Cap. 4, Studio per un progetto di riqualificazione.
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4.3.11. I silos e la loro trasformazione funzionale.
I silos, che segnano il confine ovest della proprietà SALOV, sono volumi con struttura in acciaio e rivestimento nello stesso materiale che accolgono le attività di lavorazione dell’olio, materia prima di produzione dell’azienda, e permettono il suo contenimento dell’olio. È lecito pensare a operazioni di recupero e bonifica (che non approfondiremo in questa sede) di alcuni di essi e a integrazioni costruttive che ne permettano un diverso utilizzo.
Il progetto propone il recupero dei due silos di diametro maggiore, posti in corrispondenza dell’intersezione fra via di Montramito e via della Circonvallazione. Dimensionalmente ciascuno di essi si sviluppa in una superficie planimetrica circolare di diametro di circa 10m e si innalza fino ad un’altezza indicativamente di 12m.
Il loro recupero può assumere anche valori simbolici: la piazza su cui si affacciano ripropone il tracciato del vecchio castello di Viareggio, centro antico e primo motore di sviluppo della città; ad esso il mondo industriale ha imposto prepotentemente le sue costruzioni apatiche, strettamente funzionali e prive di rispetto per l’ambiente circostante. I due silos spaccano l’equilibrio visivo, armonico, che caratterizza i segni circolari tipici dei vecchi centri urbani e contrappongono allo spazio “vuoto” della piazza, all’interno del quale si riscopre l’importanza dei rapporti sociali, gli alti volumi “pieni” orientati alla produzione.
Da un punto di vista funzionale, i due silos potranno essere destinati a spazi espositivi che raccontino la storia della città. In essi sarà necessaria pertanto un’illuminazione diffusa che può essere ottenuta per mezzo di piccole aperture circolari che diffraggono i raggi direttamente incidenti, creando un insieme di raggi riflessi fautori di illuminamento indiretto. Queste aperture sembrano bucare la superficie esterna e in parte raccontare anche le disavventure subite dall’area nel periodo bellico.
Cap. 4, Studio per un progetto di riqualificazione.
305 Per accedere agli ambienti espositivi si annette ai due silos un volume di distribuzione verticale interamente in vetro su struttura in acciaio, con travi reticolari e impalcature che reggono le superfici vetrate ad esse appese.
Si distinguono tre livelli di sviluppo : il primo livello alla quota del piano di campagna (+2.40m slm), il secondo livello alla stessa quota di quello interno al centro commerciale (+6.50m slm), il terzo livello alla quota di +9.80m slm; il tutto è sormontato da una copertura piana accessibile da cui si può godere di un’ottimo panorama: si può scorgere il percorso del canale che dagli ambienti paludosi a ridosso delle colline, ad est dell’area, termina ad ovest nel mare.
Assume fondamentale importanza la quota del secondo livello. Il piano è infatti collegato lateralmente con il percorso sopraelevato che unisce i due centri, quello antico e quello moderno, e deve rispettare pertanto le sue caratteristiche altimetriche. Tuttavia, questo permette anche di enfatizzare il piano di ingresso ai locali espositivi che assume un’altezza di interpiano pari a 4.10m.
