Si è svolta oggi, giovedì 7 gennaio, l’audizione in 12a Commissione al Senato dei
rappresentanti di CISL, CGIL e UIL nell’ambito dell’affare assegnato sulla riqualificazione e il potenziamento della medicina territoriale. Le tre sigle sindacali hanno predisposto un unico documento, che sarà poi inviato alla Commissione Igiene e Sanità, su come utilizzare i finanziamenti europei relativi al Recovery Plan nell’ambito sanitario e socio-sanitario. Di seguito segnaliamo gli interventi di maggior interesse:
Dott.ssa Rossana Dettori – Segretaria confederale CGIL
In apertura la rappresentante della CGIL ha sottolineato come l’emergenza sanitaria da COVID-19 abbia messo in luce le debolezze strutturali del SSN, e di come la situazione imponga di fatto un cambio di paradigma. In tal senso, ha dichiarato la necessità di definire - in sede di Conferenza Stato-Regioni - un piano nazionale per il potenziamento della rete dei servizi della medicina territoriale, in quanto il potenziamento della sanità socio-sanitaria non può prescindere da un piano di rafforzamento dell’assistenza sanitaria. Tale piano dovrebbe:
• garantire un’assistenza territoriale immediata e facilmente accessibile a tutti;
• assicurare una continuità tra territorio ed ospedale;
• favorire la partecipazione degli individui e delle aggregazioni sociali al sistema sanitario;
• armonizzare le diverse norme in tema di sanità emanate durante l’emergenza COVID-19.
Inoltre, la Dott.ssa Dettori ha affermato come siano necessarie risorse aggiuntive oltre a quelle del fondo sanitario nazionale e del Next Generation Eu, in quanto le risorse
stanziate per la sanità dalla Legge di Bilancio 2021 sono accettabili, ma dovranno essere rese strutturali e permanere anche oltre il tempo dell’emergenza.
Successivamente, la Rappresentante ha sottolineato l’importanza di prevedere investimenti su strutture territoriali forti e vicine ai cittadini, nelle quali prevedere la collaborazione tra diversi professionisti sanitari, comprese le figure riconducibili all’
“infermiere di comunità”, attraverso una maggiore integrazione dei MMG al fine di renderli dipendenti del SSN. A tal riguardo, ha ricordato come le risorse del piano relativo alla medicina territoriale debbano dare attuazione anche a quelle attività previste dal piano delle cronicità e delle demenze oltre che agli specifici progetti per anziani, non auto-sufficienti, medicina scolastica e carceri.
Dott. Ignazio Ganga – Segretario confederale CISL
Il Dott. Ganga ha sottolineato la necessità di assicurare la continuità tra assistenza ospedaliera e territoriale, in quanto molte Regioni lamentano difficoltà ad individuare un raccordo tra la politica di Sanità e la politica di Welfare. Come rappresentante del
sindacato CISL il Dott. Ganga ha evidenziato le seguenti criticità emerse durante i mesi di pandemia:
• difficoltà di coordinamento tra l’amministrazione sanitaria dello Stato e quelle regionali;
• disallineamento della sanità rispetto alla reale evoluzione demografica del paese;
• mancanza di aziende – a livello nazionale - che investono nel settore elettromedicale e nell’ambito del R&S e dell’innovazione.
Dott. Domenico Proietti – Segretario confederale UIL
Il Dott. Proietti auspica che il Parlamento affronti quanto prima - e in maniera organica - i provvedimenti relativi alla gestione delle non autosufficienze.
corsi di formazione per tutti gli operatori socio-sanitari. Per il Dott. Proietti, l’esigenza di procedere ad un’assunzione straordinaria di personale medico-sanitario (rallentato a causa del blocco del turnover degli scorsi anni) è una priorità e può essere espletata attraverso una continuità della contrattazione, così da dare una prospettiva alle risorse umane presenti nel panorama nazionale.
Il rappresentante conclude dichiarando come bisognerebbe rendere obbligatorio il vaccino: per questo il sindacato UIL è pronto a collaborare con il Governo, aiutando nella
sensibilizzazione e nella comunicazione dell’attuale campagna vaccinale.
Q&A
Durante i Q&A sono emersi diversi spunti di interesse, di cui riportiamo una sintesi:
• MES: nel corso dei loro interventi i rappresentanti delle sigle sindacali hanno auspicato a più riprese l’utilizzo delle risorse del MES per la Sanità, oltre quelle già provenienti dal Recovery Fund. Alcuni senatori hanno criticato la posizione dei sindacati (tra questi la Sen.ce Pirro, M5S), mentre altri hanno supportato la proposta, come nel caso della Sen.ce Rizzotti (FI).
