Capitolo 2 - Introduzione
Capitolo 2
Introduzione
2.1
La Storia
I vantaggi della digitalizzazione dell'informazione hanno coinvolto tutti i sistemi di comunicazione in una sorta di rivoluzione digitale. La copiosità del flusso di bit e la sua capacità di essere immagazzinato e riconvertito, trasmesso e ricevuto, processato e manipolato, il tutto in modo virtuale e senza errori, ne sono la causa principale.
Nel 1993 si è formato il gruppo di lavoro chiamato Digital Video Broadcasting (DVB), che aveva come obiettivo la definizione di un sistema di televisione digitale per la diffusione via satellite, cavo e terrestre. Questo gruppo ha adottato l' MPEG-2 come standard di compressione digitale e ha creato un complesso ed esteso insieme di standard chiamato DVB che fra le altre cose definisce l’adattamento del segnale MPEG-2 a differenti canali di trasmissione (DVB-Satellitare, DVB-Terrestre, DVB-Cavo).
All’inizio del nuovo secolo i Service Provider incominciarono ad espandere i loro servizi offerti per aggiungere anche il trasferimento dati e nuove applicazioni interattive come la pay-per-view,
Gragnani Francesco - Il Canale di Ritorno nel DVB-RCS
home shopping, il commercio elettronico ecc. Per usufruire di questa interattività è stato necessario dotare l’utente di un percorso di ritorno per poter effettuare le richieste al provider. Inizialmente veniva usata la linea telefonica per coprire questi collegamenti di ritorno, dato che queste applicazioni richiedevano un rate di trasmissione relativamente basso e una complessità realizzativa poco sofisticata.
Le applicazioni future, che saranno orientate maggiormente verso le comunicazioni multimediali bidirezionali, richiederanno una velocità di trasferimento dati molto più elevata.
Con l’esplosiva crescita di Internet è aumentata anche la richiesta della banda, la quale però richiede grandi investimenti da parte del fornitore di servizi e successivamente un maggior costo per l’utilizzatore, come ad esempio la realizzazione delle line cablate in fibra ottica.
I sistemi senza fili (wireless) si stanno proponendo sul mercato in maniera molto forte, e anche se i costi realizzativi saranno alti, per esempio per mandare in orbita un satellite, saranno poi giustificati se l’utenza servita sarà molto elevata, infatti il punto di forza di un satellite è la facilità di servire un vasta quantità di utenti.
2.2 Il Canale Interattivo
A cavallo tra gli anni 2000/2001 l’ Istituto Europeo per gli Standard delle Telecomunicazioni (ETSI) ha pubblicato la prima versione dello standard EN 301 790 per il DVB-RCS (DVB con canale di ritorno via satellite), con ultima revisione risalente alla metà del 2003.
Con questo standard sono nati i primi sistemi satellitari bidirezionali, e quindi interattivi, dotati del solito canale diretto dei sistemi unidirezionali con formato DVB-MPEG-2 alla velocità di 45Mbit/s, e di un canale di ritorno con accesso multiplo multifrequenziale a suddivisione di tempo, MF-TDMA, che permette una trasmissione dati alla velocità di 2Mbit/s per utente.
Questo canale di ritorno ad elevato bit-rate viene quindi utilizzato per lo scambio di una grande quantità di dati necessario per le nuove trasmissioni multimediali, per avere un accesso veloce ad internet e per collegare reti locali tra varie parti del mondo.
Capitolo 2 - Introduzione
2.3 Contenuto della Tesi
Nel Capitolo 3 vengono analizzati i principi di funzionamento di una rete interattiva satellitare, esaminando, le frequenze e le bande di utilizzazione, il tipo di modulazione, codifica ed accesso alla rete e infine le varie procedure di sincronizzazione.
Il Capitolo 4 è l’analisi dettagliata dello standard EN 301 790 rilasciato nel 2003, in cui vengono analizzate a livello tecnico tutte le parti che compongono un sistema DVB-RCS.
Infine nel Capitolo 5 verranno esaminate le tecnologie satellitari prodotte da Alenia Spazio: SkyplexNet come prima rete interattiva con canale di ritorno terrestre; ed EuroSkyWay come rete satellitare bidirezionale per i servizi a larga banda, operativa dal 2005.
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