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Una tachicardia a riposo

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Academic year: 2021

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Coccolini E, et al. Medico e Bambino Pagine Elettroniche 2017; 20(4) https://www.medicoebambino.com/?id=PSR1704_10.html

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MeB – Pagine Elettroniche

Volume XX

Aprile 2017

numero 4

I POSTER DEGLI SPECIALIZZANDI

UNA TACHICARDIA A RIPOSO

Elena Coccolini, Monica Ficara, Caterina Spada

Scuola di Specializzazione in Pediatria, Università di Modena e Reggio Emilia

Indirizzo per corrispondenza: tatafricana@gmail.com Un bambino di 5 anni giunge in Pronto Soccorso per

tachicardia a riposo, isolata. Esame obiettivo nella norma, frequenza cardiaca 120 bpm, PA 80/50 mmHg. Esami ematici: nella norma. L’Rx torace mostrava obliterazione del seno costofrenico sinistro lateralmente come da inizia-le versamento pinizia-leurico, ombre ilari ingrandite su base congestizia, ombra cardiaca globosa, procidenza del se-condo arco di sinistra come da distensione dell’arteria polmonare. All’ECG riscontro di ritardo focale destro, alterazioni aspecifiche della fase terminale, QTc 0,49 msec e all’ecocardiografia severa dilatazione delle sezioni destre con segni indiretti di ipertensione polmonare (PAH) severa. Anamnesi familiare muta per PAH, morte improvvisa, patologia tromboembolica, autoimmune, polmonare cronica. Anamnesi patologica remota muta. Anamnesi patologica prossima: episodio di flogosi febbri-le di circa una settimana trattato con FANS precedente a comparsa, da circa 1 mese, di ridotta tolleranza allo sforzo con dispnea (affaticamento evidente nel salire le scale); 4 giorni prima della valutazione eseguita dal Curante, epi-sodio sincopale associato a pallore e sudorazione profusa, a risoluzione spontanea, seguito da stato confusionale per circa 10 minuti, mentre la bimba camminava.

Seguiva il ricovero e quindi il trasferimento presso il Centro di riferimento, dove un ecocardiogramma con test all’ossido nitrico confermava il quadro di PAH, per cui si intraprendeva terapia con nifedipina a dosi progressiva-mente crescenti. Veniva escluso un quadro di PAH se-condario a ipossia alveolare, patologia ostruttiva a carico delle prime vie respiratorie (patologia di pertinenza ORL e polmonare), ad alterazioni muscolo-scheletriche (cifo-scoliosi), a fenomeni tromboembolici acuti/cronici o a pa-tologia polmonare interstiziale (TC torace negativa); si esplorava l’assetto autoimmunitario (tuttavia in corso di episodio flogistico delle prime vie aeree), con riscontro di debole positività per anticorpi anti-mitocondrio (AMA-reflex 1:320) e di Ab anti-cardiolipina IgG (117 U/ml) con IgM negative, anticorpi anti-beta-2 glicoproteina IgG positivi (115.7 U/ml) con IgM negative.

Nell’adulto gli AMA sono spia di patologie autoimmu-ni a coinvolgimento epatobiliare, epatite autoimmune (AIH), colangite sclerosante primitiva (CSP) e cirrosi bi-liari primitiva (PBC), di lupus eritematoso sistemico (LES) e sindrome anti-fosfolipidi (PAPS). In età pediatri-ca sono stati descritti pediatri-casi AMA-positivi e quadri epatobi-liari autoimmuni (epatite e cirrosi biliare), oltre che l’associazione con quadri infettivi a coinvolgimento epa-tico (citomegalovirus, Epstein-Barr virus, virus di epatite A, B, C). In ragione di questo si eseguivano sierologie e colture per i principali virus e batteri (negative) ed eco-grafia addome (nella norma) con controllo a 3 e 6 mesi dell’autoimmunità, che confermava calo del titolo degli AMA-reflex (a 3 mesi: 1:320, a 6 mesi: negativo) e Ab anti-cardiolipina IgG (a 3 mesi: 13, a 6 mesi:19 U/ml) con IgM negative. L’ipotesi di una cross-reattività post-infettiva quale causa di incremento transitorio degli AMA, delle IgG beta-2 glicoproteina e anti-cardiolipina in corso di PAH idiopatica rimane, al mo-mento, la più probabile, anche in considerazione del mi-glioramento del quadro clinico ed ecocardiografico sca-lando gradualmente la terapia.

Messaggi chiave

• Tachicardia isolata e sincope a riposo vanno sempre considerate red flag cardiache da indagare.

• La dispnea durante l’esercizio va presa in considerazio-ne anche come espressioconsiderazio-ne di PAH oltre che di patolo-gia asmatica.

• La PAH può complicare malattie autoimmuni (LES, dermatomiosite, AIH, CSP, PBC): pertanto bisogna in-dagare l’assetto autoimmune quando sono presenti sin-tomi suggestivi (vedi dispnea da sforzo, tachicardia iso-lata a riposo, sincope inspiegata).

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