• Non ci sono risultati.

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS"

Copied!
5
0
0

Testo completo

(1)

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

DETERMINAZIONE

OGGETTO: Mo d i f i c a e d i n t e g r a z i o n e d e l l ’ a u t o r i z za z i o n e a l l o s c a r i c o n . d e l 1 7 . 0 2 . 2 0 0 9 d e i r ef l u i u r b a n i p r o v e n i e n t i d a l d e p u r a t o r e c o m u n a l e d i N u x i s

PREMESSO che, con determinazione Ambientali ha

denominato “Rio S’Acqua Callenti 39°05’39” e Long. Est 08°34’38”

servizio del centro urbano di Nuxis, Prov. CI che, in data

tempore del Comune di Nuxis, integrazione

reflui urbani a servizio dell’abitato di Nuxis;

che, con nota del procedimento ai sensi de

che, l’impianto

dimensionato per un numero di abitanti equivalen tratta un refluo con un carico organico corrispondente a circa 400/500 fluttuanti

560 m3/d;

che, l’impianto è costituito dalle seguenti

• Sollevamento

• Grigliatura grossolana manuale e fine automatica

• Dissabbiatura e disoleatura

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

Area dei Servizi ambientali

DETERMINAZIONE N. 175 DEL 30.06.2011

Mo d i f i c a e d i n t e g r a z i o n e d e l l ’ a u t o r i z za z i o n e a l l o s c a r i c o n . d e l 1 7 . 0 2 . 2 0 0 9 d e i r ef l u i u r b a n i p r o v e n i e n t i d a l d e p u r a t o r e c o m u n a l e d i N u x i s i n l o c a l i t à “ I s S e r af i n i s ” .

determinazione n. 09 del 17.02.2009 il dirigente del

ha rinnovato l’autorizzazione allo scarico, su corpo idrico superficiale denominato “Rio S’Acqua Callenti”, nel punto di coordinate geografiche

39°05’39” e Long. Est 08°34’38” , dei reflui provenienti dall’impianto di depurazione servizio del centro urbano di Nuxis, Prov. CI;

in data 19.05.2011 con prot. n. 13425, il sig. Roberto Lallai tempore del Comune di Nuxis, ha presentato istanza di richiesta integrazione dell’autorizzazione allo scarico n. 09 del 17.02.2009, reflui urbani a servizio dell’abitato di Nuxis;

con nota del 23.05.2011, prot n. 13714 è stato

procedimento ai sensi degli artt. 7 e 8 della legge 7.08.1990, n. 241 e ss.mm.ii.

’impianto di depurazione in oggetto, del tipo a “ dimensionato per un numero di abitanti equivalenti pari a 2000

tratta un refluo con un carico organico corrispondente a 1200 abitanti residenti fissi e circa 400/500 fluttuanti. La portata media giornaliera in ingresso all’impianto è pari a

’impianto è costituito dalle seguenti sezioni:

Sollevamento

Grigliatura grossolana manuale e fine automatica Dissabbiatura e disoleatura

Mo d i f i c a e d i n t e g r a z i o n e d e l l ’ a u t o r i z za z i o n e a l l o s c a r i c o n . 0 9 d e l 1 7 . 0 2 . 2 0 0 9 d e i r ef l u i u r b a n i p r o v e n i e n t i d a l d e p u r a t o r e

irigente dell’Area dei Servizi su corpo idrico superficiale

”, nel punto di coordinate geografiche Lat. Nord l’impianto di depurazione a

Roberto Lallai, sindaco pro ha presentato istanza di richiesta di modifica ed n. 09 del 17.02.2009, del depuratore

comunicato l’avvio del 7 e 8 della legge 7.08.1990, n. 241 e ss.mm.ii.;

del tipo a “fanghi attivi”, è stato 2000, mentre attualmente 1200 abitanti residenti fissi e . La portata media giornaliera in ingresso all’impianto è pari a

(2)

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

• Denitrificazione

• Ossidazione biologica

• Sedimentazione e ricircolo del fango in vasca di ossidazione

• Disinfezione con Ip

• Ispessimento

• Essicazione dei fanghi in letti.

PREMESSO che, l’Amministrazione comunale di Nuxis a seguito del bando P.O.R.

“Risorse naturali”

ricostituzione boschiva”, intende riutilizzare dal depuratore comunale.

Per tale motivo è

serbatoio di accumulo in calcestruzzo destinata al riutilizzo, è stata stimata in

depuratore, verrà inviata, attraverso una condotta sotterranea densità (PEAD) PN 16 della sezione nominale pari a 63 mm accumulo;

VISTO Il D.Lgs n.

124;

la Legge regionale n locali, in particolare l'a

la Legge regionale n. 2/07 (legge finanziaria 2007) comma 12 lettera b)

la Direttiva Regionale sulla disciplina degli scarichi la Direttiva regionale recante “Misure di tutela tramite il riutilizzo delle acque reflue depurate”;

il D.M. 185/2003;

la Determinazione n. 09 del 17.02.2009;

RICHIAMATA la relazione istruttoria del

VISTO il Decreto del Presidente della Provincia di Carbonia Iglesias n. 2 del 04.08.2010 con il quale vengono conferite all’ing. Fulvio Bordignon le funzioni di Dirigente dell’Area dei Servizi per la

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

Area dei Servizi ambientali

Denitrificazione Ossidazione biologica

Sedimentazione e ricircolo del fango in vasca di ossidazione Disinfezione con Ipoclorito di sodio

Ispessimento

Essicazione dei fanghi in letti.

’Amministrazione comunale di Nuxis a seguito del bando P.O.R.

“Risorse naturali” – Misura 1.9 “Prevenzione e sorveglianza degli incendi e ricostituzione boschiva”, intende riutilizzare, a scopo antincendio

dal depuratore comunale.

Per tale motivo è stato realizzato , nelle vicinanze dell’impianto di depurazione, serbatoio di accumulo in calcestruzzo della capacità di 360 m

destinata al riutilizzo, è stata stimata in circa 2 l/sec. L’acqua depurata, in uscita dal depuratore, verrà inviata, attraverso una condotta sotterranea

densità (PEAD) PN 16 della sezione nominale pari a 63 mm

. 152/06 recante Norme in Materie Ambientali

la Legge regionale n. 9/06 di conferimento di funzion in particolare l'art. 51;

la Legge regionale n. 2/07 (legge finanziaria 2007), in particolare l'art comma 12 lettera b);

Direttiva Regionale sulla disciplina degli scarichi;

la Direttiva regionale recante “Misure di tutela quali-quantitativa delle risorse idriche tramite il riutilizzo delle acque reflue depurate”;

il D.M. 185/2003;

la Determinazione n. 09 del 17.02.2009;

la relazione istruttoria del 26.06.2011;

il Decreto del Presidente della Provincia di Carbonia Iglesias n. 2 del 04.08.2010 con il quale vengono conferite all’ing. Fulvio Bordignon le funzioni di Dirigente dell’Area dei Servizi per la Tutela dell’Ambiente e del Servizio di Protezione Civile

Sedimentazione e ricircolo del fango in vasca di ossidazione

’Amministrazione comunale di Nuxis a seguito del bando P.O.R. Asse I – Misura 1.9 “Prevenzione e sorveglianza degli incendi e a scopo antincendio, le acque depurate

’impianto di depurazione, un della capacità di 360 m3. La portata garantita, L’acqua depurata, in uscita dal depuratore, verrà inviata, attraverso una condotta sotterranea in polietilene ad alta densità (PEAD) PN 16 della sezione nominale pari a 63 mm, al serbatoio di

Ambientali, in particolare l'art.

funzioni e compiti agli enti

in particolare l'art. 15,

quantitativa delle risorse idriche

il Decreto del Presidente della Provincia di Carbonia Iglesias n. 2 del 04.08.2010 con il quale vengono conferite all’ing. Fulvio Bordignon le funzioni di Dirigente dell’Area

Tutela dell’Ambiente e del Servizio di Protezione Civile;

(3)

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

CONSIDERATO che, la DGR n. 75/15 del 30.12.2008

idriche tramite il riutilizzo delle acque reflue depurate”

reflue per antincendio come un riutilizzo di tipo industriale;

PRESO ATTO che, il punto di scarico continua ad essere quello individuato nell’autorizzazione n. 09 del 17.02.2009 e cioè il punto di scarico sul Rio S’Acqua

geografiche

RITENUTO che, sulla base della documentazione trasmessa, sussist

modifica ed integrazione della Determinazione del dirigente dell’Area dei Servizi ambientali n. 09 del 17.02.2009, finalizzata al recupero per uso antincendio del refluo depurato proveniente dal depuratore a servizio del centro urbano di Nuxis (CI), sito in località “Is Serafinis”;

tutto ciò premesso, il Dirigente d

1. di autorizzare

Roberto Lallai

riutilizzo per solo scopo antincendio,

centro urbano di Nuxis (CI), sito in loc. “Is Serafinis”;

2. dovrà essere assicurato il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione in tutte le sue fasi, nonché corretta gestione e manutenzione

infrastrutture annesse dotate di sistemi atti a garantire il rispetto delle misure di igiene e sicurezza al fine di garantir

3 il sistema depurativo

depuratore secondo quanto previsto

del D.Lgs n. 152/2006. Il limite fissato per il parametro Escherichia coli è di 5000 UFC/100 ml, il parametro Idrocarburi totali deve essere inferiore al limite

delle metodiche analitiche di riferimento;

4. dovrà essere verificata la qualità delle acque in uscita dal depuratore tramite

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

Area dei Servizi ambientali

che, la DGR n. 75/15 del 30.12.2008 “Misure di tutela quali-quantitativa delle risorse idriche tramite il riutilizzo delle acque reflue depurate” definisce l’impiego delle acque reflue per antincendio come un riutilizzo di tipo industriale;

che, il punto di scarico continua ad essere quello individuato nell’autorizzazione n. 09 del 17.02.2009 e cioè il punto di scarico sul Rio S’Acqua

geografiche Lat. Nord 39°05’39” e Long. Est 08°34’38”;

che, sulla base della documentazione trasmessa, sussisto

modifica ed integrazione della Determinazione del dirigente dell’Area dei Servizi entali n. 09 del 17.02.2009, finalizzata al recupero per uso antincendio del refluo depurato proveniente dal depuratore a servizio del centro urbano di Nuxis (CI), sito in località “Is Serafinis”;

tutto ciò premesso, il Dirigente dell’Area dei Servizi Ambientali, DETERMINA

di autorizzare il Comune di Nuxis (CI), nella persona del Sindaco pro tempore sig.

Roberto Lallai residente in via Nazionale, a Nuxis (CI), allo scarico

riutilizzo per solo scopo antincendio, dei reflui urbani del depuratore a servizio del centro urbano di Nuxis (CI), sito in loc. “Is Serafinis”;

dovrà essere assicurato il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione in tutte le sue fasi, nonché corretta gestione e manutenzione

infrastrutture annesse dotate di sistemi atti a garantire il rispetto delle misure di igiene e sicurezza al fine di garantire l’efficienza del trattamento;

il sistema depurativo deve essere in grado di assicurare i parametri in u

depuratore secondo quanto previsto dalle tabelle 1 e 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D.Lgs n. 152/2006. Il limite fissato per il parametro Escherichia coli è di 5000 UFC/100 ml, il parametro Idrocarburi totali deve essere inferiore al limite

delle metodiche analitiche di riferimento;

dovrà essere verificata la qualità delle acque in uscita dal depuratore tramite quantitativa delle risorse definisce l’impiego delle acque

che, il punto di scarico continua ad essere quello individuato nell’autorizzazione n. 09 del 17.02.2009 e cioè il punto di scarico sul Rio S’Acqua Callenti con coordinate

ono i presupposti per la modifica ed integrazione della Determinazione del dirigente dell’Area dei Servizi entali n. 09 del 17.02.2009, finalizzata al recupero per uso antincendio del refluo depurato proveniente dal depuratore a servizio del centro urbano di Nuxis (CI), sito in

Ambientali,

il Comune di Nuxis (CI), nella persona del Sindaco pro tempore sig.

residente in via Nazionale, a Nuxis (CI), allo scarico , finalizzato al dei reflui urbani del depuratore a servizio del

dovrà essere assicurato il corretto funzionamento dell’impianto di depurazione in tutte le sue fasi, nonché corretta gestione e manutenzione delle strutture e delle infrastrutture annesse dotate di sistemi atti a garantire il rispetto delle misure di

e l’efficienza del trattamento;

deve essere in grado di assicurare i parametri in uscita dal 1 e 3 dell’Allegato 5 alla parte III del D.Lgs n. 152/2006. Il limite fissato per il parametro Escherichia coli è di 5000 UFC/100 ml, il parametro Idrocarburi totali deve essere inferiore al limite di rilevabilità

dovrà essere verificata la qualità delle acque in uscita dal depuratore tramite

(4)

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

autocontrolli da effettuare con frequenza due volte al mese nel periodo del riutilizzo e mensile nel restante periodo dell’anno, inviando trimestralmente alla Provincia, all’ARPAS Dipartimento di Portoscuso, copia dei referti analitici delle acque in ingresso e in uscita dall’impianto di depurazione. In particolare dovranno essere determinati:

5. Le acque reflue non destinate al riutilizzo dovranno essere scaricate sul Rio

“S’Acqua Callenti” nel punto di coordinate geografiche Est 08°34’38”

6. copia dei referti analitici dovrà essere allegata al quaderno di impianto a del personale preposto al controllo;

7. dovrà essere tenuto il “quaderno di impianto”, da custodire in impianto, dove dovranno essere indicate con puntualità le operazioni svolte nel processo depurativo, le eventuali anomalie riscontrate sull

uscita, le interruzioni del ciclo depurativo, l’attivazione del by giornaliere del refluo destinato al riutilizzo e quello scaricato;

8. dovrà essere tenuto il “registro delle visite”, da c

essere indicati i nominativi e l’Ente di appartenenza nonché il motivo della visita;

9. dovrà essere sempre consentito l’accesso alle strutture al personale deputato al controllo tecnico

10. devono essere evitate le interconnessioni tra la rete delle acque recuperate e il sistema di distribuzione delle acque potabili;

11. le condotte destinate al convogliamento delle acque recuperate e il serbatoio di accumulo antincendio devono essere dotati di eti

“Attenzione acqua non potabile”;

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

Area dei Servizi ambientali

autocontrolli da effettuare con frequenza due volte al mese nel periodo del riutilizzo e mensile nel restante periodo dell’anno, inviando trimestralmente alla Provincia, all’ARPAS Dipartimento di Portoscuso, copia dei referti analitici delle acque in sso e in uscita dall’impianto di depurazione. In particolare dovranno essere

a. i valori dei parametri di cui alla tabella 1 dell’Allegato 5 alla parte III del D.Lgs n. 152/2006;

b. i valori dei parametri della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla Parte I D.Lgs n. 152/2006: pH, Temperatura, Colore, Materiali grossolani, Cloro attivo libero, Fosforo totale, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Azoto nitroso, Grassi e olii animali/vegetali, Idrocarburi totali, Tensioattivi totali, Escherichia coli;

acque reflue non destinate al riutilizzo dovranno essere scaricate sul Rio

“S’Acqua Callenti” nel punto di coordinate geografiche Lat. Nord 39°05’39” e Long.

Est 08°34’38” ;

copia dei referti analitici dovrà essere allegata al quaderno di impianto a del personale preposto al controllo;

dovrà essere tenuto il “quaderno di impianto”, da custodire in impianto, dove dovranno essere indicate con puntualità le operazioni svolte nel processo depurativo, le eventuali anomalie riscontrate sulla qualità e quantità dei reflui in ingresso e in uscita, le interruzioni del ciclo depurativo, l’attivazione del by

giornaliere del refluo destinato al riutilizzo e quello scaricato;

dovrà essere tenuto il “registro delle visite”, da custodire in impianto, dove dovranno essere indicati i nominativi e l’Ente di appartenenza nonché il motivo della visita;

dovrà essere sempre consentito l’accesso alle strutture al personale deputato al controllo tecnico e qualitativo;

essere evitate le interconnessioni tra la rete delle acque recuperate e il sistema di distribuzione delle acque potabili;

le condotte destinate al convogliamento delle acque recuperate e il serbatoio di accumulo antincendio devono essere dotati di etichetta che riportano la dicitura

“Attenzione acqua non potabile”;

autocontrolli da effettuare con frequenza due volte al mese nel periodo del riutilizzo e mensile nel restante periodo dell’anno, inviando trimestralmente alla Provincia, all’ARPAS Dipartimento di Portoscuso, copia dei referti analitici delle acque in sso e in uscita dall’impianto di depurazione. In particolare dovranno essere

i valori dei parametri di cui alla tabella 1 dell’Allegato 5 alla parte III

della Tabella 3 dell’Allegato 5 alla Parte III del D.Lgs n. 152/2006: pH, Temperatura, Colore, Materiali grossolani, Cloro attivo libero, Fosforo totale, Azoto ammoniacale, Azoto nitrico, Azoto nitroso, Grassi e olii animali/vegetali, Idrocarburi totali,

acque reflue non destinate al riutilizzo dovranno essere scaricate sul Rio Lat. Nord 39°05’39” e Long.

copia dei referti analitici dovrà essere allegata al quaderno di impianto a disposizione

dovrà essere tenuto il “quaderno di impianto”, da custodire in impianto, dove dovranno essere indicate con puntualità le operazioni svolte nel processo depurativo, a qualità e quantità dei reflui in ingresso e in uscita, le interruzioni del ciclo depurativo, l’attivazione del by-pass, le portate

ustodire in impianto, dove dovranno essere indicati i nominativi e l’Ente di appartenenza nonché il motivo della visita;

dovrà essere sempre consentito l’accesso alle strutture al personale deputato al

essere evitate le interconnessioni tra la rete delle acque recuperate e il

le condotte destinate al convogliamento delle acque recuperate e il serbatoio di chetta che riportano la dicitura

(5)

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

12. le tubazioni del sistema di distribuzione delle acque recuperate devono trovarsi ad almeno 0,9 metri dal piano di campagna;

13. la distanza tra le condotte delle acque recuperate e

acque reflue nere o miste, deve essere in direzione orizzontale di 3 metri e in direzione verticale di 0,3 metri;

14. per esigenze di manutenzione della rete di distribuzione e accumulo è opportuno che venga dotata di valvol

manutenzione di parti localizzate del sistema senza che ne sia coinvolta una parte più rilevante dello stesso;

15. dovrà essere notificata a questa amministrazione qualsiasi variazione dei dati forniti con la documentazione presentata;

16. la presente autorizzazione ha

scadenza dovrà essere richiesto il rinnovo;

17. la gestione dei rifiuti derivanti dall’esercizio dell’impianto di depurazione dovrà avvenire nel rispetto del D.Lgs n. 152/2006, Parte IV;

18. l’autorizzazione potrà essere modificata anche prima della scadenza qualora in contrasto con nuove norme in mate

19. dovranno essere adottate tutte le suddette prescrizioni, la cui inosservanza comporterà, ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii., diffida,sospensione o revoca del titolo abilitativo allo scarico.

dei terzi e le eventuali autorizzazioni, concessioni, nulla osta o quant’altro necessario previsti dalla normat

M. Piredda/ RP

PROVINCIA CARBONIA IGLESIAS

Area dei Servizi ambientali

le tubazioni del sistema di distribuzione delle acque recuperate devono trovarsi ad almeno 0,9 metri dal piano di campagna;

la distanza tra le condotte delle acque recuperate e delle acque potabili, o delle acque reflue nere o miste, deve essere in direzione orizzontale di 3 metri e in direzione verticale di 0,3 metri;

per esigenze di manutenzione della rete di distribuzione e accumulo è opportuno che dotata di valvole di isolamento tali da procedere alla riparazione o manutenzione di parti localizzate del sistema senza che ne sia coinvolta una parte più rilevante dello stesso;

dovrà essere notificata a questa amministrazione qualsiasi variazione dei dati forniti con la documentazione presentata;

la presente autorizzazione ha validità fino al 16.02.2013, un anno prima della scadenza dovrà essere richiesto il rinnovo;

la gestione dei rifiuti derivanti dall’esercizio dell’impianto di depurazione dovrà avvenire nel rispetto del D.Lgs n. 152/2006, Parte IV;

l’autorizzazione potrà essere modificata anche prima della scadenza qualora in asto con nuove norme in materia;

dovranno essere adottate tutte le suddette prescrizioni, la cui inosservanza comporterà, ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii., diffida,sospensione o revoca del titolo abilitativo allo scarico.

rzi e le eventuali autorizzazioni, concessioni, nulla osta o quant’altro necessario previsti dalla normativa vigente.

Il Dirigente F.to ing

le tubazioni del sistema di distribuzione delle acque recuperate devono trovarsi ad

delle acque potabili, o delle acque reflue nere o miste, deve essere in direzione orizzontale di 3 metri e in

per esigenze di manutenzione della rete di distribuzione e accumulo è opportuno che e di isolamento tali da procedere alla riparazione o manutenzione di parti localizzate del sistema senza che ne sia coinvolta una parte

dovrà essere notificata a questa amministrazione qualsiasi variazione dei dati forniti

fino al 16.02.2013, un anno prima della

la gestione dei rifiuti derivanti dall’esercizio dell’impianto di depurazione dovrà

l’autorizzazione potrà essere modificata anche prima della scadenza qualora in

dovranno essere adottate tutte le suddette prescrizioni, la cui inosservanza comporterà, ai sensi dell’art. 130 del D.Lgs n. 152/2006 e ss.mm.ii., diffida,sospensione o revoca del titolo abilitativo allo scarico. Sono fatti salvi i diritti rzi e le eventuali autorizzazioni, concessioni, nulla osta o quant’altro necessario

Il Dirigente

ng Fulvio Bordignon

Riferimenti

Documenti correlati

4747 domanda di autorizzazione preliminare allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo delle acque reflue domestiche provenienti dall’impianto di

13659 domanda di autorizzazione preliminare allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo delle acque reflue domestiche provenienti dall’impianto di

OGGETTO: Autorizzazione allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo attraverso condotta disperdente in trincea drenante delle acque reflue domestiche

16687 domanda di autorizzazione allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo delle acque reflue domestiche provenienti dall’impianto di depurazione a

OGGETTO: Autorizzazione allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo attraverso condotta disperdente in trincea drenante delle acque reflue domestiche provenienti

OGGETTO: Autorizzazione preliminare allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo attraverso condotta disperdente in trincea drenante delle acque reflue domestiche

22947 domanda di autorizzazione preliminare allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo delle acque reflue domestiche provenienti dall’impianto di

23514 domanda di autorizzazione preliminare allo scarico sullo strato superficiale del sottosuolo delle acque reflue domestiche provenienti dall’impianto di