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È Appropriatezza delle cure nel nuovo algoritmo AIFA

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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXII numero 7 - ottobre 2015 n 25

A ggiornAmenti

È

stata un’esperienza stimolan- te e molto positiva integrare il sapere tecnico-scientifico di un’agenzia regolatoria come l’AIFA con le conoscenze clinico-pratiche di una società scientifica come la SIIA per tradurre in uno schema concreto l’esperienza che deriva in primo luogo dalle evidenze della pratica clinica.

È il commento di Claudio Borghi - Presidente SIIA (Società Italiana Ipertensione Arteriosa) e Direttore UO di Medicina Interna del Policlini- co Sant’Orsola-Malpighi di Bologna - sull’algoritmo terapeutico per l’ipertensione arteriosa presentato all’Agenzia e realizzato appunto con la consulenza “tecnica” della SIIA.

“L’algoritmo è finalizzato a definire in maniera semplice il percorso per raggiungere il ‘goal terapeutico’ anti- pertensivo più appropriato - continua Borghi. Fondamentalmente è un si- stema multiple choice all’interno del quale è possibile spostarsi sulla ba- se di semplici risposte, ottenendo in primis informazioni sull’ipertensione e in seguito su quale è la classe di farmaci più appropriata in base alla tipologia di pazienti. Certo non è un manuale sull’ipertensione né tanto- meno una nuova linea guida. È uno schema grafico che può essere utile su un tema tanto dibattuto oggi,

quale è l’appropriatezza delle cure”.

In sintesi per il presidente SIIA la defi- nizione di un algoritmo terapeutico rappresenta il supporto ad una strate- gia di appropriatezza delle scelte ed è uno degli strumenti potenzialmente efficaci per accrescere, in maniera uniforme, le percentuali di successo nel trattamento del paziente iperteso.

“Secondo il dettato di AIFA l’algorit- mo, accessibile anche ai cittadini, potrà essere di supporto al paziente per modificare il suo atteggiamento nei riguardi della patologia e correg- gere quelle distorsioni che possono essere d’ostacolo alla definizione della corretta strategia di cura. Non dimentichiamo che, tra le motivazio- ni che rendono difficile il controllo della pressione arteriosa nella popo- lazione ipertesa, vi sono anche ra- gioni di carattere soggettivo”.

Consapevolezza dei pazienti

¼

¼

Illustrando l’algoritmo, Luca Pani - Direttore Generale AIFA - ha spiega- to che questo strumento è suscetti- bile di ulteriore perfezionamento, qualora emergessero nuove eviden- ze scientifiche. Uno schema che traduce il percorso logico che un grande clinico compie quando si trova di fronte a un paziente iperte-

so, prima di definire la terapia più appropriata al caso specifico.

L’algoritmo consente di individuare strategie per popolazioni di pazienti e non è una guida alla scelta della terapia specifica, tuttavia, per Pani, è uno strumento prezioso non solo per il medico ma anche per il pazien- te, che troverà informazioni certifica- te e utili per acquisire maggiore consapevolezza sulla sua condizione e potrà avere un ruolo più attivo nel- la gestione della patologia. Ciò che si evince che l’adozione di compor- tamenti corretti rappresenta nella maggior parte dei casi la prima solu- zione che il clinico tenderà a sugge- rire al paziente.

Appropriatezza delle cure nel nuovo algoritmo AIFA

n I

pertensIone arterIosa

Scarso controllo della PA negli ipertesi: motivazioni

• Forme “resistenti”

di ipertensione arteriosa

• Attivazione meccanismi di contro-regolazione (es.NaCl)

• Impiego “inappropriato” di farmaci

• Impiego di dosi “inadeguate”

di farmaci

• Scarsa persistenza ed aderenza al trattamento

• Scarso ricorso a combinazioni di farmaci antiipertensivi

fonte: Borghi C, 2015

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Attraverso il

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presenteQR-Code è possibile ascoltare con tablet/smartphone l’intervista a

Claudio Borghi

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