• Non ci sono risultati.

Trasformazioni geometriche nel piano 1

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2021

Condividi "Trasformazioni geometriche nel piano 1"

Copied!
32
0
0

Testo completo

(1)

TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE TRASFORMAZIONI GEOMETRICHE

NEL PIANO NEL PIANO

Parte 1

(2)

La geometria è la scienza che studia la forma e l’estensione dei corpi e le

trasformazioni che questi possono subire.

In generale per trasformazione geometrica

intendiamo un qualsiasi procedimento che permette di ottenere da una figura data F un’altra F’ i cui punti sono in corrispondenza biunivoca con quella data.

(3)

La figura F’ si dice trasformata o corrispondente nella trasformazione considerata.

Alcune trasformazioni della figura F

(4)

È una trasformazione geometrica uno spostamento, un rimpicciolimento o, in generale, una deformazione

(5)

Le trasformazioni vengono classificate secondo le proprietà invarianti.

Le proprietà geometriche di una figura (forma, dimensione e posizione)

che in una trasformazione non cambiano, prendono il nome di invarianti della trasformazione,

quelle che invece cambiano prendono il nome di varianti della trasformazione.

(6)

Nel 1872 il matematico Felix Klein (1849-1925), divenuto professore ad Erlangen, descriveva la

geometria euclidea del piano come lo studio delle proprietà delle

figure che restano invariate rispetto ad un certo gruppo di trasformazioni.

(7)

Congruenze e isometrie

Due figure sono congruenti se sovrapposte coincidono perfettamente in ogni loro punto

(8)

Due figure congruenti hanno quindi le stesse misure:

ü due segmenti congruenti hanno la stessa lunghezza;

ü due angoli congruenti hanno la stessa ampiezza;

ü due figure piane congruenti hanno la stessa estensione

(9)

La congruenza è una particolare trasformazione geometrica che non varia la forma e le dimensioni

delle figure, ma ne varia la posizione.

(10)

Congruenza diretta e inversa

Osserviamo le seguenti figure:

Esse sono direttamente congruenti.

Le lettere che ne indicano i vertici vengono lette in senso antiorario.

(11)

Le seguenti figure sono ancora congruenti.

Inoltre le lettere dei vertici della prima sono disposte in ordine alfabetico in senso

antiorario, quelle della seconda lo sono in senso orario.

Tali figure sono inversamente congruenti.

Per sovrapporle però, non basta farle scivolare l’una sull’altra.

Bisogna prenderne una e ribaltarla sull’altra.

(12)

Due figure si dicono direttamente congruenti quando si possono sovrapporre con un movimento rigido (che lascia invariata forma ed estensione) senza doverle staccare dal piano in cui giacciono.

Due figure si dicono inversamente congruenti quando per sovrapporle si deve uscire dal piano, ribaltandone una.

È ciò che succede quando dobbiamo fare combaciare le mani, che risultano, quindi, inversamente congruenti.

(13)

Tutte le trasformazioni geometriche che, come la congruenza, hanno come invarianti la forma e le

dimensioni delle figure prendono il nome di trasformazioni isometriche o isometrie (dal greco iso,”uguale” e metron, “misura”)

(14)

Le trasformazioni isometriche che variano soltanto la posizione di una figura sono movimenti rigidi e possono

essere:

Traslazioni

l’immagine viene trascinata nel piano in cui si trova

Rotazioni

l’immagine viene fatta girare

attorno a un punto mantenendola sullo stesso piano

Simmetrie

l’immagine viene ribaltata, facendola uscire dal piano in cui giace per farvela tornare capovolta.

(15)

La traslazione

Si dice traslazione il movimento rigido individuato da un vettore che ne stabilisce

modulo, direzione e verso.

(16)

Una figura nel piano subisce una traslazione quando tutti i suoi punti subiscono un uguale spostamento in una certa direzione orientata.

Ogni traslazione è quindi caratterizzata da tre elementi:

lunghezza direzione verso Questi elementi si rappresentano con una

freccia chiamata vettore.

(17)

Un vettore indica:

§ la direzione della traslazione, con la retta a cui appartiene;

§ il verso della traslazione con la punta della freccia;

§ l’ampiezza della traslazione con la lunghezza del segmento.

(18)

Per costruire dalla figura F la figura F’, si conducono dai vertici A, B, C, D i segmenti AA’, BB’, CC’, DD’ congruenti e

paralleli al vettore HK, e nel suo stesso verso.

Congiungendo i punti A’, B’, C’, D’ si ottiene la figura F’, traslata rispetto alla figura F secondo il vettore v.

(19)

B’

D’

E’ C’

A’

(20)

Che cosa rimane invariato nella traslazione che trasforma la figura F nella figura F’?

Si verifica che :

I lati corrispondenti nella figura F e nella figura F’

sono congruenti;

gli angoli corrispondenti sono congruenti;

le due figure sono direttamente congruenti.

(21)

La rotazione

Si dice rotazione il movimento rigido individuato da un punto fisso O, detto centro di rotazione, e da un angolo orientato che stabilisce l’ampiezza e il verso di

spostamento nel piano.

(22)

Ogni coppia di semirette che congiunge il centro di rotazione con i punti

corrispondenti forma angoli uguali la cui

ampiezza indica l’ampiezza della rotazione.

(23)

Rotazione oraria ed antioraria

(24)

Fissato l’angolo e il centro di rotazione, per disegnare in F’ il punto A’, corrispondente del punto A nella figura F, si punta il compasso in O e con apertura uguale al segmento OA si descrive in senso orario (o antiorario) un arco

corrispondente all’ampiezza dell’angolo.

(25)

.O

90°

Una rotazione stabilisce tra i punti del piano una

corrispondenza biunivoca che dà origine a una isometria.

Due figure ottenute per rotazione sono direttamente congruenti.

(26)

Il centro di rotazione può essere interno o esterno alla figura

(27)

La simmetria centrale

Fra le rotazioni possibili ve ne è una che ha particolari caratteristiche e che viene chiamata

simmetria centrale.

La rotazione è di 180°.

(28)
(29)

Le coppie di punti corrispondenti sono allineate con il centro di rotazione O e sono da esso equidistanti.

Per questa proprietà la rotazione di 180° si chiama simmetria centrale

(30)

Una figura si dice dotata di centro di simmetria o di simmetria centrale se esiste un punto (detto centro di

simmetria) rispetto al quale i punti della figura sono a due a due simmetrici.

Le simmetrie centrali sono molto diffuse in natura, nell’arte, negli oggetti di uso comune.

(31)

Il centro di simmetria di ogni parallelogramma è il punto di intersezione delle diagonali.

Dopo una rotazione di un angolo piatto, la figura si sovrappone a se stessa, mutando evidentemente le posizioni dei vertici.

(32)

Sono dotati di centro di simmetria tutti i quadrilateri che hanno diagonali che si bisecano, i poligoni regolari con

numero pari di lati ed il cerchio

Riferimenti

Documenti correlati

Il volano di un giroscopio di raggio

Al variare di t queste infinite circonferenze descrivono la superficie richiesta (cono); per ricavare un’equazione cartesiana basta eliminare il parametro t isolando t=x+y

Il cono è il solido che si ottiene dalla rotazione completa di un triangolo rettangolo attorno ad uno dei suoi cateti.. Un cono si dice

In un quadrato sono assi di simmetria le due rette a e b perpendicolari ai lati, passanti per il punto di. incontro

Cerco una curva direttrice (che sarà una circonferenza con centro sulla retta a) e la generica generatrice. Prendo un punto che appartiene ad a, per esempio O (0;

La retta che passa per tale lato prende il nome di retta sostegno o asse di rotazione.. La retta che passa per il lato che ruota all’esterno prende il nome di generatrice

Si portano ad esempio alcune situazioni pratiche incontrate nella vita di tutti i giorni: un bicchiere è in equilibrio se la verticale condotta dal baricentro

Esercizi di Algebra Lineare..