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«Tecniche di decontaminazione di suoli contaminati da mercurio»

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Academic year: 2021

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(1)

Scuola Politecnica e delle Scienze di Base

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

Corso di Laurea «Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio»

Presentazione tesi di Laurea:

«Tecniche di decontaminazione di suoli contaminati da mercurio»

Relatore:

Ch.mo Prof. Massimiliano Fabbricino

Candidato: Fabiano Arbia Matricola: N49000655

(2)

Mercurio: principali caratteristiche

Liquido a temperatura ambiente

Bassa viscosità Densità elevata

Colore bianco-argenteo

Debole conduttore di calore

Ottimo conduttore elettrico

(3)

Origine

Processi naturali Attività antropogeniche Deposizione Tra le attività antropogeniche distinguiamo:

 Attività minerarie;

 Impianti di produzione chimica;

 Discariche.

(4)

Speciazione

- Ciclo del mercurio

(5)

Tossicità

Uomini Piante Animali

Le principali vie di esposizione del mercurio sono:

 La catena alimentare;

 Produzione e manutenzione di apparecchiature elettriche;

 Produzione ed impiego di amalgami con altri metalli;

 Impianti industriali con mercurio come catalizzatore.

(6)

Tecniche di trattamento

Stabilizzazione-solidificazione

Immobilizzazione

Vetrificazione

Permettono di bloccare il

contaminante ed impedirne la diffusione.

Desorbimento termico

Soil washing

Comportano la rimozione del contaminante.

(7)

Stabilizzazione/solidificazione [S/S]

Prevede l’inertizzazione del terreno contaminato.

Può essere applicata sia in situ che ex situ.

- Impianto di stabilizzazione/solidificazione

(8)

Stabilizzazione/solidificazione [S/S]

Vantaggi Svantaggi

• Costi relativamente bassi;

• Facilità d’impiego e lavorazione;

• Ridotta permeabilità;

• Buona stabilità fisica e chimica a lungo termine.

• I metalli non vengono rimossi;

• Aumento in massa e volume di rifiuti;

• Scarsa longevità dei materiali;

• Continuo monitoraggio del processo.

Applicazioni sul campo

Spesso utilizzata in USA per vecchi impianti di produzione, luoghi di estrazione e fusione dei metalli e discariche.

(9)

Immobilizzazione

Prevede l’aggiunta di agenti stabilizzanti.

Tecnica in situ.

Applicazioni sul campo

Ad esempio, per immobilizzare il mercurio

è stato utilizzato del fango ferrico in un rapporto pari al 10% sul peso totale del terreno.

Tali agenti si dividono in Agenti riducenti

Zolfo contenente ligandi Agenti ossidanti

(10)

Vetrificazione

Prevede la distruzione termica del contaminante.

Può essere applicata sia in situ che ex situ.

- Vetrificazione mediante la tecnica della Torcia al Plasma

(11)

Vantaggi Svantaggi

• Volume ridotto dei rifiuti;

• Rifiuti trattati durevoli e con una buona stabilità;

• Possibilità di riutilizzo del prodotto finale.

• Costi elevati di energia elettrica e personale competente;

• Successivo trattamento dei gas di scarico.

Vetrificazione

Applicazioni sul campo

Trattamento delle scorie e delle ceneri da termo-utilizzazione dei rifiuti.

(12)

Desorbimento termico

Sfrutta la capacità del calore di evaporare le sostanze inquinanti.

Può essere applicata sia in situ che ex situ.

- Impianto di desorbimento termico

(13)

Vantaggi Svantaggi

• Maggiore efficacia nell’estrazione e recupero dei contaminanti;

• Maggior sicurezza;

• Temperature minori;

• Costi elevati per l’energia;

• Tecnica efficace solo per

concentrazioni piuttosto alte di mercurio.

Desorbimento termico

Applicazioni sul campo Utilizzato con successo in

siti di gas naturale in New Mexico, USA.

(14)

Soil washing

Prevede la separazione fisica dell’inquinante dalla matrice solida.

Tecnica ex situ.

- Tecnica di trattamento soil washing

(15)

Soil washing

Vantaggi Svantaggi

• Rimozione dei metalli in via definitiva;

• Riutilizzo del suolo trattato;

• Breve durata del processo.

• Alto consumo d’acqua;

• Difficoltà con terreni che contengono limo o argilla;

• Trattamento della fase liquido-terreno.

Applicazioni sul campo

Spesso accoppiata a delle tecniche di estrazione chimica per trattare rifiuti relativi ad essa.

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Conclusioni e prospettive future

 Le tecniche, finora presentate, sono consolidate e presentano un’ottima efficienza;

 Tecniche di Phytoremediation, utilizzata solo per basse concentrazioni di contaminante nel suolo;

 Tecniche alternative, quali nanotecnologie e processi elettrochimici, che necessitano ancora di sperimentazioni.

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