INSIGHTS
Temi globali per il 2021
L’INTERVISTA
Il successo degli ETF nel settore assicurativo TREND
Sempre più investimenti sostenibili con gli ETF
STAY ON TRACK
IL PERIODICO DI AMUNDI SUGLI INVESTIMENTI PASSIVI
SOSTENIBILITÀ
PRIMA DI TUTTO
#StayOnTrack
QUINTA EDIZIONE
Crediti fotografici: Getty Images/Prodesfin, Amundi.
L’EDITORIALE 3
TREND
SEMPRE PIÙ INVESTIMENTI SOSTENIBILI CON GLI ETF 6-7
INSIGHTS
TEMI GLOBALI PER IL 2021 4-5
L’INTERVISTA
IL SUCCESSO DEGLI ETF NEL SETTORE ASSICURATIVO 10
ATTUALITÀ
L’INTEGRITÀ CONTA 11
Indice
FLUSSI
FLUSSI ETF EUROPEI 2020 9
INVESTIRE IN ETF
MITI DA SFATARE SU ESG E GESTIONE INDICIZZATA 8
L’appuntamento con il primo numero del 2021 di Stay On Track si apre con una rapida disamina delle attese per il nuovo anno. L’andamento dei contagi sarà il termometro per misurare la ripresa: lo scenario principale di Amundi (pagina 4) vede una ripresa non uniforme e ancora sostenuta da politiche monetarie non convenzionali. Il recupero non sarà facile, ma durante la scalata non mancheranno le opportunità da cogliere, con il focus concentrato soprattutto sui mercati asiatici, come spiega a pagina 5 Francesco Sandrini.
Intanto continua a crescere l’interesse degli investitori per il mondo ESG e gli ETF sembrano essere lo strumento ideare per soddisfare la richiesta di soluzioni sostenibili. I motivi di questa scelta? La possibilità di incidere positivamente sulla società, la riduzione del rischio e, ovviamente, il miglioramento delle performance. I 42 miliardi di euro raccolti nel 2020, contro i 17 miliardi del 2019, rappresentano plasticamente (e graficamente, a pagina 9) l’ascesa degli ETF ESG a livello globale.
Appurato il successo degli ETF tra gli investitori, è giunto il momento (a pagina 8) di sfatare alcuni miti sul rapporto tra ESG e gestione indicizzata, in particolare sul rispetto dei valori degli investitori… una lettura interessante e sorprendente.
Come sempre, su Stay On Track c’è spazio per un contributo esterno sul mondo degli ETF. In questo numero abbiamo coinvolto Andrea Di Giorgio, Portfolio Manager di Credemvita, per capire in quale modo gli strumenti passivi vengono utilizzati nel mondo assicurativo. Infine, a proposito di engagement, a pagina 11 il rapporto “Voting Matters 2020” di ShareAction certifica l’impegno – con Amundi che si colloca al primo posto tra i 10 più grandi emittenti europei di ETF – sull’utilizzo dei diritti di voto su temi ambientali e sociali.
Buona lettura e… Stay On Track
Nel segno della sostenibilità
L’EDITORIALE
• Un processo pluriennale per rimettere in ordine il mondo
• Nel 2021 potrebbe verificarsi una sequenza di ricadute economiche/ focolai di infezione/
lockdown selettivi/ booster politici
• Crescita bassa, inflazione bassa, tassi bassi: persistono politiche monetarie non convenzionali. Forte impegno politico per l’azione fiscale nelle economie avanzate, ma l’implementazione è un rischio rilevante
• Il rapporto tra commercio mondiale e PIL mondiale si ridurrà ulteriormente
• La crisi del Covid-19 esacerba la disuguaglianza di reddito e ricchezza, con crescenti tensioni sociali
• Irripidimento limitato della curva dei rendimenti USA
• Rotazione dal credito HY verso le azioni
• Mantenere le fonti di reddito: obbligazioni mercati emergenti, IG
• Le azioni tematiche sono specifiche per settore e più legate alle economie domestiche
• Favorire l’oro a causa dell’incertezza pervasiva, della deflazione e delle paure legate alla recessione
Temi globali per il 2021
Testi a cura del team Investment Insights di Amundi INSIGHTS
Il picco della globalizzazione è probabilmente alle nostre spalle e i cicli
economici nazionali saranno meno sincronizzati rispetto
al passato.
La crescita del commercio mondiale potrebbe rimanere più
contenuta nel lungo periodo.
La pandemia ha colpito le economie in
modo non uniforme e la traiettoria di ripresa
sarà accidentata.
Paesi come la Cina usciranno presto dalla crisi (first-in, first-out)
e diventeranno sempre più importanti
come motori della crescita globale.
3
A differenza del 2008, questa volta la politica
fiscale ha unito le proprie forze con quella monetaria per sostenere l’economia,
portando alla monetizzazione de facto del debito. Ciò causerà un aumento del debito pubblico nel lungo periodo e un probabile nuovo
regime di inflazione più elevata.
4
TEMI CHIAVE PER IL 2021
SCENARIO CENTRALE
ANALISI IMPLICAZIONI PER IL MERCATO
Il Covid-19 ha colpito la crescita globale con
una intensità senza precedenti e in modo
sincronizzato.
Tuttavia, il percorso di recupero sarà piuttosto irregolare.
Qualsiasi ripresa economica dipenderà
dal riemergere del virus.
1
Crescita
!
Debito
%
2
Policy mix/
rischio inflazione/
debito Grandi divergenze
nei motori di crescita Una globalizzazione
più equilibrata:
commercio e cicli de-correlati Collasso senza
precedenti, recupero non
uniforme
75%
Fonte: Amundi sui dati di Broadridge, al 30 novembre 2020, sui fondi aperti a livello mondiale.
Nel 2020, la volatilità dei mercati non ha impattato la domanda strutturale per i fondi ESG azionari, che hanno attirato flussi consistenti.
Riteniamo che questo trend continuerà nel 2021 in quanto l’ESG puó essere un buon indicatore di determinati rischi, individuabili utilizzando un approccio dinamico e orientato al futuro, e non solo sulla base dei rating ESG statici.
Tale approccio é vitale anche per individuare le opportunità e riconoscere i leader ESG di domani.
La crisi di Covid-19 accelererà la tendenza verso le tematiche sociali, poiché ha evidenziato le disuguaglianze so- ciali prevalenti e ha rinnovato l’attenzione su come le aziende trattano i loro dipendenti.
Nel 2021 bisognerà stare attenti ad una serie di rischi, alcuni dei quali però possono dare adito ad opportunità in alcune asset class.
FLUSSI FONDI AZIONARI ESG VS. NON-ESG
Flussi netti fondi azionari non ESG, $milioni
Flussi netti fondi azionari ESG, $milioni
Fondi azionari ESG passivi Fondi azionari ESG Fondi azionari non ESG, RHS
-300.000 -200.000 -100.000 0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000
-100.000 -50.000 0 50.000 100.000 150.000 200.000
2017 2018 2019 YTD Novembre 2020
Opportunità su US Tresuries, Bond
INSTABILITÀ FINANZIARIA DOVUTA A DIVERSE RICADUTE
Opportunità nelle obbligazioni corporate di alta qualità AUMENTO DEI DEFAULT CORPORATE
Opportunità in TIPS, Azioni e Value INFLAZIONE IMPREVISTA
RISCHI ED OPPORTUNITÀ PER IL 2021
I TEMI ESG SONO FAVORITI NELLA FASE POST- COVID
!
!
!
INSIGHTS
L’Opinione
PER IL 2021 QUALI SARANNO I FATTORI CHIAVE DA MONITORARE PER LE SCELTE DI INVESTIMENTO?
Il 2021 dovrebbe essere l’anno della ripresa economica, guidata dalla distribuzione del vaccino. In parte, i mercati finanziari hanno già anticipato questo scenario con le performance positive di fine 2020. Un’ulteriore fase rialzista sarà guidata dalla velocità di distribuzione del vaccino, dalla ripresa economica a partire da quella cinese, dall’andamento dell’inflazione e dalla politica monetaria. In questo contesto, i mercati azionari sono favoriti anche se gli investitori dovranno comunque mantenere un’adeguata diversificazione, dato che fasi di maggiore incertezza potrebbero emergere in caso di rallentamenti nella distribuzione del vaccino. Preferiamo i mercati emergenti a partire da quelli cinese e asiatici in generale. Sempre in Asia, il Giappone è tra i più promettenti così come nell’area del Pacifico, l’Australia ed infine l’Europa.
PER QUANTO RIGUARDA GLI INVESTIMENTI SOSTENIBILI ESG QUALI SONO LE PROSPETTIVE?
Gli investimenti ESG hanno registrato un trend positivo, risentendo meno della crisi sia dal punto di vista delle performance sia dal punto di vista dei flussi di investimento. Per il futuro, riteniamo che questi investimenti riceveranno un’ulteriore spinta guidata dall’attenzione al tema del cambiamento climatico col nuovo presidente americano Biden. Un altro tema che sta emergendo è quello delle disuguaglianze sociali. La spinta politica sarà quella di indirizzare la ripresa economica nella direzione di un maggiore equilibrio sociale. Pertanto per il futuro i temi G (green) e S (social) subiranno un’ulteriore accelerazione.
Francesco Sandrini
Head of Multi-Asset Balanced, Income &
Real Return, Amundi
Esposizioni in ETF
41%
degli intervistati intende sostituire esposizioni in ETF standard con esposizioni ETF ESG2020 2011
49%
La maggior parte degli intervistati utilizza gli ETF per implementare strategie ESG
11%
ETF 55%
di chi investe in SRI/ESG dichiara di farlo tramite ETF
25%
58%
65%Impatto positivo sulla società Riduzione del rischio a lungo termine
Miglioramento delle performance del portafoglio
TREND
Per il tredicesimo anno consecutivo Edhec-Risk Institute, una delle principali business school in Europa, ha condotto una Survey su un pool di investitori instituzionali nell’ambito della cattedra di ricerca di Amundi, sul tema “ETF, Indexing and Smart Beta Investment Strategies”.
I risultati dimostrano la marcata crescita dell’interesse degli investori per gli investimenti responsabili. Un trend che si accompagna alla crescente adozione degli ETF, divenuti ormai uno strumento di allocazione indispensabile nei portafogli di investimento.
Ritroviamo qui alcuni dei risultati principali.
Gli investitori hanno citato una serie di motivi per incorporare criteri ESG nei loro portafogli, da quello di avere un impatto positivo sulla società, alla riduzione del rischio a lungo termine e al miglioramento delle performance: è chiaro dunque che non esiste una soluzione unica che soddisfi le diverse esigenze.
Buona parte degli intervistati sta sostituendo le esposizioni ETF standard con equivalenti ETF ESG.
Ciò nonostante, la maggior parte degli investitori intervistati non vuole che cio’ sia fatto a discapito della performance.
Le performance contano: il 63% degli intervistati ha dichiarato che non accetterebbe performance inferiori in cambio di un punteggio ESG migliore.
L’uso di strumenti SRI/ESG é aumentato in modo significativo: i risultati dell’inchiesta dimostrano un crescente interesse da parte degli investitori per le soluzioni ESG.
È inoltre incoraggiante notare che l’utilizzo degli ETF per implementare queste strategie continua a crescere: nel 2020 ben il 49% degli intervistati ha investito in soluzioni responsabili, in confronto a solo il 17% nel 2011.
Di questi, il 55% ha utilizzato proprio gli ETF per questi investimenti.
Sempre più investimenti sostenibili
con gli ETF
E (Environmental) S (Social)
G (governance)
57%
7% 36%
2
1
3$
percentuale in crescita rispetto al 77% del 2016
percentuale in aumento rispetto al 38% del 2016
I costi
della replicaLa qualitàL’ampiezza della gamma
Il commitment dell’emittente L’innovazione
91
%86
% 47% 43% 22%La maggior parte degli investitori che usa ETF lo fa per ridurre i costi (91%).
Il costo è anche una variabile imprescindibile per gli investitori per scegliere tra un ETF e l’altro (91%).
Anche la qualità della replica riveste un ruolo fondamentale (86%).
La maggioranza degli intervistati (57%) identifica l’ambiente (E = environment) come la dimensione più importante dell’ESG. La governance (G) é al secondo posto (36%) mentre gli aspetti sociali (S) sono in ultima posizione (7%).
L’EDHEC European ETF, Smart Beta and Factor Investing Survey 2020, ha inoltre esplorato l’evoluzione del mercato degli ETF.
Un mercato che, tra il 2006 e il 2019, é cresciuto velocemente, con un numero di prodotti 6 volte superiore oggi rispetto al 2006 e attivi in gestione 10 volte superiori.
Nonostante la maturità del mercato degli ETF, gli intervistati (54%) continuano a dichiarare di voler aumentarne l’utilizzo nei propri portafogli.
2019 2006
$974bn 1761 ETFs
$97bn 273 ETFs
54 %
degli intervistati hanno dichiarato di essere intenzionati ad aumentare l’uso degli ETF43
%67
%€
Posizionamento strategico (buy-and-hold)
Posizionamento tattico
Utilizzo degli ETF come allocazione di lungo termine
51
%71
%Utilizza ETF un’ampiaper esposizione
di mercato Utilizza ETF
allocazioniper a lungo termine
Gli investitori stanno capitalizzando prevalentemente i vantaggi degli ETF per garantirsi un’
ampia esposizione di mercato
piuttosto che per sotto-segmenti specifici.
TREND
Matthieu Guignard
Global head of product development and capital markets Amundi ETF, Indexing & Smart Beta
È possibile integrare considerazioni ESG in una strategia indicizzata? Oppure gli investitori devono per forza rivolgersi alla gestione attiva?
La gamma di indici ESG trasparenti a disposizione degli investitori è sempre più ampia, e non è mai stato così facile trovare delle strategie in linea con le proprie convinzioni e obiettivi ESG, che siano allo stesso tempo coerenti con la propensione al rischio o le aspettative di rendimento del singolo investitore. Cerchiamo dunque di sfatare qualche mito su investimenti indicizzati e ESG.
GLI INVESTIMENTI ESG SI BASANO SU VALORI, E UN INDICE GENERICO NON PUÒ RIFLETTERE SINGOLI VALORI
Un investimento ESG non è sempre adatto a tutti: la propensione al rischio, le norme regionali, le convinzioni personali, gli obiettivi di rendimento e molti altri fattori vanno considerati per identificare l’investimento ESG più adeguato. Oggi però, con oltre 1.000 indici ESG che coprono ogni segmento di mercato, gli investitori hanno l’imbarazzo della scelta per costruire un portafoglio in linea con i propri obiettivi.
GLI INVESTITORI IN SOLUZIONI INDICIZZATE NON HANNO VOCE IN CAPITOLO, DATO CHE LE POSIZIONI IN PORTAFOGLIO REPLICANO SEMPLICEMENTE UN INDICE
L’impatto che gli investitori possono avere nella gestione delle società in cui investono attraverso i fondi indicizzati dipende dalla politica di voto e di impegno dell’emittente:
• Voto: gli azionisti hanno diritto di votare alle assemblee generali delle società partecipate, dunque possono influenzare l’amministrazione della società. Amundi adotta una politica di voto risoluta ed ha un team incaricato di votare per conto dei clienti per tutti i suoi prodotti a gestione attiva e passiva.
• Engagement: questa pratica consiste nell’impegno da parte dei gestori patrimoniali a dis- cutere con le società partecipate le questioni che possono costituire un rischio d’impresa.
L’intento è quello di incoraggiare il cambiamento per ridurre i rischi, in ultima analisi a van- taggio sia della società che degli investitori. Amundi prende in considerazione fattori ESG nel suo impegno quotidiano verso le aziende in cui investe.
INVESTIRE IN ETF
Miti da sfatare su ESG e gestione indicizzata
Vincenzo Sagone
Head di ETF, Indexing & Smart Beta Business Unit di Amundi SGR
L’evento più importante nel 2020 è stata la rotazione verso gli ETF ESG, durante tutto l’anno, anche in piena crisi di primavera. L’ESG rappresenta quasi i due terzi di tutti i flussi netti di capitale del 2020.
Con 42 miliardi di euro di raccolta nel 2020 contro i 17 miliardi di euro del 2019, il mercato europeo degli ETF ESG continua il suo rapido ritmo di crescita. Gli asset investiti in ETF ESG si avvicinano ora a €82 miliardi, con una crescita superiore al 135% nel 2020.
•
GLI INVESTIMENTI INDICIZZATI NON HANNO GRANDE IMPATTO
Gli investimenti a impatto sono spesso considerati un approccio di investimento mirato e di nicchia che dà priorità a tematiche sociali e ambientali rispetto al rendimento finanziario. In realtà, anche gli investitori in soluzioni indicizzate possono fare la differenza avvalendosi dell’intera gamma di indici sostenibili disponibili.
Per esempio, un indice best-in-class può premiare - inserendole o sovrappesandole nell’indice - le società che fanno meglio del resto del settore in termini di conformità ai criteri ESG. In questo modo, gli indici incoraggiano il miglioramento continuo delle società affinché restino all’avanguardia nel loro settore. Inoltre, è possibile progettare indici dinamici che producono un impatto attraverso il disinvestimento progressivo, sistematico e trasparente delle aziende che non operano in conformità alle regole ESG fissate dagli indici.
Dunque le soluzioni indicizzate possono essere un modo efficace, trasparente ed efficiente in termini di costo per centrare gli obiettivi di investimento responsabile.
FLUSSI
Fonte: Amundi, ETF europei registrati al 15/12/2020
Flussi netti nel 2020
€98 miliardi 2/3
135%
L’ESG rappresenta circa due terzi di tutti i flussi azionari netti
Crescita degli asset degli ETF ESG nel 2020 50
40 30 20 10 0 -10 60
dic 19
€ Miliardi
gen 20
feb 20
mar 20
apr 20
mag 20
giu 20
lug 20
ago 20
set 20
ott 20
nov 20
dic 20
Azioni Obbligazioni ESG (Azioni + Obbligazioni)
Flussi ETF europei 2020
Andrea Di Giorgio
Portfolio Manager, Credemvita L’INTERVISTA
COME SONO USATI GLI ETF NEL MONDO ASSICURATIVO, SIA NELLA PARTE VITA CHE NELLE UNIT LINKED?
Gli strumenti passivi stanno guadagnando sempre più spazio nei portafogli assicurativi, sia in quelli di Ramo I che in quelli Unit Linked a fondi interni e a fondi esterni.
Personalmente, credo che il successo degli ETF sia dovuto in particolare a quattro fattori: trasparenza, diversificazione, praticità ed economicità.
Trasparenza in quanto la composizione degli strumenti è nota e non varia nel tempo.
Diversificazione siccome è possibile anche con ammontari ridotti essere esposti all’intero mercato di riferimento.
Praticità in quanto la vasta gamma di prodotti disponibili consente di coprire tutte le asset class presenti sul mercato ed inoltre è possibile la negoziazione continua durante tutto l’arco della giornata.
Economicità in quanto i costi di gestione e di negoziazione risultano particolarmente contenuti ed in questo contesto di mercato con tassi di interesse ridotti risulta un aspetto fondamentale.
Inoltre, tali caratteristiche sono molto apprezzate anche nei prodotti Unit Linked a fondi esterni in cui l’asset allocation viene decisa liberamente dal cliente.
COME FATE A GESTIRE ASPETTI TECNICI TIPICI DELLE COMPAGNIE DI ASSICURAZIONE QUALE LA GESTIONE DEI DIVIDENDI? SONO UTILI GLI ETF IN QUESTA ATTIVITÀ?
Le Gestioni Separate necessitano di un flusso costante di ricavi finanziari al fine di alimentare il tasso di rendimento. Gli ETF in questo caso sono
particolarmente utili in quanto con le classi a distribuzione dei proventi ci si assicura dividendi periodici e prevedibili senza dover necessariamente acquistare i titoli sottostanti oppure negoziare lo strumento. Gli ETF obbligazionari ci permettono di assumere esposizioni su qualsiasi settore del credito riducendo al minimo il rischio idiosincratico in quanto con controvalori anche ridotti riusciamo ad ottenere la diversificazione necessaria attraverso i sottostanti dello strumento senza rinunciare al flusso cedolare a noi necessario.
NEL GRUPPO CREDEMVITA COME VEDETE EVOLVERSI I PORTAFOGLI ASSICURATIVI RISPETTO AL TREND RAPPRESENTATO DALL’ESG E ALLA REGOLAMENTAZIONE IN TALE AMBITO?
Credemvita, di concerto con l’Area Wealth Management del gruppo Credito Emiliano, ha intrapreso un percorso “ESG transition” che si concluderà con la determinazione di un nuovo processo di investimento il quale includerà nella costruzione dei portafogli la valutazione dei criteri ESG anche attraverso la possibile esclusione di determinati settori e/o nomi. Come investitori istituzionali di lungo periodo, crediamo che questi criteri possano portare un valore aggiunto ai nostri clienti, sempre più sensibili al tema, ed accrescere la qualità dei portafogli stessi.
La regolamentazione non ha ancora espresso una vera e propria linea guida in tal senso, ma è certo che tale trend verrà sicuramente anche promosso e incoraggiato da parte degli organi regolatori. Difatti, si parla di possibili interventi sui requisiti di capitale a favore delle imprese di assicurazione che inglobano i principi ESG nelle proprie scelte di investimento.
Il successo degli ETF nel settore assicurativo
* Le statistiche di voto sono relative all’intero campione di risoluzioni considerato nel report ShareAction (102 risoluzioni)
Amundi ha registrato il numero di voti più alto tra i 10 più grandi emittenti di ETF in Europa.
La politica di engagement e voto di Amundi è in linea con la sua vision di Investitore Responsabile e con il desiderio di aiutare le aziende a progredire verso obiettivi più sostenibili.
ShareAction, charity inglese la cui mission a livello globale è contribuire a costruire le fondamenta dell’investimento responsabile in tutto il sistema di investimento, ha
recentemente pubblicato il rapporto “Voting Matters 2020”.
Esaminando come 60 dei più grandi asset manager utilizzano i propri diritti di voto su temi legati ai
cambiamenti climatici e a questioni sociali, è risultato che:
gli asset manager europei continuano ad essere all’avanguardia quando si tratta di votare in favore delle risoluzioni su questi temi.
Amundi si colloca tra i primi 10 asset manager in termini di voto in favore delle risoluzioni, rispetto alle 102 delibere degli azionisti prese in considerazione nel report.
ATTUALITÀ
L’integrità conta
Un’iniziativa Amundi SGR
L’emergenza sanitaria che si è abbattuta sull’Italia e su tutto il mondo ha avuto ripercussioni sull’economia, trasformandosi fin da subito in una crisi dai risvolti sociali spesso drammatici.
In questo tempo il Banco Alimentare non si è mai fermato, continuando a recuperare e distribuire cibo (75.000 tonnellate nel 2019) ad oltre 7400 strutture caritative presenti in Italia, in aiuto ai più vulnerabili.
Amundi SGR, in un anno così difficile, ha deciso di devolvere quanto normalmente destinato alle strenne natalizie a sostegno dell’attività di Banco Alimentare che grazie ai suoi 1934 volontari ogni giorno porta cibo e sorriso a chi ne ha più bisogno.
Per leggere l’intero rapporto ShareAction « Voting Matters 2020 », si rimanda al sito www.shareaction.org Per esplorare la vasta gamma di ETF sostenibili di Amundi, ai quali applichiamo la nostra politica di voto e engagement, visita il nostro sito www.amundietf.it
Voting Matters
Are asset managers using their proxy votes for climate action?
PRODESFIN
FINANCIAL CROSSMEDIA FACTORY
A proposito di Amundi ETF
Pioniere nel mercato europeo degli ETF, Amundi ETF è tra i principali emittenti di ETF europei1 con oltre 61 miliardi di euro di asset in gestione. Amundi ETF offre agli investitori una gamma di oltre 150 ETF caratterizzati da innovazione continua e prezzi competitivi. Team dedicati sono presenti in undici paesi europei e possono contare su un ampio network di “Authorised Participants” (più di 65 market maker).
1 Fonte: Amundi ETF, dicembre 2020
Il contenuto della presente pubblicazione è stato predisposto da Amundi e ha carattere puramente informativo. Nessuna delle informazioni ivi contenute costituisce una consulenza, una raccomandazione di investimento, un’offerta di acquisto o vendita di strumenti finanziari, una proposta contrattuale e non è da intendere come ricerca in materia di investimenti o come analisi finanziaria dal momento che, oltre a non avere i contenuti, non rispetta i requisiti di indipendenza imposti per la ricerca finanziaria e non è sottoposta ad alcun divieto in ordine alla effettuazione di negoziazione prima della diffusione. Il presente documento è stato elaborato con le informazioni disponibili alla data in cui lo stesso è stato redatto, suscettibili di variazioni in qualunque momento senza che da ciò derivi un obbligo di comunicazione e/o aggiornamento in capo ad Amundi. Amundi non conferma, assicura o garantisce l’idoneità a qualsiasi scopo di investimento delle informazioni contenute nella presente pubblicazione, le quali non devono essere utilizzate come unica base per le decisioni d’investimento. Tali informazioni non intendono sostituire in alcun modo le autonome e personali valutazioni che il lettore è tenuto a svolgere prima della conclusione di una qualsiasi operazione attinente a strumenti e prodotti finanziari. Tutte le operazioni descritte vengono riportate come semplici spunti di riflessione. Il lettore si assume ogni responsabilità relativamente alle proprie scelte di investimento, che sono prese in totale autonomia. Qualunque investitore prima dell’investimento deve prendere attenta visione della documentazione relativa allo strumento finanziario oggetto dell’operazione, la cui sussistenza è disposta dalla applicabile normativa di legge e regolamentare tempo per tempo vigente. Investire comporta dei rischi. È pertanto possibile che il capitale inizialmente investito non venga integralmente restituito. Si ricorda che i rendimenti passati non sono indicativi né costituiscono una garanzia di risultati futuri. Il presente documento non è rivolto ai cittadini o residenti degli Stati Uniti d’America o a qualsiasi «U.S. Person» come definita nel SEC Regulation S ai sensi del US Securities Act of 1933. La presente pubblicazione non può essere riprodotta, distribuita a terzi o pubblicata, in tutto o in parte, senza la preventiva autorizzazione scritta di Amundi.
l Fondi non sono sponsorizzati, approvati, venduti o promossi dal provider dell’indice. Quest’ultimo non rilascia alcuna dichiarazione in merito all’adeguatezza dell’investimento. Ulteriori informazioni sul calcolo dell’indice sono disponibili sul sito web del fornitore dell’indice.
Pubblicato in Gennaio 2021 www.amundietf.com [email protected] Contatti
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Stampato su carta riciclata.
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