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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Anno Scolastico 2016/2017 IPSEOA. Indirizzo Professionale Servizi per l Enogastronomia e l Ospitalità Alberghiera

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Via V. Veneto – 89822 SERRA SAN BRUNO VV

Tel. Centralino 0963/71209 - Presidenza 0963/71268 - Fax 0963/71209 C.M.: VVIS003008 – C.F.: 96013710791 - web: www.iiseinaudi.gov.it -

[email protected]

DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Anno Scolastico 2016/2017 IPSEOA

Indirizzo Professionale Servizi per l’ Enogastronomia e l’ Ospitalità Alberghiera Classe V A

Tavola Imbandita , Henri Matisse 1897

"[…]vivi con quelli che possono renderti migliore e che tu puoi rendere migliori. C’è un vantaggio reciproco, perché gli uomini, mentre insegnano, imparano."

- Seneca, L’arte di vivere -

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Affisso all’albo in data 15 Maggio 2017

Consiglio di classe

Cognome e Nome Firma

Fera Andrea

Clasadonte Angela Sonja Iennarella Teresa Alba Vavala' Maria Teresa Paravati Rosanna De Vuono Rossella Reggio Vittoria Marchese Stefano Cupone Attilio Giulio Angotti Francesco Giamba Grazia Ippolita

Serra San Bruno, Lì 12 Maggio 2017

IL DIRIGENTE SCOLASTICO Antonino CERAVOLO

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3

Indice

1. Storia e finalità generali dell’Istituto pag. 4

2. Analisi socio-economica e culturale del comprensorio serrese 2.1 Fenomeno dell’abbandono scolastico, fattori e conseguenze 2.2. Presentazione del profilo professionale

3. Storia della classe 3. 1 Composizione del Consiglio di classe

4. Composizione e Presentazione della classe 4.1 Credito scolastico

5. Programmazione del Consiglio di classe 7. Attività programmate e realizzate (Stage) 8. Progetto Alternanza scuola-lavoro

9. Griglie di valutazione

10. Simulazione della terza prova 11. Programmazioni disciplinari:

Lab. Serv. Eno-cucina Scienze dell’Alimentazione DTASR

Lab. Serv. Sala e vendita Francese

Inglese Tedesco Italiano Storia Matematica

Scienze motorie e sportive

Religione pag. 6 pag. 7 pag.9 pag.11 pag. 12

pag. 14 pag. 15 pag. 19 pag. 20 pag.21 pag. 28 pag. 41 pag. 42 pag. 47 pag. 48 pag. 50 pag. 52 pag. 54 pag. 56 pag. 58 pag. 59 pag. 60 pag. 61 pag.62

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1. Storia e finalità generali dell’ Istituto

L’Istituto d’Istruzione Superiore L. Einaudi di Serra San Bruno legalmente sorge nell’anno scolastico 1997-1998 dalla fusione di due istituzioni scolastiche preesistenti da alcuni decenni: il Liceo Scientifico N. Machiavelli e l’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri L.Einaudi. Primo preside dell’Istituto è il Prof. Francesco SCOPACASA. L’accorpamento tra i due istituti dà vita, nel territorio serrese, a un polo scolastico di secondaria di secondo grado di notevole rilevanza, con un bacino d’utenza che abbraccia 14 comuni montani e collinari.

In seguito nell’anno scolastico 2001/2002 viene inaugurato l’IPSSAR Istituto Professionale Alberghiero e per la Ristorazione, che completa l’offerta formativa Liceale e Tecnica dell’Istituto L. Einaudi con un indirizzo dell’ordine professionale.

La sede centrale di Serra San Bruno è dotata di tre edifici ubicati nella medesima area, uno tra questi è il primo stabile di edilizia scolastica finanziato dalla (all’epoca neonata) provincia di Vibo Valentia. Un altro plesso ospita la sezione staccata di Acquaro, originariamente sede di un Istituto Tecnico Commerciale e dopo di un Istituto Alberghiero.

La facoltà di ottimizzare e razionalizzare le infrastrutture ha consentito al novello istituto di progettare e realizzare, nel corso del tempo, un polo scolastico moderno e competitivo, dotato di diversi laboratori e con una biblioteca (dedicata nel 2009 allo scrittore Sharo GAMBINO), che custodisce una significativa dotazione libraria.

Oggi il complesso scolastico Luigi Einaudi è un vero baluardo del territorio, una scuola aperta a tutti e soprattutto a chi voglia crescere come uomo e come cittadino proiettato verso la formazione permanente (lifelong Learning). Formare e orientare i propri allievi attraverso la qualità, l’integrazione e la varietà dei servizi, anche in relazione alle figure professionali richieste dal mercato del lavoro sempre più esigente e competitivo, è stato sin dagli esordi il dictat che ha fatto crescere l’Istituto, in particolare per quanto attiene i corsi degli Indirizzi AFM Tecnici Amministrazione Finanza e Marketing (ex Istituto Tecnico Commerciale) e CAT Costruzione Ambiente e Territorio (ex Istituto Tecnico per Geometri) e IPSEOA del Professionale per i Servizi di Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera (ex IPSSAR Istituto Professionale Alberghiero e per la Ristorazione)

(5)

5

La Scuola continua a guardare verso queste finalità:

 favorire la crescita della persona, secondo i principi della Costituzione;

 fornire saperi diffusi in un’ottica trasversale

 educare all’alterità e l’intercultura;

 promuovere il successo scolastico attraverso l’implementazione degli interessi e la valorizzazione delle doti.

(6)

6

2. Analisi socio-economica e culturale del comprensorio serrese

La popolazione studentesca, che frequenta l’Istituto Statale d’Istruzione Superiore “L. Einaudi”

di Serra San Bruno proviene, in misura significativa, dai paesi del suo circondario.

Gli alunni pendolari, quotidianamente, raggiungono dai luoghi della loro abituale dimora la predetta sede scolastica fruendo dei pochi mezzi di trasporto pubblico impiegati a tale scopo, non disdegnando, tuttavia, di servirsi, anche per motivi di natura economica, di vari mezzi di fortuna od occasionali.

Il territorio serrese, sotto il profilo economico, è caratterizzato da una certa povertà della sua gente, determinata sia dall’assenza di un grande polmone industriale che provveda a dare lavoro alla stessa, sia soprattutto, dal forte calo produttivo subìto dall’agricoltura e dalla zootecnia, attività, queste, che, in un passato recente, sono state piuttosto fiorenti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che le varie forme di artigianato tipico del comprensorio, che spaziavano dalla lavorazione artistica del legno a quella della pietra e del ferro, sono oggi pressoché scomparse e le stesse iniziative turistiche, legate al patrimonio storico e naturale del territorio, sono limitate, al massimo, a un paio di mesi all’anno. A questo punto è d’obbligo, per una più attenta lettura del territorio, porre l’accento come questo sia contraddistinto da una particolare conformazione morfologica ed orogenetica, che lo classificano come ambiente di media montagna, con tutti i disagi che ne conseguono, senza sottacere, peraltro, come proprio da questa sua natura fisica possa farsi anche discendere la sua arretratezza economica e sociale. Alla luce di un siffatto quadro economico abbastanza preoccupante, emerge come sia alto, all’interno della sua popolazione, il tasso di disoccupazione che colpisce le forze giovani di lavoro e come a queste, se vogliono assicurare a se stesse e ai propri congiunti più dignitose condizioni di vita, non resti altro da fare che emigrare verso regioni interne alla stessa Penisola, o alla volta di Paesi europei e transoceanici, in cerca di una più redditizia attività lavorativa. Tutto ciò contribuisce a caratterizzare il nostro comprensorio, dal punto di vista abitativo, come luogo a bassa densità umana. Le rimesse inviate dagli emigrati alle rispettive famiglie non compensano, in alcun modo, quelle gravi conseguenze che il fenomeno migratorio causa inevitabilmente all’interno del nucleo familiare disgregato e che sono riscontrabili particolarmente nel processo di formazione umana dei figli. La mancanza di biblioteche, circoli culturali, cinema, impianti sportivi pubblici e di altre forme di attività fa sì che ogni onere e responsabilità ricada sulla scuola, che resta l’unica agenzia educativa (fuori dalle mura domestiche) presente sul territorio. Alla presenza di un così poco edificante contesto socio-economico, non può destare stupore se la preparazione culturale di non pochi allievi raggiunge un livello inferiore rispetto a quello medio nazionale. Tali carenze appaiono in tutta la loro gravità e nudità, allorquando i discenti rivelano diverse difficoltà nelle abilità di base. Si nota, per esempio, in taluni allievi il forte condizionamento negativo esercitato dall’uso pressoché esclusivo

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7

del dialetto,così come non sembrano sempre adeguati i prerequisiti logico-matematici necessari per un proficuo inserimento nella scuola secondaria di secondo grado.

2.1 Fenomeno dell’abbandono scolastico, fattori e conseguenze

I fattori che determinano l’insuccesso scolastico sono così complessi, numerosi e legati da fenomeni d’interdipendenza, che risulta alquanto difficile presentarli in modo ordinato ed esauriente.

Essi, comunque, si possono ricondurre a tre grandi aree:

 cause extrascolastiche, riconducibili ai forti condizionamenti socio-economici e culturali, che l’ambiente sociale o familiare di provenienza è capace di esercitare sugli allievi. Gli alunni, talvolta, non riescono a produrre a scuola e sono costretti ad abbandonarla, perché provengono da famiglie che versano in difficoltà finanziaria e che, oltre a non seguirli nella loro attività scolastica, intendono servirsene per impiegarli nell’esecuzione di lavori utili al nucleo familiare di appartenenza.

 Cause connesse all’organizzazione scolastica, riconducibili a strutture edilizie carenti e alla mancanza di supporti di vario genere, come palestre, biblioteche, spazi da adibire ad attività integrative, ecc. Hanno sicuramente un ruolo nel condizionare la frequenza scolastica e nel rendere difficoltoso l’inserimento degli alunni.

 Cause legate alla particolare natura psicologica dell’allievo (delusione dell’aspettativa), al suo metodo di studio, alla sua area relazionale, ovvero ai rapporti che è capace di instaurare in famiglia, con gli amici, con lo sport o con altre attività sociali praticate nel tempo libero.

Le cause dell’insuccesso scolastico sono, dunque, molte e coinvolgono una miriade di fattori.

Non c’è dubbio che la scuola ha una sua precisa e diretta responsabilità nel contenere o attenuare questo fenomeno e che deve svolgere un ruolo di decondizionamento, mettendo in atto opportune strategie con le quali interrompere e non alimentare i meccanismi di emarginazione. Non si tratta di cercare soluzioni definitive, che, certamente, non esistono, ma di elaborare progetti d’intervento immediato ed efficace contro quei processi che tendono a emarginare chi è già svantaggiato. Ecco perché occorre applicare il principio della discriminazione positiva, dando di più a chi ha di meno.

La scuola secondaria deve compiere un serio sforzo di riflessione sul proprio modo di porsi nei confronti degli alunni svantaggiati, modificando la propria rigidità e introducendo misure compensative:

 accertare le competenze in ingresso mediante la somministrazione di test agli allievi iscritti alle prime classi e, ove necessario, organizzare corsi di potenziamento delle competenze stesse;

 prolungare il tempo scolastico, tenendo conto che gli alunni, che provengono da ambiente culturalmente svantaggiati, possono ricevere stimoli dalla frequenza più lunga della scuola di

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8

 prevedere tempi di lezione frontale e tempi di interventi individualizzati;

 organizzare attività di gruppi di alunni;

 organizzare iniziative integrative;

 organizzare iniziative ricreative;

 organizzare visite guidate;

 creare attività per gruppi anche di classi diverse;

 attuare corsi di sostegno.

D’altra parte un sistema scolastico, che si limiti a espellere dal processo formativo gli alunni che rimangono al disotto di determinati livelli di profitto e che non preveda continui e mirati interventi di recupero, non può considerarsi democratico e, in fondo, viene meno alle sue specifiche finalità educative.

La dispersione scolastica, che non consiste soltanto negli abbandoni ed evasioni, ma che riguarda anche altri aspetti che originano disagio nella scuola, come ripetenze, frequenze irregolari, interruzioni, ritardi rispetto all’età, costituisce, nelle scuole secondarie di II grado, una piaga sociale dalle dimensioni più ampie e drammatiche di quanto l’opinione pubblica possa pensare, con sviluppi gravi in termini di domanda di lavoro non qualificato e con conseguente marginalità sociale, che, a sua volta, genera una serie di pericoli.

(9)

9

PRESENTAZIONE DEL PROFILO PROFESSIONALE

IL DIPLOMATO È IN GRADO D

INTERVENIRE NELLA VALORIZZAZIONE

,

PRODUZIONE

,

TRASFORMAZIONE

,

CONSERVAZIONE E PRESENTAZIONE DEI PRODOTTI ENOGASTRONOMICI

,

DI OPERARE NEL SISTEMA PRODUTTIVO PROMUOVENDO LE TRADIZIONI LOCALI

,

NAZIONALI ED INTERNAZIONALI

,

E INDIVIDUANDO LE NUOVE TENDENZE ENOGASTRONOMICHE

,

DI CONTROLLARE E UTILIZZARE GLI ALIMENTI E LE BEVANDE SOTTO IL PROFILO ORGANOLETTICO

,

MERCEOLOGICO

,

CHIMICO

-

FISICO

,

NUTRIZIONALE E GASTRONOMICO

,

DI PREDISPORRE MENÙ COERENTI CON IL CONTESTO E LE ESIGENZE DELLA CLIENTELA

,

ANCHE IN RELAZIONE A SPECIFICHE NECESSITÀ DIETOLOGICHE.

(10)

9

QUADRO ORARIO

DISCIPLINE

Insegnamenti Generali Primo biennio Secondo biennio

Quinto anno 1^

anno 2^

anno 3^

Anno 4^

anno Lingua e letteratura

Italiana 132 132 132 132 132

Storia 66 66 66 66 66

Lingua Inglese 99 99 99 99 99

Diritto ed economia 66 66 - - -

Matematica 132 132 99 99 99

Scienze integrate 66 66 - - -

Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione (per chi si avvale) 33 33 33 33 33

Totale ore 660 660 495 495 495

Attività e insegnamenti

obbligatori di indirizzo 396 396 561 561 561

Totale ore annue 1056 1056 1056 1056 1056

ATTIVITA’ E INSEGNAMENTI OBBLIGATORI NELL’AREA DI INDIRIZZO

DISCIPLINE Discipline di indirizzo

Primo biennio Secondo biennio

Quinto anno 1^

anno 2^

anno

3^

Anno

4^

anno

Scienze integrate (Fisica) 66 - - - -

Scienze integrate (Chimica) - 66 - - -

Scienze degli Alimenti 66 66 - - -

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore sala e vendita

66 66 - - -

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore

cucina 66 66 - - -

Laboratorio di servizi di

accoglienza turistica 66 66 - - -

Scienze motorie e sportive 66 66 - - -

2^ Lingua Straniera 66 66 99 99 99

Ore totali 462 462 99 99 99

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10

ARTICOLAZIONE “ENOGASTRONOMIA”

DISCIPLINE Discipline di indirizzo

Primo biennio Secondo biennio

Quinto anno 1^

anno 2^

anno

3^

Anno

4^

anno Scienze e cultura

dell’alimentazione - - 132 99 99

Di cui in compresenza - - 66

Diritto e tecnica della struttura ricettiva

- - 132 165 165

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore

sala e vendita - - - 66 66

Laboratorio dei servizi enogastronomici settore

cucina - - 198 132 132

Ore totali - - 462 363 363

(12)

11

S

TORIA

della

CLASSE

(13)

12

COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

DOCENTI del C. di C. MATERIA D’INSEGNAMENTO CONTINUITA’

Fera Andrea LINGUA E LETTERATURA ITALIANA

STORIA

SI

Clasadonte Angela Sonja LINGUA INGLESE SI

Iennarella Teresa Alba coordinatore)

MATEMATICA SI

Vavala' Maria Teresa SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE SI

Paravati Rosanna RELIGIONE SI

De Vuono Rossella LINGUA COMUNITARIA – FRANCESE NO

Reggio Vittoria SCIENZE E CULTURA DELL'ALIMENTAZIONE

SI

Marchese Stefano DIRITTO E TECNICHE AMM. DELLA STRUTTURA RICETTIVA

NO

Cupone Attilio G. LABOR.SERV.ENOG.-SETTORE CUCINA NO

Angotti Francesco LABOR.SERV.ENOGASTR.-SETTORE SALA E VENDITA

NO Giamba Grazia Ippolita LINGUA COMUNITARIA – TEDESCO SI

(14)

13

4. Composizione e Presentazione della classe

COGNOME E NOME LUOGO DI NASCITA COMUNE DI

RESIDENZA

Caglioti Jennifer SERRA SAN BRUNO SERRA SAN

BRUNO

Carnovale Bruno SERRA SAN BRUNO SERRA SAN

BRUNO Carrera Matteo SERRA SAN BBRUNO SERRA SAN

BRUNO

BRUNO

Costa Giusy SERRA SAN BRUNO FABRIZIA

Franzè Antonella SERRA SAN BRUNO FABRIZIA

Iaconis Raffaella SORIANO CALABRO

Iorfida Salvatore SERRA SAN BRUNO SERRA SAN BRUNO

Monterosso Michela SERRA SAN BRUNO SERRA SAN BRUNO

Pisani Patrick SERRA SAN BRUNO SERRA SAN

BRUNO

Squillacioti Giuseppe SERRA SAN BRUNO SERRA SAN

BRUNO

Umbrello Giuseppe SERRA SAN BRUNO SIMBARIO

Valente Domenico D SERRA SAN BRUNO SPADOLA

Vallelonga Ivana CATANZARO FABRIZIA

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14

4 7 0 0 4 5 7 4 4 4

La classe V A dell’indirizzo I.P.S.E.O.A. segue l’articolazione di “Enogastronomia settore cucina ” ed è composta da 13 alunni. Alcuni provengono dai paesi del circondario di Serra San Bruno e raggiungono la scuola con i mezzi di trasporto pubblici. Dal punto di vista disciplinare, la classe si è presentata abbastanza corretta e rispettosa delle regole. Le relazioni alunni docenti, nella quasi totalità dei casi, sono state sempre aperte ed improntate al rispetto e il clima relazionale durante l’anno scolastico si è mantenuto sereno. Dal punto di vista del profitto, la maggior parte degli alunni ha dimostrato un ritmo di apprendimento lento e discontinuo, per cui nel complesso si è raggiunto un livello globalmente sufficiente, anche se qualche alunno si è distinto particolarmente per impegno sia nella partecipazione alle attività curriculari che nelle attività di alternanza organizzate nella scuola raggiungendo ottimi risultati. Si è cercato durante l’intero corso dell’anno di potenziare l’attenzione attiva e partecipe in classe, mirante soprattutto al raggiungimento di un livello di autonomia e di metodologie di approccio disciplinare. Il lavoro in classe ha mirato allo sviluppo delle abilità di base degli alunni quanto a comprensione, analisi e individuazione dei nessi concettuali portanti delle varie discipline di studio, ritenendolo uno strumento per raggiungere delle finalità più ampie, che escano dal contesto disciplinare e scolastico propriamente inteso.

Un certo numero di alunni ha raggiunto in modo più che sufficiente le competenze richieste sviluppando

accettabili capacità di analisi e di sintesi; altri alunni invece hanno dimostrato maggiori difficoltà , hanno studiato in modo superficiale e saltuario con la conseguenza che l’acquisizione dei contenuti in alcune discipline risulta essere appena sufficiente, qualche alunno ha studiato con regolarità e approfondendo di volta in volta i contenuti delle diverse discipline ha conseguito buoni risultati.. Le programmazioni preventivate ad inizio anno dagli insegnanti sono state svolte con regolarità. La classe ha partecipato regolarmente alle attività laboratoriali previste, nonché alle ore si stage come si evince dalla relazione redatta dalla Prof.ssa responsabile Maria Teresa Vavalà.

4.1 Credito Scolastico

COGNOME E NOME TERZO ANNO QUARTO ANNO QUINTO ANNO

Caglioti Jennifer 5 4

Carnovale Bruno 4 4

Carrera Matteo 4 4

Costa Giusy 6 6

Franzè Antonella 4 4

Iaconis Raffaella 5 5

Iorfida Salvatore 4 4

Monterosso Michela 4 4

Pisani Patrick 4 4

Squillacioti Giuseppe 4 4

Umbrello Giuseppe 4 4

Valente Domenico D. 4 4

Vallelonga Ivana 7 7

(16)

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Programmazione del Consiglio di Classe

METODOLOGIE Italiano Storia Matematica Diritto e tec. Amm. Inglese Tedesco Francese Scienze motorie Lab. Eno- cucina Lab. Sala e vendita Alimenti Religione

Lezione frontale X X X X X X

x X

x x X x

Lezione partecipata X x X x X x x X x x X x

Lavoro di gruppo X x X X X X X X X x X x

Discussione guidata X X X X X X X X X x X x

Problem solving X x X X X X X X X x x x

Esercitazioni X X x X X X X X X x X x

(17)

16

SPAZI Italiano Storia Matematica Diritto e tec. Amm. Inglese Tedesco Francese Scienze motorie Lab. Eno- Cucina Lab. Sala e vendita Alimenti Religione

Aula x x x x X x x X x x x x

Lab. Multimediale Lab. Linguistico

Biblioteca x x

Aula audiovisivi

Palestra X

Laboratorio x x

STRUMENTI DI VERIFICA FORMATIVA E

SOMMATIVA Italiano Storia Matematica Diritto e tec. Amm. Lingua Inglese Tedesco Francese Scienze motorie Alimenti Lab. Sala e vendita Lab. Enogastonomia Religione

Interrogazione lunga x x X x x x X x x x x X

Interrogazione breve x x X x x x X x x x x x

Tema o problema x x x

Prod. scritta di testi espositivi o

argomentativi

x

x x

x

x

X x x x

Quesiti a risposta

multipla x x x

x X

x x x x

Quesiti a risposta

singola x X x x

x X

x x

Trattazione sintetica x x x x x X x x x

Progetto x x x

Esercizi x x X x X

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Analisi e casi pratici x x x

FATTORI 1 2 3 4 5

Metodo di studio X

Partecipazione all’attività didattica X

Motivazione e impegno rispetto all’attività didattica X

Progressione nell’apprendimento X

Apprendimento obiettivi socio-affettivi trasversali X

MEZZI Italiano Storia Matematica Diritto e tec. Amm. Inglese Tedesco Francese Scienze motorie Lab. Eno- Cucina Lab. Sala e vendita Alimenti Religione

Libro di testo x x X x x x x x x x x x

Manuali e codici x

Articoli di giornale x x x x

Fotocopie/dispense x x x x x x x x x x

Sussidi audiovisivi e

informatizzati x x

CD Rom ed altro x x x x x

FATTORI CHE HANNO CONCORSO ALLA VALUTAZIONE (ad ogni fattore è stato attribuito un peso: 1 = minimo, 5 = massimo)

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18

Raggiungimento obiettivi cognitivi trasversali X Conoscenze, competenze, capacità acquisite X Raggiungimento obiettivi minimi disciplinari X

Frequenza alle lezioni X

Risultati conseguiti negli IDEI X

Eventuale abbandono di una o più discipline X

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A

TTIVITÀ PROGRAMMATE E

R

EALIZZATE

STAGE

Nel profilo professionalizzante dell’indirizzo di studi, è prevista l'effettuazione di un periodo di stage operativo aziendale da svolgere nel biennio post-qualifica. Si tratta di inserire l'allievo in realtà lavorativo/produttivo, al fine di verificarne l'attitudine, il portamento, l'interesse, le capacità.

Nel corso di ciascun periodo di addestramento pratico, lo studente è stato inserito in pieno nell'attività tipica aziendale, lavorando, con l'assistenza dei tutor (interno ed esterno) su casi concreti, interfacciandosi altresì con il personale interno all'ambiente di lavoro, conseguendo i seguenti obiettivi formativi:

 Acquisizione di un'immagine reale del mondo produttivo;

 Comprensione dell'attività lavorativa dell'azienda;

 Verifica della congruenza tra apprendimento scolastico e realtà aziendale;

 Sperimentazione ed ampliamento delle conoscenze e abilità acquisite durante il corso;

 Stimolo a svolgere le mansioni operative con tranquillità e sicurezza relazionandosi in modo attivo con i colleghi, con i superiori e con la clientela.

Le strutture di inserimento sono state: laboratori di produzione di tipo artigianale ed industriale presenti sul territorio, ristoranti, alberghi, villaggi turistici. Le attività svolte durante il periodo di stage sono state preliminarmente illustrate agli allievi dai docenti dell’area professionalizzante, responsabili del corso, mentre le modalità di svolgimento sono state definite di concerto con le aziende coinvolte. Gli alunni hanno dovuto attenersi scrupolosamente alle regole aziendali ed al regolamento di stage predisposto dal nostro Istituto, consegnato anticipatamente agli interessati e per conoscenza anche ai loro genitori.

I tutor hanno curato il buon andamento dell'attività, vigilando sul corretto svolgimento di essa.

(21)

20 PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO

Gli studenti della classe 5^ A come si evince dalla seguente tabella riassuntiva hanno svolto 3922 ore su 1848 di alternanza scuola-lavoro. Le ore svolte rientrano nel piano delle attività scolastiche e nel piano di studi obbligatorio, che si ricorda riguarda il monte ore pari a 132 che ogni studente è tenuto a svolgere. Le ore sono state distribuite negli anni scolastici del biennio terminale (4° e 5°) e sono state svolte in aziende turistico ricettive sul territorio con le quali è stata fatta regolare convenzione in base alle norme di legge che disciplinano il progetto di alternanza. Inoltre sono state progettate e svolte attività e progetti interni alla scuola (impresa formativa simulata o attività in partnership con enti e associazioni previa convenzione e nomina tutor, diverse edizioni del ristorante didattico, ecc.)

Si ricorda inoltre, che le 3922 ore complessive rendicontate, 3398 sono state svolte nella prima annualità e 524 nella seconda.

Di seguito i giudizi analitici dove viene riassunta l’attività svolta, le ore svolte ed il giudizio espresso dai tutor aziendali e scrupolosamente verificato dal tutor scolastico.

Tale documentazione verrà consegnata ai coordinatori di classe per gli usi che riterranno opportuno nonché alla commissione d’esami di stato.

Si fa presente che agli studenti a fine attività è stata consegnata l’attestazione di avvenuto adempimento

dell’attività di Alternanza scuola – lavoro. Per eventuali chiarimenti fare riferimento alla funzione

strumentale area 4 e/o alla coordinatrice ASL dell’indirizzo IPSEOA (Prof. Vavalà Teresa).

(22)

21

8. Griglie di valutazione

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22

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO

TIPOLOGIA A: ANALISI DI UN TESTO LETTERARIO E NON, IN PROSA O POESIA

Obiettivo Valutazione 10/10

Comprensione del testo, capacità di analisi e interpretazione dei nodi concettuali e delle strutture formali

Gravem. insufficiente 1,50 - 2,00

Insufficiente 2,25 - 2,75

Mediocre 3,00 - 3,25

Sufficiente 3,50

Discreto 3,75

Buona 4,00

Ottima 4,50

Efficacia argomentativa

(capacità di formulare una tesi e/o sviluppare le proprie

argomentazioni)

Insufficiente 0

Mediocre 0,25

Sufficiente 0,50

Discreto 0,75

Buona 1,00

Ottima 1,25

Rielaborazione, collegamenti e riferimenti, contestualizzazione

Insufficiente 0

Mediocre 0,25

Sufficiente 0,50

Discreto 0,75

Buona 1,00

Ottima 1,25

Competenze linguistiche ed espressive

(correttezza ortografica, lessicale e morfosintattica; espressione organica e consequenziale)

Gravem. insufficiente 0,50 – 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,25

Sufficiente 1,50

Discreto 1,75 – 2,00

Buona 2,25 - 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Valutazione complessiva della prova

... ... ... /10

(24)

23

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO

TIPOLOGIA B:SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE

Obiettivo Valutazione 10/10

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,50

Sufficiente 1,75

Discreto 2,00

Buona 2,25

Ottima 2,50 - 3,00

Correttezza dell’informazione e coerenza espositivo -

argomentativa

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,25

Sufficiente 1,50

Discreto 1,75

Buona 2,00

Ottima 2,25 - 2,50

Pertinenza, capacità di avvalersi dei documenti proposti e di analizzare i dati

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00

Mediocre 1,25

Sufficiente 1,50

Discreto 1,75

Buona 2,00

Ottima 2,25 - 2,50

Pertinenza del titolo e destinazione editoriale

Insufficiente 0,25

Mediocre / Sufficiente 0,50

Discreto 0,75

Buona / Ottima 1

Originalità e creatività

Insufficiente 0,25

Mediocre 0,50

Sufficiente / Discreto 0,75

Buona / Ottima 1

Valutazione complessiva della prova

... ... ... /10

(25)

24

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO

Obiettivo Valutazione 10/10

Esposizione ordinata e organica degli eventi storici considerati

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00 - 1,25

Mediocre 1,50

Sufficiente 1,75

Buona 2,00

Discreta 2,25 - 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Conoscenza storica dell’evento, capacità critico-rielaborativa

Gravemente insufficiente 1,00 – 1,50

Insufficiente 1,75 – 2,00

Mediocre 2,00 - 2,25

Sufficiente 2,50

Discreta 2,75 - 3,00

Buona 3,25

Ottima 3,50 - 4,00

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica

Gravemente insufficiente 0,50 - 0,75

Insufficiente 1,00 - 1,25

Mediocre 1,50

Sufficiente 1,75

Discreta 2,00

Buona 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Valutazione complessiva della prova

... ... ... /10

(26)

25

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA D’ITALIANO TIPOLOGIA D:TEMA DI CARATTERE GENERALE

Obiettivo Valutazione 10/10

Pertinenza e conoscenza dell’argomento

Gravemente insufficiente 1,00 -1,25

Insufficiente 1,50

Mediocre 1,75 - 2,00

Sufficiente 2,25

Discreta 2,50

Buona 2,75 - 3,00

Ottima 3,25 - 3,50

Correttezza dell’informazione e livello di

approfondimento/originalità (valutabile solo se la pertinenza è almeno sufficiente)

Gravemente insufficiente 0,00 - 0,50

Scarsa 0,75

Sufficiente 1,00 – 1,25

Discreta 1,50

Buona 1,75

Ottima 2,00

Espressione organica e coerenza espositivo– argomentativa

Insufficiente 0

Mediocre 0,25

Sufficiente 0,50

Discreta 0,75

Buona 1,00

Ottima 1,25 -1,50

Correttezza ortografica, lessicale e sintattica

Gravemente insufficiente 1,00 -1,25

Insufficiente 1,50

Mediocre 1,75

Sufficiente 2,00

Discreta 2,25

Buona 2,50

Ottima 2,75 - 3,00

Valutazione complessiva della prova

... ... ... /10

(27)

26

GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE

POSSESSO DELLE CONOSCENZE SPECIFICHE

Punti 0-3

PRECISIONE, COMPLETEZZA,

ORIGINALITA’ NELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI PROPOSTI;

RIFERIMENTI A DISCIPLINE AFFINI

Punti 0-3

CAPACITA’ DI ANALISI, SINTESI,

CHIAREZZA ESPOSITIVA. COMPETENZA NELLA UTILIZZAZIONE DI METODI E TECNICHE

Punti 0-4

VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PROVA

Punti . . ./10

CORRISPONDENZA VOTO/ GIUDIZIO

DECIMI GIUDIZIO SINTETICO

2-3 Gravemente insufficiente

4-5 Insufficiente

6 Sufficiente

7 Discreto

8 Buono

9-10 Ottimo

(28)

30

tica Motorie e

Sportive / Tedesco .Enog.Sett.

Cucina

.Enog.Sett.

Sala/Bar

.Acc.Turist .Ricevimen to

Cultura dell’alimen t.

Tecn.Amm . della Strutt.Rice ttiva

amento Media Voti

Cognome / Nome III A.S.

Luogo / Data di nascita IV A.S.

Sez.: V A.S.

Media M Bande di oscillazione Punti Elementi Valutazione [ E. V.] Credito Scolastico Σ=Punteggio banda+I+II+III+IV+V

Totale credito scolastico

Media dei voti M

III A.S.

Banda di oscillaz.

IV A.S.

Banda di oscillaz.

V A.S.

Banda di oscillaz.

Anno Scolastico Anno Scolastico Punti Media M

Assiduità della frequenza scolastica e dell’area di progetto ove previsto

I

0,30

Interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo

II

0,30

Interesse ed impegno nelle

attività complementari ed

integrative III

0,20

Frequenza dell’ora di Religione Cattolica o attività alternativa o studio individuale certificato

IV

0,10

Eventuali Crediti Formativi

V

0,10

(a) M = 6

3 / 4 3 / 4 4 / 5

III

Punteggio complessivo

triennale

Integrazione motivata del punteggio complessivo

(*)

CREDITO SCOLASTICO Totale Punti Max:

(numero intero) IV

V (b)

6<M<7 4 / 5 4 / 5 5 / 6 III

IV V (c)

7<M<8 5 / 6 5 / 6 6 / 7 III

IV V

(d) 8<M<9

6 / 7 6/7 7 / 8

III IV V

9<M<

=10 7/8 7/8 8/9

III IV V Valori elementi di valutazione per Punti 1 (bonus):

I max 0,30 - II max 0,30 – III max 0,20 – IV 0,10 – V 0,10

D.F.= Debito Formativo ---(*) Scrutinio finale ultimo anno. Per particolare impegno e merito scolastico dimostrati nel recupero di situazioni di svantaggio presentatesi negli anni precedenti in relazione a situazioni familiari o personali dell’alunno stesso.

Punti Credito Scolastico________________/ 2_____ (_______ / 25 per le classi III^ e IV^) (_______ / 25per le classi V^) L’alunno è stato valutato in sede di scrutinio e, pertanto, è ammesso all’Esame di Stato

Il Coordinatore del Consiglio di Classe Il Dirigente Scolastico __________________________________ Serra San Bruno li, __________________ _________________________

(29)

28

9. S

IMULAZIONE

T

ERZA

P

ROVA

(30)

29

Tipologia della prova: Quattro quesiti a risposta multipla e due quesiti a risposta aperta.

Inglese, Francese, Tedesco: Tre quesiti a risposta aperta.

Tempo di esecuzione: 90 minuti

ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE “LUIGI EINAUDI”

VVIS003008 – C.F. 96013710791

Distr. Sc. N.9 - Via V.Veneto – 89822 SERRA SAN BRUNO (VV) Tel 0963/70795 e Tel. e Fax 0963/71209

SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2016-2017 Indirizzo : VA ENOGAS. OSPIT. ALBERG

DISCIPLINE COINVOLTE:

 Storia

Matematica

Lingua Inglese

Diritto

 Laboratorio dei servizi enogastronomici- settore Cucina

(31)

30

CANDIDATO

Cognome Nome

Classe

Data Inizio ore Consegna ore

Valutazione

Disciplina Punti Disponibili Punti Attribuiti Firma Insegnante

Storia 0-3

Matematica 0-3

Lingua Inglese 0-3

Diritto 0-3

Laboratorio dei servizi enogast- settore Cucina

0-3

Arrotondamento

Voto

Legenda: Ogni disciplina ha a disposizione un punteggio massimo di 3 punti che sarà così ripartito:

 0.25 punti per ogni risposta esatta per i quesiti a risposta multipla

 Da 0 ad 1 punto per i quesiti a risposta aperta

 0 punti per ogni risposta non data

 0 punti per ogni risposta errata

In caso di punteggio decimale questo sarà arrotondato per eccesso da 0.50 compreso in su e da 0.49 in giù.

VOTO /15

DATA

FIRMA DELLA COMMISSIONE

(32)

31

GRIGLIA DI VALUTAZIONE RISPOSTA APERTA TERZA PROVA

CANDIDATO: CLASSE 5A

INDICATORI

PUNTEG

GIO INGLESE MATEMATICA TEDESCO STORIA DIRITTO LAB.SERV. ENOG–

CUCINA

1.Pertinenza rispetto alla richiesta

0-0,20

2.Conoscenza e completezza dei contenuti

0-0,20

3.Correttezza espositiva, efficacia espressiva nel rispetto delle norme

grammaticali e nell’uso del lessico specifico

0-0,20

4.

Individuazione degli aspetti nodali

0-0,20

5. Capacità progettuali nel rielaborare, applicare e saper

collegare conoscenze e competenze

0-0,20

TOTALE

(33)

32

STORIA

1. Cosa proponeva Lenin nelle Tesi di Aprile?

a. Di rompere con il governo provvisorio, di dare tutto il potere ai Soviet e di porre fine alla guerra.

b. Di rompere con il governo provvisorio, di dare tutto il potere ai Soviet e di continuare la guerra.

c. Di rompere con il governo provvisorio, di continuare la guerra e di togliere il potere ai Soviet.

d. Di formare un governo di coalizione, di togliere il potere ai Soviet e di continuare la guerra.

2. Perché Giolitti propose ai fascisti l’alleanza elettorale?

a. Perché senza il movimento fascista non avrebbe mai potuto vincere le elezioni.

b. Perché contava di creare una maggioranza parlamentare e di

“ parlamentizzare” il partito fascista.

c. Perché con il movimento fascista aveva dei punti politici in comune.

d. Perché contava di far diventare il fascismo partito di governo.

3. Cos’è il «Patto di Londra»?

a. Un accordo tra il presidente americano Wilson e la Gran Bretagna

b. Il trattato di armistizio con il quale la Russia si ritirò anzitempo dalla guerra c. Un patto segreto tra il governo italiano e i governi dell’Intesa

d. Il trattato di pace al termine della Prima Guerra Mondiale

4. Quando si verificò la «settimana rossa»?

a. 1914

b. 1938

c. 1915

(34)

33

d. 1918

5. Per quali ragioni l’Italia entrò nella Prima Guerra Mondiale?

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________

________________________________________________________

6. Perché scoppiò la crisi del 1929? Rispondi distinguendo tra cause economiche e cause finanziarie.

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_______________________________________________________________________

_____________________________________________________

(35)

34

DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA

1) Quali compiti ha il datore di lavoro nella gestione della sicurezza?

--- --- --- --- --- ---

2) Spiega la differenza tra “rintracciabilità” e “tracciabilità” nella filiera alimentare.

--- --- --- --- --- ---

. 3) Le norme del TUSL

a. Prevedono l’informazione e l’addestramento del personale

b. Si applicano solo alle imprese con più di trenta dipendenti

c. Si occupano solo di gestione dei rischi sul luogo di lavoro

d. Adottano misure preventive contro

gli incendi

(36)

35

4) La normativa antincendio

a. stabilisce le pause e i giorni di libertà per i lavoratori

b. valuta il rischio di agenti chimici presenti sul luogo di lavoro

c. prevede la compilazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

d. obbliga l’istallazione di porte antipanico

5) L’HACCP è un sistema

a. per il controllo dell’igiene e della sicurezza dei prodotti alimentari dell’impresa

b. automatizzato per la riscossione dei contributi previdenziali nazionali c. per il controllo della sicurezza sul luogo di lavoro

d. di blocco automatico delle piccole attrezzature di cucina

6) Il Codice della privacy

a. riconosce il diritto alla protezione dei dati personali

b. dispone la parità di trattamento tra uomo e donna in materia di lavoro

c. stabilisce norme sulla sicurezza

dei lavoratori nelle imprese private

d. obbliga l’indicazione del produttore

sull’etichetta dei prodotti alimentari

(37)

36

LINGUA E CIVILTA’ INGLESE

Answer the following questions (max five lines)

1. Explain briefly what HACCP is.

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________

2. What are GMOs?

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________

3. What is the Mediterranean diet and which foods are typical of it?

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

___________________________________________________________________________________

____________________________________________________________________

(38)

37

MATEMATICA

1) CALCOLA IL SEGUENTE INTEGRALE INDEFINITO:

dx=

--- --- --- --- --- --

2) CALCOLA IL SEGUENTE LIMITE :

4 4

6 lim

2

5

2

2x x

x x

x

--- --- --- --- --- ---

3) L’integrale indefinito di una funzione f(x) è:

a) L’insieme di tutte le funzioni ottenute da f(x) aggiungendo una costante;

b) L’insieme di tutte le derivate di f(x) ; c) L’insieme di tutte le primitive di f(x) ; d) L’unica primitiva di f(x) .

(39)

38

4) La funzione

:

a) Ha due asintoti verticali x=1 e x=0 e uno orizzontale y=1;

b) Non ha asintoti verticali;

c) Non ha asintoti orizzontali;

d) Ha due asintoti orizzontali x=1 e x=0 e uno verticale y=1

5) La funzione y= ha come dominio:

a) ( b) ; c) );

d)

6) Per calcolare il dominio della funzione y= log(x2+2x) si pone:

a) x2+2x=0;

b) x2+2x 0;

c) x2+2x=1;

d) x2+2x 1.

(40)

39

Lab.serv. Enogastronomia: - Settore cucina

1) Quali trasformazioni sociali hanno indotto forti cambiamenti nelle abitudini alimentari dei nostri giorni?

--- --- --- --- ---

2) Su quali prodotti si basa la cosiddetta dieta mediterranea

--- --- --- --- ---

3) Nella classificazione dei tagli della carne, per categoria, la coscia e il carrè appartengono alla:

a) 3^ categoria b) 2^ categoria c) 4^ categoria d) 1^ categoria

4) La carne è composta:

a) Da grasso e massa muscolare

b) Da tessuto muscolare e tessuto adiposo

c) Da tessuto muscolare, tessuto adiposo e tessuto connettivo d) Da grasso viscerale e muscoli

(41)

40

5) Brasare è una tecnica di cottura che si svolge:

a) Velocemente e su fiamma bassa b) Molto lentamente e su fiamma bassa c) Lentamente e a temperatura elevata d) Velocemente a temperatura molto alta

6) Le cotture con partenza a liquido bollente:

a) Riducono la fuoriuscita dei succhi nutritivi b) Impoveriscono gli alimenti

c) Eliminano l’amido in eccesso

d) Provocano una riduzione della conservabilità dei cibi

(42)

41

10. P

ROGRAMMAZIONI

D

ISCIPLINARI

(43)

42

DOCENTE: GIULIO ATTILIO CUPONE

LIBRO DI TESTO: Food & Beverage Manager + CD Post qualifica

Ore di lezione effettuate nell’anno scolastico n. ore 76 su n.108 ore previste dal piano di studi.

Modulo 1 L’offerta gastronomica UU:DD1: Il menù

Definizione e criteri di base Evoluzione del menù.

Funzioni del menù.

La varietà dell’offerta Il menù a prezzo vario Il menù a prezzo fisso I menù a prezzo concordato.

SCANSIONE TEMPORALE h. 30

Varie tipologie di pasto e relativo menù.

La prima colazione Il coffe break La colazione Il cocktail Il pranzo

Il pranzo di gala Il buffet

Il brunch Room Service Menù particolari

menù a degustazione menù del giorno Il menù table d’hote

menù ciclico e menù a rotazione.

Gli altri tipi di carte La carta dei formaggi La carta dei desserts

La carta degli extra vergini doliva

(44)

43

UU:DD 2: La pianificazione del menù Definizione e criteri di base Le principali portate

Gli antipasti I primi piatti I secondi piatti I contorni I formaggi I desserts

La teoria dei gusti

Schemi di composizione del menù L’equilibrio nutrizionale.

UU:DD 3: La costruzione del menù Introduzione

I menù della ristorazione tradizionale I menù della neoristorazione

I menù della ristorazione collettiva Menù per il banqueting.

Menù per grandi comunità La stagionalità del menù Lo stile del menù

UU:DD 4: L’offerta gastronomica in funzione del cliente Le esigenze del cliente.

Il menù in base all’età

Il menù in funzione dello stato di salute del cliente Modulo 2 L’approvvigionamento

UU:DD 1: I prodotti alimentari

La qualità dei prodotti alimentari La qualità certificata

I nuovi prodotti alimentari Gli alimenti dietetici Gli alimenti Integrati Gli alimenti funzionali Gli alimenti alleggeriti Gli alimenti manipolati

Gli alimenti geneticamente modificati (ogm) Gli alimenti biologici

UU:DD 2: I metodi di conservazione alimentare Introduzione

I metodi di conservazione chimici I metodi di conservazione fisici Il congelamento e la surgelazione Il sottovuoto

UU:DD 3: La scelta dei prodotti Introduzione

La gamma dei prodotti I gamma

II gamma III gamma IV e V gamma

h. 26

(45)

44

Le diverse lavorazioni L’incidenza dei costi UU:DD 4: L’economato

Introduzione La Struttura Lo Staff

La Gestione dell’economato agli acquisti Il piano acquisti

Gli standard di acquisto La selezione dei fornitori Le ordinazioni

Le modalità di acquisto

La gestione dell’economato: le scorte I costi del magazzino

Il livello delle scorte

La valorizzazione dei prelievi Lo Staff

La gestione dell’economato: le procedure contabili La modulistica

UU:DD 5: La determinazione dei costi e dei prezzi La determinazione dei costi

Il food e beverange cost

Il calcolo dei costi e incidenza su incassi e ricavi totali Il calcolo dei prezzi di vendita

Ricarico con percentuale fissa Ricarico con coefficienti variabili

Modulo 3 L’area di produzione h.20

UU:DD:1 La cucina Introduzione La progettazione

L’ubicazione della cucina Igiene e sicurezza

Le attrezzature di cucina

attrezzature per la conservazione attrezzature per la preparazione attrezzature per la zona lavaggio

Attrezzature per la cottura tradizionale

Le attrezzature per il nuovo sistema di cottura La cottura a vapore

La cottura a termoconvenzione La cottura a bassa densità di calore La cottura ad induzione

La cottura a microonde La cottura sottovuoto

I vantaggi di una buona attrezzatura

UU:DD:2 L’organizzazione dell’area della produzione L’organizzazione della produzione

Schemi di organizzazione della cucina Il centro di produzione pasti

L’organizzazione della distribuzione

(46)

46

UU:DD:3 La gestione dell’area di produzione La programmazione del lavoro

La gestione del personale L’analisi del lavoro

La definizione dell’organico

Job description e assegnazione dei compiti I flussi di lavoro

Gli orari ed i turni di lavoro Il planning giornaliero

UU:DD:4 La programmazione in base all’utenza

La programmazione per utenza fissa o occasionale L’utenza fissa

L’utenza occasionale

Il servizio per regola e per eccezione Il servizio per regola

Il servizio per eccezione

La programmazione dei menù e le schede tecniche Schede ricette

Schede tecniche e tecniche di assemblaggio

*

Il programma è stato svolto per intero anche se la scansione temporale è stata ridotta in

quanto diverse ore di lezione sono saltate a causa delle intemperie verificatesi nel corso

dell’anno scolastico.

Il Docente

Prof.Cupone Giulio Attilio

(47)

47

SCIENZE DEGLI ALIMENTI

INSEGNANTE : VITTORIA REGGIO

LIBRO DI TESTO: A.Machado Scienza e Cultura dell’Alimentazione Poseidonia

L’alimentazione nell’era della globalizzazione: Cibo e religioni.

Nuovi prodotti alimentari

La dieta in condizioni fisiologiche.

Condizioni fisiologiche. Stile alimentare e ristorazione collettiva .

La dieta nelle principali patologie. Cardiovascolari. Metaboliche. Allergie. Tumori Il rischio e la sicurezza nella filiera alimentare.

Contaminazione fisico-chimica. Contaminazione biologica.

Sistema HACCP.

Conservazione degli alimenti Cottura degli alimenti

Docente Prof.ssa Reggio Vittoria

(48)

48

Diritto e Tecnica Amministrativa

INSEGNANTE: STEFANO MARCHESE

MODULO A: Il turismo: una prospettiva europea UD 1: Siamo cittadini europei

1.1 Breve storia dell’UE

La Comunità europea cresce 1.2 Le istituzioni dell’UE

1.3 Le fonti del diritto comunitario

I Trattati dell’Unione europea - La Carta dei diritti Fondamentali - Le fonti derivate - Gli accordi Internazionali della UE - Gli accordi tra gli Stati membri - Il Trattato di Lisbona e il turismo

UD 2 La politica europea per il turismo

2.1 Europa, prima destinazione turistica mondiale 2.2 Le sfide e le opportunità

2.3 Competitività, innovazione, qualità 2.4 Diversificazione e sostenibilità 2.5 Turismo e risorse

MODULO B: La legislazione turistica

UD 1 Le norme obbligatorie nazionali e comunitarie 1.1 Le norme applicabili

1.2 Lo Statuto dell’imprenditore commerciale

L’obbligo delle scritture contabili - L’iscrizione nel Registro delle imprese - La capacità all’esercizio dell’impresa - La soggezione alle procedure concorsuali

1.3 Il sistema di gestione della sicurezza (SGS) 1.4 Il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (TUSL)

I soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza - La valutazione dei rischi - Il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) - La vigilanza e il controllo

CASO AZIENDALE: La valutazione dei rischi in un ristorante 1.5 La normativa antincendio

DOCUMENTO: Check list dei principali adempimenti previsti dal D.M. 9/4/94 e suoi aggiornamenti col D.M. 6/10/2003

1.6 L’igiene e la sicurezza alimentare

La strategia “dai campi alla tavola” - I controlli integrati nella filiera - La responsabilità degli operatori - La rintracciabilità dei prodotti - Le informazioni al consumatore: la tracciabilità -Il sistema HACCP

Regole HACCP per la manutenzione dei frigoriferi e la conservazione dei cibi 1.7 Il codice della privacy (D. Lgs. n. 196/03)

Booking on line. Trattamento dei dati personali UD 2: La disciplina dei contratti di settore

2.1 Premessa

2.2 I contratti ristorativi DOCUMENTO:Il menu

2.3 Le norme da applicare al contratto ristorativo

L’appalto di servizi - Il contratto d’opera - La vendita - La somministrazione 2.4 Il Codice del Consumo: la tutela del cliente-consumatore

CASI AZIENDALI: Il cliente contesta il conto 2.5 La responsabilità del ristoratore

CASI AZIENDALI Danni subiti dai clienti in un ristorante

Riferimenti

Documenti correlati