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Strumenti di marketing digitale e guida al processo di introduzione in azienda

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Academic year: 2022

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(1)

2012

Ferrara 26-04-2012

Strumenti di marketing digitale Strumenti di marketing digitale e guida al processo di introduzione in azienda e guida al processo di introduzione in azienda

Progetto finanziato da

(2)

• Il concetto di marketing 2.0 Il concetto di marketing 2.0

• Il mercato dei social media Il mercato dei social media

• Casi di Studio Casi di Studio

• Il decalogo del Mio Marketing per le PMI Il decalogo del Mio Marketing per le PMI

Sommario

(3)

Un modello dei bisogni dell’uomo

La piramide dei bisogni di Abraham Maslow è uno dei modelli più interessanti e

dibattuti degli ultimi decenni, in cui il grande piscologo crea una gerarchia dei bisogni che spingono l’uomo nelle sue attività quotidiane. In particolare, sono 5 i livelli di bisogni che l’essere umano percepirebbe, ordinati in funzione della loro complessità:

Fisiologici: fame, sete, etc.

Di sicurezza: salvezza, protezione, etc.

Di appartenenza: affetto, identificazione, etc.

Di stima: prestigio, successo, etc.

Di auto-realizzazione: realizzazione del sè.

(4)

La piramide dei bisogni al tempo 2.0

La piramide dei bisogni di Abraham Maslow

ai tempi di Internet

(5)

Il web 2.0 e le reti informali

(6)

Web marketing

• Il web marketing è la branca delle attività di marketing dell’azienda che sfrutta il canale online per studiare il mercato e sviluppare i rapporti commerciali (promozione/pubblicità, distribuzione, vendita, assistenza alla clientela, etc.) tramite il Web.

• Solitamente le attività di web marketing si concretizzano

principalmente con la realizzazione di un progetto e

successivamente nella realizzazione di un sito Internet e la relativa

promozione utilizzando il canale web per attirare i visitatori

interessati ai prodotti o ai servizi a catalogo.

(7)

Strategie al tempo 2.0

1.La strategia alla base di un progetto di web marketing è portare il proprio sito web ai primi

posti nelle pagine dei risultati di un motore di ricerca

2.Le altre principali strategie sono:

– Marketing promozionale online ossia azioni di marketing web per incrementare la

conoscenza di marca, attirare l’utente e segnalare offerte ai navigatori o pubblicizzare il proprio sito web.

– Web marketing virale che consiste nel riprodurre i benefici del passaparola tramite Internet.

(8)

Promozione presso le Camere di Commercio dei servizi ICT avanzati resi disponibili dalla banda larga 26-04-2012 8

Search Engine Optimization (SEO)

l I

S e a r c h

E n g i n e

O p t i m i z a t i o n

( S E O ) è i l

c o m p l e s s o d i

a t t i v i t à

v o l t e s o p r a t t u t t o a l l a

« v i s i b i l i t à »

d e i s i t i :

•Ottimizzazione

•Posizionamento e marketing sui motori di ricerca (SEM)

•Pay per click

(9)

I meccanismi virali

Il viral marketing e la pubblicità virale sono termini usati per indicare le attività di marketing che sfruttano le reti sociali esistenti per produrre effetti esponenziali della brand awareness, per mezzo di un processo di diffusione analogo a quello dei virus.

La strategia di questa modalità è di incentivare gli utenti a condividere un messaggio di marketing con i loro amici in modo volontario mutuando i meccanismi del passaparola.

•hotmail: il pioniere

•analogia con i virus

•non tutte le campagne virali funzionano

•l’elemento chiave è la psicologia dei clienti di riferimento

•la creatività sblocca la diffusione virale

•credibilità + qualità complessiva = affidabilità

(10)

I canali di una campagna virale

Canali online

•email, advergaming, web

•blogs, forums, social networks

•youtube, facebook, adsense, itunes Canali offline

•radio, TV, mobile

•advergaming, posizionamento del prodotto

•guerrilla marketing

(11)

Il concetto di Marketing attraverso i Social Media

Em plo ye es Providers

and othe

r stakeho lders

Cus tom ers

(12)

Analisi del Mercato dei Social Media

 Il tempo dedicato per settimana

 I benefit del social media marketing

 Strumenti di social media più usati

 La richiesta delle persone

 Outsourcing ed il

marketing smartphone

1356 risposte analizzate

(13)

Il mercato dei vari social media – i più usati

Adattato da M. A. Stelzner, 2010 Social Media Marketing

(14)

Il mercato dei vari social media – i benefit

(15)

Un caso italiano: www.vizidigola.com

(16)

La via 2.0 al wellness in Trentino: www.vitanova.to

(17)

Decalogo per il mio marketing – 1 la mia offerta si trova su Google?

Avete mai cercato un libro in una biblioteca senza consultare il sistema di catalogazione? È impossibile.

Se prima le agenzie e gli uffici marketing partivano dalle ricerche di mercato e dai focus group, oggi è meglio iniziare dalle applicazioni di Google – come ad es. Google Insight, Keyword External Tools, Google Trends, etc.

per capire come e se le persone cercano prodotti simili ai nostri e quali parole utilizzano!

Adattato da A. Genovese, Esercizio di brainstorming: … Web Marketing

(18)

Decalogo per il mio marketing – 2 Come è la vostra storia?

• i migliori media sono le persone.

• entrare in empatia con le persone attraverso la

narrazione

• personal branding

(19)

Decalogo per il mio marketing – 3 Avete una micro-strategia iterativa?

• Non campagne e piani pluriennali ma micro strategie

• Non inseguire l’ultima tendenza: blog, viral, guerrilla, social, etc.

• Ammettere una capacità limitata di lettura dello scenario e il bisogno di continui feedback della rete

• iterare: lanciare, monitorare, ascoltare, interagire, correggere, rilanciare e così via.

Adattato da A. Genovese, Esercizio di brainstorming: … Web Marketing

(20)

Decalogo per il mio marketing – 4

È stata progettata l’esperienza dell’utente?

… e la sua interazione con tutti i punti di contatto del brand?

occorre il design

dell’esperienza!

(21)

Decalogo per il mio marketing – 5

Quale nicchia di mercato nella coda lunga?

• Il mondo anche se globale e connesso è fatto di tante

tribù

• adattarsi ai contesti e saper entrare in relazione con uno specifico gruppo

• lasciare che le communities influenti si esprimano in

modo creativo rispetto al nostro brand

Adattato da A. Genovese, Esercizio di brainstorming: … Web Marketing

(22)

Decalogo per il mio marketing – 6 Qual è il media mix ideale?

• suddivisione equilibrata tra media posseduti, comprati e conquistati

• i media “guadagnati”, sono le community, i blogger

influenti, gli utenti nostri fan su Facebook, i commenti

positivi nei forum, etc.

(23)

Decalogo per il mio marketing – 7

Siamo in sintonia con le tendenze della società?

• Non c’è mercato se non c’è società.

• Essere in sintonia con i valori della contemporaneità: net society, economia del dono, responsabilità,

collaborazione, impegno,

sensibilità verso l’ambiente e austerità sono tendenze in crescita.

Adattato da A. Genovese, Esercizio di brainstorming: … Web Marketing

(24)

Decalogo per il mio marketing – 8

Sappiamo ascoltare cosa dicono le persone?

• La creazione di contenuti da parte delle persone ha superato in quantità e qualità qualsiasi editore classico

• Saper ascoltare, leggere i

numeri e scegliere le

metriche giuste

(25)

Decalogo per il mio marketing – 9

Stiamo aiutando le persone a crescere?

• Idee, talento e tecnologie sono gli ingredienti necessari per affermare la propria offerta

• Creare valore per gli altri, dare informazioni aggiornate, essere trasparenti

• far comunicare le persone tra loro, favorire le relazioni

Adattato da A. Genovese, Esercizio di brainstorming: … Web Marketing

(26)

Decalogo per il mio marketing – 10 Rendere il progetto “social” nella Rete

• Le persone cercano quello che vogliono attraverso le parole

• Le persone cercano quello che vogliono attraverso le altre persone

• Occorre conoscere i Social

Media e farne esperienza.

(27)

Pausa per un caffè?

(28)

• Backup slides

(29)

Breve parentesi sulla privacy

• Cosa accade quando i dati sono conservati in un server estero?

• Quali dati sono “sensibili”?

• Quali controlli e procedure devo seguire per essere in regola?

• …

(30)

I riferimenti ...

• norme Ue (direttiva 95/46/CE)

• norme italiane di cui al c.d. Codice della Privacy (d.lgs. n. 196/2003)

L’azienda (o libero professionista) può usare il servizio di cloud storage sia

per i propri file personali (foto, musica ecc.), sia per quelli lavorativi.

(31)

Chi può usare il remote storage?

Soluzioni come “Dropbox” possono ad esempio essere utilizzate da liberi professionisti: i dottori commercialisti le possono utilizzare con file di contabilità dei clienti (fatture, ecc.) o per le dichiarazioni dei redditi (quindi con file concernenti spese sanitarie ecc., ovvero dati sicuramente sensibili), magari condividendoli con i clienti stessi, vista la semplicità e l’efficienza dello strumento…

Ma cosa devono fare per essere in regola?

(32)

È vietato tutto ciò che non è espressamente consentito!

il trasferimento anche temporaneo fuori del territorio dello Stato, con qualsiasi forma o mezzo, di dati personali oggetto di trattamento, diretto verso un Paese non appartenente all’Unione europea, è vietato quando l’ordinamento del Paese di destinazione o di transito dei dati non assicura un livello di tutela delle persone adeguato”

(cfr. art. 45 Codice della Privacy).

(33)

Cosa non è necessario fare

non è necessaria alcuna notifica preventiva al Garante per il trattamento dei dati non sensibili

Sono dati sensibili:

a)dati genetici, biometrici o dati che indicano la posizione geografica di persone od oggetti mediante una rete di comunicazione elettronica;

b)dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale, trattati a fini di procreazione assistita, prestazione di servizi sanitari per via telematica relativi a banche di dati o alla fornitura di beni, indagini epidemiologiche, rilevazione di malattie mentali, infettive e diffusive, sieropositività, trapianto di organi e tessuti e monitoraggio della spesa sanitaria;

c)dati idonei a rivelare la vita sessuale o la sfera psichica trattati da associazioni, enti od

organismi senza scopo di lucro, anche non riconosciuti, a carattere politico, filosofico, religioso o

sindacale;

(34)

…segue lista dei dati sensibili…

c) dati trattati con l’ausilio di strumenti elettronici volti a definire il profilo o la personalità dell’interessato, o ad analizzare abitudini o scelte di consumo, ovvero a monitorare l’utilizzo di servizi di comunicazione elettronica con esclusione dei trattamenti tecnicamente indispensabili per fornire i servizi medesimi agli utenti;

d) dati sensibili registrati in banche di dati a fini di selezione del personale per conto terzi, nonché dati sensibili utilizzati per sondaggi di opinione, ricerche di mercato e altre ricerche campionarie;

e) dati registrati in apposite banche di dati gestite con strumenti elettronici e relative

al rischio sulla solvibilità economica, alla situazione patrimoniale, al corretto

adempimento di obbligazioni, a comportamenti illeciti o fraudolenti”

(35)

Alcune considerazioni…

non emergono particolari problemi quando il trasferimento,

anche temporaneo, fuori del territorio dello Stato, con qualsiasi

forma o mezzo, di dati personali oggetto di trattamento e

diretto verso un Paese non appartenente all’UE concerne dati

riguardanti persone giuridiche, enti o associazioni in quanto

espressamente consentito dalla deroga di cui all’art. 43,

comma 1°, lettera h) del Codice della Privacy.

(36)

… e per le persone fisiche?

Il discorso si fa, invece, enormemente più delicato quando i dati trasferiti in paesi extra UE riguardano le persone fisiche in quanto le norme applicabili dettano una disciplina piuttosto articolata.

L’art. 43 del Codice della Privacy consente il trasferimento di dati di persone fisiche (non solo quelli sensibili, ma tutti i tipi di dati, quindi anche, ad es., la semplice rubrica dei contatti) in paesi extra UE in una serie di ipotesi (comma 1° lettere b) – g)) tutte, però, caratterizzate dal principio della necessità del trattamento:

però l’utilizzo del servizio di cloud storage è una mera facoltà, una

possibilità…

(37)

norme dispositive a favore…

La medesima norma prevede una prima soluzione, seppure parziale in quanto autorizza espressamente il trasferimento di dati verso paesi non UE quando:

“l’interessato ha manifestato il proprio consenso espresso

o, se si tratta di dati sensibili, in forma scritta”

(38)

norme dispositive “contro”

l’Autorizzazione del Garante n. 4/2009 al trattamento dei dati sensibili da parte dei liberi professionisti (G.U. n. 13 del 18.01.2010 – suppl. ord. n. 12) prevede che “il trattamento deve essere effettuato unicamente con logiche e mediante forme di organizzazione dei dati strettamente indispensabili in rapporto all’incarico conferito dal cliente”

l’impiego di servizi cloud non può certamente configurarsi come

strettamente indispensabile con l’incarico conferito.

(39)

L’autorizzazione del Garante

ll trasferimento di dati verso un Paese extra UE è ammesso quando è autorizzato dal Garante sulla base di:

•adeguate garanzie per i diritti dell’interessato che possano risultare anche da un contratto

oppure

•sulla base di decisioni della Commissione europea che constata un livello

di protezione adeguato

(40)

Promozione presso le Camere di Commercio dei servizi ICT avanzati resi disponibili dalla banda larga 26-04-2012 40

Il Safe Harbour

La Commissione europea ha individuato un livello di protezione ade gua to a que llo vig ent e nell

’am bit o dell

’Un ion e Eur ope a in Pae si terz i ai fini dell a tut ela dell a vita priv ata o dei diri tti e dell e libe rtà fon da me ntal i dell a per son Ad oggi la Commissione ha reputato di poter

esprimere un giudizio positivo di adeguatezza nei confronti di Australia, Canada, Argentina, Ungheria, Svizzera, Isola di Man, Guernsey e Stati Uniti limitatamente al programma Safe Harbour

(Decisione del 26 luglio 2000 n. 2000/520/CE)

(41)

Considerazioni

• Le soluzioni di cloud pubblico spesso non danno garanzie sul luogo di residenza del dato.

• Soluzioni più costose consentono di controllare

“dove e chi”

La responsabilità è di chi detiene ed usa i dati!

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