così verranno a rimanere infemenzateleprofondità</,e, e quindi gi-

B

2 ran

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(12)

A

X

XII.

X

randofi neldetto

modo

dall’altrolatoprocederi alla totalfcmina del

campo campo

eoatuttalapiùimmaginabileroUecitudinee fpe direzza.

Le

figure i.i. 3.e 4.delineate nellaTavola, che fitroverà dietroalprefentedetaglio,non {blamente efprimono la maccliina inpro{pettiva,ed il

modo come

dev’elìereapplicataall’ufo;

ma

indicanoeziandioconelattezza lapiantadella medeiima, eledi- meniionidi tutt’ipezziche la

compongono

.

Le

noteinellà

Ta-

vola appollefervirannoadifpiegarlanonfolamente riguardoatut- toil fuocomplcflb,

ma

pur anche a rendereagevolilìimoil

modo

di poterlafarcollruire.

Oltredi ciòmediantela revifionedelleindicatefigurefi(corge- rà, cheilcarretto, opropriamenteil Seminatoiofi tralcinadietro unaltroftromento ad elfocongiegnato ed attaccato,cheloSpiana- toioappellali.E’coreftaunatavolaavente lalunghezzadi 32.00- cie,e lalarghezzadi circa

un

piede e

mezzo

. RicopredelTala larghezza di dueIblchi , e cjue’Tempreove caduta èlalèmina.

Dal

lato ov’ ellatocca il terrenovifonopiantatecerte tavolette intaglio,e quelle

Hanno

difpoHein maniera, chepallàndofopra il terrenomedefimo, non Iblolofvolgono,elo{pianano,

ma

agi- IcoDO anchein

modo

, che coperti ne rimangono i Temiad

un tempo

fteflb.

Al

difopradella tavolafi erigonodueballoniincur- vatidell’altezzadiquali trepiedi, medianteiqualivieneda

un uomo

regolatoe diretto cotello Spianatoiol'opra ifolchiinfemen- zati . Dallefuddette figure verrà pur anche diquelloftromento meglio fattaintenderelaftruttura',el’ufo.

Seminatinellaopportunaftagionein tal

modo

icampi, giunta chepoifialaprimavera,cioèneprimigiorni d’Aprile, convien venireall’ufod’unaltro ftromento, che nominalilo'Rafpatojo.

La

figura quinta nemolèra^la fuaparticolareftruttura, e

come

da

un

cavallovienetrafeinato, nell’attofteftbche condue lun- ghellangheritorteè direttoda

un uomo

Ibpra ifolchi

. Quello ftromentotaglia,e'ralpavia tuttele cattive erbe, che faranno crefeiutefopraifolchi medelimi e nelleloro profondità dal tem- podellafemina finadAprile.

Llèguitacodellaoperazionefi verràall’ingraflàmentodelterreno po-

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(13)

X

XIII.

X

ponendoviil lettàrfiea mucchjdidiftanzain diftanza,epoidiftetv dondolo contutta lapiùpoflibilediligenza. Giò farafficircai pri-

mi

di

Maggio

; efufl'eguentementecon

un

piccioloaratrotrafcina- to

come

ilRafpatojoda

un

cavallo-,Ti anderù

fmovendo

leggier-

mente

ilterrenoftelTo facendolocadereinfieme col lertame fopra lepianticelledel

Frumento^

cheallora avranno

un

palmo d’al- rezza.

La

FiguraVI.efpri

me

quellopiccioloaratro.

E’cotella

una

dellepiùnecelfarie operazionidella

nuova

colti- vazioneyeh’efponiamo. Più chelaterravienerelàmobile , più le radiciteneredel

Frumento

poflbno penetrare ed eftenderfi

; lo

cheneceflàrifllmoèdi procurare, attefoche durantel’inverno le pioggie,eleneviIndurano,erendono compattele terre talmen- te, che nerifulta

uno

de’ piùpt^enti'ollacoliallavegetazione .

Quindi fmoflàlaterra,edinfranteleglebe, ne fuccede cheoltre dipoterfiagevolmentediftendereleradici,fi

ponno

ancheinfinua- refin allemedefime con moltafacilitàlepioggie, edi nitridell’

aere,delIettarne,iquali cagionando

una

rotellafermentazione,

fomminiflrandoallepiante tuttoquell’alimentodi cuiIbno capa ci, nedeve confeguentementefeguirineffelapiùottimavegete- zione. Infatti

non

puòcrederfiqual miglioramentoileriffentaal- lorail

Frumento

. Eglicambia,percosidire, fott’occhiodi fi-

fonomia.

Di

rolfigno e trillo.ch’eraperloinnanzi, diviene

mor-

’bidoe verde tendentealnero, coficchè ferabra interreno

molto

piùpinguetrapiantato; edin feguitocoll’ingrandimentodellafp- cacompenfa con molta ufuraalla

mancanza

del

numero

delle

me-

defime, cherifulterebbero

da ua Frumento

feminato piùIpeffoalT all’ufoordinario.

credafij’chetalireplicatefatturesbilancinol’economiadell’

Agricoltore,mentreelfendofilafpelàdi quellediligentementecon- teggiata,vien ellaapareggiarlicolrifparmio, chefi hanelmiet- tere

,e battereil

Frumento

.

Se

alcunonevogliailprecifo

com-

puto-eccolo. >

Spe/anellaColtivazione^

Un Uomo

edun Cavallofi

computano

difpelàlire 3.algÌor- nct-^

Due

campi algiornoficoltivano»

con

tuttoil

comodo

.

Dun-

i

'

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(14)

f/y

,

X XIV. X

4^ue ognicolturacollaIoidi 30.per

campo;

ficchè

xmbe

Igfattore coftanolire 3.per

campo.

Rifparmto neltagliareenelbattere,

Tagliandofiil

Frumento

in tantelinee,invece di lire 5. per

campo,

checolta taloperazione all’ufo ordinario,lafpefaè di3.

lire.

Dunque

il rifparmioè dilire 2.Battendofiildetto

Frumen-

to,pereflereglidifpicheripiene, una perfona ne cavaftajatre algiornoinvecedi ftaja2.all’ufoordinario.

Dunque

illìfparmio dellafpefanelbattere,edifoldi 25.L. i :5

L. 3 :5

Ma

cofifFattivantaggifonodi pochiflima,o niuna confiderazio- fieafrontedialtri,econfiderabililTimichene derivano dacotefla

nuova

coltivazione. I. Sirilparmianotrequartidella femente, impiegandofene folamcnte

uno

ftajofuUo fteflo

campo

, oveall’ufo anticofeneimpiegavano quattro.‘II.Quefto folo ftajo recaaliai pihdiquelcheproducevanoiquattroftaja;vai a dire

, che là

tjuattroftaja di

Frumento

feminato nerecavanofedici, eflbfolo ftajonerenderkdiciotto; di

modo

chenon folamente conlanuo-

va

coltivazionefi guadagnano dueftajadipiù

;

ma

avendorirpar- niiatotre ftaja di femente, il guadagnolàrkdi ftajacinque più cheall’ufoordinario.

Conforme

quefto ufo,da quel

campo

, che

ha

recatofedici ftaja di

Frumento

, dovendofenedetraerequattro impiegatinella femina,ilprofitto nerifulta didodici.

Ma

col

nuovo metodo

,lofteflo

campo

renderkftajadieciotto, dacuide- traendolo ftajofeminato, nerefterk

un

avanzodi diciafette,

ch’è^

quafi

un

cinquantapercentodipiù. III.Facendofi ufo del

nuovo metodo,

firicaverà

un

altrovantaggiodalla qualità

medefima

del

Frumento,

che fiverràaraccogliere

, qualefarà certamente più netto,groflò,epelante,edinconfeguenzadi maggior prezzo edin oltreognipiantaavràtrentacinqueo quarantacandii,oFigliuoli,ofpiche.

IV.Siavràlafacilitàdiprovvederfidi fementepiùingenua,trattan- dofi ditrequarti di

meno

dellafolitaoccorrenza,oltreallalàcili- tà,chefi

ha

di eftirparedaquellar^olarmente ognizizania fen- za nocumento.V. Icampicoltivatiinquefto

modo

potrannoelfe- renon interrottamentemeflia

Frumento,

giacchélafemina potrà ogni

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(15)

\

\

.Xxv. X

X znno eflm

cambiatadiluogonello fteffò

campo

) s’intendeiidallafottopollafigura

.

come

me*'

Il

campo

fudicuiquell’anno,perefempio^fifparge lafemina lungolelinee paralleleA.B.C.D. E., che indicanola profondi- tÌLde’ folchi,lalarghezzade’quali èdifedici

onde

,l’annofeguen- te potrli efl'ere feminato lungo lelineeX. X. X. X.

X.

ballando eh’ egli venga aratoepreparatoinmaniera, che leprofondità di elfi folchiA.B.

C

D* E- divengonoallora lavertice

,echelapro-

fondità rielea ne’ punti X. X. X. X. X. VI.Finalmente, col

nuovo metodo

firifparmiaogn’annolaquartapartedel .Iettarne, giacché lolamente vienefeminatalaquartaparte del

campo

.

Quellivantaggi crefeeranno ancora

maggiormente

fefipongaat- tenzione,ediligenzaintutt’ipunti,eh’elfacoltivazioneriguarda- dano.Sopradi

credefipoterdare

un

avvertimento, cheriguar- dailIettarne

;avvertimento,ch’elfendofeguito,ne produrràilpiù ottimo effetto ; Si sà quanto gliInfettirecano di

danno

alle

f

)iante,e principalmenteal

Frumento. Nel

Iettarne, eh’è

un

rae- cuglio d’ogni genere divegetabili marciti,epolliinillatodella maggiore fermentazione,egl’èladdove,chetrovandovifi un’infinitàdi femid’erbe

edivuova

d’infetti, fifviUupanogliuni eiealtre.Pro- duconoiprimilazizania ed i fecondidivenendovermi, epiccoli brucchi,fi tralcinanopoi fulle pianteacercarvi il loro nodrimen- to.Alcuni formanole picdole galle

, che rubbando il fugo alle piantemedelime ne impedifeonola vegetazione;altrirodonolefo- glie,ed igermogliiocui fi nafeondonogliembrioni, che debbo- nofruttificare, ecerti pongwoto*alaccoilfruttosà innanzi

come

dopo

k

fua maturità.

La

maggiore, o minore fermentazione del

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(16)

X XVI. X

Iettarne,ecent’ altrediverfe circoftanzedanno luogoalmaggiore, o minore fvillupamentodi coteltìnemici, cdaggreflbridelle

Mef

fi

;nemici dicuiilprovvido Agricoltoredeecercarnecon

fomma

curareftirpazioueacagionedeiconfiderabilidanni, che produco- no.Facendoillettamajo làrhdunque ottimo provvedimentodigit- tatefopra ogni uno, o dueluolidiIettarneun pòdi calceviva, inmaniera chedellafteflanerimanganofottilmentecoperti.

Que-

llacalce infiammandofi,edinducendo

un

violentilTimo ardore nei fottopoflifuolidelIettarne,neverràin confeguenza a dillruggere tuttelevuovadegl’ Infettiinelfo efiftcnti, e ne ucciderà tutt’i vermicellichervillupatififolTero;coficchèpertalcontonulla più avràatemere l’Agricoltore.

Ma

oltredi

do,

ilIettarne in ente- llo

modo

preparatodivienepiùbuttirofo, più trattabile,più atto adefpellere' tutt’i Tuoifall,e quindia proccurare

un

più abbon- dante nodrimento,ed unapiù robuftavegetazione allepiante.

Avvertiremoancora, cheaffinedi prefervare infallibilmentelaTe-

mente

daivermi,iqualidivorandola dopoeh’è Iparfainterrade- ludendonofoventelefpcranzedell’Agricoltore; avvertiremodico, cheilgiornoinnanzid’impiegarla,fidovràafpergerla.coll’acqua, in

un

mallellodellaqualefia (latadifdolta circaunalibradi faleni- tro. Quellapraticacontribuirànel tempofteffoafarfvilupare

me-

glio,epiù lollecitamentelaTemente medefima

.

Ecco

tutto ciò,che l’amoreperlapubblicae privatautilità

m’

haindottoaproporre,ondefiaprovato ed efperimentatoda chiun- quecotella pubblicautilità(limaed

ama. Mi

ènotoquantodi* te- nacità abbiaffiinferbaregli antichimetodi;

ma

sòaltresì,che fra noivi fonoperfoneilluminate,capacidifuperaretuttigliollacoli, eche pur (anno,che ad

un

nobilecoraggio,dal qualefurono ani- matiinollriprogenitori verfolametàdeltrapaflàto fecole,ricono- (ciam- noi,elealtrecolte Nazionid’

Europa

il riforgimentodelle Arti,edelle Scienze,ela feoperta d’infinite pratiche, che all’

umanità

hanno Ibmmi

benefizj ecomodiarecato.

La

nuovapratica tellèpropoflaè dicotello

numero.

Felice

me

fevengaella

meda

inufo;epiùfeliceancorafedatalufo derivino que’vantaggi,ch’ellapromette; vantaggi, che

mi

parvero troppo intereflanti

,ondenontralafcialfidipubblicarlaa

comune

benefizio, e principalmentedella

mia

adoratilfima Patria..

SPIE-

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(17)
(18)
(19)

X XVII. X

SPIEGAZIONE

DELLE FIGURE COMPRESE NELLA TAVOLA POSTA QUI ACCANTO.

FIGURA

I.

R

ApprefentailSeminafojo vedutoinprofpcttiva, e montatointeramen- come fi deeporre in ufo . Nella fabbricadel medefimo fi de- veaverriguardo, chefiacomportodibuonlegno,ebene (lagionato, che riefeaforte,

ma

radtempo rtefib chefialeggiero. L’ Editorefiefibifeea quelli, chevoIelTeroelperinicntarequellonuovogenere dicoltivaiione, di darne lefaccome,edi farloanchefabbricarecontalfpefa,chenonolcrepal»

feràliZecchiniTei,

A.A.Sonoduetamburidilata,ne’qualifiriponeil Frumentoda fe.

minarfi.

La

ftrutturadìtjue/liTamburificoncepiràmegli» mila Figura11.fone- glino di figuraconicatroncata,i-mortralaporticellapercui firiponelafe- minanelTamburo.Quefiaporticellaneldifegnoèchiufa, perfarvedereco- medebbeeffertfermataconun gancetto. 2.2.2.2. Sonoiforellinìpercui efee lafemina mentre i Tamburi giranofull'affé nel quale fono infi- lati.

NellaFigura I.fi vedeanche come allatraverfaporterioredel carretto delSeminatoio diaattaccatoloSpalmatojoB B, ecome quellovenga di- rettodaunContadinomediante duemanichi

C C

ritorti piantatifullafu- perficiedelmedefimo. LatavolettaD.fi può allungare, edaccorciare fe- condoilbifognoper mezzodei bucchi in erta praticati, facendonell’uno, onell’altrodie/lipaflfare,comeloindicaildifegno,unpironediferro,e piantandoquelloinunbuccofattonella fuddettatraverfa.

LajìrutturadiquefloSpalmatojonellaparte,che toccalaterramegliofi concepiràoffervando,laFigura///.Letavolette

A A A

affffeintaglio fer- vonoa[palmarelaterraedatirarlafopralacaduta femente , inmodoeh' ellarimangaleggermentecoperta.Lepicciolediftanxe,chereflanofraquefìt tavolettejervonoadar paffaggioallaterra, inmanierachenon rimangain- gorgataconincomododelVillicochedirigeeffoSpalmatojo.

Mercèl’olTervazionedellecitatefigure può ben fcorgercognuno a qual gr.indefempiicitàfianofiatiridottiquellinuovi rtromenti

j di maniera che nonv’èneinmenpiùvcfliggiodi quelli,che furonopropofiidaM.Tull,

daM.

Duhamd,'edelloSpagnuoloD.Giuièppe Lucatcllo^ firomencitutticomplicatif- fimi

,

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(20)

X

XVIII.

X

(imi, d'undifficiiiflimoufo,e d’unecccfliva^efa,ilchefipuòriconofcera confrontandolenoflrefigureconquelle,chefitrovano nelTrattato d’elTo

M.

Ouhamel (^)enelleTranfazioniFilofofìchen.do.p. Ì05Ò.(d).Oltre diciòilSeminatoio,cheproponiamo, godefinall'ultimaprecifìoneilvan<

raggiodifpargereilgranofullaterracollapiùpoflìbileregolarità,edire.

careun rifparmioinfìnitainencemaggiore; oggettitutti,iqualidopolefar- lunatefperienze,chefonofiatecCeguite,devonoincoraggiretuttigliamar,

tidelpubblicobene,afaredellenno'veprove,ed a tentaredifìabilireuoa praticaditantautilità.

FIGURA

1V.

Quedafigurarapprefenialapiantadel Seminatojo ,e delloSpalmatoio formatafecondoledimenlioni,chedevonoavereamenduegli(iromenti;le quali dimenGoni fono regolate fullafottopofla fcala diquattropiediVene' zianida onciedodiciperpiede.

A. A. A. A. Ruote,alteonciejz.

B>B.BkB.Telajo beneimorfatodatutteteparti.

C.C. Cantignuole, chefortificanoletraverfeverticalidelcda^aldifo»

praealdifotto, cpercuipalla1’afféD.D. D.(Sr vej^ano!n profpft-- tlvanellaFignral.X.X.X.X.ecesidelleJleffeficapirà Megliolafinl- tura.)

E.E.Tamburidilata.Ildiametro maggiore òdioncie tz., edilmino»

red*oncie8.

F. F. Stanghedelcarretto,inferv'rcnriadcfTereirafctnato-dalCavallo

G-

Effendoeffedifpofie,comeneldifegno,ilCavalloverràa zapare fempre nel.

leprofonditàdeifolchi.

H. H. H.Linee punteggtaie che indicanolalargirezzadeifolchi,tquale debbonoefleredìoncieló.

B.B.Ledueline*punteggiatechedaiforellinidei tamborlE.E.giun- gonofinoallaprofonditàdeifolchi,moflraooilfito,ovedevono cadere è granidellafemina.

I.I.

Spalmatojo.

K.Pezzodilegnocolqualefiattaccak>Spalimtojoallarraverfa pofie.

rioredelcarrettodel Semìnatpjo.Iburchi4.4.4.fervono ad abbauarlo, oadalzarlofecondoilhifogno.Lelineepunteggiare5.$.5.indicano co*

me

debbonoefferpiantatenellaprcelonopoQa1;tavolette,che]fervonoa fmo.

(a)TraitidelaculturedesTerreifuivantleprincipetdeM.Tuli tAugloit^

pur

M.

Dubamel&c. %A Paris17S3. Veggafiil

Tom.

z.dalle pag'.13J.fio alle154.

(b)VeggafiancheilCompendiodelleTranfazioni Anglicanedi

M.

Sad-

dam

Toro.I.pag.Z48.

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a

(21)

Xxix-X

. .

fmovcrelaterra,eda farlacaderefullafemente Inguifa,che rimanga co«

perta.

Sieenfrentiquejhapianta^collefigure I. II.eIII.permegliocapirela firuttureparticolaredituttiipet(xit compongonoilSeminatojo,eloSpaU matofo.

U

fabbricatore,chevorràcojlruirequefledue macchine,nonhaaltro cheregolarji falledimenfionidellapiantaJlefsa circache videe.impiegare ogni attenzione.

FIGURA

V.

RapprefemailRafpatojo. Quello (Iromentodev’efserrelativoallaUrghez*

zadc’iolchi;edelsendo delincatonel

modo

piìtprecifoficapir^agevolmen- telafua(Irutiura.

Le

lettered dindicano dueganzia’quali fiattaccano le cordecollequalidev’el'seretrafcinatoda unCavallo,eeSonodue lame rìcurvateaffifseaireflremicàinferioredeimanubrj,lequalirafpanoilterre- no,eAerpanonelloAcAbtempolecattiveerbe

.

FIGURA VL

Picciolo aratro,chediccfiColtivatore

,

architettatocomeil predettoAro.

mento,edelleAefsediroenfìoni: Eglièd’invenzionedi

M.

Duhamel.Ser- veafmovcreilterrenonecomincìamentidelmefedi Maggio, onde così leradicidelnovelloFrumentoabbiano campodidilatarA,edallungarfifot- terra.

IL FINE.

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