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Trecento milioni da investire in ricerca e innovazione [file.pdf]

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Economia – Pag. 13 13 settembre 2012

DOMANI LA CONFERENZA REGIONALE

«Trecento milioni da investire in ricerca e innovazione»

Trecento milioni. A tanto ammontano le risorse destinate alla ricerca e all’innovazione in Sardegna.

«La via dello sviluppo passa attraverso il sentiero della ricerca e innovazione. Un binomio inscindibile su cui bisogna investire per uscire dalla crisi industriale sarda e fare

“impresa”».

LE RISORSE. Ne è convinto l’assessore alla Programmazione Giorgio La Spisa che ieri, nella presentazione della Terza conferenza regionale per la Ricerca e Innovazione (organizzata da Regione e Sardegna Ricerche, da domani a sabato al T-hotel di Cagliari)

“ha fatto i conti” sulle risorse che la Regione ha destinato per l’innovazione scientifica e tecnologia basata sull’attività di ricerca: «La Sardegna in tre anni ha investito 300 milioni di euro tra fondi comunitari e regionali. E vanta – prosegue il vice-presidente della Giunta Cappellacci – un primato sulla ricerca, in netta controtendenza con il resto d’Italia che ha tagliato i fondi al settore». Poi snocciola le cifre: «Nell’ultimo anno sono stati stanziati 34 milioni di euro per rifinanziare la legge regionale 7 sulla ricerca di base, 25 milioni dal protocollo attuativo con il Miur (ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca) per progetti industriali e sperimentali e 30 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale».

Nella due giorni per la Ricerca e Innovazione verrà fatto anche il punto sulle eccellenze biotecnologiche e sulla Radioastronomia in Sardegna: «Ma non solo. Parleremo anche – dice La Spisa – della ricerca scientifica applicata ai beni culturali. Diffondere il nostro patrimonio è fondamentale».

SARDEGNA RICERCHE. Mettere in rete le università, i centri di ricerca regionali e le imprese è l’obiettivo dell’ingente fondo di 300 milioni di euro destinato a ricerca e innovazione: «Questo percorso, a cui noi ci atteniamo, è esattamente ciò che l’Unione europea e il Miur stanno indicando», precisa Ketty Corona, presidente di Sardegna Ricerche. «Quest’anno partecipiamo alla Conferenza con due sessioni particolarmente rilevanti: una dedicata alla rete Innova.Re che crea un percorso di trasferimento dell’innovazione partendo dalle esigenze delle imprese. L’altra sessione – prosegue la presidente – è sui Cluster tecnologici nazionali, che nell’ambito della ricerca applicata sono reali opportunità per le imprese sarde di partecipare a iniziative di respiro nazionale

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e internazionale con la possibilità – conclude – di accedere a nuovi mercati». Le attività nei “laboratori polifunzionali” di Pula, Uta e Nuoro sono le più varie: «I nostri ricercatori sono impegnati nello screening prenatale e sulla bioinformatica», prosegue Corona. A fine mese Sardegna Ricerche aprirà lo Sportello Appalti che intende aiutare le imprese a capire come partecipare ai bandi.

Roberta Floris

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