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1) MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE – Presidente Grazie

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Comune di Treviglio

Consiglio Comunale del 28 marzo 2012 RESOCONTO DELLA SEDUTA

Adunanza ordinaria di 1^ Convocazione – seduta pubblica con inizio alle ore 19:30

Presiede la seduta il Consigliere Anziano Andrea COLOGNO (fino alle ore 20.55)

Prosegue il Presidente Avv. Gianluca PIGNATELLI (dalle ore 20.55 al termine seduta)

Partecipa il Segretario Generale Dr. Antonio Sebastiano PURCARO All’appello risultano:

PEZZONI Giuseppe – Sindaco Presente COLOGNO Andrea – Consigliere Presente FUMAGALLI Giancarlo – Consigliere Presente MELLI Paolo – Consigliere Presente PIGNATELLI Gianluca – Consigliere Presente

RISI Oreste - Consigliere Assente

SGHIRLANZONI Giuseppe – Consigliere Presente CIOCCA Alessandro – Consigliere Presente

FERRI Giulio – Consigliere Presente

GIUSSANI Francesco – Consigliere Presente PREMOLI Maurizio . Consigliere Presente BORGHI Ariella – Consigliere Presente BUSSINI Simona – Consigliere Presente LINGIARDI Francesco – Consigliere Presente CIOCCA Daniela – Consigliere Presente MERISI Federico – Consigliere Presente MINUTI Luigi – Consigliere Assente e con la partecipazione degli Assessori:

IMERI Juri Fabio – ViceSindaco Presente VAILATI Sabrina – Assessore Presente

MANGANO Basilio Antonino Assente

ZOCCOLI in PRANDINA Giuseppina – Assessore Presente NISOLI Alessandro – Assessore Assente Constatata la presenza del numero legale, il Presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’ordine del giorno.

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Punto n. 1)

MODIFICHE AL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE –

Presidente

Grazie. Procediamo con l’ultimo punto che è rimasto all’ordine del giorno, modifiche al Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale. Come modalità di lavoro facciamo come ieri sera per lo Statuto, per cui cedo subito la parola al Sindaco.

Sindaco

Grazie Presidente. Uno dei compiti che si era data la conferenza dei Capigruppo era quello di rivedere il Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale e ci sono state più sedute durante le quali il testo è stato sottoposto a primi rimodellamenti e poi la conferenza dei Capigruppo ha dato mandato al Segretario comunale di predisporre una revisione complessiva che è stata sottoposta successivamente alla valutazione della conferenza dei Capigruppo. Io intendo sottolineare, visto che poi comunque entriamo nello specifico emendamento per emendamento, quindi entriamo nello specifico degli articoli che sono stati più innovati, che il Regolamento in pratica da una parte recepisce alcune delle innovazioni legislative che sono state condotte nel corso di questo periodo, dall’altro effettua alcune precisazioni di ordine terminologico non sostanziale, ma che consentono una migliore lettura del testo; entra poi nello specifico dell’attività organizzativa della vita e del funzionamento del Consiglio Comunale, da una parte risistemando il problema delle Commissioni consiliari permanenti e passando dalla Commissione permanente dei Capigruppo alla conferenza dei Capigruppo che è il nome più specifico che viene ad essa attribuito e poi entra più in dettaglio sulle proposte che sono di competenza di ciascuna delle Commissioni, così come sono articolate nella nuova formulazione.

Sul Titolo III è significativo il fatto che c’è un progressivo spostamento anche in questo caso verso la dimensione informatica della comunicazione istituzionale, in maniera tale da ridurre la produzione e l’uso di materiale cartaceo; poi non ci sono grandi modifiche se non nel momento in cui si entra nel capo settimo, all’interno del discorso dello svolgimento delle sedute, quindi sulla modalità di comunicazione dell’ordine dei lavori e poi nello specifico, ma penso che entreremo punto per punto, sulla gestione delle procedure più normali all’interno

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della vita del Consiglio Comunale, quindi sia le norme per la discussione generale, poi per quel che riguarda il discorso della presentazione degli emendamenti che sono la parte più innovata dal punto di vista della riformulazione degli articoli.

Per il resto non mi pare che ci siano altre grandi questioni significative, per cui credo che sia possibile, se lo si consente, di entrare nello specifico delle richieste di emendamenti che sono stati presentati, in maniera tale che possano essere questi valutati punto per punto.

Grazie.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Procediamo pertanto con la disanima degli emendamenti. Il primo emendamento da sottoporre alla vostra attenzione riguarda l’art. 8 ed è a firma del Consigliere Merisi. Prego Consigliere.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Molto brevemente, perché l’esposizione sarà molto veloce perché ritengo necessario sottoporre all’attenzione dei colleghi, dell’onorevole Giunta e del Sig. Sindaco, una questione devo dire sanitaria e cioè a mio avviso è utile, è necessario mantenere il testo originale dell’art. 8, le dimissioni dalla carica debbono essere presentate dal Consigliere per iscritto – mi sta bene – con lettera indirizzata al Presidente – è corretto – mediante consegna personale al protocollo generale del Comune. Credo che nell’emendamento che ho fatto, mantenendo il testo originale, ci sia contenuta la spiegazione, cioè la consegna personale non può essere fatta, ho fatto due casi particolari, se il Consigliere è degente in struttura sanitaria, toccando tutti i ferri di questo mondo e anche quant’altro di genere evidentemente, né ad esempio se è all’estero per lavoro. Quindi ritengo non pertinente apporre questo aggettivo nella formulazione del testo.

Non è possibile, ci sono situazioni in cui la persona non può arrivare al protocollo, per cui potrebbe essere quindi la soluzione migliore togliere quell’aggettivo e lasciare come era prima, mediante consegna al protocollo generale del Comune. Quindi posso mandare la mia badante, posso mandare mio figlio o qualsiasi altra persona che in quel momento possono ricevere le mie indicazioni. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. La parola al Segretario per la spiegazione.

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Segretario Generale

Le dimissioni il Consigliere le può presentare o personalmente, oppure diversamente potrà smettere autenticando la firma. Quello che deve essere rilevato è il fatto che la consegna deve essere un atto… si richiama sul fatto che il Consigliere presenti le dimissioni in tutta scienza e quindi lo faccia in maniera diretta, senza interposizione, perché sia assicurata la genuinità del gesto, della scelta di dimettersi e quindi personale serve a rimarcare quello. Sto cercando sul T.U. la previsione che prevede espressamente che debbono essere… sulle modalità di consegna.

Presidente

Ma dobbiamo inserire anche quella ipotesi qui, Giussani, dalla…

Segretario Generale

Allora è l’interpretazione data dal Consiglio di Stato, è questa, vi leggo il virgolettato che dice il giudice amministrativo: A fronte dell’insorgenza di impedimento fisico o comunque meritevole di apprezzamento, che impedisca all’amministratore di effettuare la personale e materiale consegna al protocollo del documento contenente le proprie dimissioni, lo stesso potrà essere presentato per interposta persona. In quest’ultimo caso l’atto delle dimissioni dovrà o contenere contestualmente il conferimento a persona determinata della delega alla presentazione, e in tal caso recare una unica sottoscrizione autenticata di --- certa, ovvero contenere soltanto la dichiarazione di volontà di dimettere il mandato ed essere tuttavia corredato da altro atto separato di delega alla presentazione sempre noi riguardi di persona determinata. In quest’ultimo caso la dichiarazione di volontà e anche la delega dovranno essere distintamente sottoscritte in ---- certa ed autentica.

Visto che è un atto di particolare rilevanza e delicatezza, si vuole la certezza che provenga e sia genuino dalla persona, sia stato assunto nella piena consapevolezza e quindi la consegna personale sta a sottolineare questo. È un atto grave. Nel momento in cui non posso consegnarlo personalmente, si può delegare ad altri a consegnarlo, purché ovviamente sia la delega, così come la firma in calce alle dimissioni, sia autenticata. Quindi la soluzione c’è.

Consigliere Merisi

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Allora, o togliamo personale che è la cosa più semplice, consegna al protocollo generale del Comune, oppure si aggiunge: consegna personale o con delega ai sensi di legge.

Presidente

Grazie. La parola al Sindaco.

Sindaco

Io propongo la respinzione dell’emendamento perché comunque il T.U.E.L. così come è stato riformulato prevede che le dimissioni vadano consegnate direttamente al protocollo, per cui su questa questione del direttamente abbiamo introdotto la questione del personale. Siccome è comunque previsto che ci sia una normativa che garantisce il fatto che in condizioni di difficoltà questo personale significhi, attraverso un atto sottoscritto in un modo particolare, grazie al quale si è certi della volontà sia di colui che non può uscire in questo caso come si diceva nell’emendamento dall’Azienda Ospedaliera, sia di colui che la presenta a nome e per conto di colui che sta per dimettersi, credo che tutte le garanzie per potersi dimettere ci siano, dall’altra parte ci sia anche la garanzia di rispettare il testo legislativo che prevede comunque la questione della estrema certezza sulla presentazione delle stesse, cosa che non sarebbe nel momento in cui togliessimo l’aggettivo. Quindi propongo la respinzione dell’emendamento.

Presidente

Grazie. Brevemente però perché… la parola al Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie. Sig. Sindaco, è direttamente o personalmente? Vediamo di capirci, perché il Segretario non ha letto direttamente. Grazie.

Sindaco

Allora, il Segretario stava leggendo il parere del Consiglio di Stato, il quale è intervenuto successivamente perché la formulazione dell’articolo del T.U.E.L. è particolarmente per alcuni aspetti vaga;

dall’altra parte però chiede che sia garantito, deve essere garantito senza nessuna mediazione, immediatamente al protocollo dell’ente nell’ordine temporale di presentazione, sono irrevocabili, ecc. ecc., per cui lo spirito della norma è dobbiamo essere certi che arrivino subito e arrivino dalla persona giusta. Con il personale siamo a posto, con la

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sentenza del Consiglio di Stato siamo a posto anche nei casi in cui malauguratamente uno non fosse nelle condizioni di presentarle fisicamente al protocollo del Comune; ecco per cui nella sostanza sono garantite con l’attributo personale i requisiti per cui abbiamo la certezza di chi li presenta. Con i chiarimenti del Consiglio di Stato è garantito anche il fatto che possa essere presentata con modalità diverse ma eccezionali, che non possono invece essere utilizzate in un caso ordinario.

Segretario Generale

Cioè tutela anche il fenomeno, che c’è anche in politica, delle dimissioni in bianco. A questo serve quella previsione normativa, per evitare appunto che le dimissioni siano strumentalizzate e estorte. Questo garantisce che uno è lui che si è voluto dimettere perché è arrivato dal protocollo e l’ha ---- direttamente. Oppure se era nell’impossibilità fisica di farlo, l’ha fatto per il tramite di delega. E siccome è autenticata, con la data certa, che ha deciso in quel giorno di dimettersi, non quando si è candidato alle elezioni.

Presidente

Grazie Segretario. Siamo pertanto in dichiarazione di voto sull’emendamento presentato dal Consigliere Merisi in merito all’art. 8.

Ci sono dichiarazioni di voto? Prego Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Non credo che l’aggettivo personale possa essere interpretato come è stato detto in precedenza. Voglio sottolineare che la data certa non è sicuramente quella che dice il Segretario, perché la data, se proprio ci si riferisce alle dimissioni in bianco, non è che uno le mette il 26 di giugno del 2011, la metterà all’ultimo momento, quindi la data viene messa poi alla fine, quindi non è quella la data certa perché sulla data certa ce ne è. Andiamo a leggerci il D. Lgs. 81 e poi vediamo.

Personalmente rimango della mia idea, questo aggettivo sbilancia completamente l’interpretazione di quello che è il Regolamento, poi per carità, è evidente che io voto a favore, è evidente che voi votate contro, non c’è nessun problema.

Presidente

Grazie Consigliere. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Non ci sono…

prego Consigliera Ciocca.

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Consigliere Ciocca Daniela

Io credo che questa preoccupazione sia nata dalla storia che conosciamo tutti della esistenza della cattiva prassi in alcune situazioni di mettere il lista la gente e però chiedendo le dimissioni da mettere nel cassetto. Credo che non cambi sostanzialmente nulla, però mi pare una precisazione accettabile e doverosa, quella di chiarire che la consegna è personale. Tanto più che il Consiglio di Stato ha precisato che funziona la delega ufficiale in caso contrario. Insomma non fa proprio male a nessuno questo personale qua. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliera. Ci sono altre dichiarazioni? Non ci sono dichiarazioni, pertanto possiamo porre in votazione l’emendamento del Consigliere Merisi.

A posto? Possiamo dichiarare chiusa la votazione. 15 favorevoli, 1 contrario. Contrario il Consigliere Merisi… 15 contrari, chiedo scusa e uno favorevole.

Passiamo al secondo emendamento che l’emendamento all’art. 12.2, che è stato presentato sia dal Consigliere Merisi che dagli altri Consiglieri. Sono diversi, anche se abbastanza simili, per cui prima il Consigliere Merisi, poi gli altri presentatari.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. La proposta è aggiungere le due righe e mezza dell’emendamento al testo scritto in rosso, quindi al testo nuovo in discussione. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Chi degli altri vuole presentare? Prego Consigliera Borghi.

Consigliera Borghi

Anche noi chiediamo che su richiesta e soprattutto per il Consiglio Comunale, perché nelle altre invece richieste mettiamo anche in file, cioè nel senso del dischetto, per il Consiglio Comunale riteniamo che il cartaceo sia indispensabile, almeno fino a tanto che non sarà possibile avere a disposizione qui nel Palazzo di Città una stampante a cui

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accedere. Per cui siccome so che alcuni Consiglieri hanno anche difficoltà all’accesso al sito istituzionale o comunque con la tecnologia, chiediamo che per il Consiglio Comunale sicuramente vada assicurato il cartaceo.

Presidente

Grazie Consigliere. Ho visto che bene o male sono simili i due emendamenti. No, sono diversi? Va bene, quindi la parola al Sindaco per la risposta agli emendamenti.

Sindaco

C’è una diversità dal punto di vista della formulazione, il Consigliere Merisi mi pare che chieda sistematicamente, cioè una dichiarazione iniziale: voglio sempre la documentazione cartacea, nella seconda proposta i Consiglieri che ne fanno richiesta, si può vedere anche in questo caso potrebbe essere una richiesta questa volta e anche per le volte successive. Quindi fondamentalmente mi pare che siano accumulabili dal punto di vista della lettura. Quindi non è su richiesta ogni volta… prego…

Consigliera Borghi

Può essere come interpreta Lei, però siccome davvero al risparmio della carta dobbiamo tenere tutti, io spesse volte passavo dopo il Consiglio Comunale a raccogliere tutti i documenti lasciati su questi banchi, che sono serviti per il Consiglio Comunale, per cui potrebbe anche essere che c’è la necessità di avere i documenti più complessi, tipo le cartine, tipo gli schemi, queste cose qua, difficilmente riproducibili. Per cui può essere l’una cosa, ma può essere anche l’altra, anche se non abbiamo niente in contrario a dire --- come dice il Consigliere Merisi, almeno credo.

Presidente

Grazie Consigliere.

Sindaco

Quindi, per quanto riguarda la posizione dell’Amministrazione, credo che siccome nella seconda proposta è compresa anche la prima, propongo di non accogliere l’emendamento Merisi, di accogliere l’emendamento Borghi ed altri, in maniera tale che nel caso in cui uno lo

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indichi cumulativamente in automatico, altrimenti lo chiede volta per volta. Quindi no Merisi, sì Borghi e c.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Dichiarazioni di voto sull’emendamento del Consigliere Merisi. Ci sono dichiarazioni di voto? Poniamo in votazione l’emendamento del Consigliere Merisi relativo all’art. 12.2 del Regolamento. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. Un voto favorevole, 4 astenuti, 10 contrari. Astenuti Borghi, Lingiardi, Bussini, Ciocca Daniela.

Adesso siamo in dichiarazione di voto sull’emendamento relativo all’art.

12.2 presentato dalla Consigliera Borghi. Ci sono dichiarazioni di voto?

Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione l’art. 12.2 relativo all’emendamento presentato dalla Consigliera Borghi. Sono chiuse le votazioni. 2 contrari, il Consigliere Merisi e il Consigliere Fumagalli Giancarlo, tutti gli altri favorevoli. Grazie Consigliere Fumagalli.

Passiamo al prossimo emendamento del Regolamento che è relativo al punto 14.2, chi lo presenta? Consigliere Borghi prego.

Consigliera Borghi

Questo è un tema parecchio delicato e che dà conto un po’ anche dell’attenzione che l’Amministrazione ha nei confronti dei Consiglieri e dei Consiglieri di Minoranza soprattutto. Qui per l’accesso agli atti si dice: le copie vengono rilasciate in carta libera con espresse indicazioni che il loro uso è limitato all’esercizio dei diritti connessi al mandato e di esenzione dai diritti di segreteria e del costo di produzione. Per l’accesso agli atti è molto importante e facilita parecchio il potere di indirizzo e di controllo dei Consiglieri tutti, in particolare quelli di Minoranza, dare dei tempi. Sappiamo tutti che la normativa prevede 30 giorni e secondo me sono tanti. So che il Sindaco mi dirà: hai fatto così anche tu… non è vero perché non era scritto nel Regolamento, ma valutavamo la richiesta con molta flessibilità e non con rigidità. Se si poteva rispondere subito, rispondevamo subito, se invece è capitato che abbiamo chiesto tre mesi per rispondere perché si chiedevano riesami tali di atti burocratici per cui non era possibile assolutamente stare neanche nei 30 giorni previsti dalla legge.

Per cui noi abbiamo chiesto, anche perché 30 giorni, provate a fare un conto, domani succede qualcosa, esce una notizia sul giornale, si crea un problema in città, i Consiglieri chiedono l’accesso agli atti di

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documenti. Siccome possono essere consegnati entro trenta giorni, mi sto riferendo al fatto che talvolta si proprio aspettati i 30 giorni per rispondere, però… passano 30 giorni e intanto si fa anche il secondo Consiglio, il Consiglio successivo e quindi l’argomento o l’indirizzo o l’atto di controllo che fa il Consigliere avviene dopo circa due mesi. Cioè mi sembrano tempi davvero limitati. Noi proponiamo 10 giorni, ma appunto e lo diciamo espressamente, qualora non fosse possibile, va comunicato al Consigliere il termine entro il quale l’atto potrà essere rilasciato. Secondo noi un Consigliere di buonsenso capisce sicuramente le ragioni per cui servono due mesi, un mese e mezzo, tre, cinque, quello che serve insomma. Anche perché da parte nostra c’è una conoscenza degli uffici e degli impegni degli uffici.

Presidente

Grazie Consigliera. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Probabilmente però nella illustrazione dell’emendamento c’è stata una deviazione perché non stiamo parlando di risposte, stiamo parlando in questo caso di consegna di copie. Io vorrei fare presente che tutta la documentazione comunque viene resa disponibile perché l’accesso al protocollo è garantito dal successivo punto 14.3, quindi tecnicamente lo stesso materiale è disponibile sempre e comunque anche dalla consultazione in remoto. Siccome però appunto stiamo parlando non di risposte ma di copie di documenti richieste, nel momento in cui è possibile rilasciarle all’interno dei 10 giorni non vedo difficoltà, ovvio che se si tratta di copie particolarmente complesse, motivando le ragioni della complessità non vedo problemi, per cui dal mio punto di vista l’emendamento è accettabile.

Presidente

Grazie. Dichiarazioni di voto sull’emendamento al Regolamento relativo al punto 14.2? Ci sono dichiarazioni di voto? Ci sono dichiarazioni Consigliera? Prego.

Consigliera Borghi

Volevo dire al Sindaco che parlavo proprio di atti, sono ancora in attesa di un paio di atti, di uno mi è stato detto e quindi sono stata avvisata che non si sapeva se ci sarebbe stata la verbalizzazione o meno dell’altro. Comunque non voglio… mi fa piacere che abbia accettato questo emendamento importante, quindi gliene do atto… per l’accesso

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al protocollo, io l’ho già ripetuto tante volte in quest’aula, non è uno strumento proponibile. Noi non siamo tra quelli che minuziosamente vanno a ricercare la questione per prendere in fallo l’Amministrazione.

No, se abbiamo numero di protocollo, se… possiamo entrare, ma che tutti i giorni, ripeto, abbiamo l’ora per andare a vedere che cosa è arrivato, se è arrivato qualcosa che ci possa interessare, cioè non lo riteniamo utile. Credo che il Sindaco quando mi ha detto a luglio o agosto, non mi ricordo più, che mi avrebbe inviato a Natale le convocazioni della Giunta, si riferisce proprio a questo accesso al remoto, però ancora non ci sono le convocazioni della Giunta nel protocollo del Comune. Per cui talvolta si fanno ricerche, si butta via tempo, e non si trova ciò che si cercava. La ringrazio.

Presidente

Grazie Consigliera, prego Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Una domanda di tipo tecnico legata al testo: in pratica l’emendamento si riferisce solo a due parole, al mandato?

Correggetemi se sbaglio. 14.2, ho in mano solo quello io.

(intervento fuori microfono) Presidente

È la parte blu che viene aggiunta. La parte rossa è quella…

Consigliere Merisi

Okay, grazie, rimane la parte rossa.

Presidente

Sì, rimane, con l’aggiunta della parte sotto sostanzialmente. Grazie. Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, pongo in votazione l’emendamento all’art. 14.2 presentato dalla Consigliera Borghi. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. Tutti favorevoli, l’emendamento è approvato.

Passiamo poi all’emendamento relativo all’art. 14.5 del Consigliere Merisi, prego.

Consigliere Merisi

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È un’aggiunta, aggiungere il seguente comma. Ho proposto questo emendamento perché ritengo a massima garanzia del Consigliere la possibilità di accesso a un terminale di posta elettronica mi pare che si dica così, corriggetemi se sbaglio, in sede appositamente dedicata del palazzo comunale. Ne avevamo parlato in conferenza di Capigruppo come si chiamerà, oppure in sede distaccata, così come fu detto dal Segretario. In effetti questa richiesta trova supporto e conforto all’art.

16.1, ai gruppi consigliari sono assegnati, con provvedimento del Sindaco, idonei locali arredati e attrezzati per l’espletamento delle loro mansioni consiliari. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Grazie Presidente. L’accesso alla casella di posta elettronica è possibile a qualsiasi ora da qualsiasi punto remoto, perché è in web mail. Credo che lo spirito però sia la possibilità di accedere sempre e comunque all’interno della sala che viene messa a disposizione dei gruppi consiliari. Allora, sulla questione della sala dei gruppi consiliari, io credo che nel momento in cui viene messa a disposizione sia necessaria una regolamentazione della stessa, quindi credo che sia poco possibile, benché cercheremo di recuperare una zona in cui si possa accedere, all’interno di un calendario prestabilito, però potrebbe essere utilizzata anche da altri. Quindi per come è formulato il testo, chiedo di non accoglierlo; se lo spirito invece è: mettiamo a disposizione una sala attrezzata che possa essere liberamente fruibile e il più possibile accessibile da parte dei Consiglieri, in maniera tale che senza la necessità del personale del Comune possano entrare e fare le loro riunioni alla 22.00, alle 24.00, finiscono alle 2.00, si arrangiano, quello sicuramente si, però la vedo normata all’interno del punto 16, quindi così no, perché non credo che sia possibile accoglierlo; se lo spirito è: garantiteci una sala all’interno della quale esercitare la nostra attività con il materiale, con la stampante, con il PC, in maniera tale da rendere possibile tutta la documentazione, questo sì.

Cioè il problema è se la sala è unica e non ci sono più sale per più gruppi consiliari, una regolamentazione… prego…

Presidente

Prego Consigliere.

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Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Il discorso era proprio la possibilità di avere accesso in una sala comunale, quindi non da casa mia, non da remoto, io non me intendo, cioè vengo qui, accendo il computer a qualsiasi ora, perché io arrivo a casa alle 9 di sera, faccio il turno, esco alle 10… o qui o in sala fuori, ai Servizi Sociali per dire, da qualche parte insomma, che è chiaro che questo va regolamentato, però mettere a questo punto, aggiungere il seguente comma era comunque di, passatemi il termine, non vogliatemene, di garanzia del percorso regolamentatorio di un accesso che deve essere comunque garantito, o in alternativa datemi uno strumentino tipo questo, che non so se si può usare, che non li conosco, che mi porto in giro.

La mia preoccupazione è comunque la non commistione fra un eventuale possibile computer privato, da qualsiasi parte esso sia, con una cosa che io ritengo rex publica proprio, che poi prendo e lascio lì perché il mio compito finisce lì. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Prego Sindaco.

Sindaco

Se lo spirito è questo, credo che possa magari essere inserito l’emendamento all’interno del punto 16, dove si troverebbe forse più organicamente… non vedo nessuna difficoltà, se c’è la possibilità di spostarlo là, praticamente viene gestito in quella circostanza. Rimane però il fatto che nella formulazione attuale resta comunque l’eventuale conflitto per cui su una programmazione per cui il gruppo del PD si trova al martedì sera, il martedì sera dico quella sala è occupata, però dico onestamente mi sembra non è una grande difficoltà. Se lo possiamo spostare al 16 così come è formulato e diventa il 16.4, siamo a posto. Okay.

Presidente

Perfetto, quindi se va bene a tutti, non lo votiamo e poi viene inserito dentro automaticamente. Prego.

Consigliere Merisi

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Grazie Presidente. Dopo le spiegazioni del Sig. Sindaco, propongo che l’emendamento così come è scritto all’art. 14.5 sia in realtà inserito come ulteriore comma dell’art. 16 e quindi diventa l’art. 16.4.

Presidente

Perfetto, quindi allora votiamo la sua proposta a questo punto. Non credo che ci siano dichiarazioni di voto, immagino, poniamo in votazione la proposta del Consigliere Merisi relativa… chiedo scusa.

Prego.

Consigliera Borghi

Presidente no, stavo riflettendo perché non avevo fatto attenzione al qualsiasi ora, perché qualsiasi ora io credo non possa essere però dopo le 20.00, di solito, 21.00, 20.30, cioè quando l’ultimo impiegato o amministratore…

(interventi fuori microfono)

Ah, scusate, perché pensavo a tutti problemi, con la crisi che c’è, tutti i problemi del far fare straordinario a … scusate no, allora non c’è problema.

Presidente

Okay, chiarito tutto, poniamo in votazione la proposta del Consigliere Merisi come formulata. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni, tutti favorevoli.

Adesso abbiamo l’emendamento relativo al punto 17.3. Sono due gli emendamenti, uno del Consigliere Merisi, che farei per primo perché mi sembra più breve e poi l’altro, che è un attimino più corposo. Prego Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

L’emendamento proposto è un’aggiunta di quattro parole dopo la parola fax e in forma cartacea, sulla scorta delle precedenti richieste di emendamento. Quindi che ci sia anche la possibilità, la necessità e quindi tra virgolette la regolamentazione su questo tipo di informazione.

Grazie.

Presidente

Grazie. Prego Sig. Sindaco.

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Sindaco

Cioè la convocazione deve essere formulata in forma scritta e recapitata al domicili odi ciascun componente a mezzo di posta elettronica, anche non certificata, questo intende potenziare l’uso della mail istituzionale, o fax con almeno 72 ore di anticipo, con l’ordine del giorno. Quindi si chiede invece anche l’uscita del messo. Giusto?

Questo è il senso.

Noi stiamo cercando di fare uscire il meno possibile i messi, in maniera tale da garantire la comunicazione. Se fosse possibile, oltre alla posta elettronica, dovremmo sviluppare anche il servizio di messaggistica sms, in maniera tale che ci sia sia il promemoria dei cos che la comunicazione, spero che sia residuale, perché altrimenti vuol dire che noi stiamo cercando di andare… allora, a mezzo di posta elettronica, anche non certificata, fax, sms o in forma cartacea, residuale. Cioè dovrebbe essere… eh no, questo non possiamo perché dico non possiamo pensare alla consegna solo ed esclusivamente… no.

Presidente

Prego, la parola alla Consigliera Borghi per dichiarazione di voto. No, ne facciamo uno alla volta, facciamo come abbiamo fatto con quello di prima, se no si mischiano e diventa più complicato. Siamo in dichiarazione di voto… un attimo solo… Allora, ci sono dichiarazioni di voto sull’emendamento del Consigliere Merisi? Non ci sono dichiarazioni di voto, per cui lo pongo in votazione. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. 1 voto favorevole del Consigliere Merisi, 4 astenuti, Borghi, Lingiardi, Bussini, Ciocca Daniela, gli altri contrari. L’emendamento è respinto.

(intervento fuori microfono)

La convocazione arriva in questo momento, prima dell’esame dell’emendamento…

(intervento fuori microfono)

Se la sfiga ci perseguita francamente, voglio dire… no, per l’amor di Dio, non credo che ci sia bisogno, però così è in questo momento.

Vediamo l’emendamento, sempre al punto 17.3, presentato da Borghi?

Prego.

Consigliera Borghi

Non avevamo assolutamente pensato ai messi, comunque per noi importante è documentato, nel senso che, il Segretario lo sa perché abbiamo avuto un incontro anche con lui, ci è capitato non tanto per la

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Capigruppo, dove la documentazione ha una importanza relativa perché… però insomma per le proposte che facciamo poi potrebbe averne di più, perché non è possibile avere una convocazione senza documentazione a supporto. Noi riteniamo che la risposta che ai tempi ci era stata data dal Segretario, che se per una Commissione, non era la Capigruppo, non c’è la documentazione, si va in Commissione e sarà il Presidente a decidere se aggiornare la Commissione per dare modo a tutti di leggere i materiali distribuiti in quel momento, oppure se decidere senza documentazione. Ecco, io senza malanimo ritengo che tutti noi dobbiamo essere messi in condizione di avere tutto il materiale, documenti a supporto delle decisioni di qualsiasi organismo.

Per cui è vero quello che diceva adesso il Consigliere Merisi, può essere che il computer è rotto.. però insomma c’è un po’ anche di passaparola. Quindi noi possiamo togliere in cartaceo, in file, a meno di richieste precise, se ci sono cartine, se ci sono… ma credo che ci vengano date.

(intervento fuori microfono)

Va benissimo, sì… ai Consiglieri che ne fanno richiesta con la convocazione, va consegnata anche documentazione in cartaceo o n file. O il dischetto.

Presidente

Quindi il 12.2 diventa il 17.3?

(intervento fuori microfono)

Sì, sì, la parte relativa alla convocazione ovviamente.

(intervento fuori microfono) Consigliera Borghi

Va consegnata la documentazione in cartaceo o in file.

Presidente

Va bene Consigliera Borghi?

Consigliera Borghi

Va consegnata la documentazione con l’ordine del giorno documentato.

La documentazione non è l’ordine del giorno. La nostra richiesta è di aggiungere: ai Consiglieri che ne fanno richiesta, con la convocazione va consegnato anche l’ordine del giorno documentato.

(intervento fuori microfono) Glielo scrivo?

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(intervento fuori microfono) La documentazione?...

(interventi fuori microfono) Segretario Generale

Utilizziamo, se vi va bene, la stessa formulazione che abbiamo approvato al 12.2, quindi funzionerebbe, dopo il punto e virgola, si scriverebbe… si cancellerebbe tutto e si scriverebbe: con l’avviso di convocazione viene messa a disposizione dei Commissari, nell’apposita sezione del sito, la documentazione integrale relativa agli argomenti iscritti all’ordine del giorno; - si intende della Commissione – ai Consiglieri che ne fanno richiesta con la convocazione va consegnata anche la documentazione in cartaceo. Così come avviene per il Consiglio, avviene per la Commissione, uguale.

Consigliera Borghi Va bene, va bene.

Presidente

Se va bene Consigliera Borghi, se me lo ripropone, così lo mettiamo in votazione.

Segretario Generale

Adesso alcuni di voi, che vogliono, già hanno l’accesso alla sezione riservata del materiale prima del Consiglio, giusto? Qualcuno lo sta usando. Nessuno lo sta usando?

(intervento fuori microfono) Presidente

Quindi se il Segretario cortesemente ci rilegge l’articolo così come viene formulato, che lo poniamo in votazione.

Segretario Generale

Allora, fino al punto e virgola non cambia nulla, dal punto e virgola diventerebbe: con l’avviso di convocazione viene messa a disposizione dei componenti la Commissione la documentazione integrale relativa agli argomenti iscritti all’ordine del giorno. Ai Consiglieri che ne fanno richiesta, con la convocazione va consegnata anche la documentazione in cartaceo.

(18)

Presidente

Okay. Quindi poniamo in votazione l’emendamento come presentato dalla Consigliera Borghi e le successive integrazioni, grazie. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni. Tutti hanno approvato l’emendamento.

Adesso c’è l’emendamento all’art. 20.2 presentato dal Consigliere Merisi. Prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Era solo per snellire un periodo un po’ a mio avviso farraginoso e per essere più chiari possibili. Le Commissioni sono composte da almeno un Consigliere per gruppo indicato dal singolo Capogruppo. Il numero può essere aumentato secondo accordo tra i Capigruppo consiliari, quello che è stato fatto. La proposta è, in previsione futura, nel momento in cui domani superiamo i 30.000 abitanti, questo articolo comporterebbe sicuramente una modifica per il numero dei gruppi e quindi di conseguenza anche il numero dei componenti la Commissione. Grazie.

Presidente

Grazie. Prego Sig. Sindaco. Quindi non c’è un numero predeterminato mai delle Commissioni? Quindi se ci fossero 12 gruppi consiliari… cioè.

Visto che non ci fa difficoltà la modifica, preferirei lasciare al momento la forma fissa con i 9 che al momento stanno garantendo la presenza di tutti i gruppi. Quando passiamo di classe e cambiamo numero dei Consiglieri Comunali… appunto.

Segretario Generale

Il numero è già mobile in questo momento, perché c’è scritto, se leggiamo il testo, che assicurando in ogni caso la presenza di almeno un Consigliere per gruppo. Quindi i 9 possono diventare anche 11, qualora ci fossero 11 gruppi. E chi stabilisce il numero? Adesso è così.

Ma per fare un collegio servono tre persone. Dicono i latini per fare un collegio ne servono tre.

Presidente

Prego Consigliera Borghi, a Lei la parola.

(19)

Consigliera Borghi

Noi siamo per mantenere i 9. Il problema è un altro, che abbiamo vissuto nel passato mandato, che quando i gruppi sono tanti, non tutti i Consiglieri riescono a fare parte di un gruppo, cioè ci sono dei Consiglieri esclusi. È stato il caso del gruppo dell’Ulivo e poi del PD, perché appunto erano numerosi i gruppi e quindi ogni gruppo aveva un rappresentante. E questo demotiva un po’ chi resta escluso. È questo il problema, che in questo momento non c’è. Avevamo tentato di affrontarlo in…

(intervento fuori microfono)

… a avere… non tutti i Consiglieri partecipavano alle Commissioni. Il che non è gravissimo, però demotiva parecchio insomma, perché era questo un po’… però in questo momento riteniamo che siamo in 9.

Presidente

Grazie Consigliera. Ci sono altre dichiarazioni di voto? Non ci sono altre dichiarazioni di voto… prego Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Io credo che la partecipazione dei componenti del gruppo possa essere anche garantita da una rotazione. L’intendimento mia era appunto quello di snellire le Commissioni e poi dopo ogni gruppo se la smazza per conto suo. Ripeto, scrivere da 9 Consiglieri Comunali, per me vuole dire si parte comunque da 9 e secondo me è sbagliato. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Non ci sono altre dichiarazioni di voto, per cui pongo in votazione l’emendamento proposto dal Consigliere Merisi relativo all’art. 20.2. Sono aperte le votazioni. Grazie. Sono chiuse le votazioni. Un voto favorevole del Consigliere Merisi, 4 astenuti, Borghi, Lingiardi, Bussini e Ciocca, gli altri respingono. L’emendamento non è approvato.

Adesso abbiamo l’art. 21.1, sempre su proposta del Consigliere Merisi, prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. È solo una richiesta di mettere agli atti della seduta il “documento” tra virgolette di cui al comma scritto. Grazie.

(20)

Presidente

Grazie. Quindi diventerebbe: la sostituzione in Commissione è disposta dal Presidente del Consiglio su comunicazione del Capogruppo interessato, da mettere agli atti della seduta. Non ho capito. Ma qui si intende la sostituzione definitiva?

(intervento fuori microfono)

Al protocollo si intende? Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Nel momento in cui la Consigliera Bussini viene sostituita dal Consigliere Lingiardi, il Capogruppo ha comunicato al Presidente del Consiglio la comunicazione; il Presidente del Consiglio dispone la sostituzione della composizione della Commissione con un suo atto e fino a qui ci siamo…

(intervento fuori microfono)

Di quale seduta, di che cosa? Del Consiglio Comunale? No, la sostituzione…

Presidente

Qua si intende la sostituzione definitiva di un membro della Commissione.

Sindaco

Cioè nel momento in cui il gruppo consiliare decide che non è più partecipante al Consiglio la Consigliera Bussini, il gruppo consiliare lo comunica al Presidente del Consiglio e il Presidente del Consiglio fa il nuovo atto in cui dice: vista la comunicazione, sono componenti della Commissione ics in sostituzione di ipsilon. E fino a qui ci siamo. Punto.

Quindi la prossima seduta della Commissione nel verbale ci sarà scritto che..

(intervento fuori microfono)

No, chiedo scusa, ma era il punto dopo quello.

Presidente

Che parla della singola sostituzione.

Sindaco

Della singola sostituzione che è un’altra cosa.

(21)

Presidente

Questa è quella generale, della composizione della Commissione.

Quindi lo ritira l’emendamento?

(intervento fuori microfono)

A c’è bisogno di tutta sta formalità anche per la sostituzione della singola Commissione? Non credo, no…

(intervento fuori microfono)

Quindi ritiriamo l’emendamento? Grazie Consigliere Merisi. Va bene, non si preoccupi. Okay, allora passiamo all’altro emendamento, quindi siamo al punto 23.3 e 23.6. Quindi prima il Consigliere Merisi, prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Chiedo che sia tolto il secondo periodo e quindi il 23.3 termini: dalla data in cui il Presidente riceve gli atti dalla Segreteria Generale. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. Quindi propone di togliere tutto il secondo periodo.

Non è un periodo unico? Ah, non ho visto. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

Sono contrario.

Presidente Grazie.

Sindaco

Il senso dell’emendamento è quello per cui se la Commissione non si esprime, non comporta comunque il fatto che il Consiglio Comunale non vada avanti a discutere, quindi dice: la Commissione esprime il parere entro 10 giorni dalla data in cui il Presidente riceve gli atti dalla Segreteria. In mancanza, l’iter deliberativo può proseguire prescindendo dal parere. Se c’è la Commissione che non lavora, il Consiglio va avanti lo stesso.

Presidente

(22)

Grazie Sig. Sindaco. Siamo in dichiarazione di voto sull’emendamento 23.3. Ci sono dichiarazioni di voto? Prego Consigliere Merisi.

Consigliere Merisi

Posso capire che non sono capace di esprimermi, ma la lettura mi sembra così semplice. Se la Commissione non esprime il loro parere, allora aggiungiamo, se la Commissione non lavora, perché in mancanza del parere può sottintendere, scusate se faccio il formale, ma che ci siano altre necessità, che non è stato possibile riunire la Commissione, che ci siano mille altri problemi. Era quello il senso, la massima garanzia.

Presidente

Grazie Consigliere Merisi, ci sono altre dichiarazioni di voto? Prego Consigliere Borghi.

Consigliera Borghi

Sono molto d’accordo sul mantenimento di questo articolo, noi abbiamo avuto grossi problemi in questo senso nel precedente mandato e qualche volta siamo ricorsi al vice Presidente per poter portare gli argomenti in Consiglio Comunale. Quindi io sono per l’approvazione del testo così come è.

Presidente

Grazie Consigliere Borghi. Se non ci sono altre dichiarazioni di voto, pongo in votazione l’emendamento relativo all’art. 23.3 presentato dal Consigliere Merisi. Sono aperte le votazioni. Grazie. Sono chiuse le votazioni. Un voto favorevole, Consigliere Merisi, gli altri contrari.

Passiamo all’emendamento 23.6 che è presentato sia dal Consigliere Merisi che dalla Consigliera Borghi e dagli altri Consiglieri. Chi vuole cominciare per primo, tu Federico? Prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. A questo punto il mio emendamento può essere cambiato e lo cambio volentieri se si riporta il testo che aveva suggerito prima il Sig. Segretario dell’art. 12.2. grazie.

Presidente

(23)

Grazie Consigliere. Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

D’accordissimo sulla proposta di coordinamento con il 12.2 che abbiamo già usato anche per la convocazione del con, integrato con gli emendamenti che erano già stati approvati.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Se siamo tutti d’accordo, perfetto, quindi possiamo porre in votazione l’emendamento del Consigliere Merisi come riformulato, relativo all’art. 23.6. Sono aperte le votazioni. Sono chiuse le votazioni, tutti favorevoli.

Emendamento art. 23.6. Chi lo presenta? Consigliere Borghi, prego.

Consigliera Borghi

Abbiamo introdotto questo emendamento ai Consiglieri è consentito, previa richiesta all’Ufficio Segreteria, che controlla perché siamo d’accordissimo che ci debba essere una regolamentazione, la stampa dei documenti presso il centro stampa. Oppure è loro permesso l’accesso a stampanti all’uopo predisposte in una stanza del Comune.

Ora il tema, l’argomento si è circoscritto nel senso che il Sindaco ha detto che ci sarà uno spazio esterno al Comune dove ci sarà accesso e presumo che ci sia anche la stampante in bianco e nero e a colori.

Ecco, se potessimo lasciare per le evenienze, quindi toglierei: oppure loro permesso all’accesso stampanti all’uopo predisposte, lo eliminerei;

se per le emergenze fosse possibile lasciare, del resto in questi giorni l’Ufficio Segreteria e il Centro Stampa l’hanno fatto, di farci le copie in cartaceo, per cui ringrazio sia il Segretario che l’Ufficio Segreteria e anche l’Ufficio Stampa.

Segretario Generale

Però per come avete prima votato, accogliendo l’emendamento di Merisi riformulato, oramai è superato perché funziona come il 12.2 e quindi la documentazione viene posta in quel modo che comunque c’è la possibilità sempre per i Consiglieri che lo richiedono, di avere il cartaceo.

Consigliera Borghi

Quindi lo ritiro. Scusate, non…

(24)

Presidente

È uguale, infatti è come… rientra nell’altra dicitura uguale. Quindi lo ritira, Consigliere? Grazie. È arrivato il Presidente, torno di là.

Presidente Pignatelli

Proseguiamo con la trattazione degli emendamenti, siamo all’art. 25 comma 1, c’è un emendamento del Consigliere Merisi a cui cedo la parola per l’illustrazione.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Riformulo l’emendamento come per l’art. 23.6 e quindi richiamo il disposto dettato dal Sig. Segretario, riferito all’art.

12.2. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. La parola al Sindaco prego.

Sindaco

L’unica cosa che chiedo è di lasciare però l’ultimo paragrafo del 25.1 come modificato, in caso di omissione provvede il Presidente del Consiglio, in maniera tale da garantire una parte che non era prevista per le precedenti convocazioni. Se è così, quindi se viene integrato con l’ultimo periodo, sono d’accordissimo. Okay.

Presidente

La Giunta fa proprio l’emendamento, e quindi va direttamente a integrare il testo oggetto di votazione. Poniamo in votazione l’emendamento proposto dal Consigliere Merisi, come modificato e con la precisazione del Sindaco. Per dichiarazione di voto? Nessuno chiede la parola, pongo in votazione l’emendamento Merisi sull’art. 25 comma 1. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 17 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità.

Sempre sull’art. 25, secondo comma, emendamento proposto dalla Consigliera Borghi. Cedo la parola.

Consigliera Borghi

(25)

È una domanda, siccome può essere frainteso un terzo, io direi di specificare trattasi di 3 Commissioni su 9, quindi un voto per testa, oppure un terzo dei voti ponderali.

Presidente

Ritengo debba intendersi un terzo dei voti ponderali.

(intervento fuori microfono) Consigliera Borghi

Un terzo dei voti ponderali, cioè io sono d’accordo su un terzo di Commissari, però correttamente…

(intervento fuori microfono)

Va bene. No però aspetta… quindi mai. No scusate…

Presidente

No, se noi indicassimo tre Consiglieri e metta caso che nel prossimo Consiglio c’è soltanto un gruppo di Maggioranza e uno di Minoranza, per esempio la Minoranza non potrebbe mai chiedere la convocazione della Commissione. Riferendosi invece a un terzo dei voti ponderali, la Minoranza ha in questo Consiglio 6 voti su 17, quindi è oltre il terzo e quindi ha la facoltà di chiedere la convocazione, altrimenti l’articolo non avrebbe più senso.

Consigliera Borghi

Si può anche essere un pochino più larghi di vedute e dare alla Minoranza, qualora richieda di mettere all’ordine del giorno dei temi che ritiene importanti. Poi io…

Presidente

Consigliera, così come è fatto la Minoranza può richiedere la convocazione, Lei sta dicendo riduciamo ancora questo quoziente in modo che non tutta la Minoranza, magari una parte della Minoranza possa richiedere.

Consigliera Borghi Esattamente.

Presidente

(26)

Questa è una possibilità che il Consiglio deve valutare. Cosa propone?

Potrebbe essere un quarto dei voti ponderali. Il Sindaco preferirebbe mantenere l’indicazione di un terzo.

Sindaco

Un terzo dei commissari o un terzo dei voti ponderali. Quindi ci sono le due possibilità, per cui in pratica l’unica cosa possibile è quella.

Presidente

Vi è chiara la proposta fatta dal Sindaco? I voti ponderali sono 16 in realtà. Va bene la proposta? La proposta del Sindaco, quindi non la pongo in votazione. Pongo in votazione la proposta di emendamento del Sindaco, ad indicare quindi all’art. 25.2 l’espressione disgiuntiva: un terzo dei voti ponderali o un terzo dei commissari. Vi sono dichiarazioni di voto? Non ve ne sono, pongo in votazione l’emendamento del Sindaco, dichiaro aperta la votazione. Procediamo con voto palese e con sistema elettronico. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 17 voti a favore, il Consiglio approva.

Emendamento sull’art. 25, comma 3. Lo illustra la Consigliera Borghi, prego.

Consigliera Borghi

È un emendamento di lieve entità, però, visto che il richiamo da parte di alcuni commissari al Regolamento e all’applicazione alla lettera del Regolamento è costante, chiediamo che sia codificato che quando i commissari sono impegnati in altri compiti istituzionali si devono convocare Commissioni e nel caso in cui fossero già convocate, bisogna valutare attentamente se rimandarle, se aggiornarle. Io ritengo che ogni commissario abbia diritto a partecipare, rispetto a certi argomenti non ci sono problemi a delegare, rispetto ad altri invece il diritto va mantenuto da un mio punto di vista.

Presidente

Grazie per l’illustrazione. La parola al Sindaco.

Sindaco

In linea di principio sarei anche d’accordo, ma in funzione pratica direi di no, anche perché dal punto di vista gerarchico credo che i compiti

(27)

prioritari dei Consiglieri siano la partecipazione al Consiglio e alle sedute di Commissione, quindi su questo ordine gerarchico preferirei che fossero invertite le priorità e quindi propongo la non approvazione dell’emendamento.

Presidente

Grazie, per dichiarazione di voto sull’emendamento Borghi relativo all’art. 25 comma terzo? Consigliere Merisi prego.

Consigliere Merisi

Sì, Presidente, grazie. Solo per una precisazione, do per scontato che comunque la convocazione della Commissione, che sia del Presidente o in mancanza o omissione, chiamiamola come vogliamo, fatta dal Vice Presidente, visto che prima è stato citato quello, ma non è stato citato il motivo specifico per cui, credo che sia fatto salvo comunque la necessità che il Presidente si informi sull’eventualità di altre Commissioni piuttosto che attività consiliari. Quindi faccio un invito ai Presidenti di Commissione, cosa che è sempre stata rispettata.

Presidente

Grazie Consigliere. Nessun altro per dichiarazione di voto? Consigliera Ciocca prego.

Consigliera Ciocca D.

I commissari sono Consiglieri e quindi è ovvio che può capitare che siano impegnati in compiti istituzionali. La spiegazione del Sindaco è logica, però siccome questi fatti si possono verificare, io credo che l’emendamento sia da mantenere, fatto salvo il fatto che normalmente, quando viene stabilita la data della riunione, c’è un’attenzione a, o una consultazione a verificare che non si sovrappongono impegni, ripeto, di tipo istituzionale. Gli altri impegni vengono sempre dopo, su questo sono d’accordo. Grazie.

Presidente

Grazie. Per dichiarazione di voto Consigliera Borghi.

Consigliera Borghi

Non ripeto quello che ha già detto la Sig.ra Ciocca, però ci sono situazioni in cui l’altro impegno istituzionale comporta una ventina di

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telefonate e rimettere in gioco una possibilità di poter ripetere a breve la riunione. Parlo di impegni istituzionali da Statuto, quindi da Regolamento, perché a me è capitato di essere Presidente del Consiglio delle donne non perché sia stata eletta, ma perché mi è stata data questa funzione dalle norme interne di questo Comune. Molto più facile è, con un minimo di disponibilità e di flessibilità, se il Consigliere avvisa ecc., che il Presidente della Commissione telefoni a cinque o sei persone. Cioè questo mi sembra così nelle cose, però…

Presidente

Grazie. Nessun altro è iscritto per dichiarazione di voto. Pongo in votazione l’emendamento della Consigliera Borghi sull’art. 25 comma terzo, dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 4 voti a favore, 13 contrari, nessun astenuto, il Consiglio respinge. A favore i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini, Ciocca Daniela. Voto contrario di tutti gli altri Consiglieri.

Emendamento sull’art. 27, comma terzo, Consigliere Merisi prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Banale, se vogliamo, emendamento ma ritengo opportuno utilizzare tutte le modalità di comunicazione e di informazione. Quindi all’art. 27.3, dove si parla: le sedute delle Commissioni sono di norma pubbliche; a tal fine l’avviso di convocazione viene pubblicato sul sito istituzionale, chiedo di poter aggiungere: e sulle lavagne luminose comunali. Mi è venuto lavagne luminose, intendo quei così lì grossi che ci sono… non so come si chiamano. Led luminosi… ecco, trovate voi il nome giusto. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. La parola al Sindaco.

Sindaco

E sui pannelli informativi.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. L’emendamento viene fatto proprio, lo mettiamo comunque in votazione. Vi sono dichiarazioni di voto? Nessuno chiede la parola, pongo in votazione l’emendamento Merisi sull’’art. 27 comma terzo. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti

(29)

a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità.

Emendamento sull’art. 34 comma primo. Consigliere Merisi prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente, idem come prima, richiamo al testo indicato dal Sig.

Segretario, di cui all’art. 12.2. Grazie.

Presidente

Grazie Consigliere. La parola al Sindaco.

Sindaco

Consigliere Merisi, non sono favorevole alla proposta perché siccome la convocazione del Consiglio Comunale richiede comunque che ci sia la certezza della convocazione, o la posta elettronica certificata dà la garanzia, o la notifica per il messo. Le altre forme di comunicazione non prevedevano la ricevuta di ricezione sicura, quindi mi sembra più cautelativo, per il tipo di consesso, che venga mantenuta la formulazione; o esce il messo e si fa la notifica per il Consiglio Comunale cartacea e formale, o si va di posta elettronica, ma solo di posta elettronica certificata che dà la garanzia dell’avvenuta ricezione.

Presidente

Grazie Sig. Sindaco. Consigliere Merisi vuole la parola? Prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Allora la formulazione Sig. Sindaco, a cura di un messo comunale significa che viene il messo comunale con notifica?

Perché messa così, mi scusi, essendo medico e cerusico, a cura di un messo comunale e anche a mezzo, quindi il messo comunale… Enzo Cerusico è un attore… dicevo anche a mezzo della posta elettronica certificata potesse essere una scelta del messo.

(intervento fuori microfono)

Presidente

Ritira l’emendamento Consigliere? Ne diamo atto a verbale che ritira l’emendamento.

(30)

L’emendamento successivo riguarda l’art. 35 comma primo. Consigliera Borghi lo illustra Lei? Prego. Consigliera Ciocca.

Consigliera Ciocca D.

È una precisazione, fra l’altro l’abbiamo ribadito a ogni piè sospinto nei punti precedenti, si tratta di precisare che l’avviso di convocazione con accluso l’elenco degli affari da trattare e relativa documentazione deve essere recapitata ai Consiglieri ecc. ecc. E’ la stessa logica di prima.

(interventi fuori microfono) Presidente

La parola al Sindaco sul 35.1.

Sindaco

Lo ritengo, come si può dire, rafforzativo rispetto al punto 12.2, per cui dico non vedo problemi nell’accoglierlo.

Presidente

Va bene, lo pongo direttamente in votazione, vi sono richieste di dichiarazioni di voto? No, pongo in votazione l’emendamento Ciocca sull’art. 35.1. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione.

15 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva.

Passiamo all’emendamento sull’art. 36 comma 2. Lo illustra la Consigliera Ciocca, prego.

Consigliera Ciocca D.

È sempre la logica di prima, e cioè questo riguarda la convocazione d’urgenza del Consiglio Comunale e anche in questo caso si chiede che insieme all’avviso di convocazione sia recapitata una informativa che riguardi l’argomento oggetto della convocazione e la documentazione ad esso relativa. La formulazione che avevamo pensato noi è integrativa. Esso deve essere chiaramente compilato e compiutamente documentato in modo da consentire ai Consiglieri di conoscere esattamente l’elenco degli argomenti che verranno trattati. Se però si fa riferimento sempre, anche per la convocazione d’urgenza, alle modalità che sono state stabilite con il 12.2, si può fare questo richiamo e basta.

Presidente

(31)

Prego Sig. Sindaco.

Sindaco

La questione di fondo però in questo caso siamo di fronte all’urgenza.

Cioè se gentlemen agreement per quanto è possibile sul compiutamente, dico poi si può disquisire per il semplice motivo che insomma si tratta di una convocazione quando c’è pericolo di pregiudizio per il Comune e per i cittadini, quindi tutta la documentazione possibile, compiutamente documentato in relazione all’emergenza. Quindi se è così va benissimo, nessun problema.

Consigliera Ciocca D.

Sì, è sempre relativo appunto all’emergenza.

Presidente

Lo aggiungiamo questo nel testo allora? Perché compiutamente documentato di per sé non vuol dire … la parola al Segretario.

Segretario Generale

Conoscere esattamente l’elenco degli argomenti, c’è l’ordine del giorno, non c’è indicato l’argomento? Forse al Consigliere interessa sapere quali sono i motivi di ---.

(intervento fuori microfono) Consigliera Ciocca D.

Ma certo, che ne so io, se dovesse arrivare una comunicazione urgente da un ente superiore o dal ministero, che riguarda una cosa su cui bisogna intervenire subito, si tratta di accludere semplicemente la documentazione che è arrivata. Certo, se si tratta dell’emergenza…

Segretario Generale

Non l’elenco, ma la documentazione.

Consigliera Ciocca D.

Sì, la documentazione, l’ordine del giorno, il motivo per cui e la documentazione, se c’è ovviamente. Perché se uno si riunisce per una emergenza ambientale, le cose possono anche cambiare.

(32)

Segretario Generale

Deve essere chiaramente compilato e corredato della documentazione, punto.

Consigliera Ciocca D.

Sì, va bene.

(intervento fuori microfono) Sì, va bene, certo.

(intervento fuori microfono)

Nella mia esperienza non è mai successo, però non si sa mai…

Presidente

L’emendamento così come corretto dal Sindaco va bene al proponente, lo pongo in votazione direttamente. Dichiaro aperta la votazione, emendamento sull’art. 36 comma secondo. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità.

Emendamento sull’art. 52 comma terzo. Lo illustra la Consigliera Ciocca. Prego.

Consigliera Ciocca D.

Riguarda le modalità con cui il pubblico assiste alle sedute del Consiglio, oltre al testo presentato, che era il vecchio articolo, proponiamo di aggiungere: non sono quindi ammessi in aula, oppure non sono ammessi in aula striscioni, cartelli e bandiere.

Presidente

Grazie Consigliera. Quando si riferisce alle bandiere, intende anche quella nazionale e quella europea?

Consigliera Ciocca D.

No. Alle bandiere non istituzionali. Non so come si possa definire.

Certo, ci sono già. Non si verifica normalmente, però…

Presidente

(33)

Va bene fare riferimento per esempio, in termini di esclusione, al D.P.R.

che regola l’utilizzo della bandiera europea e italiana?

Consigliera Ciocca D.

Non conosco il D.P.R. e quindi mi spiace. Cioè non è che uno deve venire a assistere al Consiglio con la bandiera italiana, però può fare…

No, no. Noi abbiamo scritto ammessi in aula, però è chiaro che non ci si riferisce né allo stendardo, né alle bandiere che arredano la sala.

Presidente

Possiamo dare mandato al Segretario di precisare questo…

Consigliera Ciocca D.

Sì, se mi trova la formulazione più corretta. Striscioni e cartelli già successa.

Presidente

In sede poi di ricognizione del testo, gli diamo questo mandato.

Approviamo ora l’emendamento…

Consigliera Ciocca D.

Va bene… e di risolvere il quesito delle bandiere, con quale termine può essere più correttamente sostituito.

Presidente

Lasciamo alla sapienza del Segretario. Consigliere Merisi prego.

Consigliere Merisi

Grazie Presidente. Vorrei aggiungere però, dati i miei trascorsi e continui sportivi, che a questo punto sarebbe necessario inserire anche:

e strumenti musicali di qualsiasi tipo. Uno viene col tamburo…

Presidente

Grazie Consigliere, ma credo che l’articolo che mi obbliga a mantenere l’ordine nella seduta comprenda anche questo. Pongo in votazione l’emendamento Ciocca illustrato e con la precisazione che verrà integrato dal Segretario in sede di coordinamento delle norme

(34)

modificate con la prevista eccezione per la bandiera nazionale e europea. Pongo in votazione l’emendamento sull’art. 52.3, dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 16 voti a favore, nessun contrario, nessun astenuto, il Consiglio approva all’unanimità.

Emendamento sull’art. 55 comma secondo. Consigliere Ciocca lo illustra Lei? Prego.

Consigliera Ciocca D.

Una semplice estensione, il Presidente o il Sindaco o i Capigruppo possono fare nel corso della seduta comunicazioni estranee agli argomenti all’ordine del giorno su questioni importanti. Si è già verificato e quindi è una presa d’atto di una prassi in corso. Certo c’è la dicitura quando riguardino fatti di particolare importanza, che può essere interpretato in maniera eccessivamente libero, però fino adesso non è mai successo, quindi penso che possa rimanere.

Presidente

Grazie Consigliera, osservo però che le comunicazioni sono già consentite a inizio di seduta prima di affrontare l’ordine del giorno, non credo sia… almeno… sono sopravvenuti…

Consigliera Ciocca D.

Cioè c’è già capitato che nella stessa giornata fosse successo qualcosa per cui valeva la pena di riportare l’attenzione del Consiglio; è già successo, ma non…

Presidente

Capisco l’intento. Io ritengo che la finestra concessa in sede di comunicazione all’inizio della seduta sia sufficiente. Ritengo che anche il buonsenso ci induca nel caso a tratta o a affrontare un fatto emergenziale successo nel corso della seduta, tuttavia non prevederei istituzionalmente questa norma perché rischia di portarci a una gestione disordinata della seduta. Per cui io personalmente non sarei favorevole all’accoglimento della proposta.

Consigliera Ciocca D.

Ma guardi che la proposta c’è già, si chiede semplicemente di estenderla ai Capigruppo.

(35)

Presidente

Questo potrebbe portare a disordini nella gestione della seduta.

Consigliera Ciocca D.

Ma io parto sempre dal presupposto che una persona sia dotata di correttezza e di buonsenso.

Presidente

Assolutamente, ma noi il Regolamento lo facciamo per gli altri chiaramente. Vi sono altri interventi sul punto? Dichiarazioni di voto? La parola al Sindaco.

Sindaco

Recepisco le indicazioni del Presidente del Consiglio e chiedo di non votare a favore dell’emendamento.

Presidente

Per dichiarazione di voto nessuno, pongo in votazione l’emendamento sull’art. 55.2 presentato dalla Consigliera Ciocca più altri. Dichiaro aperta la votazione. Dichiaro chiusa la votazione. 4 voti a favore, 12 contrari, nessun astenuto, il Consiglio respinge. A favore i Consiglieri Borghi, Lingiardi, Bussini, Ciocca Daniela. Contrari gli altri.

Emendamento sull’art. 56 comma quarto. L’illustrazione? A cura della Consigliera Borghi, prego.

Consigliera Borghi

Abbiamo introdotto qui una prassi molto consolidata non solo nel precedente mandato, ma nel mandato del Sindaco Zordan e nei mandati del Sindaco Minuti, una prassi che andava sì corretta, ma che aveva le sue buone ragioni di essere praticata. Perché non tutti i Consiglieri fanno parte delle Commissioni e quindi hanno diritto di venire in Consiglio Comunale ed avere tutte le informazioni anche tecniche, anzi soprattutto tecniche, prima di iniziare la discussione del punto all’ordine del giorno.

Credo che il Presidente Pignatelli ma anche Minuti, mi spiace che non sia in aula, ma anche Merisi, Lingiardi, che sono stati nelle precedenti, io stessa sono stata nella Maggioranza di Minuti, che questa

(36)

regolamentata, cioè non con domande dieci minuti a Consigliere, ma noi proponiamo dieci minuti per gruppo consiliare, possa essere introdotta perché aiuta davvero a votare con maggiore cognizione di causa, cioè conoscendo un pochino più approfonditamente gli argomenti all’ordine del giorno. Ricordo che anche in Provincia, anche quando le Commissioni erano c0nvocate congiuntamente, se un solo Consigliere in Consiglio Provinciale diceva non ho potuto venire, il Consiglio Provinciale mi deve queste informazioni, le informazioni venivano date perché ritenute la base fondamentale per l’espressione consapevole di voto.

Quindi noi con questo emendamento chiediamo di introdurre, regolamentandola, una pratica già consolidata. L’emendamento dice:

Nella trattazione di uno stesso affare ogni gruppo consiliare ha diritto di porre domande di chiarificazione tecnica al Sindaco e alla Giunta, si può dire anche a un dirigente, a un… però vedo che per prassi voi rispondete direttamente, per non più di dieci minuti complessivi. Poi continua col testo proposto dalla Giunta. Noi riteniamo che questa prassi, con la possibilità appunto di intervenire non come abbiamo fatto col Bilancio prima politicamente e poi le domande, che è davvero quanto di più insulso ci possa essere, ma si fanno le domande e poi per noi va bene quello che voi avete confermato, i dieci minuti più cinque per il Capogruppo ecc.

Non ci pare corretto che i Consiglieri possano rispondere solo prima della replica del Sindaco, perché se hanno cinque minuti hanno cinque minuti e lo faranno quando ritengono più opportuno il loro intervento, quando ritengono che il loro intervento possa essere più utile per la discussione di quell’argomento. Quindi le due proposte sono l’introduzione della prima parte di appunto dieci minuti per ogni gruppo per le domande e la soppressione dell’ultima riga, riga e mezza e prima della replica del Sindaco.

Presidente

Grazie Consigliera. Le ragioni che ha esposto sono chiare. Tenga conto purtuttavia che tutti i Consiglieri possono partecipare alle Commissioni consiliari che dal mio punto di vista sono il luogo deputato all’assolvimento di queste domande da parte dei Consiglieri; esse sono parte non solo ai Consiglieri commissari ma evidentemente a tutti. E dall’altro lato se anche tutti i Consiglieri non partecipano alle Commissioni, è compito del gruppo politico del partito veicolare le informazione e, terza considerazione, che comunque le domande tecniche possono essere comunque svolte nei tempi ordinari del dibattito, per cui non possiamo dire che senza questa norma esse non

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possano essere formulate alla Giunta o al Sindaco. Osservo questo per completezza di ragionamento. Il Sindaco vuole intervenire? Prego.

Sindaco

Sì, condivido il parere del Presidente del Consiglio Comunale, chiedo che l’emendamento non venga approvato.

Presidente

Per dichiarazione di voto? Nessuno chiede la parola? Sì, Consigliera Borghi prego.

Consigliera Borghi

Io chiedo l’intervento del Segretario, perché credo che quanto, perlomeno per l’esperienza che io ho avuto in Provincia e per il parere legale dato dal dirigente Vavassori qualche anno fa, non so se le cose siano cambiate, ma non sono assolutamente tenuti i Consiglieri a partecipare a Commissioni a cui non sono convocati. Così come sono tenuti ad avere tutte le informazioni, anche tecniche, perché la sottoscritta partecipa a una Commissione, ci sono presenti Assessori e tecnici, danno spiegazioni che il Consigliere non essendo della materia può anche fraintendere, o può anche interpretare e quindi tutti hanno diritto, nessuno escluso, ad avere le informazioni di prima mano. Per cui noi sicuramente andremo a fondo a questa cosa; intanto chiediamo al Segretario di esprimersi e di dire se secondo lui è possibile che un Consiglio Comunale non dia informazioni sugli argomenti all’ordine del giorno perché tutti i Consiglieri possono andare in Commissione.

Questo secondo me è illegale, poi verificheremo, magari mi sbaglio, è comunque un modo per tagliar fuori da decisioni consapevoli i Consiglieri di Maggioranza e di Minoranza. Quindi io aspetto una risposta del Segretario, dopodiché andremo a fondo di questa questione perché non è assolutamente possibile.

Presidente

Grazie Consigliera. La parola al Segretario. Tuttavia volevo precisare che non ho detto che i chiarimenti non vengono dati, ho detto che i chiarimenti possono essere chiesti già nei tempi previsti dall’attuale Regolamento. Questo lo dico per precisione. Sì, ho detto così credo addirittura testualmente. La parola al Segretario. Ecco, eventualmente potremmo precisare che il Consigliere che può intervenire una sola volta a differenza del Capogruppo, può intervenire a sua scelta prima o

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