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Inoltre la Data-Processing Board potrà essere utilizzata semplicemente come sensore di curvatura di un fronte luminoso, non necessariamente in applicazioni di ottica adattiva, assieme eventualmente alla Detection Board

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Academic year: 2021

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Conclusione – Sviluppi futuri

La struttura hardware-software che si è definita costituisce un efficiente sistema di acquisizione, elaborazione e visualizzazione dati, destinato ad applicazioni astronomiche.

Tale sistema è in particolare caratterizzato da un’elevatissima sensibilità anche alle fonti luminose più deboli; inoltre è capace di acquisire dati molto velocemente, con rivelazioni dei singoli fotoni a frequenze attorno ai 20Mcps, e finestre temporali per i singoli frame riducibili fino a 10µs. Queste due caratteristiche, unitamente al fatto non trascurabile che i sensori SPAD usati non necessitano di elevate tensioni d’utilizzo, costituiscono i punti di forza del progetto, che lo rendono concorrenziale nei confronti dei sistemi oggi presenti sul mercato.

Il sistema è stato pensato per essere utilizzato in contesti anche molto diversi tra loro, come sono ad esempio l’osservatorio astronomico di Catania e la struttura MACAO dell’ESO, e ciò ne aumenta la flessibilità. Le applicazioni per ora interessate dal progetto sono il Fast Transient Imaging, l’Ottica Adattiva ed il Layer Sensing. In fase di test si dovranno verificare le piene funzionalità del sistema nelle diverse applicazioni e nei diversi contesti.

L’utilizzo considerevole di hardware programmabile (FPGA) e di procedure software (DSP e computer remoto) permetterà l’utilizzo della Data-Processing Board, e dell’intero sistema, anche in applicazioni differenti dalle tre per ora previste, laddove vi sia bisogno di un sistema di acquisizione ottica molto veloce e sensibile. Saranno sufficienti veloci riconfigurazioni di FPGA, DSP e software del computer remoto, per configurare il sistema hardware ai nuovi scopi.

Inoltre la Data-Processing Board potrà essere utilizzata semplicemente come sensore di curvatura di un fronte luminoso, non necessariamente in applicazioni di ottica adattiva, assieme eventualmente alla Detection Board.

Un possibile sviluppo futuro della Data-Processing Board potrà andare verso una maggiore indipendenza della stessa dall’utilizzo di un computer remoto con software dedicato. Ad esempio, attraverso l’aggiunta di un display seriale LCD (dotato di pulsanti per la gestione del sistema) sullo chassis che contiene la scheda, sarà possibile utilizzare la Data-Processing Board anche come uno strumento di laboratorio “stand-alone”. Infatti sarà possibile, tramite il display LCD, il controllo dei parametri della scheda. La visualizzazione dei dati potrà avvenire sul display in forma numerica; in

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121 alternativa il contenuto della RAM potrà essere inviato, successivamente all’acquisizione, ad un computer remoto, per le successive elaborazioni e le visualizzazioni grafiche.

Un’altra via percorribile sarà quella di rendere l’interfaccia software della Data-Processing Board la più generica possibile. Ad esempio, facendo in modo che la scheda possa essere vista dai sistemi operativi come un hard disk esterno, connesso tramite Firewire, il sistema risulterà ancora più versatile ed indipendente dal particolare computer che ad essa sarà collegato. A questo punto anche software diversi da LabView potranno essere più facilmente utilizzati.

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